Ferrara - Visita alla città e alla casa di Ariosto
Da Ravenna a Ferrara: giro turistico nella città, tra palazzi piazze e chiese; dopo il pranzo, visita alla casa di Ludovico Ariosto.
Ludovico Ariosto IL FURIOSO, Ferrara
Ludovico Ariosto IL FURIOSO, Ferrara
LUDOVICO ARIOSTO (1474-1533) 500 ANNI FA DAVA ALLA STAMPA A FERRARA IL SUO NOTO POEMA CAVALLERESCO 'L'ORLANDO FURIOSO'.
L'ULTIMA STESURA, CON L'AGGIUNTA DI NUOVI CAPITOLI, LA ULTIMÒ NELLA CASA IN CUI VISSE GLI ULTIMI ANNI DELLA SUA VITA (DAL 1526) E DI CUI SI VANTAVA PER AVERLA COMPRATA CON I SUOI SOLDI E SENZA L'AIUTO DI NESSUNO (: PARVA SED APTA MIHI, SED NULLI OBNOXIA SED NON SORDIDA, PARTA MEO SED TAMEN AERE DOMUS).
MORÌ IN QUESTA CASA E INIZIALMENTE FU SEPOLTO NEL GIARDINO; LA SUA TOMBA, OGGI, SI TROVA NELLA BIBLIOTECA ARIOSTEA DI FERRARA.
Nelle celebrazioni ferraresi di Ludovico Ariosto l'Italia rivendica con rinnovato titolo le
Giornale Luce B0265 del 05/1933
Descrizione sequenze:Veduta del Castello Estense ; Duomo ; Palazzo del Paradiso ; I principi di Piemonte si affacciano da un balcone accolti dalla folla acclamante ; Casa del Poeta ; Interni della casa ; Monumento all'Illustre Concittadino ; Manoscritti dell'Orlando Furioso ; I Principi di Piemonte lasciano Ferrara ;
Archivio Storico Luce .
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Italiano: Impariamo Ludovico Ariosto, vita, pensiero e opere
La vita il pensiero e le opere raccontate in questo cartone da Ludovico Ariosto che passeggia per i vicoli della Ferrara cinquecentesca dove ci spiegherà davanti al Castello estense il suo pensiero infine passeggiando dopo aver illustrato la sua vita ci racconterò il senso letterario della sua opera più famosa: L'Orlando Furioso
Orlando furioso, Ludovico Ariosto, Audiolibro in italiano, italian
Orlando furioso, Ludovico Ariosto, Audiolibro in italiano, italian
L'Orlando furioso è un poema cavalleresco di Ludovico Ariosto pubblicato per la prima volta nel 1516 a Ferrara.
Il poema, composto da 46 canti in ottave (38.736 versi in totale), ruota attorno al personaggio di Orlando, a cui è dedicato il titolo, e a numerosi altri personaggi. L'opera, riprendendo la tradizione del ciclo carolingio e in parte del ciclo bretone, si pone a continuazione dell'incompiuto Orlando innamorato di Matteo Maria Boiardo: in seguito, tuttavia, Ariosto considererà l'Orlando innamorato solo come una fonte a cui attingere, a causa della non attualità dei temi del poema, dovuti alla materia cavalleresca, ma riuscirà a risolvere questo problema apportando delle modifiche interne all'opera, tra cui l'introduzione di tecniche narrative sconosciute al Boiardo e soprattutto intervenendo spesso nel corso del poema spiegando al lettore il vero fine degli avvenimenti.[1]
Caratteristica fondamentale dell'opera è il continuo intrecciarsi delle vicende dei diversi personaggi che vanno a costituire molteplici fili narrativi (secondo la tecnica dell'entrelacement, eredità del romanzo medievale), tutti armonicamente tessuti insieme. La trama è convenzionalmente riassunta intorno a tre vicende principali, emblemi anche del sovrapporsi nel poema di diversi generi letterari: in primis la linea epica della guerra tra musulmani (Saraceni) e cristiani che fa da sfondo all'intera narrazione e si conclude con la vittoria cristiana in seguito allo scontro tra gli eroi avversari.
