Cantalici, vino del chianti doc a gaiole in chianti
Cantine Cantalici a Gaiole in Chianti. Una panoramica della produzione di Chianti DOC, dalla vigna all'invecchiamento in botti di rovere nelle cantine del 200 ricavate da una antichissima fornace.
Riprese a terra e con droni effettuate da woola.it
Wine Tour in Cantalici Farm - Review by Chianti Explore
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Cantalici Drone Short HD
Azienda Agricola L'Antica Fornace di Ridolfo
Via della Croce, 7 Loc. Castagnoli Gaiole in Chianti
Siena. Italia
Gaiole in Chianti e dintorni
La nostra verde 'contea' ricca di storia, arte, natura e vini pregiati.
Terre di Gaiole, grande successo la prima edizione
Terre di Gaiole
Grande affluenza di pubblico alla prima edizione di Terre di Gaiole l’evento organizzato dall’associazione omonima che porta in degustazione le etichette di uno dei comuni storici del Chianti Classico.
“A Gaiole abbiamo le più diverse espressioni della denominazione” – racconta Francesco Ricasoli, presidente dell’associazione viticoltori di Gaiole – “con una varietà di suoli notevolissima, da l’Arenaria ad una altitudine più elevata, fino al ciottolato vicino ad Arbia, nella parte più meridionale.“
Vini potenti con tannini muscolosi ma anche rossi più fini ed eleganti, sono le caratteristiche uniche dei vini di Gaiole, quattro diversi terroir rappresentati da produttori con la P maiuscola.
“Per me far vino significa scegliere una direzione delle mille possibili” – racconta Roberto Stucchi Prinetti, Badia a Coltibuono – “e percorrerla con un minimo di coerenza e logica. Lavorare con quello che rende il Chianti speciale, quindi solo le varietà tradizionali come Sangiovese, con selezioni massali poi Colorino, Ciliegiolo e Canaiolo.”
Un territorio quello di Gaiole in Chianti ancora selvaggio che oggi riscopre la sua unicità anche in vigne circondate da boschi.
“Significa essere isolati dal resto del mondo e quindi fare un biologico non contaminato” – racconta Guido Capua, Fietri – “noi siamo biologici da qualche anno, ed il nostro è un biologico protetto, proprio dalla vegetazione e dalle foreste che ci circondano.”
Quasi trenta le aziende in degustazione che sul territorio di Gaiole vanno dai 200 metri sul livello del mare fino ad oltre 600 metri.
“Il nostro Stielle 2014 si è rivelato una annata particolarmente buona” – racconta Alessandro Calì, Rocca di Castagnoli – “questo grazie anche all’altitudine in cui sono posizionate le vigne di questo vino. Stielle – Stelle proprio perché a 650 le uve sono ben ventilate, e questo ha permesso di preservare la qualità del prodotto stesso.”
Un panorama di etichette ricchissimo dai brrad storici ai neonati produttori, che fanno della sperimentazione il loro cavallo di battaglia.
“Noi siamo una azienda nuova” – racconta Andrea Rossi, Casanova di Bricciano – “per noi l’impegno più grande è quello di farsi conoscere per dimostrare che riusciamo a produrre vini di grande qualità.”
Non solo Chianti Classico, qui a “Terre di Gaiole” trovo, tra gli altrim anche un merlot in purezza che rappresenta i quattro caratteri identitari di famiglia.
“Si Chiama FATA: fuoco, acqua, terra, aria” – racconta Michele Monica, Borgo Casa al Vento – “questa annata, la 2015 auspichiamo di riuscire ad aprirla, per avere una pronta beva eccezionale, tra circa quindici anni.”
La direzione del Chianti Classico oggi è sempre più verso le peculiarità territoriali, vero valore aggiunto di una delle denominazione più conosciute al mondo.
“All’interno del Chianti Classico credo ci sia la forma di Sangiovese forse con la maggiore personalità” – Francesco Ricasoli, presidente dell’associazione viticoltori di Gaiole – “ma nello stesso tempo con la più grande bevibilità che si possa trovare non solo in Toscana, ma in tutta Italia”.
Le Miccine, domaine vinicole situé à Gaiole in Chianti
Paula Papini Cook est née à Saint-Bruno de Montarvillle dans la région de Montréal. Elle a retrouvé ses racines toscanes et dirige aujourd’hui avec brio Le Miccine, à Gaiole in Chianti.
Capannelle Gaiole in Chianti, Riprese aeree
Realizzazione video e riprese aeree per l'Azienda Agricola Capannelle a Gaiole in Chianti.
