DUOMO DI FORLI
Breve filmato
Best Attractions and Places to See in Forli, Italy
Forli Travel Guide. MUST WATCH. Top things you have to do in Forli. We have sorted Tourist Attractions in Luxembourg City for You. Discover Forli as per the Traveller Resources given by our Travel Specialists. You will not miss any fun thing to do in Isle of Skye.
This Video has covered Best Attractions and Things to do in Forli.
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List of Best Things to do in Forli
Casa dei Ricordi - Villa Carpena
San Domenico Museum
Parco Urbano Franco Agosto
San Mercuriale Abbey
Piazza Aurelio Saffi
Palazzo Romagnoli Forli
Cattedrale Di Santa Croce
Santuario Santa Maria Delle Grazie Di Forno
Rocca di Ravaldino
Casa Museo Villa Saffi
Melozzo da Forlì vita e opere realizzate dal 1470 al 1493
Ciao ho realizzato questo nuovo video dedicato al grande artista italiano Melozzo di Giuliano degli Ambrosi, detto Melozzo da Forlì (Forlì, 1438 – Forlì, 1494), è stato un pittore e architetto, massimo esponente della scuola forlivese di pittura nel XV secolo.
Video realizzato da : youtube.com/loretogalleriadarte - loretogalleriadarte.jimdo.com
Buona visione a grazie a tutti per la visita
Brani musicale sottofondo video
Tutti i brani sono a ripetizione per tutto il video
1) Durch die Menge (2007) FRITHJOF BRAUER
2) Next to you (2007) FRITHJOF BRAUER
3) Terminal stop tomorrow (2007) FRITHJOF BRAUER
4) Passing Passion (2010) VAN SYLA
Elenco dei Musei, Chiese e Istituzioni dei dipinti che trovate nel video
Pinacoteca Vaticana, Città del Vaticano
Galleria Nazionale delle Marche Palazzo Ducale di Urbino
Basilica di San Marco Evangelista al Campidoglio, Roma
Chiesa di S. Marco, Roma
Basilica dei Santi Dodici Apostoli
Pantheon, Roma
Palazzo Altemps, Roma
Santa Francesca Romana, Santa Maria Nova, Roma
Basilica della Santa Casa di Loreto ( Santa Casa di Maria di Nazareth)
Cappella di Sant'Elena nella chiesa di Santa Croce in Gerusalemme a Roma
Palazzo del Governo in piazza del Plebiscito ( Piazza del Papa ) Ancona
Chiesa di San Biagio centro storico di Forlì
Pinacoteca Civica, Forlì
Collezione H. Kisters, Kreuzlingen (Svizzera)
Kupferstichkabinett, Berlino
Collezioni private
Ringrazio tutti Musei, Chiese e Istituzioni per il vostro amore e attenzione verso queste bellissime opere d'arte.
Informazioni video :
Questo video non è assolutamente in nessun modo a scopo di lucro.Il lavoro è stato realizzato solo come elogio
alla grande artista italiano Melozzo da Forlì uno dei più importanti artisti della storia dell'arte. Le immagini presenti nel video sono state raccolte a puro scopo divulgativo. Tutti i marchi, loghi, dipinti appartengono ai legittimi proprietari.
Ringrazio Wikipedia e tutti gli utenti che contribuiscono con le fonte dei testi e immagini
ROMA - Basilica di Santa Maria Sopra Minerva
La basilica di Santa Maria sopra si trova in Piazza della Minerva, nelle immediate vicinanze del Pantheon e si tratta di uno dei pochissimi esempi di architettura gotica a Roma.
Nel centro di piazza della Minerva si trova la statua dell'elefantino, opera di Ercole Ferrata su progetto del Bernini, sormontato da un piccolo obelisco egiziano, uno dei nove presenti a Roma.
La basilica è molto conosciuta perché al suo interno ospita le spoglie di Caterina da Siena e del pittore mistico Beato Angelico.
Al suo interno conserva pregevoli opere d'arte tra cui gli affreschi di Melozzo da Forlì e Filippino Lippi.
Importante è anche la statua del Cristo portacroce, opera di Michelangelo.
Dietro la Sacrestia c'è la suggestiva Stanza di Santa Caterina, ricostruita nel 1637 con le mura stesse della camera ove morì .
