Castello di Mongialino
Il castello di Mongialino si trova nel comune di Mineo, nei pressi della frazione di Borgo Pietro Lupo. quasi distrutto totalmente pubblichiamo questo reportage per mantenere viva la storia di questo castello
Il castello di Mongialino: veduta interna
Il castello di Mongialino si trova nel comune di Mineo, nei pressi della frazione di Borgo Pietro Lupo.
Risale all'alto medioevo ed è dotato di una torre toroidale.
Video di Michele Iannizzotto - 15 maggio 2016
Il castello di Mongialino, 15 maggio 2016
Il castello di Mongialino si trova nel comune di Mineo, nei pressi della frazione di Borgo Pietro Lupo.
Risale all'alto medioevo ed è dotato di una torre toroidale originariamente di quattro piani, collegati da una scala interna.
Borghi da Ri...Vivere Borgo Pietro Lupo
Borgo Pietro Lupo 23 Ottobre 2019.
Intervista : Giuseppe Mistretta - Sindaco di Mineo.
Servizio di : Ettore Minniti.
Borghi da Ri...Vivere .
Tele Pegaso - Canale 812 del digitale terrestre.
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Borgo Pietro Lupo - Un paese inquietante - Città Fantasma
NOTIZIE STORICHE:
Borgo Pietro Lupo chiamato anche Borgo Lupo (in provincia di Catania), è stato fondato negli anni 40 nel periodo fascista. Il borgo fu costruito per mano di Mussolini (come tutti gli altri borghi che abbiamo già visitato) , per facilitare la vita degli agricoltori e contadini di quella zona.
NOSTRE IMPRESSIONI:
Il borgo presenta ancora degli abitanti, che secondo noi, non sono in regola, cioè, non sono residenti o proprietari di quella zona. Abbiamo notato che ogni linea elettrica è staccata dal borgo e che le strutture sono state forzate e poi richiuse con un catenaccio. In una strutture è presente un cane che vive in mezzo ai suoi bisogni e non solo : abbiamo visto che c'era qualcosa di putrefatto con una puzza inspiegabile... Togliendo tutto questo disagio, il borgo è molto bello e ben strutturato.
ALTRE INFO :
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Borgo Pietro Lupo
Borgo Pietro Lupo è una frazione del comune di Mineo, in provincia di Catania.
Costruito dall'Ente Siciliano Colonizzazione del Latifondo
L' INCREDIBILE CASTELLO ROTONDO - CASTELLO DI MONGIALINO - [CASTELLO ABBANDONATO]
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Ciao a tutti ragazzi,
Oggi andiamo a visitare un castello unico nel suo genere in Sicilia
ovvero il castello di Mongialino,
Dico unico in quanto sembrerebbe essere l’unico esempio di castello a forma circolare, chiaramente in Sicilia,
o se preferite castello torre,
E' stato anche molto interessante esplorare le strutture poste alla base della montagna che ospita il castello,
un vecchio rudere che comprende una chiesa e altre strutture ormai ridotte a stalla,
ma non voglio dirvi altro per non rovinarvi il video,
spero che vi piaccia e noi ci vediamo alla prossima.
Musica:
-Kurofune_by_REW
-Clockwork_by_HansJohnson
Attrezzatura:
DJI Mavic 2 Zoom -
DJI Mavic Air -
Canon 5D Mark III -
Canon G7X Mark II -
Sony X1000vr -
Feiyu Tech G6 Plus -
Borgo Lupo Mineo (CT)
Il borgo fu costruito tra il 1940 e il 1941 dall' Ente Latifondi Siciliani su commissione del governo fascista.
SICILIA ABBANDONATA - 16 - BORGO BACCARATO
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Per la realizzazione di questo video NON è stata infranta la legge 614 CP, in quanto il luogo NON è abitato, adibito ad attività ed utilizzato. NON è stata effettuata violenza su beni o cose per la realizzazione del video.
Mineo - Visita ai resti del castello Ducezio [nuova versione]
Mineo, città di fondazione sicula, da qui sono passati millenni di storia. Il contesto della Sicilia orientale nella fase della colonizzazione greca porta a una fuga delle popolazioni autoctone dalle coste verso l’interno dell’Isola. Nascono nuovi insediamenti nelle alture degli Iblei e degli Erei, soprattutto dal settimo secolo avanti cristo. Ecco il substrato da cui nasce la cultura della “synteleia”, l’alleanza delle tribù in una lega per resistere all’invasore che avrà come protagonista Ducezio. Era un’area molto vasta, fino a Monte Bubbonia presso Mazzarino, a ovest Mussomeli, a nord Castel di Judica, a est Catania e Lentini. Una specie di “riserva indiana” priva di accessi al mare per impedire vie commerciali dirette senza la mediazione speculativa delle colonie greche. Una situazione relativamente stabile fino al IV secolo, quando gran parte degli insediamenti siculi vengono distrutti, non sono arrivate notizie dagli storici ma gli scavi archeologici lo dimostrano.
