Castellania Coppi - (Alessandria) Piemonte - Visita al paese
La storia del paese è legata sin da principio a quella dei piccoli borghi limitrofi, tuttora frazioni del comune di Castellania. Fra questi il più importante e forse più antico è quello di Sant'Alosio, nato ben prima del Mille con l'edificazione delle due torri di osservazione e difesa che ancora oggi svettano sul punto più alto della collina. In origine le due torri in sassi e muratura dovevano essere circondate da un incastellamento per la gran parte costruito in legno e difeso da una cinta, in parte edificata in muratura anche sfruttando i massi rocciosi presenti sulla sponda della collina, in parte eretta anch'essa in legno. Dopo Sant'Alosio, all'inizio del nuovo millennio, nacque probabilmente il nucleo abitativo dell'attuale Castellania. Il primo nucleo di Castellania era diviso in due parti chiamate Baselica e Lugagnano. Benché l'identificazione dei confini di queste due aree risultati difficilissima, i due toponimi sono variamente attestati in documenti a partire dall'inizio del XIII secolo. Lugagnano è tra le località confermate da Federico II di Svevia a Tortona nel 1220. Invece Baselica, nella cui etimologia alcuni vollero intravedere un'improbabile origine romana, è attestato la prima volta nel 1311 e sopravvive tuttora come cognome di numerose famiglie della valle. Nel XIII secolo i documenti del vescovato di Tortona attestano anche l'esistenza della frazione di Mossabella e, circa due secoli più tardi, si incontra il nome del borgo di Sant'Andrea.
Quanto al toponimo Castellania, ci testimoniano che esso compare nei documenti solo dopo il XV secolo: secondo alcuni deriverebbe del termine castello, ovviamente legato alla fortificazione di Sant'Alosio, mentre secondo altri deriverebbe dal nome gentilizio del capitano Castellino che sposò l'ultima discendente dei Rampini, nobile famiglia tortonese feudataria di Sant'Alosio e delle terre limitrofe a partire da una data imprecisata dopo il 1400 e sino alla soppressione del feudalesimo.
Evidente e indiscutibile è comunque il legame di Castellania e dei borghi limitrofi al vescovato di Tortona, a partire probabilmente già dal X secolo. Era il vescovo di Tortona a governare queste terre e ad attribuirle in feudo alle famiglie che ne hanno beneficiato nel corso dei secoli. Questa diretta dipendenza dal vescovato fa si che nei borghi di Castellania vi siano cappelle consacrate praticamente dal momento stesso della nascita dei piccoli centri. La prima chiesa della quale si ha notizia è quella intitolata a San Marziano e si può ritenere con relativa certezza che essa sorgesse nello stesso punto dell'attuale San Biagio, che già alla fine del XVI secolo doveva aver assunto il ruolo di chiesa principale di tutte le frazioni, divenendo poi chiesa parrocchiale. Anche la sua collocazione è perfettamente in linea con questo ruolo: apparentemente scomoda e decentrata se vista unicamente come chiesa di Castellania, diventa invece assolutamente centrale e ben raggiungibile se vista come chiesa di riferimento di tutte le frazioni.
Nei secoli dell'età moderna Castellania e borghi limitrofi non registrano avvenimenti di rilievo. Sarà solo nel XX secolo che il paese potrà far parlare di sé dando i natali, nel 1919, a Fausto Coppi, unanimemente considerato uno dei più grandi sportivi di tutti i tempi. Tutto l'ultimo secolo di storia di Castellania è dunque indissolubilmente legato alla figura del Campionissimo: meta di una sorta di pellegrinaggio laico di sportivi e appassionati da tutto il mondo, il paese vive quotidianamente il mito del suo figlio più illustre. La stessa struttura urbanistica del borgo, in particolare negli ultimi cinquant'anni, si è evoluta attorno a luoghi di Coppi: nella parte alta del paese, a partire dal 1970, è stata edificata l'area del mausoleo dei fratelli Fausto e Serse, la chiesa e la sala dei cimeli. La via principale del paese è stata intitolata a Fausto; la casa natale, che vi si affaccia, è stata trasformata in museo; la casa dei nonni è divenuta un ristorante per accogliere i visitatori; un'altra vecchia casa degli avi di Coppi ospita un centro di documentazione sul ciclismo e persino la sede della scuola elementare è divenuta sala multimediale, parte integrante di un percorso museale che continua per tutte le vie del paese, con gigantografie da foto legate a Fausto e alla sua storia.ca
Walking around Castellania, the birthplace of Fausto Coppi
Passeggiata per Castellania , casa natale di Fausto Coppi
#InvasioniDigitali a #Castellania (#Alessandria). #invasioniCoppi16
Il 7 maggio 2016 gli invasori digitali si sono dati appuntamento a #Castellania (#Alessandria), il paese natale di Fausto Coppi il #Campionissimo. La visita al paese si è sviluppata tra il mausoleo dei fratelli Coppi, il centro di documentazione, il museo di Casa Coppi. Dopo una visita alle Cantine di Marina Coppi ed un assaggio di #Timorasso e dell'ottima #Barbera qui prodotta, ... Foto di gruppo sotto la statua di #FaustoCoppi realizzata per le #Olimpiadi di #Roma1960.
