Casa Alpina San Luigi Guanella
In ogni stagione dell'anno le tue vacanze a Gualdera in Valle Spluga
Campodolcino - Storia di fede
Qui a Campodolcino è nato Don Luigi Guanella e lo si sente nell’aria pura e rarefatta, e tutto è permeato di armonia e spiritualità.
L’inverno da queste parti è duro, e fin dai tempi antichi, prima dell’arrivo dei primi freddi si faceva come le formiche, si facevano tre cose fondamentali: il pieno di farina gialla per la polenta, il pieno di legna per la stufa e il pieno di fieno per le bestie… poi, come racconta il proverbio… lascia che fioca.
Produttore esecutivo: Il Biancospino ONLUS Cooperativa Sociale
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#DonLuigiGuanella #Campodolcino #montagna #Valtellina
WEEKENDINO A CAMPODOLCINO - La sifda dei pizzoccheri
La ricetta dei pizzoccheri della Valchiavenna:
La ricetta dei pizzoccheri della Valtellina:
Siamo nuovi su Youtube, ogni consiglio e critica sono ben accetti, grazie!
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Oshòva - Rising Sun
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Title: Fresh Air Original Instrumental Indie rock/pop
Type of music: Indie Rock
Mood: Motivation
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Il Dogo a Campodolcino
Il paese di Campodolcino visto dagli occhi del mio cane, Jeje, il Dogo. Carinissimo paese in Valchiavenna. Borgo Montano meta per sciare a Madesimo
Video girato con una camera sulla schiena del cane, trovi il mio approfondimento su come ho fatto qui :
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La salita a Fraciscio di Campodolcino - 6 Febbraio 2014 - The day after the snow series
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Nella notte del 6 Febbraio hanno chiuso tutte le strade per madesimo a causa di slavine: nell'attesa mi sono recato a Fraciscio, strade con un pack di neve ben formato e all'arrivo al paese mi aspettano ben 3metri di neve!
Chiesetta campestre - San Rocco
16 Agosto 2018 San Rocco
L’oratorio di San Rocco di Morsano al Tagliamento risale agli inizi del XVI secolo.
Ha la facciata in parte coperta da un atrio chiuso con copertura a capanna, nel quale si aprono una porta rettangolare sormontata da lunetta, due finestre quadrate a lato dell’ingresso ed altrettante sulla parete destra. La facciata con occhio circolare termina in una monofora campanaria con tettuccio piatto.
L’interno è composto da un’aula rettangolare con travi a vista e da un presbiterio poligonale con volta a crociera.
Si conserva un trittico dipinto a fresco dall’artista spilimberghese Marco Tiussi nel 1563. Si tratta di una sorta di ex-voto perché vi è raffigurata la Madonna con Bambino tra i Santi Rocco e Sebastiano ed un camerato inginocchiato; una scritta ricorda l’iniziale contrarietà dell’uomo alla costruzione della chiesa e una sua malattia seguita da miracolosa guarigione. Ancora all’interno della chiesa, sempre del Tiussi, troviamo un affresco con la figura quasi illeggibile di San Bellino e un altro dagli intensi colori con la Madonna in trono con il Bambino tra i Santi Rocco e Antonio. Il dipinto con San Gottardo risale al 1623 ed è opera di Giuseppe Moretto. Si conserva anche una pala dell’altare maggiore, datata e firmata 1794 da Domenico Molinari con raffigurati l’Eterno Padre e Madonna con Bambino in gloria, con i Santi Rocco, Pietro, Giovanni Battista e Sebastiano. Pure del Molinari è la pala dipinta su tavola raffigurante la Madonna in trono con Bambino tra i Santi Antonio da Padova e Giuseppe.
Pedesina in TV RAI 3 17 01 2009
Al momento era il Comune con meno abitanti
Prata Camportaccio (SO) - Immagini e colori
Immagini e musiche di Massimo Dei Cas - paesidivaltellina.it
Campane della Parrocchia di S.Anna all'Arenella in NAPOLI, v.488
Plenum festivo (dura 1 minuto e mezzo) per la messa solenne dei Tutti Santi alle ore 10:00:
I° suonata alle 9:30;
II° suonata alle 9:55.
Concerto di 3 campane a slancio, fuse probabilmente dalla Capezzuto di Napoli ed elettrificate dalla SAIE di Striano (NA) agli inizi del 2000, con meccanica Morellato e motori, programmatore Beta 8 ed elettromartello sulla grossa della Ecat:
I: La3
II: Re4 crescente
III: Fa4 crescente
La chiesa risale al 1900, mentre la torre campanaria è stata edificata nel 1956. Originariamente vi era una campanella minuscola suonata con la corda, ma successivamente fu sostituita dalle attuali 3 campane elettrificate soltanto alcuni anni dopo, quando la Capezzuto smise definitivamente di fondere per dedicarsi all'automazione. Fino a un po' di tempo fa c'era un quadretto manuale, in seguito sostituito dall'attuale Ecat Beta 8 per poter programmare automaticamente le distese e il battiore. In seguito alle lagnose lamentele, le suonate feriali/festive, inizialmente di 3 minuti, furono accorciate all'attuale 1 minuto e mezzo, ed inoltre l'Angelus e lo stesso battiore sono stati totalmente banditi. Per cui, l'unica alternativa al plenum è la distesa delle 2 piccole per la messa feriale delle ore 18:30.
