Il Castello di San Faustino o Castello Vecchio a Grosio (SO) - ARTS-041_118
Il castello di San Faustino, la cui costruzione risale al X secolo, fu verosimilmente un Castrum Altomedievale ed è probabile che futuri sondaggi archeologici nell’area di questo Castello possano portare, come nell’attiguo castello Visconti-Venosta, al rinvenimento di un insediamento che si sviluppò a partire dalla media età del Bronzo (XVI secolo a.c.).
Indirizzo : Ca’ del Cap - Castelli Visconti-Venosta. Tel. O342 847233 – 346 3331405
Coordinate decimali
46.291646°
10.264023°
h = 675 m./s.l.m.
Il castello Visconti-Venosta o Castello Nuovo a Grosio (SO) - ARST-042_122
La costruzione del Castello nuovo, posto 150 metri a est di quello vecchio o di San Faustino, ebbe inizio nel 1350 e si protrasse fino al 1375 per volontà dei Visconti di Milano e fu concepito per rispondere a mutate esigenze strategiche e da nuove necessità difensive. E’ caratterizzato infatti da una doppia cortina muraria e dalla presenza di una poderosa torre interna fortificata alla quale veniva affidata l'estrema difesa del castello. Il Castello Nuovo è legata soprattutto alla famiglia Venosta investita della sua custodia dai Visconti, in particolare Filippo Maria Visconti teneva a battesimo mediante un procuratore venuto da Milano un nipote di Olderico Venosta al quale veniva imposto il nome di Visconte e al quale veniva concesso di portare il cognome dei Visconti e fregiarsi dell’emblema dello stemma. La famiglia da allora assunse il nome di Visconti-Venosta. Il castello non subì assedi o o vicissitudini belliche particolari, fu però decisivo come base di partenza per la sottomissione di Bormio nel 1376. Col nuovo secolo iniziò una progressiva decadenza e malgrado alcuni lavori di riadattamento non si impedì il dilagare delle Leghe Grigie nella valle nel 1512 e nella sua conquista. Il governo dei grigioni impose nel 1526 lo smantellamento parziale delle strutture murarie. Infine, nella guerra di Valtellina (1635), il castello fu coinvolto nelle modifiche attivate dal Duca di Rohan per adattarlo all’utilizzo delle nuove artiglierie. I secoli successivi furono di abbandono e di spoglio per fornire materiale da costruzione alla valle sottostante. Il Castello Nuovo di Grosio però è uno dei meglio conservati della Valtellina. Scavi archeologi condotti tra 1992 e 1997 all'interno del Castello Nuovo hanno portato alla luce i resti di un insediamento sviluppatesi nell'età del Bronzo e nell'età del Ferro (metà del II – fine del I millennio a.C.). Inoltre nei pressi dei castelli si trova la cosiddetta “Rupe Magna”, una delle più grandi rocce dell’Arco Alpino che reca oltre 5.000 Petroglifi che vanno dal IV al I millennio a.C. e che hanno consentito la creazione del Parco delle Incisioni Rupestri.
Coordinate Geografiche decimali
46.291646°
10.264023°
h = 675 m./s.l.m.
I Castelli di Grosio ripresi dal Drone
Drone Aquila 1 in sorvolo sui castelli di Grosio.
Nella provincia di Sondrio, in località Grosio, sorgono a quota collinare Il Castello Vecchio, meglio conosciuto col nome di San Faustino che è quello più antico risalente al X/XI secolo e il castello nuovo, il meglio conservato, fu di proprietà dei Visconti Venosta e fu costruito nel 1350.
Accanto ai castelli, si può ammirare la Rupe Magna, una gigantesca roccia sulla quale sono state rinvenute delle incisioni rupestri risalenti tra la fine del Neolitico (IV millennio a.C.) e l’età del Ferro (I millennio a.C.). La Rupe Magna è una delle rocce incise più grandi dell'intero arco alpino.
Sito di riferimento:
La Visita ai Castelli è libera ma consiglio di effettuare la visita guidata della durata di circa 50 minuti che comprende la visita alla Rupe Magna, la visione delle incisioni rupestri e, soprattutto, l'ottima spiegazione della guida che racconta alla perfezione la storia di quelle meraviglie. Nel mio caso fu Alessandro, una persona molto preparata e appassionata all'argomento.
Una visita merita anche il piccolo museo situato insieme alla reception dove si acquistano i biglietti. Il prezzo di 5 euro è davvero irrisorio per l'ottima visita e l'ottima spiegazione.
A novembre le visite erano due: alle ore 11 e alle 14.
Consiglio sicuramente la visita completa.
Contatti:
Telefono +39 0342 847233
Fax +39 0342 847233
Mobile +39 346 3331405
mail: info@parcoincisionigrosio.it
Grosotto-Tirano - Giugno 2014
Grosotto - Tirano in biciclettta
lungo il sentiero Valtellina
Giugno 2014
Il Parco delle Incisioni Rupestri di Grosio
Il Parco delle Incisioni Rupestri di Grosio: un patrimonio storico culturale da riscoprire e valorizzare.
In memoria del regista Ezio Barbieri e del presidente del Parco del tempo Carlo Rodolfi.
2009 Grosotto yt.mpg
Tour nel borgo di Grosotto in Valtellina,fra le sue architettoniche fontane,i vicoli le sue chiese S.Eusebio,S.Rocco e il Santuario della Beata Vergine delle Grazie ricche di affreschi,dove la sacralità dei luoghi è richiamo di fedeli.
2009 Grosio e Tiolo in Valtellina yt.mpg
Grosio da visitare la parrocchia di San Giuseppe,la villa Visconti Venosta con il suo parco,la chiesa di San Giorgio di cui il campanile del 500,il parco delle incisioni rupestri e i ruderi dei castelli Visconti Venosta e San Faustino.A Tiolo la chiesa della Beata Vergine Maria.
MTB ValGrosina 2017
giro mtb nella bellissima cornice di Grosio del castello e della val grosina
Il re dei coscritti di Grosio
La leggenda narra che nel lontano 2001, il re dei coscritti grosini, animato da insaziabile e selvagginissima furia, organizzò una festa in baita per difendere l'ignoranza e l'analfabetismo, da un nemico sempre più opprimente: la civiltà.
Un saluto a tutti i coscritti del 2001!!
Sui monti di Grosio tra natura e storia
Le campane del duomo di Rocca Imperiale CS suonata alternata delle ore 12.00
Suonata alternata delle 12:00 delle campane di Rocca Imperiale, suonata del Sol3 e Mi4.
Storia: il campanile è l'unica parte esistente del duomo romanico distrutto dai turchi nel 1634. Oggi Rocca Imperiale è la città dei limoni e della poesia, ed è gemellata con l'isola greca di Zante o Zacinto.
Scrittura di Roger Del Bene campanaro di alta qualità.