Castello Aragonese di Baia e Museo dei Campi Flegrei
Esplorazione del sinistro ed imponente castello aragonese di Baia. Al suo interno i tesori romani conservati nel Museo Archeologico dei Campi Flegrei.
Il Castello di Baia
Il Castello Aragonese sorge a Baia, frazione di Bacoli, ed è situato in un'area di notevole importanza strategica, fu eretto su di un promontorio (51 m s.l.m.) naturalmente difeso a est da un alto dirupo tufaceo a picco sul mare, e a ovest dalla profonda depressione data dalle caldere di due vulcani chiamati Fondi di Baia (facenti parte dei Campi Flegrei); con l'aggiunta di mura, fossati e ponti levatoi, il castello risultava praticamente inespugnabile. La sua posizione - dalla quale si dominava tutto il Golfo di Pozzuoli fino a Procida, Ischia e Cuma - consentiva un controllo molto ampio della zona, impedendo tanto l'avvicinamento di flotte nemiche, quanto eventuali sbarchi di truppe che avessero voluto marciare su Napoli con un'azione di sorpresa alle spalle.
Il Museo Archeologico dei Campi Flegrei, inaugurato nel 1993, è ospitato all’interno di una fortezza di età aragonese, opportunamente restaurata ed adeguata alla nuova destinazione espositiva, collocata sulla sommità dell’alto promontorio che chiude a Sud il golfo di Baia, e dal quale si domina l’intero golfo di Pozzuoli e le isole di Capri, Ischia e Procida. Nel museo sono esposti reperti archeologici unici e di straordinario valore provenienti dai Campi Flegrei, un territorio la cui fama, legata all’amenità dei luoghi e alla salubrità delle sue sorgenti termali e del clima, è celebrata e tramandata anche nelle fonti antiche. Nella splendida cornice paesaggistica che si ammira dalla fortezza aragonese, l’allestimento museale ricostituisce contesti smembrati di provenienza flegrea, riunendo reperti di vecchio ritrovamento, nora custoditi prevalentemente nei depositi del Museo Archeologico Nazionale di Napoli, a quelli provenienti dai recenti scavi, secondo una esposizione ragionata per contesti topografici e tematici. Sulla piazza d’Arme è visitabile la Sezione del Rione Terra, con l’esposizione dei reperti provenienti dai recenti scavi e pertinenti alla decorazione architettonica del Capitolium e a quella scultorea di altri edfiici pubblici del foro augusteo: da statue ideali, tra cui la testa di Athena Lemnia, a una serie di ritratti di età giulio-claudia e frammenti di statue di cariatidi e clipei, che ricordano l’attico del foro di Augusto aRoma, di cui si propone all’esterno un’ipotesi di ricostruzione.
Museo del Castello di Baia - Freetour con Ciro Amoroso
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CASTELLO ARAGONESE DI BAIA
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Baia (l'antica Baiae) è una frazione di Bacoli, comune della città metropolitana di Napoli e parte dei Campi Flegrei.
Il suo golfo, racchiuso tra i rilievi di punta Lanterna a sud (su cui è posto il castello Aragonese) e punta Epitaffio a nord, non è altro che un antico cratere vulcanico, risalente a circa 8.400 anni fa e conservatosi solo per metà, essendo la sua parte ad oriente sprofondata o del tutto erosa dal mare.
Centro campano sede del più grande impianto della regione per la depurazione di molluschi, la fama di Baia è legata soprattutto alla presenza di resti archeologici di notevole valore storico ed artistico
Secondo la leggenda, il suo nome deriva da Bajos, il nocchiero di Ulisse, che qui fu sepolto. In epoca romana, come testimoniato dalle ricche ville, fu luogo di riposo e di villeggiatura frequentato da patrizi romani. La località era infatti famosa per le sue calde acque termali, ricercate per lusso e per la cura delle malattie.
Baia (the ancient Baiae) is a hamlet of Bacoli, a commune of the metropolitan city of Naples and part of the Phlegrean Fields.
