Panorama di Bolsena e del suo lago visto dal castello Rocca Monaldeschi della Cervara (Bolsena)
La rocca Monaldeschi della Cervara ospita il Museo territoriale del lago di Bolsena, interessante per l'inquadramento che offre del comprensorio del lago e per alcune testimonianze della cultura materiale. Il museo si distribuisce su tre piani dell'edificio: al piano d'ingresso, attraverso plastici reperti archeologici e pannelli didattici, sono sviluppate con particolare dettaglio le sezioni riguardanti la formazione del bacino vulcanico del lago, la preistoria, la protostoria e la fase etrusca fino alla conquista romana. La parte centrale di questo piano è costituita dai reperti dell'età del ferro recuperati nell'ambito dell'abitato del Gran Carro, rinvenuto sommerso presso la sponda orientale del lago di Bolsena nel 1959. Il piano superiore è interamente dedicato ai reperti provenienti dagli scavi della città etrusco - romana di Volsinii. Al piano inferiore è illustrato il periodo che va dal Medioevo ai giorni nostri. In questo piano l'esposizione si apre con le splendide ceramiche medievali e rinascimentali trovate nel butto della torre maggiore della Rocca e prosegue con la presentazione degli aspetti folclorici (tradizioni popolari e festività religiose), con particolare riguardo al lavoro dei pescatori, illustrato attraverso l'esposizioni di oggetti, attrezzi e pannelli illustrativi delle tecniche di pesca nonché dei pesci e dell'ambiente naturale del lago. Nel cortile esterno è allestito un lapidario dove sono esposte numerose are e cippi funerari di epoca romana. Il museo territoriale del lago di Bolsena, oltre che un'attrattiva di carattere turistico, intende essere anche un centro di ricerca scientifica e un luogo di produzione e socializzazione culturale. Dagli spalti della Rocca, infine, si può godere un magnifico panorama che spazia sull'intero lago e sugli scavi della città etrusco - romana di Volsinii, a brevissima distanza dal museo.
Castello Monaldeschi - Bolsena
Foto: Stefano Ponis, Musica: Stefano Mocini PeerGynT LoboGris
Bolsena e la Rocca Monaldeschi
Foto: Stefano Ponis, Musica: Philippe Mangold, The Flanger Sound
Kodak PixPro SP360 - Rocca Monaldeschi – Bolsena (Italy)
The first records of the Rocca Monaldeschi, Bolsena, date back to 1156 when Pope Hadrian IV had fortified the villages located along the Via Cassia, in an attempt to defend the State against the barbarian invasions. It then passed to the powerful family of Orvieto who named the Rocca after them. Nowadays it hosts the Territorial Museum of the Bolsena Lake.
Shoot with Kodak PixPro SP360
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3. Bolsena - Rocca Monaldeschi
Tratto dal cortometraggio presentato in occasione del III Convegno Internazionale sui Castelli Medioevali svoltosi a Santa Marinella presso il Castello Odescalchi il 30 settembre 2005.
Video realizzato da Olivud s.r.l., Roma.
Dintorni di Orvieto - Castello Monaldeschi a Bolsena
Il Castello Monaldeschi di Bolsena è tra le costruzioni più visitate della città. La sua origine risale alla fine del tredicesimo secolo, e servì a Orvieto per controllare meglio quella parte di territorio. Passò successivamente in possesso della famiglia dei Monaldeschi. Oltre al bellissimo panorama lacustre che si gode dalla sommità e gli spazi interni da visitare, si può accedere negli orari prestabiliti al Museo del Castello.
Bolsena - 4K
La città di Bolsena è posizionata sulla sponda settentrionale del Lago di Bolsena, formatosi oltre 300.000 anni fa in seguito al collasso calderico di alcuni vulcani appartenenti alla catena dei monti Volsini.
Nel video, castello Rocca Monaldeschi, isola Bisentina, porto Bolsena!
DronemoviE è in possesso della patente per volare e dei relativi permessi per farlo.
