Il Castello Aragonese. Sotto una piazza l'antica fortezza
Ciò che la storia e gli strati di terra non possono cancellare, prima o poi torna in superficie. Il Castello Aragonese di Sassari ne è una dimostrazione. Distrutto in larga parte e poi sepolto sotto una piazza, i suoi resti sono tornati alla luce nel 2008.
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Il Castello di Sassari
Il Castello è sicuramente il più grande ritrovamento della città e il più interessante sito archeologico anche dal punto di vista turistico, eppure al momento non esiste un progetto esecutivo per la sua valorizzazione.
iRS - indipendèntzia Repùbrica de Sardigna chiama a raccolta tutti i cittadini sassaresi perchè si riapproprino di questo patrimonio. Per questo motivo alcuni attivisti sono entrati clandestinamente nel Castello
per documentare limponenza del complesso archeologico e informare la città.
The CRB il piacere della scoperta: Il Barbacane di Sassari (Spagnolo)
Vi presentiamo un breve documentario, in lingua spagnola, sui resti del castello aragonese edificato nel XIII secolo.
vi invitiamo a iscrivervi e a lasciare like :)
Sassari, oggi e allora. Ricostruzione 3D del castello della cinta muraria
Ricostruzione 3D del castello di Sassari e della cinta muraria e successivo fotoinserimento.
Una visita ai sotterranei di Piazza Castello a Sassari
Dopo anni di lavori di scavo, guidati dalla Sovrintendenza di Sassari, sono finalmente visibili i sotterranei di Piazza Castello, grazie ad una struttura di acciaio e vetro che consentirà la fruizione dei resti della vecchia fortezza di origine medioevale, utilizzata fino al XIX secolo, e dei cunicoli di epoca successiva. Il servizio tg di 5stelle del 9 dicembre 2011 a cura di Marco Sanna
A SASSARI, IN PIAZZA CASTELLO, NUOVE PIANTUMAZIONI
Sassari i resti del castello (inaugurazione con visita guidata)..wmv
Il ritrovamento archeologico più importante della storia di Sassari.Sassari 8 Dicembre 2011 - Inaugurazione di ciò che rimane del Castello con visita guidata gratuita per tutto il mese.
Guest house...B&B...Al Duomo,Sassari
La Guest House con servizio di bed & breakfast è realizzata in una storica palazzina di fine '600, completamente ristrutturata e dotata di tutti i comfort. L'edificio è situato proprio nel cuore della città, a pochi passi da Piazza Università, dove si trova lo storico Ateneo e dal Corso Vittorio Emanuele ove si svolge ogni 15 di Agosto la famosa FARADDA DEI CANDELIERI. Ubicato all'interno della zona medievale, garantisce assoluta quiete e massima privacy e riservatezza. A pochi passi è possibile visitare tutti i punti di maggiore interesse turistico, come il Duomo di Sassari, la Chiesa di Santa Maria di Betlem, Piazza d'Italia e Piazza Castello, dove recentemente, a seguito di alcuni scavi per la riqualificazione del centro storico, sono stati rinvenuti i resti dei sotterranei del castello aragonese, demolito nella seconda metà dell'800, resi oggi accessibili ai visitatori.
Ischia Castello Aragonese con il drone
foto di sassari storiche
raccolta di foto storiche trovate sulla rete
STRADE MEMORIA_IL CASTELLO DI CASTELSADO_parte4
LE STRADE DELLA MEMORIA è una produzione TELESASSARI.TV che si occupa di valorizzzare e far conoscere il territorio della Sardegna, con particolare attenzione alla Provincia di Sassari, accompagnando lo spettatore in interessanti passeggiate guidati dai nostri conduttori e da storici e conoscitori del territorio. Seguiteci per LE STRADE DELLA MEMORIA!
Argomento della puntata: Il Castello di Castelsardo.
Conducono Francesco Ledda e Donatella Sini.
