Canottieri Sile 110' Compleanno
Festa per i 110 anni dalla fondazione della Conottieri Sile di Treviso in collaborazione con Manai
#photoscaglia #manaiofficial #canottierisile #canottieri #vogaveneta
Canottieri Sile Prima regata Città di Treviso seconda parte
LA DE' LONGHI IN CANOA ALLA CANOTTIERI SILE | A3 NEWS Treviso 17/04/2019
TREVISO - Sport. Giornata speciale quella di oggi per i giocatori della De Longhi Treviso basker in visita alla canottieri Sile. Vediamo. - Intervistati: MASSIMILIANO MENETTI (Coach De' Longhi Treviso Basket), AMEDEO TESSITORI (De' Longhi Treviso Basket), MASSIMO DONADON (Pres. Canottieri Sile) - Servizio Nicola Marcato, immagini Nicola Marcato, montaggio Nicola Marcato - Segui Antennatre anche sul digitale terrestre! Visita il sito antennatre.it per ulteriori informazioni.
Treviso, lungo il Sile con i Canottieri, per scoprire il silenzio inebriante della natura
Il nome Sile deriva quasi certamente dall'aggettivo silente: tra flora e fauna, personaggi e panorami Qdpnews.it intraprende un viaggio in barca a remi per raccontare l'atmosfera che il fiume regala a coloro che lo percorrono e che lo sanno rispettare.
CANOA SILE TREVISO
Un percorso di circa 20 km nel fiume Sile.
Un paesaggio simile alla foresta Amazzonica, spettacolare!
Treviso discesa folkloristica sul sile 2012 mp4
01-07-2012: Riprese effettuate con Videocamera Samsung HMX-H100P/EDS )Come tutti gli anni anche quest'anno il fiume Sile è teatro della oramai famosa discesa Folkloristica giunta alla sua 21^ edizione con partenza da Ponte dea Goba di Treviso.
Una sorta di carnevale estivo sull'acqua in quanto le imbarcazioni più fantasiose create dai stessi partecipanti dando sfogo a tutta la loro fantasia e creatività si cimentano in una gara dove il divertimento è assicurato,
Attirando ogni anno sempre più spettatori, quest'ultimi possono guardare lo spettacolo sulle rive del fiume ammirando la bellezza della meravigliosa cornice della Restera. Una strada pedonale, che costeggia il fiume e con esso si snoda dal Ponte dea Goba alla centrale di Silea,
A metà del percorso, in zona Forte Makallè, i partecipanti alla discesa sia dall'acqua che dalla Restera, possono gustare un bicchiere di vino e la tradizionale VOVI E SEGOEA, una frittata gigante (2000 uova!) che rinfranca gli spiriti e permette di riprendere la strada verso la centrale con ancor più entusiasmo.
Verso mezzogiorno si arriva alla centrale, dove la mattinata si conclude allo stand della festa per un pranzo a base delle specialità tipiche a base di SARDEE E SEPE.
Il divertimento si conclude con l'arrivo delle imbarcazioni in Centrale.
TG TREVISO (04/07/2016) - ZATTERE, FOLCLORE E GOLIARDIA LUNGO IL SILE
TG TREVISO (lunedì 4 luglio 2016) - Migliaia le persone che come ogni anno da 25 anni a questa parte si sono riversate lungo le sponde del Sile, domenica scorsa
l’occasione è la tradizionale Discesa folkloristica sul Sile, che si svolge nella prima domenica di luglio.
appuntamento al Ponte dea Goba a Treviso e fino alla centrale di Silea. si assiste alla gara di coloratissime e bizzarre zattere, natanti e improbabili quanto originali galleggianti costruiti dagli stessi partecipanti soltanto per divertimento.
Una sfilata goliardica dove i marinai si sfidano lanciandosi secchiate d’acqua.
