Sardegna - Il castello di San Michele a Cagliari
Il castello di San Michele è situato sull'omonimo colle, oggi circondato da una notevole quantità di costruzioni, ma un tempo isolato nel territorio nord-occidentale esterno a Cagliari. I recenti scavi hanno riportato in luce i resti di una chiesa alto-medioevale, sulla quale sorse il castello, munito di torri e fossato, dopo la conquista degli Aragonesi, a partire dalla prima metà del secolo XIV. Il complesso fortificato ebbe poi notevoli rimaneggiamenti anche per la necessità difensive e per l'adeguamento delle mura all'evoluzione delle tecniche di guerra. Per l'edificio il periodo più importante e ricco di documentazione è forse il Quattrocento, quando fu utilizzato anche come abitazione dalla famiglia Carroz, alla quale è legata indissolubilmente la sua storia. Abbandonato e progressivamente decaduto, il castello fu usato come lazzaretto durante la peste di Sant'Efisio (1652-'56), ma anche nuovamente fortificato in occasione degli attacchi francesi del Seicento e del Settecento. Usato come caserma nel primo Ottocento, fu cancellato dall'elenco delle fortificazioni nel 1867 per essere venduto al Marchese Roberti di San Tommaso, che lo fece restaurare e fece rimboschire parte del colle con pini d'Aleppo. Nel XX secolo, fu occupato dalla Marina Militare e poi sdemanializzato fino a passare allo Stato e al Comune che a metà degli Ottanta promossero un intervento F.I.O. Fondo di Investimento per l'Occupazione. Oggi il castello conserva le tre torri e la cortina muraria, circondata dal fossato, ma ha subito una profonda trasformazione con strutture di acciaio e policarbonato, che hanno interamente occupato la parte interna dell'edificio.
Castello di San Michele a Cagliari ~ 06 Maggio 2018 | Viaggiare in Sardegna
L'imponente castello di San Michele domina su uno dei colli più alti di Cagliari a 120 di altezza. La struttura è composta da tre torri angolari a pianta quadrata, raccordate da mura in parte diroccate; per la sua costruzione fù utilizzato il calcare delle cave di Bonaria e in parte calcare locale.
La parte più antica è costituita dalle torri di Nord Est e Sud Est, dotate di muri perfettamente squadrati e di miglior fattura, mentre la torre di Sud Ovest è stata realizzata in una fase successiva con una tecnica muraria più grossolana. Il castello é completamente circondato da un fossato, che poteva essere superato solo tramite un ponte levatoio; rimangono le tracce delle scanalature su cui poggiava in uno degli ingressi.
Nel lato Ovest del castello rimangono ben visibili le tracce di due ingressi affiancati, corrispondenti a un edificio a due navate, chiamato secondo la tradizione oratorio di San Michele Arcangelo e che aveva funzione di cappella del castello; era l'antica chiesa presente sul colle prima che il castello venisse costruito.
Storia:
Il primo edificio costruito fù probabilmente una singola torre, risalente al periodo bizantino o primo giudicale ( X secolo ); secondo la tradizione, il castello fù costruito dai pisani nel XII secolo e potenziato nel XIII secolo. La sua funzione era quella di difendere Santa Igia, l'antica capitale del giudicato di Cagliari, situata nell'area lagunare di Santa Gilla.
Nel 1327, dopo la conquista catalana di Cagliari, il re Giacomo II il Giusto concesse a Berengario Carròs la villa di Sinnai in feudo, con la promessa da parte del nobile di realizzare il castello di San Michele con i denari provenienti dalla donazione.
Secondo documenti storici, pare che il Carròs abbia spogliato la chiesa di San Saturnino di Cagliari per abbellire le su.e residenze; tra queste probabilmente vi era anche il castello di San Michele, dimora della famiglia Carròs fino al XVI secolo.
Fù cosi che il castello divenne una delle più lussuose residenze medioevali della Sardegna. L’ultima esponente della famiglia Carroz, che visse come castellana a San Michele, fù la sfortunata contessa Violante. Quando nel 1511 venne a mancare, il castello divenne proprietà della Corona spagnola.
Nel 1652 l'edificio venne utilizzato come lazzaretto durante l’epidemia di peste “di Sant’Efisio” (1652-’56). Fù nuovamente fortificato in occasione degli attacchi francesi tra il 1600 e il 1700, sotto la dominazione prima degli austriaci e poi dei Savoia. Successivamente il castello iniziò una nuova fase di decadenza.
