Notte Bianca: San Giovanni Valdarno 2009 - Pt. 2
San Giovanni Ciak: Premio Masaccio
Parte della Collezione Comunale di Arte Contemporanea di San Giovanni Valdarno proviene dalle sei edizioni del Premio Masaccio (1958-1968), un premio di pittura estemporanea che viene istituito sul finire degli anni '50 sulla spinta del fervore culturale lanciato dalla ricostruzione. Il premio si svolge dal 23 al 25 giugno, a cavallo dei festeggiamenti di San Giovanni Battista, patrono della città, con una cadenza biennale. Grazie ai cinque consistenti premi-acquisto per un totale di un milione di lire, oltre Medaglia d’Oro del Presidente della Repubblica, del Presidente del Senato e del Presidente della Camera dei Deputati conferita ai primi tre classificati, varca per notorietà i confini toscani arrivando nell'edizione del 1966 a 250 partecipanti. A testimonianza delle prime cinque edizioni rimangono in collezione opere che descrivono il paesaggio del Valdarno e la sua evoluzione, indagando quindi la sua vocazione mineraria e industriale, mentre dal punto di vista stilistico si manifestano un adattamento al realismo: da sensibilità post- impressioniste a quelle più materiche con tendenze informali.
In giuria si alternano i nomi di Ernesto Treccani, Carlo Levi, Francesco Menzio, Mario Novi, Antonello Trombadori, Mario Valsecchi, Duilio Morosini. Mentre tra i partecipanti si ricordano nel 1960 Enzo Faraoni e Fernando Farulli; nel 1962 Aldo Turchiaro, Giangiacomo Spadari e Piero Plescan, nel 1964 Piero Leddi e Walter Fusi; nel 1966 Sergio Scatizzi, Sirio Midollini.
Notte Bianca: San Giovanni Valdarno 2009 - Pt. 1
Human Library - San Giovanni Valdarno
La Human Library o Biblioteca Vivente è una vera e propria biblioteca, dove si possono prendere in prestito libri in carne ed ossa, scegliendo da un catalogo di titoli. Il libro-vivente scelto racconterà la sua storia in un dialogo a due in un approccio positivo ed emotivamente coinvolgente. Un metodo innovativo volto a superare i pregiudizi verso le diversità di origine etnica, sesso, abilità, fede, orientamento sessuale, ecc … Una buona pratica per promuovere il dialogo, conoscere, ascoltare, informarsi e capire contro le discriminazioni, i pregiudizi e gli stereotipi di ogni genere.
Realizzata dall'Associazione culturale Pandora a San Giovanni Valdarno durante la Notte Bianca, sarà nuovamente riproposta in occasione della Festa della Toscana, nell'ambito delle Piazze dei Diritti
sabato 27 novembre 2015
dalle ore 17.30 alle 19.30
Palazzo d'Arnolfo - S. Giovanni Valdarno.
San Giovanni Valdarno
San Giovanni fu fondata dal governo fiorentino nel 1299. Inizialmente chiamata San Giovanni in Altura, presenta una struttura urbanistica, tipica delle Terre Nuove fiorentine, attribuita alla mano di Arnolfo di Cambio. La struttura del centro è organizzata intorno a una grande piazza, sede del potere politico, posta all'incrocio dei due assi principali, perpendicolari tra loro, dai quali si dipartono le strade secondarie.
Basilica di Santa Maria delle Grazie
La Basilica di Santa Maria delle Grazie, il più importante santuario mariano della Diocesi di Fiesole, è nato intorno a una raffigurazione trecentesca della Madonna. L'altare maggiore racchiude l'affresco che narra il miracolo di Monna Tancia verificatosi durante l'epidemia di peste che aveva colpito il Valdarno nel 1479. La chiesa durante i secoli ha subito ampliamenti, nuovi cicli decorativi e restauri come l'odierna facciata risalente alla seconda metà dell'Ottocento. Delle varie fasi stilistiche ne sono testimonianza la lunetta di terracotta invetriata di Giovanni della Robbia e altre due lunette di Giovanni Mannozzi detto Giovanni da San Giovanni, con l'Annunciazione e lo Sposalizio della Vergine, poste all'entrate della Basilica, salendo le scale.