Fonte delle informazioni: Luca Saccone, parrocchiano di questa chiesa.
Ed eccoci qui al nocciolo della questione. Come mai mi trovo a Napoli? Non dovevo essere con campanaro67 per inaugurare, con un video, il nuovo concerto di Senigallia? Beh, ragazzi, chi ha seguito i recenti fatti di cronaca nera, e chi soprattutto mi è stato vicino, sa benissimo cosa ho passato. Il terremoto del Centro-Italia ha letteralmente distrutto Amatrice e soprattutto Norcia, vedere quelle tremende foto è un colpo al cuore, soprattutto per me che ci ero stato il 5 Aprile al fine di riprendere il plenum solenne per la festa patronale di San Benedetto che, ricordo, è il patrono d'Europa per eccellenza al pari di Santa Rita da Cascia. Lo sciame è ancora in atto, non accenna a fermarsi, e ormai eravamo stanchi di vivere a Foligno con la paura di nuove scosse, anche perché quelle dal 4.2 in su le sentiamo praticamente tutte! E così, tornato a casa da Loreto (sono andato a fare una preghiera in Santa Casa affinché allontani questo tremendo sisma), abbiamo fatto in men che non si dica le valigie e siamo letteralmente fuggiti dai nostri parenti a Napoli. E finalmente abbiamo ritrovato quella tranquillità che ci era venuta meno. E poiché era la festa dei Santi, non potevo non lasciare in pasto qualcosa per Youtube, e così mi sono dirottato su questa graziosissima chiesetta di cui è parrocchiano il mio amico del Vomero Luca Saccone, con 3 campane che, con meccanica Morellato/Ecat e accordo piuttosto particolare, mi hanno molto ricordato quelle del Lago Trasimeno.. E' come se non fossi mai andato via! Elettrificazione... Non proprio esaltante... E lo potete vedere da per voi.
Per il momento è tutto, non so cosa farò nei prossimi giorni, non so neanche se rimarrò a Napoli ancora per un po', anche se lo spero, perché dover tornare su significa ritornare nello stato di agitazione che ci ha letteralmente steso! E vi prego... Pregate per quella povera gente, perché nonostante non sia morto nessuno (Dio sia lodato!), ci sono tanti di quegli sfollati che non si possono neanche contare, e soffrono in silenzio. E... Pregate anche per me, per la mia famiglia e per i miei amici, campanaro67 e la sua famiglia soprattutto. Alle prossime!
Le campane di Mortara (PV) Abbazia di Santa Croce - Video n° 161
Mortara, Abbazia di Santa Croce
Diocesi di Vigevano
Concerto di 5 campane in Fa3
Fuse da Barigozzi nel: ??
Sagoma: Ultraleggera
Sistema: Ambrosiano
Concerto Solenne a 5 campane per la Santa Messa Solenne delle ore 10.30 nella Solennità di Tutti i Santi (Ore 10.15)
- Ringrazio il Sacrestano per la disponibilità! -
Ed ecco il secondo video di Tutti i Santi, come l'anno scorso a Mortara! Questa non doveva essere la meta ufficiale, ma nel posto in cui sono andato a mezzogiorno le campane hanno suonato il festivo (programmazioni alla cavolo). Così, facendo un giro nell'attesa del treno, alle 10 sento il Solenne di queste campane, e dato che l'anno scorso queste avevano suonato a distesa (avevo anche chiesto al sacrista, ma niente) entro nella sacrestia di questa chiesa e il sacrestano mi riconosce e mi dice tu sei quello che gira per le campane da parte delle Diocesi! Oggi l'ho fatto mettere il solenne! e così mi dice che le campane suoneranno anche alle 10.15, dopo aver spiegato che lo scopo è puramente casuale e la Diocesi non c'entra un fico secco, mi rice a riprendere la suonata: un bellissimo solenne in cui alla fine le campane ribattono paurosamente, per parlare poi del fatto che le campane non sono per niente eccelse! Per questa volta direi che ce la siamo cavata egregiamente per la Solennità dei Santi, due solenni sono più che buoni come risultato! ????
- Vorrei solo dire due parole: in queste due feste importantissime come quella dei Santi e dei Defunti, volgiamo la nostra preghiera verso le popolazioni del Centro Italia che sono state duramente colpite dal terremoto: case distrutte, chiese distrutte e campanili distrutti e mentre noi ieri ci siamo siamo svegliati col suono festoso delle campane, loro non hanno sentito alcun suono, se non quello della terra che trema..
Campane del Patrocinio di San Giuseppe - Torino - distesa del campanone
Chiesa del Patrocinio di San Giuseppe via Baiardi 8, Torino (zona Lingotto): 6 campane in Do3 fuse da Roberto Mazzola di Valduggia nel 1928.
* * *
- distesa del campanone per l'angelus del 2 novembre, Ricorrenza dei defunti.
