Mondovì (Cuneo) Cattedrale di San Donato - architetto Francesco Gallo - slideshow
Diversi furono gli edifici che nel corso dei secoli furono consacrati ad essere la sede cattedrale della diocesi. La prima cattedrale fu la pieve di san Donato (XII secolo), rimpiazzata da una nuova chiesa rinascimentale agli inizi del XVI secolo. Questa fu abbattuta per volere del duca Emanuele Filiberto nel 1574, ed allora divenne cattedrale la chiesa di san Francesco, che a sua volta lasciò il posto all'attuale cattedrale, che fu costruita, su progetti dell'architetto Francesco Gallo, tra il 1743 ed il 1753 e consacrata dieci anni dopo dal vescovo Michele Casati.
La chiesa è ricca di opere d'arte, risalenti anche agli antichi edifici sopra descritti. Tra questi l'altare della chiesa rinascimentale (1507), ora conservato nella sala capitolare; un antico busto di papa Pio V donato da Pio IX nel 1872; e diversi dipinti risalenti al XVII-XVIII secolo di artisti piemontesi e lombardi. La decorazione pittorica e gli stucchi degli interni sono stati eseguiti a metà dell'Ottocento. Il presbiterio e l'altare maggiore sono decorati da grandi affreschi: nel catino absidale troviamo il Martirio di san Donato, di Paolo Emilio Morgari; nella cupola la Glorificazione di san Pio V; nel presbiterio l' Incoronazione di Maria. Piccolo gioiello dello stile rococò del Settecento è la Cappella del suffragio, con crocifisso in alabastro della fine dello stesso secolo.
L'organo a canne della cattedrale è stato costruito nel 1822 dai Fratelli Serassi, riformato da Carlo Vegezzi Bossi nel 1893 e restaurato ed ampliato dai suoi eredi nel 1939. A trasmissione pneumatica, ha due tastiere di 58 note ciascuna ed una pedaliera di 30, con la seguente disposizione fonica:
Presepi Foggiani [in full HD]
Il presepe (o presepio) è una rappresentazione della nascita di Gesù, derivata da tradizioni medievali.
Il termine deriva dal latino praesaepe, cioè greppia, mangiatoia,Il presepe moderno indica una ricostruzione tradizionale della natività di Gesù Cristo durante il periodo natalizio: si riproducono quindi tutti i personaggi e i posti della tradizione, dalla grotta alle stelle, dai Re Magi ai pastori, dal bue e l'asinello agli agnelli, e così via.
La tradizione, prevalentemente italiana, risale all'epoca di San Francesco d'Assisi che nel 1223 realizzò a Greccio la prima rappresentazione vivente della Natività.
Il primo presepe scolpito di cui si ha notizia è quello realizzato da Arnolfo di Cambio fra il 1290 e il 1292. Le statue rimanenti si trovano nel Museo Liberiano della Basilica di Santa Maria Maggiore a Roma.
Dal XVII secolo il presepe iniziò a diffondersi anche nelle case dei nobili sotto forma di soprammobili o di vere e proprie cappelle in miniatura anche grazie all'invito del papa durante il Concilio di Trento poiché ammirava la sua capacità di trasmettere la fede in modo semplice e vicino al sentire popolare.
Ma il grande sviluppo dei presepi scolpiti si ebbe nel Settecento, quando si formarono le grandi tradizioni presepistiche: quella del presepe napoletano, quella del presepe genovese e quella del presepe bolognese. In questo secolo, da un lato, si diffusero i presepi nelle case.
