Eco Trail dei Calanchi, martedì 2 giugno, Polesio di Ascoli Piceno
1° Eco Trail dei Calanchi
Festival dei due Parchi 6° Edizione 2015
Ripaberarda tra l'Ascensione e i calanchi del Piceno (manortiz)
Castignano
piceno360.com
Posta alle pendici del monte dell'Ascensione, Castignano offre ai visitatori scorci sorprendenti. Dalla medioevale piazza San Pietro si possono ammirare la catena montuosa dell'Appennino, il mare e i caratteristici calanchi. Ricco di storia, il paese conserva numerose testimonianze del passato, quale la stele con iscrizione picena, conservata al museo archeologico di Ascoli Piceno, la chiesa romanica dei SS. Pietro e Paolo con prezioso affresco del Giudizio Universale, recentemente restaurato, altri affreschi di scuola crivellesca e la statua lignea della Vergine Addolorata. La chiesa di S.Maria del Borgo conserva tracce della presenza dei cavalieri Templari. Caratteristico è anche il borgo rinascimentale di Ripaberarda, con, all'interno del Castello, il campanile attribuito ad Antonio da Lodi.
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ECOTRAIL DEI CALANCHI 2016 - Post gara al TG MARCHE del 02/06/2016 - edizione delle ore 14.00
CORSA TRAIL ASCENSIONE 2015
2 ECOTRAIL DEI CALANCHI Giovedì 02 Giugno 2016 Polesio AP - TRAIL ARRICCHITO TOTALMENTE DI SENTIERI E BOSCHI. Tolti i 4 km di asfalto della precedente edizione
Castello farfense di Montadamo alle pendici dell'Ascensione (Marche) (manortiz)
Il Castello di Montadamo, frazione di Ascoli Piceno, la cui tradizione vuole costruito nel 990 da Adamo, Vescovo di Ascoli e Abate di Farfa. Castrum Montis Adame, per oltre cinquecento anni, è stato la sede dei podestà inviati da Ascoli con giurisdizione sull'intero versante meridionale del Monte Ascensione. Diventato proprietà del comune di Ascoli, nel 1377 fu dato, in compenso di prestazioni militari, al capitano Bartolomeo Smeducci; in considerazione della sua posizione strategica, venne riacquistato nel 1383, per la somma di 1000 fiorini d'oro. La proprietà in perpetuo fu ribadita con l'apposizione dello stemma del comune sullaporta d'ingresso al castello. Il paese conserva ancora intatta la struttura dell'antico castello con la doppia porta trecentesca, sormontata dallo stemma della città di Ascoli, e la torre di massirno avvistamento, munita di balestriere, bornbardiere e di una possente merlatura guelfa. La parrocchiale, dedicata a S. Michele Arcangelo, conserva un tabernacolo cinquecentesco in legno dipinto e dorato, una croce astile a sbalzo dello stesso periodo e opere dei pittori ottocenteschi ascolani Giulio Gabrielli e Giulio Cantalamessa
Torre del Castello di Montadamo
Description:
una prima fortificazione dell`abitato di Montadamo viene fatta risalire al vescovo Adamo.; prima fortificazione - costruzione - secolo X - X;
Gualfredina di Vinciguerra va in sposa ad un rampollo della famiglia Odoardi portando in dote il castello di Montadamo.; intero bene - proprietà - secolo XIV - XIV;
secondo alcuni storici, il castello viene ceduto al capitano Bartolomeo Smeducci di S.Severino, quale contropartita dell'aiuto che egli avrebbe prestato ad Ascoli contro la tirannide di Gomez Albornoz.; intero bene - passaggio di proprietà - secolo XIV - XIV;
cessa l`egemonia del Magnificus Miles Dominus Bartholomeus Smedutii e il castello viene acquistato per 1000 fiorini d'oro dal comune di Ascoli Piceno.; intero bene - passaggio di proprietà - secolo XIV - XIV;
i lavori di costruzione del torrione furono affidati ai maestri lombardi Andrea di Pietro e Stefano di Antonio.; torre - costruzione - secolo XV - XV
from
Il monte dell'ascensione
Il monte dell'ascensione-Rotella-AP
Monti della Laga in the central Apennines, Italy. (manortiz)
La catena corre lungo il confine tra l'Abruzzo, le Marche e il Lazio a cavallo tra le province di L'Aquila, Teramo, Ascoli Piceno e Rieti, per la lunghezza complessiva di 24 km.
È divisa a nord dai monti Sibillini mediante la valle del Tronto percorsa dalla via Salaria, e a sud dalla catena del Gran Sasso dalla suggestiva stretta valle del fiume Vomano che culmina a monte con il Passo delle Capannelle e con il Lago di Campotosto; oggi attraversata dalla Statale 80, un tempo era percorsa da un ramo dell'antica Via Cecilia di cui si sono trovate testimonianze.