Filmato con Sony RX10M3 in 4K.
Musica:
Courage and Willpower by Keys of Moon |
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Attribution 4.0 International (CC BY 4.0)
#roma #rome
Santuario Madonna del Fuoco di Forlì
Santuario Madonna del Fuoco di Forlì
FORLÌ: Il neo-vescovo monsignor Livio Corazza si insedierà il 22 aprile
E’ tutto pronto a Forlì per la cerimonia di insediamento di monsignor Livio Corazza, consacrato vescovo solo pochi giorni fa, il 17 marzo scorso, e inviato alla guida della diocesi di Forlì-Bertinoro direttamente da Papa Francesco. Il nuovo prelato domenica 22 aprile si insedierà ufficialmente dapprima incontrando i giovani della diocesi e dopo celebrando la sua prima messa da vescovo all'interno di quella che sarà la sua nuova cattedrale, dedicata alla Santa Croce di Gerusalemme. Un nuovo cammino che comincia all’insegna del motto episcopale scelto da Sua Eccellenza: In te domine speravi. Fede, Speranza e Carità per monsignor Corazza si intrecciano in un unico grande mandato, che diventa scelta per lo stile del ministero pastorale.
Basilica s Croce in Gerusalemme, Baldassarre Peruzzi, Mosaico Cappella di sant'Elena manortiz
Mosaici a fondo dorato realizzati su disegno di Baldassarre Peruzzi e forse in parte su disegno di Melozzo da Forlì: Cristo Benedicente, gli Evangelisti , Storie della Croce , S.Silvestro, S.Elena con la Croce adorata dal card. Carvajal - committente dell'opera - S.Pietro e S.Paolo.
Forlì chiesa della Madonna del Fuoco Madonna dei Miracoli
La Madonna del Fuoco è un'immagine della Beata Vergine con Bambino, venerata a Forlì e considerata la protettrice della città.
L'immagine è una delle più antiche xilografie oggi esistenti: scampata a un incendio divampato durante la notte in una scuola della città, è conservata nel
duomo di Forlì. A memoria di tale evento, dalle finestre delle abitazioni forlivesi vengono esposti uno o più lumini rossi, lasciati ardere durante la notte tra il 4 e il 5 febbraio. Dove un tempo vi era quella scuola, sorge la chiesa del Miracolo della Madonna del Fuoco.
L'immagine della Madonna, una xilografia su carta sostenuta da una tavoletta di legno, era esposta fin dal 1425 sul muro di una scuola di Forlì dove insegnava un tal Mastro Lombardino da Riopetroso. Durante l'inverno, all'interno della scuola veniva acceso un focolare in modo da poter riscaldare gli alunni. Probabilmente quella sera, al terminare delle lezioni, non ci si assicura che le ceneri siano ben spente. Durante la notte del mercoledì 4 febbraio 1428 si sviluppa perciò un incendio che avvolge la scuola, distruggendola. La popolazione accorre per circoscrivere il fuoco e salvare tutto ciò che è possibile. L'incendio però dura più giorni e della scuola rimangono solo le macerie annerite. Desta perciò grande stupore rinvenire l'immagine della Madonna praticamente intatta. Fra i testimoni, vi è il celebre Ugolino Urbevetano da Forlì.
Il Governatore della città, il Legato pontificio Monsignore Domenico Capranica, ordina di traslare l'immagine nel duomo della città con una solenne processione, tenuta l'8 febbraio.
Alla fine del Quattrocento Caterina Sforza decide, in onore della Madonna del Fuoco, di dar vita alla Compagnia dello Spirito Santo, composta da otto sacerdoti, e alla Congregazione di Carità.
L'immagine rimane esposta per i primi tempi nella Cappella di San Bartolomeo, nel duomo cittadino; in seguito, dal 1619 al 1636, viene approntata, nella navata sinistra della chiesa, la costruzione di una cappella per ospitare e venerare la Patrona della città. In memoria dell'avvenimento viene eretta in Piazza Maggiore (l'attuale Piazza Aurelio Saffi) una colonna con statua in marmo dedicata alla Madonna (rimossa nel 1909 e successivamente, all'epoca del vescovo Raimondo Jaffei, reinnanlzata in Piazza del Duomo).
