POLLENZO (Bra, Cuneo, Piemonte) Anfiteatro Romano di Pollentia - slideshow
Anfiteatro romano di Pollenzo
L'antica Pollenzo esiste ancora oggi. Si cela tra i palazzi moderni, si insinua tra le strade cittadine e si rivela nel Borgo del Colosseo, sorto sulle rovine della cavea dell'anfiteatro romano, come si vede dalla disposizione ellittica delle case di origine medievale e Settecentesca.
La città romana di Pollentia fu fondata alla fine del II secolo a.C., in una posizione strategica, vicina ai principali corridoi naturali, e in epoca Augustea raggiunse il suo massimo splendore, ospitando grandi opere pubbliche, come templi, necropoli, acquedotti e l'anfiteatro, appunto. Si stima che la costruzione fosse di grandi dimensioni: con un perimetro di circa 132 metri per 98 metri, aveva gradinate capaci di ospitare fino a 13.000 spettatori, che qui venivano per assistere ai giochi pubblici, ai combattimenti tra i gladiatori e alle ricostruzioni di battaglie navali.
Oggi, del maestoso edificio si può ammirare solo qualche resto portato alla luce dagli scavi, ma tanto basta per farne intuirne la magnificenza.
Tra i reperti dell'antica Pollentia, esso rappresenta il più vasto conservato fino ai giorni nostri, ed ancora visibile in certe parti. Già a partire dall'alto medioevo furono costruite delle case rurali appoggiate sulle strutture di fondazione dell'anfiteatro. Per questo motivo risulta inequivocabile la sua originaria ubicazione sul territorio. Gli studiosi sono però discordi per quanto riguarda la posizione rispetto alle mura della città. Nuovi scavi effettuati in prossimità dell'anfiteatro, che hanno portato alla luce resti di una tomba di età flavia, avvalorerebbero l'ipotesi che la struttura sorgesse extra moenia. Inoltre la scelta di porre una così imponente struttura fuori dal centro abitato risolveva problemi di ordine pubblico. Infatti si sarebbe rivelato difficoltoso organizzare il massiccio afflusso di persone, che si aveva in occasione di ogni gioco gladiatorio, all'interno dell'esiguo spazio caratterizzante la normale viabilità cittadina. D'altro canto si potrebbe pensare che un così imponente edificio, posto a ridosso della città e non protetto da mura, rappresentasse un pericolo in caso di attacchi esterni. Il periodo in cui fu costruito, però, caratterizzato da una profonda stabilità politica, sembra escludere tale possibilità. In ultima analisi è opportuno ricordare, che la collocazione fuori dalle mura poteva essere dettata da un motivo estetico: evitare un confronto diretto di una massa così imponente con il resto della città, che sarebbe apparso sproporzionato.
Le opinioni al riguardo sono però discordanti. Alla luce dei nuovi ritrovamenti archeologici, alcuni studiosi sostengono l'ipotesi che l'anfiteatro occupasse un'area interna al contesto urbano, anche se periferica .
Dall'esame della posizione dell'anfiteatro rispetto all'area urbana, si è rilevata una stretta connessione con gli altri edifici pubblici ed il resto della città. L'asse maggiore è parallelo all'asse del teatro ed anche al Decumanus Maximus della maglia urbana. Ciò implica necessariamente un forte legame tra l'infrastruttura e la città stessa rendendo la prima componente rigida del sistema-città .
Inserito dunque in uno schema, che scavalca i confini della città, l'anfiteatro sorgeva appena fuori dalle mura, lungo la strada che collegava Pollentia ad Alba Pompeia. Tale via era affiancata da necropoli, come testimoniano i numerosi ritrovamenti archeologici. Il più imponente è un monumento funerario sito all'incrocio tra questa via e la strada per Santa Vittoria, detto Turriglio.
