IL MONTE - Montella (AV)
Con questo breve video ho voluto mostrare la bellezza del Monte che sorge a Montella (AV). Il complesso del Monte è costituito dal castello Longobardo che risulta essere costruito nel X secolo, dalla chiesa della Madonna delle Nevi e dal monastero.
Video editor: Sony Vegas
Riprese e montaggio: Pellicano Movies
Grazie a tutti per la visione.
MONTELLA ( Avellino - Irpinia - Italy ) - Tour dei tesori d'arte e paesaggistici - Paesi d'Irpinia -
Montella è un comune italiano di 8.013 abitanti della provincia di Avellino, in Campania, nella regione storica dell'Irpinia. La zona era abitata già nel periodo neolitico. Il paese nasce come villaggio sannita nel I millennio a.C., per poi diventare municipio romano, sede gastaldale e poi contea sotto i Longobardi.È nota per la produzione della Castagna di Montella, cui è riconosciuto il marchio IGP. l territorio, compreso nel Parco regionale Monti Picentini e prevalentemente montuoso, è rinomato per la bellezza del paesaggio. Montella fa parte della Comunità montana Terminio Cervialto, dal nome dei due monti alle piedi dei quali si sviluppa (il Terminio, che raggiunge quota 1.786 m s.l.m., e il Cervialto, 1.809 m s.l.m. . Numerosi i punti di osservazione panoramica: le Ripe della Falconara; il Pizzillo; il tratturo regio da Montella al Castello del Monte; la Foa sulla sommità del monte Sassetano che domina l'abitato.Il fiume Calore ha la sua sorgente nel comune di Montella. Importanti sono le valenze paesaggistiche, in particolare l'altopiano di Verteglia, vasto e ricoperto da faggi; tra le numerose grotte esistenti, la Grotta dei Cantraloni e la Grotta del Caprone
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IL Santuario del SS Salvatore con vista panoramica di MONTELLA ( Avellino - Irpinia - Italy )
Esiste in Irpinia un luogo di una bellezza imponente ed affascinante che trasmette pace e serenita'. Esso e' il Santuario del SS Salvatore di Montella. ( Luigi Salzarulo )
IL Santuario è situato a sei chilometri circa da Montella e vi si può accedere attraverso una comodissima strada rotabile.Il piazzale panoramico del Santuario è accessibile tutto l'anno. Invece, le funzioni religiose sono officiate da Agosto a Settembre.Il Santuario del Santissimo Salvatore sorge sulla sommità di un monte isolato dal resto della catena montuosa, a m. 954 di altitudine. Domina, quindi, tutta la vallata sottostante. E' un luogo indimenticabile, per chiunque vi sosti in meditazione, ci si sente sospesi tra terra e cielo... (E. Volpe)Si raccontano miracoli e prodigi legati al santuario e al Gesù giovinetto, come quello del pozzo del miracolo, situato proprio nel piazzale del santuario, in cima alla montagna, da cui è possibile attingere l'acqua.Ogni anno il santuario è meta di pellegrinaggio, in particolare il 6 Agosto non solo da parte dei Montellesi, che lo considerano il loro protettore, ma anche dagli abitanti dei paesi limitrofi. Infatti, molti sono quelli che risalgono la montagna del santuario a piedi, in segno di devozione. Partono di notte da paesi lontani anche 30 km per ritrovarsi la mattina dopo, per la funzione religiosa.Un'altra tradizione religiosa legata al santuario è quella di suonare almeno una volta all'anno la sacra campana del peso di circa 20 quintali, fusa nel 1849 dai Fratelli Marinelli di Agnone. La campana viene suonata a doppio rintocco da almeno 4 persone e nelle sere d'estate è possibile sentirne il suono anche a 20 km di distanza.La facciata del Santuario è stata completamente ristrutturata nel 1979, si presenta molto semplice ed essenziale. L'ingresso dell'attuale chiesa settecentesca è preceduto da tre arcate con colonne che immettono in un piccolo atrio; da qui si accede al Tempio e, già entrando, si è toccati da un'atmosfera di sacro e silenzio, che emoziona.Di bellissima fattura è l'altare del 1789, opera di un mastro marmoraio napoletano, vero gioiello, in marmi policrorni fusi armonicamente, e con al centro del paliotto l'immagine a rilievo del Salvatore. L'iconografia del Salvatore è quella del Gesù della Trasfigurazione, che nella rappresentazione popolare ha assunto le sembianze di Gesù giovinetto. La statua lignea policroma ne è un bellissino esempio.Molto belle sono anche le cinque vetrate artistiche che rappresentano alcuni episodi del Vangelo e la Madonna della Neve.