Immagini di Roberto Piga
1986 Nevicata Su Sassari.rm
Sassari Sotterranea: a cura di Antonio Murziani - 1 parte
Sassari nella storia, la Sassari della 2 guerra mondiale, vista da sotto, vista nei cunicoli, nei bunker e nelle gallerie che hanno salvato i Sassaresi negli anni bui del 1900.
Sassari Sotterranea, a cura del prof. Antonio Muziani
regia: Adriano Agri
Reggio Calabria - italy
See the best accommodations Reggio di Calabria or Reggio in Southern Italy, is the biggest city and the most populated comune of Calabria, Southern Italy, is the capital of the Province of Reggio Calabria and is the seat of the Regional Council of Calabria.
Reggio is located on the toe of the Italian Peninsula and is separated from the island of Sicily by the Strait of Messina. It is situated on the slopes of the Aspromonte, a long, craggy mountain range that runs up through the center of the region. The third economic center of mainland Southern Italy, the city proper has a population of more than 185,000 inhabitants spread over 236 square kilometres (91 sq mi), while the fast-growing urban area numbers 260,000 inhabitants. About 560,000 people live in the metropolitan area, recognised in 2009 by Italian Republic as a metropolitan city.
As a major functional pole in the region, it has strong historical, cultural and economic ties with the city of Messina, which lies across the strait in Sicily, forming a metro city of less than 1 million people.
Reggio is the oldest city in the region, and despite its ancient foundation – Ρηγιον was an important and flourishing colony of Magna Graecia – it boasts a modern urban system, set up after the catastrophic earthquake on December 28, 1908, which destroyed most of the city. The region is subject to earthquakes and tsunami. It is a major economic center for regional services and transport on the southern shores of the Mediterranean.
Reggio, with Naples and Taranto, is home to one of the most important archaeological museums, the prestigious National Archaeological Museum of Magna Græcia, dedicated to Ancient Greece (which houses the famous Bronzes of Riace, rare example of Greek bronze sculpture, which became one of the symbols of the city). Reggio is the seat, since 1907, of the Archeological Superintendence of Bruttium and Lucania. The city has two recently founded universities: the Mediterranea University, and the Università per Stranieri (University for Foreigners). There are also an Academy of Fine Arts (opened in 1967) and a Conservatory of Music (founded in 1927).
The city center, consisting primarily of Liberty buildings, has a linear development along the coast with parallel streets, and the promenade is dotted with rare magnolias and exotic palms. Reggio has commonly used popular nicknames: The city of Bronzes, for the Riace bronzes which are testimonials of its Greek origins; the city of bergamot, which is exclusively cultivated in the region; and the city of Fatamorgana, an optical phenomenon visible in Italy only from the Reggio seaside.
The city was one of the Italian candidates, to become the European Capital of Culture. in 2019.
(source : Wikipedia )
IL CASTELLO RITROVATO
di Michele Cocchiarella e Antonella Sanna
ANTIGHI TRABAGLI
Attraverso antiche immagini dei lavori a Sassari il video descrive una realtà ormai tramontata, mentre non si vede ancora con chiarezza su quali basi poggerà l'economia futura della nostra città
zlatan merlini in piazza castello sassari
calcio
sassari e la sua storia
una piccola raccolta di foto storiche di sassari
storia di sassari simone casu!
Castello Orguglioso o di Sassai (Silius - Sardegna)
Il castello Orguglioso detto anche Orgoglioso, meglio conosciuto come di Sassài, è un edificio fortificato risalente al XII secolo situato nel territorio del comune di Silius, nel Sarrabus-Gerrei, nella provincia del Sud Sardegna.
Il nome del castello pare rientrare nella serie di appellativi “guerrieri”, come quello di Gioiosa Guardia, che si rifacevano probabilmente alle già famose saghe cavalleresche e che potevano indicare roccaforti poste in situazioni strategiche.
