Monumento chiesa di S. Francesco, Pisa
Una visita, unica nel suo genere, al Monumento Nazionale e chiesa di S. Francesco.
L' edificio attualmente è in fase di restauro.
Si ringrazia
la Soprintendenza Archeologia,
Belle Arti e Paesaggio per le province di Pisa e Livorno,
Italia Nostra Pisa
La Parrocchia di S. Francesco,
gli assistenti alle riprese.
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Cenni storici
La Chiesa è citata dal 1233. Voluta nel 1261 dall'arcivescovo Federico Visconti, contigua ad un convento di Francescani, conteneva e contiene molte cappelle private appartenenti a famiglie nobili pisane.
Le cappelle, che conservano antichi sepolcri familiari, erano state costruite ed adornate dalle famiglie, che esercitavano il diritto di patronato sulla chiesa e sugli arredi sacri, mentre i Francescani si limitavano alla sola amministrazione del culto. Dal 1265-70 il pisano Giovanni di Simone diresse i lavori cui risalgono l'impianto a aula unica coperta a capanna e l'ardito e tipico campanile poggiante all'interno per due lati su mensole.
[fonte wikipedia]
Note sull'ing. Giovanni di Simone:
L'edificio [Ospedale Nuovo] risultava quasi ultimato nel 1262, quando G. doveva essere già al lavoro nella chiesa di S. Francesco a Pisa; la chiesa, infatti, cominciata nel 1261 e terminata, all'infuori della copertura, entro la fine del secolo, è in cotto, secondo una consuetudine tipicamente pisana, ma poggia su un basamento di pietra che, stando a un documento del 1264, un gruppo di magistri lapidum stava cavando dal monte Pisano proprio sotto la direzione di Giovanni. L'elemento che di certo caratterizza l'intero cantiere è il campanile pensile che scarica il peso solo su due muri perimetrali in cui G. inserì due mensoloni che sorreggono un'accuratissima tromba di mattoni concentrici alleggeriti da arcatelle. Sulla base di questa singolare architettura, la Cristiani Testi (1986) ha attribuito a G. anche il campanile di S. Caterina, la chiesa domenicana di Pisa, di poco anteriore a quella francescana. Sebbene non tutti gli studiosi si dichiarino certi di questa attribuzione, c'è da dire che i due campanili pisani costituiscono episodi precoci e molto rilevanti all'interno dello sviluppo dell'architettura mendicante italiana.
[Fonte:
MUSIC thanks to Epic Elite
Between Oceans (feat. Juliet Lyons) di Nick Murray
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Note tecniche:
riprese effettuate senza l'ausilio di luci artificiali e senza alterare l'atmosfera del luogo.
In post, applicazione di filtri per attenuare il rumore (ove possibile),
risalto dei colori e della luce naturale proveniente per lo più dall'abside
Volo ricreativo senza ausilio di GPS.
Altezza max registrata 18m.
San Francesco Castelvecchio Subequo AQ - commentato
Breve documentario commentato sulla Chiesa e Convento di San Francesco di Castelvecchio Subequo (AQ)
Chiesa di Santa Caterina, Livorno
Interno della Chiesa di santa Caterina, detta Dei Domenicani, nel quartiere La Venezia. Piccola bomboniera dell'architetto Giovanni Del Fantasia costruita nella prima metà del 1700. Al suo interno una Pala del Vasari, l'Inconorazione della Vergine e la cappella del Gesù della Pietà, detta di San Valentino, completamente restaurata e con gli affreschi ottocenteschi di Cesare Maffei realizzati sulla volta della cupola.
Sito ufficiale:
Le campane di San Francesco
© Eleonora Crupi
Serata speciale a Pisa con Vittorio Sgarbi pro salvataggio San Francesco
Sabato 7 gennaio la Sala del Capitolo del Convento dei Frati Minori Conventuali di San Francesco a Pisa è stata protagonista di un evento culturale unico per la città di Pisa, voluto dal Circolo Culturale Filippo Mazzei e ripreso dalle telecamere di 50 Canale che lo manderà in onda lunedì prossimo, 9 gennaio, alle ore 21 circa.
Alla serata ha partecipato anche il Sindaco di Pisa Marco Filippeschi.