Riprese aeree con drone
Toscanaferien.it - Weingut Cantalici, Weinprobe im Chianti Classico
Als Einstieg in die Geheimnisse des Chianti bietet sich ein Ausflug in der nahen Umgebung von Podere L’Aquila an. Das Weingut Cantalici heißt Gäste von Toscanaferien.it herzlich Willkommen und bietet eine Führung in deutscher Sprache mit anschließender Weindegustation an.
FATA, il Merlot in purezza che nasce nel Chianti Classico
L’azienda Agricola Borgo Casa al Vento presenta in anteprima l’annata 2015, oltre venti mesi in barriques e 12 mesi in bottiglia restituiscono un vino profumato ed elegante.
Durante l’ultimo evento organizzato dall’Associazione Viticoltori di Gaiole “Terre di Gaiole” svolto nella bella cornice delle Ex Cantine Ricasoli a Gaiole in Chianti, ho il piacere di scoprire FATA, un Merlot in purezza made in Chianti Classico, davvero una piacevole sorpresa.
“Questo vino è un omaggio al nostro enologo Andrea Galanti, miglior Sommelier d’Italia 2015” – racconta Michele Monica, direttore commerciale Borgo Casa al Vento – “Fuoco, Aria, Terra e Acqua sono i quattro elementi caratteri identitari della famiglia proprietaria dell’azienda. “
Elegante sia nella bottiglia che nella grafica, FATA rappresenta un’esclusività, ne nascono infatti solo 300 bottiglie numerate, pronte per un lungo invecchiamento.
“Questo vino viene affinato in botti di rovere francese per due anni ed ha una buona longevità” – prosegue Monica – “noi infatti consigliamo di aprire questa annata la 2015 tra circa 15 anni, quando il vino avrà una pronta beva eccezionale.”
Un vino armonioso e secco, di colore rosso rubino intenso, al naso il bouquet risulta complesso e speziato con sentori di frutti a bacca rossa e nera, eccellente la trama tannica.
“Dopo qualche anno di affinamento in bottiglia usciranno i sentori di frutta” – prosegue Monica – “tratto distintivo di questo Merlot che nasce nelle terre misto argilla e galestro di Gaiole in Chianti.”
Chianti Classico Collection 2010 parte 1
Chianti Classico Collection 2010 parte 1
Azienda Vinicola Toscana - Setriolo - Castellina in Chianti - Chianti Classico
Setriolo è un podere in Castellina in Chianti di proprietà della famiglia Soderi, viticoltori già ai primi del novecento. I vigneti si estendono per 3,5 ettari con una netta prevalenza del Sangiovese. L’oliveto invece conta con 880 piante delle varietà tipiche in Toscana.
In un principio l’azienda si è limitata a vendere le uve ma, seguendo un progetto di valorizzazione del territorio e della produzione, nel 2005 viene imbottigliata in azienda la prima vendemmia.
La filosofia di Setriolo, piccola realtà agricola a conduzione familiare, si esprime nell’immagine del suo logo che rappresenta il vecchio olivo scampato alla gelata del 1985, intorno al quale sono stati piantati i nuovi vigneti. Rappresenta la forza e la fedeltà della natura che sostiene i nostri ideali.
Conosco un posticino -- Da Siena a Gaiole in Chianti -- Anteprima 1
Conosco un posticino, ogni giovedì alle 22. Solo su DoveTV (Sky, canale 412). Info e approfondimenti:
Contessa di Radda Riserva Chianti Classico DOCG 2005 Agricoltori Geografico
Contessa di Radda Riserva Chianti Classico DOCG 2005 Agricoltori Geografico
Chianti Nipozzano di Frescobaldi
Vino dal colore invitante. Al naso esprime profumi incredibili e in bocca si comprende subito che è un vino da invecchiamento.
Chianti Nipozzano di Frescobaldi
Degustazione online di Ottobre 2013, Selezione La dolce Vita.
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Cantalici
cantalici.it
L'Antica Fornace di Ridolfo si trova a Castagnoli, piccola borgata di origine medievale del Comune di Gaiole in Chianti, immersa nella tranquillità della campagna toscana. Un territorio, questo, in cui vocazione vinicola ed olivicola hanno radici che si perdono nel tempo, costellato di realtà produttive capaci con lavoro ed impegno di portare alto il nome di quello che, a tutti gli effetti, può essere considerato il cuore senese del Chianti Classico.
Surrounded by lush hills, vineyards and castles, the Cantalici winery is situated in one of Chianti Classicos most beautiful areas. With its award-winning labels and its dedication to the noble art of wine making, it is considered one of Chiantis top estates.