Per avanzare delle ipotesi relative alla costruzione dell'anfiteatro, bisogna ricordare che già dalla fine del II sec. a.C. e l'inizio del I sec. a.C. andò sviluppandosi la consuetudine, presso la classe dirigente romana, di finanziare ludi e venetiones oppure la costruzione degli edifici pubblici atti ad ospitarli, per conquistarsi il favore delle masse.
Probabilmente, l'anfiteatro di Pollentia fu costruito durante l'epoca giulio-claudia (I sec. d.C.), come si ritiene in base ad un episodio narrato da Svetonio . In aiuto di tale ipotesi, è utile ricordare che si tratta di un periodo caratterizzato da una notevole solidità economica e da un grande fermento edilizio che si inserisce nell'opera generale di pianificazione riguardante l'intera area. Per questo motivo, sempre durante il I sec. d.C., si pensa fu costruita la maggior parte degli anfiteatri della Cisalpina quali Eporedia, Libarna, Augusta Bagiennorum, Mediolanum e Augusta Pretoria.
Il Ponte di Pollenzo - Presa Diretta, Italia 2013
La distruzione del ponte di corde e legno, è opera dei partigiani nella seconda guerra mondiale, per difendere la cittadina di Alba ed è testimoniata in un libro di Beppe Fenoglio, I Ventitre giorni della città di Alba.
Albergo dell'Agenzia - Agenzia Pollenzo
Il Territorio
POLLENZO (CUNEO): 24-25 MARZO GIORNATE FAI PRIMAVERA
ALBA, MANTA E CHERASCO SONO LE PROTAGONISTE DELLE XX GIORNATE DI PRIMAVERA DEL FAI. MONUMENTI E SITI SARANNO APERTI IL 24 E 25 MARZO.
LOVE Pollenzo Una notte in Rosa
Sabato 13 giugno il borgo medioevale di Pollenzo (CN) si tinge di Rosa per una notte speciale.
Albergo dell' Agenzia in Pollenzo, Italy
The romantic castle hotel Albergo dell' Agenzia in Piedmont treats guests to neo-gothic architecture, a lush garden area and authentic Italian easygoingness. If you are looking to grant yourself some private time in the area around Bra, Alba and Turin, you will find plenty of peace and quiet, delicious cuisine, fine wine and a special romantic setting in the middle of this three hectare estate.
Hotel Albergo dell' Agenzia
The spacious park of the manor house hotel houses the UNESCO protected Agrenzia di Pollenzo, once in Royal possession and now the location of the Wine Bank Company. The 47
See more at:
BRA e POLLENZO (Cuneo, Piemonte) la città intera in 13 minuti - videomix
Ho creato questo video con l'Editor video di YouTube (
POLLENZO (Bra, Piemonte) Chiesa Parrocchiale di S. Vittore (1/2) interni - videomix - original audio
Fu progettata da Ernesto Melano, l'architetto che nel 1824 aveva realizzato il restauro dell'abbazia di Altacomba in Savoia, a cui la chiesa di San Vittore si ispira. L’esterno, perfettamente inserito nel contesto della suggestiva piazza neogotica carloalbertina, è marcato dai grandi contrafforti ornati di statue: sono ben quarantasei quelle presenti complessivamente nell’interno e nell’esterno dell’edificio, opera di Giuseppe Gaggini e Stefano Butti. L’interno è un trionfo di decori, fra cui gli intrecci a finto rilievo della volta, del pittore prospettico lombardo Paolo Fea, e l’affresco dell’abside raffigurante la Madonna e il Bambino in gloria con la Trinità, di Carlo Bellosio. I banchi e i confessionali sono opera di Gabriele Capello, detto il Moncalvo, grande ebanista piemontese dell’Ottocento. Nella chiesa è ospitato il pregevole coro ligneo cinquecentesco dell’abbazia cistercense di Staffarda presso Saluzzo, spostato qui per volontà di Carlo Alberto.