Due giorni prima i bambini di tutte le scuole di Forlì attaccano un disegno (relativo alla storia della Madonna del Fuoco) alla ringhiera che si trova attorno alla statua della Madonna.
Immodest Dancing in Sanctuary of Forli Cathedral
This clip was recorded at Cattedrale di Santa Croce (Holy Cross Cathedral) in Forlì, Italy. Information about the cathedral here: For information about the false Vatican II church, check out our web site at NovusOrdoWatch.org.
FORLI': Centinaia di persone hanno accolto il nuovo vescovo Corazza | VIDEO
Calda accoglienza a Forlì per il nuovo vescovo di Forlì-Bertinoro, monsignor Livio Corazza. Originario di Fiume Veneto, il 64enne Corazza è il 77esimo vescovo della diocesi di Forlì, 73esimo della diocesi di Bertinoro e dopo l’unificazione, avvenuta nel 1986, quarto vescovo della diocesi di Forlì-Bertinoro. Dopo 12 anni il vescovo Lino Pizzi ha lasciato Forlì per tornare nel modenese dove nel 1966 era divenuto sacerdote. Il nuovo vescovo ha incontrato i giovani in piazza Saffi che lo hanno sottoposto a una prova particolare. Sapendo della sua passione per il gioco del calcio durante l'adolescenza gli hanno chiesto di calciare un pallone in una piccola porta nella quale c'erano due improvvisati portieri, il vicario don Pietro Fabbri e il sindaco Davide Drei. Mons. Corazza ha poi reso omaggio alla basilica di San Mercuriale, primo vescovo di Forlì e qui ha parlato davanti al municipio.
Chiusi Cattedrale di San Secondiano
Chiese di SAN MINIATO (Pisa) (1/5): DUOMO - Cattedrale di Santa Maria Assunta e di San Genesio
Interno.
L'interno ha uno sviluppo architettonico neorinascimentale, frutto soprattutto dei lavori ottocenteschi di Pietro Bernardini, con decorazioni in stile barocco. La pianta è a croce latina, con l'aula divisa in tre navate delle quali le laterali di pari dimensioni. Il paramento interno in cotto e i pilastri ottagonali originali furono coperti da nuove decorazioni nei secoli XVIII-XIX.
Le tre navate sono separate da due serie di archi a tutto sesto poggianti su colonne ioniche in finti marmi policromi e sono coperte con soffitto a cassettoni riccamente intagliato e dorato, originario del XVII secolo. La navata centrale, al di sopra delle arcate, presenta, tra oculi, affreschi ottocenteschi.
Sculture.
A metà della navata centrale, a destra, si trova il pulpito marmoreo di Amalia Dupré che presenta, sopra il parapetto, dei bassorilievi. Alla stessa artista sono da riferire alcuni monumenti funebri nelle navate, progettati da suo padre Giovanni Duprè e legati ad alcuni sanminiatesi illustri: Jacopo Buonaparte, il vescovo Giovan Francesco Maria Poggi, il chimico Gioacchino Taddei e il poeta Pietro Bagnoli.
L'antico pulpito, firmato Giroldo da Como e datato 1274, è oggi nel Museo diocesano.
La fonte battesimale marmorea, all'inizio della navata, è a forma di vaso, scolpita da Giovan Battista Sandrini nel 1639. Nel braccio destro del transetto un'acquasantiera duecentesca.
Il presbiterio, che occupa la crociera, è delimitato da una balaustra in marmi policromi e presenta, sotto l'arco absidale, l'altare maggiore baroccoin marmi policromi sormontato da un pregevole Crocifisso ligneo di scuola pisana del XVIII secolo e situato alle spalle della cattedra episcopale in legno dipinto. Nell'abside, si trovano gli stalli lignei del coro.
Pitture.
Tra le pale d'altare spiccano la Deposizione di Francesco d'Agnolo detto lo Spillo, fratello di Andrea del Sarto (nella cappella a sinistra del transetto, 1528), l'Adorazione dei pastori di Aurelio Lomi (prima cappella a destra), la Reserrezione di Lazzaro di Cosimo Gamberucci (prima cappella sinistra), il Battesimo di Cristo di Ottavio Vannini con la collaborazione di Orazio Samminiati (cappella del fonte battesimale).
