Pellegrinaggio alla Cappella di Santa Lucia-02-Montemitro-Viaggio in Molise-Puntata 5480-Telemolise
Venezia - Museo Scuola Grande di San Giovanni Evangelista
La Scuola Grande di San Giovanni Evangelista è una scuola di Venezia, situata nel sestiere di San Polo, presso la Chiesa di San Giovanni Evangelista.
È la scuola di più antica fondazione fra quelle ancora funzionanti sul territorio della città.
Il luogo di maggior interesse è la Sala Capitolare, capolavoro del Massari: stanza alta 11 metri illuminata in alto da dodici finestre ovali di grandi dimensioni, essa è decorata da superfici marmoree policrome, culminanti nell'altare di San Giovanni Evangelista, dov'è rappresentato il Santo ispirato da un angelo, mentre è nell'atto di scrivere il suo Vangelo.
Molte tele ornano le pareti col ciclo pittorico Vita di San Giovanni Evangelista, mentre un grande riquadro nel soffitto rappresenta l'Apocalisse.
Cappella della Croce
L'oratorio interno alla Scuola Grande è il luogo in cui si custodisce dal Trecento la reliquia della Santa Croce, oggetto del culto della comunità nei secoli, nonché ispiratrice della grandi tele del Bellini.
Questo ambiente fu rimaneggiato nel Settecento, sulla scia dei lavori della Sala Capitolare, oltre ad essere spogliato delle tele del Bellini, trasferite all'Accademia.
San Rocco 2015 - Le foto.
Festa di San Rocco a Vocogno in Val Vigezzo (VB). Domenica 16 Agosto 2015.
Le foto.
Roma - Chiese di S. Rocco e S. Girolamo degli Illirici + Ara Pacis Augustae
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Caserta, 22dec16 - Gran Concerto nella Reggia
CAMPANE DI COLLE SAN ROCCO - Musica di VINCENZO COCCIONE - Testo di ORLANDO D'ADDARIO
CAMPANE DI COLLE SAN ROCCO - Musica di VINCENZO COCCIONE - Testo di ORLANDO D'ADDARIO
CAMPANE DI COLLE SAN ROCCO
I
Pe' sta valle tra mare e muntagne,
fere n'aria ch'arfresche lu core,
e la gente ci vive d'amore,
nghe sudore e nghe sincerità
Rit. Campane di colle San Rocco
sunete a feste massere,
pe' la gente che preghe sincere,
che lavore e che tire a campà.
Campane di colle San Rocco
sunete la gioje e l'affette,
e la gente fatije e rispette,
pe' la pace de l'umanità.
II
E la gente arintrenne la sere,
tra nu sone di cante e campane,
ja rimbijte lu core cuntente
che fà vive di felicità.
Rit Campane di colle San Rocco
sunete a feste massere,
pe' la gente che preghe sincere,
che lavore e che tire a campà.
Campane di colle San Rocco
sunete la gioje e l'affette,
e la gente fatije e rispette,
pe' la pace de l'umanità.
III
Oh campane di colle di pace,
su sunete e nin vi firmete,
tuzzilete a lu core crudele
che patisce e nin tene pietà.
Rit Campane di colle San Rocco
sunete a feste massere,
pe' la gente che preghe sincere,
che lavore e che tire a campà.
Campane di colle San Rocco
sunete la gioje e l'affette,
e la gente fatije e rispette,
pe' la pace de l'umanità.
Orlando D'Addario
LOCOROTONDO 2018 - Festa Patronale SAN ROCCO da Montpellier - Processione cittadina
Locorotondo 16 agosto 2018
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I Virtuosi di Sansevero in Concerto di Natale
In occasione del consueto incontro natalizio di beneficenza, ha debuttato l’Ensemble di giovani talenti “I Virtuosi di Sansevero”. La neonata camerata è nata da un’idea del violinista napoletano Riccardo Zamuner, che ha riunito alcuni tra i più brillanti giovani di prestigiose Accademie nazionali e internazionali. Gli undici talentuosi musicisti che si sono esibiti ieri sera sono: Riccardo Zamuner, Federica Tranzillo, Maria Teresa De Sanio (violini primi); Chrystelle Catalano, Federica Severini, Ivos Margoni (violini secondi); Andrea Maini, Martina Iacò (viole); Raffaella Cardaropoli, Sancho Almendral (violoncelli) e Ermanno Calzolari al contrabbasso. Il progetto de “I Virtuosi di Sansevero” prevede di affiancare ai giovani talenti, musicisti di fama internazionale come il M° Ermanno Calzolari, il M° Andrea Maini e il M° Luca Signorini. Ha lo scopo di formare un gruppo in cui l’esperienza di concertisti affermati, insieme all’entusiasmo e al talento di giovani che hanno già iniziato una brillante carriera, possano far rinascere quelle eccellenze culturali ed artistiche che hanno reso la nostra città unica al mondo.