La vicenda amorosa si incentra invece sulla bellissima Angelica, in fuga da numerosi spasimanti, tra i quali il paladino Orlando, di cui viene sin dalle prime ottave preannunciata la pazzia, portando all'estremo la dimensione del cavaliere cristiano della chanson de geste votato alla fede. Le inchieste dei vari cavalieri per conquistare Angelica si rivelano tutte vane, dal momento che (prima di uscire definitivamente dal poema nel XXIX canto, per giunta a testa in giù sulla sabbia) la donna sposerà il musulmano Medoro causando la follia di Orlando e l'ira degli altri cavalieri.
Il terzo motivo, quello encomiastico o celebrativo (su cui tuttavia persistono all'interno del poema una serie di ombre), consiste nelle peripezie che portano alla realizzazione dell'amore tra Ruggiero, cavaliere pagano erede del troiano Ettore, e Bradamante, guerriera cristiana, che riusciranno a congiungersi solo dopo la conversione di Ruggiero al termine della guerra: da questa unione discenderà infatti la Casa d'Este.
Orlando Furioso; The Frenzy of Orlando, more literally Raging Roland) is an Italian epic poem by Ludovico Ariosto which has exerted a wide influence on later culture. The earliest version appeared in 1516, although the poem was not published in its complete form until 1532. Orlando Furioso is a continuation of Matteo Maria Boiardo's unfinished romance Orlando Innamorato (Orlando in Love, published posthumously in 1495). In its historical setting and characters, it shares some features with the Old French Chanson de Roland of the eleventh century, which tells of the death of Roland. The story is also a chivalric romance which stemmed from a tradition beginning in the late Middle Ages and continuing in popularity in the 16th century and well into the 17th.
Orlando is the Christian knight known in French (and subsequently English) as Roland. The story takes place against the background of the war between Charlemagne's Christian paladins and the Saracen army that has invaded Europe and is attempting to overthrow the Christian empire. The poem is about war and love and the romantic ideal of chivalry. It mixes realism and fantasy, humor and tragedy.[1] The stage is the entire world, plus a trip to the moon. The large cast of characters features Christians and Saracens, soldiers and sorcerers, and fantastic creatures including a gigantic sea monster called the orc and a flying horse called the hippogriff. Many themes are interwoven in its complicated episodic structure, but the most important are the paladin Orlando's unrequited love for the pagan princess Angelica, which drives him mad; the love between the female Christian warrior Bradamante and the Saracen Ruggiero, who are supposed to be the ancestors of Ariosto's patrons, the d'Este family of Ferrara; and the war between Christian and Infidel.[2]
The poem is divided into forty-six cantos, each containing a variable number of eight-line stanzas in ottava rima (a rhyme scheme of abababcc). Ottava rima had been used in previous Italian romantic epics, including Luigi Pulci's Morgante and Boiardo's Orlando Innamorato. Ariosto's work is 38,736 lines long in total, making it one of the longest poems in European literature.[3]
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René Char a Casa Ariosto
Monica Pavani legge Poesia e prosa di René Char, giovedì 11 agosto ore 21, Casa di Ludovico Ariosto, nell'ambito della Biblioteca itinerante di letteratura
Palazzo Paradiso - Biblioteca Comunale Ariostea - Ferrara
Sede della Biblioteca comunale Ariostea, è ubicato in via delle Scienze. Palazzo Paradiso è noto soprattutto perché all’interno vi è situata la tomba di Ludovico Ariosto e perché vi vide laurearsi Paracelso. Voluto da Alberto V d’Este, venne costruito nel 1391 con l’intento di creare una delizia estense e decorato con affreschi che raffigurano scene di corte e le vicende dei romanzi cavallereschi: ecco perché si chiama “Paradiso. Nel Seicento a seguito di un intervento di Giovan Battista Aleotti venne realizzata la torre dell’orologio e il portale marmoreo e il palazzo assunse il suo aspetto attuale. Nella biblioteca sono contenuti diversi volumi e manoscritti antichi, incunaboli, codici miniati, cimeli dell’Ariosto e di altri scrittori; inoltre contiene circa 650 edizioni diverse delle opere di Ariosto tra le quali alcune dell’epoca.
