Lucania, documentario storico Barile, prov di Potenza 1984
Lucania, documentario storico: Barile, prov. di Potenza 1984
Il battesimo delle bambole a Barile 1984
Pubblicazioni - Prof. Vincenzo SPERA
1984, Pupe di S. Giovanni e battesimo di bambole, Bollettino della Biblioteca Provinciale di Matera - Rivista di Cultura Lucana, V, 8, pp. 29-49.
RAI-TV un servizio su Il battesimo delle bambole a Barile
Fotografia, Roberto Alzani - Montaggio, Bruno Perna - Regia, Sandro Lai
RAI UNO / IL BATTESIMO DELLE BAMBOLE (documentario)
IL RITO DEL BATTESIMO FRA GLI ARBËRESHE
Enzo Spera, docente di Antropologia all'Università di Siena, ha curato per la RAI-TV un servizio su Il battesimo delle bambole a Barile; mentre Giovanni B. Bronzini dell'Università di Bari, cattedra di Tradizioni Popolari e V. Presidente nazionale F.l.T.P., lo ha ampiamente studiato a San Paolo e San Costantino Albanese (Potenza), pubblicando diversi saggi e pubblicazioni.
Il battesimo fra gli Arbëreshe, come rito di ingresso ufficiale nella comunità cristiana, ha tutt'altro significato e diversa modalità di somministrazione.
Premio 2010 - Ministero Beni Culturali-Biblioteca nazionale di Potenza
Premio 2010 - Ministero Beni Culturali-Biblioteca nazionale di potenza
Biblioteca
Video Promozionale
Biblioteca Salvatore Tommasi L'Aquila - Fondazione Telecom Italia
Nella nuova sede dell'Aquila, località Bazzano, il 26 settembre 2011 riapre la storica Tommasiana, la più importante biblioteca abruzzese, grazie all'intervento di Fondazione Telecom Italia a fianco della Provincia dell'Aquila.
Subito dopo il grave sisma che gravemente colpì il territorio abruzzese, Fondazione Telecom Italia ha avviato un progetto del valore di un milione di euro per il recupero della Biblioteca provinciale Salvatore Tommasi, tuttora chiusa, che viene così restituita alla città, ripristinandola al suo funzionamento e ad una fruizione innovativa da parte della cittadinanza.
L'obiettivo è duplice: innanzitutto restituire la biblioteca ai cittadini, recuperando l'intero patrimonio librario e archivistico, anche grazie all'importante contributo del Ministero per i Beni e le Attività Culturali. In secondo luogo, l'innovazione: ripensare il ruolo stesso della biblioteca, la tipologia dei servizi, il loro contenuto, le fasce d'utenza alle quali ci si rivolge, il rapporto funzionale con il territorio.
La nuova biblioteca potrà anche effettuare in completa autonomia la digitalizzazione del patrimonio librario, particolarmente ricco di antichi volumi sulla storia dell'Aquila e dell'Abruzzo, a partire dall'opera manoscritta di Anton Ludovico Antinori, importante figura di storico aquilano vissuto nel '700. Il progetto prevede anche una serie di iniziative culturali e formative per la cittadinanza.