Museo della Basilica
Il Museo della Basilica fu istituito nel 1864 per raccogliere i più prestigiosi dipinti provenienti dalle chiese della città. Adiacente alla Basilica di S. Maria delle Grazie, il museo si affaccia sulla centralissima piazza Masaccio, alle spalle dell'imponente Palazzo d'Arnolfo.
Fulcro di tutto il museo è la splendida Annunciazione del Beato Angelico, una delle tre conservate al mondo. Di pregio anche opere del Quattrocento fiorentino tra le quali spiccano i dipinti Giovanni di Ser Giovanni detto lo Scheggia, fratello di Masaccio e opere del primo Seicento di Giovanni Mannozzi detto Giovanni da San Giovanni, che qui ha i natali.
Casa Masaccio
Il Museo Casa Masaccio ha sede nella casa natia del pittore che ha rivoluzionato la pittura introducendo il nuovo stilemi rinascimentali. Oggi è uno spazio aperto alla creatività giovanile, con l'intento di valorizzare le esperienze artistiche e diffondere la conoscenza e la sperimentazione dei nuovi linguaggi. E' sede della Collezione Comunale d'Arte Moderna e Contemporanea che comprende, oltre alle opere acquistate o donate in occasione del Premio Masaccio, testimonianze dell'attività espositiva dal 1980 a oggi. Promuove, insieme all'Archivio Produzione Giovanile, occasioni di confronto e di sviluppo con i giovani artisti del Valdarno, attraverso la realizzazione di laboratori, workshop, mostre, concerti e cantieri della creatività
Palazzo Arnolfo
Nel 1299 al centro della città fu costruita l'imponente mole del Palazzo d'Arnolfo, secondo quanto scrive il Vasari nelle Vite de'più eccellenti pittori scultori e architettori, su progetto di Arnolfo di Cambio al quale sarebbe stato affidato il compito di progettare sia l'impianto urbanistico innovativo della Terra Nuova, sia il suo palazzo principale: il Palazzo Pretorio, fulcro del nuovo insediamento. Sulle pareti sono conservati gli stemmi dei podestà che si sono succeduti al governo della città, tra cui alcuni in terracotta invetriata attribuiti a Luca, Andrea e Giovanni Della Robbia, a Benedetto e Santi Buglioni. L'edificio sarà sede del Museo delle Terre Nuove Toscane. Dedicato alla narrazione del loro fenomeno, esporrà i materiali con i quali le Terre Nuove si raccontano: reperti, documenti di archivio, ma soprattutto fotografie.
S.Giovanni Valdarno: Cantiere Video Arte, tutor Marinella Senatore
Cantiere 2010 di video arte S.Giovanni Valdarno a cura di Fiammetta Strigoli
COME SE'
ARTE CONTEMPORANEA A CASA MASACCIO
Proiezione personale di dodici artisti
Francesco Basini Gazzi, Paolo Bernacchia, Davide D'Amelio, Shiva Derakhshan, Stefano Giuri, Lori Lako, Michele Liparesi, Irene Lupi, Gabriele Mauro, Daniela Pitrè, Philipp Plath, Jonida Xherri
a cura di Elena Magini e Arabella Natalini
20 Febbraio 2014
Servizio di TV1
Ciao Dove Sei? Workshop La Città (In)visibile
La città (in)visibile è stato un laboratorio video della durata di tre giorni, promosso dal Comune di San Giovanni Valdarno (Arezzo), per leggere, documentare e raccontare la città diffusa del Valdarno.
Laboratorio video: Simone Muscolino (Id-Lab)
A cura di: Richard Ingersoll
Promosso da: Comune di San Giovanni Valdarno, Casa Masaccio - Centro per l'Arte Contemporanea, Provincia di Arezzo, Regione Toscana
Con la collaborazione di: Associazione Generacomunicazioni, Associazione Culturale Macma, Radio Papesse
Organizzazione: iMage
Manuela Mancioppi TEMPORARY RELATIONSHIPS second skin, SGV, 2015.