Le cappelle del Suffragio, di San Filippo Benizi (prima a destra) e di San Francesco di Paola (prima a sinistra) furono affrescate da Anton Domenico Bamberini sotto il vescovato di Giovan Francesco Maria Poggi tra Sei e Settecento con affreschi a monocromo e storie della vita dei rispettivi santi titolari. La cappella di San Rocco (prima a destra) ha una cupoletta con decori in stucco e affreschi di Giovan Camillo Sagrestani, che dipinse anche le tele sull'altare e sulle pareti laterali (Storie di san Rocco).
Oltre la crociera, coperta con volta a vela affrescata con, nei pennacchi, Angeli e, al centro, l'Assunzione di Maria, in corrispondenza della navata centrale, si trova l'abside rettangolare, inserita all'interno della Torre di Matilde e coperta con volta a botte affrescata da Annibale Gatti.
Madonna di Pietralba - La storia del Santuario dal 1553 ai giorni nostri narrata da un frate
Il Santuario della Madonna di Pietralba (in tedesco Wallfahrtsort Maria Weißenstein, in ladino Santuarie de Baissiston) è uno dei principali santuari in Alto Adige, collocato a 1 520 m s.l.m., tra i paesi di Nova Ponente e Monte San Pietro (Petersberg) Bolzano . La storia - Il Santuario fu fondato nel 1553, dopo il ritrovamento della statuetta miracolosa, una Pietà in alabastro, effettuato da un contadino del luogo, Leonhard Weißensteiner (da cui il nome del santuario), al quale sarebbe apparsa la Vergine Maria, guarendolo dalla sua malattia. A titolo di ringraziamento, la Madonna gli avrebbe chiesto di erigere una chiesetta, dove coloro che lo volessero potessero andare a lodarla e invocarla. Tale cappella divenne ben presto molto frequentata, tanto che fu necessario costruire un edificio più grande.
I lavori iniziarono nel 1638, furono completati nel 1654 e la sua consacrazione si ebbe nel 1673. Il convento fu invece costruito nel 1722. Questa nuova chiesa comprende tuttora una vetrata dove si può ammirare una statua della Madonna Addolorata con Gesù deposto dalla croce sulle sue ginocchia, la cappella originaria costruita da Leonhard, l'altare maggiore con foglie in oro e argento, affreschi di Adam Mölk, del Pussjäger, di A. Siber e di F. Haider. Il luogo fu rilevato nel 1718 dall'Ordine dei servi di Maria di Innsbruck. Nel 1787 il santuario fu soppresso dall'imperatore Giuseppe II e la statuetta fu trasferita a Laives; la chiesa fu profanata e adibita a deposito legname.
Nel 1836 il santuario, riacquistato dai servi di Maria di Innsbruck, torna a essere un luogo di preghiera; nel periodo fascista i monaci di lingua tedesca furono sostituiti con monaci di lingua italiana, appartenenti ai servi di Maria di Vicenza, che lo curano ancora oggi.
Il 24 agosto 1885 una copia della statua della Madonna Addolorata fu nuovamente collocata nella chiesa, assieme a una processione che ha coinvolto oltre 130 sacerdoti e 15.000 credenti, con la presenza dell'allora vescovo della diocesi di Trento Giovanni Giacomo della Bona. In occasione di una visita di papa Giovanni Paolo II, il santuario fu elevato alla dignità di basilica minore. In preparazione del Giubileo del 2000 fu rinnovato l'ostello della gioventù e la casa del pellegrino.Dal 1993 al 22 febbraio 2012, padre Lino Pacchin è stato il priore del santuario. Nel suo futuro i servi di Maria gli hanno affidato l'incarico di priore provinciale di tutti i santuari della Lombardia e del nord-est. Fisicamente padre Lino è stato spostato al santuario della Madonna di Monte Berico, a Vicenza.Tuttora presso il santuario vi sono corridoi con centinaia di ex-voto, ovvero le testimonianze di gratitudine della gente verso la Madonna. Accanto alla basilica, si trova la cappella di San Pellegrino Laziosi, patrono dei malati di tumore, e un luogo denominato penitenzieria dove si ha la possibilità di potersi confessare.