Bolsena, La rocca Monaldeschi della Cervara manortiz
La rocca Monaldeschi della Cervara
e prime notizie sulla Rocca Monaldeschi della Cervara risalgono al 1156 quando Adriano IV, in vista delle incursioni del Barbarossa, fece fortificare i centri sulla via Cassia. Anche a Bolsena si provvide ad edificare le mura di cinta e insieme ad esse venne costruita la torre principale della attuale rocca.
Nel 1295 gli Orvietani riaffermarono il loro dominio su Bolsena attraverso la famiglia Monaldeschi e provvidero al restauro delle mura e alla edificazione delle altre tre torri.
In seguito, sempre sotto i Monaldeschi, vennero eseguiti vari lavori di ristrutturazione che trasformarono la rocca da fortezza a residenza signorile.
Durante il XVI secolo Bolsena (e anche la rocca) fu saccheggiata ed incendiata dai Lanzichenecchi. In seguito, sotto il governatore Tiberio Crispo, vennero intrapresi altri lavori di sistemazione dello stabile.
Nel 1602 la rocca venne concessa al cardinale Sanesio (vescovo di Orvieto) a patto che si occupasse della manutenzione dell'edificio.
Nel corso del XVII secolo la rocca venne utilizzata come prigione e come magazzino. (...)
Bolsena (VT) - Borghi d'Italia (Tv2000)
La troupe di Borghi d'Italia fa tappa a Bolsena (Viterbo), la città del Miracolo Eucaristico.
Bolsena, Rocca Monaldeschi della Cervara in HD 1080 (manortiz)
Italia da amare: il lago di Bolsena - meraviglioso fiore di vulcano .....
Un fiore nato quattrocentomila anni fa, Etruschi e Papi lo hanno edificato, combattuto, difeso e adulato; oggi è tutto da gustare ....
Bolsena, pearl of Central Italy flying back to Middle Ages
Aerial video, a small antique town Bolsena on the lakeshore in Italy
Castello Rocca Monaldeschi
Questo video riguarda Bolsena
Bolsena dicono sia bella - Weekend al Belvedere (Bolsena)
Un piccolo video a ricordo di un grande weekend sicuramente passato alla storia per voglia di esplorare zero.
Il Mavic Pro fedele compagno come sempre per immortalare le viste panoramiche sul Lago di Bolsena che si ammirano dall'agriturismo Belvedere.
Da tornarci con calma e con la micro-SD vuota ;-)
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L'assedio del Bavaro a Bolsena 2010 (www.videoviterbo.com)
Rievocazione storica dell'assedio della cittadina, nel 1328, da parte dell'esercito di Ludovico IV di Baviera.
Domenica 8 agosto, il centro storico di Bolsena, si è animato di eventi rievocativi e storici. Attraverso le strette vie, i turisti hanno potuto approfittare di un'occasione unica per rivivere i sapori e gli odori del passato ed ammirare i vestiti del Medioevo.
Bisentina in 4k la misconosciuta isola del lago di Bolsena
Rielaborazione in 4k di Bolsena e isola Bisentina con piccoli aggiustamenti di montaggio.L'apertura straordinaria al pubblico in occasione delle giornate di primavera 2018 del FAI mi ha consentito di visitare per la prima volta l'isola Bisentina la più grande delle due isole del lago di Bolsena.
Volsinii (Bolsena)
A pochi passi dal Castello Medioevale di Bolsena - quindi presso il centro storico della bella cittadina sull’omonimo Lago - si trova quest'area archeologica. Essa è costituita dai cospicui resti di una città di epoca romana che era stata costruita (presso un presistente loro insediamento) dai profughi della potente etrusca Volsinii (Orvieto), distrutta dai Romani nel 265 a.C..
La località è molto particolare perché le rovine (variegate e di grande interesse archeologico) si trovano su alcuni pianori in vista del Lago e danno luogo a scorci molto suggestivi, in una zona ben salvaguardata anche dal punto di vista paesaggistico.