NeI 1995 è stato situato a sinistra entrando, il bel mosaico che rappresenta la Trasfigurazione e che ricorda il gemellaggio tra il Santuario e la Basilica del Tabor in Israele.La porta centrale d'ingresso, fusa in bronzo con sei formelle a bassorilievo raffiguranti la storia del Santuario, fu inaugurata nel 1979 in occasione del secondo centenario degli avvenimenti miracolosi. E' un'opera dello scultore P. Tarcisio Musto, il quale ha anche realizzato il bel Gesù Risorto, che, nel Sacrario dei caduti in guerra, si slancia con volto gioioso, sprigionante una particolare luminosità.Le altre due porte laterali, sempre in bronzo, sono state modellate dallo scultore Antonio Manzi, nativo di Montella, ma operante a Firenze. Rappresentano i momenti salienti dell'opera di Redenzione: l'Annunciazione, la nascita di Cristo, l'Ultima Cena e la Crocifissione.
Bibliografia di rif. Il Santuario del S.S. Salvatore di Ernesto Volpe per Montella, guida alla città - Edizioni Dragonetti, Montella.
MONTELLA :
Montella è un comune italiano di 8.013 abitanti della provincia di Avellino, in Campania, nella regione storica dell'Irpinia. La zona era abitata già nel periodo neolitico. Il paese nasce come villaggio sannita nel I millennio a.C., per poi diventare municipio romano, sede gastaldale e poi contea sotto i Longobardi.È nota per la produzione della Castagna di Montella, cui è riconosciuto il marchio IGP. l territorio, compreso nel Parco regionale Monti Picentini e prevalentemente montuoso, è rinomato per la bellezza del paesaggio. Montella fa parte della Comunità montana Terminio Cervialto, dal nome dei due monti alle piedi dei quali si sviluppa (il Terminio, che raggiunge quota 1.786 m s.l.m., e il Cervialto, 1.809 m s.l.m. . Numerosi i punti di osservazione panoramica: le Ripe della Falconara; il Pizzillo; il tratturo regio da Montella al Castello del Monte; la Foa sulla sommità del monte Sassetano che domina l'abitato.Il fiume Calore ha la sua sorgente nel comune di Montella. Importanti sono le valenze paesaggistiche, in particolare l'altopiano di Verteglia, vasto e ricoperto da faggi; tra le numerose grotte esistenti, la Grotta dei Cantraloni e la Grotta del Caprone.
MONTELLA ( Irpinia-AV ) - TOUR COMPLETO 2 - ( new version ) -
Montella è un comune italiano di 8.013 abitanti della provincia di Avellino, in Campania, nella regione storica dell'Irpinia. La zona era abitata già nel periodo neolitico. Il paese nasce come villaggio sannita nel I millennio a.C., per poi diventare municipio romano, sede gastaldale e poi contea sotto i Longobardi.È nota per la produzione della Castagna di Montella, cui è riconosciuto il marchio IGP. l territorio, compreso nel Parco regionale Monti Picentini e prevalentemente montuoso, è rinomato per la bellezza del paesaggio. Montella fa parte della Comunità montana Terminio Cervialto, dal nome dei due monti alle piedi dei quali si sviluppa (il Terminio, che raggiunge quota 1.786 m s.l.m., e il Cervialto, 1.809 m s.l.m. . Numerosi i punti di osservazione panoramica: le Ripe della Falconara; il Pizzillo; il tratturo regio da Montella al Castello del Monte; la Foa sulla sommità del monte Sassetano che domina l'abitato.Il fiume Calore ha la sua sorgente nel comune di Montella. Importanti sono le valenze paesaggistiche, in particolare l'altopiano di Verteglia, vasto e ricoperto da faggi; tra le numerose grotte esistenti, la Grotta dei Cantraloni e la Grotta del caprone.amedeominghicantareedamoreeaglesnewkidintownpalermochiesadellamartoranaeaglestequilasunrise.