CCC19, il Gallo Nero canta forte e chiaro
Dalle nuove annate emergono scelte produttive lungimiranti, valorizzati i vitigni autoctoni
Il Gallo Nero canta forte chiaro e ci racconta un territorio ed un vino in forte ascesa. La bella conferma durante l’ultima Collection del Chianti Classico, 197 produttori dalle spalle forti.
“In ogni azienda si lavora duramente e quotidianamente per il raggiungimento delle qualità più elevate” – racconta Giovanni Manetti, presidente del Consorzio Vino Chianti – “il consorzio da parte sua deve sostenere questo lavoro fatto dai viticoltori, mettendo in campo una strategia di “premiumizzazione” e di migrazione graduale verso le tipologie con un più alto valore aggiunto. Questo lavoro già si vede perchè nell’ultimo anno la produzione e la vendita di Chianti Classico Riserva e Gran Selezione è aumentata considerevolmente.”
Il vitigno Sangiovese torna finalmente in primopiano ed il know-how dei produttori unito al sapiente utilizzo del territorio restituisce risultati apprezzabili anche in annate difficili come la 2017.
“Un’ottima annata a Lamole” – racconta Simone Coccia, Castellinuzza e Piuca – “per fortuna per noi a Lamole quando fa così caldo la vigna risponde sempre molto bene.”
“La decisione che ci ha permesso di salvare la qualità dell’annata” – racconta Alessia Ricceri, Az. Agr. Gagliole di Castellina in Chianti – “è stata sicuramente quella di lasciare le uve sulle piante più a lungo rispetto ad altre aziende. Questa attesa è stata ripagata da delle piogge arrivate poi sulla prima decade di Settembre.”
Vini dolci, fruttati e piacevoli, quelli dell’annata 2017, ma che forse lasciano meno spazio evolutivo. Otto anni di crescita per una denominazione, impegnata nella valorizzazione delle sue prime eccellenze come la Gran Selezione.
“Bisogna essere convinti di fare delle scelte in azienda, che siano rigorose” – racconta Francesco Ricasoli, Castello di Brolio – Gaiole in Chianti – “per mostrare veramente l’essenza della massima espressione della propria azienda, questo deve rappresentare la Gran Selezione.”
Tra i temi di attualità anche il mutamento climatico, problema che il Consorzio del Chianti Classico insieme ai produttori si prefiggono di approfondire al fine di trovare le giuste soluzioni.
“Stiamo pensando di far partire un progetto di ricerca che affronti questo tema” - – racconta Giovanni Manetti, presidente del Consorzio Vino Chianti – “investire soldi in ricerca è senz’altro molto positivo e utile.”
Il Chianti Classico si conferma territorio pronto ad ogni sfida sia commerciale che produttiva.
Chianti Gourmet Experience Il piacere del food&drink italiano
Valorizzare il territorio e far capire che è possibile abbinare il vino Chianti classico a piatti provenienti da altri territori. È stato il leit motiv della 2ª edizione di Chianti Gourmet Experience, la kermesse enogastronomica nata da un'idea di Vincenzo Guarino, attuale chef del ristorante L’Aria Mandarin Oriental al lago di Como, ma molto legato al Chianti in quanto qui ha ottenuto l’ultima stella Michelin. Al Castello di Meleto, antico maniero che ospita tra l'altro un suggestivo teatrino del Settecento, chef stellati, pizzaioli famosi, ristoranti del territorio, gelatieri di fama, pastry chef, birrifici artigianali e pregiate cantine di vino hanno deliziato per due giorni i palati di tantissimi ospiti che hanno raggiunto Gaiole in Chianti da diverse regioni italiane. Tanti i nomi celebri che hanno preso parte a questa edizione di Chianti Gourmet Experience: dal Piccolo Principe di Viareggio è arrivato lo chef Giuseppe Mancino, due stelle Michelin, che ha presentato il Sushi Toscano. Insieme a lui le stelle Michelin (una) Giovanni Luca Di Pirro del Castello Del Nero di Tavarnelle Val di Pesa con i Ravioli cacio e pepe, anatra, zucca e salsa al foie gras, Rocco De Santis dell’Hotel Brunelleschi di Firenze con Sgombro affumicato bernese, gel di limone ed estratto di olive verdi, Giuseppe Aversa Il Buco di Sorrento con