Châtillon (Valle D'Aosta) CASTELLO DI USSEL - con panoramica su Châtillon e Monte Rosa
Il castello di Ussel, posto su un evidente e scosceso promontorio, incombe da sud sull’abitato di Châtillon.
Costruito da Ebalo di Challant verso la metà del XIV secolo (dato confermato dall’analisi dendrocronologica), il Castello di Ussel rappresenta una svolta nell’architettura militare valdostana. Siamo infatti in presenza del primo esempio in Valle d’Aosta di castello monoblocco, ultima fase evolutiva del castello medievale, che segna il passaggio tra il contemporaneo castello di Fénis e le rigide forme di Verrès. Dopo essere passato più volte dagli Challant ai Savoia e viceversa, il castello venne utilizzato come prigione, fino al completo abbandono. Nel 1983 il barone Marcel Bich, dopo aver acquistato il castello dalla famiglia Passerin d’Entrèves, erede degli Challant, lo donò alla Regione, che ha provveduto al restauro e lo ha adibito a sede espositiva.
A pianta rettangolare di notevoli dimensioni, il castello presenta all’esterno una buona muratura con una fascia sommitale di archetti ciechi, assenti sul lato nord, e bellissime bifore, tutte diverse tra loro, con decorazioni floreali e geometriche. Agli angoli del lato sud (verso la montagna) si trovano due torrette cilindriche aggettanti, in origine collegate tra loro da un camminamento di ronda protetto da una merlatura. Sempre a sud, si trovava anche l’ingresso, sormontato da una caditoia. Il lato nord, che guarda verso Châtillon, presenta due torri quadrangolari leggermente sporgenti, tra le quali, al centro, si eleva il mastio, elemento simbolico della potenza del feudatario. All’interno rimangono i monumentali camini con grandi mensole, posizionati su una medesima linea ascendente in modo da sfruttare un’unica canna fumaria, nonché tracce delle scale e delle divisioni in piani.
Prima del restauro il maniero era pressoché ridotto allo stato di rudere, ma una puntuale indagine archeologica ha permesso di individuare e riproporre la reintegrazione delle lacune. Affiancato alle merlature, è stato attrezzato un percorso pedonale molto suggestivo, dal quale il visitatore può ammirare la piana di Châtillon ed i suoi edifici storici.
Il castello è adibito a sede espositiva ed apre solamente in occasione dell’allestimento di mostre.
Castello Di Ussel & Châtillon (Italia)
Das Aostatal konnte sich nicht entscheiden, ob es nun Herbst oder Winter haben wollte. Auf der Sonnenseite noch grüne Wiesen, auf der Schattenseite bereits ein Flaum Schnee.
Sogar der Schatten der Autobahn wird vom Schnee genutzt, um sich der Herbstsonne zu entziehen.
Hier ein paar spärliche Infos zur Ruine:
Die Italienische Wikipedia bietet hier deutlich mehr Informationen an:
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Castello di Ussel
Il castello di Ussel è uno dei castelli medievali della Valle d'Aosta. Si trova in cima ad un costone roccioso che domina il paese di Châtillon, in posizione tale da garantire il controllo dell'imbocco della Valtournenche e del fondovalle della Dora Baltea.Il castello sorge sopra uno scoglio di serpentinite, separato dal resto della montagna dalla faglia Aosta-Ranzola (di andamento est-ovest) lavorata nel corso dei secoli dal ghiacciaio pleistocenico. Il rilievo è caratterizzato da lenti di magnetite che furono sfruttate in epoche passate attraverso la coltivazione del minerale in galleria: ancora oggi attorno al castello sono visibili alcuni accessi alle miniere.Il castello fu costruito ex novo da Ebalo II di Challant nel 1343, al termine di complicate questioni ereditarie che coinvolsero la famiglia Challant alla morte di Ebalo Magno. Alla sua morte nel 1323 infatti Ebalo Magno nominò eredi i suoi quattro figli Pietro, Giacomo, Bonifacio e Giovanni e i due figli del suo primogenito Goffredo, morto in precedenza, con l'obbligo che ai nipoti Ebalo II e Aimone fosse lasciato metà di tutto l'asse ereditario. Si giunse ad un accordo solo nel 1337, quando i figli di Ebalo Magno riconobbero al nipote Aimone il feudo di Fénis e ad Ebalo i feudi di Saint-Marcel e Ussel.