BAGNOLI IRPINO e MONTELLA ( Avellino - Irpinia - Italy ) - VISTA PANORAMICA - panoramic view -
Bagnoli Irpino è un comune italiano di 3.306 abitanti della provincia di Avellino in Campania.Il comune fa parte della regione storica Irpinia, nasce a ridosso dei Monti Picentini nel IX secolo sotto il dominio dei Longobardi. Oggi è conosciuto per la produzione del Tartufo Nero di Bagnoli Irpino, della Castagna di Montella, di prodotti caseari.Molto note sono le sagre che si succedono nel paese sia nel periodo autunnale che quello primaverile.Bagnoli Irpino nasce a ridosso dei Monti Picentini. Le vette più alte che appartengono al territorio comunale sono il Monte Cervialto 1810 m, il Rajamagra ed il Monte Cervarolo. L'altopiano di Laceno è sito tra questi ultimi; sul piano sono presenti un lago di origine carsica, le Grotte del Caliendo e sorgenti varie che alimentano l'acquedotto comunale.
MONTELLA : Montella è un comune italiano di 8.013 abitanti della provincia di Avellino, in Campania, nella regione storica dell'Irpinia. La zona era abitata già nel periodo neolitico. Il paese nasce come villaggio sannita nel I millennio a.C., per poi diventare municipio romano, sede gastaldale e poi contea sotto i Longobardi.È nota per la produzione della Castagna di Montella, cui è riconosciuto il marchio IGP. l territorio, compreso nel Parco regionale Monti Picentini e prevalentemente montuoso, è rinomato per la bellezza del paesaggio. Montella fa parte della Comunità montana Terminio Cervialto, dal nome dei due monti alle piedi dei quali si sviluppa (il Terminio, che raggiunge quota 1.786 m s.l.m., e il Cervialto, 1.809 m s.l.m. . Numerosi i punti di osservazione panoramica: le Ripe della Falconara; il Pizzillo; il tratturo regio da Montella al Castello del Monte; la Foa sulla sommità del monte Sassetano che domina l'abitato.Il fiume Calore ha la sua sorgente nel comune di Montella. Importanti sono le valenze paesaggistiche, in particolare l'altopiano di Verteglia, vasto e ricoperto da faggi; tra le numerose grotte esistenti, la Grotta dei Cantraloni e la Grotta del Caprone.
MONTELLA e le sue montagne - (Avellino - Irpinia - Italy ) - Vista panoramica - panoramic view -
Montella è un comune italiano di 8.013 abitanti della provincia di Avellino, in Campania, nella regione storica dell'Irpinia. La zona era abitata già nel periodo neolitico. Il paese nasce come villaggio sannita nel I millennio a.C., per poi diventare municipio romano, sede gastaldale e poi contea sotto i Longobardi.È nota per la produzione della Castagna di Montella, cui è riconosciuto il marchio IGP. l territorio, compreso nel Parco regionale Monti Picentini e prevalentemente montuoso, è rinomato per la bellezza del paesaggio. Montella fa parte della Comunità montana Terminio Cervialto, dal nome dei due monti alle piedi dei quali si sviluppa (il Terminio, che raggiunge quota 1.786 m s.l.m., e il Cervialto, 1.809 m s.l.m. . Numerosi i punti di osservazione panoramica: le Ripe della Falconara; il Pizzillo; il tratturo regio da Montella al Castello del Monte; la Foa sulla sommità del monte Sassetano che domina l'abitato.Il fiume Calore ha la sua sorgente nel comune di Montella. Importanti sono le valenze paesaggistiche, in particolare l'altopiano di Verteglia, vasto e ricoperto da faggi; tra le numerose grotte esistenti, la Grotta dei Cantraloni e la Grotta del Caprone.