Morfologia - Ciascun versante ha caratteristiche diverse: più aspro il versante marchigiano, a dirupi e a forte pendenza quello laziale, ondulato e dolce quello abruzzese. La linea di cresta inizia da Monte Comunitore, poi si innalza verso la cima di Macera della Morte (2073 m), punto di confine tra le regioni e sale ancora fino ai 2458 metri del Monte Gorzano, il monte più alto della catena e vetta più alta del Lazio. Altre vette sono Cima Lepri (2445 m), Pizzo di Sevo (2419 m), Pizzo di Moscio (2411 m) ed, infine, il più meridionale, Monte di Mezzo (2155 m). Sono presenti varie cascate di ghiaccio, anche notevoli.
GeographyThe mountains run for a length of about 24 kilometers between the Italian Regions of Abruzzo, Marche and Lazio. In doing so they border the Italian Provinces of Teramo, L'Aquila, Ascoli Piceno and Rieti.
Monti della Laga is cut off from the Gran Sasso Mountain Chain by the narrow Vomano Valley which itself leads to Passo delle Capannelle and the Lago di Campotosto (Lake of Campotosto). Within the Vomano Valley is the State Road SS 80. Also present are traces of a branch of the ancient Via Cecilia.
[edit] Land formationsThe landscapes differ on the various sides of Monti della Laga. The Marche area is noted its harshness, Lazio for its profound steep banked gorges, and Abruzzo for its smooth undulating hills and valleys. The crest line begins at Monte Comunitore and leads up to the peak of Macera della Morte (standing at 2,073 metres where the three Italian regions intersect). It then rises once again to a height of 2,458 meters at Monte Gorzano, the highest peak in this chain and the highest peak in the Lazio region. Nearby mountain peaks of note include Cima Lepri (2,445 meters), Pizzo di Sevo (2,419 meters), Pizzo di Moscio (2,411 meters) and, standing at the southernmost point of the Monti della Laga mountain chain, Monte di Mezzo (2,155 meters).
[edit] GeologyThe landmass of Monti della Laga has a more rounded off characteristic in comparison with many of the other Apennine areas. This phenomenon is because the soil is far more arenaceous (sandy) and has marble formations that are not found in other parts of the central Apennine Mountains farther to north and the south. Hence the geological name given to the area, Formazione di Laga. More characteristic of the Apennine mountains are soils, rocks, and land formations made up of coal and dolomitic limestone.
from Wiki
I Monti della Laga visti dal versante teramano Geologia [modifica]Il particolare profilo arrotondato della sua catena è dovuta alla natura arenaria e marnosa, che si differenzia dalla normale geologia dell'Appennino Centrale in prevalenza formato da rocce carbonatiche (calcari e dolomie). La particolare formazione geologica (molasse e flysch) di questi monti prende il nome di Formazione della Laga. All'interno di questa splendida area vi passa nell'area meridionale la cosiddetta Faglia di Montereale, estesa in larghezza
Poggio Canoso-vetta Monte Ascensione.mp4
Passeggiata in vetta al Monte dell'Ascensione dal versante di Polesio partendo da Poggio Canoso. Prima in auto 4x4 poi a piedi perchè l'ultimo tratto di strada è ripidissimo. Peccato che sulla vetta ci sono tanti ripetitori che deturpano il paesaggio perchè il panorama è bellissimo ed il monte con le sue creste è unico.
Ripatransone (AP)
Il mio paese natale!
TG Buongiorno Regione Marche 9/6/2016 Servizio sul Parco dei Calanchi e Monte Ascensione
Servizio sul Parco dei Calanchi e Monte Ascensione in onda su TG Buongiorno Regione Marche il 9/6/2016 ore 7:30. Per maggiori informazioni consultare il sito parcocalanchiascensione.it
Poggio Canoso - castagneto sul monte Ascensione
Il versante di Poggio Canoso del Monte dell'Ascensione è caratterizzato dalla presenza di molte piante di castagne che lo rendono caratteristico e particolarmente adatto a piacevoli passeggiate soprattutto nel periodo autunnale. Si può anche ammirare un bel paesaggio con vista sui Monti Sibillini. E' molto importante evitare di raccogliere le castagne senza l'autorizzazione dei proprietari.
Ascoli Piceno - Ritrovata morta la donna scomparsa a Ripaberarda
Pasqua Filiaggi aveva 86 anni
V°ECO TRAIL DEI DUE PARCHI 09 08 2015
ASPETTANDO DOMENICA 22 NOVEMBRE IL 1°ECOTRAIL DI MONTESANTO Melania Rea Memorial (iscrizioni 333.8473401-393.4323750) vi invitiamo a vedere il filmato del V° ECO TRAIL DEI DUE PARCHI. Gli eventi sono realizzati con la collaborazione tecnica della Polisportiva AntropoSport A.S.D. e con quella organizzativa della AntropoService Sas.
