Monselice (Padova) - Borghi d'Italia (Tv2000)
La settima puntata stagionale di Borghi d'Italia questa settimana ci accompagnerà alla scoperta di Monselice (Padova), appartenente alle città murate del Veneto. Nel corso del programma visiteremo il centro storico, l'antica pieve di Santa Giustina, il castello, la stanza d'armi, il museo longobardo, la torre civica e il museo san Paolo. Inoltre percorreremo l'itinerario del santuario giubilare delle sette chiese e presenteremo il parco letterario Francesco Petrarca e dei Colli Euganei. Incontreremo anche i rappresentanti del gruppo storico in costume, e nel mercato agricolo conosceremo le tante tipicità del luogo.
Padova. Monselice. Italy in 4K
Riprese con Sony FDR AX33 4K-Editing con Pinnacle 19, della Città di Monselice. Padova. Italy.
Luoghi Visitati.
Palazzo della Logetta. Piazza Mazzini. via del Santuario. Castello Cini Monselice. Duomo Vecchio. Santuario Giubilare delle Sette Chiese. Villa Duodo. Chiesa di San Giorgio.
Ringrazio della Visualizzazione.
IMPERDIBILE AVVENTURA AL CASTELLO CINI DI MONSELICE - Vlog - Vida Lupa
Con questo video farete un tuffo nel passato! Rilassatevi e lasciatevi avvolgere dall'atmosfera medievale scoprendo insieme a noi il fantastico Castello di Monselice.
Ai piedi del colle della Rocca si erge infatti il famoso Castello di Monselice, chiamato anche castello Cini nel momento in cui passò di proprietà al Conte Vittorio Cini, precisamente nel 1935.
All'interno il castello offre una ricca e variegata collezione di cimeli ed oggetti d'arredamento vari.
La collezione d'armi comprende spade, pugnali, armi in asta, balestre ed armi da fuoco, inoltre sono presenti delle bellissime armature da torneo e da guerra, elmi da cavaliere e da cavallo e cotte di maglia.
#castellodimonselice #armature #avventura #monselice
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ALLA PROSSIMA AVVENTURA!
Firmato: Vida Lupa????
Slow Tour - Castello di Monselice
Un balzo indietro nel tempo nel castello di Monselice
Castello di Monselice
Ai piedi del Colle della Rocca si erge maestoso un complesso architettonico denominato Castello Cini che raggruppa in sé diverse tipologie di edifici. Tra l’XI sec. ed il XVI sec. il castello è stato dimora signorile, torre difensiva fino a diventare villa veneta.Il Castello si compone infatti di quattro nuclei principali; la parte più antica è la CASA ROMANICA (XI sec.) che assieme al CASTELLETTO (XII sec.) forma il primo nucleo abitativo.
Nel corso del XIII sec., staccata, venne costruita la TORRE EZZELINIANA, un possente edificio difensivo voluto da Ezzelino III da Romano. La caratterizzano, all’interno, monumentali camini “a torre”, unici in Italia per forma e funzionalità, fatti costruire dalla signoria padovana dei Da Carrara nel sec. XIV.
A partire dal 1405, dopo l’avvento della Serenissima Repubblica Veneta, il complesso monselicense viene acquistato dall’aristocratica famiglia veneziana Marcello che intraprende la costruzione di CA’MARCELLO, palazzo di collegamento fra le preesistenti strutture.I Marcello procedono poi all’ampliamento delle sale intermedie della Torre Ezzeliniana per ricavarne una dimora estiva, utilizzata ininterrottamente fino agli inizi dell’Ottocento.
I nobili veneziani ingentiliscono il complesso costruendo sulla spianata antistante la Torre il leggiadro edificio della BIBLIOTECA (XVI sec.); ristrutturano il CORTILE VENEZIANO (XVII sec.) e aggiungono nel corso del ‘700 la cappella privata di famiglia. La caduta della Repubblica di Venezia, alla fine del XVIII sec., segna un lento ma progressivo declino dell’antico maniero monselicense. La proprietà del Castello passa infine a diverse famiglie locali, tra cui i Girardi-Cini, senza per questo contribuire a sollevare le sorti del complesso. Il colpo di grazia viene inferto dal Regio Esercito Italiano che durante la I Guerra Mondiale usa il Castello per scopi militari, abbandonandolo nel 1919 interamente saccheggiato di tutti i suoi tesori.