Ad Ebalo venne riconosciuto il diritto di costruire ad Ussel un castello, ma non prima che fossero trascorsi sei anni dall'accordo, cioè a partire dal 1343. Nei secoli successivi il castello subì la stessa sorte di molti altri manieri della Valle: nel 1470 alla morte di Francesco di Challant, ultimo signore di Ussel, il castello venne adibito a prigione e caserma, ed in seguito abbandonato. Nel 1846 con l'estinzione dalla famiglia Challant il castello e gli altri possedimenti della zona passarono alla famiglia Passerin d'Entrèves, che lo donò infine alla Regione nel 1983. I lavori di restauro iniziarono cinque anni dopo e terminarono nel 1999, grazie ai finanziamenti del Barone Bich, industriale originario di Châtillon famoso in tutto il mondo per le sue celebri penne a sfera Bic. Per volontà dello stesso barone oggi il museo è sede espositiva della cultura e dell'arte valdostana ed ospita pregevoli mostre temporanee durante il periodo estivo, unici mesi in cui il castello è visitabile.
I miei video:
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Italy - Castello di Ussel - Part II
Italy - Castello di Ussel
Il castello di Ussel
Val d'Aosta. Un giro dal Saint Vincent nel verde
Castello di Ussel / Castle of Ussel - Valle d'Aosta - Aerial Video from FPV250v3 with TOPCAM
Il Castello di Ussel (Aosta)
Ussel e il suo magnifico Castello.
Bellecombe e Castello di Ussel
Tour a Bellecombe e Castello di Ussel
Riprese effettuate con EyeCam SD21, Moto Honda CBF 600 S
***** CASTELLO DI FÉNIS (Valle D'Aosta) esterni ed interni
Il castello di Fénis, situato nell'omonimo comune, è uno dei più famosi manieri medievali della Valle d'Aosta.
Noto per la sua architettura scenografica, con la doppia cinta muraria merlata che racchiude l'edificio centrale e le numerose torri, il castello è una delle maggiori attrazioni turistiche della Valle. Il castello di Fénis è uno dei castelli medievali meglio conservati in Italia.
Diversamente da altri manieri della regione, quali Verrès e Ussel, costruiti in cima a promontori rocciosi per essere meglio difendibili, il castello di Fénis si trova in un punto del tutto privo di difese naturali. Questo porta a pensare che la sua funzione fosse soprattutto di prestigiosa sede amministrativa della famiglia Challant-Fénis e che anche la doppia cinta muraria servisse soprattutto in funzione ostentativa, per intimidire e stupire la popolazione.
CHATEAU USSEL VALLE D'AOSTA
Castello di Verrès
Il castello di Verrès, è uno dei più famosi manieri medievali valdostani. Costruito come fortezza militare da Ibleto di Challant nel XIV secolo, fu uno dei primi esempi di castello monoblocco, costituito cioè da un unico edificio, a differenza dei manieri più antichi formati da una serie di corpi di fabbrica racchiusi da una cinta muraria.
Si erge su un promontorio roccioso che domina l'abitato di Verrès e la strada della Val d'Ayas, dalla parte opposta della Dora Baltea rispetto al castello di Issogne, ed esternamente appare come un austero cubo di trenta metri di lato, praticamente privo di elementi decorativi. Nella parte alta del borgo, si trova invece il complesso della Prevostura di Saint-Gilles, realizzato tra il XI e il XIII secolo, che ospita nella cappella sepolcrale di Ibleto di Challant una trifora in pietra, capolavoro del gotico valdostano.
Castello di Verrès HD
ll Castello di Verrès
E’ uno dei più famosi manieri medievali valdostani. Costruito come fortezza militare da Ibleto di Challant nel XIV secolo. Si erge su un promontorio roccioso che domina l'abitato di Verrès. Oltre ad essere di difficile accesso e facilmente difendibile, la sua posizione gli consentiva di controllare il paese sottostante, la valle centrale e la strada che sale lungo la Val d'Ayas, all'epoca importante via di comunicazione.
Esternamente si presenta come un austero monoblocco cubico di 30 metri di lato, circondato alla base da una muraria che racchiude tutta la sommità del picco di roccia. Le pareti, dello spessore di più di 2,5 metri[5][23], sono sormontate da una fila continua di beccatelli, che nascondono una caditoia, e su di esse si aprono bifore medievali e finestre a crociera rinascimentali. Il castello di Verrès è uno dei monumenti più visitati della Valle d'Aosta Nel 1884 il maniero venne utilizzato da Alfredo d'Andrade come uno dei modelli per la Rocca del Borgo Medievale di Torino, A partire dal 1949, ogni anno, a Verrès, in occasione del carnevale, viene rievocato l'episodio durante il quale, il 31 maggio del 1449, Caterina di Challant e suo marito Pietro d'Introd scesero sulla piazza del paese e iniziarono a ballare con gli abitanti del borgo. Durante i quattro giorni del carnevale il castello ospita cene e balli in maschera e la rappresentazione dell'opera Una partita a scacchi di Giuseppe Giacosa.
