PONTE DELL'ABBADIA (VITERBO, ITALY)
Ponte dell'Abbadia, Canino, provincia di Viterbo, Lazio, Italia. Non lontano si trova la zona archeologica di Vulci, antica città dell'Etruria. Il castello venne costruito a ridosso di un ponte costruito dai romani per attraversare una grande gola dove passa il fiume Fiora, il quale oggi divide i territori di Canino e Montalto di Castro. Il castello venne edificato dai monaci cistercensi nel XII secolo su quella che era nel IX secolo un'abbazia dedicata a San Mamiliano, distrutta poi dalle incursioni dei saraceni. Il castello divenne dal XIII secolo importante centro di assistenza ed accoglienza dei pellegrini e fu per mezzo secolo gestito in collaborazione con i cavalieri del Tempio, i cosiddetti Templari. Nel XVI secolo passò nelle proprietà di Alessandro Farnese, conosciuto come Papa Paolo III, che vi operò alcuni restauri. Successivamente fu utilizzato quale dogana dello Stato Pontificio, in quanto il castello era situato ai confini con il Granducato di Toscana. Passò poi ai Bonaparte, nel 1859 ai Torlonia e succesivamente fu acquistato dallo Stato Italiano.
VULCI E PONTE DELL'ABBADIA, VITERBO, ITALY (4 of 4)
AREA ARCHEOLOGICA DI VULCI, PONTE DELL'ABBADIA E MUSEO ETRUSCO, Montalto di Castro e Canino, provincia di Viterbo, Lazio, Italia. Vulci è un'antica città etrusca che si trova nella Maremma laziale. Nonostante sia relativamente lontana dal mare, sorge su di una piattaforma calcarea lungo la riva destra del fiume Fiora. Fu una delle più grandi città-stato dell'Etruria con un forte sviluppo marinaro e commerciale con Grecia ed Oriente, come testimoniano i sontuosi corredi funebri ritrovati nelle necropoli adiacenti ed oggi sparsi nei musei di tutto il mondo. Le necropoli che circondano la città sono situate nei territori di Montalto di Castro e Canino, nelle località di Cavalupo, Ponte Rotto, Polledrara, Osteria, Campo di Maggio e Camposcala. Vi si trovano migliaia di tombe dalle forme e tipologia diverse: fosse, tumuli, tombe a cassone, a camera ed a corridoio. Tra le più note: il grandioso tumulo della Cuccumella (alto 18 metri con 75 metri di diametro), la Cuccumelletta, la Rotonda, la tomba François, situata nel territorio di Canino, quelle dei Tori, delle Iscrizioni e dei Due Ingressi. All'Osteria sono presenti diverse tombe a camera caratterizzate dal soffitto scolpito come era in uso nelle abitazioni etrusche. Tra i monumenti più suggestivi il maestoso ponte detto del Diavolo (III secolo a.C.), che domina dall'alto dei suoi 30 metri di altezza il Fiora nei pressi del castello medievale della Badia (XIII secolo). Il castello di Vulci, situato sul territorio di Canino, venne costruito a ridosso di un ponte costruito dai romani per attraversare una grande gola dove passa il fiume Fiora, il quale oggi divide i territori di Canino e Montalto di Castro. Il castello venne edificato dai monaci cistercensi nel XII secolo su quella che era nel IX secolo un'abbazia dedicata a San Mamiliano, distrutta poi dalle incursioni dei saraceni. Il castello divenne dal XIII secolo importante centro di assistenza ed accoglienza dei pellegrini e fu per mezzo secolo gestito in collaborazione con i cavalieri del Tempio, i cosiddetti Templari. Nel XVI secolo passò nelle proprietà di Alessandro Farnese, conosciuto come Papa Paolo III, che vi operò alcuni restauri. Successivamente fu utilizzato quale dogana dello Stato Pontificio, in quanto il castello era situato ai confini con il Granducato di Toscana. Passò poi ai Bonaparte, nel 1859 ai Torlonia e succesivamente fu acquistato dallo Stato Italiano.