La Giornalista Carlotta Romualdi ha prima condotto un incontro introduttivo con gli sponsor della serata, l’Assessore del Comune di Pisa Andrea Serfogli, il Giornalista Vaticanista Franco Mariani - uno dei due curatori del sito della nostra parrocchia -, che hanno illustrato brevemente lo scopo della serata e presentato le meraviglie artistiche che offre il Convento e la chiesa di San Francesco, Monumento nazionale, ma che disgraziatamente è chiuso dallo scorso aprile per rischio crollo tetto.
Dopo questa introduzione la parola è andata al Critico d’Arte Vittorio Sgarbi che prima di commentare la bellezza di venti fotografie significative della nostra terra tra opere d’arte e monumenti cittadini arrivando fino alla Certosa di Calci ed alla Torre del Brunelleschi di Vicopisano, facendo rivivere un rinnovato amore tra cittadini e fenomeno artistico, riscoprendo storie ed angoli della nostra città, ha voluto sottolineare l'importanza di tutto il complesso artistico di San Francesco - chiesa, convento, sala del capitolo, chiostro - e della sua urgenza di un restauro, della sua riapertura e soprattutto del suo inserimento in un percorso turistico che la valorizzi ancor di più di quello che è fino stato ad oggi.
Hanno partecipato alla realizzazione dell’incontro, facendo il bis con quello dell’anno scorso, a cui parteciparono centinaia di persone agli Arsenali, la Paim Geo Salute, il Credito Cooperativo della Valdinievole – Agenzia di Ghezzano, il Comune di Pisa con l’Assessore al Patrimonio Andrea Serfogli, e i Frati del Convento di San Francesco che hanno messo a disposizione la meravigliosa location della Sala del Capitolo, facendo scoprire al critico d’arte un nuovo luogo della città, che oggi, disgraziatamente, non si può più ammirare in tutta la sua bellezza.
Riprese di Nicola Nuti e Franco Mariani.
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Visita generale della chiesa di San Francesco a Pisa
Visita generale della chiesa di San Francesco a Pisa.
Riprese di Franco Mariani.
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L'inaugurazione della grande statua della Madonna dei Popoli a Livorno
Massimiliano Cochi ci racconta la storia di devozione della Madonna dei Popoli a Livorno.
video santa caterina
chiesa santa caterina a Livorno. l'unica chiesa a pianta ottogonale della città. con opere d'arte al suo interno, quali la Madonna assunta in cielo di Vasari
Santuario Montenero, Tuscany, Italy
La storia del Santuario
La fama dell'immagine miracolosa si diffuse presto, a motivo delle tante grazie operate dalla Beata Vergine; cominciano i pellegrinaggi e con essi crescono le offerte per il piccolo oratorio che ospita la Madonna.
Già nel 1380 furono iniziati i lavori per ampliare la Cappella e i locali che servivano al riparo dei pellegrini. Ai primi custodi del santuario, quasi sicuramente i frati terziari, seguirono le custodie dei Gesuati (dal 1442 al 1668) e dei Teatini (dal 1668 al 1792 ) indicati allora come i più qualificati ad espletare il servizio presso il Santuario. Infatti nel 1720, i Teatini iniziarono i lavori di ampliamento del Santuario che terminarono nel 1774. In questo lasso di tempo la Madonna di Montenero operò alcuni miracoli a favore di tutta la città tra i quali quello del 1742 quandò la città fu sconvolta da un violento terremoto e ancora una volta soccorsa dalla sua protettrice e dalla sua immagine che fu trasportata in città e posta davanti alla Collegiata.
A Livorno quel miracolo non fu mai dimenticato tanto che ogni anno si rinnova il voto che i livornesi fecero alla Madonna ...di digiunare in perpetuo il 27 gennaio, di non fa balli, né maschere, di assistere nella Collegiata stessa all'annua funzione di ringraziamento...''. Nel 1792 il Santuario fu affidato ai Monaci benedettini Vallombrosani che ne sono attualmente i custodi.
RAVENNA - CAPPELLA DI SANT'ANDREA
Al museo arcivescovile ci trovate due capolavori:
la cattedra d'avorio e la imperdibile cappella di Sant'Andrea.