Anche in Italia il presepe si differenzia, nelle varie regioni, per ovvi motivi culturali. Per lo più, quando si parla dei presepi italiani non si effettua una vera e propria distinzione dal punto di vista culturale: in Italia i diversi presepi si differenziano piuttosto per i diversi prodotti e materiali utilizzati per ricreare la scena della nascita del bambino Gesù. Possiamo ricordare a tal proposito il presepe pugliese che utilizza la carta pesta per realizzare il prodotto finito.
email cirodeleo@gmail.com
Cuneo chiesa di S. Sebastiano + DUOMO (Cattedrale S. Maria del Bosco e S. Michele)
Per tutto il trecento la città di Cuneo non aveva chiese dedicate a San Sebastiano. Una chiesetta a lui dedicata sorse per iniziativa del comune nel 1431 sulla via vecchia di Borgo. Era di forma circolare con molte finestre così che i fedeli potevano assistere alla messa anche in periodo di epidemia senza stare in uno luogo chiuso. Una tela esposta in contrada Mondovì nella chiesa di San Sebastiano illustra una processione, porta la scritta Capela di S.Sebastiano.
All'interno della chiesa si possono ammirate opere del pittore secentesco saviglianese Giovanni Antonio Molineri quali: Cristo crocifisso con i ss. Sebastiano, Rocco e due disciplinanti in orazione, 1626-27, ancòna del coro della chiesa, e gli Evangelisti, nei pennacchi, 1628-29.
Dal 2012 fa parte del Museo diocesano San Sebastiano.
La cattedrale di Santa Maria del Bosco è il principale luogo di culto cattolico di Cuneo, sede vescovile della diocesi omonima.
La chiesa di Santa Maria del Bosco è molto antica e dipendeva dall' abbazia benedettina di Borgo San Dalmazzo. Nel 1470 vennero compiuti dei restauri, di cui è rimasto il fonte battesimale. Altri lavori di restauro vengono fatti nel 1560 per l'arrivo di Emanuele Filiberto, la facciata venne dipinta da Pietro Dolce di Savigliano. La chiesa attuale, costruita sul luogo di una preesistente chiesa medievale, risale al XVII secolo, quando l'antico edificio crollò in parte (1656), per cui si dovette metter mano alla ricostruzione, affidata all'architetto Giovenale Boetto di Fossano. Altri importanti interventi furono eseguiti nel Settecento e nell'Ottocento, quando furono costruite la facciata e la cupola in stile neoclassico. Tra il 1684 e il 1685 Andrea Pozzo dipinse l'icona dell'altar maggiore. Nel 1774 l'assedio di Cuneo arrecò vari danni all'edificio, approfittando dell'occasione venne ampliata la chiesa. Nel 1832 l'architetto Rovere progettò la cupola. Nel 1860 furono poste le statue di San Pietro, San Vincenzo, Santa Teresa, opere di Giuseppe Dini.
L'antica facciata non era in linea con la strada e una tale asimmetria nell' ordinatissima città non poteva starci, allora si chiese all' architetto cuneese Antonio Bono di sistemare la situazione. Decise così di creare una nuova facciata sovrapposta a quella vecchia però non in linea con il resto della chiesa ma con la strada. La facciata odierna presenta un portico quattro colonne corinzie, ed un timpano tipicamente neoclassici. Sulla trabeazione scorre la scritta:
L'interno è a croce latina; la cupola è stata innalzata nel 1835 ed è stata internamente affrescata da Giuseppe Toselli. Tra le opere degne di menzione ci sono: la pala d'altare, raffigurante Maria vergine in trono con bambino tra santi, opera seicentesca di Andrea Pozzo; il pulpito barocco, la cappella del Santissimo Sacramento.
All'interno del Duomo, sotto la Cappella di San Giuseppe, vi è la Cripta dei Vescovi dove sono sepolti i Vescovi di Cuneo:
Santa Messa - Medaglia Miracolosa 2019 - p.Giorgio Maria Faré
Santa Messa delle ore 7.30 nella memoria dell'ultima apparizione della Madonna della Medaglia Miracolosa.
27 novembre 2019, Santuario del Carmelo di Monza.