Oggi, nonostante la ricchezza di testimonianze sui territori, non è stato progettato un percorso conoscitivo per il turismo culturale che sia capace di divulgare e far conoscere una serie di eventi di tale importanza. Il lavoro del fotografo Diego Barucco da anni ha gradualmente costruito un ricchissimo archivio di immagini e notizie sull’archeologia in tutta la Sicilia. I materiali sono accessibili a tutti attraverso la rete nel portale “siciliafotografica.it” e recentemente anche in una pubblicazione a stampa, “Sicilia dimenticata”. La visita di Diego Barucco a Mineo domenica 11 gennaio 2015 in compagnia del gruppo di escursionisti “Trazzeri Trazzeri” e della Pro Loco di Mineo è stata l’occasione per riaprire una volta tanto i cancelli dell’area verde ove si trovano i resti dell’antico castello, un’area dimenticata del paese come del resto gran parte del suo centro storico, nonostante la bellezza dei luoghi e del panorama molto vasto che da qui si ha su ampie zone della Sicilia. Attraverso il sito “Sicilia Fotografica” e altri spazi di visibilità vengono lanciati dei messaggi all’opinione pubblica e alle Istituzioni, si ricordino che, pur nei tempi notoriamente poco felici, tanta parte del patrimonio culturale arrivato fino a noi ha bisogno delle cure necessarie per essere trasmesso in eredità alle generazioni a venire, in caso contrario i posteri avranno pieno diritto a definire i nostri tempi “barbari e oscuri”, dominati da una miseria culturale che supera di gran lunga le ristrettezze economiche.
IL PAESE FANTASMA SUPER INQUIETANTE - BORGO RIENA
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Ciao a tutti ragazzi.
Prima che vi preoccupiate ci tengo a dirvi che il fuoco nei campi, visibile nella prima inquadratura, è un metodo per pulire e rendere fertile la terra.
Detto questo la destinazione di oggi è un bellissimo borgo di nome Riena.
Purtroppo il borgo versa in condizioni critiche, mostrando una fragilità che sembra non lasciare scampo ad un crollo importante.
Appena giunto al borgo la prima cosa che mi ha colpito è stata l'enorme quantità di piccioni residenti sui tetti e cornicioni che sembravano non aspettare altro che l’arrivo di un visitatore per incominciare a svolazzare in lungo e in largo per il borgo.
La visita è stata resa molto più avvincente dalle condizioni del tempo in quanto era nuvoloso e pioveva un po’, il che faceva apparire tutti i colori del borgo tendenti al grigio e di conseguenza anche molto spettrali.
Gli edifici come vi accennavo prima versano tutti in condizioni critiche ed in particolar modo il campanile che piano piano tende ad inclinarsi.
Anche altri due edifici mostrano un evidente cedimento nelle fondamenta e di conseguenza si evidenziano lesioni che piano piano si trasformeranno in crolli.
Non sono mancati gli spaventi, ovviamente causati dai movimenti dei piccioni nascosti negli anfratti delle case e subito pronti a partire come proiettili appena avvistato l'intruso a poca distanza, causando il conseguente soprassalto dell'intruso stesso.
C'è stata anche un'altra cosa che mi ha particolarmente intrigato e inquietato, ovvero un ambiente che ritengo sia stata la caserma e nello specifico i locali che io ritengo essere stati adibiti a celle per i detenuti.
Infine mi sono dovuto affrettare per fare qualche ripresa col drone prima che la luce sparisse completamente in pochissimi minuti.
Cari ragazzi spero che questa gita vi sia piaciuta, ci vediamo alla prossima, ciao.
Attrezzatura:
Dji mavin air -
canon 5D mark III -
canon G7X mark II -
sony X1000vr -
Mineo - 20 Settembre 2017
Con la Pro Loco di Mineo, gita alle antichità nelle campagne di Militello
2014.11.30 - Le passeggiate domenicali con il gruppo “Trazzeri trazzeri” e la Pro Loco di Mineo portano in luoghi che fanno pensare a una Sicilia senza tempo. I popoli più antichi ci danno appuntamento qui, con gli ultimi pastori che hanno abitato le stesse grotte e capanne. Il millennio si condensa in un punto, raggiunge una dimensione sospesa che a tutto somiglia tranne che al presente, dal quale arriviamo come visitatori estranei.
