SAN GIMIGNANO Borgo dalle belle torri Tuscany - HD
© CLAUDIO MORTINI™◊
Il borgo di San Gimignano, ricco di fascino e storia, si trova quasi a metà strada tra Firenze e Siena,
La città è stata costruita su un colle alto circa 300 metri e gode di una vista privilegiata sul caratteristico paesaggio della Val d' Elsa circostante. Il colle, come testimoniano diversi reperti rinvenuti nel territorio comunale, fu abitato fin dal periodo etrusco ed ellenistico, probabilmente proprio per la sua posizione dominante che consentiva di tenere sotto facile controllo la vallata.
San Gimignano venne chiamata così attorno al X secolo d.C. in onore di San Geminiano, vescovo di Modena vissuto nel Trecento, che si dice l' avesse salvata dall' assalto dei barbari comparendo loro sulle mura cittadine.
Nel Medioevo San Gimignano visse il suo periodo più florido, grazie anche al fatto di essere attraversata dalla Via Francigena, una delle principali vie di comunicazione di quell' epoca. La città era un importante punto di riferimento per i numerosi commercianti, viandanti e sopratutto per i tanti fedeli che si recavano in pellegrinaggio a Roma e che necessitavano di ospitalità e, spesso, anche di assistenza.
Alla fine del 1100 San Gimignano divenne un libero Comune. La città fu coinvolta nelle lotte tra guelfi e ghibellini, cosa quasi inevitabile data la sua posizione centrale rispetto alle due grandi rivali, Firenze e Siena (la prima guelfa, la seconda ghibellina). Malgrado le lotte, il 1200 fu per San Gimignano il secolo di maggior sviluppo economico, grazie principalmente al commercio dei prodotti locali (per lo più agricoli, come lo zafferano ed i vini). La città si arricchì notevolmente e furono compiute anche numerose opere pubbliche.
In questo periodo la città fu impreziosita da ben settanta torri, che furono costruite dalle tante famiglie benestanti ad ostentazione della loro ricchezza e potenza. Sono ancora oggi le belle quattordici torri rimaste a caratterizzare il centro cittadino ed a rendere unico e riconoscibile il profilo di San Gimignano.
San Gimignano fu governata dai ghibellini fino al 1255, anno in cui passò in mano ai guelfi, che ne distrussero le mura originarie. Vincendo la famosa Battaglia di Montaperti nel 1260 i ghibelllini tornarono in possesso della città, ricostruendo ed ampliando le sue mura.
Nell' anno 1300 San Gimignano accolse Dante Alighieri, giunto in veste di ambasciatore della lega guelfa. Alla metà del secolo San Gimignano fu purtroppo colpita dalla peste e dalla carestia e non potette far altro che sottomettersi al potere di Firenze. La città iniziò quindi un lento declino politico ed economico, continuando tuttavia a crescere dal punto di vista artistico e culturale nei secoli successivi. Tra le opere più importanti ricordiamo gli affreschi rinascimentali di Domenico Ghirlandaio nella Cappella di Santa Fina, situata all'interno del Duomo.
Nonostante lo scorrere dei secoli, San Gimignano è riuscita a preservare il suo aspetto medievale ed il suo fascino ed ancora oggi è indiscutibilmente uno dei piccoli grandi tesori della Toscana. La città dalle belle torri, come viene a ragione definita, è stata dichiarata Patrimonio dell' Umanità dall' UNESCO nel 1990.
Suvereto (Costa degli Etruschi)
Pronti Partenza...Via - TARQUINIA città etrusca
Pronti Partenza...Via TRIP fa tappa a TARQUINIA, uno dei principali centri della Tuscia, territorio caratterizzato dai ritovamenti di epoca etrusca nel nord del Lazio.
Per molto tempo Tarquinia ignorò le sue origini etrusche, vivendo un florido periodo nel Quattrocento sotto la Signoria dei Vitelleschi. Solo quando vennero fortuitamente ritrovate le prime sepolture etrusche sul colle Monterozzi iniziò la riscoperta del passato che oggi è testimoniato e tutelato quale patrimonio dell'Umanità dall'Unesco.