Migranti Fim Festival 2018 | Official Teaser
Il Migranti Film Festival torna ad animare il borgo di Pollenzo e da quest’anno anche la città di Bra. L’appuntamento con il festival cinematografico a ingresso gratuito diretto da Dario Leone e organizzato dall’Università di Scienze Gastronomiche, in collaborazione con Slow Food Italia, la Città di Bra, l’associazione ASBARL, e parte del progetto MigrArti del MIBACT, è a partire da venerdì 1° fino a lunedì 4 giugno.
Più di 3100 film giunti da 117 paesi per una rosa di 6 documentari, 4 lungometraggi, 6 cortometraggi e 5 commedie... scopri il programma completo #MFFPollenzo2018:
CARPE NOCTEM ET DIEM - Ristorante Matrimonio a Pollenzo (cuneo)
Nel centro storico di Pollenzo, paese della Provincia di Cuneo e gioiello delle Langhe e del Roero, là dove un tempo sorgevano le scuderie reali, oggi troviamo il Carpe Noctem et Diem, suggestivo Ristorante di Charme e luogo ideale per matrimoni importanti ed eventi di un certo rilievo. Al Carpe Noctem et Diem la raffinatezza degli ambienti si sposa con la sensibilità e l’attenzione preziosa del personale, regalando il luogo perfetto in cui ricevere i vostri ospiti con la sicurezza di trovare sempre un servizio impeccabile sotto ogni punto di vista. L’ampia corte a giardino delimitata da un alto porticato vi darà il benvenuto, accompagnandovi nella sala tra le colonne e le volte in mattoni a vista, finemente arredata con gusto e classe grazie all’utilizzo dell’acciaio e del legno, fortissima tendenza di design più moderno. Il menù è una creazione stuzzicante e originale ideata da Gian Battista e Alessia Asteggiano, nipoti dei primi proprietari della cascina. Carpe Noctem et Diem dispone anche di camere realizzate in stili differenti per regalare un’esperienza magica a chi decide di pernottare e di godersi così a pieno la meravigliosa atmosfera di questo luogo .
Unisg at Terra Madre Salone del Gusto 2018
Another amazing Terra Madre Salone del Gusto, another THANK YOU to all of our Strategic Partners, Friends and Alumni! See you in Pollenzo!
Borgo di Calmasino
Bed and Breakfast am Gardasee
Wunderschöne Unterkunft ganz Nahe beim Gardasee. Für alle hier gezeigten Drohenaufnahmen gilt:
Es liegt eine gültige Versicherung vor, sowie eine Aufstiegsgenehmigung für das entsprechende Bundesland. Wenn es euch gefällt, dann bitte Daumen hoch und ihr dürft mich gern abonnieren :-) Vielen Dank dafür schon mal :-)
Terra Madre Salone del Gusto 2016 - Assaggi di storia del vino
Terra Madre Salone del Gusto 2016 - Yann Grappe e Sandro Bosticco, docenti del Master in Italian Wine Culture ( ci parleranno delle prime denominazioni, nate esattamente tra secoli fa, ancora oggi in vigore.
Appuntamento Sabato 24 settembre, alle ore 13:30, presso lo stand UNISG…non solo parole ma anche qualche assaggio di buon vino. Ingresso gratuito |
Granai della Memoria - Caterina Bo
L'Università degli Studi di Scienze Gastronomiche in collaborazione con la Città di Bra ha organizzato un corso di formazione per preparare giovani raccoglitori di memorie. I partecipanti al corso hanno intervistato la signora Caterina Bo, figlia dell'autista dell'agronomo dell'Agenzia di Pollenzo. Caterina Bo è nata proprio dentro l'Agenzia ed ha praticamente sempre vissuto a Pollenzo. Ci racconta il borgo regio con gli occhi di chi lo ha visto dapprima funzionare come centro direzioanle di una vasta tenuta agricola del patrimonio reale, successivamente decadere e poi rinascere con l'apertura dell'Università... esattamente 10 anni fa!