Nel 1935 la proprietà passa per via ereditaria al Conte Vittorio Cini, uomo di grande raffinatezza intellettuale, che intraprende un’accurata ricerca d’oggetti d’arredamento (mobili, dipinti, tappeti, arazzi, ceramiche, strumenti musicali e stoffe) e di armi, ricreando all’interno del castello l’antica atmosfera medievale e rinascimentale che ancor oggi accoglie i visitatori nelle sale residenziali e nella vasta ARMERIA. Dal 1981 il complesso monumentale del Castello Cini di Monselice è passato in proprietà alla Regione Veneto, divenendo museo regionale
Castello di Monselice (Padova)
Il castello di Monselice è un complesso di edifici composto di quattro nuclei principali, più una rocca, tutti edificati e ristrutturati tra l'undicesimo e il sedicesimo secolo. La parte più antica, sulla destra entrando dal portone nella Corte Grande, è il Castelletto, con l'annessa Casa Romanica, edificati tra l'XI e il XII secolo. Sulla sinistra sorge la massiccia sagoma della torre di Ezzelino, del XIII secolo. Al centro, come nucleo di collegamento fra i due edifici esistenti, viene realizzato nel XV secolo il Palazzo Marcello. Sulla cima della collina sorge una rocca edificata da Ezzelino III da Romano su ordine dell'imperatore Federico II di Svevia.
Infine la biblioteca del castello, che sorge sull'ampia spianata antistante alla torre di Ezzelino, ricavata in un edificio preesistente alla fine del XVI secolo. La torre è costruita da Ezzelino III da Romano nel XIII secolo, nell'ambito di un potenziamento militare - difensivo della seconda cerchia di mura della città. All'inizio del XIV secolo, quando la città viene conquistata dai Carraresi, i grandi stanzoni del palazzo di Ezzelino vengono suddivisi in sale di minori dimensioni, parzialmente adibite ad abitazione civile.
Nel corso del XIV secolo i Carraresi riutilizzano anche la parte più antica del complesso, realizzando nella Casa Romanica una grande sala del consiglio e costruiscono all'interno del castello tre caratteristici e monumentali camini veneti, che possiamo ammirare a tutt'oggi.
Dopo la conquista di Monselice da parte della Repubblica di Venezia, nel XV secolo, il castello passa in proprietà alla nobile famiglia dei Marcello che ne completa la trasformazione in residenza civile, edificando il palazzetto di collegamento fra la torre di Ezzelino e la parte romanica. In questo edificio di bello stile gotico, allargato al piano intermedio della torre, i Marcello ricavano la loro residenza privata. La configurazione definitiva del castello, così come la vediamo oggi, è già quasi completa alla fine del Quattrocento: mancano solo la biblioteca, del tardo Cinquecento, la sistemazione del cortile veneziano interno e la cappella privata della famiglia edificata nel Settecento.
Nei primi anni dell'Ottocento la proprietà del castello passa dai Marcello ad altre famiglie dell'aristocrazia locale e incomincia un lento e inarrestabile degrado di tutto il complesso, con la spogliazione di mobili e oggetti dell'arredo interno. Alla fine del secolo la proprietà passa ai conti Giraldi, da cui perviene per asse ereditario alla famiglia Cini. Nel corso della prima guerra mondiale il castello viene requisito per scopi militari dal Regio Esercito, che lo lascerà, completamente devastato, nel 1919.
È il conte Vittorio Cini che comincia a pensare, negli anni trenta, a un radicale restauro e ripristino di tutto il complesso, da adibire a sua residenza di rappresentanza. L'idea si concretizza nel 1935, quando un'équipe di tecnici e restauratori comincia a lavorare sotto l'attenta direzione dell'architetto Nino Barbantini. L'équipe procede prima a un restauro completo di tutti gli edifici e in seguito all'arredo di tutte le sale interne, con mobili, oggetti, e arazzi, rigorosamente appartenuti alle epoche di costruzione dei singoli edifici, terminando il gigantesco lavoro nel 1942. L'idea guida di questo straordinario ripristino non è stata quella di creare un museo storico ma di portare idealmente l'ospite o il visitatore in un viaggio a ritroso nel tempo. Tutto è, infatti, al suo posto nelle singole stanze: tavoli, sedie, quadri, letti, soprammobili, attrezzi da cucina, in una magica atmosfera, come se per incanto dovessero riapparire gli antichi abitatori di questi luoghi, dal Medioevo al Rinascimento, per riprenderne possesso e riviverci le gesta eroiche o quotidiane delle loro epoche.