Una realizzazione di Fabrizio e Paolo Vaghi
Grafica, montaggio e regia di Fabrizio Vaghi
Una produzione Vaghi per il mondo
Tutti i diritti riservati, Vaghi per il mondo, 2008 -
Vietata la duplicazione e la diffusione non autorizzata al di fuori del canale
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Agriturismo Le Valli - Toscana | Agriturismo.it | Drone video
Agriturismo Le Valli - Castelfiorentino (Firenze) | Agriturismo.it | Drone video
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Nel cuore della Toscana degli Etruschi, lungo la via Francigena che da Canterbury portava i pellegrini a Roma, l'agriturismo si trova immerso nella Val d'Elsa fiorentina, in un contesto naturale e culturale di pregio e in posizione ideale per raggiungere Firenze, Siena, Pisa, Volterra e San Gimignano.
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TARQUINIA - Etruscan Necropolis, Museum, and Medieval Borgo
(StefanoRomeTours.com). TARQUINIA is part of our signature tour ETRUSCAN MYSTER. This video features the famous painted tombs of the Monterozzi Etruscan Necropolis, the Tarquinia National Etruscan Museum, and the Medieval Borgo boasting multiple medieval towers that gave Tarquinia the nickname the San Gimignano of the Roman countryside.
For complete information about the ETRUSCAN MYSTERY TOUR:
Top 15 borghi più belli della Toscana
Una classifica con i 15 borghi più belli della Toscana secondo Come si viaggia.
VIAGGI DI GRUPPO
1 San Gimignano
Posto su una collina che si affaccia sulla Val d'Elsa, il centro storico dell'antico borgo è stato dichiarato patrimonio dell'umanità dall'UNESCO. San Gimignano è famoso in tutto il mondo per le torri medioevali. Nel periodo medioevale la città vantava 72 torri, mentre ad oggi ne rimangono soltanto 14.
2 Pienza
Il borgo di Pienza, situato nel cuore della val d'Orcia, deve le sue origini a Papa Pio II, che lo fece ristrutturare una volta diventato papa, in quanto suo città natale. Nel 1996 Pienza è entrata a far parte dei patrimoni UNESCO.
3 Montepulciano
Grazie alla presenza di numerosi vigenti, il borgo è famoso per la produzione del Vino Nobile di Montepulciano. Il centro abitato ha le caratteristiche di un borgo medievale a forma di S ed è racchiuso entro tre cerchia di mura, costruite tutte verso il XIV secolo.
4 Montalcino
Il borgo è famoso a livello internazionale pre la produzione vinicola, in particolare del Brunello di Montalcino. La collina su cui si appoggia il borgo è stata abitata già dal tempo degli Etruschi.
5 Volterra
Il borgo, celebre per l'estrazione e la lavorazione dell'alabastro, è stato una delle principali città stato della Toscana antica, ad oggi conserva un notevole centro storico di origine etrusca. Di quest'epoca rimangono la Porta all'Arco, magnificamente conservata, la Porta Diana e gran parte della cinta muraria, costruita con blocchi di pietra locale.
6 Anghiari
Situata nella provincia di Arezzo, nell'estremo est della regione, la città deve la sua fama al fatto di essere stata teatro della battaglia combattuta nell'anno 1440 tra i Fiorentini e i Milanesi, e in seguito dipinta da Leonardo da Vinci.
7 Cetona
Il monte Cetona di origine vulcanica sovrasta il piccolo borgo. La zona, abitata già in periodo etrusco, nel medioevo fu fortificata. Ad oggi sono rimaste intatte la rocca, tre torri e alcuni pezzi della cinta muraria.
8 Pitigliano
Splendida cittadina dell’Area del Tufo, nel cuore della Maremma Toscana. Soprannominato anche La Piccola Gerusalemme, perché a partire dal XVI secolo ospitò una grande comunità ebraica tra le sue mura, Pitigliano è oggi uno dei borghi storici più affascinanti d’Italia ed una tappa imperdibile durante un viaggio in Toscana.
