La frana spezza in due la strada nel comune di Ferriere (Piacenza)
A21 | BRESCIA - PIACENZA | Autostrada dei Vini
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Autostrada dei Vini A21 Torino-Piacenza-Brescia
Tratto: BRESCIA - PIACENZA
L'autostrada A21 collega Torino con Brescia attraverso la pianura Padana passando da Piacenza.
Nel tratto compreso tra il capoluogo piemontese e la città emiliana è gestita dalla SATAP (Gruppo SIAS), da quest'ultima a Brescia è gestita dalla Società Autovia Padana (Gruppo SIAS).
L'autostrada A21 è soprannominata autostrada dei vini perché percorre molte zone famose per la produzione di vini (Astigiano, Alessandrino, Oltrepò pavese, Piacentino, raggiungendo Brescia nelle vicinanze della Franciacorta). È interamente a due corsie per senso di marcia più emergenza (in larga parte già predisposta per la terza corsia), tranne i tratti Brescia Centro-Manerbio e Santena-Barriera di Villanova, già a tre corsie per senso di marcia più emergenza.
Il pedaggio per i veicoli che percorrono solo il tratto compreso tra la barriera di Piacenza ovest e Piacenza est è stato dal 1987 al 7 agosto 2007 a carico del comune di Piacenza, anche se in modo forfettario, poiché considerato una tratta autostradale urbana: in pratica la tangenziale nord di Piacenza. Per mezzo degli svincoli di Piacenza ovest e Piacenza est si poteva pertanto entrare o uscire dall'autostrada liberamente.
Questa situazione è cambiata, ora che è stato aperto il raccordo diretto tra la A21 e la A1; con la conseguente disattivazione delle barriere di Piacenza ovest e La Villa e la chiusura dello svincolo di Piacenza est, la tratta è ora a pagamento.
Il comune di Piacenza ha stipulato un accordo con le concessionarie interessate, SATAP e Autostrade per l'Italia, per cui i veicoli (solo auto e moto) dei residenti nel comune di Piacenza, purché dotati di apparato Telepass appositamente abilitato presso il Centro servizi - Punto blu di Piacenza ovest, potranno transitare senza spese tra i caselli di Piacenza sud (A1) e Piacenza ovest (A21).
In provincia di Brescia la A21 ha anche un raccordo di interconnessione con altre attuali (e future) autostrade e strade provinciali, l'autostrada A21 racc.
Si costituisce in SPA nel 1970 la Centropadane, società incaricata della costruzione e poi concessionaria del tronco Brescia - Piacenza e del raccordo A21-A1. Il 1º marzo 2018 la Società Autovia Padana subentra come concessionario per la tratta Brescia - Piacenza e la diramazione di Fiorenzuola d'Arda.
Fonte: Wikipedia
A21 | TORINO - PIACENZA | Autostrada dei Vini
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Autostrada dei Vini A21 | tratto: Torino - Piacenza
***recorded: Jun 2019
L'autostrada A21 collega Torino con Brescia attraverso la pianura Padana passando da Piacenza. Nel tratto compreso tra il capoluogo piemontese e la città emiliana è gestita dalla SATAP (Gruppo SIAS), da quest'ultima a Brescia è gestita dalla Società Autovia Padana (Gruppo SIAS).
Il tronco Torino - Piacenza nasce da una iniziativa della Provincia di Torino che nel luglio 1960 fonda la SATAP, società che sottoscrisse la costruzione e poi l'esercizio dell'autostrada. Nel febbraio 1963 ottenne la concessione e l'anno successivo iniziarono i lavori per la realizzazione che durarono più di 5 anni: l'autostrada entrò progressivamente in esercizio tra il dicembre 1968 e il dicembre 1969. Il costo fu di 130 miliardi di lire.
Il tratto da Santena ad Asti est venne aperto il 31 dicembre 1968, mentre il tratto da Pontecurone a Piacenza ovest seguì il 29 marzo 1969.
Il tratto intermedio da Asti est a Pontecurone, comprendente le stazioni intermedie di Felizzano, Alessandria ovest, Alessandria est e Tortona, venne inaugurato il 15 dicembre 1969 alla presenza del ministro Natali.
Il collegamento con la A1 fu completato nel 1972, quello con la Piacenza-Brescia nel 1973, quello con la A7 Milano-Genova nel 1987.