Il Santuario è affidato alla custodia dei frati Servi di Maria.
Eric Clarks Travel Videos - Rome Italy - Basilica of the Holy Cross. Actual nail and thorns in JESUS
Santa Croce In Jerusalem / Basilica of the Holy Cross
Eric Clarks Travel Videos - Rome Italy - Santa Croce In Jerusalem / Basilica of the Holy Cross
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From Wikipedia
The Basilica of the Holy Cross in Jerusalem or Basilica di Santa Croce in Gerusalemme, (Latin: Basilica Sanctae Crucis in Hierusalem) is a Roman Catholic minor basilica and titular church in rione Esquilino, Rome, Italy. It is one of the Seven Pilgrim Churches of Rome.
According to tradition, the basilica was consecrated circa 325 to house the relics of the Passion of Jesus Christ brought to Rome from the Holy Land by Empress St. Helena, mother of Roman Emperor Constantine I. At that time, the Basilica's floor was covered with soil from Jerusalem, thus acquiring the title in Hierusalem; it is not dedicated to the Holy Cross which is in Jerusalem, but the Basilica itself is in Jerusalem in the sense that a piece of Jerusalem was moved to Rome for its foundation. The most recent Cardinal Priest of the Titulus S. Crucis in Hierusalem was Juan José Omella, since 28 June 2017.
At one time the site of the temple of El Gabal, or Sol Invictus, the god of Emperor Elagabalus, the Basilica was later built around a room in Empress St. Helena's imperial palace, the Palazzo Sessoriano, which she converted into a chapel circa AD 320.[1]
Relics were once in the ancient St. Helena's Chapel, which is partly subterranean. Here the founder of the Basilica had some soil from Calvary dispersed. Some decades later, the chapel was converted into a basilica, called the Heleniana or Sessoriana. In the eighth century, the basilica was restored by Pope Gregory II.[2] After falling into neglect, the Pope Lucius II (1144-5) restored the Basilica. It assumed a Romanesque appearance, with a nave, two aisles, belfry, and porch. The Cosmatesque pavement dates from this period.
In the vault is a mosaic designed by Melozzo da Forlì before 1485 depicting Jesus Blessing, Histories of the Cross, and various saints. The altar has a huge statue of St. Helena, which was obtained from an ancient statue of the pagan goddess Juno discovered at Ostia.
The Basilica was also modified in the 16th century, but it assumed its current Baroque appearance under Pope Benedict XIV (1740–58), who had been its titular prior to his elevation to the Papacy. In 1601, during his first stay in Rome, Peter Paul Rubens completed his first altarpiece commission, St. Helena with the True Cross for the Chapel of St. Helena.[3] Rubens was commissioned by Archduke Albert of Austria to paint an altarpiece with three panels for the Chapel. Two of these paintings, St. Helena with the True Cross and The Mocking of Christ, are now in Grasse, France. The third, The Elevation of the Cross, was lost.
New streets were also opened to connect the Basilica to two other Roman major basilicas, namely, San Giovanni in Laterano and Santa Maria Maggiore. The façade of the Basilica, which was designed by Pietro Passalacqua and Domenico Gregorini,[4] shares the typical late Roman Baroque style of these other basilicas.
In May 2011, the Cistercian abbey linked to the Basilica was suppressed by a decree of the Congregation for Institutes of Consecrated Life and Societies of Apostolic Life, following the results of an apostolic visitation prompted by years of serious problems, including significant liturgical disputes. According to a Vatican spokesman, an inquiry found evidence of liturgical and financial irregularities as well as lifestyles that were probably not in keeping with that of a monk.[5] According to Il Messaggero, Simone Fioraso, an abbot described as a flamboyant former Milan fashion designer, transformed the church, renovating its crumbling interior and opening a hotel, holding regular concerts, a televised bible-reading marathon and regularly attracting celebrity visitors with an unconventional approach.[5]
Several famous relics of disputed authenticity are housed in the Cappella delle Reliquie, built in 1930 by architect Florestano Di Fausto, including part of the Elogium or Titulus Crucis, i.e. the panel which was hung on Christ's Cross (generally either ignored by scholars[6] or considered to be a mediaeval forgery[7]); two thorns of the Crown of Thorns; part of a nail; the index finger of St. Thomas; and three small wooden pieces of the True Cross. A much larger piece of the True Cross was taken from the Basilica on the instructions of Pope Urban VIII in 1629 to St. Peter's Basilica, where it is kept near the colossal statue of St. Empress Helena sculpted by Andrea Bolgi in 1639.[8]
FERRARA - Basilica di Santa Maria in Vado
FERRARA - La Basilica di Santa Maria in Vado filmata con Sony a65 in 1080p.