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HABITAT è un canale che si occupa di Enogastronomia, Storia e Tradizioni, quindi di Cultura, quella italiana che passa attraverso a questi tre punti cardine.
L'enogastronomia in Italia rappresenta uno degli aspetti caratteristici dell'italianità nel mondo, il buon cibo, le mille e più pietanze tradizionali nostrane, i formaggi, le carni, il vino, i pani, tutto parla di tradizioni e storia e li noi andremo passo dopo passo ad indagare con i nostri videoclip.
La storia invece è il 'cuore' della nostra nazione, ovunque ti giri ci sono monumenti e luoghi di interesse storico, qualsiasi viuzza o strada si imbocchi in una delle città d'arte ci porterà a dei palazzi o ad angoli ricchi di storie da raccontare.
Le tradizioni poi fanno da legame arcaico a tutto quanto e noi di HABITAT con le nostre telecamere ci recheremo proprio in quei luoghi ricchi di storie da raccontare per ritrovare quel 'trait d'union' fra il passato e l'odierno.
Fammi sapere nei commenti qui sotto cosa ne pensi! #habitatchannel #enogastronomia #tradizioni
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LUDOVICO ARIOSTO CASA RESPIRO FANTASMA
Ariosto's Idiots Progect
Fabrizio e Carlo volevano svelare i tanti misteri di Villa Ariosto a Cento (FE).
Volevano sentire il pianto della bambina ed il respiro del Diavolo.
Si sono aggirati nel parco che circonda la casa e che emana un fascino inquietante, documentando tutto scrupolosamente.
E nessuno li ha mai più visti da quel momento.
Questo filmato è la sola testimonianza che rimane ma il mistero di Villa Ariosto è ancora avvolto nelle tenebre e nell'orrore dell'ignoto.
Quanto ai due protagonisti....in tanti furono contenti di essersene sbarazzati! :P :P
Buona visione...se ne avete il coraggio e se non avete paura dei fantasmi o dei cretini...ehm...
carlopiccinno.com
fabriziocarollo.it
Casa Romei, Ferrara
Breve video di presentazione del Museo di Casa Romei a Ferrara
Places to see in ( Ferrara - Italy ) Museo di Casa Romei
Places to see in ( Ferrara - Italy ) Museo di Casa Romei
Casa Romei is a palace in Ferrara located in via Savonarola 30. It houses the Museo di Casa Romei. Casa Romei was built by the merchant Giovanni Romei around the middle of the fifteenth century, and embellished on the occasion of his wedding with Polissena d'Este. The courtyard with its late-Gothic ways and flowery decorations, the Sala delle Sibille and the Profeti and the Studiolo constitute a unique artistic corpus in Ferrara. After the grotesques that decorate the rooms on the first floor (XVI century), when the house was part of the convent complex of Corpus Domini. Acquired as State Property in 1898, Casa Romei became a real museum in 1953, welcoming collections of detached frescoes, statues and lapidaries from city buildings.
The building is an almost unique example of a mixture of medieval and Renaissance elements. The house was built in the fifteenth century and later incorporated the adjacent Convent of Corpus Domini. On the ground floor the rooms are decorated in Gothic style and there is a small lapidarium . The majestic courtyard of honor has a mixed structure, medieval and Renaissance, with a large monogram of Christ in terracotta as decoration. The Sala delle Sibille shows the frescoed prophets on the walls, each with scrolls of prophecies in their hands that run around, against the backdrop of a green hedge. The fireplace is also noteworthy.
On the main floor the sixteenth-century apartment is finely decorated and has antique furniture. This part of the palace was transformed by Cardinal Ippolito II d'Este , in fact its symbol, a white eagle, is repeated several times in the hall of honor. Giovanni Romei's studio has a coffered ceiling , decorated in the center with drawings on applied paper, according to a tradition then widespread and now survived in rare specimens.
