Gallicianò di Condofuri, borgo grecanico in provincia di Reggio Calabria
Il borgo grecanico di Gallicianò, frazione di Condofuri in provincia di Reggio Calabria, nel cuore dell'Area Grecanica.
Viene definita la culla della grecanicità.
Gallicianò è di grande interesse per la persistenza attuale, presso i suoi abitanti, della lingua e della cultura greco-calabra.
Gallicianò (RC) - Il Borgo dei Greci
Gallicianò, frazione del Comune di Condofuri, in Calabria, è oggi l'unico borgo dell'Area grecanica pressoché interamente ellenofono, anche se l'uso del greco è maggiormente diffuso tra gli anziani ed in particolare nell'ambito domestico e in quello pastorale. Il cuore dell'abitato, intorno al quale si distribuiscono le case seguendo le curve di livello, è rappresentato dalla Chiesa dedicata a san Giovanni Battista, il santo patrono che si festeggia il 29 agosto, e dalla piccola piazza antistante. Dalla parte opposta ma più in alto, verso i monti, è localizzata la piccola chiesa di Santa Maria dei Greci ove viene officiata, anche se non stabilmente, la divina liturgia con il rito ortodosso. Il piccolo luogo di culto, composto da due ambienti affiancati ricavati restaurando due case più antiche e in disuso, è ornato alla maniera bizantina con icone e affreschi. I gallicianesi sono stati fino a pochi anni fa prevalentemente pastori e tutti, dal più giovane al più anziano, amano cantare e suonare, dimostrandosi particolarmente abili nell'utilizzo dei due strumenti più tradizionali, il tamburello e l'organetto. In tempi più recenti, nonostante l'emigrazione che ha fatto registrare un sensibile calo degli abitanti, sono sorte alcune associazioni tra le cui finalità prevale quella di conservare e tramandare la conoscenze e l'uso della lingua e più in generale delle tradizioni grecaniche. Inoltre, negli ultimi anni non sono mancati i momenti di incontro e di scambio con i Greci, confermati dal gemellaggio effettuato con il comune di Alimos presso Atene.
Le origini di Gallicianò non sono ancora ben note anche se, nel suo territorio era presente, nell'area della Panaghia, un antico monastero bizantino. Nel 1783 il borgo subì alcuni danni anche se quelli più rilevanti si registrarono con i terremoti del XX secolo. Le alluvioni del 1951 e del 1957 costrinsero molti abitanti di Gallicianò ad abbandonare il paese.
FONTE: Francesco Antonio Cuteri (archeologo)
#NONSOLOBORGHI - GALLICIANO 1 PARTE
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Gallicianò. Vita e persone
Immagini di vita nel piccolo antico centro, frazione del comune di Condofuri, in provincia di Reggio Calabria. Sito ai piedi del monte Scafi, sull'Aspromonte, in vista della fiumara Amendolea, Gallicianò è di grande interesse per la persistenza attuale, presso i suoi abitanti, della lingua e della cultura greco-calabra. Fa da sfondo sonoro alla visione la musica tradizionale eseguita dai Cumelca.
Borgo di Gallicianò...MtBiKe
Attraverso un sentiero, composto da curve e strapiombi, si arriva alle prime case, e dopo qualche chilometro si giunge al paese, il cui nucleo abitativo si distribuisce attorno alla piazza con la chiesa di San Giovanni Battista, adagiato sulla montagna a 621 m s.l.m.
Di grande importanza per il patrimonio storico-culturale è stata l’apertura al culto, nel 1999, della piccola chiesa ortodossa di Panaghìa tis Elladas (Madonna dei Greci) celebrata in rito greco-ortodosso la sera del 14 agosto con la processione funebre della Dormizione di Maria. La chiesa, di impianto contadino, rappresenta la testimonianza, in un rinnovato clima ecumenico, di un ritorno “da pellegrini” degli ortodossi in siti d’antichissimo culto greco. Nella stessa chiesa sono custoditi una statua di San Giovanni (XVI° sec.), un fonte battesimale, due campane del 1508 e del 1683 ed alcune lucernette fittili.
Nel borgo è visitabile anche un Museo Etnografico dedicato ad Angela Bogasari Merianoù, la filosofa greca giunta a Gallicianò negli anni ‘70, alla scoperta della questa piccola comunità con cui condivideva le origini. La struttura museale è stata realizzata con materiali donati dagli stessi paesani, convinti che fosse l’unico modo per mantenere viva la memoria di un borgo che piano piano sta scomparendo.