L'autostrada A21 è soprannominata autostrada dei vini perché percorre molte zone famose per la produzione di vini (Astigiano, Alessandrino, Oltrepò pavese, Piacentino, raggiungendo Brescia nelle vicinanze della Franciacorta). È interamente a due corsie per senso di marcia più emergenza (in larga parte già predisposta per la terza corsia), tranne i tratti Brescia Centro-Manerbio e Santena-Barriera di Villanova, già a tre corsie per senso di marcia più emergenza.
Il pedaggio per i veicoli che percorrono solo il tratto compreso tra la barriera di Piacenza ovest e Piacenza est è stato dal 1987 al 7 agosto 2007 a carico del comune di Piacenza, anche se in modo forfettario, poiché considerato una tratta autostradale urbana: in pratica la tangenziale nord di Piacenza. Per mezzo degli svincoli di Piacenza ovest e Piacenza est si poteva pertanto entrare o uscire dall'autostrada liberamente.
Questa situazione è cambiata, ora che è stato aperto il raccordo diretto tra la A21 e la A1; con la conseguente disattivazione delle barriere di Piacenza ovest e La Villa e la chiusura dello svincolo di Piacenza est, la tratta è ora a pagamento. Il comune di Piacenza ha stipulato un accordo con le concessionarie interessate, SATAP e Autostrade per l'Italia, per cui i veicoli (solo auto e moto) dei residenti nel comune di Piacenza, purché dotati di apparato Telepass appositamente abilitato presso il Centro servizi - Punto blu di Piacenza ovest, potranno transitare senza spese tra i caselli di Piacenza sud (A1) e Piacenza ovest (A21).
Il 27 dicembre 1996 l'autostrada è rimasta tristemente famosa nella cronaca per un lancio di sassi da un cavalcavia: i fratelli Paolo, Sandro, Franco e Gabriele Furlan, il loro cugino Paolo Bertocco, Roberto Siringo e la fidanzata di Bertocco, Loredana Vezzaro, dal cavalcavia della Cavallosa, nel territorio di Tortona (AL), lanciarono alcuni sassi sulle vetture in transito sulla carreggiata sottostante. Uno di questi sassi colpì mortalmente Maria Letizia Berdini, di 31 anni, che viaggiava in direzione Parigi assieme al marito, sposato appena 5 mesi prima. Tale fatto portò alla numerazione di tutti i cavalcavia presenti sulle autostrade italiane.
Fonte: Wikipedia
A7 | GENOVA - MILANO | Autostrada dei Giovi | Percorso completo
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Autostrada A7 dei Giovi | Genova - Milano
L'autostrada A7, nota anche come Serravalle, è la principale e più diretta arteria stradale che collega Milano a Genova.
È gestita da due concessionarie: da Milano a Serravalle dalla Milano Serravalle-Milano Tangenziali, società che gestisce anche le tangenziali milanesi A50, A51, A52 e la tangenziale di Pavia, e da Serravalle a Genova dalla società Autostrade per l'Italia S.p.A.
L'autostrada inizia con gli svincoli sopraelevati nei pressi di piazza Maggi e della stazione Famagosta della metropolitana di Milano. I primi chilometri costituiscono il tratto urbano della A7 che si congiunge con le strade ordinarie per mezzo di svincoli liberi ed è ad utilizzo gratuito fino alla barriera di Milano, posta nel comune di Assago appena dopo l'intersezione con la tangenziale ovest (A50), dalla quale comincia il calcolo del pedaggio.
La seconda parte del tragitto si svolge in parte in territorio lombardo attraverso la provincia di Pavia con un andamento pressoché rettilineo che attraversa gran parte della Lomellina. Oltrepassata Casei Gerola si entra nella provincia di Alessandria in territorio piemontese. Poco dopo si incontrano dapprima l'intersezione con l'autostrada A21 (Torino-Piacenza-Brescia) all'altezza di Tortona e, subito dopo, il raccordo verso l'autostrada A26 (Genova Voltri-Gravellona Toce). Fino al 2008, la tratta fra il ponte sul Po e Tortona era costituita da due corsie per senso di marcia, mentre ora è percorribile interamente su tre corsie fino al raccordo con la A26.
Superato il casello Vignole Borbera/Arquata Scrivia (precisamente al km 93+400) inizia il percorso montano che entra in territorio ligure in direzione del Passo dei Giovi. Il tratto finale dell'autostrada si snoda verso Genova, che viene raggiunta attraverso un percorso in discesa, ed è caratterizzato dal seguire la morfologia del territorio, con numerose gallerie e molte curve dallo stretto raggio. Una particolarità di questa parte autostradale è che le due carreggiate quasi mai corrono parallele.