Il concerto del Patrocinio di San Giuseppe riveste notevole importanza all'interno del panorama campanario torinese. Fuso dalla fonderia di Roberto Mazzola vinse il primo premio all'Esposizione Nazionale di Torino del 1928 e fu insignito del Gran Diploma d'Onore. Venne poi collocato sul campanile del Patrocinio e inaugurato il 19 marzo dell'anno successivo, festa di San Giuseppe.
Purtroppo negli ultimi anni l'impostazione dei segni di queste campane è stata letteralmente trascurata e ridotta alla sola distesa della quarta campana (fa3) per tutti i segni, ad eccezione della messa domenicale delle 10.30 per cui erano programmate sia la sesta campana (la3), sia la quarta (fa3).
Recentemente, in accordo con il parroco, abbiamo modificato la programmazione che possiamo riassumere in questo modo:
- angelus feriale delle ore 12 e delle ore 19.30: distesa del mi3;
- messe feriali: distesa del sol3 e del la3;
- messe prefestive e festive: distesa delle quattro maggiori;
- angelus serale festivo e prefestivo: carillon dell'Ave di Lourdes;
- angelus festivo delle ore 12: distesa completa delle sei campane.
Nelle solennità le celebrazioni saranno annunciate dalla distesa completa a sei mentre l'angelus delle ore 12 dalla suonata alla Romana preceduta da un carillon a tema.
Ringrazio vivamente don Daniele e don Massimiliano per la gentilissima accoglienza e la cortese disponibilità e vagale04 per la competente collaborazione!
FB:
WEB:
Le campane del Santuario di Saronno (VA) - Campana del chiostro
Saronno (VA), Santuario della Beata Vergine dei Miracoli
1 campana di richiamo in FA#4
Nicola Bonavilla 1617
Distesa
La storia del santuario ebbe inizio nel 1460 quando un giovane di nome Pedretto, costretto a letto da alcuni anni, venne guarito in maniera miracolosa da una Madonnina che giaceva ai piedi della Varesina, la quale lo invitò a costruire una chiesa in suo onore. L’8 maggio 1498, in occasione della festa di san Vittore, venne posata la prima pietra che diede il via alla costruzione del santuario. Il complesso venne edificato in tre tempi: inizialmente vennero realizzate la parte rinascimentale dell’abside, il presbiterio, la cupola e il campanile; nel 1556 si procedette all'aggiunta delle tre navate e della sacristia. Da ultimo venne realizzata la parte iniziale della chiesa, con l'aggiunta della facciata e del portico esterno con il campanile delle ore. Il santuario della Beata Vergine dei Miracoli è uno scrigno pieno di tesori d’arte, al quale hanno lavorato i principali artisti delle epoche storiche, specialmente del XVI secolo. Il primo grande artefice che legò il proprio nome al santuario di Saronno fu Bernardino Luini: a lui si deve il complesso degli affreschi dell'abside, del presbiterio di parte della cupola. Con la scomparsa di Bernardino Luini (1532) l'opera venne continiuata da Gaudenzio Ferrari, molto noto per i progetti del Sacro Monte di Varallo. La cupola venne completata con affreschi di straordinaria bellezza, in un trionfo di angeli turbinanti che fanno festa in Paradiso per l'Assunzione di Maria. Accanto a questi illustrissimi nomi hanno avuto un ruolo rilevante anche alcuni maestri lombardi della scultura in legno, che vi lavorarono fino al 1539. Il principale intagliatore che lavorò al santuario fu Andrea da Milano, al quale si devono i due gruppi scultorei delle cappelle laterali. Legati al santuario sono anche i nomi di Camillo Procaccini, Giovanni Amodeo e Pellegrino Tibaldi, onnipresente architetto di san Carlo. Il campanile fu concluso nel 1516 e dotato di due campane; nel 1555 la campana maggiore si ruppe e venne rifusa lo stesso anno. Nel 1567 le campane risultano essere tre; la mezzana si ruppe alla fine di quello stesso anno. Questa venne rifusa il 28 febbraio 1568. Le tre campane vennero rifuse per farne due più grosse il 13 gennaio 1585; non ci è purtroppo noto il nome del fonditore. Nel 1617, per dare maggior decoro e al fine di differenziare le suonate, si decise per la fusione di una nuova campana, più grande delle due esistenti. La fusione avvenne in loco per mano di Nicola Bonavilla, che ne fuse un'altra più piccola da usare come richiamo. Queste due vennero posizionate nella lanterna, una sopra l'altra. La campana maggiore si crepò già nel 1619 e successivamente nel 1639. Questa volta la scelta non cadde più sui Bonavilla: la rifusione avvenne per opera dei Mirri nel 1640. La torretta dell'orologio venne costruita sulla base della prima torre, abbattuta nel corso del XVII secolo. La costruzione avvenne nel 1769, anno al quale risalgono anche le due campane Bonavilla usate per l'orologio. Il santuario venne elevato a basilica romana minore da papa Pio XI nel gennaio 1923.
Un grazie a milanogcsm per la registrazione audio e alcune foto utilizzate nel video.