TEMPORARY RELATIONSHIPS second skin, SGV è la video-documentazione di una serie di perfomances che hanno coinvolto un gruppo di giovani attori, i cittadini di San Giovanni Valdarno e i partecipanti all'inaugurazione di Casa Masaccio Open Space, tenutasi presso Casa Masaccio dal 5 settembre all'8 ottobre 2015. Durante le azioni, che si sono svolte lungo il corso principale (Corso Italia) e all'interno degli spazi espositivi, l'artista ha invitato ad indossare i suoi abiti relazionali, realizzati in tessuto stretch e cotone color carne. Gli abiti sono un dispositivo che consente un'inusuale e temporaneo rapporto con l'altro, una stretta convivenza che modifica la percezione spaziale e mette in scena la fragilità e le difficoltà delle relazioni umane. Le creazioni di Mancioppi, infatti, spingono ad una coabitazione coatta due o più persone che vengono costrette ad avvicinarsi, aprirsi all'ascolto e condividere un percorso. L'artista invita così all'incontro e alla possibilità di un avvicinamento all'altro, in un continuo scontro con l'individualismo che caratterizza la cultura consumistica.
Trailer - Il Piccolo Masaccio e le Terre Nuove
Video d’animazione per raccontare la storia di Castel San Giovanni
“Siamo nel 1409 e San Giovanni Valdarno, che all’epoca si chiamava Castel San Giovanni, è un comune della Toscana medievale e quartier generale delle truppe contro l’attacco di Re Ladislao di Napoli. Tommaso (che diverrà il celebre pittore Masaccio), figlio di Giovanni di Mone Cassai e di Monna Jacopa ha otto anni e gioca all’interno della sua casa assieme al fratellino Scheggia…”
Prodotto dal Museo delle Terre Nuove- Comune di San Giovanni Valdarno e da CINECA-Visit Lab con il supporto della Regione Toscana
SAN GIOVANNI VALDARNO (TOSCANA, ITALY)
Domenica 30 dicembre 2012: vedute del Palazzo di Arnolfo e del centro storico.
S.Giovanni Valdarno, luogo di nascita dei pittori Masaccio e Giovanni da S.Giovanni, comune di 17141 abitanti, provincia di Arezzo, Valdarno, Toscana, Italia. Come indica il suo nome si trova nella valle del fiume Arno. All'origine (1296) si chiamava Castel S.Giovanni e venne edificato per conto di Firenze sui progetti che l'architetto Arnolfo di Cambio elaborò per realizzare gli avamposti del governo centrale, le terre nuove fiorentine (non vi è però la certezza della diretta partecipazione dell'urbanista ai lavori). La struttura del centro storico richiama l'organizzazione della città romana con la grande piazza centrale dalla quale si dipartono i due assi principali perpendicolari tra loro dai quali nascono le strade secondarie. Tra la fine del XIII ed il XIV secolo l'area del comune, anche oggi denominata Valdarno Superiore, non era ancora inserita in modo stabile nell'ambito del contado di Firenze. A questo scopo il capoluogo fiorentino decise di consolidare il controllo dell'intera area dell'Arno attraverso un complesso sistema di presidi militari. I centri abitati già esistenti vennero difesi con la creazione di cinte murarie come nella vicina Montevarchi, mentre al tempo stesso vennero fondate tre nuove città prontamente munite di difese murarie. La fondazione dei comuni di S.Giovanni e Castelfranco di Sopra risale infatti al 1296, secondo lo storico Giovanni Villani, mentre una provvisione del 26 gennaio 1299 prevedeva la costruzione della terza città, Terranuova Bracciolini, che venne popolata soprattutto grazie alla vicina città di Castel S.Giovanni. I coloni vennero incentivati attraverso notevoli sgravi fiscali, ma sebbene Firenze stessa si fosse accollata la parte economica di queste nuove costruzioni, a loro spettava sempre la manodopera manuale e l'edificazione delle nuove abitazioni. I tre paesi dovevano essere prevalentemente agricoli e come tale venne stabilito che nessun nobile potesse risiedervi stabilmente, ma potesse mantenervi dei possedimenti terrieri, o edilizi. Firenze lamentò in quest'epoca una certa lentezza nell'esecuzione di questi lavori di edificazione e fortificazione, che esponeva l'intera area ad attacchi sempre più frequenti, soprattutto ad opera dei pisani e della vicina Arezzo. Già nel 1352 un rapporto locale indicava come le mura risultassero in pessime condizioni e come tra il 1356 ed il 1363 la cinta muraria venne ristrutturata e rafforzata portando a ventiquattro il numero delle torri difensive. Dopo la conquista di Arezzo lo stato fiorentino dovette poi scontrarsi con la politica espansionistica dei Visconti di Milano, che miravano ad impadronirsi delle terre dell'Emilia e della Toscana. Questo fece sì che il paese di S.Giovanni mantenesse la propria funzione di presidio militare di rilievo.