A causa della conformazione del terreno, e poiché deriva dalla vecchia camionale costruita in epoca fascista, il tratto in discesa verso Genova è molto più curvilineo rispetto alla carreggiata opposta, costruita in epoca più recente. Dopo aver intersecato la A12 per Livorno e la A10 per Ventimiglia (inaccessibile al momento), l'autostrada termina nel capoluogo ligure nel quartiere di Sampierdarena, nei pressi del porto, innestandosi direttamente nella sopraelevata.
Fonte: Wikipedia
Piacenza: A prostitute con l'automobile del Comune
Tangenziale Est di VERONA | Percorso completo
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Tangenziale Est di Verona
La tangenziale Est di Verona, classificata come strada extraurbana principale, funge da circonvallazione del centro abitato di Verona e attraversa il settore orientale del comune.
Lungo 5,3 chilometri il percorso parte del casello autostradale dell'A4 Verona Est nel comune di San Martino Buon Albergo (nei pressi dell'omonima uscita della tangenziale Sud di Verona) e si dirige verso la Valpantena fino alla SP6.
La tangenziale è stata costruita dal comune di Verona e aperta al traffico nel 2002. La gestione è effettuata dalla concessionaria Autostrada Brescia-Verona-Vicenza-Padova.
La tangenziale è a carreggiate separate, con due corsie per senso di marcia e banchina destra pavimentata. La velocità massima consentita è di 110 km/h, tranne sulle rampe di entrata e di uscita o in presenza di curve pericolose.
Sono presenti 4 svincoli a livello sfalsato: Verona Borgo Venezia SS 11 (da dove ha inizio la tangenziale), Verona Borgo Venezia via Mattarana, Verona Montorio, SP 6 dei Lessini Grezzana-Boscochiesanuova, dove termina.
Lungo comprende una galleria lunga 500 m e una stazione di servizio per ogni senso di marcia più o meno a metà percorso.
Fonte: Wikipedia
Piacenza, a prostitute con la macchina del Comune
Il Comune di Piacenza nella bufera: 50 dipendenti sono stati infatti indagati per assenteismo. Ma su tutti spicca un 60enne che, durante l'orario di lavoro, utilizzando la macchina del Comune sarebbe andato a prostitute.
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SS131 | OLBIA - NUORO | Strada Statale 131 Diramazione Centrale Nuorese
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Strada Statale 131 Diramazione Centrale Nuorese | OLBIA - NUORO
La strada statale 131 Diramazione Centrale Nuorese (SS 131 d.c.n.) è una importante strada statale italiana della Sardegna che, diramandosi dalla strada statale 131 Carlo Felice (bivio di Abbasanta nel cuore della Sardegna), porta a Nuoro, e a Olbia.
La 131 Dcn è di particolare interesse in quanto collega le attigue aree del nuorese, come Baronie (Orosei, Galtellì), Mamoiada, Dorgali e di Bitti, nonché il capoluogo provinciale stesso, con le arterie stradali principali per il Porto e l'Aeroporto di Olbia, infrastrutture di riferimento e più vicine.
Inoltre grazie all'innesto con la SS 129 Trasversale Sarda, anche tramite la SP 27 a Ottana, è la via più veloce per il Porto di Porto Torres o l'Aeroporto di Alghero-Fertilia.
Nonostante il suo tracciato sia di superstrada ad alto scorrimento, la statale è classificata come strada extraurbana secondaria, avente limite di velocità 90 km/h.
Il primo progetto di collegare la città di Nuoro al capoluogo sardo con una strada a 4 corsie risale ai primi anni 1970.
Il primo tratto costruito collega la SS 131 all'altezza di Abbasanta con Ottana e col nuovo polo chimico industriale (Anic-Montefibre): è una strada caratterizzata da scarsa segnaletica e dotata solo recentemente dello spartitraffico centrale.
Allo stesso modo fu costruito, verso la metà degli anni '70, il tratto Ottana-Nuoro e quello Nuoro (Solitudine)-Siniscola. Nel 1979 fu aperta la galleria di Prato Sardo, vicino a Nuoro, che consente di arrivare a Siniscola senza attraversare la città.
Nel corso della fine degli anni 1980 e dei primi anni 1990, furono progettati e realizzati parte degli ultimi 40 km, che avrebbero collegato Siniscola ad Olbia. I lavori sono caratterizzati da lunghe pause e dalla realizzazione di tratti non collegati tra loro, cosicché la strada per Olbia diventa un continuo alternarsi di strada vecchia e strada nuova.