Its gulf, enclosed by the south-facing Lanterna (on which the Aragonese castle is located) and the Epitaffio tip to the north, is nothing but an ancient volcanic crater, dating back to about 8,400 years ago, and only half preserved, being Its east coast sunk or completely eroded by the sea.
Campanian center is home to the largest plant in the region for molluscs purification, Bay's reputation is tied mainly to the presence of archaeological remains of remarkable historical and artistic value.
According to legend, his name comes from Bajos, the daze of Ulysses, who was buried here [1]. In Roman times, as evidenced by the rich villas, it was a place of rest and holiday attended by Roman patricians. The resort was famous for its hot thermal waters, sought after for luxury and for the treatment of diseases
BACOLI e i Campi Flegrei. Meraviglie del Golfo di Napoli
Meraviglie di Bacoli e del Golfo di Napoli.
Foto e musica di Gabriele Tosi.
Un viaggio in uno dei tanti meravigliosi e sconosciuti luoghi italiani ricco di arte, storia e anche ottima gastronomia.
Luoghi visitati: Cuma, Terme di Baia, Parco sommerso di Baia, Castello Aragonese e museo archeologico, Miseno, Arco Felice
Musica di sottofondo: Pegaso brano per pianoforte e orchestra di Gabriele Tosi
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Il Parco archeologico sommerso di Baia (Bacoli, Napoli, ITALY)
Il Ninfeo di Punta Epitaffio è un ninfeo romano, risalente al I secolo d.C. all'epoca dell'imperatore romano Claudio (41-54 d.C.), situato ad una profondità di circa 7 metri sotto il livello del mare all'interno del Parco sommerso di Baia, nel golfo di Pozzuoli, in Campania.
Nel 1969 avvenne la scoperta causale di un notevole gruppo scultoreo in marmo, straordinario per la qualità delle sculture e le dimensioni dei blocchi. Fu quindi effettuato uno scavo sistematico dell'ambiente , integralmente esplorato con quattro campagne di scavo negli anni . Le sculture rinvenute vennero successivamente trasferite nel Museo archeologico dei Campi Flegrei, istituito all'interno del Castello aragonese di Baia.
Il gruppo statuario principale ospitato nell'abside terminale, a dominare la sala, raffigurava l'episodio dell'Odissea in cui Ulisse, prigioniero insieme ad alcuni compagni nella grotta di Polifemo, cerca di ubriacare il ciclope per poi accecarlo. Di questo gruppo sopravvivono la figura di Ulisse rappresentato nell'atto di offrire a Polifemo la coppa di vino, e uno dei compagni, che reca l'otre, mentre non resta traccia della figura del Ciclope, che probabilmente occupava la posizione centrale.
Delle otto statue ospitate nelle nicchi laterali, quattro sono state trovate in ottimo stato di conservazione: due sono in carattere con la destinazione dell'ambiente a sala per banchetti, trattandosi di figure di Dioniso giovinetto con chiaro richiamo al gruppo odissiaco dell'abside. Delle due altre, la prima ritrae Antonia Minore come Augusta, con in capo un diadema e in braccio un fanciullo alato, forse un Eros funerario; l'altra è bimba dalle delicate fattezze, con un'acconciatura che ricorda i ritratti giovanili di Nerone, anch'essa ornata di gemme sul capo. Ne è stata proposta l'identificazione con Claudia Ottavia, futura sposa di Nerone, come è stato proposto, o più probabilmente una delle figlie di Claudio morte in tenera età. Delle altre statue, come per il Polifemo, non si è trovata alcuna traccia.
Già al momento della scoperta si vide la notevole rassomiglianza dei frammenti scultorei rinvenuti con il celebre gruppo scultoreo di Ulisse che acceca Polifemo dei Museo archeologico nazionale di Sperlonga, ritrovato nel 1957 nella Villa di Tiberio, che aveva come il presente funzione di adornare il triclinium dell'imperatore.
Il parco sommerso di Baia
Negli anni '40 attraverso delle foto aeree effettuate dal pilota Raimondo Bucher venne evidenziato nello specchio antistante il lago Lucrino l'area archeologica sommersa del Portus Julius.
