Pia Tuccitto - L'Italia di Pia Portobuffolè Casa Gaia da camino
L'avventura è iniziata il 17 gennaio del 2012 e oggi L' Italia di Pia , il progetto multimediale da lei prodotto, ha superato le 300 puntate.
Ogni settimana vengono pubblicate sul sito piatuccitto.net le sintesi di momenti di vita della cantautrice, realizzati viaggiando in giro per l'Italia, o semplicemente nella sua Bologna.
Una cronaca puntuale e sintetica, non un semplice post, non un semplice tweet, per raccontare momenti di vita, condividere emozioni, lavoro e per scoprire anche luoghi nascosti o sconosciuti.
Tutto questo è stato interamente prodotto da Pia e realizzato con la collaborazione redazionale di Livia Elena Laurentino e di Massimo Persiani, filmaker e fotografo, regista di tutte le clip.
Ma un contributo importante lo hanno dato i fans che hanno suggerito a Pia i luoghi da visitare.
Le nuove puntate vengono postate tutti lunedì e venerdì.
Da luglio 2013 L’Italia di Pia, in una versione speciale realizzata per Red Ronnie, è anche su roxybar.tv
Il viaggio continua... scrivete a: italiadipia@libero.it
A Casa di Gaia |Portobuffolè: la casa di Gaia da Camino| vitavlog_5 |
Primo VitaVlog di Portobuffolè:
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PORTOBUFFOLE' ERCOLE MONTI a Casa Gaia
ERCOLE MONTI le qualità del paesaggio
dal 11 ottobre 2014 al 11 gennaio 2015
Museo Casa Gaia da Camino
Portobuffolè (TV)
GRUPPO GAIA da CAMINO
GRUPPO GAIA da CAMINO. Portobuffolè, domenica 20 ottobre 2013.
PORTOBUFFOLÈ (TV) BORGO PIÙ BELLO D'ITALIA -DOCUMENTARIO UFFICIALE
Portobuffolé è un comune italiano di 755 abitanti della provincia di Treviso in Veneto, il più piccolo paese della provincia in termini sia di popolazione che di superficie. Il comune è stato inserito nel club de I Borghi più belli d'Italia.
Come per Asolo, Castelfranco Veneto, Treviso e tante altre città italiane, anche il centro storico di Portobuffolè è recintato da mura.
Al confine con il Friuli-Venezia Giulia, è uno dei pochi comuni della provincia a estendersi su entrambe le rive del fiume Livenza. In particolare, il capoluogo, Ronche e Settimo si dispongono presso un'ansa alla sinistra del fiume, mentre alla destra si trova Faè. Altri corsi d'acqua degni di nota sono il Resteggia e il Rasego: entrambi affluenti di destra del Livenza, segnano rispettivamente i confini con Gaiarine e con Mansuè.
Origini
Si ritiene che l'insediamento più antico della zona fosse la frazione Settimo. L'antica Septimum de Liquentia (in riferimento alle sette miglia che la distanziavano da Oderzo) era un modesto villaggio rurale sorto nel III secolo a.C. sulla riva sinistra del Livenza. La tradizione la ricorda nell'ambito della traslazione del corpo di San Tiziano di Oderzo (VII secolo d.C.), ma fondamentale è un documento del 997: è un contratto di affitto tra il vescovo di Ceneda Sicardo e il doge Pietro II Orseolo in cui si cita il castro et portu...in loco Septimo, provando l'esistenza di un luogo fortificato e di un porto fluviale.
L'attuale toponimo compare in uno scritto successivo in cui è citato il Castellarium Portus Buvoledi. Secondo il Marchesan, deriverebbe dal termine bova, che in latino medievale significa canale.
Il medioevo
Conferma della sua importanza strategica, durante l'epoca feudale il castello passò sotto il controllo di numerose autorità, sia signorili che religiose. Forse all'inizio fu dei Carraresi, essendo poi del Patriarca di Aquileia. Dal 908 l'imperatore Berengario lo donò al vescovo di Ceneda Ripalto.