VULCI E PONTE DELL'ABBADIA, VITERBO, ITALY (3 of 4)
AREA ARCHEOLOGICA DI VULCI, PONTE DELL'ABBADIA E MUSEO ETRUSCO, Montalto di Castro e Canino, provincia di Viterbo, Lazio, Italia. Vulci è un'antica città etrusca che si trova nella Maremma laziale. Nonostante sia relativamente lontana dal mare, sorge su di una piattaforma calcarea lungo la riva destra del fiume Fiora. Fu una delle più grandi città-stato dell'Etruria con un forte sviluppo marinaro e commerciale con Grecia ed Oriente, come testimoniano i sontuosi corredi funebri ritrovati nelle necropoli adiacenti ed oggi sparsi nei musei di tutto il mondo. Le necropoli che circondano la città sono situate nei territori di Montalto di Castro e Canino, nelle località di Cavalupo, Ponte Rotto, Polledrara, Osteria, Campo di Maggio e Camposcala. Vi si trovano migliaia di tombe dalle forme e tipologia diverse: fosse, tumuli, tombe a cassone, a camera ed a corridoio. Tra le più note: il grandioso tumulo della Cuccumella (alto 18 metri con 75 metri di diametro), la Cuccumelletta, la Rotonda, la tomba François, situata nel territorio di Canino, quelle dei Tori, delle Iscrizioni e dei Due Ingressi. All'Osteria sono presenti diverse tombe a camera caratterizzate dal soffitto scolpito come era in uso nelle abitazioni etrusche. Tra i monumenti più suggestivi il maestoso ponte detto del Diavolo (III secolo a.C.), che domina dall'alto dei suoi 30 metri di altezza il Fiora nei pressi del castello medievale della Badia (XIII secolo). Il castello di Vulci, situato sul territorio di Canino, venne costruito a ridosso di un ponte costruito dai romani per attraversare una grande gola dove passa il fiume Fiora, il quale oggi divide i territori di Canino e Montalto di Castro. Il castello venne edificato dai monaci cistercensi nel XII secolo su quella che era nel IX secolo un'abbazia dedicata a San Mamiliano, distrutta poi dalle incursioni dei saraceni. Il castello divenne dal XIII secolo importante centro di assistenza ed accoglienza dei pellegrini e fu per mezzo secolo gestito in collaborazione con i cavalieri del Tempio, i cosiddetti Templari. Nel XVI secolo passò nelle proprietà di Alessandro Farnese, conosciuto come Papa Paolo III, che vi operò alcuni restauri. Successivamente fu utilizzato quale dogana dello Stato Pontificio, in quanto il castello era situato ai confini con il Granducato di Toscana. Passò poi ai Bonaparte, nel 1859 ai Torlonia e succesivamente fu acquistato dallo Stato Italiano.
VULCI E PONTE DELL'ABBADIA, VITERBO, ITALY (1 of 4)
AREA ARCHEOLOGICA DI VULCI, PONTE DELL'ABBADIA E MUSEO ETRUSCO, Montalto di Castro e Canino, provincia di Viterbo, Lazio, Italia. Vulci è un'antica città etrusca che si trova nella Maremma laziale. Nonostante sia relativamente lontana dal mare, sorge su di una piattaforma calcarea lungo la riva destra del fiume Fiora. Fu una delle più grandi città-stato dell'Etruria con un forte sviluppo marinaro e commerciale con Grecia ed Oriente, come testimoniano i sontuosi corredi funebri ritrovati nelle necropoli adiacenti ed oggi sparsi nei musei di tutto il mondo. Le necropoli che circondano la città sono situate nei territori di Montalto di Castro e Canino, nelle località di Cavalupo, Ponte Rotto, Polledrara, Osteria, Campo di Maggio e Camposcala. Vi si trovano migliaia di tombe dalle forme e tipologia diverse: fosse, tumuli, tombe a cassone, a camera ed a corridoio. Tra le più note: il grandioso tumulo della Cuccumella (alto 18 metri con 75 metri di diametro), la Cuccumelletta, la Rotonda, la tomba François, situata nel territorio di Canino, quelle dei Tori, delle Iscrizioni e dei Due Ingressi. All'Osteria sono presenti diverse tombe a camera caratterizzate dal soffitto scolpito come era in uso nelle abitazioni etrusche. Tra i monumenti più suggestivi il maestoso ponte detto del Diavolo (III secolo a.C.), che domina dall'alto dei suoi 30 metri di altezza il Fiora nei pressi del castello medievale della Badia (XIII secolo). Il castello di Vulci, situato sul territorio di Canino, venne costruito a ridosso di un ponte costruito dai romani per attraversare una grande gola dove passa il fiume Fiora, il quale oggi divide i territori di Canino e Montalto di Castro. Il castello venne edificato dai monaci cistercensi nel XII secolo su quella che era nel IX secolo un'abbazia dedicata a San Mamiliano, distrutta poi dalle incursioni dei saraceni. Il castello divenne dal XIII secolo importante centro di assistenza ed accoglienza dei pellegrini e fu per mezzo secolo gestito in collaborazione con i cavalieri del Tempio, i cosiddetti Templari. Nel XVI secolo passò nelle proprietà di Alessandro Farnese, conosciuto come Papa Paolo III, che vi operò alcuni restauri. Successivamente fu utilizzato quale dogana dello Stato Pontificio, in quanto il castello era situato ai confini con il Granducato di Toscana. Passò poi ai Bonaparte, nel 1859 ai Torlonia e succesivamente fu acquistato dallo Stato Italiano.