Il nome deriva da un guado (vado) del Po, che si trovava nelle vicinanze.Nel 1171 fu sede di un miracolo eucaristico: spezzando l'ostia consacrata durante una funzione religiosa, da essa zampillò sangue bagnando la volta che copriva l'altare.
La chiesa venne costruita nel 1495 da Biagio Rossetti, dopo aver parzialmente demolita la chiesetta di Santa Maria Anteriore che si trovava sulla stessa area.L'interno è riccamente decorato, con tre navate, transetto e abside.
Sull'altare maggiore si trova la pala raffigurante l'Annunciazione opera di Camillo Filippi, padre di Bastianino, datata non oltre il 1560.
Il braccio sinistro del transetto ospita un organo monumentale cinquecentesco, mentre il braccio destro è sede del santuario del Preziosissimo Sangue, che incorpora la volticina, dove si presume che le macchioline miracolose siano ancora visibili. Questa ricca cappella è dotata di scaletta per salire al livello delle macchie miracolose. ( Wikipedia)
Il Crocifisso di San Damiano ad Assisi
Il Crocifisso di San Damiano ad Assisi
Church of the Eremitani, Padua, Veneto, Italy, Europe
The Church of Saints Philip and James, known as Church of the Hermits or simply the Hermits is a Catholic place of worship that rises in the medieval square Hermits in Padua. Titrated to Saints Philip and James the Less, was built starting in 1264 as a church of the Order of Hermits of St. Augustine who had north of the church their great monastery now occupied by the Civic Museum of the Hermits. The Augustinian order ruled the church until 1806. Today the church enjoys title parish and is governed by the secular clergy of the diocese of Padua. According to tradition, the construction was completed under the guidance of Fra 'John of the Hermits. The building, an extraordinary example of the style classical that developed in Padova old town, hosts significant works of art, including the first works of Andrea Mantegna. Inside lie the remains of among other cavalier Zanino from Peraga, Ilario Sanguinacci, Jacopo da Forli, the Humanist Marco Mantova Benavides, the noble Vittoria Accoramboni, the physician and biologist Antonio Vallisneri, singer and composer Barbara Strozzi. The church has been hit heavily by an Anglo-American air raid in 1944. In Padua totaled two congregations that will form the Magna Unio of the Augustinians in 1256, the Guglielmites allocated's Santa Croce and giamboniti, in the city since at least 1242, who settled on the site of the Arena founding the house of St. Mary of Charity , initial name of the complex Augustinian Padua. Little is known of the primitive structures of the church and convent. The current church was built at public expense in 1276, as evidenced by the municipal statute of June 7, 1276 and was completed around 1306 by Brother John of hermits with the construction of the wooden ceiling and the facade, characterized by pseudo-lodge with stone arches which also runs along the south side. Starting from 1509 rectors and members of the city you agreed every year, on July 17, the day of St. Marina to celebrate the resistance against the Imperial during the War of the League of Cambrai and, since 1571, also to celebrate the victory at the Battle of Lepanto. Here he was greeted Henry III of Valois traveling to France to surround you with the crown (1574) and later came here to pray to St. Francis de Sales, when he was a university student from the nearby street where he lived Zabarella. In the adjoining convent stayed Martin Luther passing in Padua in his journey to Rome. The brothers were driven from their home by the decree of suppression Napoleonic dated June 28, 1806. The church was reopened in 1808 and converted into complex cloistered military barracks (barracks Gattamelata). The church and convent were severely damaged dall'incursione air 11 March 1944; the damage was very heavy: were partly distutte the facade, the ceiling and the apse and the chapels completely Dotto and Ovetari. The church has been fully restored after World War II. The interior consists of a single nave, with a ship's hull ceiling rebuilt after World War II following the original model. To the right and left of the entrance are preserved the two tombs of Ubertino and Jacopo II (sometimes also called James) from Carrara, transported here from the destroyed church of St. Augustine in the early nineteenth century: they were made, respectively, in around 1345 and in 1351, by the Venetian sculptor Andriolo de Santi, two other artists from the Venetian and Lombard Bonino from Campione to which you are assigned the two Madonna and Child in the central niches of the sarcophagi. In the chapel of the family Cortellieri, located on the right part of the nave, there are some remains of a series of paintings made by Giusto de 'Menabuoi around 1370 depicting the Glory of St. Augustine with the Virtues and the Liberal Arts. On the left side of the nave is preserved an ancient clock. The main chapel is decorated with a cycle of frescoes by Guariento that after the destruction of war covers only the left wall (north), the Stories of St. Philip and St. Augustine in the three upper registers and in the socket in monochrome and allegories of Planets Age of man: this part of the decoration is clearly influenced by little far Giotto frescoes in the Scrovegni Chapel. The façade is open at the top by a canopy, while the bottom has a pseudo stone porch with five arches, in the middle there is the entrance, while the side of the tombs. The southern side portal, Renaissance, is decorated by twelve high reliefs depicting the months, by the Florentine Niccolò Baroncelli and dates back to 1422.
