MACCHIA GRANDE E LA CALDARA DI MANZIANA
Il Bosco di Manziana è una delle aree verdi più suggestive ed interessanti di tutto il Lazio: quello che si vede oggi è ciò che rimane dell’antica Silva Mantiana, che un tempo ricopriva gran parte del territorio circostante, compresi i monti Sabatini ed i colli cimini.
Il bosco Macchia Grande di Manziana con i suoi 580 ettari di superficie costituisce una delle realtà boschive più interessanti nella zona a Nord di Roma. Situato a 2 Km a Sud-Ovest dell’abitato di Manziana e a 5 Km a Ovest, Nord-Ovest di Bracciano, si integra perfettamente nello scenario di grande splendore naturalistico offerto dal cratere del lago di Bracciano.
La caldara è facilmente raggiungibile in auto da Manziana, seguendo la Strada Provinciale 2c che collega Manziana con La Stazione di Furbara sulla Via Aurelia. A circa 5 km da Manziana si giunge alla via della Caldara, si gira a sinistra e si prosegue per circa 500 metri lungo una strada sterrata giungendo ad un piccolo parcheggio dove è possibile lasciare l'auto.
Caldara di Manziana
Il Monumento naturale Caldara di Manziana è un'area protetta nel comune di Manziana, in provincia di Roma. L'area protetta fu istituita nel 1988 ed è situata all'interno del Parco naturale di Bracciano.
Il territorio di Manziana e di Canale Monterano era consacrato dagli Etruschi al dio dell'oltretomba Manth (in latino Mantus): da questo prendeva il nome la silva Mantiana, grande area boscosa che dominava le colline ad occidente del Lago di Bracciano, di cui il vicino Bosco Macchia Grande è l'unico settore che ancora si conserva. L'associazione tra il bosco ed il dio degli Inferi Manth derivò probabilmente dall'aspetto tetro ed impenetrabile della foresta e dalla presenza diffusa di polle di acqua sulfurea, anticamente considerate una emanazione del mondo sotterraneo.
La caldara occupa una depressione circolare, probabilmente un piccolo cratere (caldera, da cui il nome), testimonianza attuale della antica presenza del Vulcano Sabatino che 600.000 anni fa occupava tutta la fossa tettonica compresa fra i Monti della Tolfa e il Monte Soratte.
La zona centrale della caldara è occupata da una palude nella quale l'acqua gorgoglia in varie polle a seguito di emissioni gassose il cui componente principale è l'anidride carbonica. La palude si è generata in quanto sul fondo della conca si è depositato nel tempo uno spesso strato di minerali argillosi di colore tra il bianco ed il giallo che essendo impermeabili trattengono l'acqua piovana o proveniente dai ruscelli circostanti.
Antica Monterano, Roma, Lazio, Italy
Monterano (anche conosciuta come Antica Monterano o Monterano Vecchia; in latino quasi certamente Manturianum poi corrotto in Manturanum) è una città fantasma in Italia, situata nella provincia di Roma, nel territorio di Canale Monterano. Arroccata sulla spianata sommitale di un'altura tufacea, è attualmente inclusa nella Riserva naturale regionale Monterano. Le rovine dell'antico borgo, per la loro bellezza e la relativa vicinanza a Roma, sono state utilizzate come set per numerosi film sia italiani che stranieri.
La collina tufacea su cui sorge Monterano è lambita dal fiume Mignone a nord e a ovest e dal Fosso Biscione a sud. L'area sommitale occupa uno spazio di 5,3 ettari. Alla base della collina in direzione S-E si trovano le solfatare, seguite poco oltre dalla cascata della Diosilla. Il territorio circostante è scandito da sorgenti di acqua termale, tra cui le terme di Stigliano, attrezzate per la ricezione turistica, circa 3 km a S-O.
Il territorio di Manziana e di Canale Monterano era consacrato dagli Etruschi al dio dell'oltretomba Manth (in latino Mantus): da questo prendeva il nome la silva Mantiana, grande area boscosa che dominava le colline ad occidente del Lago di Bracciano di cui sopravvive un settore oggi denominato Bosco Macchia Grande, a Sud-Ovest di Manziana[1]; lo stesso abitato di Manziana deriva quasi certamente il nome dalla foresta che lo cingeva; al dio Manth rimanda anche il toponimo di Manturianum/Manturanum, con il quale ormai di norma si identifica il sito di Monterano[2]. Essendo il nome formato dalla radice Mantur- cui è aggiunto il comune suffisso aggettivale -ianum/-anum, derivato presumibilmente dall'associazione con il termine neutro castrum presente nelle fonti altomedievali, se ne può dedurre che il nome etrusco dell'abitato potesse essere Manthuria o Manthura, divenuto castrum Manturianum in età tardo-antica per la presenza di una fortificazione, poi corrotto in Manturanum da cui in italiano Monterano. Un gentilizio derivato dal toponimo, come in altri casi, sembra riscontrabile nell'attestazione di un Larth Manthureie su un dolio rinvenuto a poche decine di chilometri da Monterano. L'associazione tra il bosco ed il dio degli Inferi Manth derivò probabilmente dall'aspetto tetro ed impenetrabile della foresta e dalla presenza diffusa di polle di acqua sulfurea, anticamente considerate una emanazione del mondo sotterraneo.