Sito web:
Ultimo Il ballo delle incertezze - Sarà Sanremo 15/12/2017
LA PUNTATA INTEGRALE SU RAIPLAY
TUTTE LE PUNTATE - Ultimo canta Il ballo delle incertezze
Il presepe in piazza san pietro
8 gennaio 2015 - La prima descrizione della Natività ci giunge dagli evangelisti Luca e Matteo. Nei loro brani, infatti, c'è già tutta la sacra rappresentazione che, a partire dal medioevo, prenderà il nome latino di praesepium ovvero recinto chiuso, mangiatoia. Proprio Luca, infatti, narra dell’umile nascita di Gesù in una mangiatoia perché non c'era per essi posto nell'albergo (Ev., 2,7) dell'angelo che annunciò l'evento ai pastori presso i loro rifugi, dei magi venuti da oriente seguendo la stella, per adorare il Bambino che i prodigi del cielo annunciavano già re.
A partire dal IV secolo la Natività diviene uno dei temi dominanti dell'arte religiosa e in questa produzione spiccano per valore artistico: la natività e l'adorazione dei magi del dittico composto da cinque parti in avorio e pietre preziose che si ammira nel Duomo di Milano e che risale al V secolo e i mosaici della Cappella Palatina a Palermo, del Battistero di S. Maria a Venezia e delle Basiliche di S. Maria Maggiore e S. Maria in Trastevere a Roma. In queste opere dove si fa evidente l'influsso orientale, l'ambiente descritto è la grotta, che in quei tempi si utilizzava per il ricovero degli animali, con gli angeli annuncianti mentre Maria e Giuseppe sono raffigurati in atteggiamento ieratico simili a divinità o, in antitesi, come soggetti secondari quasi estranei all'evento rappresentato.
Dal secolo XIV la Natività è affidata all'estro figurativo degli artisti più famosi che si cimentano in affreschi, pitture, sculture, ceramiche, argenti, avori e vetrate che impreziosiscono le chiese e le dimore della nobiltà o di facoltosi committenti dell'intera Europa, valgano per tutti i nomi di Giotto, Filippo Lippi, Piero della Francesca, il Perugino, Dürer, Rembrandt, Poussin, Zurbaran, Murillo, Correggio, Rubens e tanti altri.
Il presepio come lo vediamo rappresentare ancor oggi nasce secondo la tradizione dal desiderio di San Francesco di far rivivere in uno scenario naturale la nascita di Betlemme coinvolgendo il popolo nella rievocazione che ebbe luogo a Greccio la notte di Natale del 1223. L'episodio fu poi rappresentato magistralmente da Giotto nell'affresco della Basilica Superiore di Assisi.
Frate Alessandro e Damiano Colombo in Fratello Sole Sorella Luna- al piano il M° Alessandro De Bei
Concerto di Natale 1°Dicembre Basilica di San Vittore a Verbania -Intra- Pro restauri della Basilica. Frate Alessandro solista,Coro Polifonico di San Vittore diretto dal M°Zoja, M°Alessandro De Bei al piano.Voci Narranti: Laura Cristofari, Silva Cristofari,Dario Conte . Nel Finale il duetto è stato fatto col giovane Tenore Damiano Colombo - Ci scusiamo per la qualità del video (ci stiamo lavorando) ma è stata una registrazione fatta di corsa per non perdersi questa meraviglia!