Nel 1166 il centro cadde nell'orbita del comune di Treviso, ma nel 1242 tornò sotto Ceneda. La bastia venne quindi distrutta dal trevigiano Gerardo de' Castelli, per poi essere ripresa e restaurata dai vescovi.
Il 2 ottobre 1307 Portobuffolé è assegnato a Tolberto da Camino, marito della nota Gaia. Ma le dispute non cessarono: nel 1336 Samaritana Malatesta, seconda moglie di Tolberto, riuscì a riprendere il controllo del castello con l'appoggio dei Veneziani, dopo le minacce dei parenti del marito.
La Serenissima
Questo evento aprì le porte della città alla Serenissima e il 4 aprile 1339 essa venne dichiarata parte della Repubblica. Dopo la parentesi della guerra di Chioggia con il dominio carrarese, Portobuffolé attraversò il suo periodo d'oro: divenne sede di una podesteria e ottenne un Consiglio Civico, un Consiglio Popolare e un Ordine dei Nobili; al contempo, si affermava come importante centro commerciale e culturale.
I domini francese e austriaco
Dal 1797 Portobuffolé fu controllato dalla Francia rivoluzionaria che aveva invaso il Veneto. Divenne sede di comune e, a capo di un'ampia giurisdizione, manteneva il suo ruolo di importanza essendovi istituito un tribunale civile e criminale.
La situazione durò pochi mesi poiché, con il trattato di Campoformio, la Repubblica di Venezia cadeva definitivamente e i suoi territori passavano all'Arciducato d'Austria, per poi tornare francesi nel 1806. L'importanza della cittadina cominciò a declinare: perse il tribunale e la giurisdizione sul distretto.
Tornata definitivamente austriaca nel 1815 (Regno Lombardo-Veneto), tra il 1816 e il 1826 la frazione di Settimo fu ricompresa nel limitrofo comune di Brugnera.
Dall'Unità d'Italia ad oggi
Il 15 luglio 1866 a Portobuffolé giungeva il primo manipolo di soldati italiani: è l'entrata della cittadina nel Regno d'Italia.
Nel Novecento la popolazione subì i lutti delle due guerre mondiali e del fascismo. Terra di emigrazione, solo dal secondo dopoguerra si ebbe un periodo di fioritura economica che fecero di Portobuffolé un centro nevralgico per l'industria del mobile. Il paese dovette soffrire infine le distruzioni delle alluvioni del 1965-66[7].
Monumenti e luoghi d'interesse
Magnifying glass icon mgx2.svg Lo stesso argomento in dettaglio: Duomo di Portobuffolé.
I portici del centro storico
La Torre Civica che sovrasta Palazzo Zanutto Maccan
Portobuffolé è dal 2001 Bandiera arancione del Touring Club Italiano.
Porta Friuli
Il Duomo di San Marco
Da vedere la presunta casa di Gaia da Camino (oggi Museo del ciclismo Alto Livenza), la Porta Friuli e il Duomo, secondo una tradizione ricavato da una ex sinagoga.
Ville venete
Di seguito è riportato un elenco delle ville venete presenti sul territorio comunale di Portobuffolé:
Villa Cellini, Giustinian, Salice[8].
Villa Turon, riportata nei mappali del patrimonio veneto.
orfanotrofio abbandonato CASA GAIA ( TREVISO BRESCIANO )
Vittorio Veneto, le origini della famiglia Da Camino presentate con uno studio di oltre 4 anni
Un libro, quello di Giuseppe Baccicchetto, che racconta le origini della famiglia Da Camino partendo da un approfondito studio durato oltre quattro anni che esamina in primis l’archivio storico della città di Vittorio Veneto.
Pia Tuccitto - L'Italia di Pia - Portobuffolè - Video quarta parte
L'avventura è iniziata il 17 gennaio del 2012 e oggi L' Italia di Pia , il progetto multimediale da lei prodotto, ha superato le 300 puntate.
