San Pietro al monte Civate (LECCO)
Storia e cultura in volo all'Abbazia di San Pietro al monte a Civate. Situato a 662 metri sul livello del mare, lo si raggiunge dal paese di Civate in un'ora circa di cammino. Un' escursione nella fede e nell'arte romanica immersi nella natura e adatta a tutti.
Musica utilizzata free da: e-soundtrax epic Cinematic Trailer
passeggiate invernali nel triangolo lariano (san pietro di civate)
Questa passeggiata nel triangolo Lariano ha come obiettivo la splendida Abbazia di San Pietro in Civate (Lecco), ma anche il panorama non è da meno.
CIVATE Il Buco della Sabbia
Basilica di San Pietro - Civate (LC) / www.ideeperunagita.it
Basilica di San Pietro - Civate (LC) / ideeperunagita.it
1000 METRI IN SALITA!!! [Civate - Monte Cornizzolo]
Gita dalle rive del lago di Annone fino al cocuzzolo del monte Cornizzolo, passando per la splendida Abbazia di San Pietro al Monte
video: GoPro Hero 6
I TESORI LECCHESI DEL MEDIOEVO: DERVIO FONTANEDO
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I TESORI LECCHESI DEL MEDIOEVO: CORENNO PLINIO
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Referenza Palazzo dell'Arte - Padova
Il Maestro Arlati affresca Palazzo dell’Arte.
Quando l’esperienza abitativa diventa culturale.
Si è tenuta venerdì 29 novembre a Palazzo dell’Arte l’inaugurazione degli affreschi realizzati dal famoso artista contemporaneo Mario Arlati, che ha reso omaggio ai 500 anni di Giotto con 2 imponenti opere realizzate nell'ingresso del palazzo.
Nel corso della serata il Maestro Arlati ha svelato le opere e raccontato ai presenti il senso dell’espressione artistica.
La materia per Arlati rappresenta un’immagine interiore, fatta di sentimenti, di evocazioni che riguardano il paesaggio. I “muri” di Arlati testimoniano la ricerca di una materia vissuta senza funzioni in cui l’utilizzo del colore diventa un elemento chiave.
L’arte entra nella quotidianità e la trasforma in una nuova esperienza culturale, un connubio inedito tra arte e architettura, reso possibile dalla vision Francesco Celentano, Amministratore Delegato della Jolly Real Estate e appassionato collezionista d’arte.
Secondo Francesco Celentano: “Nel costruire questo immobile sembrava bello inserire un’opera d’arte da lasciare al palazzo, penso che la riqualificazione urbana si possa ben combinare all'arte e alla cultura.”
Presenti alla serata, Francesco Celentano, Agostino Candeo, Presidente di Industrie Edili Holding, lo Studio Borchia Architetti Associati, Marco Merlin, Amministratore Delegato del Network L’Arte di Abitare, diversi rappresentanti delle istituzioni, giornalisti, professionisti del settore ed infine Stefano Contini, Gallerista di Mario Arlati.
Il senso della luce trionfa ed emerge la potenza del colore negli affreschi presentati dal Maestro a Palazzo dell’Arte, le opere saranno visibili anche esternamente e quindi fruibili dalla collettività.
IL PROGETTO
Il progetto a firma dello Studio Architetti Borchia Associati, ospita una collezione di 23 appartamenti di prestigio, studiata per rispondere alle moderne esigenze di lifestyle.
Il complesso residenziale raggiunge i massimi livelli di prestazione energetica grazie ad un involucro edilizio altamente prestazionale, combinato all'utilizzo di fonti energetiche rinnovabili.
L’architettura si distingue per la cura riservata al disegno delle facciate verticali, scandite attraverso profonde logge che creano un continuum spaziale, proiettando la zona giorno verso l’esterno per stanze da vivere all'aperto.
L’alternanza delle terrazze loggiate concorre poi ad alleggerire il volume dell’edificio rendendolo leggero e contemporaneo.
La composizione volumetrica è studiata per consentire un doppio affaccio a quasi la totalità delle residenze, che possono così godere della splendida vista sulle cupole di Santa Giustina.
La costante ricerca del bello e la contaminazione tra arte e architettura sono il vero valore aggiunto di questa raffinata realizzazione che con un approccio inedito ha reso possibile la caratterizzazione distintiva di Palazzo dell’Arte arricchendolo con un’opera del maestro Mario Arlati.
L’intervento, realizzato da Jolly Real Estate, partecipata di Industrie Edili Holding, ha visto l’inizio dei lavori nel 2016 e la consegna nel 2019.
L’operazione è risultata un successo, l’incarico esclusivo per la vendita degli immobili è stato affidato al network L’arte di Abitare, la rete di agenzie immobiliari collegata ad Industrie Edili Holding e particolarmente capillare sul territorio padovano, tanto da aver registrato per Palazzo dell’Arte un sold out dei 23 appartamenti.