BAGNOLI IRPINO : Bagnoli Irpino è un comune italiano di 3.306 abitanti della provincia di Avellino in Campania.Il comune fa parte della regione storica Irpinia, nasce a ridosso dei Monti Picentini nel IX secolo sotto il dominio dei Longobardi. Oggi è conosciuto per la produzione del Tartufo Nero di Bagnoli Irpino, della Castagna di Montella, di prodotti caseari.Molto note sono le sagre che si succedono nel paese sia nel periodo autunnale che quello primaverile.Bagnoli Irpino nasce a ridosso dei Monti Picentini. Le vette più alte che appartengono al territorio comunale sono il Monte Cervialto 1810 m, il Rajamagra ed il Monte Cervarolo. L'altopiano di Laceno è sito tra questi ultimi; sul piano sono presenti un lago di origine carsica, le Grotte del Caliendo e sorgenti varie che alimentano l'acquedotto comunale.
Monastero del Monte ( S Maria della Neve) - Montella (AV)
Insieme al castello longobardo rappresenta una delle testimonianze più importanti dell'intera Irpinia, sotto l'aspetto religioso, ma anche storico ed etnico.
Il complesso monastico, detto anche di Santa Maria del Monte o della Neve, è costituito dalla chiesa e dal convento adiacente, che non è più abitato dal 1921.
Il monastero ha subito modifiche architettoniche nel corso degli anni.
La struttura è a pianta quadrata e con il tipico chiostro rinascimentale. Le volte a crociera che ricoprono i porticati presentano lunette che sono state affrescate da Ricciardi di San Severino.
Molto interessante è anche il refettorio dove è collocato un affresco che rappresenta la Crocefissione.
La chiesa è a navata unica con presbiterio e coro. Ha sei altari oltre a quello maggiore e due di questi sono di notevole importanza. In uno degli altari è conservata la pala duecentesca della Madonna della Neve. Tra la zona presbiteriale e l'arcone di fondo è alloggiato un bellissimo coro ligneo a doppio ordine di stalli, mentre sulla porta d'ingresso della sagrestia è situata la cantoria che sostiene l'organo settecentesco.
MONTE TERMINIO [Montella (AV)]
In questo video viene mostrato l'ambiente di montagna del Terminio (1806 m), un rilievo appartenente ai monti Picentini, in provincia di Avellino. L' area di studio rientra nel Parco Regionale Monti Picentini.
L' escursione è stata organizzata dall' Università di Napoli Federico II.
Animali presenti nel video in ordine di apparizione:
- grillo campestre (Gryllus campestris)
- ragno lycosidae
- ragno salticidae
- opilione
- lucertola muraiola (Podarcis muralis)
- larve di rospo (Bufo bufo)
Music by Kevin MacLeod
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#monteterminio #montella
IL CASTELLO DI TUFO (1°parte) TD'I ch.97.mpg
Il Castello di Tufo sorge su uno spuntone di roccia vulcanica, nella parte più elevata di Tufo.
Fu fatto costruire da Raione del Tufo. Il borgo antico, arroccato attorno al castello, si sviluppò in età Longobarda. La prima citazione del borgo si trova in un documento del IX secolo. Il fortilizio diventò teatro di numerose battaglie durante tutto il Medioevo. Dal secolo XI in poi, il comune tufese era nelle mani normanne. Quindi i Longobardi prima, i Normanni, gli Angioini e gli Aragonesi poi, abitarono queste terre e fecero del Castello un baluardo nella difesa dei loro possedimenti. Nell'epoca del suo pieno splendore il Castello era abitato dalla corte dei del Tufo, nobili che prendono il nome dal paese e che lo governarono fino al 1578. Dopo un terribile periodo, che vide il succedersi di terremoti, alluvioni, carestie e pestilenze, Tufo andò in feudo al Conte Piatti di Venezia, e, infine, ai Capobianco di Benevento.