9 Monteriggioni
Fu costruito dai senesi agli inizi del 1200 come estremo baluardo di frontiera contro la nemica Firenze, e riuscì a garantire per secoli l'indipendenza della Repubblica di Siena. Irrinunciabile per chi viene a Monteriggioni è salire sulle mura e percorrere due tratti degli antichi camminamenti di ronda, dal quale si godono stupendi panorami sul borgo e sulle colline circostanti
10 Cortona
Costruita su di una collina a circa 600m di altezza, Cortona è un piccolo borgo Medioevale della Valdichiana. Il simbolo della città è il palazzo comunale, caratterizzato dalla torre con l’orologio e la sua scalinata in pietra che si affaccia su Piazza della Repubblica.
11 Sorano
Sorano è un pittoresco borgo medioevale, situato su di uno scosceso sperone di tufo e circondato da una rigogliosa ed incontaminata flora boschiva. Proprio la sua particolare posizione offre l'opportunità di passeggiare nel borgo ed ammirare improvvisi e spettacolari panorami sulle rupi sottostanti. Sorano ha conservato la tipica struttura abitativa medioevale dove l'abitato, formato da vicoli tortuosi, viuzze, cortili, portali, e cantine scavate nel tufo, è dominato da un'imponente fortezza
12 San Miniato
Il centro storico della città sorge in posizione strategica su un colle a metà strada tra Firenze e Pisa per cui la città è stata scena di molteplici scontri fra i due odierni capoluoghi, fino alla definitiva conquista fiorentina. San Miniato è famoso per i suoi tartufi bianchi, prodotti vinicoli e oleari.
13 Certaldo
Borgo medievale tra i più suggestivi della toscana e della Val D’Elsa, ha conservato un’atmosfera magica d’altri tempi. Il borgo, famoso per aver dato i natali a Giovanni Boccaccio è costituito da parte bassa, moderna, e una alta che costituisce l’antico nucleo medievale, circoscritto da mura con 3 porte d’ingresso
14 Suvereto
Immerso nella verde val di Cornia, il paese è un vero scrigno: le sue mura custodiscono tesori fatti da caratteristiche stradine medievali, case in pietra, palazzi storici e chiese evocative. Tutt'intorno sterminati boschi di castagni, querce e, ovviamente, sugheri, da cui il nome della località.
15 Montefioralle
Il borgo di Montefioralle è probabilmente uno dei più antichi del Chianti e ancora oggi è racchiuso nelle mura originali, costituite da una doppia cinta muraria. Durante il Medioevo, era uno dei centri militari e amministrativi più grandi della zona
Ringraziamo Claudio Pisicchio per il Voice-over
San Gimignano_un Borgo Medioevale
25-03-2017:( Riprese effettuate con Videocamera Sony HDR-CX625 ). San Gimignano sorge su un luogo abitato sicuramente dagli etruschi, almeno dal III secolo a.C. Il colle era stato scelto per questioni strategiche, essendo dominante sull'alta Val d'Elsa.
Sulle pendici del Poggio del Comune sono presenti i ruderi di Castelvecchio, un villaggio di epoca longobarda.
La prima menzione risale al 929.
Nel Medioevo la città si trovava su una delle direttrici della via Francigena, che Sigerico, arcivescovo di Canterbury, percorse tra il 990 e il 994 e che per lui rappresentò la XIX tappa del suo itinerario di ritorno da Roma verso l'Inghilterra. Sigerico la nominò Sce Gemiane, segnalando il borgo anche come punto di intersezione con la strada fra Pisa e Siena.
Secondo la tradizione il nome derivò dal santo vescovo di Modena, che avrebbe difeso il villaggio dall'occupazione di Attila.
La prima cinta muraria risale al 998 e comprendeva il poggio di Montestaffoli, dove già esisteva una rocca sede di mercato di proprietà del vescovo di Volterra, e il poggio della Torre con il castello vescovile. Per la caratteristica architettura medievale del suo centro storico è stato dichiarato dall'UNESCO Patrimonio dell'umanità. Il sito di San Gimignano, nonostante alcuni ripristini otto-novecenteschi, è per lo più intatto nell'aspetto due-trecentesco ed è uno dei migliori esempi in Europa di organizzazione urbana dell'età comunale
Toscana Etrusca- Sovana e Pitigliano
Nell'alta Maremma ,in Toscana,due piccole,citta'(una minuscola,Sovana) a pochi Km una dall'altra.affondano,la loro storia fin dal tempo degli Etruschi,per proseguire poi nel medioevo, nel Rinascimento,fino ai nostri giorni....La loro storia...l'arte...il loro fascino...
