Osilo,il castello Malaspina
Il castello dei Malaspina si trova sul colle che domina il paese e si può raggiungerlo attraverso i vicoli del centro storico.L'edificio fu costruito nel XIIIsecolo dalla famiglia Doria,in seguito conquistato dagli Aragonesi,passò poi ai giudici d'Arborea,sino al XV secolo quando venne ripreso dagli Aragonesi.Si possono ancora vedere due torri diverse tra loro:la più antica ,è di forma cilindrica ed è realizzata in basalto scuro con pietre poco lavorate,l'altra è quadrata, costruita in calcare chiaro ben squadrato,ed è più alta e più rifinita rispetto all'altra;poichè poggia su una base di basalto,si ritiene che fu edificata su una torre più antica simile alla precedente.Si possono vedere anche alcuni resti di qualche stanza. Ringrazio Maria per la preziosa collaborazione.
HO DOVUTO SOSTITUIRE IL BRANO MUSICALE PRECEDENTE SU SEGNALAZIONE DI YOU TUBE PER VIOLAZIONE SULLA COPRYRIGHT.IL BRANO SCELTO E' STATO PRESO DAL PROGRAMMA DELLO STESSO YOU TUBE.
OSILO (Sassari) Il Castello dei Malaspina
Convegno organizzato da Italia Nostra sezione di Sassari Città Regia sul Castello di Osilo dei Malaspina il 23 novembre 2007 il cui motto era:
un passato per un futuro
Philippe Daverio, Castello Malaspina - Massa (Toscana-Italy) -
Tratto da una puntata di Passpartout: Una nuova interpretazione del Medioevo
Massa Castello Malaspina Toscana Italy
Domina la città di Massa, capoluogo provinciale di Massa-Carrara, Toscana, Italia
Osilo - DJI Mavic2Pro
Castello dei Malaspina e Chiesa di Nostra Signora Bonaria
#DJI #Mavic2Pro #Osilo
Castello Malaspina video breve
Semplice ripresa personale HD del Castello Malaspina di Massa. Liberamente utilizzabile, fatene buon uso!
Stanze del Castello Malaspina
Filmato realizzato nel 2004 per il Comune di Massa destinato ad essere visualizzato all'interno del Castello Malaspina, che illustra, a partire da un inventario d'epoca, come poteva apparire l'interno del castello in epoca rinascimentale
Fuochi di Artificio dal Castello Malaspina Massa (MS) Italy 2010.mpg
26 Giugno 2010 Notte bianca a Massa con fuochi di artificio dal Castello Malaspina - Massa Carrara riviera apuana versilia Toscana Italy
Castello Malaspina di Fosdinovo ripreso da un Drone - DJI F550
Il meraviglioso Castello Malaspina di Fosdinovo, ripreso dal nostro Drone. Vogliamo pubblicamente ringraziare lo staff per averci permesso l'accesso al castello, ed averci autorizzato le riprese. Un ringraziamento particolare al Sig. Pietro Malaspina.
Osilo e il suo territorio
Osilo si trova nella più settentrionale delle tre cime del monte Tuffudesu, a 650 m. sul livello del mare, a pochi chilometri (13) da Sassari e dalle spiagge del nord Sardegna.
La sua posizione geografica gli conferisce un aspetto di grande fascino: un paese di montagna definito a ragione Il balcone della Sardegna a 6 Km (in linea d'aria) dal mare con una vista incantevole che spazia dalle coste della Corsica alle montagne dell'interno della Sardegna, dalla Riviera del Corallo ai Monti del Limbara; la posizione del paese, e soprattutto dei suoi colli (Bonaria e Sant'Antonio) permette di ammirare paesaggi suggestivi spaziando dalla vallata di Saccargia a tutto il lato nord della Sardegna.
Nel territorio si trovano molte domus de janas, tombe di giganti, ed altri siti archeologici di grande interesse.
Nel centro abitato, svetta sulla sommità del colle, il castello Malaspina.
Di grande suggestione il centro storico di origine medievale, con le sue antiche costruzioni e le viuzze in ciottolato, talora con volte a botte.