Link:
L' Arte di Abitare: artediabitare.it
Gruppo Industrie Edili S.p.A. - industrieedili.it
Civate - Ponte di Isella il sindaco ha incontrato i cittadini
Civate - Ponte di Isella il sindaco ha incontrato i cittadini
Santuario di San Giovanni Battista - Merlino - (LO)
Il Santuario di San Giovanni Battista presso il Calandrone, questo è il nome completo, è l'unico in Lombardia a non essere dedicato alla Madonna bensì ad un santo: San Giovanni Battista, appunto.
Il Calandrone era invece un canale che un tempo circondava il Santuario ma di cui si sono perse le tracce.
Di questo luogo non si conosce l'epoca precisa della sua costruzione. Le prime notizie, risalenti al 1261 e trascritte in una pergamena conservata nell'Archivio Vescovile di Lodi, certificano la presenza di un Oratorio che venne poi restaurato nel 1466 portando alla luce un pozzo, una lapide, un sepolcro ed altri oggetti che certificano l'esistenza di un villaggio forse ancora più antico del comune di Merlino.
La devozione a San Giovanni Battista è databile intorno al 1500 ma è solo nel 1738 che per la prima volta la cronaca parrocchiale fa riferimento alle prime Grazie ottenute per intercessione del Santo da alcuni fedeli che si sono bagnati o hanno bevuto l'acqua delle vasche.
La piccola Chiesa del Santuario, nella quale il Battista è raffigurato in un notevole affresco del 1400 posto sopra l'altare maggiore, rimane aperta dalla seconda domenica di Pasqua a tutto settembre ed è meta tuttora di numerosi pellegrini e devoti, soprattutto malati.
I pellegrinaggi culminano il 24 Giugno di ogni anno, in occasione appunto della Festa di San Giovanni Battista.
Civate (LECCO) - Xiaomi Mi Drone 4K
Santuario di MONTE SENARIO - Sacro Eremo di Monte Senario (comune di Vaglia, Firenze, TOSCANA)
Vi si giunge da un viale fittamente alberato, al termine del quale sono poste le due statue di San Bonfiglio Monaldi e di San Filippo Benizi, di Pompilio Ticciati (1754), che introducono al piazzale antistante al complesso: a sinistra, il grande Ospizio (1603), a fianco del quale una scalinata sale in una piazzetta.
Alla destra della chiesa è l'ingresso al Convento, fino all'Ottocento aperto a pianterreno da un porticato di cui rimangono visibili le colonne e gli archi, inglobati nel muro di facciata, la torretta-orologio è del 1834.
Dopo un primo ambiente (sulla porta a destra, lunetta con i Pellegrini di Emmaus di Giovanni da San Giovanni, si passa in un atrio ornato da medaglioni affrescati in parte da Antonio Pillori (1750 circa). A lui e a Stefano Fabbrini si devono anche le lunette del chiostrino quattrocentesco (tamponato) adiacente alla chiesa, parte del nucleo più antico del convento.
Nel refettorio, Cenacolo di Matteo Rosselli (1634) e due tele di Francesco Curradi con Cristo in preghiera e Annunciazione. Intorno al convento corre una terrazza panoramica; il pavimento, a lastroni di pietra, copre una grandiosa cisterna per l'acqua piovana voluta dai Medici (1697-1722).
Esterno.
A sinistra si affaccia la chiesa dell'Addolorata, dedicata anche a San Filippo Benizi, edificata nel 1412 dai della Stufa sul preesistente oratorio; completamente ristrutturata nel 1717, probabilmente sotto la direzione di Giovan Battista Foggini, con aggiunte e modificazioni successive; preceduta da un portico, è fiancheggiata dal campanile eretto nel 1648 e rinnovato alla fine del secolo XVIII.
Interno.
L'interno, a una navata con cappelle laterali, presenta una ricca decorazione barocca in stucco dovuta a Giovan Martino Portogalli (1717), realizzata sulla volta a botte a incorniciare un affresco di Antonio Domenico Gabbiani con la Vergine che porge l'abito dei Servi ai sette Fondatori. A destra della porta di ingresso, monumento sepolcrale di Sigismondo della Stufa, dell'inizio del XVI secolo; nell'abside, Crocifisso ligneo del XVIII secolo, circondato da un gruppo di figure in stucco del Portogalli; ai lati, due tele di Tommaso Redi con Storie di Filippo Benizi.
Nel coro retrostante, Maria assunta in cielo di Giuseppe Bezzuoli (1849 circa), e sulla parte destra, affresco di Pietro Annigoni con i Sette Fondatori che salgono il Monte Senario. Alla destra del coro si apre la porta d'ingresso alla cappella dell'Apparizione, la parte più antica del convento, dove nel 1240 la Vergine sarebbe apparsa ai fondatori dei Serviti e dove San Filippo Benizi celebrò la sua prima messa; completamente restaurata nel 1983, se ne è cancellata la decorazione settecentesca, presente soltanto nella tipologia dell'altare (1723), sopra il quale è ospitata una Pietà in terracotta di Giovannangelo Lottini, sacerdote servita (inizi del secolo XVII).
Sulla sinistra del coro, la cappella del Santissimo Sacramento, edificata nel 1726 per legato di Domenico dell'Antella su disegno di Giovan Battista Foggini, decorata da stucchi del Portogalli e da tele dedicate a Storie della vita del beato Manetto, eseguite da artisti fiorentini del primo Settecento.