Spettacolo dalla doppia valenza con il pubblico che diventa parte integrante della manifestazione come cornice nella cornice; dove oltre alla vera e propria discesa di barche ci si addentra all’interno del polmone verde trevigiano godendo della natura che li circonda: la Restera. (
Mountain bike lungo le alzaie del Sile, da Treviso fino a Casale sul Sile passando per Casier.
Un bel percorso in bici immerso nel verde della provincia di Treviso lungo il fiume Sile è percorrere le alzaie del Sile, raggiungere il paese sull’acqua di Casier, dove è presente anche il famoso cimitero dei Burci, per poi infine arrivare a Casale sul Sile seguendo sempre il fiume di risorgiva.
Per tutti i dettagli dell'itinerario:
SE TI E’ PIACIUTO IL VIDEO ISCRIVITI AL CANALE YOUTUBE PER NON PERDERTI NESSUN VIDEO!!
Puoi seguirmi anche attraverso i Social a questi link:
Facebook:
Instagram:
Video girato con Gopro Hero 7 black
link amazon:
PAOLO CONTE Via con me - Sul Sile
SILE - il “fiume del silenzio”.
Che si tratti di un fiume del tutto particolare, unico in Italia, lo confermano non poche peculiarità:
- è un fiume di risorgiva, non nasce infatti da una catena montuosa ma da polle d’acqua che risalgono dalla profondità della terra nel mezzo della pianura
-non cambia di portata, estate o inverno che sia, il livello delle sue acque è sempre costante
- le fonti che lo originano sono così eccellenti che marchi tra i più diffusi dell’acqua minerale italiana attingono proprio da queste falde la loro celebre acqua in bottiglia. - le sue acque profonde consentono la navigazione anche a grossi natanti, oggi così come avviene da millenni.
Il Sile affiora in mille polle chiamate “fontanassi nel territorio di Casacorba, nella campagna tra le province di Treviso e Padova, e defluisce nella Laguna Veneta, a Portegrandi ( Venezia ).
In tutto sono 95 chilometri di percorso su un dislivello che non supera, dalle sorgenti alla foce, i 30 metri.
Da alcuni anni il territorio che accoglie questa meraviglia è divenuto Parco Regionale.
La navigazione si immerge in un ambiente sorprendente ed intatto affollato da fauna e flora variegata: germani reali, folaghe, cormorani, aironi, cigni, tuffetti e cicogne.
La vegetazione alterna salici piangenti a ontani e canneti.
Antiche ville venete, borghi, porti fluviali e contrade, testimoniano un passato laborioso, ricco di storia e tradizione.
Video non commerciale tutti i diritti ai legittimi proprietari
#LidiaSovrano#MusicaJazz#Hausboat
2012 - Secondo Meeting nazionale - 4xCadM
L'ONDA COLORATA DEL PRIDE TREVISO INVADE LA CITTA' | A3 NEWS Treviso 29/06/2019
TREVISO - E vediamo le immagini del Treviso Pride 2019 - Intervistati: FRANCESCA TACCA (PRES. COORDINAMENTO LGBTE TREVISO) - Servizio Francesco Ceron, immagini Lucio Zanato, montaggio Francesco Ceron - Segui Antennatre anche sul digitale terrestre! Visita il sito antennatre.it per ulteriori informazioni.
Gara canoa [kayak] Treviso CCVR
Gara canoa kayak a treviso
Il ritorno a Treviso degli eroi olimpici (Messico 1968, canottaggio 2 con)
In una città che inizia a conoscere i fermenti della contestazione globale e si prepara (con la regia di Giuseppe Mazzotti) alle paludate celebrazioni del Cinquantesimo anniversario della Vittoria nella Prima guerra Mondiale, irrompe la notizia della vittoria olimpica - vittoria di pace per definizione - dei canottieri Primo Baran, Renzo Sambo e Bruno Cipolla che tutti hanno visto allenarsi per anni nel fiume di Treviso, il Sile, con l'armo del Dopolavoro Ferroviario.