Castello Malaspina di Fosdinovo
Alcune immagini del Castello Malaspina di Fosdinovo
in provincia di Massa Carrara
grazie a Sonia per l'improvvisazione alla chitarra classica:)
(Sonia Cenceschi:
Il castello sorge a 500 metri s.l.m., nel borgo medievale di Fosdinovo il cui nome deriva da Fauce Nova ossia Nuovo Passo, attestato per la prima volta nell'XI secolo. La fortezza fu innalzata a difesa del precedente Castro, da un gruppo detto dei Nobili di Fosdinovo, in una posizione strategica per il controllo degli scambi fra zona costiera e pianure della valle del Po. Questi nobili e i Bianchi di Erberia furono feudatari del Conte Vescovo di Luni. In seguito alla decadenza della potenza vescovile, cedettero alla supremazia dei Malaspina.
Negli Atti della Pace di Castelnuovo stipulata a Sarzana il 6 ottobre 1306, fra i marchesi Malaspina e il vescovo-conte di Luni, viene citato Dante Alighieri che aveva ricevuto in piazza della Calcandola, dal marchese di Mulazzo, Franceschino Malaspina, la procura generale per concludere la pace con Antonio Nuvolone da Camilla, vescovo-conte di Luni. Il trattato fu concluso nel palazzo vescovile di Castelnuovo Magra.
Dal 1340 i diritti e il possesso di Faucenova passarono a Spinetta Malaspina il Grande. Il marchese risiede nel castello che sarà ampliato come il borgo dal nipote Galeotto, tanto che Fosdinovo avrà il titolo di Città Imperiale.
Il castello ha pianta rettangolare, 4 torri tonde, un bastione, due cortili di cui uno centrale, ronde di camminamento sui tetti, un avamposto detto Spuntone, a difesa, verso il borgo sottostante. E' ottimamente conservato e visitabile. Vi risiede l'attuale proprietario, Vieri Torrigiani Malaspina che continua l'opera di restauro e cura del castello, intrapresa dal padre Carlo Filippo che nella seconda metà del secolo scorso riportò la dimora all'antico splendore.
1.08: anticamente l'entrata era protetta da un ponte levatoio
1.20: lo stemma raffigurante l'albero dei Malaspina, il cui motto è: Sum mala spina bonis, sum bona spina malis (Sono una spina che non punge per i buoni, sono una spina pungente per i cattivi) e deriverebbe dalla frase pronunciata in punto di morte, Ah, mala spina! dal re franco Teodoberto ferito a morte (547) con una spina da Accino Marzio per vendicare l'uccisione a tradimento del padre Ilduino duca di Milano.
1.30: feritoia per archibugi
1.40: ingresso con porticato rinascimentale e scale cordonate che conducevano uomini e cavalli al cortile centrale
2.33: parte della sala d'ingresso
2.40: ingresso e parte del cortile centrale
3.01: stemma dei Malaspina in cui la testa di un delfino tiene in bocca lo Spino Fiorito (i Malaspina nel 1202 si divisero nei due rami detti dello Spino Secco che ebbe i feudi della sponda destra del fiume Magra, e quello dello Spino Fiorito che ebbe i feudi della sponda sinistra
3.17: cassapanca che contenne il corredo portato in dote da Valentina Visconti a Luigi d'Orleans
3.24: Resurrezione di Cristo affresco del XIV secolo in cui compare inginocchiato in basso a sinistra il committente, Obizzo Malaspina - si trova nella stanza detta di Dante Alighieri
3.37: cassaforte
4.19: parte degli affreschi della Sala Grande
4.48: culla con lucchetto usata per proteggere i neonati della famiglia da rapimenti o sostituzioni
5.20: alcuni particolari della stanza delle torture
5.33: merli del camminamento di ronda
5.39: vista sui tetti di Fosdinovo
5.49: vista sulla vallata e la foce del fiume Magra
per la storia della famiglia Malaspina e del castello:
Castello dei Malaspina o di Serravalle a Bosa ~ 02 Aprile 2018 | Viaggiare in Sardegna
Storia:
Il castello dei Malaspina domina la cittadina di Bosa dalla cima del colle di Serravalle, a 84 metri di altezza. Secondo le carte storiche fu costruito nel 1112 dai marchesi Malaspina, originari della Lunigiana e modificato diverse volte nel corso dei secoli. L'imponente torre maestra del mastio fù edificata nel 1300 da Giovanni Càpula; nello stesso periodo venne rinforzato ulteriormente l'intero castello in vista dell’imminente attacco aragonese. Successivamente, nel XV secolo, durante il regno di Alfonso il Magnanimo venne recintato il colle, costruite le due torri secondarie e la chiesetta. Durante il governo aragonese, le principali sette città della Sardegna vennero fregiate del titolo di Città Regia. Le prime furono Cagliari, Iglesias e Sassari nel 1327, seguiti da Castelsardo nel 1448, Bosa nel 1499 e infine Alghero nel 1501. In questo periodo Bosa risultava completamente protetta dalle mura attuali. Nel 1800 venne eseguito un primo restauro conservativo ad opera di Filippo Vivanet e di Dionigi Scano.