Fausto Coppi - casa e museo.wmv
casa natale del campionissimo e museo a lui dedicato.
OMAGGIO A FAUSTO COPPI
Visita a Castellania paese natale di Fausto Coppi
FAUSTO COPPI - IL COMPLEANNO DEL CAMPIONISSIMO.mpg
Luciana Rota omaggia 'Il Campionissimo' ricordando il compleanno del Grande Fausto Coppi avvenuto il 15 Settembre 2011.
Un servizio realizzato a Castellania nel paese natale del campione. Emozioni e ricordi si fondono nelle immagini dei percorsi che hanno reso l'uomo Coppi l'amato Campione di tutti i tempi.
ALESSANDRIA - CASTELLANIA (MONUMENTO FAUSTO COPPI) E RITORNO IN DBC - 11-08-2015 VIDEO N.1
VIDEO N.1 DEI 2 REGISTRATI IN OCCASIONE DELLA TAPPA ALESSANDRIA - CASTELLANIA (MONUMENTO FAUSTO COPPI) E RITORNO
Antonio Del Giudizio il nipote di Fausto Coppi
Nel video il Nipote Illegittimo di Fausto Coppi illustra le tecniche segrete acquisite nel corso degli anni e della esperienza ciclistica estrema..
Quando Fausto Coppi abitava a Sestri Ponente
Lo sapevate che Fausto Coppi dal 1945 al 1956, ovvero negli anni più gloriosi
della sua carriera, ha abitato a Sestri Ponente, dopo essesi unito in matrimonio
con la sestrese Bruna Ciampolini? Infatti, in prossimità della Chiesa dell'Assunta,
Mario Carboni ci segnala una targa in memoria del ciclista italiano, che ricorda
la sua permanenza decennale nella nostra delegazione di cui è stato cittadino
onorario.
IL SUO NOME E' FAUSTO COPPI di Maurizio Crosetti
Gentilissime/i,
la mia grande passione è il ciclismo; ho scalato le più importanti montagne del Giro d’Italia, i passi dolomitici e appenninici : Pordoi, passo Sella, Falzarego, Giau, Manghen, Terminillo, Blockhaus. La 4° Granfondo Internazionale Campagnolo del 21 giugno 1998, la Feltre-Feltre ha 6.000 metri di dislivello, il tappone del Giro d’Italia di quest’anno. Impiegai 11 ore e 14 minuti, avevo 53 anni.
L’altra sera ho avuto il piacere di ascoltare in piazza a Foggia, Maurizio Crosetti, presentava il il libro: , della Casa Editrice Enaudi.IL SUO NOME E’ FAUSTO COPPI” A cento anni dalla nascita.
Molto apprezzato dal pubblico le letture ispirate dal libro, della Piccola Compagnia Impertinente.
Molti ricordano l’epopea del ciclismo post bellico, quando a seguire il Giro d’Italia andavano grandi scrittori, giornalisti, fotografi, poeti delle due ruote. Si il ciclismo è poesia, fatica e passione, al punto per chi lo pratica a livello amatoriale, non può farne più a meno. Prende l’anima…l’assoggetta alle pendenze che vanno oltre il 10% . Le pagine più belle si scrivono sulle salite, ma anche quelle brutte, quando sul monte Ventoux, in Francia, conosciuto dagli appassionati di ciclismo per la tragica morte, il 13 luglio di 50 anni fa, del britannico Tommy Simpson.
Simpson è considerato la prima vittima del doping nel ciclismo. Simpson e compagno alla Peugeot di un giovanissimo Eddy Merckx.