Ogni settimana vengono pubblicate sul sito piatuccitto.net le sintesi di momenti di vita della cantautrice, realizzati viaggiando in giro per l'Italia, o semplicemente nella sua Bologna.
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Pia Tuccitto - L'Italia di Pia - Portobuffolè - Video prima parte
L'avventura è iniziata il 17 gennaio del 2012 e oggi L' Italia di Pia , il progetto multimediale da lei prodotto, ha superato le 300 puntate.
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Portobuffolè
Frammento del documentario su Portobuffolè. Illustra la necessità dell'interramento del fiume Livenza per evitare future inondazioni. Il docufilm è stato prodotto dalla Rai nel 1983. Interprete Gaetano Rampin
Treviso Bresciano
This video is about Treviso Bresciano
vitavlog_7 | Villa Giustinian |
Siamo stati a Villa Cellini-Giustinian per un vitavlog. Stupendo esempio di villa veneta con l'ingresso sul fiume (Livenza, ora deviato a sud della città di Portobuffolè) e sulla terraferma. Si dice che qui si sia fermato per una notte Napoleone e dopo di lui per un pomeriggio Italianvita.
Ora la villa è un bellissimo hotel ristorante, se volete saperne di più eccovi un paio di link interessanti
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Portobuffolè Il Pesce e il Vino
Portobuffolè - Cena di pesce con il rinomato ristorante Dussin di Piavon
Gaiajazz. Intervista a Laura Finotto, presidente dell'Associazione Culturale Dotmob
TG TREVISO (venerdì 3 giugno 2016) - PORTOBUFFOLE’: E’ SFIDA TRA SINDACO E FORZA NUOVA
TG TREVISO (venerdì 3 giugno 2016) - Portobuffolé e’ il comune più piccolo della marca. Con 780 abitanti dei quali poco più di 600 i votanti vede alle urne di domenica il confronto tra due candidati alla carica di sindaco. Andrea Susana, l’attuale primo cittadino, punta al rinnovo sfidato da una lista di forza nuova con Candidato Giorgio Peccarisi leccese operaio in una locale azienda agricola rappresenta più la volontà del movimento di entrare nelle istituzioni che l’idea di conquistare la città di gaia da camino.
Diverse le motivazioni per la candidatura.
Un comune troppo piccolo per stare da solo o sufficientemente grande da procedere in autonomia.
Portobuffolé e la vocazione più che industriale, turistica.
Infine un buon motivo per votarla (
Pia Tuccitto - L'Italia di Pia Portobuffolè Museo del ciclismo - Video prima parte -
L'avventura è iniziata il 17 gennaio del 2012 e oggi L' Italia di Pia , il progetto multimediale da lei prodotto, ha superato le 300 puntate.
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Portobuffolè
01-01-2015( Riprese effettuate con Videocamera Samsung HMX-H100P/EDS ) Portobuffolè è un comune di 780 abitanti della provincia di Treviso.
Al confine con il Friuli-Venezia Giulia, è uno dei pochi comuni della provincia a estendersi su entrambe le rive del fiume Livenza.
È il più piccolo comune della provincia in termini sia di popolazione che di superficie. Nonostante le dimensioni, Portobuffolè è un autentico gioiello dal punto di vista storico-artistico.
Tiramisù e Swing | ItalianVita | Food diaries|
Italianvita Food Diaries oggi vi porta un super tiramisù! Hermes si cimenta in un piatto della tradizione che vi terrà incollati allo schermo. Se siete in calo di zuccheri questo è il video che fa per voi.
Italianvita today will bring to you an homemade tiramisù made by our buddy Hermes! Brace yourselves, Food Diaries is coming!
今日のイタリアンビタの動画ではホームメードティラミス紹介します!料理のスーパーマンのヘルメスさんがこんなイタリアの伝統的なデザートを作りました!うまー!