Continua..
Il Bosco delle Favole - La Caldara e Solfatara di Manziana. Documentario natura di Franco's Artist
Documentario Natura di Franco's Artist. Manziana (roma), La Macchia Grande: un’oasi di verde incontaminata di circa 600 ettari, ricca di attrazioni geologiche, naturalistiche e storiche: La Caldara e la vecchia miniera di zolfo, Solfatara il tutto documentato in modo semplice ma completo con modesti mezzi andando in bicicletta MTB, lungo percorsi meravigliosi. Luoghi incantati spesso set cinematografici di numerosi film, dai western all'italiana di Sergio Corbucci con il film Django fino a Roberto Benigni con il suo Pinocchio. Colori e luci fantastici di una natura che ancora oggi è intatta permettendo di vivere e godere di scenari stupendi in compagnia di animali al pascolo senza timore. La Caldara nome che probabilmente deriva dal gergo popolare che assimila questo ambiente caratteristico ad un pentolone d’acqua bollente. è monumento nazionale e con le sue manifestazioni post-vulcaniche, che ricordano vagamente i geyser islandesi, sempre in movimento con una Polla spettacolare che ribolle a intermittenza il piccolo geyser d'acqua calda. Secondo una leggenda, qui fu gettata la ricetta della mitica pietra filosofale, capace di trasformare il piombo in oro. Ed infine la bellezza di un bosco betulle bianche (Betula pendula). La presenza di questa specie, tipica dei territori nordici con clima freddo, risulta assai particolare a queste latitudini ed a soli 250 m di altitudine.bosco di Betulle veramente straordinario, attualmente presente nell’elenco dei “Siti di Interesse Comunitario” (SIC). francosartist.it
Manziana - Piccola Grande Italia
Comune laziale, in provincia di Roma, con poco meno di seimilaottocento abitanti. Sorge sui rilievi vulcanici che si estendono fra i monti della Tolfa e i monti Sabatini, a nord ovest del lago di Bracciano, in prossimità del fosso della Mola.
La Caldara di Manziana vista dal cielo con il Drone..
Con l'ausilio del Drone Mavic Pro Platinum, andiamo alla scoperta di questo fantastico luogo.. Situato poco più a sud del Bosco di Macchia grande, Il monumento naturale della Caldara di Manziana.
Luogo straordinario tra magia e mistero, surreale e carico di energie positive.
Ogni qualvolta ci si immerge, si creano sempre le condizioni per una grande avventura.
Nella parte centrale della Caldara, a testimonianza dei fenomeni post-vulcanici è presente una conca dove si può assistere ad esplosioni freatiche di acque sulfuree. L’origine di questo geyser è dovuta alla vaporizzazione delle acque meteoriche che nel sottosuolo vengono a contatto con il magma ancora incandescente.
La denominazione Caldara deriva infatti dalla somiglianza con un pentolone di acqua bollente, ovvero calderone.
Nella parte più esterna del bordo del cratere su un terreno argilloso è presente un boschetto di betulle bianche (Betula pendula).
La presenza di questa specie, tipica dei territori nordici con clima freddo, risulta assai particolare a queste latitudini ed a soli 250 m di altitudine. Questo boschetto mi trasmette tanta energia e ispirazione al punto da dedicargli alcune mie opere pittoriche.
With the help of the Drone Mavic Pro Platinum, let's go to the discovery of this fantastic place .. Located just south of the Woods of Macchia grande, the natural monument of the Caldara di Manziana.
An extraordinary place between magic and mystery, surreal and full of positive energy.
Whenever you dive, you always create the conditions for a great adventure.
In the central part of the Caldara, as evidence of post-volcanic phenomena, there is a basin where you can see the explosions of sulphurous water. The origin of this geyser is due to the vaporization of the meteoric waters that in the subsoil come into contact with the still incandescent magma.
The name Caldara derives from the similarity with a pot of boiling water, or cauldron.
In the outermost part of the edge of the crater on a clayey soil there is a grove of white birches (Betula pendula).
The presence of this species, typical of the northern territories with cold climate, is very particular in these latitudes and only 250 m above sea level. This grove gives me so much energy and inspiration to the point to dedicate some of my paintings.
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Manziana: Il Bosco di Betulle Bianche - Il mistero delle origini, di Franco's Artist
A Manziana presso il monumento naturale della Caldara si trova Il meraviglioso bosco di Betulle bianche. La loro presenza in questo luogo è un mistero. Normalmente è diffusa nei paesi nordici e ad alta quota, probabilmente sopravvisuta all'ultima era glaciale, a differenza di altri alberi è stata in grado di sopportare le emissioni gassosa. Comunque il mistero resta, regalandoci comunque un bosco stupendo.
I Fanghi alla Caldara tra magia e mistero - Documentario natura di Franco's Artist
Situato poco più a sud del Bosco di Macchia grande, Il monumento naturale della Caldara di Manziana.