Tesori del Piemonte - visita alla Chiesa Cattedrale di Fossano CN - 08/Ago/2014
.. tra le cattedrali più pittoresche del Basso Piemonte. Cattedrale di Fossano CN. Riprese MoniaDeejay
TIGLIOLE & DINTORNI - D'ASTI
Storia del Comune di Tigliole (AT)
Teliolas appare per la prima volta nel 974 tra i territori donati dall' imperatore al vescovo di Asti. Teliolas a quei tempi però poteva territorailmante farsi corrispondere all'attuale Tigliolette. Attorno all' XI secolo questa località prese il nome di Teglole inferiores per distinguerla da Tegloles superioses sviluppatasi più a monte, nei luoghi dell' attuale centro paese. Questa seconda località appare per la prima volta nel 1041 in un elenco dei beni posseduti direttamente dalla chiesa e quindi dipendente dal vescovo di Pavia. Le due comunità ebbero storie diverse fin verso il 1500, quando con la decadenza e l' abbandono di Tegloles inferiores, i territori vennero unificati e rimase solo un nome che con modifiche successive divenne, per l'appunto, Tigliole. Tra le prime infeudazioni del borgo appaiono nel XIII secolo quelle ai Solaro, investiti dal Vescovo di Pavia. Dal 1340 al 1353 il dominio passa a Luchino Visconti, per poi ritornare ai Solaro. Nel 1422, per non aver assolto agli obblighi feudali nei confronti del Vescovo di Pavia, i Solaro vengono dichiarati decaduti. Nel 1424 il Vescovo passa il feudo ai Signori di Montafia. Nel XVI secolo nasce una lunga controversia tra il Vescovo di Asti e quello di Pavia per i possedimenti di Tigliole. Nel 1577 l' ultimo conte di Montafia muore senza lasciare eredi maschi ed il Papa sequestra il feudo e ne assegna l' amministrazione ad un governatore, un abate. Da quel momento l' intero territorio di Tigliole diviene diretto possesso del Papa, retto da un governatore abate. Gli abati che si sono succeduti nei secoli hanno sempre difeso con fermezza l' autorità papale. Ma nel 1741 Carlo Emanuele III di Savoia ottiene dal Papa il vicariato su Tigliole. Con l' avvento del successore, Vittorio Amedeo III, tutti i privilegi fino ad allora goduti dalla comunità vengono a cessare; anche i tigliolesi vengono assoggettati agli obblighi di tutti gli altri sudditi. Con i Savoia il feudo passa ai Marchesi di Ormea, poi ai Conti di Andezzeno, quindi ai Tapparelli.
Personaggi illustri
Carlo Maria Borio di Tigliole (n. Tigliole 1681- m. Parigi 1764): abate e diplomatico espertissimo, divenne incaricato d'affari della Nunziatura di Francia per ben due volte, nel 1712 e 1719. Abbandonato l'abito religioso venne creato da Papa Clemente XI cavaliere dell'Ordine del Cristo nel 1720. Nel 1725 venne nominato Ministro Residente e Plenipotenziario del Duca di Guastalla Presso il re di Francia. Nel 1741 venne creato conte dal duca Giuseppe Maria Gonzaga di Guastalla.
Giovanni Francesco Odoardo Cocchis (n. Tigliole 1737-m. 1805): sacerdote e letterato esimio. Laureatosi in teologia; venne aggregato al collegio di belle lettere della Regia università di Torino, e fu priore della regia accademia dei nobili. Di lui si stampò in Torino (1783) un saggio di poesie piacevoli, divise in due volumi: il primo per altro contiene le poesie serie, ed il secondo le scherzose.
Gian Secondo de Canis (n. 1770-m. 1830): avvocato, magistrato ed illustre storico dell'astigiana, in particolare autore della Corografia astigiana opera inedita conservata in manoscritto presso la Biblioteca di Asti.
Luoghi di interesse
In Località Case Doglioni è presente il Centro di Recupero Animali Selvatici (CRAS), gestito dalla LIPU sezione di Asti. Il centro, che si estende per circa 4 ettari nelle colline di Tigliole, è una struttura ospedaliera per animali selvatici feriti, il fine è quello di permettere agli animali feriti di recuperare totalmente le proprie capacità. Il centro non è solo incentrato sul recupero della fauna, la LIPU sezione di Asti organizza numerose iniziative che hanno come punto fermo il centro di recupero. Molte attività hanno come scopo la ricerca e la divulgazione scientifica (Radiotracking, Inanellamento a scopo scientifico, posizionamento di nidi artificiali) Inoltre ogni anno il centro ospita delle scolaresche per lezioni di educazione ambientale.
