LORETO Camminamenti di Ronda della Basilica
Camminamenti di Ronda
Sono uno degli aspetti meno noti della Basilica, benché la rendano così peculiare dal punto di vista architettonico. I camminamenti di ronda, tipici delle costruzioni militari, traducono questo edificio in uno di quei rarissimi esempi di basilica-fortezza presenti sul suolo italiano. Chiuso al pubblico per ben cinquecento anni, questo tesoro architettonico è stato finalmente restaurato in occasione del Giubileo del 2000 e quindi aperto ai visitatori desiderosi di ammirare una struttura architettonica affascinante che apre interessanti scorci sulla fisionomia della basilica nonché sul vasto e variegato panorama circostante fatto di mare, collina e montagna.
Gradara e la sua cinta muraria [itinerari in Italia: Marche]
Gradara - la scheda di Eats&Travels
Gradara, in provincia di Pesaro e Urbino, nelle Marche, è un borgo che ha conservato molti suoi aspetti originari.
L'atmosfera medioevale si respira già superando la prima imponente cinta muraria alla sommità della quale si trovano i camminamenti di ronda, percorribili per circa quattrocento metri.
Oltre al castello sono proprio i camminamenti una delle attrazioni principali di questo borgo, dall'alto il panorama è mozzafiato, sia sul borgo stesso sia sulla campagna marchigiana e la costa romagnola.
A Gradara si trova anche un importante centro di falconeria, è facile vedere infatti volare rapaci intorno al castello, ma questo lo vedremo la prossima puntata!
Itinerari in Italia: Marche, in provincia di Pesaro Urbino
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Bandiere Arancioni Marche: Gradara (PU)
Comune di Gradara (PU)
La rocca di Gradara e il suo borgo rappresentano una delle strutture medioevali meglio conservate d'Italia e le due cinte murarie che proteggono la fortezza la rendono anche una delle più imponenti. Il mastio è stato costruito attorno al 1150 dalla famiglia dei De Griffo, ma furono i Malatesta a costruire la fortezza e le due cinte di mura tra il XIII ed il XIV secolo e dare a Gradara l'aspetto attuale. Nel castello soggiornarono Lucrezia Borgia e Francesca di Rimini. È qui che probabilmente ha avuto luogo la tragica storia d'amore tra Paolo e Francesca, narrata da Dante nella Divina Commedia. Da non perdere, oltre a una visita agli interni della rocca, i camminamenti di ronda, tratto di cinta muraria del XIV sec. che circonda il borgo e da cui si gode una bella veduta panoramica. Tra gli eventi, le mostre d'arte contemporanea presso il palazzo Rubini Vesin. Tra i prodotti tipici, il tagliolino con la bomba, piatto rustico a cui è dedicata una sagra nel mese di giugno, e le ceramiche artistiche dell'antica tradizione artigiana.
Perché Bandiera arancione
La località si distingue per l'eccezionale integrità e compattezza del nucleo abitativo antico. Buona la fruibilità degli attrattori più importanti, tra cui spicca la rocca, tutti visitabili secondo orari e modalità adeguati. Apprezzabile la gestione della viabilità nel centro storico, che ne permette la fruizione e la visita a piedi. Per i visitatori, è attivo un efficiente servizio di informazioni turistiche, grazie a un punto informativo ben visibile, con estesi orari di apertura e ben fornito.
info: -
TURISTI PER CASO: VISITA AL CASTELLO DI GRADARA CON BIMBO DI 3 ANNI
#CASTELLODIGRADARA #TURISTIPERCASO #ILLATOBDELLAVITA_ILBLOG
Ciao mamme!
Oggi ci siamo svegliati con il piede giusto, Ale soprattutto, e abbiamo deciso di fare i turisti!
Ebbene sì!!!
Giornata bellissima per essere febbraio così ne abbiamo approfittato e ci siamo recati in visita in un borgo medievale bellissimo, Gradara, a venti minuti circa di macchina da Rimini.
Gradara è nota per il suo castello, reso famoso dalla tragica storia d'amore tra Paolo e Francesca, i due cognati (realmente esistiti nel XIII secolo) che ispirati dalla lettura dell'amore adultero tra Ginevra e Lancillotto, caddero a loro volta in effusioni amorose e colti in flagrante dal marito di lei Gianciotto Malatesta non ebbero bella fine.
Entrambi furono uccisi da Gianciotto che lo colpì con la sua spada.
Per la storia completa vedi
Noi ci siamo andati di domenica quando la biglietteria è aperta dalle 8.30 alle 18.30, se riuscite andate la prima domenica del mese così non pagate l'ingresso al castello perché è gratuito!
Noi abbiamo speso 8€ a testa, Ale non ha pagato, entrano gratis i ragazzi fino a 18 anni non compiuti.