Valle d'Aosta Cogne e Castello di Ussel drone
CASTELLO Baron GAMBA a Châtillon (Valle D’Aosta) (2/2) ESTERNI E PARCO
Per offrire all’amatissima sposa Angélique Passerin d’Entrèves la possibilità di trascorrere lunghi periodi all’anno vicina agli affetti della famiglia di origine, che risiedeva nel castello di Châtillon, il barone torinese Carlo Maurizio Gamba, decise di costruire una nuova dimora nella stessa località, sulla balza rocciosa denominata Crêt-de-Breil.
Il progetto fu affidato all'ingegnere Carlo Saroldi, torinese di nascita ma « valdôtain de cœur », cui spetta anche la ricostruzione, negli stessi anni, della chiesa parrocchiale di Châtillon.
Iniziato nel 1903, data incisa sul fronte nord dell'edificio e concluso nel 1905, il «grandioso palazzo in pietra nello stile del principio del Seicento»– così come viene descritto in una delle prime guide turistiche della Valle d'Aosta – era munito di tutti moderni comfort, tra cui persino un ascensore, il primo installato nella regione. Il salone di ingresso, con la boiserie decorata da motivi a pergamena e il camino in pietra sul quale è dipinto lo stemma dei proprietari, rendeva omaggio al gusto neogotico che nel coevo Castel Savoia di Gressoney viveva la sua ultima ed eclettica stagione.
Un destino avverso avrebbe infranto i rosei progetti di vita di Angélique e Carlo Maurizio. Colpita da un male incurabile, forse aggravato dal dolore per la perdita della figlioletta Irene, Angélique si spense appena trentasettenne nel 1909, mentre il marito morì improvvisamente, in questo edificio, il 2 dicembre 1928.
In mancanza di eredi diretti, il castello pervenne ai Passerin d'Entrèves, che nel 1982 lo vendettero alla Regione autonoma Valle d'Aosta.
Un importante intervento di restauro, finalizzato a trasformare l'edificio storico in nuova sede museale, che oggi ospita la ricca collezione di arte moderna e contemporanea regionale, è stato curato dalla Soprintendenza per i beni e le attività culturali dell'Assessorato Istruzione e Cultura della Regione autonoma Valle d'Aosta.
I Castelli della Valle d'Aosta
Ecco una carrellata di alcuni dei tanti castelli che si possono ammirare in questa meravigliosa regione.
Se ne possono contare circa una settantina o forse più: all'inizio avevano una funzione prettamente difensiva (castelli gotici del periodo tra il XIV e il XVI secolo) come quello di Verrès o di Ussel (Chatillon) . Poi altri ancora a scopo ostentativo, al fine di mostrare la potenza e la ricchezza del proprietario: con queste caratteristiche si presentano il castello di Fénis e il castello di Issogne.
Attualmente sono visitabili internamente i castelli di Fénis, Issogne, Verrès, Ussel (Chatillon), Sarriod de la Tour (Saint-Pierre), Sarre e il Castel Savoia di Gressoney.
Il famoso Forte di Bard invece è oggi sede di numerosi congressi, mostre ed eventi come ad esempio il famoso Marché au Fort, rassegna enogastronomica dei prodotti tipici valdostani.
Il Castello di Aymavilles
Il castello di Aymavilles è un caratteristico maniero della media valle valdostana situato nel comune omonimo. Costruito su di una collinetta morenica, questo edificio di pianta quadrangolare presenta agli angoli quattro torri cilindriche dotate di merli e beccatelli. Il castello è sito in un'ottima posizione di avvistamento per controllare il passaggio nella valle centrale dove si sviluppava la via delle Gallie, che collegava Milano, allora chiamata Mediolanum, a Lione, anticamente chiamata Lugdunum, nonché verso la val di Cogne, sfruttata per l'estrazione di marmo. Le prime tracce dell'edificio risalgono al 1287. Esso risultava profondamente diverso dalle forme attuali in quanto più somigliante una casaforte quale il castello di Écours a La Salle o il castello di La Mothe a Arvier.
Elda's Weekend in Châtillon, Italy
Il Castello di Saint-Pierre in Valle d'Aosta
Il borgo di Saint-Pierre ospita uno dei castelli più scenografici della Valle d'Aosta, al momento chiuso per lavori di restauro.