Best Attractions and Places to See in Cesena, Italy
Cesena Travel Guide. MUST WATCH. Top things you have to do in Cesena . We have sorted Tourist Attractions in Cesena for You. Discover Cesena as per the Traveler Resources given by our Travel Specialists. You will not miss any fun thing to do in Cesena .
This Video has covered Best Attractions and Things to do in Cesena .
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List of Best Things to do in Cesena, Italy
Biblioteca Malatestiana
Fontana Masini
Rocca Malatestiana
Piazza del Popolo
Museo Musicalia
Orogel Stadium Dino Manuzzi
Abbazia del Monte - Cesena
teatro Alessandro Bonci
Ponte Vecchio
Cattedrale San Giovanni Battista Cesena
CESENA: Al via la Festa di San Giovanni | VIDEO
A Cesena centro storico preso d'assalto per la tradizione fiera di San Giovanni.
Giostra di Cesena : “Cavalleria, Giostre e Tornei” - Giovanni Battista Tomassini e Daniele Molinari
Conferenza storica “Cavalleria, Giostre e Tornei” a cura di Daniele Molinari organizzatore della Giostra all’Incontro di Cesena e e Giovanni Battista Tomassini caporedattore del TG3 Rai Cultura ed autore de “ Le opere della Cavalleria “
La conferenza si e’ tenuta il 19/05/2019 alla Biblioteca Malatestiana di Cesena (Patrimonio UNESCO), nel contesto più ampio dell’ edizione 2019 della storica Giostra d’Incontro di Cesena.
Il Palio di Cesena (1316) e la sua Giostra d’Incontro di Cesena (1465-1838 ...ed ancora oggi)
“Et die Martis VI Julii fecerunt currere Stanfortem blancum apud Bagnolum de Laguduceo ibi in exercitu existendo in Festivitate Beati Severi Episcopi Caesenatis”.
...e martedì 6 luglio fecero correre un palio bianco presso Bagnolo di Lagoduzzo, dove si trovava l’esercito, in occasione della festività di San Severo, vescovo di Cesena.
(Annales Caesenates, Anno 1316)
Il 6 luglio 1316 fu corso il primo Palio della storia di Cesena di cui si abbia notizia. Da lì è cominciata un’avventura che, in diverse forme, è durata per secoli.
Il 9 dicembre 1465 Cesena ebbe il privilegio - concesso con Bolla di Papa Paolo II - della Giostra d’incontro, da tenere ogni anno per sempre (Bolla papale visibile all'archivio di stato di Cesena).
La Giostra d’Incontro era il classico torneo cavalleresco di origine medievale, quello che rimanda a Re Artù e Lancillotto, al Parsifal, all’amor cortese: due cavalieri in armatura e lancia si scontravano cercando di abbattersi.
Ogni anno si ripeteva la festa nella meravigliosa cornice di Piazza Maggiore (oggi del Popolo), preceduta da un corteo storico o tematico, e a volte si correvano giostre speciali per onorare ospiti importanti: regine, ambasciatori, Legati, principi … .
La Giostra si tenne ogni anno dal 1465 fino al 1838, e Cesena fu l'ultima città d’Italia e del mondo a mantenerla viva.
Dopo un periodo di oblio la Giostra d’Incontro e il Palio di Cesena sono usciti dagli archivi e dai dai manoscritti per rinascere a nuova vita.
Si tratta di una tradizione unica e eccezionale per pregio, antichità e durata, che non teme confronti con nessuno.
Ai nuovi cavalieri cesenati il compito di farla conoscere e riportarla ai fasti di un tempo.
Chi volesse calarsi dentro la storia del Palio di Cesena e della sua gloriosa Giostra d'Incontro, per studio, per diletto o per semplice spirito di appartenenza o di avventura, puo' contattarci direttamente e ritagliarsi per tempo il suo spazio. Contattateci subito.
Cesena, chiesa del Suffragio
Un Capolavoro del Rococò italiano con un capolavoro di Corrado Giaquinto, artista raffinatissimo. Stucchi di Antonio Trentanove da Rimini. Cesena, una città messa in ginocchio da un sindaco incapace di intendere ma capace di volere, quello che decide lui e la sua cricca.
Cesena in Fiera
CESENA IN FIERA- Ritorna ogni anno ad inizio estate nelle vie del centro storico della città come uno degli appuntamenti più graditi dai cesenati e dai turisti, e contenitore per proposte di operatori economici e Associazioni del volontariato.
Per Cesena è un momento di incontro, festa e l'occasione per fare qualche buon acquisto fra i tanti espositori che proporranno ogni genere di prodotto, nei giorni e nelle notti che ruotano attorno al 24 giugno, festa del Santo Patrono.
Cesena in Fiera, ispirata dalla tradizionale Fiera di San Giovanni, è una grande festa che coinvolge la città e un consolidato evento di commercio, intrattenimento e cultura.