Per info costo biglietti e visita guidata vedi
Il giro all'interno del castello, senza ala guida, si fa bene bene in 30 minuti circa. Noi l'abbiamo fatto in meno tempo per si sà i bambini hanno sempre fretta di scoprire cosa c'è dopo, e nonostante provassimo a coinvolgerlo raccontandogli degli aneddoti... Lui aveva FRETTA!!!
Molto suggestiva è la camera di Francesca, dove si trova un letto con baldacchino, i letti tra l'altro sono tutti piccolissimi e testimoniano che nell'antichità erano tutti più piccoletti di noi!!!
Inoltre hanno ricostruito la scena famosa dell'adulterio dei due cognati con il leggio in mezzo alla stanza, un elegante abito di velluto bordeaux ed è ben evidente anche la botola, dalla quale pare Paolo avrebbe tentato la fuga, invano.
Al termine del giro si finisce in una sala allestita con elmi, scudi, spade, antiche armi da fuoco e da qui attraverso una scorciatoia come la chiama Ale si finisce la visita all'esterno da cui si gode un bellissimo panorama.
Da fare assolutamente sono i camminamenti di ronda!
Non fate come noi!!! Che abbiamo girato un bel pò prima di capire che per salire sulle mura c'era un unico passaggio: la biglietteria dei camminamenti di ronda, appunto!!!
La trovate appena entrate nel borgo, dopo l'arco a destra.
Si paga un ulteriore biglietto di 2€ a testa, Ale non ha pagato, e si passa attraverso una scaletta molto suggestiva che porta sulle mura. Il tragitto è breve, ma ne vale la pena se la giornata è bella. Si gode di un bel panorama, potrete ammirare anche il mare in lontananza, e poi vedere il borgo medievale dall'alto ha un fascino molto evocativo.
L'unica pecca è che secondo me per chi paga già il biglietto d'ingresso al castello potrebbero non far pagare affatto il giro sulle mura, parere mio è!
Ad ogni modo se passate dalle mie zone, cioè Rimini, non fatevi sfuggire questa visita!
Vi lascio un'info in più.
D'estate la cittadina organizza diverse manifestazioni, una delle più carine da visitare con i bambini è, secondo me, the Magic Castle che ha luogo in agosto.
Per info vedi
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Cittadella Sistema difensivo con camminamento di ronda ancora percorribile
La cinta muraria di Cittadella è uno dei pochi esempi di sistema difensivo con camminamento di ronda ancora percorribile, perfettamente conservata nel tempo e giunta ai giorni nostri ancora integra. E’ quindi uno dei sistemi difensivi più belli in Europa.
I borghi medievali d’Italia Gradara Marche
Photowalk a Gradara: 5 luglio 2015
Il video racconto di #Gradaraphotowalk, la passeggiata fotografica che ha portato 150 fotografi, appassionati e instagramers alla scoperta del borgo di Gradara, della Rocca, del Museo Storico, dei camminamenti di ronda e del Teatro dell'Aria.
Corinaldo, il borgo arancione dei matti
Corinaldo fa parte dei borghi arancioni ed è uno de i più bei borghi d'Italia. Visitandolo se ne ha la conferma in quanto la sua conformazione e gli scorci che offre rimangono indelebili nella memoria del turista: se è vero che molti borghi finiscono per assomigliarsi, Corinaldo fa sicuramente eccezione.
Si può facilmente parcheggiare l'auto fuori dalle mura, varcare la maestosa porta d'ingresso (Porta di Santa Maria del Mercato) ed entrare in un mondo che sembra rimasto ancorato ai secoli scorsi.
Pare che il toponimo derivi da Cuori in alto ma c'è chi dice Corri in alto a indicare la salvezza nella parte alta del borgo, in ogni caso ricordi gloriosi di valorose e strenue difese della popolazione arroccata all'interno delle mura a difesa degli attacchi dei nemici.
La prima immagine che rimane impressa di Corinaldo è la scalinata, semplice e maestosa allo stesso tempo, sicuramente spettacolare col suo pozzo alla metà della salita.