Nel 1954, il castello è teatro di una spettacolare rapina da parte di tre malviventi, che ne scavalcano le mura, impadronendosi di numerosi pezzi di pregio.
Dal 1981 il complesso è passato in proprietà alla Regione Veneto ed è aperto al pubblico da marzo a novembre.
Monselice(Padova)-interni del Castello Cini
Monselice(Padova)-interni del Castello Cini
Tempio delle Sette Chiese - Monselice PD
Oggi, seppur influenzato, ti porto a visitare un bellissimo luogo di interesse storico di questa bellissima città che è Monselice in provincia di Padova PD.
Le Puntine del Mondo è il canale del sito lepuntinedelmondo.it, qui troverai tantissime videorecensioni dei posti meno conosciuti e più belli da visitare in italia e nel mondo, nonchè tanti video dietro alle quinte che spiegano la vita in camper, videorecensioni, ecc.
Il personaggio è ragazzo Veneto che lavora e si diverte a fare il fulltimer (colui che vive in camper) con un vecchio camper d'epoca mansardato e completamente restaurato.
Attenzione, questi video contengono un linguaggio particolarmente Veneto ossia scurrile e moralmente intollerabile. Se ne sconsiglia pertanto la visione ad un pubblico che non abbia raggiunto la veneranda età di anni 18 (anni 21 per il Regno Unito) e/o ad un pubblico sensibile.
Studi scientifici hanno dimostrato che per vivere bene bisogna:
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Castello di Monselice, connubio perfetto tra medioevo e rinascimento
Castello di Monselice, ristrutturazione ezzeliniana di fortificazione altomedievale (XI-XII secolo), ampliata dai Carraresi (XIV secolo), e trasformata in residenza dai Marcello (XV secolo). All'interno collezione d'armi e armature europee (XIV-XVIII secolo), appartamenti gentilizi arredati (XV-XVII secolo), cucina medievale con un cortile veneziano (XVII secolo).
Castello di Monselice
Ai piedi del Colle della Rocca si erge maestoso un complesso architettonico denominato Castello Cini che raggruppa in sé diverse tipologie di edifici. Tra l'XI sec. ed il XVI sec. il castello è stato dimora signorile, torre difensiva fino a diventare villa veneta.Il Castello si compone infatti di quattro nuclei principali; la parte più antica è la CASA ROMANICA (XI sec.) che assieme al CASTELLETTO (XII sec.) forma il primo nucleo abitativo.
Nel corso del XIII sec., staccata, venne costruita la TORRE EZZELINIANA, un possente edificio difensivo voluto da Ezzelino III da Romano. La caratterizzano, all'interno, monumentali camini a torre, unici in Italia per forma e funzionalità, fatti costruire dalla signoria padovana dei Da Carrara nel sec. XIV.
A partire dal 1405, dopo l'avvento della Serenissima Repubblica Veneta, il complesso monselicense viene acquistato dall'aristocratica famiglia veneziana Marcello che intraprende la costruzione di CA'MARCELLO, palazzo di collegamento fra le preesistenti strutture.I Marcello procedono poi all'ampliamento delle sale intermedie della Torre Ezzeliniana per ricavarne una dimora estiva, utilizzata ininterrottamente fino agli inizi dell'Ottocento.
I nobili veneziani ingentiliscono il complesso costruendo sulla spianata antistante la Torre il leggiadro edificio della BIBLIOTECA (XVI sec.); ristrutturano il CORTILE VENEZIANO (XVII sec.) e aggiungono nel corso del '700 la cappella privata di famiglia. La caduta della Repubblica di Venezia, alla fine del XVIII sec., segna un lento ma progressivo declino dell'antico maniero monselicense. La proprietà del Castello passa infine a diverse famiglie locali, tra cui i Girardi-Cini, senza per questo contribuire a sollevare le sorti del complesso. Il colpo di grazia viene inferto dal Regio Esercito Italiano che durante la I Guerra Mondiale usa il Castello per scopi militari, abbandonandolo nel 1919 interamente saccheggiato di tutti i suoi tesori.
