Viaggio a Firenze, Pisa e Lucca
Spiegazione scritta ed esercizi:
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I sottotitoli in inglese sono stati realizzati dal nostro fantastico studente: Hosam Elshazly ????
PISA
Ponte di Mezzo
È lungo 89 metri.
Sia Percy Bysshe Shelley che Giacomo Leopardi ritenevano che il miglior tramonto fosse quello ammirato proprio da Ponte di Mezzo a Pisa.
Torre pendente
È pendente perchè, durante la costruzione, il terreno su cui poggia ha subito un cedimento.
È alta 56 metri e conta 8 piani, 7 campane, 293 scalini e un'inclinazione di 4 gradi.
Battistero di Pisa
Nei pressi della Torre pendente, spicca il Battistero, che risulta essere il più grande d'Italia!
Duomo di Pisa
Di fronte alla Torre, invece, è situato il Duomo di Pisa. In origine era stato eretto fuori dalle mura della città, perchè doveva simboleggiare che il potere della città non aveva bisogno di protezioni.
FIRENZE
Basilica di Santa Maria Novella
Questa Basilica è nota nella letteratura italiana, visto che i protagonisti del Decamerone di Boccaccio (una delle opere italiane più famose di sempre) si riunirono qui prima di trasferirsi fuori città per sfuggire alla peste nera che affliggeva l'Italia e l'Europa intera nel 1348.
Battistero di San Giovanni - Porta del Paradiso
Questa è la porta più famosa di tutto il Battistero. È stata realizzata in bronzo da Lorenzo Ghiberti, il quale ci ha messo ben 27 anni!
Ci mette o ci vuole? Conosci la differenza? Se no, clicca qui!
Santa Maria del Fiore - Duomo di Firenze
È la terza chiesa più grande in Europa, dopo San Pietro a Roma e San Paolo a Londra.
Cupola del Brunelleschi
Per raggiungerla, bisogna affrontare 463 scalini, ma se lo fate potreste godere di una delle viste più belle in assoluto: Firenze dall'alto!
Campanile di Giotto
Per salire sulla sua cima, bisogna salire ben 414 scalini... Ma ne vale decisamente la pena! Noi lo abbiamo fatto e, mentre eravamo su, abbiamo potuto sentire le campane suonare! Il campanile ha 7 campane, di cui la più grande è chiamata Santa Reparata, in onore della Santa a cui è dedicata l'antica Cattedrale.
Ponte Vecchio
È uno dei simboli di Firenze. Dal 1600 sul ponte ci sono solo botteghe di orafi e gioiellieri. Prima c'erano pescivendoli e macellai, poi sostituiti perchè Ferdinando I non sopportava i cattivi odori che sentiva ogni volta che passava di lì.
LUCCA
Le mura
Pochi monumenti, come le mura di Lucca, sono vissuti così tanto! Ogni giorno, infatti, tra questi alberi passeggiano e si incontrano moltissimi cittadini e turisti da tutto il mondo.
Cattedrale
Risale al VI secolo e pertanto è la cattedrale più antica della Toscana.
Piazza Anfiteatro
È una piazza molto particolare, dalla tipica forma ovale, perchè sorge sui resti di un antico anfiteatro romano del II secolo d.C. Ciò che colpisce particolarmente entrando in questa piazza è la diversa altezza delle case!
Torre di Guinigi
Risale al 1300, quando le famiglie nobili e potenti tendevano a costruire torri sempre più alte per competere con le altre famiglie nella lotta di potere. Ma non vi aspettate una torre tradizionale! Perchè ha una particolarità che la contraddistingue: in cima... ha degli alberi! Generalmente vengono definiti Giardino nel cielo. Per ammirarlo da vicino, potete salire i soli 230 scalini. Ne vale la pena! Potrete ammirare tutta Lucca dall'alto... una vista mozzafiato!
2.3: L'angolo del tifoso Pistoiese - Narnese [Mondo Arancione]
2014 -- Viaggio nel dietro le quinte del mondo arancione: gli sponsor, i giocatori e lo staff, i tifosi. Una produzione Pistoialive in collaborazione con US Pistoiese 1921. In onda su TVL
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hallowen al parco fluviale de La Rota
Va in scena l'ennesima spettacolare edizione di halloween al parco fluviale, con attori da brivido e ambientazioni degne di un vero e proprio horro...ma in questo con sorrisi finali!!!
servizio di Maurizio Panicucci
In via Nazionale apre il nuovo e più grande 1950 American Diner
Maxi hamburger, frappuccino, bagels, pavimento a scacchi e cameriere sui pattini a rotelle, si presenta così il nuovo ristorante 1950 American Diner di Firenze che cambia casa, e da via Moro trova spazio in via Nazionale, angolo via Guelfa, in uno spazio da 1000 mq e 300 coperti, distribuiti su due livelli.
