Torre Alfina Bosco del Sasseto
Bellissima escursione nella Riserva Naturale di Monte Rufeno, tra boschi, forre e castelli, nell'estremo lembo settentrionale del Lazio, in comune di Acquapendente
Il bosco del Sasseto su Niagara
Puntata del 15 ottobre 2018
Torre alfina e il bosco del sasseto
Torre Alfina è una frazione del comune di Acquapendente, in provincia di Viterbo
Situata al margine settentrionale dell'altopiano dell'Alfina, a circa 9 km di distanza dal capoluogo, a 600 m s.l.m., ha una popolazione di 345 abitanti (dati Istat, 2001) ed è inserita tra I borghi più belli d'Italia.
Confina con la Riserva naturale Monte Rufeno e con il bosco monumentale del Sasseto, al quale si accede dai giardini pubblici del borgo.
Bosco Monumentale del Sasseto [IlMondoDietrolAngolo]
Come test della versione gratuita di Filmora vi presentiamo finalmente la famosa passeggiata un po' Tomb, un po' Raider, nel Bosco Monumentale del Sasseto alla ricerca della tomba al centro esatto della foresta.
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Torre Alfina e Bosco del Sasseto
Torre Alfina, borgo nella Tuscia viterbese. Uno dei borghi più belli d'Italia, al confine con Lazio, Umbria e Toscana.
Brano: Breathe Bellevue
Per sapere di più su Torre Alfina:
Bosco del Sasseto
Un rapido sguardo a uno dei boschi più belli d'Italia...
Scopritelo con le guide di Percorsi Etruschi!
Bosco del Sasseto
Bosco del Sasseto - Torre Alfina. Filmed with DJI Phantom 4
SAB.29-7-17: IL BOSCO DEL SASSETO, TORRE ALFINA E MONTE RUFENO NEL LAZIO PROV DI VITERBO
ESCURSIONE AD ANELLO NEL LAZIO IN PROVINCIA DI VITERBO CON PARTENZA DA TORRE ALFINA PER UN PERCORSO NEL PARTICOLARE BOSCO DEL SASSETO E PROSEGUIRE POI IL GIRO IN UNA ZONA DELLA RISERVA NATURALE DI MONTE RUFENO SUL SENTIERO DELLA SCIALIMATA..
Tour della Bellezza / luogo 12 / Acquapendente / Magia
Acquapendente è la dinamicità del centro e i murales in alcune vie. Una sorta di salotto che prepara la visita al castello di Torre Alfina e al Bosco del Sasseto.
Cosa chiedere di più, è come trovarsi dentro una favola. Magia è forse la parola più adatta per raccontarla al mondo.
Il Bosco del Sasseto
il secolare Bosco del Sasseto a Torre Alfina, dove si trova la tomba del marchese Cahen
Riserva naturale del MONTE RUFENO e NOVITA'
Torno di nuovo nella riserva naturale del Monte Rufeno, per mostrarvi la sua natura incontaminata e per darvi una notizia.
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[No Copyright Music] Smile (feat. Kasey Andre) - Joakim Karud
L'URSEA ALLA TOMBA DEL MARCHESE CAHEN NEL BOSCO DEL SASSETO 2 giugno 2016
L'Ursea alla Tomba del Marchese Edoardo Cahen, situata nel magico Bosco del Sasseto - Siamo nei pressi di Torre Alfina, Comune di Acquapendente - Foto e video di Aldo Innocenti e Mauro Montagni - ursea.it
BOSCO DEL SASSETO
Impressioni di viaggio durante la traversata del bosco del Sasseto
Torre Alfina
Per scoprire uno dei Borghi Più Belli d'Italia.
Video realizzato dalla Coop. L'Ape Regina con l’impiego di piattaforme aeree radio controllate (drone).
IL FATATO BOSCO DEL CASTELLO DI LANCIANO - CASTELRAIMONDO MC MARCHE ITALY
Il complesso storico monumentale del Castello di Lanciano sorge nel Comune di Castelraimondo in prossimità della riva sinistra del fiume Potenza dove già nel 1240 era in funzione un mulino cui per primo si collegò il toponimo ‘Lanciano’.
Il Castello, circondato da un parco secolare di grande suggestione, ha subito nel corso dei secoli alcune fondamentali ristrutturazioni....