Una povera, grande Storia: la devozione della città di Potenza a San Rocco da Montpellier
Parrocchia San Rocco Confessore, Potenza
Ideazione e realizzazione:
Enrico Spera, Claudio Miglionico e Mariassunta Telesca
Musiche:
Giovanni Rosa
Antonio Colasurdo, nel ruolo di scrittore - Dio
Viviana Spera, nel ruolo della bambina
Voce narrante:
Don Mimmo Florio
Traduzione:
Gabriel Tripaldi
Comparse (in ordine di apparizione):
Gianluca Della Croce
Antonio Verrastro
Renato Zaccagnino
Francesco Genovese
Giovanni Pace
Antonio Della Croce
Italo Zaccagnino
Claudia Pace
Caterina Santarsiero
Antonio Sileo
Leonardo Pace
Alessandro Nella
Donato Sileo
Giuseppe Ferrara
Salvatore Telesca
Franco Claps
Vincenzo Sileo
Piero Pace
Giacomo Sacco
Michele Potenza
Maria Viggiano
Si ringrazia:
Mons. Salvatore Ligorio
per i preziosi insegnamenti e la testimonianza di fede
Padre Gennaro Campochiaro, Rocco Spera e Maria Forlenza
per i bei ricordi e l'esempio di vera devozione
Andrea Genovese
per l'utilizzo della biblioteca Tommaso Claps della Società Operaia di Mutuo Soccorso di Avigliano (Potenza)
La famiglia del Cav. Giovanni Pascale
per la cortese concessione all'uso delle riprese del corteo funebre d'epoca
Don Gerardo Cerbasi
per le riprese nella chiesa di San Michele a Potenza
Don Salvatore Dattero e Don Mimmo Lorusso
per le riprese nella chiesa di Santa Maria degli Angeli ad Avigliano
Don Giovanni Conte
per l'utilizzo dell'ufficio parrocchiale di Lagopesole (PZ)
Renato Zaccagnino e gli amici di APS Terra
per la preziosa collaborazione
Giuliano e Valerio della Gi.Fra. di Potenza
e Salvatore Colucci dell'Azione Cattolica diocesana
per il supporto durante la preparazione del filmato
il Comune di Potenza e il Comune di Avigliano
per aver acconsentito all'effettuazione delle video-riprese
Rosa Cantore e la Famiglia Orsi
per la disponibilità
Rocco Tolve e Lucio Lisanti
per il contributo nella modellazione virtuale
Luigi Catalani, Piera De Marca e Annagrazia Pistone
della Biblioteca e del Museo Provinciale
Luoghi delle riprese:
Chiesa di San Rocco Confessore di Potenza
Biblioteca della Società Operaia di Avigliano
Area della Fontana del Pantano ad Avigliano
Coro della Chiesa di Santa Maria degli Angeli e dei Riformati di Avigliano
Chiesa di San Michele di Potenza
Cappella di Monteserico di Genzano di Lucania
Copyright:
Filmato della prima guerra mondiale: Rick Ray/Shutterstock.com
Filmato emigranti a Ellys Island: AV Geeks/shutterstock.com
Immagini festa di San Rocco negli USA: St. Rocco Society of Potenza
in New York/flickr.com
Filmato del corteo funebre: Roberto Pascale/Potenza
Citazione sulla processione: “Ricordi e note su costumanze, vita e pregiudizi del popolo potentino” di Raffaele Riviello, 1893
Loop utilizzati: Logic Pro X
Avvertenza:
Gli avvenimenti narrati sono ispirati alla ricostruzione storica ipotizzata dalla Parrocchia di San Rocco Confessore di Potenza,
con il contributo di:
Archivio Storico dell'Arcidiocesi di Potenza
Mons. Gerardo Messina
Padre Carlo Palestina
Dott.ssa Maria Teresa Gino
Ing. Maurizio Tolve
L'ultima intervista a Giovanni Russo
Giovanni Russo, l'ultima intervista al giornalista e saggista che fu tra i più autorevoli inviati speciali del Corriere della Sera.
L'ho conosciuto in occasione del III Convegno Nazionale di Storiografia Lucana (Rionero in Vulture, 14-18 ottobre 1973) promosso dall'allora presidente della Biblioteca Provinciale di Potenza Pietro Borraro. Eravamo gli unici giornalisti presenti alla conferenza-stampa di presentazione dell'evento. Giovanni Russo era già un noto inviato del Corriere della Sera. Io scrivevo per la pagina regionale de Il Mattino di Napoli. Gli Atti (compresi i miei articoli) furono poi pubblicati nel volume (Pietro Borraro, a cura, La questione meridionale da Giustino Fortunato ad oggi, Galatina Le, Congedo editore, 1977)
Truffa Manteca. Pericolo ordine pubblico a Rione Lucania, migranti dinanzi la Prefettura
Timore sull'ordine pubblico a causa dei migranti ospitati a Potenza. E' quanto emerso a seguito dello scandalo della società Manteca.
