Il Castello Visconti di San Vito - Somma Lombardo (VA) ITALY
Il Castello Visconti di San Vito, la cui antichissima origine risale al IX secolo, è citato in un testamento rogato a Gallarate il 22 giugno 1251 dal notaio Marcellino de Angleria. Testimonianza della presenza viscontea, attestata in Somma fin dal 1250, nacque come rocca di difesa ai confini col territorio di Milano. Il maggior sviluppo della fortezza viscontea lo si ebbe a partire dall'anno 1448 quando i fratelli Francesco e Guido Visconti, per sfuggire ai contrasti con la Repubblica Ambrosiana, succeduta a Milano alla signoria viscontea, si rifugiarono nella loro antica proprietà di Somma. In pochi anni la nobile dimora venne quindi in gran parte ricostruita, ampliata e contornata da fossati. L'antica rocca di difesa assunse così il ruolo di castello fortificato eletto a stabile dimora dei Visconti. Nell'anno 1473 i dissapori emersi tra i fratelli Visconti culminarono nella divisione tra i due dei loro beni. Al fratello maggiore, Francesco, da cui discenderanno i Visconti di San Vito, spettò la parte rinnovata del castello e quindi la porzione nord del borgo; a Guido, da cui discenderanno i Visconti di Modrone, la parte più antica del castello e quella bassa di Somma.
The Visconti Castle of San Vito, whose ancient origins date back to the ninth century, is mentioned in a testament drawn up in Gallarate on 22 June 1251 by the notary Marcellino de Angleria. Testimony of the Visconti presence, attested in Somma since 1250, was born as a fortress of defense on the border with the territory of Milan. The greatest development of the Visconti fortress came from the year 1448 when the brothers Francesco and Guido Visconti, to escape the contrasts with the Ambrosian Republic, succeeded in Milan to the Visconti dominion, took refuge in their old property of Somma. In a few years the noble residence was then largely rebuilt, enlarged and surrounded by ditches. The ancient fortress of defense thus assumed the role of fortified castle elected to the permanent residence of the Visconti. In the year 1473 the disagreements that emerged among the Visconti brothers culminated in the division between the two of their assets. To the elder brother, Francesco, from whom the Visconti di San Vito will descend, was the renovated part of the castle and therefore the northern portion of the village; to Guido, from which the Visconti di Modrone will descend, the oldest part of the castle and the lower part of Somma.
Cultura, arte e folclore tra Ossola, Lago Maggiore, Lago d'Orta e Lago di Mergozzo
Cultura che affonda le radici nei secoli passati, o che trae ispirazione da fasti più recenti. Come quella del popolo Walser: antiche genti di origine germanica migrata dallalto Vallese verso le Alpi italiane e che qui si insediarono in colonie con la loro lingua, la loro architettura e le loro tradizioni. Macugnaga e Formazza con le antiche case walser, oggi divenute anche musei, Agaro, Ausone e Salecchio, i walser del silenzio nei comuni di Baceno e Premia, Campello Monti, inerpicata frazione del comune di Valstrona, Ornavasso, con i santuari del Boden e della Guardia: ancora oggi le antiche tradizioni sopravvivono al trascorrere del tempo.
Cultura rurale, ancora fortemente viva nei paesi di montagna, con gli edifici di pietra aggrappati alla montagna e circondati da campi terrazzati che raccontano la civiltà rurale montana e conservano le fondamenta delleconomia contadina: torchi per pigiare luva, forni per cuocere il pane, imponenti terrazzamenti, mulini per macinare segale, orzo e castagne, come sul rio Graglia a Trontano. Territorio e cultura materiale raccontata anche dai musei e dagli itinerari dellEcomuseo del Cusio e da singolari esposizioni dedicate allombrello e al parasole (Gignese), allo spazzacamino (Santa Maria Maggiore), allarte del cappello (Ghiffa), agli strumenti musicali (Quarna Sotto), e da raccolte etnografiche come quelle di Gurro, in valle Cannobina. Luoghi nei quali riscoprire antichi o moderni mestieri, come il Museo del Contrabbando e la Miniera doro della Guia (Macugnaga), il Museo degli Alberghieri (Armeno), oppure la storia produttiva locale con il Forum di Omegna e il Museo del Rubinetto a San Maurizio dOpaglio.
Cultura patrizia e borghese, che rivive nel borgo di Vogogna, tra i più belli dItalia, con il Castello Visconteo e il Palazzo Pretorio, e le cui tracce si incontrano anche nelle dimore signorili di villa Caselli a Masera, villa Nigra e il castello ottocentesco a Miasino, il castello Visconteo di Massino Visconti.
Verbania affascina anche per i suoi eleganti palazzi: Palazzo Viani Dugnani e Palazzo Biumi Innocenti ospitano le importanti raccolte del Museo del Paesaggio, mentre ad Arona il Museo Archeologico consente di ripercorrere la storia di un territorio ricchissimo di storia.
Cultura che passa attraverso la Belle Epoque, i fasti dellOttocento, che nelle ville e nei palazzi disseminati attorno al Lago Maggiore trovava il punto dincontro di letterati, umanisti e artisti provenienti da tutta Europa, richiamati anche dai ricchi tesori darte dei Borromeo, le cui collezioni, giardini e palazzi sono oggi tra le attrattive più apprezzate dai turisti di tutto il mondo. Viaggiatori del tempo e dellarte, che scelsero i laghi come tappa del loro Grand Tour attraverso la linea ferroviaria del Sempione, e che qui vi soggiornarono: Alessandro Manzoni, i compositori Arturo Toscanini e Umberto Giordano, Balzac, Nietsche, Hemingway, Eugenio Montale, Mario Soldati, Gianni Rodari, nativo di Omegna sul lago dOrta, solo per citare alcuni.
Cultura come momento di conoscenza, con eventi di prestigio dedicati allarte contemporanea, come le mostre di pittura ad Arona, con artisti come Picasso e De Chirico, gli allestimenti di Orta San Giulio, che hanno sedotto Arnaldo Pomodoro, la pittura e scultura contemporanee della Fondazione Calderara a Vacciago di Ameno, le rassegne culturali a Verbania, gli spettacoli teatrali alla Fabbrica di Villadossola, gli incontri letterari, i festival.
Cultura che interpreta, come a Legro, piccolo paese del Lago dOrta, dove artisti affermati e studenti dei licei artistici hanno dipinto i muri delle case con affreschi, interpretando liberamente opere del conterraneo Gianni Rodari e pellicole cinematografiche girate nella zona.
A Somma sventola la storia - Vivere Somma Lombardo #218
Una bandiera per Somma. Nell’ambito dei festeggiamenti per i 60 anni dall’elevazione a città, l’amministrazione comunale lancia un sondaggio per scegliere la bandiera di Somma Lombardo.
Lavori in corso a Somma Lombardo.
La città promette di diventare più bella e più moderna, grazie ai tanti cantieri che - mese dopo mese - verranno aperte nei vari quartieri.
Tutta un’altra festa, on the road.
Pime e Amministrazione comunale di Somma Lombardo insieme, per un evento imperdibile, all’insegna della festa, della musica, dei laboratori per bambini e dell’arte, con la mostra Il grido dell’Amazzonia. L’appuntamento è per il 31 marzo dalle 10:30 alle 18:30 al Castello Visconti di San Vito.
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