La strada del vino (Costa degli Etruschi)
Appartamenti Borgo Guglielmo
Appartamenti tra campagna e mare, nel cuore della Costa degli Etruschi, in Toscana. Borgo Guglielmo si trova in campagna, a 500 metri da San Pietro in Palazzi, piccolo centro vicino a Cecina (1,5 km), a 3,5 km dal mare della Toscana, caratterizzato da spiagge sabbiose e bellissime pinete.
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Per la posizione baricentrica, Borgo Guglielmo è una base ideale per chi desidera effettuare escursioni nei più interessanti luoghi della Toscana: città d'arte (Firenze, Siena, Lucca, Pisa), borghi medievali (San Gimignano, Volterra, Massa Marittima, Suvereto, Casale Marittimo), centri termali, parchi (divertimento, naturalistici, archeologici, minerai), l'Isola d'Elba, i percorsi enogastronomici legati alla cucina tipica toscana e alle Strade del Vino (famosa quella di Bolgheri).
Per maggiori informazioni visita il nostro sito borgoguglielmo.it
CASALE MARITTIMO
Tour toscana:Le telecamere di Reporterpercaso sono state in visita a Casale Marittimo,meraviglioso e rilassante borgo della Toscana. Siede in un colle, cui sovrasta un più alto poggio ov'era Casale Vecchio, ora affatto diruto. Di Casale nuovo trovasi memoria fino dal 1004: i Conti di Monte Scudaio nel 1406 lo cederono ai Fiorentini. Nell'alto del colle è il recinto dell'antico castello con porta munita di antiporti: nella maggior sommità era la rocca, ora ridotta a terrazza : presso di essa è la Parrocchia assai angusta. Sotto il castello, nella pendice meridionale è un grosso borgo con pubblico oratorio.
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Alla scoperta della bellissima città di San Gimignano!
Una città in Toscana molto interessante, siete pronti a fare un giro insieme a me? Questo video è dedicato alla città di San Gimignano, che per me è stata proprio una bella scoperta! Continua sul secondo canale il nostro viaggio in Toscana!
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#Toscana #Italia
La necropoli etrusca di San Giustino a Sinalunga - seconda parte
Esplorata in quattro campagne di scavo dirette dalla ex Soprintendenza per i Beni Archeologici della Toscana, la necropoli etrusca di San Giustino a Sinalunga si compone di almeno undici tombe a camera realizzate nell’affioramento di arenaria sabbiosa e utilizzate tra l’inizio del VI e il II sec. a. C.; nonostante i numerosi saccheggi, lo studio dei materiali superstiti ha offerto nuovi e interessanti spunti per la ricostruzione del popolamento antico nel territorio di Sinalunga e dei rapporti tra questo centro, gli insediamenti circostanti e la città di Chiusi, che su questo estremo lembo di territorio sembra aver avuto fasi alterne di influenza e controllo. I corredi funebri si compongono principalmente di vasellame di bucchero decorato a stampo, ma sono presenti anche importazioni dall’Attica, oreficerie e armi, mentre per l’età ellenistica è stato individuato un interessante gruppo di urne in arenaria prodotte localmente. La necropoli sembra collegabile a un insediamento etrusco di vaste proporzioni e di lunga frequentazione localizzato poco distante.
I risultati dello scavo sono editi in una monografia a cura di Ada Salvi consultabile al seguente link: mentre i materiali sono esposti nella sede espositiva sinalunghese “Larth. Le stanze etrusche di Sinalunga” realizzata grazie alla collaborazione tra Comune di Sinalunga, Soprintendenza Archeologia Belle Arti e Paesaggio per le provincie di Siena, Grosseto e Arezzo e Soprintendenza Archeologia Belle Arti e Paesaggio per la città metropolitana di Firenze e per le provincie di Pistoia e Prato (via Spadaforte 31, Sinalunga (SI); info 0577 631200).