Dal 1820 al 1848 diventò caserma degli invalidi; nel 1895 fù acquistato da un privato, Roberto di San Tommaso, che lo fece restaurare dall’architetto Dionigi Scano ed impiantò sul colle la pineta tuttora esistente.
Negli Anni Trenta il colle ed il castello diventarono di pertinenza militare; alla base del colle, nel lato Est, sono tutt'oggi presenti diversi bunker e al suo interno una stazione radio della seconda guerra mondiale.
Nel 1966 iniziarono i lavori di scavo del castello diretti dall’architetto Renato Salinas, che tra l’altro portarono alla luce marmi e fregi provenienti dalla Basilica di San Saturno di Cagliari, riutilizzati dai Carroz per ripristinare le murature.
Infine nel 1990 si avviarono nuovi lavori di restauro del castello e di riassetto del colle. Oggi, a lavori ultimati, l’interno del castello offre uno spazio per mostre, conferenze ed altre iniziative culturali.
Fonti:
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Castello di San Michele, Cagliari - B&B Wild Sardinia
Castello San Michele, Cagliari - B&B Wild Sardinia
In una posizione dominante sulla città di Cagliari, il castello di San Michele offre degli scenari mozzafiato.
E' possibile visitare il castello per conoscere la sua storia o in occasione delle molteplici mostre anche di carattere internazionale che vengono organizzate di frequente.
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Tour 360° al Castello di San Michele, Cagliari
Il Castello di San Michele sorge su uno dei colli più alti di Cagliari (120 s.l.m.). Il primo impianto, presumibilmente ad una sola torre, risale al periodo bizantino o primo giudicale (X secolo) ed aveva la funzione di difendere Santa Igia, la capitale del Giudicato di Cagliari. Nel 1327, poco dopo la conquista catalana di Cagliari, il castello fu concesso a Berengario Carroz. Successivamente alla caduta del Giudicato d’Arborea, la funzione difensiva diventò secondaria. Fu allora – nel periodo in cui era feudatario il conte Giacomo Carroz – che il castello diventò una delle più lussuose residenze della Sardegna. L’ultima esponente della famiglia Carroz, che visse come castellana a San Michele, fu la sfortunata contessa Violante, la quale morì nel 1511 e il castello fu quindi incamerato tra i beni della Corona spagnola. Nel 1652 fu utilizzato come lazzaretto durante l’epidemia di peste. Nel corso del 1700, prima con gli austriaci e poi con i Savoia, il castello iniziò una nuova fase di decadenza. Dal 1820 al 1848 diventò caserma degli invalidi; nel 1895 fu acquistato da un privato, Roberto di San Tommaso, che lo fece restaurare dall’architetto Dionigi Scano ed impiantò sul colle la pineta tuttora esistente. Negli Anni Trenta il colle ed il castello diventarono di pertinenza militare, mentre nel 1966 iniziarono i lavori di scavo del castello diretti dall’architetto Renato Salinas, che tra l’altro portarono alla luce marmi e fregi provenienti dalla Basilica di San Saturno di Cagliari, riutilizzati dai Carroz per ripristinare le murature. Nel 1990 si avviarono nuovi lavori di restauro del castello e di riassetto del colle. Oggi, a lavori ultimati, l’interno del castello offre uno spazio per mostre, conferenze ed altre iniziative culturali.
Panorama Cagliari Castello di San Michele
Bellissima veduta dal colle del Castello di San Michele a Cagliari- Beautiful view from the park and hill of the Castle San Michele in Cagliari
Cagliari - Castello di san Michele
IL CASTELLO DI SAN MICHELE DI CAGLIARI DI ENNIO PORCEDDU.wmv
Breve storia i video sul castello di San Michele di Cagliari - italia
Moda, Arte, Passione - Castello di San Michele - Cagliari 2017 - Sara Marroccu
E’ Sara Marrocu che ci concede l’onore di una passeggiata floreale che inizia nei negozi eleganti della sua città per finire in una serata all’opera. Ispirata da Verdi, Rossini e Puccini, Sara ha creato questo insieme di abiti: l’Italia non ha fatto crescere soltanto grandi musicisti, ma anche una grande artigiana della sartoria.