Si chiama Piaggia e il pozzo è detto della polenta, al centro della rievocazione nel terzo weekend di Luglio. Si narra che in tempi andati un contadino, sfinito, in una pausa lungo la scalinata posò un sacco di farina di granoturco sul bordo del pozzo, questo si aprì e cadde all'interno. I Corinaldesi ebbero polenta per lungo tempo. La fama di fama di polentari non disturbò mai gli abitanti, anzi dalla storiella nacque l'annuale rievocazione della polenta. E poi cosa volete che sia essere tacciati per polentari quando Corinaldo è da sempre identificato come il paese dei matti? chissà perché, forse un po' matto era il calzolaio Scuretto, un accanito bevitore, più che matto forse burlone e imbroglione. C'è ancora la sua casa, la si trova facilmente girando per il borgo e un cartello ne racconta la storia, guardando bene la casa non c'è, o meglio c'è solo la facciata, e non perché sia andata distrutta. Semplicemente il figlio di Scuretto, emigrato in America fece fortuna e inviò parecchi soldi al padre perché costruisse una casa, ma Scuretto preferiva bersi tutto nelle osterie del paese. Quando il figlio si insospettì e chiese una foto Scuretto fece costruire solo la facciata e si fece ritrarre dietro a una finestra, la casa non fu mai finita e ancora oggi è così ... matto o burlone è un'altra storia divertente di questo borgo.
Se ci si trattiene dal salire subito la scalinata della Piaggia si può percorrere le mura. Le mura circondano l'intero borgo di Corinaldo e sono percorribili per lunghi tratti, lungo il percorso si incontrano porte, baluardi, camminamenti di ronda e torri di difesa, come la Torre di Guardia dello Scorticatore, lungo le mura dall'inquietante omonimo nome.
Ma tutto ruota attorno alla Piaggia, il luogo più suggestivo e immortalato dai turisti, coi suoi 109 scalini e il pozzo di cui abbiamo parlato.
Questo paese di matti non è solo pittoresco ma conta anche costruzioni notevoli come il Palazzo Comunale e il Teatro Carlo Goldoni, la torre pentagonale dello Sperone a difesa del Cassero. In piazza del Cassero poi sorgono due piccole chiese: la Chiesa del Suffragio e quella dell'Addolorata.
Infine Corinaldo diede i natali a Santa Maria Goretti e c'è l'omonimo Santuario da visitare, mentre la casa si trova in campagna fuori dalle mura a pochi minuti di distanza.
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rievocazione storica Sagra dei due Castelli a Malpaga 17 8 2014 6°video
6°video
Castello Pallotta presso Caldarola (Mc)
CASTELLO PALLOTTA-presso Caldarola(Mc)
Il Castello,risalente alla seconda metà del IX secolo e subisce una modifica radicale verso la fine del ‘500 quando viene trasformato,da fortezza militare, in residenza stile rinascimentale. Il castello conserva ancora intatte le mura, la merlatura guelfa, i camminamenti di ronda, il ponte levatoio ed al suo interno ogni minimo dettaglio è collocato nel proprio contesto originale.
E'possibile fotografare solo l'esterno dell'Castello.
Riprese e Montaggio di Samuele Giancarlini staff SnipRoad
I primi a conoscerli furono i Ciociari sesta puntata la cinta Muraria creata dai Romani
Montebello ( Rimini ), Il Castello.avi
Montebello ( Rimini ), Il Castello.
Nata intorno al 1370, Azzurrina sarebbe stata figlia di Ugolinuccio o Uguccione di Montebello, feudatario di Montebello di Torriana (RN), e sarebbe prematuramente scomparsa il 21 giugno del 1375, il giorno del solstizio d'estate.
Si dice che fosse una bambina albina. Poiché la superstizione popolare dell'epoca collegava l'albinismo con eventi di natura diabolica, la madre decise di tingerle periodicamente i capelli di nero. Tuttavia, dato che li tingeva con pigmenti di natura vegetale estremamente volatili, questi, complice la scarsa capacità dei capelli albini di trattenere il pigmento, avevano dato alla bimba riflessi azzurri come i suoi occhi: così avrebbe avuto origine il soprannome di Azzurrina.
A causa di questo fatto il padre decise di far sorvegliare sempre la bimba da due guardie, Domenico e Ruggero, e non la faceva mai uscire di casa, per proteggerla dalle dicerie e dal pregiudizio popolare.
Si dice che il 21 giugno del 1375, mentre il padre era fuori in battaglia, Azzurrina, sempre vigilata dai due armigeri, giocasse nel castello di Montebello con una palla di stracci mentre fuori infuriava un temporale. Secondo il successivo resoconto delle guardie la bambina avrebbe inseguito la palla caduta dalla scala all'interno della ghiacciaia sotterranea, nell'intento di recuperarla. Avendo sentito un urlo, le guardie sarebbero accorse nel locale entrando dall'unico ingresso, ma non avrebbero trovato traccia né della bambina né della palla, e il suo corpo non sarebbe stato mai più ritrovato. Il temporale sarebbe cessato con la scomparsa di Azzurrina.
La leggenda vuole che il fantasma della bambina sia ancora presente nel castello e che torni a farsi sentire ogni cinque anni, in concomitanza con il cadere del solstizio d'estate.
da WIKIPEDIA
Padova - Cittadella cinta muraria
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