VULCI E PONTE DELL'ABBADIA, VITERBO, ITALY (2 of 4)
AREA ARCHEOLOGICA DI VULCI, PONTE DELL'ABBADIA E MUSEO ETRUSCO, Montalto di Castro e Canino, provincia di Viterbo, Lazio, Italia. Vulci è un'antica città etrusca che si trova nella Maremma laziale. Nonostante sia relativamente lontana dal mare, sorge su di una piattaforma calcarea lungo la riva destra del fiume Fiora. Fu una delle più grandi città-stato dell'Etruria con un forte sviluppo marinaro e commerciale con Grecia ed Oriente, come testimoniano i sontuosi corredi funebri ritrovati nelle necropoli adiacenti ed oggi sparsi nei musei di tutto il mondo. Le necropoli che circondano la città sono situate nei territori di Montalto di Castro e Canino, nelle località di Cavalupo, Ponte Rotto, Polledrara, Osteria, Campo di Maggio e Camposcala. Vi si trovano migliaia di tombe dalle forme e tipologia diverse: fosse, tumuli, tombe a cassone, a camera ed a corridoio. Tra le più note: il grandioso tumulo della Cuccumella (alto 18 metri con 75 metri di diametro), la Cuccumelletta, la Rotonda, la tomba François, situata nel territorio di Canino, quelle dei Tori, delle Iscrizioni e dei Due Ingressi. All'Osteria sono presenti diverse tombe a camera caratterizzate dal soffitto scolpito come era in uso nelle abitazioni etrusche. Tra i monumenti più suggestivi il maestoso ponte detto del Diavolo (III secolo a.C.), che domina dall'alto dei suoi 30 metri di altezza il Fiora nei pressi del castello medievale della Badia (XIII secolo). Il castello di Vulci, situato sul territorio di Canino, venne costruito a ridosso di un ponte costruito dai romani per attraversare una grande gola dove passa il fiume Fiora, il quale oggi divide i territori di Canino e Montalto di Castro. Il castello venne edificato dai monaci cistercensi nel XII secolo su quella che era nel IX secolo un'abbazia dedicata a San Mamiliano, distrutta poi dalle incursioni dei saraceni. Il castello divenne dal XIII secolo importante centro di assistenza ed accoglienza dei pellegrini e fu per mezzo secolo gestito in collaborazione con i cavalieri del Tempio, i cosiddetti Templari. Nel XVI secolo passò nelle proprietà di Alessandro Farnese, conosciuto come Papa Paolo III, che vi operò alcuni restauri. Successivamente fu utilizzato quale dogana dello Stato Pontificio, in quanto il castello era situato ai confini con il Granducato di Toscana. Passò poi ai Bonaparte, nel 1859 ai Torlonia e succesivamente fu acquistato dallo Stato Italiano.
Castello Dell'Abbadia Canino Phantom 2 V2 FPV ( Parco dei Vulci VT )
Bellissimo Castello medievale nei pressi di Canino, nel parco dei Vulci
Castello Abbadia - Vulci
Il castello dell'Abbadia, o di Vulci, sito nella circoscrizione comunale di Canino, in provincia di Viterbo, fu eretto a riparo di un suggestivo ponte etrusco-romano, detto dell'arcobaleno o del diavolo (III sec. a.C.), alto trenta metri e dominante sul fiume Fiora.
Il castello, in origine, era un'abbazia benedettina (da cui il nome), dedicata a san Mamiliano: la sua posizione strategica nella zona tra Stato Pontificio e Granducato di Toscana e l'importante arteria su cui vigilava il ponte, rendevano l'edificio conteso e appetibile.