Luogo straordinario tra magia e mistero, surreale e carico di energie positive.
Ogni qualvolta ci si immerge, si creano sempre le condizioni per una grande avventura, come quella vissuta con mia figlia Vanessa e le nostre immancabili biciclette.
Nella parte centrale della Caldara, a testimonianza dei fenomeni post-vulcanici,è presente una conca dove si può assistere ad esplosioni freatiche di acque sulfuree. L’origine di questo geyser è dovuta alla vaporizzazione delle acque meteoriche che nel sottosuolo vengono a contatto con il magma ancora incandescente.
La denominazione Caldara deriva infatti dalla somiglianza con un pentolone di acqua bollente, ovvero calderone.
Nella parte più esterna del bordo del cratere su un terreno argilloso è presente un boschetto di betulle bianche (Betula pendula).
La presenza di questa specie, tipica dei territori nordici con clima freddo, risulta assai particolare a queste latitudini ed a soli 250 m di altitudine. Questo boschetto mi trasmette tanta energia e ispirazione al punto da dedicargli alcune mie opere pittoriche.
Bosco Macchia Grande - Ritratti
Festa di Sant'Antonio 2017 - Manziana, Officine ex Solfatara, via Lazio 1
Sabato 21 gennaio2017
proiezione di questa e altre 29 foto tratte dal nostro progetto Bosco Macchia Grande - Ritratti.
Potrete consultare i meravigliosi cataloghi della mostra e acquistarli su ordinazione.
Bosco di Manziana
Cavalli e mucche in assoluta libertà si incontrano ad una fontana del bosco. Che bellezza!
Bosco Di Manziana MTB
Questo video riguarda Bosco Di Manziana MTB
Bosco di Manziana RM 27 Luglio 2015 ....con sorpresa !
LE MUCCHE ???? CI GUARDAVANO MALE_ Il Bosco di Manziana
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Linea Verde a Manziana - 8/12/2013
Alto Lazio - Linea Verde a Manziana - puntata 8/12/2013
Caldara Manziana
Piccolo geiser a pochi chilometri da Roma.
Bosco e Solfatara di Manziana - Roma in MTB
Tour MTB - la natura nella sua forma più bella e misteriosa, in un favoloso bosco che in autunno diventa tutto giallo. Quasi integralmente sterrato e non lontano da Roma. Attraversamento di un ruscello. Stupenda la caldara con la solfatara.
Tesori del Lazio - Manziana (RM): Archi di Boccalupo
Manziana - Centro Commerciale Naturale di CCNITALIA.COM
Manziana è situata proprio sulla linea di confine tra le province di Roma e Viterbo. Nel suo territorio è presente una importante area naturalistica (Macchia Grande), residuo di un bosco d'alto fusto di cerro e farnetto. Il territorio di Manziana è caratterizzato dalla presenza di una particolare attività geotermica.
Manziana
La cittadina si trova a 45 km da Roma ed è facilmente raggiungibile sia su strada che su ferrovia, è infatti attiva una linea di metro leggero che la collega in circa 60 minuti a Roma.
L'area di Manziana fu abitata prima dagli etruschi e quindi dai Romani. Nell'XI secolo d.c. il territorio divenne parte dei possedimenti della famiglia dei Prefetti di Vico, per poi venire acquistato dall'Arcispedale del Santo Spirito, ma sembra che la zona fosse molto poco popolata. Per questo, verso la metà del XVI secolo i Baroni del Santo Spirito si ingegnarono per favorire la colonizzazione dell'area, offrendo mezzo rubbio (poco meno di un ettaro) di terreno in cambio di un quinto del prodotto. Accorsero persone delle Regioni vicine, sopratutto boscaioli e carbonari, i Capannari. Nasce allora il borgo originario di Manziana, sistemato urbanisticamente dall'architetto Ottavio Nonni detto il Mascherino, allievo del Vignola.
La struttura produttiva di Manziana si è gradualmente modificata nell'ultimo ventennio con l'insorgere di una significativa espansione demografica che ha portato la popolazione locale a raddoppiarsi (6750 abitanti circa). Questo ha determinato una crescita delle attività commerciali e un significatico cambiamento urbanistico.
Manziana
Il Centro Commerciale Naturale di Manziana si inserisce nell'area del centro storico del paese, comprendente le diverse vie commerciali contigue fra loro: via Vittorio Emanuele, via Silvestrelli, via IV Novembre (tratto da via Silvestrelli a via Roma), p.zza Fittoni, Via Roma (tratto da via Quattro Novembre a p.zza Tittoni), Via del Forte. Si possono trovare i prodotti tipici del territorio lavorati a Manziana: miele, prodotti da forno (tozzetti, pane etrusco), carne maremmana, castagne. Il territorio è poi ricco di proposte per un turismo ambientale e archeologico: il particolarissimo monumento naturale della Caldara, il Bosco Macchia Grande e le rovine archeologiche e etrusche e romane della Torara all'interno del quale sono presenti itinerari naturalistici