A Treviso non si parla d'altro, l'euforia è alle stelle e nel pomeriggio di mercoledì 23 ottobre 1968 la città è bloccata da migliaia di persone accorse spontaneamente ad attendere con pazienza i campioni, che arrivano con forte ritardo a causa della nebbia all'aeroporto di Milano. Tutti vogliono rendere omaggio a quegli atleti umili e forti, operai figli di operai, e accompagnarli in trionfo nel Palazzo dei Signori, nel cuore della città che conta. Una partecipazione popolare SPONTANEA mai vista in precedenza, se si esclude la visita di Mussolini 30 anni prima; ma in quel caso anche la spontaneità era controllata dalla ferrea organizzazione del tour propagandistico del Duce.
Una partecipazione spontanea di massa che non si vedrà più neppure nei decenni successivi, neanche negli arrivi di tappa del Giro e men che meno 40 anni più tardi con un altro vincitore olimpico trevigiano, Matteo Tagliariol, oro a Pechino con la spada.
TRASCRIZIONE
«- Ve l'aspettavate questo trionfo vero e proprio che c'è stato?
E no, eh! Cioè, noi sapevamo che qualcuno poteva anche aspettarci, però, chi sapeva cosa e come? Non lo sapevamo. L'anno prima, che avevamo vinto gli europei, c'era stata una manifestazione del genere, era venuta tanta gente, però nessuno immaginava una cosa di questo genere.
Anche perché dovevamo arrivare alle quatto e mezza-cinque e siamo arrivati alle otto e mezza di sera, perciò cambiava tutto...
- Malgrado questo però c'era la gente che vi aspettava.
Eh sì! Non lo sapevamo. Probabilmente abbiamo fatto un po' di scalpore perché ... eravamo tre persone abituate ad allenarci, tre trevigiani che si allenavano in questa città, su questo fiume. Non è un qualcosa, non so, che io sono andato o il mio compagno veniva da, o io andavo da... Eravamo tre trevigiani cresciuti con questa città. Eravamo cresciuti tutti e tre nel Dopolavoro Ferroviario.
- Ho visto che vi siete fermati una prima volta a Mogliano...
01:10 Sì, ci hanno fermato, a Mogliano: si son messi in mezzo alla strada e ci hanno fermato.
- Ah, proprio in mezzo alla strada, fisicamente! Poi avete trovato un ingorgo, per così dire, sul cavalcavia.
Tutta la gente ci aspettava sul cavalcavia. In ogni modo ci siamo fermati in stazione.
- Questa foto con voi portati in trionfo...
... dentro in stazione ferroviaria, dove era tutto preparato... e poi ci hanno portato in Piazza dei Signori.
01:42 Il difficile è stato arrivare in Piazza dei Signori.
- Il difficile perché?
Perché era qua tutto il via vai della folla che andava, e noi passavamo in mezzo: è difficile tener la gente. Chi voleva i bottoni, chi voleva una cosa chi voleva un'altra. Io credo di aver ceffonato anche qualcuno, perché voleva levare i bottoni dalla giacca: non erano cose tanto semplici, all'epoca.
C'erano gli amici che ti difendevano, quelli che ci conoscevano.
- Ma c'era anche la polizia, immagino.
C'era la polizia, c'era tutto quello che vuoi, però è difficile tenere la gente; avevamo gli amici nostri, compagni di canottaggio, di tutto: ti difendevano loro, non c'erano problemi; quelli in cui tu fai più affidamento quando ti trovi in queste situazioni.
- E poi siete andati nel Palazzo dei Trecento.
Sì, in Piazza dei Signori siamo andati nel Palazzo dei Trecento.
- Lì ci son stati discorsi, premiazioni...
Eh, là... segue la routine normale!
*
Registrazione effettuata nella sede della CANOTTIERI SILE, mercoledì 18 giugno 2014.
*
Juegos Olímpicos de México 1968
Olympic Games Mexico 1968
Sul Sile, vogando alla veneta
Mario Vezzà ci accompagna sul Sile nei pressi della chiesa di Sant'Angelo (di cui si odono i rintocchi delle campane), vogando «alla veneta», con un'imbarcazione e una tecnica che, per la verità, sono tipiche del corso del fiume a valle della città.