TRM h24 - Su Sky al canale 519; Digitale Terrestre: Puglia 16 e Basilicata 111
On-demand sul canale
FACEBOOK:
TWITTER:
Biblioteca Pietro De Nava di Reggio Calabria
La Biblioteca Pietro De Nava, grazie al valore del patrimonio librario ed al lavoro sapiente dei vari bibliotecari in essa avvicendatisi (Diego Vitrioli, Cesare Morisani, Attilio da Empoli, Luigi Aliquò Lenzi, Nicola Giunta, ecc.), è oggi una delle più importanti biblioteche del Mezzogiorno. Servizi offerti: Sale di lettura e consultazione in sede, Sala manoscritti e libri antichi con fondo pergamenaceo, Prestito locale per gli utenti iscritti e residenti nell’ambito della provincia di Reggio Calabria, Prestito interbibliotecario nazionale ed internazionale per gli utenti iscritti e residenti nell’ambito del territorio provinciale, Servizio Internet con collegamento gratuito, Mediateca, Sala con annessa Sezione ragazzi.
info:
Libri a trazione anteriore 2009 - Parte seconda
Video conclusivo dell'edizione 2009 di Libri a trazione anteriore, rassegna di narratori emergenti e premio letterario all'autore più votato dai lettori della Biblioteca provinciale di Foggia. Per saperne di più vai alla pagina
Vito Capone Biblioteca di Como
Libri-libri, mostra di Vito Capone alla Biblioteca Comunale di Como, dal 29 agosto al 13 settembre 2009
Libri a trazione anteriore 2009 - Parte prima
Video conclusivo dell'edizione 2009 di Libri a trazione anteriore, rassegna di narratori emergenti e premio letterario all'autore più votato dai lettori della Biblioteca provinciale di Foggia. Per saperne di più vai alla pagina
Architettura in con/corso_Biblioteca a Campobasso
Al MAXXI fino al 10 luglio 2011, la mostra Architettura in con/corso. L'esperimento di Qualità Italia presenta i progetti vincitori dei 12 concorsi e del premio speciale riservato ai giovani del programma sperimentale Qualità Italia_Progetti per la qualità dell'architettura, raccontati con disegni, modelli e videointerviste.
nel video
AMPLIAMENTO DELLA BIBLIOTECA PROVINCIALE DI CAMPOBASSO
Committente: Provincia di Campobasso
Progetto vincitore: Capogruppo: Anastasio Di Virgilio; Raggruppamento: Domenico Potenza, Carmine Petti, Tiziana D'Amico, Damiano De Candia, Lino Grifone, Fabrizio Chella; Consulenti e Collaboratori: Giovanna Di Virgilio, Agnese Damiani, Natalia Risola, Emanuele Lucani.
Albino, paesaggi nordici e gialli scandinavi
In biblioteca viaggio tra libri e fotografie.
Matera vetrina per la provincia con la presentazione della rete dei carnevali lucani
Le otto maschere della ”Rete Carnevali e Maschere della Lucania a valenza antropologica e culturale” dopo la presentazione, hanno sfilato tra le vie del centro storico della città dei Sassi
TRM h24 - Su Sky al canale 519; Digitale Terrestre: Puglia e Basilicata canale 16
On-demand sul canale
FACEBOOK:
TWITTER:
Trasporti Fast invita Regione Puglia latita la Basilicata presente studio9tv
TRASPORTI, INFRASTRUTTURE E MOBILITÀ:IL SINDACATO INVITA, LA REGIONE PUGLIA LATITAAl Convegno FAST assente ingiustificata la Puglia, l’assessore Berlinguer in collegamento telefonico. Si è svolto lunedì 20, presso l’Auditorium della Biblioteca Provinciale ‘La Magna Capitana’ di Foggia, il convegno organizzato dal sindacato Fast di Puglia e Basilicata, dal titolo ‘Puglia e Basilicata, due Comunità stessi obiettivi per la TEN-T’. La Ten-T è la rete di trasporto transeuropea definita dal regolamento comunitario che si basa sui corridoi intermodali.Conditio sine qua non di questo tipo di mobilità in rete, sostenibile, integrata e inclusiva, l’efficacia e l’efficienza delle infrastrutture a livello metropolitano, regionale e interregionale.Presente l’Assessore alle Infrastrutture e Mobilità della Regione Basilicata Aldo Berlinguer, in collegamento telefonico, mentre continua la latitanza della Regione Puglia e dell’assessore Giovanni Giannini, invitato a discutere per l’ennesima volta sui temi del trasporto e delle infrastrutture e ancora una volta assente.In sala, invece, il consigliere del Comune di Potenza Giuseppe Giuzio, l’assessore