NO EOLICO SELVAGGIO - Santa Croce del Sannio (BN) 13/10/2016
L'area a confine tra il Sannio e Molise caratterizzata dalla presenza del Regio Tratturo, su cui la competente Soprintendenza ha avviato il procedimento di “Dichiarazione di interesse di particolare importanza di Bene Archeologico” , a due passi c'è il Parco del Matese, l'area archeologica di Saepinum - Altilia, i Siti di Inmportanza Comunitaria. Infine c'è una agricoltura con prodotti di qualità, il 13 ottobre è stata la volta proprio degli agricoltori che, chiamati dalla Coldiretti, CIA, Confagricoltura, sono scesi in piazza, con i loro trattori, per fare sentire la propria voce
Eremo di Ronzano, Bologna, Emilia Romagna, Italy
L’Eremo di Ronzano è un eremo consacrato al culto cristiano cattolico, che si trova a circa 2 chilometri a sud del centro storico di Bologna su un colle adiacente al Colle della Guardia (dove sorge il Santuario della Madonna di San Luca), tra una fitta vegetazione di querce secolari, castagni e cipressi.
Le origini: Etruschi e Romani[modifica | modifica wikitesto]
Il luogo fu frequentato, oltre che da Etruschi e Romani, sin dalla prima Età del Ferro di cui è testimonianza una spada di bronzo conservata al Museo Civico Medievale. La spada venne trovata nel 1848 dal conte bolognese Giovanni Gozzadini. La presenza delle due civiltà è testimoniata dal ritrovamento di numerosi reperti Etruschi, vasi a vernice nera, e Romani, urne cinerarie e di olle vinarie.
Il toponimo Ronzano deriverebbe da Arruntiani fundus, fondo di proprietà della famiglia Arruntia.
Il Medioevo[modifica | modifica wikitesto]
Ma fu una nobile bolognese, Cremonina Piatesi che si rifugò a Ronzano nel 1140 con cinque compagne e vi fondò un romitorio e una cappella. Nel 1209 la pronipote Raimondina fondò la chiesa. Figura di rilievo è anche Diana d'Andalò de' Carbonesi, sorella di Loderingo d'Andalò de' Carbonesi. Le spoglie di Diana vennero rinvenute dal conte Gozzadini nel 1851.
Cesena, è rivolta per le campane elettroniche in Chiesa - La vita in diretta Estate 12/08/2019
È rivolta da parte di alcuni parrocchiani della Chiesa Di San Bartolo contro il suono delle campane. Quelle campane martellanti, che rintoccano ogni mezzora dalle 8 alle 20 sono insopportabili, si lamenta una fedele facendosi portavoce del disagio di molti. Il parroco, don Agostino Galassi, replica: Ma come? In tanti mi hanno detto grazie per avere fatto installare le campane elettroniche che riproducono fedelmente le sonorità delle campane vere... Eravamo ormai l'ultima parrocchia in città ad avere ancora il dispositivo manuale e qualche mese fa ci siamo adeguati.
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