L’inaugurazione è in programma mercoledì 21 dicembre, con open bar e free buffet dalle 20 alle 22, per assaggiare le specialità della tavola calda d’ispirazione USA.
Ad aprire il cartellone musicale il concerto a tutto rock ‘n’ roll di The Twisters, band fiorentina formata da batteria, chitarra, contrabbasso, sax e voce.
Il locale sarà aperto 7 giorni su 7 dalle 7 di mattina alle 1 di notte, compreso Natale, Santo Stefano e San Silvestro, per il quale è previsto uno special menu a 30 euro per adulto e 20 per gli under 11.
Si tratta del nono locale della big family Tramonti-Menta, aperto nel giro di pochi anni e del più grande della serie.
Fin qui il record era detenuto dal primo nato di Calenzano, con i suoi 800 mq, a cui sono seguite le aperture di Pontedera, Forte dei Marmi, Poggibonsi, Figline Valdarno, Livorno, Parma e infine la prima sede fiorentina, in via del Moro, abbandonata per carenza di spazio, che nel nuovo ristorante non manca di certo.
Il nuovo 1950 American Diner di Firenze è dotato di doppia cucina, di cui una specificatamente per servire il Burritos Bar che si apre su via Nazionale e il reparto caffetteria, destinato a colazioni (in pieno stile stelle e strisce) e streetfood, con un suo menu di burger e appetizer da ordinare al volo e portare via o consumare comodamente al tavolo o al bancone.
Una delle sale, infatti, è pensato come una caffetteria americana, con svariati tipi di caffè, cappuccini, mocaccini e milkshake disponibili in diverse “taglie” a seconda del bisogno di zuccheri e di caffeina.
Qui la domenica si può gustare un vero brunch all’americana, con tanto di pancake, uova strapazzate, bacon, pane tostato, ma anche golosissimi brownies, cupcakes e tutto ciò che viene in mente pensando alla colazione Made in USA.
Novità appena introdotta: il brunch vegano della domenica, con piatti realizzati dallo chef fiorentino Cristian Giorni, premiato dal Gambero Rosso.
Sono inoltre sempre disponibili, inoltre, le alternative gluten free, compresa la birra.
C’è spazio anche per un angolo dedicato al merchandising dove acquistare i capi della linea personalizzata e gadget ispirati al boom del Dopoguerra.
Al centro della sala ristorante, invece, si trova un privé allestito come un’officina vintage, prenotabile per eventi, compleanni o cene di gruppo.
Per restare in tema, sospesa sopra al bancone del secondo bar c’è una vera Cadillac dell’epoca, volutamente non restaurata, mentre sul palco si esibiranno dal vivo una serie di band, per ricreare la colonna sonora intonata.
L’area bimbi, in una sala collegata, è arredata come un American Diner in miniatura, con mini-panche imbottite, tavoli a misura di bambino, piscina di palline in cui tuffarsi e perfino un gonfiabile da scalare. L’area sarà sempre presidiata da personale dedicato, per permettere ai genitori di mangiare in completa tranquillità. In particolare nel weekend si alterneranno educatori e animatori esperti.
Il mini-Diner può essere noleggiato per feste di compleanno e baby-party. Ad intrattenere i mini-clienti ci penserà anche Burghy, la mascotte di 1950 American Diner, presente all’inaugurazione del nuovo ristorante: una tartaruga gigante (2 metri e mezzo di altezza) con un burger al posto del guscio.
Per i grandi, invece, c’è la Sporty Room, con mega schermi e divani per seguire tutti gli sport a stelle e strisce, dal rugby a baseball e basket, ma anche le nostrane partite di calcio. Qui c’è posto anche per biliardi, flipper e freccette, in pieno stile Fifties.
American Diner resterà aperto tutti i giorni dalle 7 di mattina alle 11 di sera.
Riprese di Franco Mariani.
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MUSICA CON PINO D'ISOLA ALLA FESTA DI LIBERAZIONE A BRUGHERIO (2 of 9)
Festa di Liberazione dal 5 al 15 luglio 2012 presso l'Area Feste di Brugherio (zona via Don Giovanni Bosco, angolo via Aldo Moro), Lombardia, Italia.
Brugherio è un comune di 33484 abitanti della provincia di Monza e Brianza a nord-est di Milano. Domenica 8 luglio serata danzante con musica e ballo popolare con il cantante autore e compositore Pino D'Isola (WWW.PINODISOLA.IT). Video realizzato per la locale sezione Lino Perego della FDS/PRC/PDCI.
Boxing night Las Vegas by playpark Zone Capannori
match Lorenzo Garibaldi angolo rosso pugilistica lucchese
Villa della Mimosa Alia
Villa della Mimosa Alia
Eurogol di Alessandro Masti
Futsal Bagnolo vs Massa C5.
Eurogol di Alessandro Masti.