ai Lavori Pubblici del Comune di Foggia Francesco D’Emilio, il consigliere comunale Pasquale Cataneo, Presidente della Commissione Ambiente e Territorio, il Segretario Provinciale FAST di Foggia Domenico Santodirocco, il Segretario Regionale FAST di Puglia e Basilicata Vincenzo Cataneo e il Segretario Nazionale FAST Pietro Serbassi.Argomenti centrali l’ipotesi di una nuova Stazione Alta Capacità /Alta Velocità a Foggia, il nodo intermodale, l’esclusione del progetto del treno-tram dal Patto per la Puglia e la visione dello sviluppo infrastrutturale come condizione imprescindibile per l’asse di sviluppo della Macroregione del Sud. “La Regione Basilicata ha effettuato dei notevoli investimenti per l’ammodernamento della tratta Foggia-Potenza - spiega Berlinguer - Stiamo completando i lavori per ridurre i tempi di percorrenza sulla linea e già da un anno abbiamo chiesto al Ministero per le Infrastrutture una variazione del tracciato per consentire una fermata all’interno della zona industriale di San Nicola di Melfi, che possa servire lavoratori e merci e stiamo lavorando anche su un corridoio Melfi - Metaponto - Taranto, che permetta di imbarcare le auto prodotte da Fca in Puglia e non più a Civitavecchia”.Sul versante sindacale, infatti, questo nuovo sistema, del tutto ignorato dal Patto per la Puglia, risulta fondamentale per la salvaguardia e lo sviluppo occupazionale delle imprese, del trasporto della Capitanata, come territorio di collegamento tra Puglia e Basilicata, tra Adriatico e Tirreno, nonostante il silenzio, finora, del mondo imprenditoriale e delle altre organizzazioni sindacali.“Il sistema di trasporto intermodale, con un servizio pubblico metropolitano di superficie collegato alle varie direttrici attraverso il treno-tram,spiega Vincenzo Cataneo, è stato fatto fuori per il momento, rendendo monca l’intermodalità prevista nel nodo foggiano e negli altri comuni della pentapoli. Chiediamo il rilancio del Servizio Ferroviario Metropolitano, dal momento che il Progetto è previsto fin dal 2007 e rientrava sia nel Piano Attuativo 2009-2013 che nel Progetto Area strategica Capitanata 2020 e che la tecnologia del Treno Tram è omologata e pronta all’uso, al di là di ciò che racconta qualcuno”.Gli fa eco il Presidente della Commissione Ambiente e Territorio del Comune di Foggia Pasquale Cataneo che aggiunge: “I cittadini dovrebbero chiedere alla politica la serietà rispetto agli impegni presi su temi così cruciali per la comunità. Non si capisce come mai si prediligano progettualità nuove rispetto a qualcosa che era stato codificato e definito di primaria importanza, nonostante una continuità politica in Regione. Tra i territori esiste una enorme sperequazione”.“Il Comune di Foggia è al lavoro - interviene l’assessore D’Emilio,per dare risposte risolutive alla Capitanata, risposte utili per la comunità, anche se abbiamo sottolineato anche noi il caso degli investimenti trascurati per il nostro territorio e la dimenticanza del progetto del treno tram, già previsto fin dal 2007. Abbiamo tempi e programmi da rispettare, seguendo da vicino questa necessità, sperando che non sia l’ultimo treno dello sviluppo per questa terra”.Conclusioni affidate al Segretario FAST Serbassi che evidenzia: “Convegni come questo rappresentano una importante opportunità di confronto tra sindacato, istituzioni e cittadini. Spesso sentiamo parlare di un’Italia a due velocità ma finalmente qui si discute di investimenti infrastrutturali al Sud. Foggia è sempre stata e resta un nodo strategico determinante e il nostro sindacato vuole porsi come un interlocutore leale per stimolare la partecipazione politica e creare delle ulteriori possibilità di crescita”.Le infrastrutture rappresentano un volàno strategico per l’economia di un territori
(2ª PARTE) Vittorio Sgarbi e Mimmo Centonze - Inaugurazione mostra Italo Squitieri
(NOVEMBRE 2010) Vittorio Sgarbi e Mimmo Centonze presentano la mostra Italo Squitieri - Luce radente, mostra a cura di Mimmo Centonze presso la Biblioteca Provinciale di Matera.