Il castello venne costruito nel XII secolo per ordine dei giudici di Cagliari, insieme al castello di Quirra, come castello di frontiera con il Giudicato di Arborea. Il sito prescelto, a 430 m s.l.m., è una posizione altamente strategica che permetteva di monitorare il territorio circostante. La torre principale avrebbe permesso di osservare un vasto orizzonte che giungeva fino ai territori di Silius, San Nicolò Gerrei, Goni e Ballao, e da qui un buon tratto del Flumendosa. Erano ben controllate anche le vie del corso destro del Flumendosa, che passando per Ballao conducevano a Pauli Gerrei e Silius, e da questi paesi al campidano di Cagliari e alla Trexenta. Una sentinella posta sul mastio avrebbe potuto avvistare qualunque movimento di truppe e preparare tempestivamente una buona difesa.
Nel 1258 Santa Igia, capitale del Giudicato di Cagliari, venne conquistata e distrutta, e il territorio del giudicato venne suddiviso tra Giovanni Visconti di Gallura, Guglielmo di Capraia di Arborea e i pisani Ugolino e Gherardo della Gherardesca di Donoratico, mentre Castrum Calari rimase direttamente dipendente da Pisa.
Iniziata la conquista aragonese della Sardegna nel 1323, risultano ancora in mano pisana il castello Ogliastro, l’Orguglioso, i castelli di Quirra, Acquafredda, Gioiosa Guardia, Pedreso, Villa di Chiesa e il Castrum Calari. Durante l'assedio di Villa di Chiesa, mentre numerosi notabili sardi andarono a rendere omaggio all’infante Alfonso, ognuno per le competenze sui vari castelli e località che possedeva, evitarono tale gesto le località che erano in mano del Comune di Pisa, tra i quali anche l’Orguglioso. Nel 1345 le fonti citano i castelli di Orguglioso, Acquafredda, Quirra, Gioiosa Guardia e Osilo, come facenti ormai parte dei presidi della Corona d’Aragona. Il 18 agosto 1350 Nicolò Carroz venne investito del feudo dell’Orguglioso con dei Diplomi d’infeudazione spediti da Re Pietro d’Aragona.
Nel 1353 iniziò una vasta ribellione da parte di Mariano IV d'Arborea (guerra sardo-catalana). I castelli di Quirra e l'Orguglioso vennero posti sotto assedio dalle truppe del giudicato di Arborea. Il Fara riporta che il Giudice Mariano cinse personalmente d’assedio il castello di Quirra, senza però riuscirci, mentre l'Orguglioso venne posto sotto assedio e conquistato dai partigiani del Giudice d'Arborea provenienti dal cagliaritano. È possibile che il presidio dell'Orguglioso, non appoggiato dal governo centrale - che riuscì a respingere le forze arborensi solo una volta che arrivarono alle porte di Cagliari - abbia preferito arrendersi ai partigiani arborensi, così da evitare possibili rappresaglie contro il vicino borgo di Sassài. Ciò spiegherebbe come mai l'Orguglioso sia stato espugnato da partigiani, mentre il castello di Quirra, simile all'Orguglioso, non sia capitolato ad un esercito giudicale. Secondo lo storico Giovanni Battista Fara, furono i partigiani guidati da Pietro da Sena, comandante del Giudice d'Arborea, che si trova nel cagliaritano insieme ad 800 cavalieri e 7000 fanti, ad espugnare l’Orguglioso. La pace venne firmata l'11 luglio 1355 e tra i castelli nuovamente presidiati non figurò l’Orguglioso.
In seguito al suo abbandono e alla sua distruzione non venne più costruito. Il castello riappare tre anni dopo in un inventario aragonese datato 1358, in cui è rappresentato semidiroccato. Con tutta probabilità il disegnatore che eseguì lo schizzo non lo vide nemmeno, poiché esso non rassomiglia a nessuna parte del castello.
Il castello rimase attivo per circa 100 anni, gli ultimi 30 in mano agli spagnoli.
FONTE: WIKIPEDIA
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