Canottaggio - Olimpiadi Messico 1968: la vittoria del 2 con italiano ricordata da Primo Baran
Incontro con Primo Baran componente con Renzo Sambo e Bruno Cipolla (DLF - Dopolavoro Ferroviario Treviso) del 2 con che ha vinto la prima delle tre medaglie d'oro dell'Italia nella XIX olimpiade.
«- Che tipo di preparazione atletica e invernale avete fatto?
Non una preparazione specifica vera e propria, ma una preparazione più accurata.
00:25 È stata curata prima di tutto la preparazione a terra. Il prof. Carlo Manzotti: veniva alla palestra Verdi ... poi, alle Stiore [vedi il ricordo di Magaly Vettorazzo - prima atleta italiana a superare i 6 m nel salto in lungo - in
01:20 - Giovanni Granzotto, che ruolo ha avuto?
Noi non avevamo una palestra particolare al Dopolavoro Ferroviario, l'unica palestra che c'era era la palestra Verdi, dove c'era l'allenatore di lotta greco-romana Giovanni Granzotto. Andavamo con lui ad allenarci durante la settimana.
- Che tipo di lavoro facevate?
In gran parte il lavoro dei lottatori: lavoravamo con i pesi, lavoravamo a terra per il potenziamento e in più lavoravamo con degli esercizi particolari dei pesi sulla velocità.
02:19 - E sull'acqua invece?
Sull'acqua uscivamo pochissimo, solo al sabato e alla domenica.
- Sull'acqua, avevate sempre l'allenatore Carlo Biasin?
Sì, avevamo Carlo Biasin, però non si poteva essere allenati solo da lui. Perché lui era una persona anziana [...] e faceva fatica a starci dietro, perché noialtri sentivamo a destra e a sinistra quello che si faceva. Ci hanno dato gli esercizi del Coni, lui li leggeva, però bisognava applicarli e si trovava un po' in imbarazzo. In ogni modo era una persona che ci seguiva. A quell'epoca non c'era motoscafo, non c'era niente, e ci seguiva dall'argine del fiume.
- Avevate un allenatore federale specifico, allora?
No. All'epoca non veniva nessuno, solo quando andavamo a qualche raduno c'era l'allenatore federale.
03:18 - Quindi nessuno può dire: Questi sono stati i miei allievi.
Sì, solo Biasin può dire una cosa del genere, perché siamo cresciuti con lui. [...]
- Ricordo che anche Sambo aveva una grande ammirazione per lui.
Certo! Una persona della sua età che si dedicava a noi [...] era quello che ci aveva insegnato ad andare in barca. [...]
- E quando avete iniziato invece le prime selezioni per arrivare al Messico? Avete fatto delle gare, immagino.
04:28 A quell'epoca vigeva la tabella federale: chi faceva la tabella federale, andava [...]
- Dove l'avete raggiunto questo tempo?
A Milano, in una semifinale del campionato italiano. [...]
- Il tecnico federale, chi era?
06:00 Galli Pietro, di Como.
- Vi trovavate, avevate un buon rapporto?
Certo [...] difficile che uno metta il naso se non ne hai fiducia.
06:30 - Mi racconti un po' di questo viaggio, proprio il viaggio fisico. Dove avete preso l'aereo?
A Roma insieme a tutti gli altri atleti [...]
07:59 - Siete arrivati quanti giorni prima?
40 giorni prima [...]
- In questi giorni vi siete progressivamente ambientati.
09:06 Avevamo già seguito - prima di partire - una preparazione in altura, dapprima al lago [di Forte Buso], un laghetto che c'è andando giù dal Passo Rolle verso Paneveggio. Siamo stati lì circa venti giorni o forse più, poi una settimana-dieci giorni a Sestriere. Ma a Città del Messico c'è un altro clima, una differenza enorme. [...]
- Com'è stato il progressivo avvicinamento all'ultima gara?