Meravigliosi
SINE MODO -I. Luperini - S'è partita la nave - 10
SINE MODO - Live in Pisa, Chiesa di San Torpé - 30/08/2014
Angela Marradi, Irene Luperini, Roberta Mancuso - voci/ Ellie Young - violoncello
sine_modo@virgilio.it or SINE MODO on Fb
Places to see in ( Siena - Italy ) Basilica di San Domenico
Places to see in ( Siena - Italy ) Basilica di San Domenico
The Basilica of San Domenico, also known as Basilica Cateriniana, is a basilica church in Siena, Tuscany, Italy, one of the most important in the city. The church was begun in 1226-1265, but was enlarged in the 14th century resulting in the Gothic appearance it has now. However, aspects of the Gothic structure were subsequently destroyed by fires in 1443, 1456 and 1531, and further damage later resulted from military occupation (1548-1552).
It is a large edifice built, like many contemporary edifices of the mendicant orders, in bricks, with a lofty bell tower on the left (this was reduced in height after an earthquake in 1798). The interior is on the Egyptian cross plan with a huge nave covered by trusses and with a transept featuring high chapels. The church contains several relics of St. Catherine of Siena, whose family house is nearby.
Cappella delle Volte is an old praying place of Dominican nuns, connected to numerous episode of sanctity of Catherine of Siena's life. It houses the Canonization of St. Catherine by Mattia Preti, flanked by two 1602 paintings by Crescenzio Gambarelli. Other works by the latter are also present. The main wall has a portrait of St. Catherine.
the left wall of the nave has a Madonna with Child by Francesco di Vannuccio, framed by an Eternal with Saint by Il Sodoma and by a predella with fifteen Stories of the New Testament by Antonio Magagna. Rutilio Manetti painted a St. Anthony Abbot's Exorcism, Sebastiano Folli a St. Catherine of Alexandria and Francesco Vanni a St. Hyacinth Saving a Statue of the Madonna from a Fire.
The altars on the right side are decorated by a Appearance of the Virgin by Stefano Volpi (1630), a Nativity of the Virgin by Alessandro Casolani (1585) and a reliquary of St. Catherine's relics. They are followed by the St. Catherine Chapel, with, in the centre, an altar housing the saint's head and thumb. Il Sodoma provided an Fainting and Ecstasy of St. Catherine and Death of Niccolò di Tuldo for the chapel, while by Francesco Vanni is a St. Catherine's Exorcism (1593-1596). The 15th century marble pavement, featuring Orpheus and animals, is attributed to Francesco di Giorgio.
( Siena - Italy ) is well know as a tourist destination because of the variety of places you can enjoy while you are visiting Siena . Through a series of videos we will try to show you recommended places to visit in Siena - Italy
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Chiesa Santa Cecilia nella Parrocchia San Francesco di Pisa
La Chiesa di Santa Cecilia è affidata alla Parrocchia di San Francesco di Pisa.
Fondata verso il 1103 dai Monaci Camaldolesi, fu consacrata nel 1107 e completata nel corso del XIII secolo.
La struttura è in laterizio con basamento in pietra; è ad aula unica coperta a capanna ed è decorata da una bifora in facciata e da archetti sottotetto includenti bacini ceramici islamici e pisani del XIII secolo; copie, in quanto gli originali sono al Museo di San Matteo di Pisa.
Caratteristico è il campanile in laterizio del 1236 con monofore, sospeso all'interno su una colonna.
È stata ampiamente ricostruita dopo i danni della seconda guerra mondiale.
Sopra il portale di ingresso della chiesa una bifora che reca, al centro, stemmi della famiglia Agostini della Seta, Patrona della chiesa.
All'interno, Martirio di santa Cecilia di Ventura Salimbeni (1607).
Riprese di Franco Mariani.
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Festa del Voto Messe
In occasione della Festa del Voto, il Provinciale d'Italia, il Canonico Luzuy ha celebrato una Messa solenne di ringraziamento per la protezione materna concessa dalla Madonna di Montenero alla Città. La messa in latino, accompagnata dal canto gregoriano e polifonico, è stata celebrata nella cappella dell'ospedale di Livorno.
Il miracolo eucaristici custodito a Antignano
Nella cappella dell'istituto delle suore Piccole Missionarie del Sacro Cuore è custodita una reliquia preziosa: un'ostia da cui è scaturito sangue umano. In questo video alcune immagini della reliquia.