Leggenda:
Un'antica leggenda racconta che il Marchese Malaspina, proprietario del Castello di Bosa, delizioso borgo del nord Sardegna, era così geloso della giovane moglie che fece costruire un passaggio sotterraneo che dal Castello conduceva alla Cattedrale, in modo che la Marchesa potesse partecipare quotidianamente alle funzioni religiose senza essere vista da occhi indiscreti. La marchesa viveva relegata tra le mura e l'unica cosa che poteva fare era osservare la coloratissima città di Bosa dall'alto. Un giorno il Marchese, in preda a un raptus di gelosia per un'immaginaria colpa di tradimento, portò lontano dalle mura la marchesa con l'inganno, afferrò un coltello e la uccise; poi li tagliò le dita di ambo le mani, le avvolse in un fazzoletto e lo mise in tasca. Dopo qualche ora incontrò gli amici in città e si ubriacò. Dimenticatosi del folle gesto e avendo bisogno del fazzoletto, lo tolse dalla tasca facendo cadere le dita di fronte allo sguardo esterrefatto dei compagni che con l'aiuto del popolo lo incarcerarono. Non si sa cosa avvenne alla Marchesa ma si narra che non potendo trovare pace, il suo spirito vaghi per l'eternità in quegli stessi luoghi in cui era stato soppresso il corpo. Secondo un'altra versione, le sue dita si sarebbero pietrificate come rocce nei pressi del Castello. Un'altra interpretazione vuole che quelle rocce dette Sos Testimonzos sarebbero i testimoni dell'atroce fatto rimasti impietriti dall'orrore.
Chiesa di Nostra Signora di Regnos Altos:
La piccola chiesa si trova all’interno del Castello di Serravalle che domina l’abitato di Bosa. Probabilmente fu edificata prima del castello e quando, nel 1443, fu ampliata la cinta muraria essa si ritrovò chiusa al suo interno. Originariamente dedicata a San Giovanni prima e a Sant’Andrea poi, cambiò la sua dedicazione nel 1847 quando, tra le macerie del mastio, fu ritrovata una statuetta lignea che raffigurava la Madonna. Questa statuetta, dalle probabili origini tardo-medioevali, venne chiamata Nostra Signora de Regnos Altos; viene ancora oggi conservata nella chiesa e la sua celebrazione ricorre il sabato e la domenica della seconda settimana di Settembre.
Durante i restauri del 1972 furono rinvenuti, nella parte più antica, degli antichi affreschi di grande importanza; gli autori sono anonimi ma considerati i temi trattati è evidentemente l'influenza dei Francescani e degli Spagnoli. Queste raffigurazioni dipinte intorno al 1350 rappresentano un raro esempio di pittura gotica in Sardegna e mostrano scene tratte dal Nuovo Testamento e dalle Vite dei Santi.
FONTI:
Storia del Castello
Leggenda del Castello:
Chiesa e affreschi:
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Castello Malaspina - una vista di Fosdinovo dal drone
Il castello Malaspina di Fosdinovo (Massa Carrara) visto dal drone DJI Mavic Air
Osilo. Monumenti Aperti 2017
Diamo il benvenuto a Osilo che entra nella famiglia di Monumenti Aperti in occasione della XXI edizione.
Osilo, con i suoi 3.492 abitanti, sorge alle pendici del Monte Tuffudesu e ha origini antiche come testimoniano i numerosi nuraghi presenti nella zona. Il paese è dominato dai resti del castello dei Malaspina risalente al XIII secolo. Pittoresche le frazioni di Santa Vittoria e di San Lorenzo. (Tratto dal sito Comunas)
Nelle terre dei Malaspina - Castello di Stefanago - David Riondino
Pulcini A9 2005 Malaspina Osilo Mercede Alghero 20 febbraio 2016
Campionato A9 Csen 2015 Pulcini A9 2005 Malaspina Osilo Mercede Alghero 20 febbraio 2016
Il castello Malaspina di Massa (MS)
Castello Malaspina Dì Massa
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Fosdinovo, il castello dei Malaspina [Toscana]
vista al castello dei Malaspina
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