Una foto spesso vale più di mille parole, l’immagine della copertina del libro è emblematica, tragica, come in parte fu la vita di Fausto. Gli muore in un incidente il fratello Serse, la ruota anteriore finisce nei binari del tram a Torino e cade, allora i caschi non erano integrali. C’è poi tutta la vicenda sentimentale, il carcere per la Dama bianca e per Coppi l’umiliazione del ritiro del passaporto. Fausto aveva la maglia della Bianchi, il colore era bianco-celeste. Ero coppiano, quelli di sinistra tifavano per Fausto, aumentarono in quanto trasgressore in una Italia Democristiana e bacchettona.
Il libro sicuramente sarà una lezione di vita, la vita del campionissimo, con le testimonianze di chi gli fu acconto e lo seguì fino alla tragica morte, assurda per molti versi, una beffa del destino.
Una cosa è certa, chi pratica il ciclismo sa che le salite consumano, sono durissime sia per i professionisti che per gli amatori, sul Manghen invocai il Signore, perché le hai fatte così dure!
CAMPIONISSIMO - FURIA
Furia è una cantastorie. I suoi racconti in musica parlano di storie vere, attuali ma anche dei grandi personaggi di ieri.
Questa la sua ballata dedicata al Campionissimo, Fausto Coppi, grande mito del ciclismo italiano nel mondo.
«Per comporlo mi sono documentata prima leggendo la sua storia e poi facendomi portare nel suo paese natale, Castellania in provincia di Alessandria.
Brano tratto dall'album CANTASTORIE di Furia disponibile su tutte le piattaforme digitali
su iTunes:
Produzione di Luigi Albertelli
VIDEO:
Soggetto Luigi Albertelli
Regia Davide Bonaldo
si ringrazia il Comune di Castellania
CAMPIONISSIMO
testo e musica di Furia
Corri Fausto corri
scala chilometri di fango
tu che sei airone
e che ti spingi sempre in alto.
Vola Coppi vola
dalla campagna verso il mare
Verso quei traguardi
dove sognavi d’arrivare.
Tu che sei pensiero
di noi uomini normali
tu che sei di ieri
ma che vivi nei nostri domani
E quanti giri e quanti tour
mille discese a testa in giù
da casa tua, Castellania
ai grandi amori, la gioventù.
Dai spingi sui quei pedali
spalanca le tue ali
controlla i tuoi gregari
Campionissimo sei tu.
La folla sui tornanti,
le Alpi e tu davanti
l’arrivo in maglia rosa
Campionissimo sei tu.
Scorre scorre il tempo
ci si ricorda di qualcuno
gente anche importante
ma come te non c’è nessuno
Tu che sei pensiero
di noi uomini normali
tu che sei di ieri
ma che vivi nei nostri domani
E quanti sì e quanti no
anche un campione sbagliare può
da casa tua, Castellania
ai grandi amori, a ciò che fu.
Dai spingi sui quei pedali
spalanca le tue ali
controlla i tuoi gregari
Campionissimo sei tu.
Dai spingi sui pedali
spalanca le tue ali
controlla gli avversari
Campionissimo sei tu.
La stazione di Casa Coppi, la prima dopo Asti verso Casale
Sartirana, il passaggio del Giro inaugura il monumento a Coppi e Pantani
Taglio del nastro in concomitanza con il passaggio del Giro d'Italia a Sartirana per il monumento in ricordo di Fausto Coppi e Marco Pantani.
Fausto Coppi - Una Leyenda. [Biografía]
Fausto Coppi (nacido el 15 de septiembre de 1919 en Castellania, Provincia de Alessandria - fallecido el 2 de enero de 1960 en Tortona, Provincia de Alessandria) fue un ciclista italiano, apodado Campionissimo y l'Airone. Considerado como uno de los más grandes ciclistas de todos los tiempos.
Pentacampeón del Giro de Italia y en 1949 se proclamó campeón de la ronda italiana y del Tour de Francia, convirtiéndose en el primero de los pocos corredores de la historia en conseguirlo.
En toda su carrera ganó 122 carreras, tuvo la maglia rosa 31 días y el maillot amarillo, 19.
Su hermano mayor, Serse Coppi, también fue ciclista profesional.
De familia humilde, consiguió su primera bicicleta con 8 años y la utilizó para trabajar como repartidor de la tienda de comestibles de la población vecina de Novi Ligure. En 1937, conocería su descubridor Biagio Cavanna que lo animó a que participara en carreras no profesionales. Las excepcionales características físicas no tardaron en aflorar en el joven Coppi.