NEW YORK 03-CHIESA DI S. FRANCESCO D'ASSISI - INTERNO
BELLISSIMA CHIEDA CATTOLICA A NEW YORK...
Italia Livorno
Giornale Luce B1540 del 05/07/1939
Descrizione sequenze:la sede del partito nazionale fascista a Livorno ; nel sacrario dei caduti fascisti nella sede del partito la salma dell'eroe composta in una camera ardente ; autorità del partito, tra cui Alfieri, rendono omaggio alla salma ; bambini in ginocchio pregano per la salma ; i libri della firma delle presenze ; Mussolini, la vedova con Galeazzo, la moglie del Duce, Edda Ciano e i fratelli dell'eroe accompagnano il feretro ; un imponente corteo, aperto dai battaglioni marinari, gli squadristi della Disperata di Firenze ; le insegne e i labari del partito fascista ; i sansepolcristi con il gagliardetto ; i componenti del Direttorio e i federali di tutta Italia ; l'affusto del cannone con il feretro fiancheggiato dagli squadristi e dai valletti reali ; dietro al feretro, Mussolini il ministro della casa reale in rappresentanza del Re ; dietro ancora i membri del governo, i componenti del Gran Consiglio e gli ammiragli ; una grande folla segue il corteo ; il feretro viene portato a spalla dagli squadristi nel Duomo di Livorno ; uno squadrista porta il cuscino con le decorazioni di cui era insignito l'eroe ; l'uscita dalla chiesa, Mussolini dà l'estremo saluto a Costanzo Ciano ; di nuovo il corteo si muove verso il cimitero ; nel camposanto della Purificazione la salma è stata deposta nella cappella di famiglia ;
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Pisa - sei in una Città Meravigliosa
La città di Pisa è conosciuta in tutto il mondo per la meravigliosa Piazza dei Miracoli o Campo dei Miracoli, cioè la Piazza del Duomo, il luogo dove sorgono monumenti unici come la Torre Pendente, il Duomo, il Camposanto e il Battistero.
Il Duomo è un capolavoro d’arte romanica costruito tra l’XI e il XII secolo con al suo interno una quantità impressionante di capolavori.
Il Battistero che fronteggia la facciata del Duomo è un altra opera d’arte del romanico, fu edificato tra il XII e il XIV secolo.
La Torre di Pisa o Torre Pendente è l’edificio più famoso della città, conosciuta per la sua spettacolare inclinazione, è il campanile del Duomo e fu edificato tra il XII e il XIV secolo.
Il Camposanto è un capolavoro dello stile gotico toscano e risale al XIII secolo, vi si trovano dei meravigliosi affreschi di Benozzo Gozzoli, Andrea di Bonaiuto, Antonio Veneziano, Buffalmacco, Taddeo Gaddi, Piero di Puccio e Spinello Aretino, una serie di importanti sarcofagi di epoca romana e vari altri capolavori.
Il Museo delle Sinopie e il Museo dell’Opera del Duomo completano i capolavori del Campo dei Miracoli.
Oltre alle architetture presenti in Piazza dei Miracoli la città ha altri notevoli edifici come la Chiesa di Santa Maria della Spina situata lungo l’Arno, la Chiesa di San Frediano, la Chiesa di San Paolo a Ripa d’Arno con la vicina Cappella di Sant’Agata, la Chiesa del Santo Sepolcro, il Palazzo Arcivescovile, la Chiesa di San Michele in Borgo, la Chiesa di San Nicola.
La Piazza dei Cavalieri con il Palazzo dei Cavalieri, il Palazzo dell’Orologio e la Chiesa di Santo Stefano dei Cavalieri.
Nel quartiere di San Francesco si trovano le chiese di: San Zeno (X-XII secolo), San Paolo all’Orto, Santa Cecilia e Sant’Andrea Forisportam.
Tra le opere di fortificazione restano vaste sezioni delle mura medievali con numerose porte, la Cittadella Nuova e la Cittadella Vecchia.