Cartoline dal futuro (L'arte di immaginare le città 26-28/2/2016
Nell'ambito della rassegna L'arte di immaginare le città Museo Casa Masaccio e Museo delle Terre Nuove hanno promosso il campus Cartoline dal Futuro che ha visto per tre giorni lavorare a San Giovanni Valdarno, coordinati da Alberto Iacovoni e Luca La Torre , fondatori di ma0, gli studenti di architettura Claudia Scappini, Carlalberto Amadori, Fabio Monaci, Alberto Becherini, Andrea Borghi, Irene Cristofori, Gabriele Cirami, Valentina Macchi.
Il presente e il passato di San Giovanni Valdarno sono stati ricomposti in una serie di immagini in cui gli aspetti irrisolti del paesaggio contemporaneo si mescolano con il paesaggio della memoria per costruire un ritratto futuro della città.
incendio alla masaccio: le indagini vanno avanti
Si cercano i colpevoli dell'atto di teppismo
Servizio di Valdarno Channel
Le piazze del Sapere: Alessandro Barbero
Sabato 13 Ottobre 2012 ore 17.30
Palazzo d'Arnolfo
San Giovanni Valdarno
Alessandro Barbero
Benedette guerre. Crociate e jihad
ALLA SCOPERTA DEI CHIASSI DI SAN GIOVANNI VALDARNO
Video realizzato nell'ambito del Progetto lettura 2011-2012 (19 minuti)
Istituti Comprensivi Masaccio e Marconi, San Giovanni Valdarno
GSP
Irene Lupi, con crew MANTICORE, GSP, 2017.
Video, colore, sonoro, 4' 37''
Courtesy l'artista, MANTICORE e Casa Masaccio Arte Contemporanea
Irene Lupi è stata chiamata dal Museo Casa Masaccio Centro per l'Arte Contemporanea nel 2017 a intervenire all'interno del progetto “Casa Masaccio: On Air Collection”, a cura di Desdemona Ventroni, nell'ambito di una rilettura della Collezione Comunale di Arte Contemporanea.
Il lavoro GSP si compone di un sonoro creato per l'occasione e della narrazione rap di un testo critico eseguita dal vivo da una crew di giovani rapper del territorio, i MANTICORE.
La base musicale è stata ottenuta tramite un software in grado di trasformare le immagini di tre opere della collezione in sound, grazie al supporto e all'elaborazione di Alessandro Ielo, ingegnere del suono.
Le tre opere prese in considerazione, che rappresentano diverse stagioni artistiche, sono: il dipinto di Remo Gardeschi “La periferia”(1959), l'intallazione di Gianni Pettena “Dialogo Pettena-Arnolfo” (1968) e quella di Mauro Staccioli che nel 1996 con “Corso Italia” invase il corso principale di San Giovanni Valdarno, con grandi ruote di cemento.
Il minimo comune denominatore delle opere selezionate è il dialogo hanno con il territorio, presupposto dal quale Lupi è voluta partire per sviluppare una rielaborazione dello stato attuale del la città e una lettura dei diversi lavori che non guardi solo agli addetti ai lavori, ma che abbia un più ampio respiro.
Proprio per adempiere a questa intenzione il testo critico è stato affidato a una crew di giovani rapper locali a cui è stato chiesto di mettere in rima le opere così come da loro percepite.