Incontro a cura di Ada Salvi, funzionario archeologo della Soprintendenza Archeologia Belle Arti e Paesaggio per le province di Siena, Grosseto e Arezzo
VIA FRANCIGENA: Da San Quirico d'Orcia a Radicofani - di Sergio Colombini
Con la tappa di oggi oltre che ammirare dei bellissimi paesaggi, attraverseremo anche dei borghi:
San Quirico d'Orcia: Lo studioso etruscologo olandese Van Der Meer ha identificato l'attuale San Quirico d'Orcia con la località di Ena citata nel liber rituales etrusco noto come Liber Linteius Zagrabiensis, il più antico libro dell'Europa occidentale, scritto tra III e II secolo a.C. dalla «Confraternita sacerdotale diEna».
Nel Medioevo la località si trovava sulla direttrice della via Francigena. Sigerico, arcivescovo di Canterbury, nel suo itinerario, compiuto tra il 990 e il 994, cita San Quirico come XII submansio e la definisce Sce Quiric. Ad accrescerne l'importanza contribuiva inoltre l'essere il punto di raccolta dei mercanti umbro-marchigiani diretti a Firenze e Siena dal famoso Guido Morgante, che vi giungevano attraversando la Valle del Chienti, Colfiorito, Foligno e Perugia fino a San Quirico.
Vignoni Alto: Il borgo sorge sopra l'abitato di Bagno Vignoni, si può raggiunge percorrendo un strada sterrata, che viene da San Quirico d'Orcia. L'origine del castello di Vignoni risale all' XI° secolo, quale possedimento dell'Abbazia di S.Antimo.
Bagno Vignoni: Il villaggio sorge all'interno del Parco Artistico Naturale della Val d'Orcia e grazie alla vicinanza con la via Francigena (il percorso principale seguito nell'antichità dai pellegrini che si recavano a Roma) le acque che sgorgano in questo luogo vennero utilizzate fin dall'epoca romana a scopi termali. Al centro del borgo si presenta la Piazza delle sorgenti, una vasca rettangolare, di origine cinquecentesca, che contiene una sorgente di acqua termale calda e fumante che esce dalla falda sotterranea di origini vulcaniche. Fin dall'epoca degli etruschi e poi dei romani - come testimoniano i numerosi reperti archeologici - le terme di Bagno Vignoni sono state frequentate da illustri personaggi, come Papa Pio II, Caterina da Siena, Lorenzo de' Medici e tanti artisti che avevano eletto il borgo come sede di villeggiatura. Caratteristica di Bagno Vignoni, oltre alle acque termali, è la sua struttura che, nonostante i numerosi episodi di guerra, devastazioni ed incendi che coinvolsero la Val d'Orcia nel corso del Medioevo, è rimasta da allora sostanzialmente immutata nel tempo.
Le Briccole: (detta anche Bricola o Bricole) è un antico borgo, oggi un insieme di casali, situato nei pressi della frazione Gallina del comune di Castiglione d'Orcia. Nel medioevo fu un ospizio per i pellegrini e viaggiatori lungo la via francigena, dedicato a San Pellegrino, appartenuto in origine ai monaci Camaldolensi di Vivo d'Orcia e successivamente dipendente dalla Badia di San Pietro in Campo. All'ospitale - come riporta lo storico Emanuele Repetti si riferiscono varie pergamene dei secoli XI, XII e XIII della Badia di S. Mustiola di Siena, cui fu incorporato col monastero sopraindicato.
La località inoltre è documentata fin dal primo Medioevo poiché l'ospizio si trovava lungo il tragitto dell'antica Via Francigena. In particolare nell'Itinerario di Sigerico, arcivescovo di Canterbury, la località rappresentava la XI tappa (Submansio) ed era allora definita Abricula.
Il 17 settembre dell'anno 1079 nel borgo di Bricole si fermò la contessa Matilde di Canossa reduce da Roma. La contessa confermava alla Cattedrale di Lucca tramite la pubblicazione di un placito il possesso di Castiglion Bernardi nella Val di Cornia.