Infatti, dal XII secolo in poi, gli Aldobrandeschi, Orvieto e i Di Vico se lo contesero aspramente modificandone l'aspetto e trasformandolo in castello fortificato, in forma trapezoidale e con torre di vedetta.
(Wikipedia)
Vulci - Castello medievale dell'Abbadia (XII sec.) - Ponte del Diavolo (III sec. a.C.)
Vulci antica città etrusca nel territorio di Canino e di Montalto di Castro, in provincia di Viterbo.
Castello di Vulci .museo Etrusco.
Vulci. Viterbo.antico luogo Etrusco.
CASTELLARDO .flv
Castellardo è un castello collocato nella valle del torrente Timone, a circa 4 km da Canino (VT). Ne restano importanti ruderi, scavati dal GAR (Gruppo Archeologico Romano).
Vulci e lago del Turano
Riprese mozzafiato di Vulci e del lago del Turano
Vulci è un'antica città etrusca che oggi fa parte del territorio di Montalto di Castro, in Provincia di Viterbo, nella Maremma laziale. Pur essendo lontana dal mare, si trova su di una piattaforma calcarea lungo la riva destra del Fiora. Fu una delle più grandi città-stato dell'Etruria, con un forte sviluppo marinaro e commerciale con Grecia e Oriente, come testimoniano i sontuosi corredi funebri ritrovati nelle necropoli adiacenti, oggi sparsi nei musei di tutto il mondo. Il Castello di Vulci, situato nel territorio di Canino, venne edificato a ridosso di un ponte, ponte dell'arcobaleno, costruito dai romani su fondamenta preesistenti etrusche, per attraversare una gola dove passa il Fiume Fiora, che oggi divide i territori di Canino e Montalto di Castro.
Il castello venne edificato nel XII sec. dai monaci cistercensi, su quella che nel IX sec. era un’abbazia dedicata a San Mamiliano, distrutta dalle incursioni dei saraceni. Il castello divenne dal XIII sec. un importante centro di assistenza ed accoglienza dei pellegrini e fu per mezzo secolo gestito in collaborazione con i cavalieri del Tempio, i cosiddetti Templari.
Nel XVI sec. passò nelle proprietà di Alessandro Farnese, Papa Paolo III, che vi operò alcuni restauri. Successivamente fu utilizzata quale dogana dello Stato Pontificio, perché il castello era situato ai confini con il Granducato di Toscana. Passò poi ai Bonaparte, nel 1859 ai Torlonia e infine fu acquistato dallo Stato Italiano.
VULCI: CAVALIERI TEMPLARI e PRINCIPI TOMBAROLI al Castello dell'Abbadia (archeologia e Gopro)
al confine tra il Lazio e la Toscana c'è questo magico castello Medievale.
Qui si incrociano storie di Cavalieri Templari e di illustri tombaroli...
l'articolo su Cavalieri Templari e Principi Tombaroli:
*nel PC se vuoi vedere il video in risoluzione HD clikka sulla rotella nell'angolo in basso a destra del video, e scegli il formato :) *
PER NON PERDERE IL PROSSIMO VIDEO iscriviti al canale:
Segui il mio BLOG:
ARCHEOTIME:
Il mio lavoro:
Vieni a scoprire qualcosa in più su di me su INSTAGRAM:
twitter:
facciamo AMICIZIA?
ci incontriamo su GOOGLE+ ?
Google+ ArcheoTime:
I tesori del Lazio - Vulci (VT) - Castello dell'Abbadia - Ponte dell’Arcobaleno - Lago del Pellicone
Esploriamo oggi Vulci, in provincia di Viterbo. Una vera e propria meraviglia del nostro Paese, al confine tra Lazio e Toscana.
Buona visione, e buon relax...
Visita al Museo della ricerca acheologica di Vulci a Canino 25/10/09
I proff. Stephan Steingraber e Friedhelm Prayon in visita a Canino (VT) al Museo della ricerca archeologica di Vulci.
Il tumulo principesco della Cuccumella
La nostra visita alla necropoli orientale del Parco di Vulci si chiude con il tumulo principesco della Cuccumella. Seguiteci nel labirinto misterioso!!!
Italy-Vulci 3D flyover
This channel is dedicated to documenting the life, challenges, joy and research carried on on archaeology field schools. The channel present videos related to the Institute for Field Research activities, both on and off the field.