Intanto, verso l'anno 2000, sono partiti i lavori per rendere sicuro il tratto Nuoro-Siniscola, con la messa in posa dello spartitraffico e l'allargamento delle corsie.
Nella primavera del 2005, fu finalmente completato l'ultimo tratto mancante, i 9 km che separavano San Teodoro dalla piccola frazione di Ovilò: si tratta di un tracciato con ampie gallerie e lunghi viadotti e a basso impatto ambientale e visivo.
Nel corso della fine del 2006 fu realizzato lo spartitraffico centrale anche nel tracciato Abbasanta-Nuoro.
La SS 131 d.c.n. oggi appare come una moderna strada nel tratto Olbia-Posada; nonostante l'allargamento delle corsie, nel tratto Posada-Abbasanta molti sono ancora i punti in cui le carreggiate sono effettivamente strette e la guida può risultare pericolosa. Sono del tutto assenti gli incroci a raso, anche se lo svincolo di Ottana è sprovvisto di corsie di accelerazione e decelerazione.
Percorso:
La SS 131 d.c.n. ha origine nel comune di Abbasanta, dalla strada statale 131 Carlo Felice, e in quanto superstrada non attraversa nessun centro abitato ma ha numerose uscite per poter arrivare nei comuni e nelle strade limitrofe al suo tracciato: Ghilarza, Soddì, Sedilo (dopo il quale entra nel nuorese), Ottana, Oniferi e Nuoro (strada statale 129 Trasversale Sarda).
Superata l'uscita per Nuoro, la strada prosegue verso nord-est e si trovano le uscite per Orune, Lula-Dorgali, Siniscola (sud e nord), Posada-Torpè e Posada nord. Entra quindi nella provincia di Sassari, in comune di Budoni; la prima uscita è quella di Limpiddu, quindi Budoni (parallela alla strada statale 125 Orientale Sarda), Agrustos e San Teodoro. Termina infine poco a sud di Olbia, dopo le uscite di Ovilò, Santa Giusta, Loiri-Porto San Paolo e Trudda, immettendosi sulla circonvallazione di Olbia in corrispondenza dello svincolo sulla SS 729 Sassari-Olbia.
Fonte: Wikipedia
Bobbio, il Ponte Gobbo, l'Abbazia di San Colombano, il Santuario di Monte Penice e le spiagge
Abbiamo raggiunto Bobbio, una piccola cittadina di origine romana che si trova nella Val Trebbia piacentina, in Emilia Romagna ma cara anche a molti liguri e genovesi che gradiranno sicuramente il video itinerario.
Bobbio è una meta turistica per il suo passato di arte e cultura, per i suoi monumenti e per i luoghi naturali.
Inoltre questo luogo ha la caratteristica di trovarsi ai confini tra le diverse culture di Piacentini, Liguri, Piemontesi e Pavesi.
Per raggiungere Bobbio dalla Liguria ci sono due strade, partendo da Genova (passando per Torriglia) o da Chiavari (passando per Rezzoaglio) ed entrambe, nonostante i chilometri non siano tanti, necessitano di un paio d'ore in quanto le strade hanno molte curve, ma sono anche molto panoramiche in certi punti. Le due strade si congiungono a Marsaglia, a circa 10 chilometri da Bobbio.
Bobbio nell'Alto Medioevo fu un importante centro culturale e religioso, con la costruzione dell'Abbazia di San Colombano, nel 614, da parte dell'abate e missionario irlandese Colombano, uomo d'azione ed evangelizzatore d'Europa.
Lo stemma della città è costituito da una croce rossa in campo bianco e da due colombe bianche, una a destra e l'altra a sinistra che si guardano tra loro, simbolo di San Colombano. Lo stemma è riprodotto anche sul sepolcro del Santo nella cripta dell'Abbazia.
Il centro storico ha mantenuto le sue caratteristiche di borgo medievale e la sua valenza artistica attrae molti turisti, soprattutto d'estate.
Simbolo della cittadina è il Ponte Gobbo (o Ponte del Diavolo), un ponte di origine romana composto da 11 arcate irregolari in pietra che attraversa il fiume Trebbia.
Ci hanno detto che dal Santuario della Madonna del Penice, che si trova sulla cima del monte omonimo e domina il paese, c'è uno splendido panorama … siamo andati a vedere e dalle immagini vedrete che è vero!