A Gallicianò è possibile dissetarsi in quella che viene chiamata “Fontana dell’Amore”, così denominata perché lì anticamente si incontravano i fidanzati. Negli antichi borghi ellenofoni il fidanzamento “ufficiale” avveniva attraverso la pratica del “cippitinnàu”. Il termine “cippitinnàu”, rimasto a designare il fidanzamento, allude per la precisione al rituale cui era collegato, e prende origine dal “ccìppo”, il ceppo di legno che lo spasimante poneva, dopo averlo bruciacchiato, davanti alla porta di casa della donna che desiderava prendere in moglie. Se il pretendente “era nelle grazie” dei genitori della ragazza, il “ccìppo” durante la notte veniva portato dentro casa; in caso contrario il padre lo faceva rotolare per strada.
Da non perdere la festa in onore del santo patrono di Gallicianò, San Giovanni Battista, festeggiato con fervore il 29 agosto.
Gallicianò (RC)
Gallicianò è un borgo di circa 60 abitanti, frazione del Comune di Condofuri, in provincia di Reggio Calabria, definito anche l'Acropoli della Magna Grecia in Calabria, poiché è l'unico borgo tuttora interamente ellenofono, anche se il greco di Calabria anche qui permane utilizzato in un ambiente sempre più esclusivamente domestico. Gallicianò è nota in tutta l'area per l'alta conservatività delle tradizioni grecaniche, non solo in ambito linguistico ma anche musicale, gastronomico e rituale.
Nel X secolo d.C., appena dopo la fondazione dello stato Bulgaro, la città Bizantina di Καλλικόν (Callicòn), fondata dai romani nel I secolo a.C. come Callicum (l’attuale Kilkìs, che si trova nella Macedonia, in Grecia) viene attaccata e saccheggiata dai Bulgari. Allora diversi suoi abitanti decidono di trasferirsi in Calabria, che all’epoca era un Tema Bizantino, fondando così la cittadina Γαλλικιάνο – Galliciano.[senza fonte]
Attraverso un dromo (sentiero), composto da curve e strapiombi, si arriva alle prime case (vucita), e dopo qualche chilometro si giunge al paese, il cui nucleo abitativo si distribuisce attorno alla piazza con la chiesa di San Giovanni Battista, adagiato sulla montagna a 621 m s.l.m. Il santo patrono di Gallicianò è proprio San Giovanni Battista, festeggiato il 29 agosto.
Un tempo era fiorente l'allevamento del baco da seta. Nel anno 1999 è terminata la costruzione della piccola chiesa ortodossa di Panaghìa tis Elladas. La chiesetta Bizantina, di impianto contadino, edificata ristrutturando una casa in pietra nella parte alta del paese, è aperta al culto e rappresenta la testimonianza, in un rinnovato clima ecumenico, di un ritorno da pellegrini degli ortodossi in siti di culto greco. La ristrutturazione è dovuta alla figura dell'architetto Domenico Nucera di Gallicianò. Accanto alla chiesetta è stato costruito anche un piccolo anfiteatro che si affaccia sulla valle dell'Amendolea. Pochi anni fa vi si è ristabilita dopo secoli una piccola comunità di monaci greco-ortodossi.
Come per gli altri (ormai pochissimi) paesi della Calabria e Puglia che fanno parte della minoranza linguistica greca d'Italia, che un tempo copriva vaste zone di queste regioni e della Sicilia, è dibattuta tra i linguisti la questione dell'origine. Di certo il Meridione era grecofono durante il periodo delle colonie greche (almeno lungo le zone costiere), resta da stabilire se tale lingua sia sopravvissuta fino a noi, come sembrerebbe da alcuni indizi[1] e come sostenne Gerhard Rohlfs, o se si tratti dei residui di una reintroduzione del greco durante l'Impero Bizantino, o infine, una via di mezzo, ovvero la lingua sopravvisse ma fu molto influenzata dal greco medioevale bizantino. La lingua è comunque in grave rischio di estinzione.