VULCI FIUME FIORA PARCO ARCHEOLOGICO CITTA' DEL'ETRURIA - VITERBO - CANINO EMATUBE @ 20 08 2010
#VULCI #FIUME #FIORA #PARCOARCHEOLOGICO MERAVIGLIOSO ANTICHISSIMA CITTA' DEL'#ETRURIA - #VITERBO - #CANINO #EMANUELECARIOTI #EMATUBE #CORTONOTTE #DISTAMPA #SCRAPANTE @ 20 08 2010
Emanuele Carioti - Giornalista & Blogger
info@emanuelecarioti.com
+393335733733
Vulci, passeggiata intorno al castello
Passeggiata intorno al castello di vulci
Le mani d'argento brillano al museo archeologico nazionale di Vulci
Dalle sale di Villa Giulia alle suggestive stanze del museo archeologico nazionale di Vulci. Le mani d'argento sono ora esposte in tutto il loro splendore alla mostra Principi immortali. Fasti dell'aristocrazia etrusca a Vulci, inaugurata martedì 15 luglio al castello della Badia.
Una mostra unica nel suo genere dove sono esposti gli ultimi reperti archeologici recuperati nella necropoli dell'Osteria, un complesso monumentale in cui gli studiosi hanno scoperto straordinarie sepolture e i cui corredi risalgono alla fine del VII secolo a.C. Tra questi, oltre alla Sfinge, le mani d'argento, recuperate in una tomba principesca durante i lavori di scavo degli archeologi della Mastarna nel 2013. Un progetto che il Comune di Montalto di Castro, assieme alla Soprintendenza per i beni archeologi dell'Etruria meridionale, La Regione Lazio e il Ministero dei beni e delle attività culturali del turismo, sta portando avanti per valorizzare il territorio ricco della storia di un popolo dai mille segreti, alcuni dei quali svelati, altri tutti da scoprire.
All'inaugurazione, che ha visto una massiccia partecipazione di cittadini, erano presenti, oltre al vicesindaco Luca Benni e all'assessore alla cultura Eleonora Sacconi, l'amministrazione comunale, la soprintendente Alfonsina Russo con le dottoresse Patrizia Petitti e Simona Carosi, il sindaco di Canino Mauro Pucci e il liquidatore della società Mastarna Alessandro Fiordomi.
L'evento è stato arricchito dalla Tessitura dello svelamento, una performance di danza e pittura dell'artista Maurizio Pio Rocchi con la musica dell'Ensemble Roma Sinfonietta.
«E' stato un evento straordinario - afferma l'assessore Sacconi - che ha suscitato al pubblico presente molte emozioni, ognuna delle quali differenti dalle altre. Sono soddisfatta che i turisti stiano rispondendo alla promozione del museo e del parco naturalistico e archeologico di Vulci che sta diventando sempre più un attrattore culturale. Sono infatti in corso i lavori di valorizzazione della necropoli dell'Osteria, il cui termine è previsto alla fine di quest'anno. Il nuovo percorso turistico potrà permettere di ammirare le straordinarie bellezze degli etruschi, che hanno vissuto in questo territorio lasciando a noi un'eredità ineguagliabile. Insieme al sindaco Sergio Caci, al soprintendente dell'Etruria meridionale e al primo cittadino di Canino abbiamo deciso di credere in Vulci - conclude l'assessore - con il raggruppamento dei due comuni. Questo permetterà di promuovere maggiormente il territorio con degli obiettivi che vadano a favorire un turismo anche di livello internazionale».
Le mani d'argento saranno infatti esposte anche a Bruxelles, in occasione del semestre della presidenza italiana dell'Unione Europea.
«Questa nuova offerta turistico-archeologica che stiamo proponendo ai cittadini e che comprende anche la realizzazione di mostre di alto livello come quella delle mani d'argento - aggiunge il sindaco Sergio Caci - sta ottenendo i risultati previsti. Solo nell'ultimo anno, infatti, le visite al parco sono incrementate del 25%. Siamo convinti che con la realizzazione di nuovi percorsi archeologici all'interno del parco di Vulci e la promozione all'estero della nostra offerta turistico-archeologica, proprio come nel caso della mostra a Bruxelles del prossimo ottobre, riusciremo a far fare un salto di qualità al nostro territorio».
Fagagna il castello
Riprese con Drone Dji Phantom con gimball e GoPro Hero 3.