Ricetta:
Tiramisù:
- 6Uova
- 6 cucchiai Zucchero
- 300g Mascarpone
- 300g Ricotta
- Savoiardi
- Caffè
- liquore
- cioccolato per decorare
Tiramisù chi non lo ama? Morbido, vellutato, leggero(almeno in apparenza) Le dosi sono per una pirofila abbondante, potete sempre ridurle, ma perché farne solo un po’?
Per prima cosa metti su una bella moka di caffè per almeno sei persone(preparalo secondo il tuo gusto, più o meno forte), nel mentre separa i tuorli dalle chiare in 2 recipienti separati, (assicurati di non sporcare i bianchi con del tuorlo o altri tipi di grassi, altrimenti non si monteranno più). insieme alle chiare d’uovo aggiungi un pizzico di sale, con una frusta elettrica o a mano per i più temerari, montale a neve ferma, dovresti poter mettere la bacinella sopra la testa senza che ti caschi addosso. Per ogni tuorlo utilizza un cucchiaio di zucchero e anche questi montali finché non diventano di un bianco pallido grazie all’aria incorporata o se sfregandolo tra le dita non percepisci più granelli di zucchero, assieme aggiungi mascarpone e ricotta e incorporateli per bene. Ora incorpora una parte delle chiare per allentare il composto, non preoccuparti se si smontano, la seconda parte invece va incorporata delicatamente, dall’alto verso il basso, questo procedimento serve per alleggerire ulteriormente la crema. Con il caffè freddo, puoi aggiungere a piacere un bicchierino del liquore che preferisci(rum, amaretto) e bagnare i savoiardi senza lasciarli troppo a mollo, e comincia a stratificare, alternando i savoiardi e la crema. Ora completa il tutto con del cacao in polvere o per renderlo ancora più goloso, del cioccolato fondente tagliato finemente. Fallo riposare in frigo almeno qualche ora prima di servirlo. Questa è la versione più classica, ma ci sono versioni non tradizionali con frutta fresca, adatte maggiormente all’estate.
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Musiche : Fred Buscaglione-Carina
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The Castle of Zumelle
Video Vittorioinnocente - The Castle of Zumelle, the best preserved of all the Valbelluna, is located in the province of Belluno near Mel. The building, completed as early as 46-47 AD, when the Romans consolidated their influence in the area of Valbelluna conquered in the first century BC., stands in a strategic position. At the time of the barbarian invasions, the castle became the hub of the local defense system. Throughout the Middle Ages the castle was involved in bloody feudal struggles. Rebuilt in 1311 by Rizzardo da Camino, lord of Treviso, Belluno and Feltre, the castle fell into disrepair again for dropping due to the arrival of firearms and the peace that followed the conquest of Venice. Today, the castle of Zumelle has been re-evaluated and re-acquaints her the lead role he played in the history of the North-Eastern Veneto in the Middle Ages. Video made with minicam
Video Vittorioinnocente - Il Castello di Zumelle, il meglio conservato di tutta la Valbelluna, si trova in provincia di Belluno nei pressi di Mel. La costruzione, completata già nel 46-47 d.C., quando i Romani consolidarono la loro influenza nella zona della Valbelluna conquistata nel I secolo a.C.., si erge in posizione strategica. All'epoca delle invasioni barbariche il castello divenne il perno del sistema difensivo locale. Per tutto l'Alto Medioevo il castello fu coinvolto in sanguinose lotte feudali. Ricostruito nel 1311 da Rizzardo da Camino, signore di Treviso, Belluno e Feltre, il castello cadde nuovamente in rovina per l'abbandono a causa dell'arrivo delle armi da fuoco e la pace seguita alla conquista della Serenissima. Oggi il Castello di Zumelle è stato rivalutato e il suo riutilizzo fa conoscere il ruolo di protagonista che ebbe nella storia del Veneto Nord-Orientale nell'alto Medioevo. Video realizzato con minicam