GSP, prodotto dal Museo Casa Masaccio, fa parte della Collezione Comunale d'Arte Contemporanea.
Irene Lupi (Livorno, 1983). Si diploma all’Accademia di Belle arti di Firenze nel 2007 e nel 2014 si specializza in Arti visive e nuovi linguaggi espressivi iniziando a lavorare con il mezzo video, uno di quelli che più predilige. Nel 2013 vince una borsa di studio del Siena Art Institute per partecipare al progetto Above and Below Ground con Mark Dion e Amy Yoes.
Per il Museo Marino Marini e Casa Masaccio ha curato progetti didattici indirizzati a studenti del territorio. Nel 2016 e nel 2017 vince per due volte consecutive il premio TU35 del Centro Pecci di Prato. Le sue opere utilizzano il video per narrare storie sulla permanenza della memoria e la rappresentazione di sé.
Quiete, Invenzione e inquietudine
Il Comune di San Giovanni Valdarno e il Museo della Basilica di Santa Maria delle Grazie presentano, nell'ambito delle iniziative per il SEICENTO IN VALDARNO la mostra Quiete, Invenzione e Inquietudine. Il Seicento fiorentino intorno a Giovanni da San Giovanni.
San Giovanni Valdarno (FI) Tuscany Italy
A nice town near the river Arno in the province of Florence Italy. This old town was built under the design of the famous Arnolfo di Cambio in the early 13th century. This town also gave birth to Masaccio (1400-1428/29), the founder of Renaissance art paintings.
Pablo Bisquera.
SAN GIOVANNI VALDARNO, AREZZO, ITALY (1 of 3)
PARTE 1 DI 3 / PART 1 OF 3.
S.Giovanni Valdarno, luogo di nascita dei pittori Masaccio e Giovanni da S.Giovanni, comune di 17141 abitanti, provincia di Arezzo, Valdarno, Toscana, Italia. Come indica il suo nome si trova nella valle del fiume Arno. All'origine (1296) si chiamava Castel S.Giovanni e venne edificato per conto di Firenze sui progetti che l'architetto Arnolfo di Cambio elaborò per realizzare gli avamposti del governo centrale, le terre nuove fiorentine (non vi è però la certezza della diretta partecipazione dell'urbanista ai lavori). La struttura del centro storico richiama l'organizzazione della città romana con la grande piazza centrale dalla quale si dipartono i due assi principali perpendicolari tra loro dai quali nascono le strade secondarie. Tra la fine del XIII ed il XIV secolo l'area del comune, anche oggi denominata Valdarno Superiore, non era ancora inserita in modo stabile nell'ambito del contado di Firenze. A questo scopo il capoluogo fiorentino decise di consolidare il controllo dell'intera area dell'Arno attraverso un complesso sistema di presidi militari. I centri abitati già esistenti vennero difesi con la creazione di cinte murarie come nella vicina Montevarchi, mentre al tempo stesso vennero fondate tre nuove città prontamente munite di difese murarie. La fondazione dei comuni di S.Giovanni e Castelfranco di Sopra risale infatti al 1296, secondo lo storico Giovanni Villani, mentre una provvisione del 26 gennaio 1299 prevedeva la costruzione della terza città, Terranuova Bracciolini, che venne popolata soprattutto grazie alla vicina città di Castel S.Giovanni. I coloni vennero incentivati attraverso notevoli sgravi fiscali, ma sebbene Firenze stessa si fosse accollata la parte economica di queste nuove costruzioni, a loro spettava sempre la manodopera manuale e l'edificazione delle nuove abitazioni. I tre paesi dovevano essere prevalentemente agricoli e come tale venne stabilito che nessun nobile potesse risiedervi stabilmente, ma potesse mantenervi dei possedimenti terrieri, o edilizi. Firenze lamentò in quest'epoca una certa lentezza nell'esecuzione di questi lavori di edificazione e fortificazione, che esponeva l'intera area ad attacchi sempre più frequenti, soprattutto ad opera dei pisani e della vicina Arezzo. Già nel 1352 un rapporto locale indicava come le mura risultassero in pessime condizioni e come tra il 1356 ed il 1363 la cinta muraria venne ristrutturata e rafforzata portando a ventiquattro il numero delle torri difensive. Dopo la conquista di Arezzo lo stato fiorentino dovette poi scontrarsi con la politica espansionistica dei Visconti di Milano, che miravano ad impadronirsi delle terre dell'Emilia e della Toscana. Questo fece sì che il paese di S.Giovanni mantenesse la propria funzione di presidio militare di rilievo.