Italo Squitieri -- Luce radente è una mostra che apre un dialogo immaginario tra due importanti artisti della Basilicata: Mimmo Centonze, giovane artista trentenne di Matera in perenne ascesa nazionale e Italo Squitieri nato a Potenza, vissuto in Europa e in Asia minore e scomparso in piena affermazione nel 1994.
Mimmo Centonze, qui nuovamente in veste di curatore di una mostra, ha selezionato cinquanta opere dell'artista Italo Squitieri cercando di restituire una rassegna più completa possibile del suo lavoro. Si tratta di una selezione degli ultimi lavori ancora in possesso degli eredi. Non manca tuttavia la possibilità di ripercorrere i vari periodi dell'artista.
Si comincia con le opere degli anni Cinquanta, nelle quali la presenza dell'uomo è suggerita dagli oggetti che ne testimoniano l'avvenuto passaggio, come abiti appesi appena dismessi e sedie vuote lasciate in mezzo ad una stanza.
Si passa poi al ciclo de Il Potere, con una scelta di sole quattro opere sulle ventotto dell'intero ciclo, fortemente rappresentative dei nostri tempi.
Viceversa, per la prima volta nella città di Matera sarà possibile visionare l'intero ciclo su Petra, presentato ed esposto in linea d'aria con i Sassi, dando vita ad un perfetto ed ancora vivo dialogo tra le due città.
I paesaggi lucani di montagne e valli che, nonostante la maestosità, accolgono con affetto materno piccolissime case trafitte dal sole. Luoghi mai dimenticati dal pittore, citati a memoria, a volte attraversati da sontuosi cavalli e nudi cavalieri che si confrontano con la natura e vanno incontro ad una luce fuori campo che li invade.
Tutta l'opera di Squitieri è attraversata da una luce radente accecante, che riesce a far fuoriuscire figure e luoghi come incastonati in una pietra che si è fatta pittura e materia e quindi luce, la sua straordinaria ossessione.
Dal 3 novembre 2010 al 9 gennaio 2011 le opere di Italo Squitieri rimarranno esposte presso la Biblioteca Provinciale (2° piano) - Ingresso via Roma, Matera lunedì-giovedì dalle ore 08:30-18:30 venerdi-sabato 8:30-13,30 - Info 0835-306513
Presentato alla Biblioteca di Matera Di Bianco in Neve. Romanzo di Rossana Fiorini
Per ricevere gli aggiornamenti dalla Basilicata clicca MI PIACE su questa pagina:
Per ricevere i bollettini dal Canale YouTube iscriviti qui:
Per seguirci su Twitter iscriviti come Follower qui:
La grande peste del 1656-57 in mostra al Museo dei Cappuccini
Secondo stime attendibili uccise nel giro di due anni il 70-75% della popolazione genovese, che era allora di circa 100.000 persone, e fu quindi un’autentica strage, una tragedia storica più sconvolgente di una guerra: la grande peste del 1656-57 colpì con estrema violenza una Genova al culmine della sua grande potenza marittima, mercantile e finanziaria, e non risparmiò neanche la nobiltà, che pure aveva il grande vantaggio di poter fuggire dal morbo rifugiandosi nelle numerose tenute di campagna. All’epidemia di metà Seicento, arrivata attraverso i traffici marittimi da Napoli e da Roma e quasi sempre letale in pochi giorni dal momento del contagio, è dedicata una mostra al Museo dei Beni culturali Cappuccini di Genova (viale IV Novembre, 5, ingresso da via Bartolomeo Bosco, dietro il palazzo di Giustizia), che aprirà i battenti sabato 1 aprile per restare aperta fino al 2 luglio 2017 con orario 15-18.30 dal martedì alla domenica (il giovedì 10-13 e 14-18.30). L’inaugurazione sarà venerdì 31 marzo alle 18. La mostra, curata da Daphne Ferrero e Luca Piccardo, prende le mosse dal libro che alla pestilenza del 1656-57 dedicò proprio un cappuccino, padre Romano da Calice: in quel volume, che ebbe tre edizioni fra gli anni ’90 e il 2004, i tragici avvenimenti che colpirono la città sono raccontati attraverso le testimonianze dei alcuni personaggi, prevalentemente religiosi dediti all’assistenza degli appestati, che vissero quella tragedia in prima persona, lasciando una documentazione spesso unica e straordinaria: Padre Antero Maria Micone da San Bonaventura, agostiniano scalzo, descrisse in un volume i numerosi lazzareti sorti ovunque in città (se ne contavano ben 11, di cui quello più famoso alla Foce, e all’apice del contagio i morti erano così tanti che non c’era abbastanza personale per curare gli ammalati e neanche per seppellire i morti); padre Maurizio Taxil da Tolone, frate cappuccino, ‘profumiere’, venne chiamato in città dalla Repubblica per disinfettare le abitazioni ammorbate con i preparati chimici (‘profumi’) per cui divenne celebre durante la pestilenza di Marsiglia (nonostante il nome, appare evidente dalle ricette descritte negli scritti di Taxil, ed esposte nella mostra, che i suoi preparati fossero in realtà potenti veleni); Giò Bartolomeo Campasso, benemerito notaio della Repubblica di Genova, fu incaricato di raccogliere in un volume di 284 pagine tutti gli editti emanati dallo Stato durante il periodo della pestilenza. Questi ad altri documenti esposti in mostra sono tratti dall’Archivio Storico Provinciale dei Frati Cappuccini di Genova e dalla Biblioteca Provinciale dei Frati Cappuccini di Genova, oppure provengono dagli archivi degli antichi ospedali genovesi di Sant’Andrea e di Pammatone (oggi conservati rispettivamente presso gli archivi degli ospedali Galliera e San Martino). Non mancano alcuni oggetti dell’epoca, come strumenti medici, e opere d’arte aventi a oggetto la peste. La mostra, a cui è collegato un ciclo di conferenze su vari aspetti della peste: storico, medico, farmaceutico, religioso, assistenziale e artistico, ha il patrocinio di Comune di Genova, Città Metropolitana di Genova, Regione Liguria, Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo e Azienda Sanitaria 3 Genovese.
Info e prenotazioni: +39 010 8592759 – info@bccgenova.org – bccgenova.it
Chiuso nei giorni di Pasqua, 25 aprile, 1° maggio, 2 e 24 giugno.
2017©Ufficio Comunicazione
della Città Metropolitana di Genova
#GenovaMetropoli
Iscriviti al nostro canale per rimanere sempre aggiornato:
Seguici su:
Il nostro sito:
Twitter:
Facebook:
Google Plus:
YouTube:
Sui libri e la lettura...
Una casa senza libri è una stalla
Umberto M.
Inciampare per ricordare 2019
Sessantamila piccole targhe di ottone, con incisi i nomi e le date dei deportati nei lagher nazisti, affiorano dai selciati di oltre 1800 città europee. Sono il monumento diffuso che lo scultore Gunter Demnig dedica, da 25 anni, a tutte le vittime della vergogna razziale e della persecuzione politica, perché “una persona viene dimenticata solo quando viene scordato il suo nome”, dice.
Da due anni il progetto è approdato anche a Pavia, curato dal Comitato Pietre Inciampo della Provincia di Pavia, cui partecipano ANPI Provinciale Pavia e ANED, e patrocinato da Istoreco, Provincia di Pavia e da tutti i Comuni coinvolti nelle pose. Nel 2018 sono state posate 9 pietre, e quest’anno altre 13 sono state incastonate nel selciato presso la casa da cui venne deportata una persona cui i carnefici del lager strapparono il nome, e spesso la vita.
A chiusura delle pose, giovedì 24 gennaio 2019 alle ore 17.00, presso il Salone Teresiano della Biblioteca Universitaria di Pavia, si è svolto l'incontro Inciampare per ricordare. Clotilde, Carlo, Sofia, Max e Sigmund, di cui proponiamo il video. La voce recitante è di Lucia Ferrati, la pittura dal vivo di Giuliano Del Sorbo.