ROCCA SAN FELICE (Avellino-Irpinia-Italy) - il castello,il borgo medievale,la mefite,il paese -
Rocca San Felice è un comune italiano di 894 abitanti della provincia di Avellino in Campania.I momumenti e luoghi di interese sono il Castello,l'area archeologica della Valle d'Ansanto detta anche Mefite,la Chiesa di Santa Maria Maggiore,il borgo medievale,il Santuario di Santa Felicita.Un odore di uova marce preannuncia la presenza della Mefite. La strada che si percorre, anche se asfaltata, è antichissima: dalla gente del luogo viene chiamata ancora la Domizia, la Napoletanao, più modernamente, la via dei contrabbandieri, in quanto di qui passano coloro che vogliono raggiungere Napoli dalla Puglia, evitando la 303 e l'autostrada. Tra Rocca San Felice, Frigento e Villamaina, in contrada Santa Felicita, è ubicata quindi la Mefite o Mofeta della Valle di Ansanto. Ricordata da Virgilio (Eneide, libro VII, 568), che vi immaginò uno degli ingressi degli Inferi e da altri scrittori latini, consiste in un laghetto di circa 50 m di diametro nel quale l'acqua grigia e melmosa ribolle non per l'alta temperatura, ma per lo sprigionarsi violento di gas venefici. Intorno al laghetto vi sono altre piccole pozze, banchi di fango e pendii privi di vegetazione ricoperti da cristalli di gesso e zolfo; immediatamente al lato scorre un ruscello, noto come Vallone dei Bagni. Il sito Ampsanctus o Ansactus (oggi Valle d'Ansanto) venne celebrato da diversi autori latini, tra cui il celeberrimo poeta Virgilio nell'Eneide (VII Canto, Versi 563-565):
Est locus Italiae medio sub montibus altis,
nobilis et fama multis memoratus in oris,
Ampsancti valles...
Hic specus horrendum et saevi spiracula Ditis
Monstrantur, ruptoque ingens Acheronte vorago
Pestiferas aperit fauces.
Traducendo liberamente:
Esiste nell'Italia centrale un luogo ai piedi di alte montagne
conosciuto e famoso dovunque,
la valle d'Ansanto...
Qui un orrendo speco e gli spiragli di Dite
vengono mostrati, e una vasta voragine dove inizia l'Acheronte
che spalanca le fauci pestifere.
La descrizione della Mefite fatta millenni fa da Virgilio è attualissima: egli parla di specus orrendum e di pestiferas ... fauces, fornendo una descrizione fedele del sito.
Infatti, il centro delle Valle d'Ansanto è occupato da un'area pianeggiante arida e desolata dal colore grigiastro con chiazze gialle (zolfo), priva di vegetazione. Sotto ad un dirupo, si trova il laghetto detto Mefite, caratterizzato dai gas che provengono dal sottosuolo, che a contatto con l'acqua superficiale, la fanno ribollire, originando delle esalazioni gassose, rumorose e tossiche, in quanto ricche di anidride carbonica ed acido solforico. Vengono creati anche dei vortici e gorghi che inghiottono tutto ciò che vi si getta (per restituirlo, talvolta, dopo tempo totalmente disidratato, come tanti oggetti antichi).In alcuni momenti, avvicinarsi troppo è estremamente pericoloso, tanto l'aria sia pesante ed irrespirabile. Non a caso, purtroppo, si sono registrate diverse morti, sia di persone che di animali. Ciò spiega perchè coloro che vogliano avvicinarsi al luogo, possono evitare i gas mettendosi sopra vento. II laghetto, visitato ancora oggi da vari studiosi, ha un perimetro di circa 40 metri e una profondità non superiore ai due metri.
