Castello Fieschi di Montoggio
Filmato realizzato nell'ambito del progetto integrato di promozione e valorizzazione “Terre di castelli e dimore difensive delle famiglie Fieschi e Spinola nelle valli del Genovesato
POR - FESR 2007 - 2013 Asse 4.1 Promozione del patrimonio culturale e naturale Terre di Castelli
Cofinanziato dal Comune di Cogorno, Regione Liguria ed Unione Europea
terredicastellifieschiespinola.it
Progetto realizzato da Simona Caleca e Carla Monica Risso
per I.I.A.S. (Istituto Italiano per l'Archeologia Sperimentale).
Realizzazione Video StarVideo Multimedia s.a.s.
Testi Bruno Repetto, Simona Caleca e Carla Monica Risso
Castello Fieschi di Torriglia
Filmato realizzato nell'ambito del progetto integrato di promozione e valorizzazione “Terre di castelli e dimore difensive delle famiglie Fieschi e Spinola nelle valli del Genovesato
POR - FESR 2007 - 2013 Asse 4.1 Promozione del patrimonio culturale e naturale Terre di Castelli
Cofinanziato dal Comune di Cogorno, Regione Liguria ed Unione Europea
terredicastellifieschiespinola.it
Progetto realizzato da Simona Caleca e Carla Monica Risso
per I.I.A.S. (Istituto Italiano per l'Archeologia Sperimentale).
Realizzazione Video StarVideo Multimedia s.a.s.
Testi Bruno Repetto, Simona Caleca e Carla Monica Risso
Castello della Pietra, di nuovo aperta l'antica rocca fra le rocce
Unico e millenario, fra due torrioni di roccia naturale. E' il Castello della Pietra, a Vobbia, con origini nel sistema difensivo dei Vescovi di Tortona e dei Marchesi di Gavi nel XI secolo e poi proprietà del feudatario Opizzone dal 1252, passato nei secoli agli Spinola, agli Adorno, ai Botta-Adorno, ai Cusani-Visconti fino ai Riva-Cresani-Visconti che nel 1919 lo cedettero a G.B. Beroldo. Nel 1979 la sua famiglia lo donò al Comune di Vobbia e dal 1981 iniziarono i complessi restauri dell'allora Provincia di Genova d'intesa con Sovrintendenza, Comune di Vobbia e Centro studi storici per l'alta Valle Scrivia che si conclusero nel 1993 con la rinascita della rocca che aveva subito anche incendi e devastazioni delle truppe napoleoniche. Un anno e mezzo fa, però, il castello è stato chiuso per risistemare i percorsi d'accesso, poi danneggiati anche dalle alluvioni, e con i lavori del Parco dell'Antola ora è di nuovo visitabile.
ROBERTO COSTA, presidente Parco Regionale dell'Antola
Gli interventi per il castello che non solo valorizza l'ambiente naturale, ma è esso stesso paesaggio, riguardano anche l'accesso al torrione maggiore e sono stati finanziati dalla Regione con fondi europei per la biodiversità.
ROBERTO COSTA, presidente Parco Regionale dell'Antola
Una fusione magnifica e senza uguali fra conglomerato naturale delle rocce e pietra lavorata del castello che ora si può di nuovo ammirare da vicino.
ROBERTO COSTA, presidente Parco Regionale dell'Antola
Il Parco che lo gestisce dal 2007 d'intesa con il Comune di Vobbia vorrebbe aprire il castello di più, ma le risorse attuali non lo permettono. E per aumentare i visitatori lancia l'idea per la nuova programmazione turistica regionale di puntare anche sul mondo delle crociere.
ROBERTO COSTA, presidente Parco Regionale dell'Antola
Ora con Paolo Granara andiamo a scoprire il castello
PAOLO GRANARA, guida del Castello della Pietra
immagini (dall'esterno all'interno)
PAOLO GRANARA, guida del Castello della Pietra
Il castello della Pietra, con queste cisterne da 100.000 litri d'acqua poteva resistere anche sei mesi agli assedi. Il suo avancorpo trapezoidale, ampliato nel '500, portava al salone centrale, poi seguendo il cammino di ronda ecco la sala superiore con il plastico dei castelli della Valle Scrivia e l'accesso, a fil di cielo, sul torrione maggiore.
PAOLO GRANARA, guida del Castello della Pietra
E l'antico sentiero dei castellani è stato adottato, d'intesa con il parco, dal gruppo camminatori Coop che curano pulizia e segnaletica del più antico accesso alla rocca.
Per maggiori informazioni:
parcoantola.it
2015©Produzione Ufficio Comunicazione
della Città Metropolitana di Genova
#GenovaMetropoli
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Biellese Misterioso alla scoperta dei misteri di Benna
Il #BielleseMisterioso si avvicina e vi porterà alla scoperta dei delitti del priorato di Benna. Ma per fare in modo che tutto sia perfetto siamo andati a #Benna per scoprire un po’ meglio cosa ci riserva questo piccolo comune del Biellese.