Radicofani: Le prime notizie storiche mostrano che nel 1028 il Conte Ildebrando IV Aldobrandeschi vendette Contignano a Foscolo e Maiza e che essi nell'anno seguente lo donarono al Monastero del SS. Salvatore del Monte Amiata. Nel 1210 con una bolla l'imperatore Ottone IV confermava il possesso all'Abbazia. Nel 1293 per la prima volta viene attestata l'esistenza della Chiesa di Santa Maria in Campo, sempre come dipendenza del monastero. Nel luglio del 1300 Radicofani fu teatro di uno scontro tra l'esercito di Santa Fiora comandato da Guido di Santa Fiora e quelli di Siena e Orvieto comandati da Ghirardello da Todi nel quale morirono 400 uomini e quasi tutti i comandanti Senesi e Orvietani vennero uccisi.
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SAN GIMIGNANO in 4K Ultra HD Italy
San Gimignano is a walled town in Tuscany, Italy and a UNESCO world heritage site. San Gimignano is known as the city of Fine Towers and worldwide known for its medieval architecture and unique in the preservation of tower houses. The architecture of the medieval houses resembles Romanesque and Gothic architecture. The town has many beautiful Churches and Palaces from the 14th and the 15th century i.e.. the Palazzo Comunale, the Collegiate Church and Church of Sant' Agostino.
Music by Bad Snacks 'Puppy Love'. No Copyright Music. Available on the Youtube Audio Library.
Copyright Polychronis Movies 2019.
Via Cave Etrusche Prima Parte
Le antiche Via Cave nel territorio di Pitigliano, Sorano e Sovana. Immagine realizzate da Maurizio Di Giovancarlo ©
TOSCANA - ABBAZIA DI SAN GALGANO - Tuscany - HD
© CLAUDIO MORTINI - All rights reserved. Use without permission is illegal.
L'abbazia di San Galgano e l'eremo di Montesiepi sorgono nella valle del fiume Merse, fra i borghi medievali di Chiusdino e Monticiano, in provincia di Siena.
Il nucleo originario del complesso monastico Cistercense di San Galgano è costituito dal piccolo eremo di Montesiepi, sorto in forme romaniche come mausoleo del giovane santo eremita pochi anni dopo la sua morte, far il 1182 e il 1185. La particolarità maggiore è la cosiddetta 'Rotonda di San Galgano' con pianta quasi unica per le costruzioni del tempo. Essa racchiude, oltre alla tomba del santo, la roccia con la spada. Sebbene un primo sguardo possa far pensare ad un'emulazione delle antiche tombe etrusche di Populonia, Vetulonia e Volterra in realtà l'architetto si ispirò a Castel S.Angelo e al Pantheon di Roma. Oggetto di discutibili aggiunte e manomissioni architettoniche nei secoli posteriori al 1300, un perfetto restauro del 1924 ha riportato la Rotonda al suo aspetto originario. La cappella è costruita usando file di pietra bianca alternata a strisce in mattoni e anche nella cupola continua l'alternanza bicroma che qui crea un'immagine con una sensazione d'infinito. Con il crescere dell'interesse nel culto di San Galgano molti ricchi privati vollero contribuire all'abbellimento della rotonda, nel 1340 fu iniziata la costruzione di una cappella sul lato nord affrescata dal grande Ambrogio Lorenzetti, dipinti ancora oggi in parte visibili grazie ad un'attenta opera di restauro che ne ha arrestato il degrado.
I monaci cistercensi stanziati a Montesiepi, non riuscendo più il piccolo eremo a contenere nè loro né i fedeli, decisero di iniziare nel 1218 nella pianura sottostante la costruzione dell'abbazia, incoraggiati dal Vescovo di Volterra. Ben presto i monaci di San Galgano divennero un punto di riferimento per tutto il territorio e per la Repubblica Senese, accumulando sufficienti beni per completare la costruzione dell'imponente Abbazia. Questa ha il classico aspetto goticheggiante degli altri complessi cistercensi, con pianta a croce latina a tre navate, ricca di capitelli intarsiati, chiostro, sala capitolare, campanile etc.