(fonte: Wikipedia)
GALLICIANO'::Riscoprendo origini antiche dei Greci di Calabria.
rigini, identita' culturali, musiche, pietanze e culto greco-ortodosso, un sano mix di tessere distintive del mosaico della Calabria Antica Grecanica.Il suo cuore batte forte ai giorni nostri, con alcuni dei suoi cittadini, che tramandano e conservano egregiamente nella cassaforte la loro cultura tramandandola nel tempo.Viviamo e respiriamo ,in una giornata primaverile la sua storia le sue tradizioni e ammiriamo le sue bellezze naturalistiche e architettoniche del borgo.
#trasparenzacalabreseinrete #galliciano #calabria #areagrecanica
Gallicianò
Gallicianò è un borgo di circa 60 abitanti, frazione del Comune di Condofuri, in provincia di Reggio Calabria, definito anche l'Acropoli della Magna Grecia in Calabria, poiché è l'unico borgo tuttora interamente ellenofono, anche se il greco di Calabria anche qui permane utilizzato in un ambiente sempre più esclusivamente domestico. Gallicianò è nota in tutta l'area per l'alta conservatività delle tradizioni grecaniche, non solo in ambito linguistico ma anche musicale, gastronomico e rituale.
Attilio Nucera il grecofono di Gallicianò
Attilio Nucera il grecofono di Gallicianò
Galliciano':Pulsazioni Grecaniche
Origini, identita’ culturali, musiche, pietanze e culto greco-ortodosso, un sano mix di tessere distintive del mosaico della Calabria Antica Grecanica.Il suo cuore batte forte ai giorni nostri, con alcuni dei suoi cittadini, che tramandano e conservano egregiamente nella cassaforte la loro cultura tramandandola nel tempo.
Trasparenza Calabrese in rete di Gianpiero Taverniti
GALLICIANO' (RC) MATRIMONIO
GALLICIANO' (RC) MATRIMONIO
MATRIMONIO
COME TRADIZIONE VUOLE GLI SPOSI VENGONO ACCOMPAGNATI IN CHIESA DAL SUONO DEGLI ORGANETTI O DELLE ZAMPOGNE.
GALLICIANO' PICCOLO BORGO DEL AREA GRECANICA DELLA PROVINCIA DI REGGIO CALABRIA
GALLICIANO'-Chiesetta greco ortodossa di S.Maria di Grecia
Sulla cima del borgo di Gallicianò sorge la chiesetta dedicata alla Madonna della Grecia (Panaghia tis Elladas) che, di recente, è stata data in affidamento ai monaci del monte Athos che reggono il monastero di San Giovanni Therestis a Bivongi.
Aperta al culto nel 1999, all’interno vi è l’icona che rappresenta la Madonna della Grecia, mentre al suo esterno, emerge un semplice campanile circondato da antiche abitazioni. Nella stessa chiesa sono custoditi una statua di San Giovanni (XVI° sec.), un fonte battesimale, due campane del 1508 e del 1683 ed alcune lucernette fittili.
La chiesetta Bizantina, di impianto contadino, edificata ristrutturando una casa in pietra nella parte alta del paese, è aperta al culto e rappresenta la testimonianza, in un rinnovato clima ecumenico, di un ritorno da pellegrini degli ortodossi in siti di culto greco. La ristrutturazione è dovuta alla figura dell’architetto Domenico Nucera di Gallicianò. Accanto alla chiesetta è stato costruito anche un piccolo anfiteatro che si affaccia sulla valle dell’Amendolea. Pochi anni fa vi si è ristabilita dopo secoli una piccola comunità di monaci greco-ortodossi.
Descrizione da CALABRIA GRECA
Galliciano': A Funtana d'Amuri
A Gallicianò è possibile dissetarsi in quella che viene chiamata “Fontana dell’Amore”, così denominata perché lì anticamente si incontravano i fidanzati. Negli antichi borghi ellenofoni il fidanzamento “ufficiale” avveniva attraverso la pratica del “cippitinnàu”. Il termine “cippitinnàu”, rimasto a designare il fidanzamento, allude per la precisione al rituale cui era collegato, e prende origine dal “ccìppo”, il ceppo di legno che lo spasimante poneva, dopo averlo bruciacchiato, davanti alla porta di casa della donna che desiderava prendere in moglie. Se il pretendente “era nelle grazie” dei genitori della ragazza, il “ccìppo” durante la notte veniva portato dentro casa; in caso contrario il padre lo faceva rotolare per strada.