[Video: Pietro Di Francesco]
Il Corpo di Napoli ritrova la testa della Sfinge
Una parte della statua del Nilo, trafugata negli anni Cinquanta, è stata recuperata dai carabinieri e riportata a Napoli; nella cappella Sansevero il comitato per il restauro del Corpo di Napoli lancia l'iniziativa Mettiamo la testa a posto.
Santa Messa - 10.01.20
Diretta dalla Basilica Santuario di San Michele Arcangelo in Monte Sant'Angelo (FG) - Italy
Campo Ligure. Ge Oratorio di S.Sebastiano e S.Rocco. foto di Alberto Debidda
L'antico oratorio dei Santi Sebastiano e Rocco, costruito nel 1647 in stile barocco,con l'attuale facciata che risale al 1783. All'interno dell'oratorio si può ammirare una tela attribuibile a Domenico Piola: il Martirio di S.Sebastiano, con S. Rocco e San Michele Arcangelo. Un'urna protetta da una nicchia contiene le reliquie attribuite al martire romano San Giulio. Il corpo, proveniente dalle catacombe romane di San Callisto, venne donato nel 1706 dal padre domenicano campese Clemente Leone. Notizie da Guida pratica di Campo Ligure.
Sperlonga (Latina Lazio) la città intera in 5 minuti - slideshow
In età romana sorsero nel territorio numerose ville, la più celebre è quella appartenente all'imperatore Tiberio, comprendente una grotta naturale modificata e decorata con sculture del ciclo dell'eroe omerico Ulisse. Le ville erano inoltre centri di produzione per l'industria della pesca (vasche per l'allevamento).
I ruderi della villa imperiale furono adoperati come rifugio nel VI secolo, ma il paese si sviluppò intorno ad un castello sul promontorio di San Magno (65 m s.l.m.), uno sperone dei monti Aurunci, a difesa dalle incursioni via mare dei Saraceni, prendendo il nome dalle numerose cavità naturali della zona (speluncae).
Il nome del castrum Speloncae appare in un documento del X secolo: il castello comprendeva una piccola chiesa dedicata a san Pietro, patrono dei pescatori. Intorno al castello si sviluppò progressivamente il paese per cerchi concentrici. Nell'XI secolo l'abitato fu cinto da mura, di cui resta traccia di due porte: Portella o Porta Carrese e Porta Marina, che portano lo stemma della famiglia Caetani.
Sperlonga restò un piccolo paese di pescatori, continuamente minacciato dalle incursioni dei pirati che arrivarono a rapire (come ricordano i murales del paese) i suoi abitanti per ridurli in schiavitù. Malgrado la costruzione per la difesa della costa di una serie di torri di avvistamento, la città venne distrutta nel 1534 da un attacco del pirata saraceno Khair Ad-Dìn, detto il Barbarossa. Una seconda distruzione ad opera dei Turchi si ebbe nel 1622.
Con la ricostruzione del XVIII e XIX secolo la cittadina assunse la forma attuale (cosiddetta a testuggine) e vennero erette chiese e palazzi signorili.
Appartenente da secoli al Regno di Napoli e poi al Regno delle Due Sicilie, era compreso nella antica Provincia di Terra di Lavoro nell'ambito del Distretto di Gaeta. Anche dopo la sconfitta militare di Francesco II di Borbone e la successiva annessione del Regno delle Due Sicilie al Regno di Sardegna, poi rinominato Regno d'Italia dal 1861, continuò a far parte della suddetta Provincia. Nel 1927, volendo il regime fascista creare le Regioni e ridimensionare per motivi politici la Provincia di Terra di Lavoro, ne scorporò il territorio del Comune di Sperlonga e lo inserì nella Provincia di Roma appartenente alla Regione Lazio e non alla neonata provincia di Caserta (già grossa parte delle Terra di lavoro) appartenente alla Regione Campania. Dal 1934 fu assegnata alla neocostituita Provincia di Latina (che all'epoca si chiamava Littoria).
Lo sviluppo, basato soprattutto sul turismo si ebbe dopo l'apertura della via litoranea tra Terracina e Gaeta, inaugurata il 9 febbraio 1958, quando, infranto il secolare isolamento, il paese uscì gradualmente dall'estrema povertà che lo caratterizzava. Forte impulso venne rappresentato anche dalla scoperta delle sculture della villa di Tiberio (1957) e dall'arrivo di un turista d'eccezione, l'attore Raf Vallone, tra i primi forestieri a innamorarsi del posto.
Architetture religiose.