Santuario di Santa Maria in Monte Penice
L'antico santuario di Santa Maria in Penice si trova sulla vetta del monte Penice a 1.460 m., nel comune di Bobbio in Provincia di Piacenza.
Le sue origini si perdono nei secoli, risale infatti ad una primitiva costruzione del VII secolo poi ampliata più volte.
Posto in un punto particolarmente panoramico è dedicato alla Madonna che su questa vetta è venerata da oltre 1300 anni.
All'interno dell'edificio, recentemente ristrutturato, si può infatti ammirare la preziosa statua lignea della Madonna del Penice con il Bambino in grembo che risale agli inizi del 1600.
Dal suo piazzale si gode di un panorama sulla val Trebbia e su tutto il territorio emiliano e pavese tanto che in giornate particolarmente limpide sono visibili persino le Alpi innevate.
I dintorni
La val Trebbia è anche una valida alternativa al mare o l'itinerario ideale per un pic nic.
Tutto il territorio della Valle è caratterizzato dalla presenza di calanchi, solchi creati da una prolungata azione erosiva.
Il primo luogo che si incontra, scendendo da Bobbio, sono le anse di San Salvatore, a 5 minuti di auto da Bobbio. Un grande spettacolo della natura e uno dei tratti più scenografici: i fianchi della valle diventano improvvisamente molto scoscesi e il fiume descrive una sorta di doppia S che vista dall'alto appare come un serpente che si arrotola su se stesso.
L'agglomerato di case di S. Salvatore sorge su una caratteristica penisoletta.
Un altro luogo che vi consigliamo di non perdere nella zona è la spiaggia in riva al fiume Trebbia in località Marsaglia, che si trova circa a sud di Bobbio, a circa 10 minuti di auto.
Proprio sul picco antistante questa spiaggia si affaccia il paesino di Brugnello. Poche case, un bellissimo gazebo in legno dal quale ammirare la vallata e la chiesa che si affaccia su un baratro da uno sperone, valgono da sole una visita.
La zona è l'ideale per i centauri, infatti gli itinerari in moto nei dintorni di Bobbio sono imperdibili grazie alle curve e al paesaggio naturale circostante.
Anche gli amanti degli sport acquatici possono praticare canoa fluviale e rafting, inoltre sono numerosissimi gli itinerari che si possono fare in mountain bike o le escursioni a piedi.
Visita l'Italia con noi!!!
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Piacenza - Chiavari 2017_0180
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A52 | Tangenziale Nord di MILANO | Percorso completo
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A52 - Tangenziale Nord di Milano + SS33/SP44
La tangenziale Nord di Milano è un'autostrada italiana, codificata come A52, tangente l'area suburbana di Milano nella sua parte nord.
È gestita dalla Milano Serravalle-Milano Tangenziali.
Il 29 marzo 2005 è stato aperto il secondo tratto a ovest, non collegato all'A52 originario, di collegamento tra la SS 33 e l'A8.
Dal 2016 sono in corso i lavori di collegamento tra il nuovo tratto e quello originario, che saranno completati entro la fine del 2019.
Insieme con la A51 (tangenziale Est di Milano), la A58 (tangenziale Est Esterna di Milano) e la A50 (tangenziale Ovest di Milano), compone il più esteso sistema italiano di tangenziali intorno ad una città, per una lunghezza complessiva di oltre 100 km.
Aggiungendo alle tre tangenziali il tratto urbano della A4 che corre parallelo alla tangenziale Nord si ottiene un sistema di autostrade urbane che circonda totalmente il Comune di Milano, di 95,4 km. Il flusso di traffico che interessa questo tratto autostradale è di circa 80.000 transiti giornalieri.
TRATTA EST:
Ha inizio con il km 0 dalla connessione nei pressi del comune di Sesto San Giovanni con la tangenziale est, da cui raccoglie solo il traffico proveniente dalla carreggiata nord.
Si collega con l'autostrada Serenissima nel territorio del comune di Monza, proseguendo poi nel comune di Cinisello Balsamo fino ad immettersi nella superstrada Milano-Meda SS35.
Ha una lunghezza di circa 13 km, costituita da due corsie per senso di marcia più la corsia di emergenza. Ha un andamento per la maggior parte curvilineo, tipico delle tangenziali di Milano.
Dal km 4 al km 12 circa è stata costruita totalmente in trincea, riducendo di molto l'impatto ambientale sul territorio circostante. Possiede 11 svincoli liberi e una barriera autostradale denominata barriera di Sesto San Giovanni al km 3.