Per sentire la testimonianza di Caterina Bo clicca qui:
La sciatrice alpina Marta Bassino ospite a Pollenzo, per parlare di alimentazione e sport
Intervista di Danilo Lusso
FOGLIE TV - Enogastronomia a Brindisi: per studiare la Puglia
Anche quest'anno la Regione Puglia, in collaborazione con Slow Food, ha patrocinato e sostenuto lo stage pugliese per gli studenti stranieri del prestigioso Master in Food Culture and Communications dell'Università di Scienze Gastronomiche di Pollenzo (CN).
Una settimana in full immersion dalla Valle d'Itria al Basso Salento, alla scoperta di presidi, Slow Food, eccellenze enologiche e agroalimentari e siti di alto pregio ambientale e culturale (Torre Guaceto e Serranova, Martina Franca, Locorotondo, un Fornello nel borgo antico di Cisternino, visita di un forno leccese e nell'antico pastificio Cavaliere, di Otranto, Maglie e del parco delle Cesine: sono alcune delle tappe dello stage che prevede la degustazione dei prodotti tipici locali). Gli studenti - 25, tutti laureati ( Economia, Relazioni internazionali, Scienze della Nutrizione, Comunicazione ecc.,) - in Italia per perfezionare la conoscenza del mangiar bene (e sano) e apprendere le migliori strategie di comunicazione del cibo, provengono da: Germania, Usa, Singapore, Paesi Bassi, Cina, Canada, Irlanda, Scozia, Australia, Brasile, Svizzera.
Terra Madre Salone del Gusto 2016 - Migrants and Migration
Terra Madre Salone del Gusto 2016. Migrants and Migration (
Prof. Simone Cinotto, one of the two Academic Directors of the Master of Gastronomy: Food in the World ( will lead three #conferences:
- Thursday, September 22, 5:30 pm, at the UNISG stand, Italian Taste, Food Revolution: Italian Cuisine Conquers America
- Friday, September 23, 2:00 pm, at San Salvario, Migrant Chefs
- Saturday, September 24, 4:30 pm, at Torino Esposizioni, Food Migration: Mobile People’s Impact on Food Systems and Taste
unisg.it | salonedelgusto.com
Ville Venete For You - Borgo Cà dei Sospiri (Venezia)
Dal XVI secolo residenza storica dei Vescovi di Torcello poi della nobiltà veneziana, Borgo Cà dei Sospiri è stata sapientemente trasformata in un raffinato hotel 4 stelle dalla famiglia Pasini che cura ancor oggi l'ospitalità in ogni dettaglio.
Nella quiete della campagna veneta, alle porte di Venezia, vicinissimo a Treviso, l'hotel è immerso in un parco rigoglioso sulle rive del fiume Sile a Quarto d'Altino.
Le atmosfere di charme degli ambienti comuni, impreziositi da tessuti veneziani, sono definite dagli arredi classici in legno e pelle, dai pavimenti in marmo e dagli originali soffitti a cassettoni.
Un piacevole soggiorno vi attende a Borgo Cà dei Sospiri, cosa state aspettando?
A historical residence of the 16th century, first of Torcello Bishops and then of Venetian nobility, Borgo cà dei Sospiri was carefully transformed into a refined 4-star hotel by the Pasini family who to this day takes care of every hospitality detail.
In the quiet of the Veneto countryside, at the doors of Venice, and very close to Treviso, the hotel is located in the midst of a luxuriant park on the banks of the Sile river in Quarto d'Altino.
The charming atmosphere of the common rooms which boast rich Venetian fabrics, are enhanced by classical furnishings in wood and leather, by marble floors and by the original lacunar ceilings.
A pleasant stay is waiting for you in Borgo Ca’ dei Sospiri!
Unesco World Heritage Site - Residenze Reali dei Savoia - Torino Italy
La famiglia reale dei Savoia cominciò nel XVI secolo a commissionare il rifacimento di antichi castelli (anche di epoca romana) e la costruzione di nuove residenze, delizie e capricci, nella cintura verde che circonda la capitale del Regno di Sardegna, Torino.