10:24 Abbiamo fatto le batterie.
- Avete vinto?
No, siamo arrivati secondi: l'Olanda è arrivata prima e noi secondi.
- Sempre quella famosa Olanda.
Sempre l'Olanda che era la nostra bestia nera.
- Alle batterie siete arrivati secondi, e poi?
Passavano i primi due e siamo entrati in semifinale. In semifinale abbiamo vinto [...]
11:19 - Lei, mi sembra di aver letto, che ha avuto anche dei problemi di respirazione.
Avevo una bronchite, l'avevo presa i giorni precedenti. [...]
12:42 - E finalmente arriva l'ultimo giorno [...]
Che tattica avete usato?
13:09 Eh, non ci sono tattiche! C'è poco da far tattiche, lì bisogna tirare al massimo, girare la manetta: quando vai in moto accendi, tiri e vai.
- Sul giornale è messo che voi avevate preparato la sera prima...
Ah, tutte bazzecole! Non si prepara una gara la sera prima. La gara viene preparata in base agli avversari [...] ».
*
Registrazione effettuata nella sede della CANOTTIERI SILE mercoledì 18 giugno 2014. Intervista di Camillo Pavan, riprese di Luigino Smaniotto.
Trascrizione completa su
Tiramisù World Cup 2019, il Grand final a Treviso
Milano, 2 nov. (askanews) - Weekend di dolcezza e agonismo culinario a Treviso, dove va in scena la sfida più golosa dell'anno: il Tiramisù World Cup 2019 che domenica 3 novembre incoronerà i due campioni del mondo di Tiramisù, l'amatissimo dolce a base di caffe e mascarpone. Francesco Redi ideatore e organizzatore della competizione racconta le novità di quest'anno. Seicento concorrenti provenienti da tutto il mondo nella cornice fantastica della green-house allestita in piazza dei Signori. I concorrenti arrivano dalla Cina, dall'Australia, dall'Austria, dall'Inghilterra e soprattutto dal Belgio e dall'Olanda. Abbiamo effettuato delle selezioni Bibione, Udine e Bruxelles, in questi giorni ci sarà il Grand final che decreterà i due campioni del mondo e poi andremo in tournèè in Brasile dal 20 al 26 novembre a tenere alta il nome del Made in Italy nel Paranà.
2012 - Secondo Meeting nazionale - 1xJM
IL SILE Un fiume di risorgiva
08-07-2014( Riprese effettuate con Videocamera Samsung HMX-H100P/EDS ) Dalle risorgive di Casacorva al Mulino di Quinto di Treviso, attraversando l'Oasi di Cervara.
Il Sile è il fiume di risorgiva più lungo d'Europa: caratterizzato nel suo corso da una molteplicità di ambienti ed ecosistemi diversi, nasce dai celebri fontanassi di Casacorba sfociando nella Laguna di Venezia dopo aver attraversato tutta la pianura trevigiana. Il percorso si addentra ora nelle campagne attraverso sterrate e tratturi raggiungendo l'oasi delle Risorgive, dove boschi e torbiere si alternano alle aree paludose dalle quali l'acqua sgorga naturalmente; l'ente parco ha realizzato un percorso attrezzato, che si snoda attraverso una sentieristica pedonale e ciclabile, denominato La Porta dell'Acqua.
Treviso 1968: dopo il trionfo, la contesa politica (sulla pelle dei campioni olimpici)
La città che aveva accolto come eroi i suoi figli vincitori in Messico, non seppe (o non volle) tenere uniti Primo Baran e Renzo Sambo, che desideravano sì vogare ma che - operai entrambi - dovevano anche lavorare, per vivere.
Baran ricorda quell'incredibile vicenda.
«- Ho avuto casualmente occasione di incontrare Angelo Rossetto, giocando a borea [borella, vedi ] e mi diceva che era stato a Monaco con lei.
Sì, ha fatto le olimpiadi di Monaco.
- Era suo compagno?