Siamo su una verde altura che domina - da Est - il Lago di Bolsena; la città medioevale di Bolsena, ed in particolare la sua Rocca dei Monaldeschi, è a poche centinaia di metri di distanza, lievemente più a valle. Questa zona fu abitata fin dalla preistoria e qui vicino fiorì la CIVILTA' DI RINALDONE (terzo millennio a.C., passaggio dal neolitico all’eneolitico). Rinaldone è una località, nel vicino comune di Montefiascone, dove furono trovati reperti caratterizzanti questa cultura (diffusasi in tutta l’area che va dal Lago di Bolsena al Mar Tirreno).
Molti archeologi sostengono che, in epoca etrusca, qui - a Bolsena - si trovasse il famoso FANUM VOLTUMNAE, cioè il misterioso Santuario Centrale, sito sacro unificatore delle popolazioni etrusche, di cui in realtà non è stata mai identificata l'esatta ubicazione. In quel Santuario si svolsero cerimonie sicuramente fino al IV sec. d.C.; un editto di Costantino - che menziona riti religiosi tenuti annualmente dal Coronatus della Tuscia e dell’Umbria – fornisce INDIZI CHE FANNO PROPENDERE LA MAGGIORANZA DEGLI STUDIOSI PER UNA UBICAZIONE DEL FANUM VOLTUMNAE NON QUI’ MA PRESSO L’ANTICA VOLSINII (ORVIETO) DA CUI PERALTRO HA ORIGINE VOLSINII NOVI.
Quando, a causa di beghe interne all'antica città di Volsinii, una oligarchia locale chiamò in suo aiuto Roma - nel 264 a.C. - si ebbe, come conseguenza non prevista, la COMPLETA DISTRUZIONE DELLA POTENTE VOLSINII DA PARTE DEI ROMANI ed il trasferimento dei suoi abitanti in questo luogo, presso il Lago di Bolsena, dove già esisteva un antico insediamento dipendente da quella città. La distruzione della vecchia Volsinii fu opera dei Consoli Q. FABIO MASSIMO (che morì negli scontri) e M. FURIO FLACCO.
In tempi abbastanza brevi LA NUOVA CITTA' - CHIAMATA VOLSINII NOVI - PUR ABITATA DA PROFUGHI ETRUSCHI, SI ROMANIZZO' finchè, alla fine della Guerra Sociale (inizi I sec. a.C.) fu elevata al rango di MUNICIPIUM ROMANO. Essa si sviluppò fino a tutta l’età imperiale anche perché molte famiglie romane benestanti (di origine etrusca) si insediarono in questo luogo ameno, prossimo al pescoso Lago e alla Via Cassia.
Con la caduta dell’Impero e l’inizio delle invasioni barbariche anche VOLSINII NOVI DECADDE, mentre nelle vicinanze si sviluppava, nel Medioevo, il centro fortificato di BOLSENA.
La città romana Volsinii Novi sorgeva nella località di POGGIO MOSCINI, sito di scavi da parte di missioni francesi tra il 1946 ed il 1981. Su alcuni poggi - più a settentrione della città di epoca romana - sono stati trovati RESTI DELL'ANTICO SITO ETRUSCO (Acropoli, resti di luoghi di culto, Necropoli e Mura ); tratti di Mura etrusche sono visibili anche a lato della strada all’inizio dell’abitato di Bolsena.
L’accesso agli scavi di Volsinii Novi avviene presso la spianata del Poggio Moscini (A MEZZO KM DAL CASTELLO MEDIOEVALE DI BOLSENA). La VASTA AREA ARCHEOLOGICA ROMANA presenta notevoli resti del FORO (che conserva ancora il lastrico pavimentale), delle TERME di Seio Stradone e di altri EDIFICI PUBBLICI E PRIVATI (la Casa dei Dipinti, conserva affreschi di III secolo d. C.). Un particolare curioso è costituito dai muri di una antica DOMUS CON TRACCE DI UN INCENDIO risalente ai primi del II a.C. (in essa furono ritrovati frammenti di un trono a soggetto dionisiaco) che attesterebbero l’applicazione di un editto dell’epoca che decretava la distruzione dei luoghi dove si fossero svolti RITI BACCHICI.
Bolsena, la rocca monaldesca e il lago.
Storia e cultura.