En 1939, pasa a profesional donde gana seis carreras esa misma temporada. Pero el salto a la fama de Coppi fue un año después cuando, empezando como gregario de Gino Bartali, consiguió el primero de sus cinco Giros de Italia. Además, esta victoria le convirtió en el corredor más joven que se hace con el triunfo absoluto en el Giro de Italia con 20 años, 8 meses y 25 días, un récord todavía imbatido. Además en 1940 y 1941, se proclama campeón italiano de la especialidad persecución. En 1942, establece el récord de la hora en el velódromo Vigorelli de Milán, dejando la nueva marca en 45,871 km, un récord que resistió 24 años hasta la plusmarca de Jacques Anquetil en 1966.
Pero la guerra parte su carrera ascendente. Enviado a Africa con la infantería Divisione Ravenna es hecho prisionero por los ingleses, puesto en libertad en 1945.
En 1945, corre alguna carrera con la sección de ciclismo de la Società Sportiva Lazio. En 1946, nace el legendario noviazgo entre Fausto Coppi y el equipo Bianchi, al que el campeón italiano estaría ligado durante una década. La llegada de Coppi pronto da sus frutos cuando gana su primera Milán-San Remo con una épica fuga que empieza en el Paso del Turchino y que acaba con 14 minutos de ventaja sobre el segundo clasificado. Nicolò Carosio narraba en la radio: Primer clasificado, Fausto Coppi, en espera del segundo transmitimos música de baile. Ese año también gana tres etapas del Giro (aunque la general se la llevaría Bartali) el Gran Premio de las Naciones, el Circuito de Lugano y el Giro de Lombardía. En 1947, siete años después del primero, gana su segundo Giro de Italia.
En 1949, llega la definitiva consagración internacional de Coppi. Primero gana la vuelta San Remo-Lombardia y en el Giro (que también se adjudica) firma una de las que seran sus hazañas más célebres: 192 kilómetros en solitario en la etapa entre Cuneo y Pinerolo. El famoso periodista Mario Ferretti diría en su crónica una frase que entraría en la historia del ciclismo:
Un hombre solo al mando, su maillot es blanco y celeste. Su nombre, Fausto Coppi.
Con el tercer Giro en el bolsillo, encara su primer Tour de Francia. Fausto empezó muy mal, perdiendo más de media hora en la primera etapa. Pero se supo recuperar, dominando las dos etapas contra el reloj e imponiéndose en la etapa entre Briançon y Aosta. Consigue la victoria en la general siendo el primer hombre que consigue ganar Giro y Tour en el mismo año, mientras que en Francia nace el mito de Fostò.
MÁS INFORMACIÓN EN:
Fausto Coppi
4 mars 2010
Echappées, courses contre la montre, étapes de montagne... Rien ne résistait à Fausto COPPI, qui a remporté plusieurs fois le Tour de France. Retour sur le parcours du Campionissimo. Images d'archive INA
Institut National de l'Audiovisuel
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Song credit: Donna Lewis. No copyright infringement intended.
Fausto Coppi e Grumo Nevano - La Bicicletta
Un raro documento video tratto da Quando Coppi correva in bicicletta Rai Trade
La Gazzetta dello Sport
Il grande Ciclismo a Grumo Nevano, Fausto Coppi e la bicicletta regalata.
grumonevano.net
Francesco Moser Al Caffè dei Glicini
Si conclude l'evento dedicato all'incontro con Francesco Moser: Enrico Montolivo,
che ha organizzato il tutto con successo, ci da appuntamento al prossimo autunno
per i 150 anni di attività di Giglio Bagnara. Saluti finali con degustazione del vino
prodotto dalle cantine Moser presso il Caffè dei Glicini.
La playlist Francesco Moser a Sestri P. raccoglie dei video dedicati all'incontro
con il campione del ciclismo italiano presso Giglio Bagnara a Sestri Ponente,
in occasione della presentazione del suo nuovo libro Ho osato vincere e
del centenario della nascita del grande campione Fausto Coppi.
Video di Bruno Cherin - Interviste di Mario
Molfetta - La partenza dell'ottava tappa del Giro d'Italia
Le emozioni di un giornata storica. In occasione del Giro del centenario Molfetta ha ospitato la partenza di una tappa della Corsa Rosa. Ecco l'accoglienza della città