I rinvenimenti archeologici dimostrano che qui sorgeva il santuario della dea Mefite, il cui culto era diffuso in tutta l'Italia meridionale sin dal VI secolo a.C. Ad esso si sovrappose in seguito la devozione per Santa Felicita, venerata in una chiesa vicina. Vincenzo Maria Santoli, appassionato studioso della storia delle Mefite così scriveva: fermarsi in questi luoghi non è sicuro per gli uomini, specialmente se soffiano venti. Il luogo è stato da sempre frequentato da curiosi che talvolta sono quivi deceduti, come documentano sin dal XVII secolo i registri parrocchiali di Rocca San Felice. Risale al 21 agosto 1993 l'ultimo decesso di due geologi che hanno perso la vita ignorando la pericolosità del luogo. Nel 1820 il geologo Giovan Battista Brocchi dimostrò che gli effetti venefici erano dovuti all'anidride carbonica scrivendo: ho computato che l'altezza dello strato di gas acido carbonico sta nel maggiore bulicame di cinque palmi all'incirca (130 cm)... e la mofete è più energica ancora presso la ripa destra del contiguo torrente in luogo perciò chiamato vado mortale. La causa di morte è rappresentata quindi dai gas venefici provenienti dal sottosuolo, più pesanti dell'aria e, perciò, soggetti a ristagnare quando non ci sono venti o quando questi impediscono la loro dispersione.
Ho creato questo video con l'Editor video di YouTube (
Visita al Castello di Avella 4.AVI
Giuseppe Mollo illustra ai presenti la storia del Castello di Avella e le carattestiche del millenario monumento. QUARTO DI 5 VIDEO COLLEGATI.
Ascesa e panorama dal S.S. Salvatore Montella Avellino
Alcune immagini della cascata della lavandaia sul fiume Calore e panorama dalla vetta del Santuario del Santissimo Salvatore a Montella, Avellino. Immagini girate il 17 dicembre 2017.
Some images from the lavandaia waterfall, Calore river and from the top of Santissimo Salvatore Sanctuary in Montella municipality, Italy. Images shooted on december 17th 2017
Enjoy
VOLTURARA IRPINA (Avellino-Italy) - Vista Panoramica- il Castello - il Paese -
Volturara si trova in Campania,sull'appennino Meridionale, alle pendici di uno dei monti più significativi della catena montuosa, il Terminio con i suoi 1806 metri di altezza. L'abitato di Volturara Irpina è disteso al margine sud occidentale della conca denominata Piana del Dragone, tra le pendici di due straordinari montagne, il Faggeto e il Costa. L'abitato si erge a 700 metri di altezza s.l.m., ed è circondato da campi coltivati. Si presenta oggi come un grazioso paese incastonato nei verdi monti dei Picentini. Nel territorio sono presenti le famose Bocche del Dragone interessanti e suggestive grotte carsiche, inghiottitoio naturale dei ghiacciai invernali, a formare delle sorgenti sotterranee che alimentano l'acquedotto di Cassano e da qui tutto il mezzogiorno d'Italia. Il Comune, centro della Comunità Montana Terminio Cervialto, dista 18 km dall'autostrada Napoli-Bari con uscita al casello di Avellino est, con cui è collegata da una moderna superstrada, l'Ofantina Bis. Dal territorio comunale, partono due tra le più belle strade panoramiche dell'Irpinia: quella che va a S. Stefano del Sole e quella che porta al Piano di Lagarelle (1477 m.) in prossimità della località Acqua delle Logge. Altra strada di notevole interesse naturalistico e quella che conduce al territorio montano di Volturara, il Pianoro di Campolaspierto. In questa zona sono presenti un ristorante tipico e due maneggi turistici con cavalli, con la possibilità di misurarsi in fantastiche e avventurose escursioni sulla vetta del Terminio. La diffusa distesa calcarea fa assumere al nostro paese un notevole sviluppo idrografico carsico. L'acqua penetrando nei calcari fessurati, forma una rete sotterranea fitta ed intricata. I corsi di acqua, costretti a girare continuamente incavano sempre più i calcari e formano profonde gole. Tutte le fiumane sono alimentate dal monte Terminio e dai suoi contrafforti, condensatori di nubi su cui cadono abbondanti piogge. Dalla cima del Terminio lo spartiacque continua il suo corso per