Nel racconto di Raffaele , viene descritta dettagliatamente , il motivo perche questa fontana viene chiamata la Fontana dell'Amore.
Visita 01 aprile 2017
Gallicianò
Gallicianò is a village of 200 inhabitants of the municipality of Condofuri, in the province of Reggio Calabria, located about 620 meters above sea level.
Its origins date back to the tenth century AD, when, soon after the founding of the Bulgarian state, the Byzantine city of Καλλικόν (Callicòn) - founded by the Romans in the first century BC as Callicum (today Kilkis, located in the region of Macedonia, Greece) - is attacked and ransacked by the Bulgarians.
Then several of its inhabitants decided to move to Calabria, which was then a colony of Byzantium, thus founding the town of Γαλλικιάνο (Gallicianò).
The village is situated on a rocky spur on the right side of Amendolea river and is reached along a path (in slang called dromo), composed of curves and cliffs, which branches off from the road S.S. 106 Jonica from Condofuri Marina and reaches the first houses (in slang called vucita).
Walking a few more kilometers, we reach the center of the village, whose residential complex is distributed around the square with the eighteenth-century church of St. John the Baptist. The patron saint of Gallicianò is right, St. John the Baptist, here celebrated on August 29.
Gallicianò is also called the Acropolis of Magna Grecia in Calabria, because it's the only town still entirely hellenofon, although the Calabrian greek used here remains an ever more exclusively domestic.
Gallicianò, in fact, is known throughout all the area for the high conservatism of the Hellenistic traditions, not only in linguistics but also music, cuisine and rituals.
Some years ago was completed the construction of the small Orthodox church of Panagia tis Elladas, a Byzantine church built with great attention renovating an old stone house in the upper part of the country.
It's opened to ancient orthodox worship, which is now maintained by a small community of greek-orthodox monks.
Beside the church was also built a small amphitheater that overlooks the Amendolea's river valley.
.........Who travels the streets of Gallicianò, will be fascinated by the smells and breathtaking views over the valley and the mountains!
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Gallicianò è un borgo di circa 200 abitanti, frazione del Comune di Condofuri, in provincia di Reggio Calabria, situato a circa 620 metri dal livello del mare.
Le sue origini risalgono al X secolo d.C., quando, subito dopo la fondazione dello stato Bulgaro, la città Bizantina Καλλικόν (Callicòn) - fondata dai Romani nel I secolo a.C. come Callicum (l'attuale Kilkìs, che si trova nella regione della Macedonia, in Grecia) - venne attaccata e saccheggiata dai Bulgari.
Allora diversi suoi abitanti decisero di trasferirsi in Calabria (che all'epoca era una colonia bizantina), fondando cosi la cittadina Γαλλικιάνο - Gallicianò.
Il paese è ubicato su uno sperone roccioso del versante destro della Fiumara dell'Amendolea e si raggiunge percorrendo un sentiero (o dromo), composto da curve e strapiombi, che si diparte dalla strada S.S. 106 Jonica all'altezza di Condofuri Marina e arriva fino alle prime case (o vucita).
Percorrendo ancora qualche chilometro, si giunge al centro del paesino, il cui nucleo abitativo si distribuisce attorno alla piazza con la chiesa settecentesca di San Giovanni Battista. Il santo patrono di Gallicianò è proprio, San Giovanni Battista, che qui si festeggia il 29 agosto.
Gallicianò è definito anche l'Acropoli della Magna Grecia in Calabria, poiché è l'unico borgo tuttora interamente ellenofono, anche se il greco di Calabria qui permane utilizzato in un ambiente sempre più esclusivamente domestico.
Gallicianò è nota, infatti, in tutta l'area per l'alta conservatività delle tradizioni grecaniche, non solo in ambito linguistico ma anche musicale, gastronomico e rituale.
Nel 1999 è stata terminata la costruzione della piccola chiesa ortodossa di Panaghìa tis Elladas. Una chiesetta Bizantina edificata ristrutturando con molta attenzione un'antica casa in pietra nella parte alta del paese. E' aperta al culto greco-ortodosso antico che oggi è curato da una piccola comunità di monaci greco-ortodossi.
Accanto alla chiesa fu costruito anche un piccolo anfiteatro che si affaccia sulla valle del fiume Amendolea.