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Moda, Arte, Passione - Castello di San Michele - Cagliari 2017 - Giusy Mura
La scuola di Moda Sartoriale presenta Giusy Mura, giovane stilista del corso professionale proveniente da Sassari. Ispirata dai colori e dalla cultura Africana,combinati con l'alto stile italiano, la nostra stilista ci fa vedere abiti comodi e di una creatività molto vivace. Pezzi unici e particolari, stampati e colorati dal sole africano ma che si sposano benissimo con il caldo della nostra terra
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Castello di San Michele. Panorama Cagliari (Pirri)
Parco di San Michele - Castello di San Michele
Via Sirai, 09121 Cagliari
CAGLIARI - CASTELLO DI SAN MICHELE by Fabio Pitzalis
SARDEGNA PARADISO
Lo splendido colle di San Michele dominato dall'omonimo castello.
accompagnato dalla coinvolgete chitarra di Marino De Rosas in Reina Eleonora
musicamatrimoniosardegna.com
Alla scoperta del Castello San Michele di Cagliari
A Cagliari andiamo alla scoperta del Castello San Michele.
Moda, Arte, Passione - Castello di San Michele - Cagliari 2017 - Ludovica Contu
Sono stati i coralli, le conchiglie e i colori del nostro mare sardo che hanno ispirato la giovane stilista cagliaritana Ludovica Contu per farci tuffare in questo mare di vestiti, gonne e camicette. Lasciatevi suggestionare...
CAGLIARI PARCO DI SAN MICHELE
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Il Castello San Michele è un edificio fortificato, risalente al periodo giudicale, che sorge sull'omonimo colle di Cagliari.
Venne edificato nel XII secolo, per difendere la città di Santa Igia, capitale del Giudicato di Cagliari, e venne dato in feudo dalla corona d'Aragona alla famiglia dei Carroz. Il castello, a pianta quadrangolare e circondato da un fossato, aveva in origine quattro torri angolari, di cui attualmente ne restano tre. In seguito fu abbandonato e utilizzato come lazzaretto per la peste. Il colle oggi ospita un parco e il castello è spesso sede di mostre.
Moda, Arte, Passione - Castello di San Michele - Cagliari 2017 - Allieve dal corso Principianti
Moda Arte Passione vi presenta i principianti, che con basilari elementi appresi in un solo trimestre, sono riusciti a creare le loro prime collezioni. MaChiLotta ?!, Claudia e Fabiana , Manuela e Carla ,Valentina, Aleksandra e Scatenarte.
Sardegna - Il Castello di Cagliari HD
Galleria del Colle San Michele a Cagliari ~ 06 Maggio 2018 | Viaggiare in Sardegna
Tra i nuovi “percorsi” esplorabili nella Cagliari Sotterranea durante la manifestazione di Monumenti Aperti, si è di recente aggiunto il tunnel della Marina Militare scavato all'interno del colle di San Michele, meglio conosciuto come Galleria Colle San Michele.
Fù scavata tra la fine degli anni quaranta ed i primi anni cinquanta in vista dell'imminente guerra fredda, e ampliato degli anni successivi. Probabilmente mai entrata in funzione, la sua destinazione d'uso doveva essere quella di caserma sotterranea adibita allo spionaggio.
Sulla cima del colle di San Michele, nel lato Nord Ovest a pochi metri dal castello, sono tutt'oggi osservabili i resti in cemento armato dei basamenti delle lunghe antenne metalliche che dovevano servire alle intercettazioni, collegate alle gallerie sottostanti da oltre 40 metri di profondità.
Nel 1977 l'area del colle di San Michele fù smilitarizzata e con esso la galleria; da allora è divenuta meta di curiosi, appassionati e speleologi che hanno iniziato ad esplorarla e studiarla, in attesa di una reale valorizzazione.
L'ampia galleria fù completamente scavata nella roccia e rivestita in cemento armato; lunga 371 metri, ha uno sviluppo totale di 560 metri ed un dislivello di 49 metri. Al suo interno sono presenti ben 22 ambienti, 4 nella galleria superiore e 16 nella galleria inferiore, la più estesa, tra cui due adibiti a bagni. Una ripida scalinata di 174 gradini collega le due gallerie tra loro, con svolte ampie 45 gradi ( per smorzare l'effetto di un'eventuale esplosione interna ) e alcune postazioni difensive dotate di mitra.
Originariamente la galleria era provvista di tre ingressi: Il primo accesso, l'ingresso principale, si trovava nella parete rocciosa est del colle ed é attualmente inaccessibile a causa di un recente crollo. Il secondo accesso, l'ingresso secondario, è costituito da un pozzo verticale lungo 40 metro dotato di ripidi scalini e situato sulla sommità del colle, nei pressi del parcheggio dell'attuale ristorante. Il terzo accesso, il più basso, doveva essere una seconda uscita di sicurezza. Finito di scavare 8 anni fa', é situato all’altezza del capolinea della linea 5 in via Cinquini e permette un più facile accesso.