Mausoleo Conte Cahen - Uscita Fotografica
Nel Bosco del Sasseto, a Torre Alfina in provincia di Viterbo, si trova il Mausoleo del Conte Edoardo Cahen, location molto suggestiva. Bosco incantato da visitare ed esplorare.
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Il Castello di Torre Alfina
Servizio di Gemma Giovannelli andato in onda l'11 maggio 2016 nel TGR Lazio edizione delle 14.00
TORRE ALFINA (VT)
- RIPRESE AEREE CON DRONI. immagini mozzafiato da un altro punto di vista. Invidio Produzione video per VISITLAZIO.
Italia(LAZIO).Torre Alfina 1080p
Torre Alfina è una frazione del comune di Acquapendente, in provincia di Viterbo
Situata al margine settentrionale dell'altopiano dell'Alfina, a circa 9 km di distanza dal capoluogo, a 600 m s.l.m., ha una popolazione di 345 abitanti (dati Istat, 2001) ed è inserita tra I borghi più belli d'Italia.
Confina con la Riserva naturale Monte Rufeno e con il bosco monumentale del Sasseto, al quale si accede dai giardini pubblici del borgo.Non si hanno notizie certe che l'area fosse abitata in epoca etrusca e nemmeno in quella romana, anche se la vicinanza con l'insediamento etrusco di Velzna e il fatto che l'altopiano fosse attraversato dalla via Traiana lo lascia supporre. Le prime notazioni storiche riguardo all'esistenza di una torre d'avvistamento le abbiamo nei Comentarii Historici di Monaldo Monaldeschi della Cervara, che parla di una torre fortificata trasformata in castello durante il regno longobardo di Re Desiderio (VIII secolo). E proprio la famiglia dei Monaldeschi prima, e il suo ramo della Cervara poi, saranno signori del castello e proprietari di molte delle terre intorno, dal 1200 al 1700.
Il castello passò, per via ereditaria, ai marchesi Bourbon del Monte in seguito al matrimonio di Gia' Mattia del Monte con Anna Maria Monaldeschi, nella seconda metà del Seicento. Il borgo di Torre Alfina, nel frattempo, intorno alla metà del '400 aveva raggiunto una certa autonomia amministrativa costituendosi in comune rurale dipendente da Orvieto.
La rivoluzione francese lasciò il segno anche sul piccolo comune che, nel 1809, con il riassetto territoriale fu assegnato al circondario di Todi e al cantone di Acquapendente e poco dopo, a causa del calo demografico (contava solo 300 abitanti), fu addirittura soppresso e il suo territorio aggregato al comune di Acquapendente. L'assetto amministrativo deciso dai francesi verrà confermato anche dal nuovo Regno d'Italia, facendo diventare Torre Alfina una frazione del comune di Acquapendente.
Durante la spedizione garibaldina nell'agro romano, del 1867, il generale Giovanni Acerbi la scelse come suo quartier generale, in virtù della sua posizione geografica favorevole, da dove proclamò la prodittatura.
Il castello e la sua tenuta rimasero proprietà dei Bourbon del Monte fino al 1880 circa quando furono acquistati da un ricco banchiere francese, Edoardo Cahen d'Anvers, che, già conte (titolo ereditato dal padre Giuseppe Mayer, già nobilitato da Vittorio Emanuele II per ringraziarlo di essere stato l'unico banchiere europeo a finanziare il Risorgimento), fu nominato marchese nel 1885 da Umberto I e si fregiò del titolo di Marchese di Torre Alfina, dando il via alla ristrutturazione del palazzo come oggi appare, secondo il progetto affidato all'architetto senese Giuseppe Partini. A Edoardo successe Teofilo Rodolfo Cahen, che continuò l'opera di ristrutturazione. Passato di mano per eredità nel 1959, il castello fu acquistato da Alfredo Baroli, passando poi al discusso Luciano Gaucci. In seguito al fallimento del Perugia Calcio il Castello è stato pignorato e messo all'asta. In attesa di un nuovo compratore è stato affittato alla famiglia di ristoratori romana Boscolo.
Il Castello di Torre Alfina apre al pubblico
Servizio realizzato dal TgR Lazio andato in onda il 03.10.2014 nell'edizione delle ore 14.00