Baccalà con radicchio e pinoli, crema di ricotta erborinata, Lino Scarallo di Palazzo Petrucci di Napoli con Tagliolini di calamaro e peperoncino, Luigi Salomone Spaghetti, aringa, limone e nocciola, Paolo Barrale Gnocchi di baccalà e mandorla, cozze, aglio orsino e tartufo nero, il sous chef di Emanuele Petrosino de i Portici di Napoli con la Rivisitazione della pappa al pomodoro, Vincenzo Guarino Fettucce di grano duro Pastificio Leonessa, tenerone di coniglio, scampo crudo profumato al limone e crema di cipolle di Certaldo. Al Castello di Meleto, fresco del premio Best Chef Social 2019 al recente Chef Awards di Assisi, è arrivato anche il giovane Giuseppe Lo Presti, membro di Euro Toques Italia, de Il Casale di Grimoli con la Parmantier all'arancia, gambero rosso di Mazara, crumble al mais tostato, Francesco Mastronardi di Badia a Coltibuono con Due cannoli, Leonardo Spaccavento dell'Osteria Perano con La Cinta s'è desta, lo chef Marco Del Sorbo di Villa Fiorella, Nino Ferreri della Terrazza degli Dei, Diego Battaglia del Themà Restaurant di Pantelleria, Angelo Borrelli di Villa Balke, Antonio Castrigato del Bistrot a tutta birra, Enrcio Marmo di Castel Monastero, Daniele Bracuto e Gianni Lacorrazza di Cheffri, Ado Selimanovic de Il Celliere, Andrea Oppo e Veruska Granata de Le Contrade, Luca Pennica de Le terre del Sacramento, Lorenzo Chini della Macelleria Chini con la sua Trippa alla Chiantigiana, Ada Damato di Menchetti, Alfonso Porpora di Pastabar Leonessa, Agostino Malapena del ristorante Costanzo, Il Re della Chianina Simone Fracassi della macelleria Fracassi di Rassina con il Wurstel di Chianina Igp al naturale, Antonio Guerra del Vitique Santa Margherita e Michele Cabiddu dell’Isola della Salsiccia di Sarteano. Al Castello di Meleto, a portare in alto le Terre di Siena, con i suoi tre spicchi conquistati nella Guida delle Pizzerie del Gambero Rosso ci ha pensato Tommaso Vatti de La Pergola di Radicondoli, con un suo grande cavallo di battaglia: la Pizza Dolceforte al Cinghiale, mentre Pierluigi Police 'O’Scugnizzo' di Arezzo ha deliziato i presenti con una pizza a base di provola affumicata, crema di peperoni, polvere di olive e di basilico, foglia di cappero e acciughe. Insieme a loro, pizzaioli provenienti dalla Campania, Giuseppe Pignalosa di Ercolano, Vincenzo Esposito della Pizzeria Carmnella di Napoli, Renato Sitko di Villa Giovanna ad Ottaviano, Fabio Cristiano dell’Antica Pizzeria da Gennaro e molti altri.
Tra le tante cantine e birrifici presenti Casa al Vento, Badia A Coltibuono, Bindi Sergardi, Cantalici, Casanova Di Bricciano, Castello Di Ama, Castello Di Meleto, Castello Tricerchi, Podere L’aja, Ricasoli 1141, Rocca Di Castagnoli, Santa Margherita, Tenuta Perano, Terre Nere, Terre Sacre, Bergère Milano, Birrificio La Petrognola di Colognola, il BVS di Pergine Valdarno, il Chianti Brew Fighters di Radda in Chianti, Saragiolino di Torrita Di Siena e Serro Croce di Avellino. E per finire in bellezza i gelati di Sergio Dondoli e Sergio Colalucci, una pesca di Prato di Paolo Sacchetti, una golosità di Salvatore Gabbiano e il Setteveli del celebre pasticcere Luigi Biasetto. Un Chianti Gourmet Experience che ha messo giustamente in vetrina le eccellenze alimentari e professionali di tanti personaggi del mondo dell'ospitalità che con passione professionale rendono grande la nostra piccola (che poi non è) laboriosa Italia.
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La Fornace
Interview with owners Franco and Fabio Gianetti
Agriturismo Il Molinello - wine tour at Podere Fornacella in Montalcino - the vineyards
Agriturismo il Molinello - wine tour 2013 April 23rd. Podere Fornacella, Montalcino - the vineyards
Chianti on air 2.0
Ciao io sono Matteo ho iniziato da poco a giocare con i droni, questo è il mio primo video! spero che ti sia piaciuto! un saluto a presto
Luoghi ripresi Chianti, Greve, Chiocchio, Panzano, Castellina in c.
Attrezzatura
Drone dji mavic pro
Riprese con iphone 8 plus