GIAP Roma - Indagine al castello D'Alessandro di Pescolanciano (Is)
Indagine svolta dal GIAP Roma presso il castello D'Alessandro di Pescolanciano in provincia di Isernia.
GIAP Roma - Seconda indagine al Castello D'Alessandro (Pescolanciano)
Il video resoconto della seconda indagine svolta nel castello d'Alessandro di Pescolanciano.
Castello d'Alessandro di Pescolanciano (IS)
Riprese aeree del Castello d'Alessandro di Pescolanciano (IS)
GIAP ROMA - Promo Castello D’Alessandro
Il promo della prima indagine della stagione 2018/19 del GIAP ROMA:
Sabato 22 settembre 2018 Castello D'Alessandro di Pescolanciano in provincia d'Isernia (Molise).
Per legittima difesa 19° Puntata- Ettore d'Alessandro- Duca di Pescolanciano
La vendita dei demani e dei beni ecclesistici.
BGR del 22 Feb 2019-I visitatori del Castello d'Alessandro e la birra artigianale di Pescolanciano
Servizi andati in onda il 22 Febbraio 2019 nella rubrica di Rai 3 Buongiorno Regione (Molise).
Il primo servizio è incentrato sulle manifestazioni di presenze soprannaturali nel Castello Medioevale del borgo di Pescolanciano, da decenni segnalate dagli eredi del Nobile Casato della Famiglia d'Alessandro (e da alcuni ospiti e visitatori), presenze confermate anche dalle indagini eseguite dagli specialisti del GIAP (Gruppo Investigativo Attività Paranormali).
Il secondo servizio racconta la storia di Angelo Sacco, manager in carriera a Milano che decide di lasciar tutto e tornare ai ritmi tranquilli del suo paese di origine per iniziare la produzione della rinomata Birra Artigianale di Pescolanciano.
Mezzogiorno Italia 16 Marzo 2019 - Pescolanciano - Il borgo salvato dai fantasmi
Servizio proposto nella rubrica Mezzogiorno Italia andato in onda il 16/3/2019 su RAI 3.
Servizio incentrato sulle presenze soprannaturali più volte avvertite nel Castello di epoca medioevale attualmente di proprietà della Famiglia e discendenti dei Duchi d'Alessandro di Pescolanciano.
Le indagini del GIAP (Gruppo Investigativo Attività Paranormali) portarono alla rilevazione di alcuni elementi che avvalorano i racconti della Famiglia d'Alessandro e di alcuni ospiti e visitatori del maniero.
Le indagini vennero effettuate durante l'estate 2018 e documentate da video reperibili in rete.
MoliseLand - Episode 5 - Village of Pescolanciano - Molise - Italy
The adventure of #moliseland begins! Discovering landscapes, villages and recipes told by the people of Molise.
This is a project funded by Regione Molise under the “Il Molise nei circuiti internazionali” Plan (Molise in the ambit of international routes), aimed at stimulating actions and projects focused on the promotion of the territory of Molise and the valorisation of the cultural, environmental, historical, archaeological and wine and food distinctive features of this land and at enhancing the regional competitiveness both on domestic and international markets.
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Inizia l’avventura di MoliseLand, alla scoperta di paesaggi, borghi e ricette raccontati dai Molisani.
Progetto finanziato dalla Regione Molise nell’ambito del Piano “Il Molise nei circuiti internazionali”, finalizzato ad attivare azioni e progetti per la promozione del territorio molisano e la valorizzazione delle peculiarità culturali, ambientali, storiche, archeologiche ed enogastronomiche di questo territorio e ad incrementare la competitività regionale sui mercati nazionali ed esteri.
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moliseland.com
Pescolanciano, i programmi del nuovo sindaco
Mostra: I Castelli del Molise
Molise un'altra storia
VENERDÌ 29 NOVEMBRE /h 9,30
Teatro Ambra, piazza Giovanni da Triora 15
Mostra: I CASTELLI DEL MOLISE
a cura del Comune di Pescolanciano (Isernia)
Luigi Mazzuto presidente Provincia di Isernia
Onorina Perrella presidente Istituto italiano castelli
Domenico Guidi (Formez) responsabile Progetti Molise
Per quanto poco conosciuti ma numerosi, i castelli testimoniano soprattutto le vicende del Medioevo anche in Molise. I castelli, ma anche le torri, le mura difensive le porte di accesso, arricchiscono i numerosi borghi medievali che svettano sulle montagne del territorio molisano.
Il viaggio parte dal castello d'Alessandro di Pescolanciano, paese organizzatore della mostra. Un maniero ricco di storia e di eleganza, con pareti massicce all'esterno e una grazia originale all'interno. La struttura del castello, a pianta esagonale, presenta ancora la torre maestra, costruita su un colle molto ripido, che veniva protetta da un recinto contenente il magazzino, una cisterna ed i locali per il corpo di guardia. La cappella gentilizia è decorata con stucchi e marmi settecenteschi. Tra queste mura soggiornò anche uno dei mostri sacri dell'archeologia, Teodoro Mommsen.
Sempre in provincia di Isernia c'è il castello Pignatelli di Monteroduni, con l'eleganza rinascimentale del piano nobile con pavimentazione in cotto e soffitto in legno del XVIII secolo, dipinto con motivi cavallereschi. D'estate è sede di un rinomato festival jazz.
Il Castello Pandone di Venafro è stato costruito su un'originaria muratura sannitica cui si sovrappose una fortificazione romana. Intorno al X secolo, fu costruito un recinto quadrangolare con diverse torri delle quali la più visibile è sul lato nord dell'attuale castello. E' sede di un importante museo, da poco riqualificato.