Manjot Kaur Interview by Parul : Punjab Lalit Kala Akademi ਮਨਜੋਤ ਕੌਰ - ਪਾਰੁਲ ਨਾਲ ਸੰਵਾਦ
Manjot Kaur - Visual Artist (Instillation, Performance Art, Video Installation, Painting and Drawing)
Interview by Parul
For: Punjab Lalit Kala Akademi
ਮਨਜੋਤ ਕੌਰ - ਪਾਰੁਲ ਨਾਲ ਸੰਵਾਦ
This series of videos has been started at the initiative Diwan Manna, artist and President of Punjab Lalit Kala Akademi for the video archives of Punjab Lalit Kala Akademi.
Punjab Lalit Kala Akademi (State Academy of Art ) is an autonomous body under the Department of Culture, Government of Punjab, India
lalitkalaakademipunjab.com
plkapunja@gmail.com
BIO
Manjot Kaur (b. 1989) lives and works in Chandigarh, where she has studied painting (MFA -University Gold Medal) at the Government College of Arts, Chandigarh in 2012. Manjot Kaur works with a wide range of media including Books Arts, Installation, Video (2D animation and time lapse) and Sound, inquiring the socio-political concerns of environment, identity and existence by employing the tools of absurdity, uncertainty, and randomness.
She is the recipient of scholarship by Inlaks Shivdasani Foundation, New Delhi for a stand-alone residency in Unidee, Cittadellarte Fondazione Pistolleto, Italy in 2018. She has received professional Category Annual Award, Punjab Lalit Kala Akademi (State Academy of Art), Chandigarh, India, 2018; Sohan Qadri Fellowship, Chandigarh Lalit Kala Akademi (State Academy of Art), Chandigarh, India 2017; Professional and Student Category Annual Award, Chandigarh Lalit Kala Akademi (State Academy of Art), Chandigarh, India, 2017 and 2012, respectively and Scholarship to Young Artists, Chandigarh Lalit Kala Akademi (State Academy of Art), Chandigarh, India in 2011. She was chosen by Hindustan Times as one of the Top 30 under 30 young achievers in 2017.
She has been an artist in residence at Next Step Residency, 1 Shanthiroad Studio Gallery, Bangalore in collaboration with Sher-Gil Sundaram Art Foundation, India 2019; Unidee, Citadellarte – Fondazione Pistolleto, Italy 2018; Museo Casa Masaccio Centro per l’Arte Contemporanea, San Giovanni Valdarno (Italy) – a cross-institutional program with Clark House Initiative, Mumbai, India 2018; Khoj International Artists’ Association – Peers18, New Delhi, India 2018; Mythos – Land Art Biel/Bienne, Switzerland 2017; Gram Art Project - funded by FICA, India 2016; Harmony Art Foundation, Mumbai, India 2015; Global Nomadic Art Project, India 2015.
She had a solo show titled “Paradoxically Absurd” at Punjab Lalit Kala Akademi Gallery, Chandigarh, 2019 and been a part of many national and international group shows which includes Water – A video exhibition, Geumgang Nature Art Biennale, South Korea 2016; Cairotronica- International Symposium of Electronic and New Media arts, Cairo, Egypt, 2016; 28th National Exhibition of Contemporary Art, SCZCC, Nagpur, India 2015 and United art Fair, New Delhi, India 2012.
Her works are in the collection of Museo Casa Masaccio Centro per l’Arte Contemporanea, San Giovanni Valdarno (Italy), Govt. Museum and Art Gallery, Chandigarh, India, Personal collection Prof. B. N. Goswamy, India and Tellusart, Sweden.