.......Chi percorre le stradine di Gallicianò resterà affascinato dagli odori e dai panorami mozzafiato verso la vallata e la montagna!
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I don't own the soundtrack. I just thought it perfectly matches with the photos!
Gallicianò perla di Aspromonte
Borgo di Gallicianò
Tarantella calabrese chitarra organetto tamburello Gallicianò Aspromonte
Tarantella Calabrese con tamburello organetto e chitarra a Gallicianò, paese più greco d' Italia, nel cuore dell' Aspromonte in provincia di Reggio Calabria. Si è svolta una giornata di festa e cultura dell' antica tradizione calabrese. Ieri 26 Febbraio 2012 si è svolta la cerimonia d' inaugurazione del museo etnografico presentata dall' associazione Cum. El. Ca. dove il nostro maestro di danza e ballo della tarantella Ciccio Nucera è colonna portane. La giornata è stata allietata da canti danze balli calabresi e dall' immancabile suono di organetto e tamburello che insieme sono la base della tarantella Calabrese. Tante le associazioni calabresi presenti, noi eravamo con l' associazione Insieme Presinaci di Rombiolo è stata una giornata memorabile da portare sempre nel cuore e raccontare. Non è mancata la cucina tipica locale e i dolci tipici del luogo. A fare da cornice alla grande festa popolare l' atmosfera magica e mistica che si respirava nel piccolo borgo protetto dalle alte montagne che sorvegliano il cuore dell' Aspromonte. Da visitare la chiesa ortodossa, l' anfiteatro e i vicoli del borgo antico. Se andate a Gallicianò nella piazzetta fronte chiesa c'e' il bar di Ciccio Nucera, chiedete di lui, magari sarete i principali attori di una bella tarantella con tamburello e organetto. La festa è continuata fino a tardo pomeriggio con la classica ruota e il maestro da ballo che coordinava e dirigeva la stessa e invitando quelli che volevano ballare al centro.
Suono e Ballo a Gallicianò
Suonata di organetto e tamburello accompagnata dal ballo al termine di una bellissima giornata (e mangiata!) a Gallicianò, piccolo e affascinante borgo dell'Aspromonte Greco, una delle ultime roccaforti della lingua, della cultura, dei valori, dei suoni e delle tradizioni grecaniche. E' stato un onore e un piacere suonare con i custodi di tale identità!
Gallicianò paese grecanico del Reggino,frazione di Condofuri
Risalendo da Condofuri Marina la vallata dell'Amendolea per circa 20 Km, ci troviamo su un'altura da cui si domina la vallata medesima e, girando lo sguardo di 180° , il paesino grecanico di Gallicianò. Una pietra di granito ci da il benvenuto in lingua greco-calcidese : Gallicianò Calos Irthete. Scendendo verso quel pugno di case l'odore di erbe aromatiche è forte misto al puzzo di un gregge di pecore che risale la strada scoscesa. E' l'ambiente ideale per sognare i personaggi omerici, veri o leggendari, che la scuola media ci ha insegnato, quando ragazzotti imitavamo le voci dei nostri eroi, rivedendoli, come in un sogno, rivivere le gesta eroiche e gli ambienti i cui custodi erano gli Dei dell'Olimpo che hanno ci hanno coinvolti nel cuore e nella mente : La campagna di Laerte, padre di Ulisse , i greggi e gli armenti ed il richiamo del porcaro, le ardue imprese di Achille ed Ettore nella sanguinosissima guerra di Trjoa.
L'ospitalità della gente e grande : Kalispera, Kalimera, Calos Irtete(Buonasera,Buongiorno,Benvenuti). Grazie Gallicianò, grazie genti indigene seppur vi nomano Paddhechi, la vostra è anche la nostra storia, il rosso sangue che scorre nelle vostre vene è anche nostro, grazie fratelli della generosa stirpe che fu segno di magna civiltà tra le sponde di Rhegion e Zancle(Reggio e Messina).
Gallicianò 2011 Festa di San Giovanni 29 Agosto.wmv
Foto di Rino Cardone. La festa di San Giovanni Battista si svolge il 29 Agosto di ogni anno nel paese grecanico di Gallicianò in provincia di Reggio Calabria.
Gallicianò cuore grecanico dell'Aspromonte
Aspromonte