Eventi e feste
Ogni anno, all'inizio di giugno, si svolge la Fiera bovina denominata Stelle in stalla in cui sono esposti i capi di bestiame degli allevatori provenienti dalle zone limitrofe, i migliori sono poi premiati alla sera. Durante la giornata si svolgono inoltre varie attività collaterali e la pro loco organizza sia il pranzo sia la cena: la specialità servita è il vitello allo spiedo.
Nel week-end più vicino al 10 di agosto, poi, si svolge la festa di San Lorenzo, patrono del borgo.
Collegamenti esterni :
Way to Hollywood Live @ Discoteca CABIRIA (Borgo s. Dalmazzo CN)
Party Rock
Coro VOXES - Coup de Theatre -CINEMA TEATRO I PORTICI FOSSANO
Coro Voxes Cinema I Portici Fossano 08.01.2015 I VoXes, ensemble vocale a cappella, nascono nel 2005 dall’offerta formativa del Civico Istituto Musicale “Vittorio Baravalle”. Il gruppo si compone attualmente di 19 elementi, esegue brani da 4 a 8 voci scritti ed arrangiati appositamente per la formazione, trattando vari generi che spaziano dal jazz al pop e dalla world music alla sperimentazione, il tutto esclusivamente vocale, senza l’accompagnamento di strumenti musicali.
Il concerto è organizzato in collaborazione tra Slow Cinema / Teatro I Portici e Fondazione Fossano Musica, con il contributo del Comune di Fossano e della Fondazione CRF.
Il costo del biglietto è di 15€, ridotto 12€ e speciale riduzione per gli under 18 a 6€.
Ceppo di Natale a Macchia di Giarre (CT) 24/12/2019
La banda di Babbo Natale in piazza San Vito a Macchia con la tradizionale accensione dello zucco
Rocca Canavese Serale MTB
QUANDO ARRIVA LA BANDA. - (Quand'arrive la bbande) Musica di VINCENZO COCCIONE
QUANDO ARRIVA LA BANDA. - (Quand'arrive la bbande) Musica di VINCENZO COCCIONE - testo di Camillo Coccione
QUAND'ARRIVE LA BBANDE
Quande arrive la bbande, a la feste,
nghe trumbune e clarine a ssunà'
ugne ccore z'allarghe e z'arveste
d'alligrije e di felicità.
Lu paese zi sveje cchiù preste
nghe tamorre e grancasce a scruccà':
tara-tan, tara-tatan
e li piattine che ffa accuscì:
tatta-zzin, tarata-zzin
e la marcette cumenze a partì'.
Li clarine anninze sta,
li 'ttavine appresse fa:
pi-ri-pi, pi-ri-pa
e la bbande ppasse e vva.
(Rit.) Va nghe ll'ucchie che salute,
lu cappelle allariulà,
ugne passe na bbattute
pe' la vije a risunà'.
E lu core treme e hode
nghe li cìtile a guardà',
tutte appresse che z'accode
ahhunite pe' ccantà':
para-papà, para-papà,
para-papà, pa- ra- pa- pà.
Belle bbelle po' 'rrive la sere,
a la piazze, che ttutte n' ci sta,
lu paese divente na fiere
mentre aspette la bbande sunà'.
Tra caraffe di vine e bicchiere
li tamurre e grancasce ggià fa:
tara-tan, tara-tatan,
e li piattine che fa accuscì:
tatta-zzin, tara-tazzin,
e lu cuncerte z'abbije a ssintì.
Li clarine anninze sta,
li 'ttavine appresse fa:
pi-ri-pi, pi-ri-pa,
e la bbande zi n'arvà'.
Va nghe ll'ucchie che salute
. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .
Camillo Coccione
Vasco Rossi - Un Mondo Migliore - Imitazione di Marcantonio Scaramuzza 30 dicembre 2019
Provo a imitare la voce di Vasco Rossi con “ Un Mondo Migliore il suo nuovo singolo .
Spero che la mia imitazione possa piacervi :)
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