Nelle pareti della galleria sono presenti diversi graffiti e scritte lasciate dai visitatori a partire dal 1977 ad oggi, ma l'immagine più significativa é una grande croce nera dipinta su una parete nascosta, con al sotto una scritta incisa con la punta di un chiodo nell’intonaco. Si trova in profondità, un'intercapedine nel corridoio che porta al pozzo secondario, poco oltre un ampio camerone rettangolare ricavato di fianco alla galleria inferiore.
La croce misteriosa
L’iscrizione sotto la croce, incisa a circa 60 centimetri da terra, risulta leggibile solo utilizzando una luce radente e riporta «VACCA TEODORO DA PIRRI. UNA PRECE. 22-8-1953».
Dalle pagine dell’Unione Sarda del 23 agosto ‘53 e grazie alla testimonianza del nipote della vittima, possiamo oggi ricostruire quanto accaduto nella galleria. L'operaio lavorava da circa un anno nel cantiere della Ferrobeton, un’impresa civile che in quel periodo aveva preso in appalto i lavori in galleria per conto dell’Amministrazione Militare, e che negli anni precedenti aveva realizzato diversi rifugi di guerra in città. Era sposato da due anni ed aveva una figlia.
Mentre era intento nel lavoro di perforazione, le armature della galleria cedettero all'improvviso e il giovane fù travolto dal crollo. Trasportato all’ospedale con diverse fratture e ferite, il poveretto mori il giorno stesso per il forte trauma cranico subito nell’impatto con le traversine di ferro sul pavimento della galleria, dopo il crollo dell’impalcatura.
L’impresa si limitò a pagare le spese del funerale, senza altri risarcimenti ai familiari. Furono i compagni di lavoro a dipingere quella croce seminascosta sulla parete ed incidere il suo nome nel punto in cui era avvenuto l’incidente per ricordare il loro sfortunato collega.
Fin dagli anni '80 era in progetto la valorizzazione della galleria, mai attuata, e con essa sarebbe stato un bel gesto quello di apporre una epigrafe a ricordo di quanto accaduto.
Fonti:
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CAGLIARI centro storico Castello
Mamuttones nel castello di Cagliari Sardinia
Mamuttones sfilano nel castello di Cagliari in Sardegna
Cagliari - Quartiere Castello
Il giorno 13/10/2013 nella mia città Cagliari, con degli amici ci siamo ritrovati a fare i turisti per caso, riscoprendo così, le bellezze del quartiere Castello.
Il Castello (Castéddu 'e susu in sardo, tradotto in italiano, Castello di su) è il principale dei quattro quartieri storici della città di Cagliari. Sorge in posizione preminente, su un colle calcareo, a circa cento metri sul livello del mare. Popolarmente il quartiere è indicato senza l'articolo.
I Pisani fondarono questo quartiere nel XIII secolo, lo fortificarono, dotandolo di mura, torri e bastioni e vi trasferirono le sedi del potere civile, militare e religioso dalla decaduta capitale giudicale di Santa Igia. Da allora, sotto ogni dominazione, da quella Pisana (XIII - XIV secolo), a quella Spagnola (XIV - XVIII secolo) e Piemontese (XVIII - XIX secolo), fino al secondo dopoguerra il Castello ha ospitato i palazzi del potere e le residenze nobiliari, tanto da identificarsi con la città, che non a caso in sardo si chiama Castéddu. Al quartiere ancora oggi si accede attraverso le antiche porte medievali, aperte nelle mura che ancora cingono gran parte del perimetro del Castello, isolandolo dal resto della città.
Il Castello ospita attualmente importanti istituzioni, quali la Prefettura e l'aula Consiliare della Provincia di Cagliari nei locali del palazzo Reale, ubicato nella Piazza Palazzo.
La Parrocchia del Castello è intitolata a Santa Cecilia e ha la sua sede nella Chiesa Cattedrale, la chiesa principale dell'Arcidiocesi di Cagliari, anch'essa nella Piazza Palazzo.
Anche l'Università degli Studi di Cagliari ha in Castello la sua sede principale, nel palazzo settecentesco che ospita gli uffici del Rettorato.
Colonna sonora di: Montefeltro - CANTO ALLA LUNA - BALLA E SORRIDI