Il limite di velocità massimo consentito sulla A52 è di 90 km/h oppure 80 km/h, secondo i tratti.
TRATTA CENTRALE:
Dal 27 aprile 2015 è aperta al traffico una bretella a due corsie di marcia che collega la carreggiata ovest della A52 dopo l'uscita di Paderno Dugnano-Cusano Milanino-SP9 alla SP46 creando continuità fra la tangenziale Nord e la cosiddetta Rho-Monza. Fa parte di un più ampio progetto di riqualificazione dell'intera tangenziale che permetterà di unire i tratti autostradali attualmente esistenti.
Dopo lo svincolo di Paderno Dugnano, attualmente chiuso per lavori, dove la bretella si immette nella carreggiata della Milano-Meda proveniente da sud, si percorre la vecchia SP46 fino a poco prima di Baranzate.
Lì è stata costruita una variante con caratteristiche autostradali che evita intersezioni a raso con la viabilità ordinaria. Essa permette inoltre di evitare l'incrocio con la statale Varesina (ora quest'ultima passa al di sotto del nuovo tratto) e consente una connessione diretta con la tratta Ovest.
TRATTA OVEST
Questa tratta (gestita da Autostrade per l'Italia dall'A8 alla SP46 (variante di Baranzate), da SATAP dall'A4 a Fiera Milano e da Milano Serravalle da Pero alla SS33) è stata aperta tra il 2005 e l'aprile 2015.
Il collegamento inizia come variante senza soluzione di continuità della SS 33 del Sempione, svincola con la A50, la A4 e la A8 per terminare come naturale proseguimento della SP 46 Rho-Monza.
La segnaletica riporta la numerazione A52.
Fonte: Wikipedia
Piacenza - Senago parte bici 1
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Prostituzione a Piacenza: per Zanardi servono misure più incisive
2018 Piacenza fuoristrada 4x4 - Festa totale in Pista offroad! Collaborazione Varese4x4
Raduno Piacenza fuoristrada 4x4 - 2 giorni di festa totale in Pista offroad! in collaborazione con Varese4x4
GIORNI DI FESTA TOTALE
LOCALITA' LA FRATTA
COMUNE di PONTE DELL'OLIO PROVINCIA DI PIACENZA
SABATO 2 GIUGNO 2018
Ore 11.00
Apertura iscrizioni per PISTA FUORISTRADA
Apertura pista dalle ore 12.30 alle ore 18.30
SPETTACOLO IN NOTTURNA
V° FAST PULLING VALNURE - MEMORIAL MIRCO
SECONDA TAPPA CAMPIONATO ITALIANO - FAST PULLING ITALIA
DOMENICA 3 GIUGNO 2018
Ore 09.00
Apertura iscrizioni per PISTA FUORISTRADA
Apertura pista TUTTO IL GIORNO dalle ore 09.00 alle ore 17.30
Dissesto stradale sulle colline di Ponte dell'Olio (Piacenza)
Il dissesto della strada che collega le frazioni di Biana e Montesanto, nel comune di Ponte dell'Olio (Piacenza). Si tratta di un'arteria rimessa in sicurezza da poco dopo anni di dissesto idrogeologico e che di recente è stata pesantemente danneggiata da mezzi d'opera a pieno carico. In zona vivono anche cittadini anziani con gravi problemi di salute, che trovano difficoltoso spostarsi e persino ricevere rifornimenti o visite mediche domiciliari.
Castelli ABBANDONATI Piacenza - Castello d'Erbia - URBEX PIACENZA
A Piacenza (Emilia-Romagna) nel comune di Bettola si trova il castello d'Erbia, in stato di abbandono e ormai un totale rudere, situato a strapiombo su un colle a 650m sul livello del mare.
URBEX - In questo caso non ho fatto una vera esplorazione urbana optando invece per alcune riprese esterne del luogo, che di per se, complice anche il tempo minaccioso, era un po' sinistro ???? inoltre voglio precisare che queste riprese risalgono al 2011...ovviamente il castello versa in condizioni ancora peggiori (2019)
Castello d'Erbia - Stando alla scritta scolpita in una pietra della torre, la fondazione sarebbe avvenuta nel 1400 per iniziativa del Giureconsulo Pietro Nicelli che voleva certo creare un valido avamposto atto a precludere l'accesso alla strada che, dalla Val Perino, portava alla Val Nure. Purtroppo abbandonato da decenni al suo destino .
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Frana nel comune di Farini: due frazioni isolate e danni ingenti