Malgrado l'interesse suscitato da queste scoperte, nolo negli anni '60 si avvio nelle acque di Baia la prima campagna di rilevamento archeologico subacqueo. Tali indagini portarono tra il 1959 ed il 1960 alla redazione della prima carta archeologica della città sommersa di Baia.Furono rilevati nei pressi di punta Epitaffio a circa -6 mt di profondità, una strada basolata, fiancheggiata da edifici che si aprivano su di essa, uno di loro si rileverà due decenni dopo, il ninfeo dell'imperatore Claudio, e poi proseguendo verso il largo altri resti di strutture protese sul mare mediante gettate cementizie (oggi sappiamo che sono pertinenti al quartiere marittimo della villa dei Pisoni). Infine l'individuazione a circa 400 mt dalla costa, di alcuni piloni in calcestruzzo, le Pilae, che consentirono l'individuazione dell'antica linea di costa.Il programma fu purtroppo presto interrotto a causa della carenza di mezzi.
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Castello Aragonese di Baia 1495
Visita al Castello di Baia oggi custode di meraviglie archeologiche e teatro di splendidi panorami con Gorg e Gorga
Cuma (2)
Servizio de Il Settimanale relativo alla splendida area archeologica di Cuma, nei Campi Flegrei.
Visita al Castello di Baia .wmv
Passeggiata al Castello Museo di Baia con gli auguri di cuore per la cara amica Luisa da Tina e Antonio
4K Walk - Baia, Naples Panorama from Baia Terme and Port
World's Street Real Life Experience - by DJI Osmo Pocket 4K
・Tempio di Venere
・Porto di Baia
・Complesso archeologico delle Terme di Baia
・Temple of Mercury (Tempio di Mercurio)
・Tempio di Diana
I will walk down from Baia Terme in Naples, Italy to the Port of Baia where you can see the panorama over the Mediterranean sea of Naples. The video was filed in October 2019. The name of places and famous structures I passed are as above. Baia is also famous with the underwater archaeological park of Baia, remains of an ancient Roman city.
Antica città sommersa di BAIA
Immersioni nel Parco Archeologico di Pozzuoli, sulla antica città romana di Baia, sprofondata sotto il mare a causa del bradisismo e di un terremoto.
Le meraviglie di Baia, Bacoli e Pozzuoli
Una rivisitazione di luoghi in cui da secoli la storia dell'uomo ha scritto le sue pagine più esaltanti. Baia, Bacoli, Pozzuoli un intreccio affascinante tra natura arte e storia che farebbe il motore di un sano sviluppo in qualsiasi altro Paese, ma qui ,come noto, siamo nell'eterno Bel Paese.
L'ARTE NEI CAMPI FLEGREI, FONDI DI BAIA,BACOLI, MONTE DI PROCIDA
L'ARTE NEI CAMPI FLEGREI, FONDI DI BAIA,BACOLI, MONTE DI PROCIDA
Baia Bacoli Naples Wrecks of old pier GoPro Italy
Bacoli borders the municipalities of Monte di Procida and Pozzuoli.
Its territory, of volcanic origin, is part of the Phlegraean Fields. The volcano of Cape Miseno and the Miseno port date from c. 35,000-10,500 years ago.
Capo Miseno dove fu la più grande flotta romana. Tributo
Tribute to amazing Miseno Cape, the Seat of Roman Fleet.
Parco sommerso di Baia
Tour subacqueo sui resti di epoca romana sommersi a causa del bradisismo.
Quartiere Bagnoli e Pozzuoli sul mare (Napoli - Campania)
Nome: QUARTIERE BAGNOLI e POZZUOLI sul MAR TIRRENO
Località: NAPOLI, CAMPANIA, ITALIA.
Contiene: Golfo di Napoli, Bagnoli, Pozzuoli, costa Mar Tirreno, Bacoli, Miseno e Faro Capo Miseno, lago d'Averno, Vulcano Monte Nuovo.
Formato: HD, 1920x1080, 50p.
Durata: 01' 59''
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