Nei lager tedeschi, oltre agli ebrei dalla stella gialla, come i fratelli Sofia, Max e Sigmund Bick, vennero deportati, torturati o uccisi migliaia di partigiani, antifascisti e resistenti civili: per loro un triangolo rosso all'altezza del cuore.
La memoria della deportazione politica è stata trascurata nel dopoguerra, benché riguardasse oltre 24 mila persone. Furono deportati, e spesso assassinati, italiani di ogni parte della penisola, antifascisti e partigiani di tutte le fedi politiche, operai colpevoli di aver scioperato e cittadini protagonisti di atti di Resistenza civile. Clotilde Giannini e Carlo Pietra furono tra questi.
Nomi, volti e storie di donne e uomini spesso sconosciute e perse nell'oblio degli anni, ma che ora sono diventate pietre resistenti, su cui siamo costretti ad inciampare per ricordare. E per non dimenticare più.
A Clotilde, Carlo, Sofia, Max e Sigmund, protagonisti e simboli di quello sterminio va l'omaggio di Lucia Ferrati e di Giuliano Del Sorbo che con la potenza delle parole (testimonianze, documenti storici, prose e poesie di G. Ungaretti, F. Matacotta, P.Calamandrei, I. Calvino, Gertrud Kolmar, Primo Levi) e con l’emozione della pittura dal vivo rievocheranno le loro irrinunciabili presenze.
Lucia Ferrati, laureata in Lettere Moderne all’Università di Bologna, ha pubblicato saggi su Dino Garrone, Ercole Luigi Morselli, Clarice Tartufari, Antonio Conti. Per l’Amministrazione Provinciale di Pesaro e Urbino, ha ideato, progettato e diretto numerosi festival tra cui: - “Sipario Ducale. Festival delle Terre di Pesaro e Urbino”; “Le Modelle. Antiche donne & Contemporanee. Percorsi di genealogia femminile”;- “Perle. Per le donne che cambiano. Il divenire della differenza” (2007).- “Per esempio. Modelli e testimoni del possibile” (2009-2011). Dal 2015 è ideatrice e direttore artistico per il Comune di Pesaro della rassegna di incontri “La strada per Pesaro. Pesaresi d’adozione”. Dal 2010 è coordinatrice e direttore artistico della Rete teatrale della provincia di Pesaro per l’Amat (Associazione marchigiana attività teatrali).
Dal 1994, svolge regolarmente attività di lettrice, doppiatrice e speaker. Dal 1996 è docente di laboratori di lettura ad alta voce (prevalentemente nelle Marche ed in Emilia Romagna) presso Enti ed Istituzioni pubbliche e private. Ha all’attivo numerosissime letture sceniche in collaborazione con musicisti di fama internazionale. Fa parte del CdA del Rossini Opera Festival.
Giuliano Del Sorbo nato in Inghilterra nel 1961 e milanese d’adozione (ma da qualche anno risiede a Pesaro) è pittore dal gesto fecondo e particolarmente espressivo, Del Sorbo è applaudito protagonista, in tutta Italia e all’estero, di coinvolgenti action paintings, ovvero esibizioni di pittura dal vivo. Al centro del suo universo c’è la figura umana: sequenze di corpi o solitarie figure, silenziosamente affaccendate ad inseguire o ad interrogarsi sul proprio destino. Le sue opere, esposte in tutto il mondo - a New York, San Francisco, Parigi, Lione, Bologna, Venezia, Treviso, Roma, Trento, Lecce, Milano e in molte altre città italiane - sono l'espressione di una sensibilità maturata in anni di viaggi, di passioni meditate e sedimentate a lungo come il teatro, la musica e la poesia che costituiscono la naturale compagnia alla sua pittura, dove il segno, il tratto, l'energia trasmessa dal pennello sono l'essenza, il nucleo di quell'esperienza che lui stesso ama chiamare comunicazione.
Sant'Ilario - 2. Alla Ricerca di una Storia dimenticata Prof. Moiraghi
siderurgikatv.com (Associazione Vibrazioni Lucane)