Quanti di voi sanno che Benna ha un castello? Proprio così, ancora oggi il Castello di Benna racconta, in alcune sue parti, il passato glorioso di uno dei centri più prestigiosi del nostro territorio.
Attorno a questo maniero aleggiano ancora oggi storie e aneddoti che vengono dai secoli passati, vicende di gloria, di contese e di fatti di sangue che andranno ad arricchire lo spettacolo del 26 e 27 aprile.
Si narra di cunicoli sotterranei, di personaggi misteriosi e efferati delitti, vicende che, forse, hanno lasciato qualche traccia impalpabile fino si giorni nostri.
Sei pronto a scoprire i segreti di Benna? Chissà se saranno solo gli attori a camminare con voi nella notte, o se questi racconti richiameranno la compagnia di qualche antico bennese assopito.
Ti aspettiamo, prenota online il tuo biglietto sul sito biellesemisterioso.it/prenota-online/
o telefonicamente al numero 3335283350
in collaborazione con
Comune di Benna
Viaggia e Scopri
Touring Club Biella
Ars Teatrando
Biella Turismo
con:
Cristina Sitzia, Giorgio Biollino, Gian Luca Sgaggero
e la partecipazione straordinaria di
Federico Casali, Leonardo Tappeti, Federico Tappeti, Giorgio Andreetta
di Hidden Hunters Mystery Team
Musiche di Cody Martin, titolo: Glimpses
Brano concesso in licenza a Viaggia e Scopri per Biellese Misterioso
Video prodotto da Viaggia e Scopri
#Benna - #Biella
Il castello di Torriglia
Roccaforte strategica dalle antiche origini, il castello di Torriglia è traccia eloquente del passato illustre del borgo medievale della Val Trebbia. Recentemente recuperato, è ora perfettamente fruibile e pronto ad ospitare manifestazioni ed eventi
Castello dei Clavesana a Cervo LIgure - Diano Marina
Cervo Ligure - Diano Marina - Imperia - Nella Riviera dei Fiori, a confine con la Provincia di Savona, sorge il Paese di Cervo, borgo medievale, sul mare. Il Castello dei Clavesana ( 1200) visto da Sud dalla Piazza e dai Carugi che portano verso il mare.
Da Albergo Lucciola di santo Stefano al Mare ( a 25 km) tel . 0184484236
Places to see in ( La Spezia - Italy ) Castello Doria
Places to see in ( La Spezia - Italy ) Castello Doria
The Doria Castle is a defensive building located in Via al Castello in Porto Venere , in the Golfo dei Poeti in the province of La Spezia. The fortress is located on a rocky hill overlooking the seaside village and is one of the most majestic military architectures of the Republic of Genoa in the Ligurian Levant.
Even today the real date of construction of the first fortified building is unknown; the only data available and received by historians date back to 1139 when the Republic of Genoa managed to gain control of the village of Porto Venere , through the local lords of Vezzano , thus defending itself to the east by rival Pisa .
In 1161 the castle was rebuilt in an area more dominant than the pre-existing near the church of St. Peter and the new building was virtually annexed to another fortified structure, including two identical watch towers. In the first years after the new construction, the two fortifications had two separate castellans and the local podestà will be located in the lower building .
In the XIII century it was the center of the struggles between Genoa and Pisa for the conquest of the surrounding lands, as long as both the castle and the seaside village returned to the vast feud of the Ligurian Levante by Nicolò Fieschi . It will return to being the dominion of the Genoese republic starting from 1276 .
Around the second half of the fifteenth century Genoa decided, in the plan to reorganize the castles and fortresses in the Gulf of La Spezia , to demolish the castle and rebuild it with more modern criteria according to the architectural and military canons of the period; the rebuilding works continued between the fifteenth and sixteenth centuries , but it will be only in the seventeenth century that the work will take on its current appearance after other major expansions.
During the French domination of Napoleon Bonaparte , at the beginning of the nineteenth century , the building will be used as a prison using the same premises of the previous century and therefore without altering its architectural forms. Today the ancient Genoese fortress has become property of the municipality of Porto Venere and, after a careful restoration work in the seventies of the twentieth century , is home to art exhibitions in various events that take place throughout the year.
The fort has a pentagon- shaped plant from which protrude three bastions on the salients downstream , while in those facing upwards a strong circular tower dominates ; this latter structure was already part of the previous medieval castle. The ramparts had the task of controlling access to the village and the sea in front; the body built in the sixteenth century , placed further upstream, had to ensure security from possible dangers coming from the mountains surrounding Porto Venere.
Access to the fortress was via a drawbridge , no longer present today, whose sliding slits for the tie rods are still visible today; the current access is through an impressive portal . Inside the sixteenth century fortress, which is accessed via a vaulted corridor and a covered staircase, there is a hypostyle Hall whose roofing vault is supported by pillars. Above it is the home of the local castellan who, from the sixteenth to the seventeenth century , was the seat of the Captain of the people .