Nel 1935 la proprietà passa per via ereditaria al Conte Vittorio Cini, uomo di grande raffinatezza intellettuale, che intraprende un'accurata ricerca d'oggetti d'arredamento (mobili, dipinti, tappeti, arazzi, ceramiche, strumenti musicali e stoffe) e di armi, ricreando all'interno del castello l'antica atmosfera medievale e rinascimentale che ancor oggi accoglie i visitatori nelle sale residenziali e nella vasta ARMERIA. Dal 1981 il complesso monumentale del Castello Cini di Monselice è passato in proprietà alla Regione Veneto, divenendo museo regionale congiuntamente all'ANTIQUARIUM LONGOBARDO e al MASTIO FEDERCIANO.
Castello di Monselice: ARMERIA
Il Castello di Monselice: ai piedi del Colle della Rocca si erge maestoso un complesso architettonico denominato Castello Cini che raggruppa in sé diverse tipologie di edifici. Tra l'XI sec. ed il XVI sec. il castello è stato dimora signorile, torre difensiva fino a diventare villa veneta.Il Castello si compone infatti di quattro nuclei principali; la parte più antica è la CASA ROMANICA (XI sec.) che assieme al CASTELLETTO (XII sec.) forma il primo nucleo abitativo.
Nel corso del XIII sec., staccata, venne costruita la TORRE EZZELINIANA, un possente edificio difensivo voluto da Ezzelino III da Romano. La caratterizzano, all'interno, monumentali camini a torre, unici in Italia per forma e funzionalità, fatti costruire dalla signoria padovana dei Da Carrara nel sec. XIV.
A partire dal 1405, dopo l'avvento della Serenissima Repubblica Veneta, il complesso monselicense viene acquistato dall'aristocratica famiglia veneziana Marcello che intraprende la costruzione di CA'MARCELLO, palazzo di collegamento fra le preesistenti strutture.I Marcello procedono poi all'ampliamento delle sale intermedie della Torre Ezzeliniana per ricavarne una dimora estiva, utilizzata ininterrottamente fino agli inizi dell'Ottocento.
I nobili veneziani ingentiliscono il complesso costruendo sulla spianata antistante la Torre il leggiadro edificio della BIBLIOTECA (XVI sec.); ristrutturano il CORTILE VENEZIANO (XVII sec.) e aggiungono nel corso del '700 la cappella privata di famiglia. La caduta della Repubblica di Venezia, alla fine del XVIII sec., segna un lento ma progressivo declino dell'antico maniero monselicense. La proprietà del Castello passa infine a diverse famiglie locali, tra cui i Girardi-Cini, senza per questo contribuire a sollevare le sorti del complesso. Il colpo di grazia viene inferto dal Regio Esercito Italiano che durante la I Guerra Mondiale usa il Castello per scopi militari, abbandonandolo nel 1919 interamente saccheggiato di tutti i suoi tesori.
Nel 1935 la proprietà passa per via ereditaria al Conte Vittorio Cini, uomo di grande raffinatezza intellettuale, che intraprende un'accurata ricerca d'oggetti d'arredamento (mobili, dipinti, tappeti, arazzi, ceramiche, strumenti musicali e stoffe) e di armi, ricreando all'interno del castello l'antica atmosfera medievale e rinascimentale che ancor oggi accoglie i visitatori nelle sale residenziali e nella vasta ARMERIA. Dal 1981 il complesso monumentale del Castello Cini di Monselice è passato in proprietà alla Regione Veneto, divenendo museo regionale congiuntamente all'ANTIQUARIUM LONGOBARDO e al MASTIO FEDERCIANO.