Particolarmente suggestivo il castello Pandone di Cerro al Volturno, situato sulla sommità di uno sperone di roccia. Le sue origini risalgono alla fine del X secolo.
Il castello Caldora di Carpinone, di origine normanna, diventò una delle roccaforti di Tommaso da Celano.
In provincia di Isernia rimangono resti di castelli ad Acquaviva (Carmignano), Bagnoli del Trigno (Sanfelice), Castelpizzuto, Fornelli, Longano, Macchia d'Isernia, Macchiagodena (angioino) e Roccamandolfi (restano le mura e le torri), Roccasicura, Rocchetta al Volturno (Battiloro) e Sesto Campano (Spinola).
In provincia di Campobasso i castelli più celebri sono quello dei Monforte in cima al capoluogo regionale, il castello di Gambatesa con il cinquecentesco ciclo di affreschi di Donato da Copertino, quello di Civitacampomarano, considerato tra i più belli della regione, il castello Svevo di Termoli e quello normanno di Cercemaggiore. Ed ancora Baranello (Ruffo), Bonefro, Castropignano (con gli affascinanti resti del castello D'Evoli posti su una montagna), i resti di Civita Superiore a Bojano, Guglionesi (da Capo), Lupara (normanno), Molise, Pietracatella, Torella del Sannio e Tufara.
Buon Giorno Regione 28/10/2016 - Il Castello d'Alessandro e la Birra Artigianale di Pescolanciano
1) Descrizione del Castello d'Alessandro e della sua storia.
2) La nuova produzione di Birra Artigianale di Pescolanciano.
3) Intervento della N.D. Iolanda d'Alessandro discendente del Nobile Casato Borbonico.
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Molise: da Bojano a Campobasso, Isernia, Termoli, Agnone (Storico documentario del 1992)
Tour documentario delle città più famose della regione, a partire da Bojano fino a Isernia, Termoli, Campobasso, Civitacampomarano, Castelmauro e Castelpetroso. Alcuni di questi borghi raccolgono veri e propri tesori, come il teatro sannitico di Pietrabbondante, e l'area archeologica di Altilia - Saepinum in zona Terravecchia di Sepino (CB), a testimonianza del glorioso passato italico-romano di questa regione.
TURISMO IN MOLISE - COSA VEDERE
ncrementarsi nei primi anni 2000. La regione possiede soprattutto vaste aree di verde incontaminato[senza fonte], nonché pianure, montagne e 35 km di costa. Il turismo marittimo è concentrato su Termoli e Campomarino, mentre il turismo di montagna riguarda specialmente l'attività sciistica presso Campitello Matese e Capracotta. Il turismo artistico e culturale riguarda le principali città di Campobasso e Isernia, ma molto visitato, specialmente dai turisti che viaggiano verso la Puglia, è il borgo medievale di Termoli, frequente meta di visite per il Duomo e il Castello Svevo. Campobasso è famosa per essere una cosiddetta città giardino, durante il risanamento di Gioacchino Murat, e per il borgo medievale con chiese storiche del romanico e con il Castello Monforte; Isernia è conosciuta per la Cattedrale, per la pregevole Fontana Fraterna, ma soprattutto per l'Homo Aeserniensis, datato 700.000 anni e risalente al Paleolitico; Larino è nota come la piccola Roma,[senza fonte] poiché custodisce l'Anfiteatro Romano, il Foro, le Terme e altri luoghi di interesse come i mosaici della Lupa, del Polpo, del Kantharos, del Leone.
Altri piccoli centri di interesse sono soprattutto Agnone, la cosiddetta Atene del Molise, per aver dato i natali a vari letterati e artisti, e per la presenza della storica fabbrica di campane della Fonderia Pontificia Marinelli e per la tradizione natalizia della Ndocciata, evento dedicato al fuoco che richiama molti visitatori; Frosolone, capitale meridionale della lavorazione artigiana di forbici e coltelli, tradizione con radici medievali nella lavorazione delle spade; Bojano, con il borgo medievale di Civita Superiore), Venafro (con il borgo rinascimentale in stile napoletano), Guglionesi, Pietrabbondante (resti archeologici), Pescolanciano, Sepino (con la famosa area archeologica romana di Altilia) e Capracotta. Del turismo artistico sono state riscoperte le testimonianze delle storiche abbazie di San Vincenzo al Volturno (Rocchetta a Volturno) e Santa Maria del Canneto (Roccavivara), testimonianza del romanico molisano, come anche la chiesa di Santa Maria Maggiore di Guglionesi e quelle di San Giorgio di Campobasso e Petrella Tifernina.
Il territorio è anche molto ricco di castelli e borghi fortificati, come Bagnoli del Trigno, Civitacampomarano, Agnone, Torella del Sannio, Lupara e Sant'Elia a Pianisi. Alcuni castelli come Castropignano e Civitacampomarano hanno conservato la forma originaria del XIII secolo circa, mentre molti altri sono stati trasformati in residenze signorili dai nobili napoletani, come il castello Pandone di Venafro, il castello D'Alessandro di Pescolanciano o il castello De Capoa di Gambatesa.
Per ultimo, di recente il Molise ha riscoperto il suo passato presto-romano, con varie campagne di scavi presso il territorio dell'antico Sannio, scoprendo vari villaggi e fortificazioni dei popoli Sanniti Pentri. Così attualmente sono rappresentativi il villaggio di Saepinum a Sepino e l'area sacra del Teatro di Bovianum Vetus a Pietrabbondante.
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