10 - Castello di Pietrarubbia (Pietrarubbia, PU)
Come arrivare a Pietrarubbia:
Il castello di Pietrarubbia nell'omonimo comune,
in provincia di Pesaro-Urbino, sorge nel cuore del
Montefeltro, sotto al monte Carpegna.
Pietrarubbia è uno dei primi feudi della famiglia
Montefeltro. Quando nel XIII secolo la famiglia si
divise, il conte Taddeo si fece chiamare di Pietrarubbia
dando vita ad un nuovo ramo.
Nel Trecento il castello è definito Inespugnabile e
anche oggi se ne può capire bene il motivo.
Tra la fine del Trecento e gli inizi del XV secolo fu
tenuto dai Malatesta di Rimini e in seguito dai
Carpegna.
Federico da Montefeltro riprese il castello a
Sigismondo Pandolfo Malatesta, diventando così
uno dei tanti castelli del Ducato di Urbino.
Visitare Pietrarubbia, camminare per i vicoli e i sentieri
che salgono alla Rocca è un'emozione unica.
Lascerà in voi un incredibile ricordo e un sicuro
ARRIVEDERCI!!!
Alla Prossima.... #noverocche
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Bibliografia: F.V.Lombardi, Le torri del Montefeltro e della Massa
CASTELLO DI PIETRARUBBIA (PU)
Un borgo medioevale con una vista e silenzio incredibile, se vuoi ritrovare le stelle, qui la notte non ha inquinamento luminoso.
Castello di Pietrarubbia
Castello e borgo di Pietrarubbia (PU)
Il Castello Medievale di Pietrarubbia e la Torre del Falco - Drone Footage
Riprese effettuate sul Castello Medievale di Pietrarubbia (PU), in particolare sulla Torre del Falco.
Pietrarubbia nasce come importante castello feretrano nell’Alto Medioevo: nel momento in cui, all’epoca di Federico Barbarossa, iniziarono anche qui gli scontri tra guelfi e ghibellini, le principali famiglie del Montefeltro si divisero al loro interno. Infatti, verso la metà del Duecento la casata dei conti di Montecopiolosi divise in due rami distinti, e parte dei possedimenti della famiglia passarono al guelfo conte Taddeo, che divenne così signore di Pietrarubbia. Mentre i signori di Montefeltro si accingevano a diventare una delle famiglie più importanti della penisola, il conte Taddeo, divenuto Capitano Generale dell’esercito della Chiesa, si distingueva in numerose occasioni, tanto da scatenare l’ira dei ghibellini che assaltarono, incendiarono e distrussero per vendetta il suo castello. Consolidatasi ad Urbino la signoria di Antonio da Montefeltro, per i castelli dell’entroterra feretrano si presentò il pericolo di scontri tra Malatesta e Montefeltro; ed infatti, nel corso degli anni, tutti i castelli della zona, compreso quello di Pietrarubbia, furono sede di scontri sanguinosi. Verso la fine del XIV secolo Pietrarubbia era l’avamposto malatestiano diretto contro Frontino, baluardo della Massa Trabaria legata invece agli urbinati, fino ad arrivare alla metà del Quattrocento, quando Federico da Montefeltro, non ancora nominato duca, riuscì ad annientare la potenza dei signori riminesi togliendo loro tutti i castelli; così il castello di Pietrarubbia entrò a far parte definitivamente del Ducato di Urbino e rientrò nel piano di riorganizzazione del territorio, che ormai si rendeva indispensabile. Le fortificazioni di Pietrarubbia vennero riconsiderate alla luce del nuovo assetto territoriale e della nuova difesa che Francesco di Giorgio Martini andava ad organizzare. In realtà non abbiamo notizie dell’epoca che confermino la presenza del Martini o di suoi abitanti a Pietrarubbia, come progettista della nuova rocca, ma una descrizione del complesso fortificato risalente al XVII secolo, ci fa pensare che qui poteva essere stato organizzato uno dei numerosissimi cantieri del Ducato. Secondo lo storico Guerrieri (1604 – 1676) in tempi più antichi il castello era organizzato intorno ad una rocca imprendibile ed era doppiamente recintata, tanto che nel Seicento erano ancora ben visibili i doppi ponti levatoi, i resti dei due portali e dei baluardi. A testimonianza dell’antica rocca, oltre all’antica torre detta Torre del Falco, esistono ancora oggi, murate nelle pareti delle case del borgo, le pietre usate per le bocche da fuoco e provviste di tacca di mira. Al tempo di Guidobaldo da Montefeltro la rocca di Pietrarubbia venne abbandonata, come avvenne per altre fortificazioni dell’entroterra, perché giudicata ormai superflua. Non è comunque da sottovalutare l’intervento del cardinale Egidio Albornoz, che nell’intento di rafforzare i possedimenti della Chiesa, intraprese numerose battaglie per sottomettere i castelli del Montefeltro e, dopo averli distrutti, provvide alla ristrutturazione di quelli da lui giudicati maggiormente inespugnabili. Con la fine delle fortune del castello di Pietrarubbia, tutta la zona non visse più una storia altrettanto affascinante ed interessante: il borgo lentamente si spopolò per favorire la formazione di paesi a valle, vicino alle più moderne vie di comunicazione e luoghi adatti allo scambio di merci e bestiame (Mercato Vecchio). Pietrarubbia passò nel XVII secolo allo Stato della Chiesa e quindi iniziò il percorso che la portò ad essere comune indipendente prima, unito a Macerata Feltria poi, ed infine nuovamente indipendente nel 1948. All’inizio degli anni ’70 lo scultore Arnaldo Pomodoro, nato e cresciuto nel Montefeltro, non lontano da Pietrarubbia, portato da alcuni amici a vedere il borgo, sentì il bisogno di fare qualcosa per “salvarlo”. Fu così che, dopo aver acquistato alcuni edifici, provvide alla loro ristrutturazione sensibilizzando le istituzioni locali che risposero con grande entusiasmo. L’obiettivo di recupero del borgo fu quello di fondarvi, nel 1990, una scuola sull’arte dei metalli.