Ancora a sinistra si passa nella Sagrestia, decorata e arredata nel secolo XVIII, con notevoli dipinti alle pareti; inserito nel coronamento di un armadio, il Salvatore di Matteo Rosselli, una testa di San Pietro Crisologo di Pietro Benvenuti, San Giovanni Battista decollato di Cesare Mussini (1851), due tele a monocromo attribuite a Matteo Rosselli, due grandi paesaggi di Antonio Morghen (1846).
Si esce dalla sagrestia dalla porta a sinistra (sopra la quale, tavola del Maestro di San Jacopo a Mucciana con la Madonna, il Bambino e quattro santi)e si passa nella cappella dei Santi Fondatori, costruzione moderna (1933) in stile neogotico, decorata da Giuseppe Cassioli. Rientrando in chiesa, a destra Cristo con i simboli della Passione di artista fiorentino della metà del XVII secolo, e a sinistra la Madonna con i sette santi di Antonio Pillori.
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Poltrone di lusso a San Pietro al Tanagro. Il sindaco Quaranta Ecco la verità su costi
Poltrone di lusso a San Pietro al Tanagro. Il sindaco Quaranta Ecco la verità su costi e motivi dell’acquisto
San Giovanni a Tubre in Val Monastero yt.mpg
Tubre, chiesa di San Giovanni, complesso costituito da uno spazio centrale a quattro vani (piccole navate) laterali che nell'insieme formano una croce.Costruzione romanica adiacente alle mura di un convento benedetttino del 9° secolo. Dal 1300 il portico inferiore serviva da soggiorno ai pellegrini dell'ospizio, quello superiore serviva da dormitorio. Nella chiesa di San Giovanni c'è il maggiore ciclo di affreschi in stile romanico della Val Venosta tra cui una delle più antiche raffigurazioni di San Cristoforo presenti nel Tirolo,realizzato tra il 1200 e il 1300.
Cammino di Sant'Agostino: sesto giorno, da Civate a Oggiono
Fiore della Rosa: sesta tappa.
Tappa mista montagna-pianura partendo da Civate e arrivando a Oggiono.
Si attraversa il centro di Civate, passando dalla Chiesa e dal convento di S.Calocero, prendendo poi decisamente in salita nel bosco, verso l'Abbazia di S. Pietro al Monte.
Da qui, sempre su sentiero, si sale al rifugio Marisa Consiglieri e al Monte Cornizzolo, punto più alto raggiunto dal cammino di S.Agostino.
Rimanendo sul crinale si arriva al monte Pesora e da qui una ripida discesa prima su sentiero e poi su strada asfaltata portano verso il paese di Pusiano, poco sopra il quale troviamo il santuario della Madonna della Neve.
Si scende quindi fino alle rive del lago di Pusiano dove inizia ora la parte pianeggiante della tappa, che ci porterà a costeggiare il lago fino a Bosisio Parini, per poi piegare decisi verso Annone.
Qualche scorcio sul lago omonimo e si arriva infine a Oggiono camminando lungo il sentiero del lago.
Purtroppo da dopo Bosisio Parini il percorso è tutto su asfalto, anche se costeggiato dal verde.
Distanza percorsa oggi: circa 27 km.
Distanza in linea d'aria dal punto di partenza a quello di arrivo: 4km.
per maggiori informazioni:
musica: The Bird Machine Act 1 di Lloyd Rodgers
Rose flower: sixth stage.
Mixed mountain-plain stage starting from Civate and arriving at Oggiono.
We cross the center of Civate, passing through the Church and the convent of S.Calocero, then taking decidedly uphill in the woods, towards the Abbey of S. Pietro al Monte.
From here, always on the path, you climb to the Marisa Consiglieri refuge and to Monte Cornizzolo, the highest point reached by the path of S.Agostino.
Staying on the ridge, you reach Mount Pesora and from here a steep descent, first on a path and then on an asphalted road, leads to the town of Pusiano, just above which we find the sanctuary of the Madonna della Neve.
We then descend to the shores of Lake Pusiano where the flat part of the stage now begins, which will lead us to skirt the lake to Bosisio Parini, and then bend decisively towards Annone.
A few glimpses of the lake of the same name and finally you reach Oggiono by walking along the path of the lake.
Unfortunately after Bosisio Parini the path is all on asphalt, even if bordered by greenery.
Distance traveled today: about 27 km.
Straight-line distance from the starting point to the arrival: 4km.
for more information:
music: The Bird Machine Act 1 by Lloyd Rodgers
30 Settembre 2018 - 95° Alpini di Civate
I.C. BENEDETTO CROCE -UN NODO BLU CONTRO IL BULLISMO 7 FEBBRAIO 2017
Video realizzato in occasione della ''Prima giornata nazionale contro il bullismo a scuola in coincidenza con la Giornata Europea della Sicurezza in Rete indetta dalla Commissione Europea (Safete Internet Day). Progetto Miur di sensibilizzazione contro il bullismo e il cyberbullismo a scuola.
estate 2010 agguato a vito cortese
agguato a vito