Calasetta: guardate, incredibile!!! Ne rimarrete stregati
Calasetta - Sardegna: guardate cosa succede a Calasetta (CI)
Per altri video e foto:
Come arrivare a Calasetta
Il comune di Calasetta è raggiungibile via terra dalla SS 195, via mare dal comune di Carloforte, nell'isola di San Pietro.
Il contesto ambientale
L'isola di Sant'Antioco è collegata alla costa S/O della Sardegna da un istmo artificiale. Calasetta è su versante opposto.
Descrizione
Calasetta rappresenta il secondo nucleo insediativo - in ordine di tempo - sorto in Sardegna per volontà del governo sabaudo.
Nel 1754 la Segreteria di Stato del Regno di Sardegna progettò una prima colonizzazione dell'isola di Sant'Antioco, nell'estremità N presso l'insenatura di Calasera e la foce del Rio Topei ma, a causa di controversie con l'arcivescovo di Cagliari, che avanzava diritti di sfruttamento dell'isola, il progetto non ebbe luogo.
Solo qualche anno più tardi, nel settembre del 1770, giunse nell'isola una comunità di Tabarchini (genti di origine ligure che sin dal XVI secolo si erano trasferite nella località di Tabarka, presso Tunisi, per praticare nelle acque circostanti la pesca del corallo), che sin da due anni prima aveva presentato richiesta al governo sardo di potersi trasferire nell'isola sulcitana. Delle operazioni di trasferimento e insediamento dei coloni fu incaricato l'Ordine della Sacra Religione dei Santi Maurizio e Lazzaro, a cui nel 1758 il re Carlo Emanuele III di Savoia concesse l'isola in feudo col compito di ripopolarla.
Il progetto della nuova fondazione, elaborato dal luogotenente d'artiglieria Belly, prevedeva un abitato che si sviluppasse secondo il tracciato a reticolo che ancor oggi lo caratterizza. Una volta individuato il fulcro dell'abitato (corrispondente all'attuale piazza Municipio), il Belly tracciò l'asse principale (attuale via Roma), orientato N/E-S/O, sul quale si sarebbero intersecati ad angolo retto gli altri assi viari. Ogni unità abitativa, da costruire con pietra e terra impastata, avrebbe avuto il cortile, la stalla, il fienile e l'orto; la riserva idrica comune avrebbe trovato posto al centro della piazza, mentre la parrocchiale sarebbe stata edificata sul lato N della piazza medesima.
La salvaguardia del territorio era assicurata dalla possente torre che ancora oggi domina il centro storico dell'abitato. Costruita nel 1756 secondo il progetto dell'ingegnere militare Vallin, era presidiata da una guarnigione formata da quattro soldati e consentiva la sorveglianza dello specchio di mare e delle coste tra le isole di Sant'Antioco e di San Pietro e la terraferma, con una visuale di 20 km.
Realizzata in conci di pietra vulcanica su un basamento roccioso alla sommità del promontorio verso Carloforte, ha la classica forma a tronco di cono con un diametro di base di oltre 16 m e un'altezza di 11 m al terrazzo. Si compone di due ambienti sovrapposti di cui quello inferiore era l'antica cisterna, unica risorsa idrica per i torrieri, in epoca recente allargata e dotata di un largo ingresso dall'esterno. L'ingresso a 4 m di quota introduce in una camera circolare di 10 m di diametro, coperta con volta a cupola sorretta da un pilastro. Il vano è diviso in più ambienti da alcuni terrazzi. Dalla scala aperta sulla destra del boccaporto e ricavata nello spessore murario, si arriva alla piazza d'armi, oggi irriconoscibile dopo vari interventi cha hanno trasformato merloni, cannoniere e garitte. Attualmente la torre è sede di mostre temporanee e di attività culturali.
La parrocchiale, intitolata a San Maurizio, fu edificata soltanto nel 1838 e in un sito diverso da quello previsto nel progetto del Belly, per evitare che la sua mole disturbasse la visuale dalla torre. A pianta centrale, facciata timpanata e due campaniletti a cupolino, viene attribuita a una prima progettazione di Belgrano di Famolasco, poi a una trasformazione classicistica curata da Carlo Pilo Boyl nel primissimo Ottocento.
PERSONAGGI LEGATI A CALASETTA:
Persone legate a Calasetta
Pietro Belly (... - Torino, 14 luglio 1791), sottotenente del Regno sabaudo, promotore delle miniere sarde.
Paride Rombi (Calasetta, 1920 - Napoli, 1997), giurista, scrittore (premio Grazia Deledda).
Bruno Rombi (Calasetta, 1931), scrittore, poeta, critico letterario, pubblicista, pittore.
Ermanno Leinardi (Pontedera, 1933 - Calasetta, 2006), pittore.
Piero Biggio (Calasetta, 1937 - Calasetta, 2007), arcivescovo, diplomatico della Chiesa cattolica.
Un particolare ringraziamento a Roberto Romans Zucca, per i suoi preziosi scatti fotografici!
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