Schivando le allegre fucilate di quanti si dilettano in rumorosi passatempi, riusciamo a trovare un utilissimo riparo. È una struttura che, agli albori dell’arma da fuoco, venne appositamente costruita per affrontare situazioni difficili. Prima un esercito, poi un altro: cinquecento anni fa l’Italia, frammentata in tanti bellicosi regni, passava di mano in mano. I regnanti di Francia e Spagna miravano a estendere i rispettivi imperi nel continente europeo e l’Isola di Sicilia aveva molte attrattive, forse anche più di ora. Una via interna per raggiungere e conquistare Catania passava da queste campagne, nel territorio di Militello, contrada “Dosso Frangello”. Per la Sicilia fu l’ultima guerra degna di nota, passeranno secoli prima di arrivare all’impresa dei Mille guidati da Garibaldi e allo sbarco delle forze Alleate. A testimoniare quella fase dell’antagonismo franco-spagnolo rimangono ben conservati camminamenti, postazioni, torrette di avvistamento che quasi nessuno conosce. La meriterebbero, un po’ di attenzione, sono reperti unici nel loro genere, non ce né di simili in tutta la regione. Finora le cose sono andate diversamente: nonostante già siano stati fotografati, descritti e pubblicati più volte, nulla disturba l’indifferenza di Comuni e Soprintendenze ai beni culturali, che hanno sempre ben altro da fare invece di impegnarsi nella tutela dei siti, lasciati al loro destino di incuria che nessuno conosce.
A non molta distanza si raggiunge un altra zona pianeggiante, soprelevata rispetto alla Piana di Catania e perciò panoramica. Secoli prima dei greci, già in epoca preistorica, qui si viveva in piccole tribù e i morti venivano portati in tombe rupestri, scavate nell’arenaria con decorazioni sulla facciata in forma di architetture civili o religiose: case e templi.
Anche gli appassionati di geologia troveranno in questi luoghi tante caratteristiche degne di nota. Rocce e montagne raccontano avvenimenti ancora più remoti, di quando c’era il mare e, prima ancora, eruzioni vulcaniche oggi riconoscibili in strati di basalto scuro con particolare forma a colonne esagonali.
Se in Sicilia la primavera arriva a dicembre, è davvero un peccato non venirgli incontro con delle belle gite alla scoperta dell’esotico che ci è vicino. Turismo a basso costo, di natura e cultura, camminando insieme “Trazzeri trazzeri”.
SICILIA ABBANDONATA - 17 - LA VILLA DAGLI AFFRESCHI ANGELICI (VILLA PENNA)
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• Lucas King - Dark Fur Elise - Rainy Detuned Piano
|ESPLORAZIONE| Messina: Forte Schiaffino di S.Lucia (abbandonato)
C'era una volta il carbone. Produzione, usi tradizionali a Mineo e nella Sicilia del passato.
Consulenza storica e foto Agrippino Todaro
Riprese e montaggio Leone Venticinque
Centro Studi Ducezio - dicembre 2017
SICILIA ABBANDONATA PROMO - 3 - TORRE SAN FILIPPO
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Le leggende che vengono raccontate nel video sono pure e mere leggende tramandate dai racconti popolari e senza certezza alcuna, arricchite dal folclore della suggestione.
Ci teniamo a specificarlo perché non vogliamo fare alcuna pubblicità negativa su luoghi che,anzi, intendiamo valorizzare per la bellezza architettonica e perché luoghi di storia.
Il nostro intento è denunciare chi deturpa questi luoghi, imbrattandone i muri e vandalizzando. Vogliamo sensibilizzare la popolazione tutta all importanza di riqualificarli per proteggerli.
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SICILIA ABBANDONATA PROMO - 4 - LA CASA DEI TRE TOCCHI
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Troviamo la CHIESA ABBANDONATA! Esplorazione Villa Monna Giovannella, Parte 2 - Urbex Italia
La storia di questa affascinante struttura, conosciuta anche col nome di Villa del Pakistano, è molto travagliata: inizialmente fu costruita nei primi anni del 600 dalla famiglia Peruzzi per poi passare di proprietà molteplici volte ed infine ospitare la facoltà di Agraria dell’Università di Firenze durante i primi anni del 900. Purtroppo giace ormai in stato di abbandono, da quasi 30 anni, dopo essere stata sfruttata alla fine del suo periodo di utilizzo da un' azienda agricola.
Venite con noi in questa nostra nuova esplorazione per poter vedere e vivere i ricordi ormai impressi nelle pareti di questa Villa.
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