Lo splendore e la ricchezza di San Galgano e gli ottimi rapporti con Siena attirarono su di essa le incursioni degli eserciti Fiorentini che, insieme ad altri eventi politici primo fra tutti l'introduzione della 'commenda' (nel caso specifico il conferimento ad una persona - il commendatario - di un beneficio ecclesiastico al fine del solo usufrutto delle rendite senza nessuno degli oneri annessi), portarono ad un rapido decadimento dell'abbazia già dalla metà del 15 secolo: nel 1550 i monaci erano ormai solo cinque, nel 1600 un solo vecchio e indigente monaco viveva fra le sue mura, ormai in rovina. Il 6 gennaio 1786 il campanile, alto 36 metri, crollò travolgendo buona parte del tetto.
Nel 1789 la grande chiesa fu del tutto abbandonata divenendo così un'enorme cava di pietre e colonne per i paesi della zona. Per fortuna dall'inizio di questo secolo molti lavori di ripristino e mantenimento sono stati intrapresi, tanto che oggi le rovine, ormai senza più tracce del tetto, di San Galgano sono il luogo nel quale si riesce a cogliere al meglio l'armonia fra cielo, pietra e terra ed uno dei monumenti medievali più visitati della Toscana.
Volterra
(English and italian version)
Photographer: Sandro Sansone
Directed and created by Sandro Sansone
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Volterra stands on a rocky hill some 1770 feet above the sea level, located between the rivers Bra and Cecina, and is surrounded by strong walls. The district is rich in alabaster, the working of which was an important industry of the city, and in mineral waters, such as those of S. Felice and the Moie, or salt springs. Still more important are the Soffoni of Larderello, from which boric acid is extracted, the sulphur lake of Monterotondo, the copper springs of Caporciano, and the baths of Montecatini Val di Cecina.
The Cathedral (duomo) of Volterra, consecrated by Callistus II in 1120, was enlarged by Andrea Pisano in 1254, and again in 1576. The high altar is adorned with sculpture by Mino da Fiesole. Among the pictures is an Annunciation by Luca Signorelli, and there are pictures by Benvenuto di Giovanni, Leonardo da Pistoia, and others. In the baptistery (1283) are a font by Sansovino and a ciborium by Mino da Fiesole. The Palazzo Publico (1217) holds the extensive archives of the city. The Palazzo Tagani houses an important museum of Etruscan and Roman antiquities.
In the Etruscan period, Volterra, called Felathri by the Etruscans and Volaterrae by the Romans, was one of the most important cities in the Etruscan Confederation. From the period of the kings, it was at war with Rome. In 298 B.C., when he became consul, Scipio gained a victory here over the Etruscan armies. In the Punic Wars, however, the city was allied with Rome. In 80 B.C. it was taken by Sulla, after a siege of two years. Remains of the ancient surrounding walls, including the Etruscan the Porta dell' Arco, may still be seen, as well as of baths, an aqueduct, an amphitheatre, and, above all, of several Etruscan burial places.
In the Carlovingian period, Volterra belonged to the Marquisate of Tuscany. With the approval of Henry, son of Barbarossa, the government of it afterwards passed into the hands of the bishop, until his temporal authority was suspended by the commune. In the wars or factions of the thirteenth century, Volterra, being Ghibelline, was continually embroiled with the Florentines, who captured it in 1254, but obtained definitive possession of it only in 1361. In the middle of the city rises the Rocca Vecchia, built in 1343 by the Duke of Athens and enlarged by the Florentines. In 1472, it attempted a rebellion against Florence but without success, and was then deprived of many of its rights.
The richness of the Etruscan finds made in and near Volterra make it a mecca for enthusiasts of all things Etruscan, with an unparalleled collection of Etruscan antiquities being displayed in the Guarnacci Museum.-
Volterra: dagli etruschi al Rinascimento, la storia tra le mura
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La storia di Volterra è segnata da numerose lotte e dal passaggio del territorio per le mani di molti conquistatori. Principalmente fu abitata degli etruschi: furono loro a creare la città di Velathri nel IV secolo a.C. incorporando tutti gli insediamenti che si erano creati sul colle fin dal Neolitico, e costruendo una lunga cinta muraria. Fu appena un secolo dopo invasa dai romani e sottomessa al loro impero, di cui fu un florido municipio, fino all'arrivo delle invasioni barbariche. Fu dominata dai goti, poi dai bizantini e in seguito dai longobardi. Nel Medioevo Volterra riuscì a diventare libero comune, prima di cadere nelle mani dei Medici di Firenze. Con la caduta della signoria medicea vi fu un progressivo periodo di decadenza che durò fino all'Ottocento. Con l'Unità di Italia la città diede avvio a una serie di opere di riqualificazione del territorio urbano, modificando i collegamenti stradali ed edificando numerosi edifici. Oggi qualche industria contribuisce all'economia di Volterra, ma i turisti sono sempre la sua fonte di reddito più preziosa.