Fonte:
il borgo del Castello di Pietrarubbia al tramonto - DJI 0012
Pietrarubbia
Montefeltro
Fabio Gabbianelli - pilota APR autorizzato ENAC - 3392731328
Daniele De Sapio - pilota APR autorizzato ENAC - 3493288232
pietrarubbia castello e dintorni
la magia di un luogo dove il tempo si è fermato
(purtroppo la qualità video è da vecchio cellulare)
Tour borgo Pietrarubbia
Vi accompagno nel borgo di Pietrarubbia .
Nel cuore del Montefeltro.
Pietrarubbia
il camino innevato di Pietrarubbia Petre Rubee -febbraio 2013
La prima notizia certa sul castello risale al 1226 quando Federico II assegna la contea di Urbino e vari castelli a Buonoconto e Taddeo da Montefeltro, e proprio da quest'ultimo avrà origine il ramo dei conti Montefeltro di Pietrarubbia. Fu sotto il dominio di Taddeo, Capitano generale dell'esercito della Chiesa, che il castello fu attaccato e incendiato dalla fazione opposta dei Ghibellini
La magica PIETRARUBBIA
Una clip aerea di uno dei borghi a me più cari, immersa tra neve e scorci incredibili.
pietrarubbia-macerata feltria
a tomba aperta
Pietra Rubbia view
Cartoline dal MONTEFELTRO nel cuore sconosciuto dell'Italia, la provincia di Pesaro Urbino si svela con terre piene di bellezza e cultura immagini firmate iinmontefeltro.com
planata pietrarubbia
Collaudo del dispositivo ad inseguire autocostruito per la camera action, Raggiunto il punto di decollo a piedi. Dislivello all'atterraggio circa 200mt. Condizioni di vento quasi nulle.
Macerata Feltria - Pietrarubbia - Carpegna - Montecopiolo
MACERATA FELTRIA, sovrastata da una antica torre romanica e ricca di antiche chiese, ospita un moderno stabilimento termale.
Nel cuore dello splendido Parco Naturale del Sasso Simone e Simoncello, sorge PIETRARUBBIA antico borgo oggi sede di un apprezzato Centro per il trattamento artistico dei metalli, diretto dal celebre scultore Arnaldo Pomodoro.
Proseguendo l’itinerario nel parco, si giunge a CARPEGNA per ammirare il Palazzo dei Principi e la Pieve di San Giovanni. La località prende il nome dal Monte Carpegna, sito naturalistico d’eccezione con il più esteso bosco di cerri della provincia.
Alle falde del monte, MONTECOPIOLO infine si trova proprio nella conca dove nacque la contea montefeltresca, definitivamente attribuita ad Antonio da Carpegna dall'imperatore Federico Barbarossa dopo averlo insignito del titolo di conte del Montefeltro nel 1140.
The Pietrarubbia Group del Maestro Arnaldo Pomodoro arriva in Università Bicocca
L' opera ambientale del Maestro Arnaldo Pomodoro dal 15 maggio 2017 è collocata al centro di piazza dell'Ateneo Nuovo, in Università Bicocca. Nodo centrale di un ideale percorso artistico contemporaneo, il Boulevard dell'Innovazione, il gruppo scultoreo invita studenti e cittadini a vivere gli spazi aperti dell'Ateneo.
Pietrarubbia - Percorso Arte Contemporanea | VIAGGIARTE
Viaggiarte è il progetto della Provincia di Pesaro e Urbino che intende valorizzare in modo innovativo il patrimonio culturale provinciale, comunicando e promuovendo l’identità del territorio attraverso nuove e aggiornate piattaforme tecnologiche e strumentazioni.
Sono a disposizione di cittadini, turisti e viaggiatori 5 percorsi tematici (archeologia, pittura, arte contemporanea, ceramica, rocche e castelli), che propongono altrettanti itinerari turistici e culturali attraverso tappe tra musei, centri espositivi, pinacoteche, chiese e siti archeologici.
La scelta dei luoghi visitabili privilegia i borghi e i comuni dell’entroterra, spesso poco conosciuti, che con le loro eccellenze completano la proposta del territorio. Le città di Pesaro, Urbino e Fano, con la loro variegata offerta, meritano una visita particolare. A queste città si dedicheranno percorsi specifici in una seconda fase del progetto.
Pietrarubbia - Ripartiamo da qui
Video clip girato a Pietrarubbia in compagnia di Paolo e Maria Assunta per documentare la realtà ideale della Provincia di Pesaro e Urbino.
Ripartiamo da qui tour 2015