Chiesa di Santa Maria; la chiesa di Santa Maria di Sperlonga è menzionata come esistente già nel 1135. A due navate, con matronei, subì successivamente modifiche e rifacimenti. Conserva una tela con la Madonna Assunta sull'altare maggiore ed una statua lignea di San Leone Magno, nella cappella del Presepe, che gli fu dedicata al momento della sua consacrazione come patrono del paese (dagli inizi del XVIII secolo). La cappella di San Domenico conserva un altare settecentesco e volta affrescata.
La chiesa di San Rocco, del XV secolo.
Architetture civili.
Palazzo Sabella. che ospitò nel 1379 l'antipapa Clemente VII, in fuga da Anagni dopo la sconfitta di Marino. La facciata venne rifatta nel XVI secolo.
Architetture militari.
Torri di avvistamento
Torre Truglia
La Torre centrale, detta localmente Torre Maggiore, apparteneva al sistema di torri di avvistamento impiantato nel XVI secolo: ne sopravvive solo una porzione nell'attuale centro del paese.
La Torre Truglia, edificata nel 1532 su una precedente torre romana, si trova sulla punta del promontorio su cui sorge il paese. Dopo la distruzione del Barbarossa venne ricostruita nel 1611 e di nuovo distrutta nel 1623. Tra il 1870 e il 1969 fu utilizzata come sede per la Guardia di Finanza, mentre successivamente divenne sede del Centro educazione dell'ambiente marino del Parco naturale regionale Riviera d'Ulisse.
Al sistema difensivo appartenevano anche la Torre del Nibbio, inclusa in un castello baronale prospiciente la piazzetta centrale del paese, e la Torre di Capovento, a 3 km a sud del paese, anch'essa costruita nel 1532 e utilizzata come dogana dal 1820.
Speciale - Festa di San Clemente 2012 - 1° Parte
San Clemente Papa e Martire
Introduzione
Casamarciano ed il suo santo patrono, un legame forte per la comunità che ogni 23 Novembre festeggia San Clemente, protettore della città.
Generalmente noto come Clemente da Roma fu il IV° papa della storia ma non si conosce nulla di certo sulla sua vita e ne sulla sua morte. Molte le opere che vengono attribuite a lui, anche se fonti attuali pongono in dubbio la paternità. Nell'iconografia classica viene rappresentato con un'àncora e un pesce.
Clemente da Roma ebbe molta autorità nell'antica cristianità, dei suoi scritti però giunti sino a noi solo la lettera ai Corinti. Secondo Ireneo, Clemente, sarebbe stato il III° successore di Pietro. La prima lettera di Clemente fu evidentemente composta negli ultimi anni dell'Impero di Domiziano e fu scritta a seguito dei disordini scoppiati nella comunità cristiana a Corinto, dove alcuni giovani membri si erano ribellati ai Presbiteri e l'avevano destituiti. Si presume che Clemente abbia subìto il martirio, secondo quanto afferma una traduzione del IV° Secolo.
La chiesa a lui dedicata si estende su una superficie di circa 200 mq. I primi restauri della Parrocchia sono datati 1959 e furono iniziati dal Parroco Mons. Antonio Graziano, ma senza completarli. I lavori furono ripresi nel 1963 con il Parroco Giovanni Basile, che li completò 3 anni dopo. La chiesa è formata da due altari, uno storico della parrocchia e un'altro nuovo, sono presenti al suo interno molte statue raffiguranti i Santi Felice, Lazzaro, L'Immacolata Concezione, la Madonna Addolorata, la Madonna delle Grazie, S. Andrea e S. Antonio da Padova. Dipinti raffiguranti San Giuseppe, La Beata Vergine col Bambino e sull'altare vecchio un dipinto di S. Pio da Pietrelcina, posizionato nel 2002.
AUTUNNO MUSICALE SUONI & LUOGHI D'ARTE
Nella suggestiva cornice della Basilica di Santa Maria Maggiore si è tenuto il consueto appuntamento con il concerto dell' Autunno musicale casertano, svoltosi in collaborazione con l'associazione culturale Byblos. Il concerto ha visto protagonista l'Orchestra da Camera di Caserta, diretta dal maestro Antonino Cascio. Musiche di Mozart e Haydn sono state proposte ad un pubblico numeroso, qualificato e attento. L'appuntamento con i concerti dell' Autunno musicale è sempre molto atteso in città e rappresenta da sempre una tradizione che conferma, di anno in anno, il forte legame fra la città di Piedimonte Matese e la musica. Il concerto di quest' anno è stato dedicato dall' associazione Byblos ad Aurora San Severino, poetessa Arcadica.
servizio : Giovanni Maretti
Santa Messa - 08.01.20
Diretta dalla Basilica Santuario di San Michele Arcangelo in Monte Sant'Angelo (FG) - Italy
Campana Castello del Matese (CE)
#campana
CHIESA S.ANNA. VATICANO. MVI 5209
ROMA 3-11-13