( La Spezia - Italy ) is well know as a tourist destination because of the variety of places you can enjoy while you are visiting La Spezia . Through a series of videos we will try to show you recommended places to visit in La Spezia - Italy
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Fra il Ticino e il Po: alla scoperta di acque e castelli in provincia di Pavia
Il Progetto Integrato d'Area della Provincia di Pavia Fra il Ticino e il Po: alla scoperta di acque e castelli vedrà nel corso dei prossimi anni, in avvicinamento al grande evento Expo Milano 2015, la realizzazione di 20 operazioni che coinvolgeranno ben 14 partner sull'intero territorio pavese.
I progetti realizzati andranno a delineare un itinerario di 100 km che si snoderà lungo due assi centrali che ricalcheranno un tratto del corso del Po e un tratto del corso del Ticino: la Via Francigena e il Sentiero E1.
Dal Comune di Vigevano, porta fisica verso la città di Milano e l'EXPO 2015, l'itinerario attraverserà dunque tutta la provincia di Pavia, sino ai confini a est con le province di Piacenza e Lodi. L'intero itinerario è stato studiato in modo da intersecare i navigli milanesi e condurre il turista direttamente nel capoluogo di regione e al polo fieristico di EXPO Milano 2015. I lavori termineranno entro il 2014.
Per info:
Partner del Progetto: Provincia di Pavia (Ente capofila), Comune di Pavia, Comune di Belgioioso, Comune di Bereguardo, Comune di Chignolo Po, Comune di Monticelli Pavese, Comune di Spessa, Comune di Valle Salimbene, Comune di Vigevano, Comune di Zerbolò, Camera di Commercio di Pavia, Chiesa Cattedrale di Vigevano, Consorzio Parco Lombardo del Ticino, Provincia Ligure dell'Ordine Emerito di S. Agostino
Piobbico - Rocche e Castelli | VIAGGIARTE
Viaggiarte è il progetto della Provincia di Pesaro e Urbino che intende valorizzare in modo innovativo il patrimonio culturale provinciale, comunicando e promuovendo l’identità del territorio attraverso nuove e aggiornate piattaforme tecnologiche e strumentazioni.
Sono a disposizione di cittadini, turisti e viaggiatori 5 percorsi tematici (archeologia, pittura, arte contemporanea, ceramica, rocche e castelli), che propongono altrettanti itinerari turistici e culturali attraverso tappe tra musei, centri espositivi, pinacoteche, chiese e siti archeologici.
La scelta dei luoghi visitabili privilegia i borghi e i comuni dell’entroterra, spesso poco conosciuti, che con le loro eccellenze completano la proposta del territorio. Le città di Pesaro, Urbino e Fano, con la loro variegata offerta, meritano una visita particolare. A queste città si dedicheranno percorsi specifici in una seconda fase del progetto.
Pitigliano - La città del tufo (Slide show)
Pitigliano è un comune italiano di 3 867 abitanti della provincia di Grosseto in Toscana.
Il caratteristico centro storico è noto come la piccola Gerusalemme, per la storica presenza di una comunità ebraica, da sempre ben integrata nel contesto sociale che qui aveva la propria sinagoga. Il territorio comunale di Pitigliano si estende nella parte occidentale dell'area del Tufo. Confina a nord con il comune di Sorano, a sud-est con i comuni laziali di Farnese, Ischia di Castro, Latera e Valentano dai quali è delimitato dall'estremità settentrionale della Selva del Lamone, a ovest con il comune di Manciano.
Arrivando a Pitigliano dal mare, salendo la strada regionale 74 Maremmana, si notano le caratteristiche case che sporgono da un grande sperone di tufo, assolutamente a strapiombo. La rupe di Pitigliano è circondata su tre lati da altrettanti burroni, pieni di grotte scavate nel tufo; nel fondovalle scorrono i corsi d'acqua Lente, Meleta e Prochio.
Il territorio comunale si eleva a quote collinari che variano tra i 300 e i 663 metri s.l.m. di Poggio Evangelista, che segna il confine con il Lazio all'estremità orientale; l'area del paduletto di Pantanello è stata sottoposta a bonifica in epoca lorenese. Pitigliano è inserito nella lista dei borghi più belli d'Italia patrocinata dall'Associazione Nazionale Comuni Italiani (fonte wikipedia).
Fotogtafie e monyaggio: Salvatore Clemente
Brano musicale: Emanuele Giuseppe Grassadonia
Fortezza delle Verrucole
da Wikipedia:
La Fortezza delle Verrucole è una fortezza che si trova a San Romano in Garfagnana in provincia di Lucca, nella Garfagnana, di cui le prime testimonianze risalgono al Medioevo
Fu costruita dai conti Gherardinghi, che vi dimorarono fino al 1285, anno in cui fu venduta alla Repubblica di Lucca. Per circa 400 anni fu presidio militare inespugnabile dei Duchi d'Este di Ferrara-Modena ed oggi, dopo un importante restauro voluto dal Comune di San Romano in Garfagnana è visitabile grazie ad un progetto di rievocazione storica.
INFO:
NB: foto scattate nel 2013