The museum housed in the Palazzo, established in 1952 as the Museo di Casa Romei , offers the opportunity to learn about the art and stories of a Ferrara that no longer exists, through fragments of decorations - sculptured, modeled or painted - coming from important sacred or civil buildings now destroyed or irremediably disfigured. Inside you can retrace some fascinating events related to famous Ferrarese characters and it is possible to get excited with great names of the Emilian and Italian art, such as Donatello, Francesco del Cossa, Gregory of Lorenzo, Bastianino or Alfonso Lombardi.
In 1598, when the precious art collections, the library and the archive of the House of Este emigrated to Modena together with Cesare - last duke of Ferrara not recognized by Pope Clement VIII Aldobrandini - the marbles, coming from destroyed churches and from random finds on the territory, they remained in Ferrara. In the summer of 1952 statues, bas-reliefs, fourteenth-century and renaissance marble, fired, memorial and funerary plaques were placed in the rooms on the ground floor of the Casa Romei.
( Ferrara - Italy ) is well know as a tourist destination because of the variety of places you can enjoy while you are visiting Ferrara . Through a series of videos we will try to show you recommended places to visit in Ferrara - Italy
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The taste of Ferrara
Salama da sugo is a New Year tradition in Ferrara which has lasted for five centuries
In Emilia, the larger region of Ferrara, two major painters from the 1900s left their priceless trace of magical realism - Carlo Carrà and Giorgio De Chirico. De Chirico left us pictures such as The disquieting muses, set in front of Castello Estense in Ferrara, the work depicts a fantastical mystery. Its charm is entirely Italian, theatrical and open to the sensuality and pleasure of living.
It is not by chance that Ludovico Ariosto was born in this area and took from here colours and sentiments with which he created the fantastic and affable characters in Orlando furioso, in which he tells of a fantasy warlike situation between Christians and moors and a cavalcade of amorous adventures and surreal duels.
People often arrive in Ferrara having such premonitions.
The gentleman of this city take their attitude of collective celebration from the court of the Estensi princes, which finds its way into the local cooking. The placid and idyllic area around the Po delta, the presence of hemp, a plant cultivated here for centuries, all give Ferrara the feeling of sensuality and sartorial mysticism. Casanova, who knew it for a long time through his preferred activity, said that here you can find the women most inflamed with love, second only to Venetian women.
All of these things clearly appear in the local cooking, of which salama da sugo or salamella is a type of triumphant and noble reflection.
It is an enduring symbol because it has been prepared and eaten with reverence, for centuries. Yet another historic dish is pasticcio alla ferrarese which was invented in the court of the Estensi: it is part-cooked, small macaroni in an envelope of shortcrust pastry with meat and mushroom sauce, accompanied by bechamel sauce and baked.
Other dishes from Ferrara: cappelletti pasta, cappellacci with courgettes, anguilla (eels) di Comacchio, fried courgette flowers and prawns in white-wine sauce.
To finish, we have panpepato, a winter dessert: an Italian doughnut, almond, pine nuts, pepper and orange rind. It is sweetened with sugar or honey.
Even the Jewish colony, an ancient ethnic group which lived in Ferrara for centuries, left its mark in the literature, via the famous Garden of the Finzi-Continis by Giorgio Bassani and in the foods which won over the local population: dry cured goose ham buricco, or a large ravioli stuffed with chicken and veal, with goose rinds in hamin (the traditional Jewish stew), egg tagliolini boiled and baked to form a tasty crust seasoned with goose fat, raisins and pine nuts. To finish simply choose between the range of Jewish marzipan deserts.
We began by speaking about two painters from the modern era, but a visit to Ferrara also involves seeking out Renaissance artists such as Pisanello and Mantegna and especially the founders of the local school, the so-called Officina Ferrarese, such as Cosmè Tura, Ercole De Roberti and Francesco del Cossa.