È successo questo. Finite le olimpiadi dovevamo andare a lavorare. Io lavoravo all'Officina del Gas, perciò non avevo bisogno di cambiar posto di lavoro. In ogni modo in ferrovia avevamo dei concorsi per andar dentro e siamo andati in ferrovia. Solo che Sambo non ha accettato: ha voluto andare all'ospedale. Il presidente dell'ospedale dell'epoca l'ha messo a fare i turni e facendo i turni non poteva allenarsi, perché se facevi una settimana dalle 10 alle 6 di mattina, quando vai ad allenarti? O dalle 2 alle 10, quando vai? E così lui ha smesso.
In quel periodo era venuto a casa da militare Rossetto, che vogava in Marina, e ci siamo messi assieme. Poi la barca andava e siamo andati avanti così.
Poi abbiamo cercato di recuperare Sambo, appena ne ha avuto un po' la possibilità, ma l'anno dopo si è ammalato: è andato a Dongo per fare il quattro con e si è ammalato ... poi varie vicissitudini.
- Non posso credere che...
01:20 ... nessuno ha cercato di tenerci assieme!
- Ma è una roba incredibile, a pensarci bene, dopo un momento del genere.
Sembrava — lo diciamo ora, cosa posso dire, è brutto dire una cosa del genere — che fosse intervenuta la politica. Cioè i vari politicanti non volevano più tenerci assieme. Perché, non so, io vogando al Dopolavoro ... il Dopolavoro passava per essere del Partito Comunista Italiano e l'Ospedale era considerato della Democrazia Cristiana. Non avevano capito che ognuno ha, purtroppo, il suo carattere e che puoi essere dove vuoi, te ne freghi altamente... Però è intervenuta questa faccenda qua; per me una faccenda politica.
Perché il segretario nostro [del DLF] andava d'accordo con il sindaco, il quale a sua volta andava d'accordo con il nostro presidente. Il sindaco era DC; [Bruno] Marton era della Democrazia Cristiana.
Non sono più riusciti a tenerci assieme. Per quello dico che è intervenuto un qualcosa — vallo a capire cosa — noi sicuramente non eravamo in grado [di capirlo].
02:25 Determinati enti, in determinate situazioni, intervengono. Perché il CONI è intervenuto quando io sono venuto a casa nel 1967, prima degli Europei, e dovevamo andare a fare il raduno collegiale. Io gli ho detto che andavo a correre a Montreal, no, a St. Catharines, sempre in Canada: Santa Caterina, a 40 km da Niagara Fall. Siamo andati a correre lì, c'era il campionato Panamericano ... ci hanno invitato e noi siamo andati a correre. Quando siamo tornati a casa, volevano che andassimo ai collegiali. Io gli ho detto che non ho giorni di ferie e che non vado ai collegiali. In quel momento è intervenuto il CONI. Io non sono andato ugualmente ai collegiali, però ho avuto tutta la disponibilità per andarmene a fare i raduni, per fare quello che mi richiedeva lo sport in quel momento.
03:24 Io dico: finite le olimpiadi nessuno ha più cercato di tenerci assieme. Questo è successo! A Treviso, dalla gloria a zero assoluto.
- Addirittura mettere uno a fare i turni di notte...
Esatto. Era quello che dicevamo.
Allora io ho cominciato con Rossetto».
*
Intervista di C. Pavan registrata il 18 giugno 2014 presso la sede della CANOTTIERI SILE di Treviso.
Riprese di Luigino Smaniotto.
*
Juegos Olímpicos de México 1968
Olympic Games Mexico 1968
TREVISO MERAVIGLIOSA
In Treviso Meravigliosa - Storie di una città gioiosa, Edizioni della Sera, il giornalista trevigiano Alessandro Comin racconta il capoluogo della Marca. Un viaggio sentimentale tra scorci celebri e inediti luoghi del cuore, personaggi, aneddoti, curiosità e riti per (ri)scoprire - a beneficio dei foresti, ma pure dei trevigiani stessi - l'anima di una città e della sua gente.