I luoghi da visitare a Volterra conservano tutti il passaggio delle varie popolazioni che l'hanno abitata, e le tracce delle varie epoche sono perfettamente visibili. I resti etruschi come quelli romani fanno da contraltare agli stupendi palazzi dell'era rinascimentale, rendendo questo comune un piccolo capolavoro tra i gioielli della Toscana. Inoltre, come nella miglior tradizione strategico-militare dell'antichità, Volterra è eretta su un colle a oltre 500 metri d'altitudine: un tempo da là sopra si avvistavano i nemici, oggi si ha un ampio sguardo sulla stupenda campagna toscana.
Anno degli Etruschi - Ferento vista col drone
Anno degli Etruschi - Ferento vista col drone
Montalcino (Siena - Tuscany - Italy)
Montalcino è un comune italiano di 5 920 abitanti della provincia di Siena in Toscana.
È una località nota per la produzione del vino Brunello. Si colloca nel territorio a nord-ovest del Monte Amiata, alla fine della val d'Orcia, sul confine amministrativo con la provincia di Grosseto.
La collina su cui si trova Montalcino è stata abitata probabilmente già in epoca etrusca.
Montalcino è menzionato per la prima volta in un documento del 29 dicembre 814, quando l'imperatore Ludovico il Pio concesse il territorio sub monte Lucini all'abate della vicina abbazia di Sant'Antimo.
Sull'origine del nome di Montalcino esistono almeno due ipotesi. Alcuni ritengono derivi dal Mons Lucinus citato nel documento dell'814, nome in onore dalla dea Lucina o riferimento alla parola latina lucus, che significa bosco sacro, o più genericamente piccolo bosco. Altri, invece, fanno derivare il toponimo da Mons Ilcinus, dal latino mons (monte) e ilex (leccio), cioè monte dei lecci, pianta assai diffusa nella zona rappresentata anche nello stemma cittadino. Con il trascorrere dei secoli il nome, ad ogni modo, si sarebbe poi trasformato, da Mons Lucinus o Mons Ilcinus, in Mons Elcinus e successivamente nell'attuale Montalcino.
Il primo nucleo abitativo si ritiene risalga al X secolo. In questo periodo la popolazione ebbe un notevole incremento demografico quando si trasferirono in città gli abitanti di Roselle. Il nucleo abitativo originario si sarebbe esteso nel corso dei secoli fino a raggiungere, nel XIV secolo, le dimensioni attuali.
Grazie alla posizione della città, dominante la cima di una collina, dai suoi viali la vista può spaziare sulle valli dell'Ombrone e dell'Asso.
In epoca medievale l'attività economica prevalente era la conceria e Montalcino disponeva di numerose fabbriche per la lavorazione del cuoio, fabbriche che erano celebri per la qualità dei loro prodotti. In seguito, com'è successo a molti centri abitati della provincia di Siena, anche Montalcino conobbe una gravissima crisi economica e demografica.
Come molti dei borghi medievali della Toscana, Montalcino ha vissuto lunghi periodi di pace che hanno consentito agli abitanti una certa prosperità. Questa pace e il relativo benessere, tuttavia, sono stati interrotti da una serie di episodi estremamente violenti.
Nel corso del tardo Medioevo Montalcino era ancora un comune indipendente di notevole importanza grazie alla sua posizione sulla vecchia Via Francigena, la strada principale tra la Francia e Roma, ma col passare del tempo entrò nell'orbita della potente Siena.
Il 1º gennaio 2017 il comune di Montalcino ha accorpato quello di San Giovanni d'Asso. Con questa fusione il comune ha incrementato la sua superficie territoriale così da divenire il 35º comune più grande d'Italia per estensione, nonché il 5º della Toscana e il 1º della provincia di Siena.