Lettura e commento di un brano tratto da La Lena di Ariosto
videolezione scolastica di Luigi Gaudio. File audio su . Altro materiale didattico su Altre videolezioni su Newletter con aggiornamenti all'indirizzo
Festival Nazionale dell'Unità. Ferrara,1961
FESTIVAL NAZIONALE DELL'UNITA'. FERRARA, 1961
Scheda integrale:
Casa di produzione: Unitelefilm
Anno: 1961
Abstract: Girato muto realizzato in occasione del Festival nazionale de l'Unità, svoltosi a Ferrara nel 1961.
Casa dell'Ariosto Ferrara
IN VOLO CON L'IPPOGRIFO (versione lunga in lingua italiana)
IN VOLO CON L'IPPOGRIFO
Viaggio nei musei di terra e acqua del Ferrarese
Videofilmato in HD durata 25 minuti
realizzato nell’ambito del Progetto HERMAN
Management of Cultural Heritage in the Central Europe Area
Programma di cooperazione territoriale Central Europe 2007 – 2013
Provincia di Ferrara
Supervisione Arch. Moreno Po
Coordinamento Ethel Guidi e Matteo Terzi
Organizzazione Francesca Felletti
Regia di Andrea Samaritani
Riprese aeree con il drone ed elaborazione tridimensionale ed animazione dell’Ippogrifo di Dino Marsan e Alessandro Bersanetti
Aiuto regia e montaggio Maria Chiara Samaritani
Testi dell'io narrante (Ippogrifo) di Claudia Fortini
Testimonianze di Carlo Bassi, Marcello Simoni e Caterina Cornelio
Lettura dell'io narrante Enzo Minarelli e Lorenzo Vidoni
Traduzioni Enzo Minarelli, Maik Schoenfisch, Xiaoling Lin
Comparse Shade Amini e Gregorio Caselli
Postproduzione audio Lorenzo Vidoni
Produzione Ex-Press Comunicazione (Mauro Curati e Alessandro Alvisi)
Si ringraziano i proprietari, i direttori, i responsabili e i gestori di:
ARGENTA
Museo delle Valli
Museo della Bonifica e Impianto di Saiarino
Museo Civico
BONDENO
Museo Civico Archeologico “G. Ferraresi”
CENTO
Pinacoteca Civica “Il Guercino”
Galleria d’Arte Moderna “A. Bonzagni”
CODIGORO
Abbazia di Pomposa e Museo Pomposiano
COMACCHIO
Museo della Nave Romana di Comacchio: il carico
Museo d’Arte Contemporanea “Remo Brindisi”
Percorso Storico Naturalistico delle Valli di Comacchio
Manifattura dei Marinati
COPPARO
Museo Villa Bighi
FERRARA
Casa di Ludovico Ariosto
Casa Romei
Castello Estense
Museo Archeologico Nazionale
Museo Civico Lapidario
Museo d’Arte Moderna e Contemporanea “Filippo De Pisis”
Museo della Cattedrale
Museo dell’Ottocento
Museo di Palazzo Schifanoia
Museo del Risorgimento e della Resistenza
Museo di Storia Naturale
Museo Ebraico di Ferrara
Museo Giovanni Boldini
Museo Nazionale dell’Ebraismo Italiano e della Shoah
Museo Riminaldi
Palazzina Marfisa d’Este
Pinacoteca Nazionale
LAGOSANTO
Impianto idrovoro di Marozzo - Casa della Memoria
MESOLA
Castello di Mesola - Museo del Cervo e del Bosco della Mesola
Riserva Naturale Bosco della Mesola - Parco Delta del Po di Mesola
OSTELLATO
Museo del Territorio
PORTOMAGGIORE
Museo Archeologico: Il Sepolcreto dei Fadieni
RO
Il Mulino sul Po
VOGHIERA
Museo Civico di Belriguardo
e inoltre si ringraziano per la collaborazione:
Ente di gestione per i Parchi e la Biodiversità – Delta del Po
Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo, Soprintendenza per i Beni Archeologici dell’Emilia Romagna – Bologna
Arcidiocesi di Ferrara - Comacchio, Ufficio Arte Sacra e Beni Culturali
Corpo Forestale dello Stato, Ufficio Territoriale per la Biodiversità - Punta Marina, Ravenna
Si ringrazia Roberto Mugavero, Minerva Edizioni,
per la gentile concessione delle fotografie di Walter Breveglieri,
relative agli scavi di valle Pega, pubblicate nel libro “…Ieri il Delta”, 2005
I brani citati o letti sono tratti da:
“Gli Estensi. Mille anni di storia”, di Luciano Chiappini, Corbo Editore, 2001
“L’Orlando Furioso”, di Ludovico Ariosto
“Ninfe e anguille”, di Ugo Ojetti, Mondadori, 1939
“Perché Ferrara è bella” di Carlo Bassi, Corbo Editore, 1994
“Dal Mulino sul Po all’incontro con Cornelio Nepote”,
di Giovanni Guareschi, Corriere della Sera, 23 agosto 1941
“Il paese dell’acqua”, di Giuseppe Ungaretti, Mondadori, 1961
“Viaggio in Italia”, di Guido Piovene, Mondadori, 1957
“Guida di Ferrara, Itinerari per conoscere la città estense”, di Lucio Scardino, Este Edition 2010
Questo progetto è realizzato attraverso il programma Central Europe co-finanziato dal FESR
IN VOLO CON L'IPPOGRIFO (versione corta in lingua italiana)
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Viaggio nei musei di terra e acqua del Ferrarese
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realizzato nell’ambito del Progetto HERMAN
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Programma di cooperazione territoriale Central Europe 2007 – 2013
Provincia di Ferrara
Supervisione Arch. Moreno Po
Coordinamento Ethel Guidi e Matteo Terzi
Organizzazione Francesca Felletti
Regia di Andrea Samaritani
Riprese con il drone ed elaborazione e ideazione dell’Ippogrifo di Dino Marsan e Alessandro Bersanetti
Aiuto regia e montaggio Maria Chiara Samaritani
Testi dell'io narrante (Ippogrifo) di Claudia Fortini
Testimonianze di Carlo Bassi, Marcello Simoni e Caterina Cornelio
Lettura dell'io narrante Enzo Minarelli e Lorenzo Vidoni
Traduzioni Enzo Minarelli, Maik Schoenfisch, Ming
Comparse Shade Amini e Gregorio Caselli
Produzione Ex-Press Comunicazione (Mauro Curati e Alessandro Alvisi)
Si ringraziano i proprietari, i direttori, i responsabili e i gestori di:
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Museo delle Valli
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Museo Civico
BONDENO
Museo Civico Archeologico “G. Ferraresi”
CENTO
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Galleria d’Arte Moderna “A. Bonzagni”
CODIGORO
Abbazia di Pomposa e Museo Pomposiano
COMACCHIO
Museo della Nave Romana di Comacchio: il carico
Museo d’Arte Contemporanea “Remo Brindisi”
Percorso Storico Naturalistico delle Valli di Comacchio
Manifattura dei Marinati
COPPARO
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FERRARA
Casa di Ludovico Ariosto
Casa Romei
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Museo della Cattedrale
Museo dell’Ottocento
Museo di Palazzo Schifanoia
Museo del Risorgimento e della Resistenza
Museo di Storia Naturale
Museo Ebraico di Ferrara
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Castello di Mesola - Museo del Cervo e del Bosco della Mesola
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OSTELLATO
Museo del Territorio
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RO
Il Mulino sul Po
VOGHIERA
Museo Civico di Belriguardo
e inoltre si ringraziano per la collaborazione:
Ente di gestione per i Parchi e la Biodiversità – Delta del Po
Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo, Soprintendenza per i Beni Archeologici dell’Emilia Romagna – Bologna
Arcidiocesi di Ferrara - Comacchio, Ufficio Arte Sacra e Beni Culturali
Corpo Forestale dello Stato, Ufficio Territoriale per la Biodiversità - Punta Marina, Ravenna
Si ringrazia Roberto Mugavero, Minerva Edizioni,
per la gentile concessione delle fotografie di Walter Breveglieri,
relative agli scavi di valle Pega, pubblicate nel libro “…Ieri il Delta”, 2005
I brani citati o letti sono tratti da:
“Gli Estensi. Mille anni di storia”, di Luciano Chiappini, Corbo Editore, 2001