Tra i ricchi musei della città merita un posto di primo piano il Museo Nazionale di San Matteo unico la mondo per la pittura su tavola a fondo oro dei secoli XII-XIV custodisce anche altri capolavori pittorici della stessa epoca.
edicole votive livorno
alcune delle 150 edicole votive presenti sul territorio della diocesi di livorno
Visiting the National Museum of San Matteo, Pisa
Visiting the san Matteo Museo in Pisa, a mid size museum plenty of masterpieces. visiting time one hour, including the fake Modigliani sculptures found in Livorno in 1984. (
From Wikipedia:
I tre falsi
In occasione di una mostra promossa nel 1984 dal Museo progressivo di arte moderna di Livorno (oggi scomparso, ma all'epoca ospitato nei locali di Villa Maria) per il centenario della nascita e dedicata alle sue sculture, su pressione dei fratelli Vera e Dario Durbè si decise di verificare se la leggenda popolare locale, secondo la quale l'artista avrebbe gettato nel Fosso Reale delle sue sculture fosse vera.
Secondo la leggenda infatti nel 1909 Modigliani tornò temporaneamente a Livorno decidendo di scolpire alcune sculture che mostrerà poi presso il Caffè Bardi ad amici artisti, i quali lo avrebbero deriso consigliandogli di gettarle nel fosso. Dragando il canale nei pressi della zona di piazza Cavour, dove si trovava il Caffè Bardi, vennero ritrovate tre sculture rappresentanti tre teste.
I critici d'arte si divisero: da una parte Federico Zeri che negò subito l'attribuzione e dall'altra Dario e Vera Durbè, conservatrice dei musei civici livornesi, ed ancora Giulio Carlo Argan e Cesare Brandi attribuirono le teste con certezza a Modigliani. Un mese dopo il ritrovamento, quattro studenti universitari livornesi si presentano alla redazione del settimanale Panorama dichiarando la burla e presentando come prova della falsificazione una fotografia che li ritrae nell'atto di scolpire una delle teste, ricevendo, come compenso per lo scoop, dieci milioni di lire.
La cosiddetta testa numero 2 era opera loro, realizzata per burla con banali attrezzi prima di essere gettata nottetempo nel Fosso Reale e come prova mostrarono una fotografia che li ritraeva con la scultura. Di fronte alle perplessità suscitate, tre di loro furono invitati a creare in diretta un nuovo falso, durante uno Speciale TG1, al fine di dimostrare coi fatti la loro capacità di realizzarlo in così poco tempo (come riteneva invece impossibile Vera Durbè, la quale fino alla morte si riterrà convinta, almeno apparentemente, dell'originalità delle tre teste).
Successivamente, anche a seguito dell'invito rivolto in televisione da Federico Zeri, anche l'autore delle altre due teste uscì dall'anonimato; si trattava di Angelo Froglia (Livorno 1955-1997), un pittore livornese lavoratore portuale per necessità, il quale dichiarò che la sua non voleva essere una burla, ma che si trattava di «...un'operazione estetico-artistica - per verificare - fino a che punto la gente, i critici, i mass-media creano dei miti».
Ad avvalorare la posizione del Froglia vi era un suo filmato durante il quale scolpiva le due teste. Froglia, mentre scolpiva le pietre, realizzò anche il film Peitho e Apate... della persuasione e dell'inganno (Cerchez Modi), che suscitò l'interesse della critica al Torino Film Festival del 1984. Il Froglia successivamente dichiarerà di esser stato aiutato, nel gettare le teste nei fossi, da altre due persone: un pescatore con la barca e un dipendente del comune che fece scivolare in acqua le pietre.
Nel 2011 il regista Giovanni Donfrancesco ha realizzato il film documentario Le vere false teste di Modigliani che ricostruisce la vicenda. La disputa tra storici d'arte a proposito della originalità o meno delle teste e la prova dell'erroneo giudizio di taluni di essi, in particolare viene menzionato Giulio Carlo Argan, rappresenta uno degli episodi maggiormente citati nei luoghi comuni nei confronti dei critici d'arte.
Ancora oggi il discusso e controverso catalogo pubblicato in poche ore dopo la scoperta delle teste e presentato in esclusiva durante la mostra dedicata a Modigliani a Livorno voluta da Vera Durbè è in vendita come rarità presso l'editore Books & Company. Battezzato subito come il catalogo della beffa di Modì è diventato una rarità per amatori e costituisce una testimonianza molto concreta sulla labilità e le distorsioni che colpiscono spesso il giudizio della cultura ufficiale quando questa soccombe al sensazionalismo della novità a tutti i costi od al fremito dell'esclusiva editoriale.