Verrete proiettati in suggestivi percorsi lungo gli antichi tratturi alla scoperta e/o riscoperta del territorio del Parco Nazionale dei Monti Sibillini e del Parco Nazionale del Gran Sasso e dei Monti della Laga . CAMPIONATO REGIONALE INDIVIDUALE
DI CORSA IN MONTAGNA ASSOLUTI FIDAL MARCHE 2015
Tirreno - Adriatico (13/03/2011) - Passaggio al bivio Ripaberarda
Il passaggio del gruppo al bivio dopo Appignano, verso Ripaberarda. Tappa numero 5, Chieti - Castelraimondo (240 km)
Le campane di Ripaberarda nel Piceno alle pendici dell'Ascensione (manortiz)
Sagra della birra a Ripaberarda (AP) 2010
Show delle cubiste in pista alla Sagra della birra a Ripaberarda (AP) di Domenica 08 agosto 2010.
Calendario di Italia Nostra 2016
Il Parco Culturale ed Ambientale del Monte dell’Ascensione, dei Geo-Siti e dei Calanchi.
A nord di Ascoli si erge in splendida solitudine, con un profilo misterioso e frastagliato, il Monte dell’Ascensione, simile ad un’immensa onda anomala, prodotta dall’impatto delle ondulate fantastiche colline picene con l’imponente parete del Colle San Marco e della Montagna dei Fiori, che si eleva maestosa a sud della città delle Cento Torri.
Questo mitico luogo non colpisce per una bellezza esuberante, ma ti conquista con la luminosità diffusa, la vegetazione lussureggiante, la profondità armoniosa dei paesaggi, la complessità dei contrasti ed invita alla contemplazione e a una dolce riposante meditazione.
Lento deve essere l’andare a piedi lungo i sentieri che seguono, tra un tripudio di colori, le accoglienti vallette il cui lieve pendio conduce al luminoso crinale, oltre cui si svela un mondo diverso, con crepacci lunari, grigie ferite della terra senza un filo d’erba, dove si nascondono fossi misteriosi in cui s’annidano attimi di mistero, rinverditi dall’ inaspettato scorrere di rivoli di limpide trasparenti acque.
Oltre, più in alto, vicino alle cime frastagliate, rimangono lembi di antiche foreste che nascondono vicende fiabesche, caverne di negromanti, leggende pagane, il fantasma ancora piangente della giovane Polisia, il ricordo di anacoreti penitenti.
E, oltre l’intrico impenetrabile dei boschi, si stendono freschi verdi prati, aperti alla visione di spettacolari catene montuose sovente coperte da un manto di candida neve, dove greggi numerose ancora brucano la tenera erba.
E poi, scendendo giù ai piedi del monte, è commovente percorrere dolcemente i sentieri e le strade per raggiungere gli antichi borghi, dove sovente ci colpisce la presenza di resti di torri e di porte antiche, di chiese e pievi isolate ricche di affreschi che ne coprono interamente le pareti.
Per raggiungere, poi, Castel di Croce, che, quasi per incanto, appare su un pronunciato solitario rilievo da cui lo sguardo si dilata verso spazi infiniti, in un’atmosfera irreale e astratta che invita al silenzio e produce una appagante pace interiore.
Eppure urge continuare il percorso, tra vallette in cui palpita la lussureggiante vegetazione, con le sguardo che segue l’armonioso ondulare delle dolci colline che si dilatano, a perdita d’occhio, all’infinito.
Per arrivare, infine, al termine di questo fantastico itinerario sino al Piazzale di Castignano . Qui può terminare il viaggio di conoscenza e di purificazione, ammirando, dai quattro angoli del terrazzo, ancora una volta il paesaggio che toglie il respiro, prima di entrare nell’antica chiesa e ammirare, privi ormai di parole e appagati, il commovente affresco del Giudizio Universale.
E’ questo il Parco Culturale ed Ambientale, che Italia Nostra propone: un angolo sorprendente a due passi dalla città , che merita di essere conservato integro e reso fruibile in maniera riposante e responsabile, utilizzando e mettendo in rete le costruzioni già esistenti senza realizzarne altre che priverebbero il sito del suo fascino inarrivabile; recuperando le case dei borghi , sovente ora in condizione di abbandono; eliminando le tante superfetazioni e le immonde baracche che deturpano gli angoli più pregiati; recuperando gli antichi sentieri e rendendo sicuri quelli ancora esistenti per consentirne una fruizione comoda e lenta; incentivando il ritorno all’attività agricola che privilegi la produzione, con metodi tradizionali e biologici, delle coltivazioni tipiche del territorio favorendo anche la realizzazione degli “orti urbani”; adottando le stesse procedure della civile Ferrara vincolando il sito con il sistema del’ “Addizione Verde”; realizzando, infine, un parco pubblico per salvaguardare, in maniera rigorosa, almeno gli angoli più pregiati e permettere la fruizione dei punti di osservazione più spettacolari.
E’ certo che la realizzazione di questo proposte assicurerebbe l’integrità di un angolo stupefacente del territorio piceno e , nel contribuire ad uno sviluppo economico inimmaginabile, favorirebbe di certo la creazione di buoni posti di lavoro per i giovani volenterosi.
Gaetano Rinaldi - Presidente della Sezione di Italia Nostra di Ascoli Piceno
Descrizione
Oratorio31luglio2013cuoche
ROTELLA CASTIGNANO CAPRADOSSO