Questi beni sono stati inseriti nell'elenco del Patrimonio dell'umanità dell'UNESCO e spiccano per la bellezza e particolarità, costruiti in una miscela tra lo stile manieristico e il trionfante barocco piemontese: gioielli progettati o rimaneggiati da architetti del calibro di Amedeo e Carlo di Castellamonte, Filippo Juvarra, Guarino Guarini e Pelagio Palagi.
* Palazzo Reale di Torino
* Palazzo Madama e Casaforte degli Acaja, Torino
* Palazzo Carignano, Torino
* Castello del Valentino, Torino
* Villa della Regina, Torino
* Palazzina di caccia di Stupinigi, Nichelino
* Reggia di Venaria Reale
* Borgo Castello nel parco de La Mandria, Venaria Reale
* Castello di Rivoli
* Castello Ducale di Agliè
* Castello di Moncalieri
* Castello Reale di Racconigi
* Castello di Pollenzo, Bra
* Castello di Govone
( source Wikipedia )
Montaione - Toscana - I like Italy
MONTAIONE:
Montaione è un piccolo borgo medievale posto sulla sommità di una collina da cui domina la vallata circostante. Nonostante il centro di per se non sia molto esteso, il comune vanta di numerose frazioni anch'esse altrettanto interessanti per le attrazioni storiche e paesaggistiche.
A testimonianza della storicità del paese, nella zona sono stati ritrovati resti di vario genere di epoca etrusca e romana, alcuni dei quali ancora visibili tutt'ora,come la cisterna per l'acqua del II secolo.
Il borgo è formato da un semplice impianto urbano, costituito da tre strade parallele su cui si affacciano opere come la chiesa di San Regolo, al cui interno sono conservate pregevoli pitture.
E il vicino Palazzo Pretorio, dove sono conservati numerosi stemmi delle famiglie nobili che vi hanno risieduto, da questo luogo veniva amministrato il territorio dai governatori.
Nelle vicinanze ci possiamo imbattere nella Gerusalemme di Toscana, San Vivaldo, un insieme di cappelle realizzate da Padre Tommaso da Firenze nel 1500 che rappresentano i luoghi essenziali della passione di Cristo.
Lo scopo della realizzazione delle cappelle, era quello di offrire alla popolazione la possibilità di fare un pellegrinaggio senza andare a Gerusalemme ¬ che in quel periodo cadde sotto il dominio dei turchi ¬ e senza un eccessivo dispendio di denaro.
Poco distante troviamo il borgo di Iano, importante per le cave di Onice e per la lavorazione delle pietre dure.
Sullo sperone di una delle magnifiche colline della Toscana ci possiamo imbattere nel borgo e la rocca di Castelfalfi dell'VIII secolo, distrutto nel 1395 durante la guerra tra pisani e fiorentini.
-Proprio su queste magnifiche colline si possono ammirare paesaggi unici e spettacoli naturali che non hanno eguali, ricca di meraviglie e curiosità.
Per il nostro itinerario del gusto, ci vogliamo soffermare su questo luogo proprio per il pregiatissimo olio extravergine di oliva che viene prodotto, derivante da una tradizione antichissima, tramandata di generazione in generazione.
Montaione da tempo fa parte dell'associazione Città dell'Olio, che si propone la divulgazione della cultura dell'Olio e di garantire ai consumatori l'alta qualità.
Durante il periodo di raccolta,solitamente novembre, si svolge la festa del pane e olio.
Oltre all'olio, Montaione, è rinomata per il suo pregiatissimo vino Chianti, prodotto solamente in zone ben determinate e sotto strette regolamentazioni per garantirne la qualità. Grazie al suo clima sono molti gli ettari di terreno coltivati a vigneti.
Per valorizzare la qualità del vino, vengono svolte spesso fiere e mercatini con stand gastronomici dove è possibile degustare le diverse qualità dei vini prodotti dalle aziende agricole locali.