l'Acque delle Logge, il piano di Chiavolella, e attraverso la mulattiera che porta a Piedisava, s'innalza al monte Serrapullo e scende alla pianura di Bolofano per riversarsi sulla Piana del Dragone. Le zone idrofile più abbondanti sono quelle che abbracciano tutta la zona della Serra. Qui appaiono dei vari laghi sotterranei, ma a causa della scarsa pendenza, i laghi vanno scomparendo e le acque acquistano una maggiore profondità. E' opinione dei geologi che il monte S. angelo (San Michele), nei tempi remoti, si sia staccato dai contrafforti del Terminio e si sia incastrato tra i monti Maroia e Mortariello, proprio a causa delle abbondanti acque esistenti nel sottosuolo e per il terreno molto scivoloso per la sua conformazione tufacea. Le sorgenti che sgorgano dal Terminio nel nostro versante sono numerose. Quelle a monte prendono i nomi di: Acqua della Logge, Acqua degli Uccelli, Acqua dei Candraloni. Quelle che sgorgano più a valle invece sono: Acqua Mieroli, Tufara, Acqua di Za 'Maria, Acqua Nuci, fontana Santo Marco, fontana Vimmarola, Acqua re 'la Serra.Il bosco è molto ricco e rigoglioso soprattutto nelle alte quote, con la presenza del Faggio da circa 100 metri in su. Dai seicento in poi invece insiste l'albero del Castagno da frutto. Lo spettacolo che offre ai visitatori quest'ambiente certamente non si può considerare unico, ma certamente presenta caratteristiche inaspettate. Alberi di alto fusto e vegetazione rigogliosa nei pressi dei valloni. Gole, grotte carsiche, sorgenti, pianure che interrompono la vegetazione di montagna all'improvviso. I frutti del sottobosco presenti nel territorio come funghi, bacche, fragole, origano, timo, sono facili da incontrare e offrono spesso ristoro ai visitatori. Il panorama che offre la cima del Terminio, da cui possiamo vedere nelle giornate serene, il panorama dei due mari, e la consapevolezza di trovarsi in un preciso posto in Italia. Sono presenti anche svariati gruppi di cinghiali, volpi, e persino il lupo fa sporadiche apparizione nel suo spostamento per l'Appennino. Corvi reali, rapaci di svariate specie, il laghetto nella piana è in primavera sosta per uccelli migratori. Inoltre piccoli uccelli, merlo, pettirosso, picchi, usignoli, passeri, ecc. Un ambiente che esiste ed è parte importante del comprensorio del Parco regionale dei Monti Picentini.
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Castello Baglioni Graffignano (VT)
da:
Invasioni Digitali 24/04/2015
Castello Baglioni Graffignano (VT)
Musica L.da Vinci Voce O.Vanoni
Gathering Chestnuts at Le Selve, Castel del Rio, Emilia-Romagna, Italy
Gathering delicious chestnuts at Le Selve, on the mountains above Castel del Rio, Emilia-Romagna, Italy!
IL CASTELLO DEGLI IMPERIALE
31.08.2016 Il Castello di Sant'Angelo dei Lombardi, edificato dai Longobardi risale al X secolo e sorge nel punto più alto dell'antico nucleo urbano. La città, per la sua posizione strategica, ha sempre avuto un ruolo di primo piano nella difesa del territorio.
Il fortilizio longobardo venne trasformato in Castello durante la dominazione Normanna nel 1076.
Nella seconda metà del XVI secolo, il maniero fu oggetto di numerose ricostruzioni che contribuirono a mutarne l'aspetto medioevale, trasformandolo in una sontuosa residenza gentilizia. A quest'epoca risalgono i lavori per lo spostamento dell'ingresso principale dal fianco occidentale a quello meridionale.
Le trasformazioni più sostanziali furono volute dal Caracciolo nel XVI secolo e dal Principe Placido Imperiale nel 1768. Il terremoto del 1980 che aveva gravemente danneggiato la struttura del Castello rese necessaria una profonda ristrutturazione. Nel XIX secolo il Castello è stato utilizzato prima come sede di tribunale e carcere, poi come sede dell'archivio notarile e di alcuni uffici della magistratura.
Italia - CastelMorrone (CE)
Making Movies vi accompagna a CastelMorrone (CE) per darvi un nuovo punto di vista sul Castello e sulla vallata circostante
BIOPARCO FATTORIA ROSABELLA [Montella (AV)]
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