SGUARDI SUL VENETO 31-07-12: IL CASTELLO DI MONSELICE
Monselice - Visita a un gioiello dell'architettura medioevale: il Castello di Monselice che, tra le altre cose, ospita una ricchissima collezione d'armi e di mobili antichi. (Cristina Pagnin)
Castello di Monselice (PD) - Video 2 indagine EPAS
Video 2 dell'indagine che E.P.A.S: ha svolto al Castello di Monselice (PD)
MESTIER COMICO Castello di Monselice
Spettacolo Il Mestier Comico
realizzato nella magnifica cornice del Castello di Monselice (PD)
19 marzo 2017
Il fantasma di Monselice
Servizio andato in onda su Telenuovo,inerente ai risultati della nostra indagine,effettuata al Castello di Monselice
Tg Padova Telenuovo indagine al Castello di Monselice
#telenuovo #monselice #fantasmi #ezzelino
AVALDA LO SPETTRO DEL CASTELLO DI MONSELICE
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Castello di Monselice: Venetian Courtyard
Venetian Courtyard - Cortile Veneziano
Monselice (Padova) Villa Duodo Santuario delle Sette Chiese Duomo Vecchio Oratorio di S. Giorgio
Antica pieve di Santa Giustina (o Duomo Vecchio)
Il duomo vecchio, dedicato a Santa Giustina, è una costruzione tardo romanica, che risale probabilmente al 1256. Davanti al portale il duomo ha una piccola loggia ad arco acuto. All'interno si trovano dipinti di scuola veneziana (probabilmente del XV secolo). Nel 1361 presso la pieve di Santa Giustina Francesco Petrarca ricevette un beneficio di canonico.
Santuario delle Sette Chiesette
Ideato e costruito da Vincenzo Scamozzi su commissione dei nobili veneziani Duodo tra il 1605 e il 1615. In quello stesso periodo i Duodo fecero costruire sei cappelle, lungo il pendio del colle, ottenendo da papa Paolo V la concessione delle stesse indulgenze accordate ai pellegrini che si recavano in pellegrinaggio alle sette basiliche maggiori in Roma. L'arco d'ingresso all'area sacra del Santuario Giubilare delle Sette Chiesette, costruito nel 1651, è chiamata la Porta Romana o Porta Santa dove l'iscrizione Romanis basilicis pares ricorda il collegamento con il pellegrinaggio alle basiliche romane. Le sei cappelle ospitano cinque pregevoli pale di Jacopo Palma il Giovane mentre in quella cointitolata ai santi Pietro e Paolo, vi è una pala attribuita al pittore bavarese Johann Carl Loth.
Oratorio di San Giorgio (la Settima Chiesetta)
Il santuario di San Giorgio, detto dei Santi, è il punto d'arrivo della via sacra. Nel 1651 vennero traslati da Roma i corpi di tre martiri e numerose reliquie. L'interno, affrescato da Tommaso Sandrini, è abbellito anche da un pregevolissimo paliotto d'altare in intarsio marmoreo e pietre dure uscito dalla maestria della bottega dei Corberelli. La chiesa è meta di migliaia di visitatori e devoti per la festa di San Valentino che si celebra il 14 febbraio durante la quale un sacerdote impartisce la benedizione ai bambini e adulti e consegna loro una chiavetta d'oro.
Villa Duodo è una villa veneta, il cui progetto è attribuito a Vincenzo Scamozzi, anche se alcune parti più recenti sono state rielaborate da Andrea Tirali. La villa si trova a Monselice ed è posta a metà costa del Colle della Rocca.
Villa Duodo.
Fu costruita dalla nobile famiglia veneziana Duodo sulle fondazioni di un più antico castello detto di San Giorgio. A destra, l'ala più antica risale al 1593 ed è opera dell'architetto Vincenzo Scamozzi. La parte frontale, aggiunta nel 1740, è la più recente. A sinistra del complesso si sviluppa l'esedra dedicata a San Francesco Saverio, una grande scalinata in pietra del 1600. La villa, visitabile solo esternamente, è preceduta dal percorso delle Sette Chiese.
Il santuario giubilare, progettato dallo Scamozzi su commissione dei conti Duodo nella prima metà del Seicento, è formato da 6 cappelle allineate lungo il colle, e da una settima chiesa, dedicata a San Giorgio, che chiude idealmente il percorso devozionale sulla spianata della villa.
Le cappelle divennero un popolare luogo di pellegrinaggio, quando papa Paolo V concesse l'indulgenza plenaria ai pellegrini che avessero visitato il santuario equivalente alle sette maggiori basiliche di Roma; ognuna delle sei cappelle porta il nome di una basilica romana (la sesta ed ultima porta il nome di San Paolo e San Pietro). Ogni cappella contiene un affresco di Jacopo Palma il Giovane.