“L’Orlando Furioso”, di Ludovico Ariosto
“Ninfe e anguille”, di Ugo Ojetti, Mondadori, 1939
“Perché Ferrara è bella” di Carlo Bassi, Corbo Editore, 1994
“Dal Mulino sul Po all’incontro con Cornelio Nepote”,
di Giovanni Guareschi, Corriere della Sera, 23 agosto 1941
“Il paese dell’acqua”, di Giuseppe Ungaretti, Mondadori, 1961
“Viaggio in Italia”, di Guido Piovene, Mondadori, 1957
“Guida di Ferrara, Itinerari per conoscere la città estense”, di Lucio Scardino, Este Edition 2010
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LUDOVICO ARIOSTO 4- DI LUIGI BONESCHI
Italia
Ferrara
Giornale Luce B1520 del 31/05/1939
Descrizione sequenze:il nuovo edificio dell'asilo nido accanto alla casa della Madre e del Bambino ; l'asilo nido è intotolato al principe di Napoli in ricordo della sua nascita ; la principessa Maria di Piemonte inaugura l'asilo nido ; alcuni bimbi riposano nei lettini ; una puericultrice lava e cambia gli abiti ad una bambina ; un bimbo gioca con l'altalena ; la sala mensa con i piccoli tavolini ed i bimbi che mangiano ; le mamme e i balilla applaudono la principessa ;
Archivio Storico Luce .
Istituto Luce Cinecittà: tutte le immagini e i fotogrammi più belli di come eravamo, rivissuti attraverso i film, i documentari e i video che hanno fatto la storia del nostro Paese.
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LUDOVICO ARIOSTO (A UNA ESTANCIA DONDE ESPERABA A SU AMADA
Ludovico Ariosto (Reggio Emilia, 8 de septiembre de 1474 - Ferrara, 6 de julio de 1533) fue un poeta italiano, autor del poema épico Orlando furioso (1516). Además de su personalidad de poeta de gran renombre, escribió para la escena obras como: Arquilla, Los supuestos, El nigromante, La alcahueta y Los estudiantes, entre otras.
Ariosto se destacó por su estilo que maravillaba por las sutiles descripciones que hacía de la felicidad, la naturaleza y el amor. También escribió sobre la pérdida de la esperanza y de la fe. Es considerado el poeta épico más notable de su siglo.
Su poema épico Orlando furioso constituye una continuación del poema épico inacabado Orlando enamorado, del poeta italiano Matteo Maria Boiardo, y trata del amor del paladín Orlando por Angélica en el marco de las leyendas de Carlomagno y de la guerra de los caballeros cristianos contra los sarracenos. Obra maestra del Renacimiento, se estructura en 46 cantos compuestos en ágiles octavas, y en él Ariosto hace gala de un profundo lirismo, de extraordinaria imaginación y habilidades narrativas y de un finísimo sentido del humor.
Considerado por muchos críticos como uno de los mejores poemas épicos de todos los tiempos por su vigor y dominio técnico del estilo, toda la obra pretende rendir tributo a la familia de Este, protectora del poeta, encarnada en la figura de su ilustre fundador Ruggero, cuya vida aparece transmutada y enaltecida en la figura del héroe, Orlando. Popular de inmediato en toda Europa a partir de su publicación en 1516, el poema influyó decisivamente en los poetas renacentistas.
El Renacimiento italiano llegó a su cenit con la figura de Ariosto. Miembro de una familia aristocrática, ya desde joven recibió el apoyo de la casa de Este, una familia de mecenas renacentista en cuya corte permaneció de 1503 a 1517. Hombre de mundo y artista refinado, su gran poema es el Orlando furioso, escrito entre 1506 y 1516, año de su publicación; aunque la corrección definitiva no fue concluida hasta 1532.
Ariosto murió de tuberculosis en la ciudad italiana de Ferrara el 6 de julio de 1533.