Le origini della fiera
Da tempo studi romagnoli parlano di San Giovanni come una fiera dalle origini lontane, probabilmente pre-cristiane, volta a festeggiare il solstizio d'estate, momento di gaudio per la rinascita della Natura dopo l'inverno che un tempo si deificava nelle divinità pagane e regolava con i suoi ritmi tutte le attività umane.
Nel tempo la sagra cittadina si è sviluppata attorno al culto verso il Battista, titolare della Cattedrale almeno fin dal 1159, privilegiando una festa religiosa per il notevole flusso di fedeli e pellegrini che la stessa riusciva a mettere in movimento.
Per anni sono stati ricercati documenti cartacei che potessero ricostruire con certezza la storia dei numerosi percorsi evolutivi che la festa ha affrontato nei secoli, ma senza ritrovamenti le uniche informazioni erano pervenute da giornali dell'800 e dalle memorie dei nonni. Per questo motivo è di grande interesse la recente scoperta dello storico Claudio Riva che, a seguito di ricerche negli Archivi di Stato del Comune di Cesena, ha rinvenuto quattro bandi che regolamentavano i commerci della fiera tra cui il più antico risalente al 5 giugno 1638, quando Cesena era una piccola città di provincia dello Stato Pontificio.
In quel periodo, come si evince dal bando del 1638, la fiera veniva indetta dei Conservatori (la più alta carica cittadina), durava quindici giorni e si snodava lungo la contrada della Cattedrale (oggi Corso Mazzini e Corso Garibaldi) con un'esposizione di vasellame in terracotta, produzione molto importante per la città, tanto che la fiera veniva appunto detta delle vase.
Nel seicento infatti il vaso veniva chiamato al femminile: la vasa, le vase; dizione che trova ancor oggi corrispondenza nella voce dialettale al vesi.
Per la fiera i vasai, sia cesenati sia forestieri, godevano dell'esenzione dalle tasse o gabelle, ma venivano soggetti a severe pene pecuniarie se sorpresi a vendere merce al di fuori degli spazi predisposti in fiera.
Tradizioni e credenze
Grazie alla particolare disposizione degli astri celesti le interpretazioni popolari anticamente vedevano la notte di San Giovanni (tra il 23 e il 24 giugno), la notte più corta dell'anno, come una sorta di finestra tra il mondo dei vivi e dei morti, rendendo particolarmente efficaci i riti magici e i presagi sul futuro.
Era dunque possibile vedere aggirarsi per il paese streghe e spiriti misteriosi, non concepiti però come presenze nemiche tanto che, se incontrati dai pochi coraggiosi che uscivano al buio, andavano semplicemente salutati con la cordiale formula Ben sta l'inforcato.
Sono numerosi i riti e le credenze popolari che questa notte ha portato con sé nel tempo, alimentati da un' intensa atmosfera di magia ed occulto. Pare ad esempio che rotolarsi nudi sulle erbe bagnate della rugiada di quella notte protegga dalle malattie cutanee, o ancora che ventiquattro spighe di grano raccolte nella notte e custodite tutto l'anno servono come amuleto contro le sventure. Dolcissima una credenza caduta ormai in disuso riguarda le fanciulle in età da marito: bagnandosi di rugiada gli occhi, possono vedere il viso dell'uomo che sposeranno, almeno nei loro sogni. Ricordiamo poi l'usanza di trarre auspici dalla chiara d'uovo fresco che , fatta scivolare dentro un vaso riempito con l'acqua di sette pozzi e lasciata sul davanzale della finestra tutta la notte, è in grado di pronosticare il futuro a seconda della forma assunta.
Simboli della festa di San Giovanni, rimasti tutt'oggi nella tradizione della sagra, sono aglio (usato come antidoto contro il malocchio, streghe e vampiri) e la profumatissima lavanda, affiancati agli inizi dell'800 dal fischietto di zucchero rosso, di solito a forma di ochetta, il cui colore è determinato dal fatto che rappresentava un dolce omaggio per la propria amata.
La Parrocchia di Sant'Egidio a Cesena
La Parrocchia di Sant'Egidio a Cesena
FRA MICHELE DA CESENA (2) : Giovanni Grado Merlo e Giovanni Giorgini
FRA MICHELE DA CESENA: DUE GIORNATE DI STUDIO IN MALATESTIANA
Sabato 16 febbraio 2019 e sabato 16 marzo 2019 alle 17.30, presso l’Aula Magna della Biblioteca Malatestiana, l’Associazione Terre Centuriate Cesenati e il Gruppo Archeologico Cesenate presentano due conferenze studio su Fra Michelino da Ficchio di Ronta di Cesena.
Nel 1316 Fra Michele Foschi da Cesena venne eletto generale dell’Ordine Francescano.
Egli era maestro di teologia a Parigi e di certo non immaginava che da lì a pochi anni la sua aderenza alla Regola francescana, e il lottare per difendere l’eredità del Poverello d’Assisi, lo avrebbe portato ad accusare di eresia Papa Giovanni XXII, dovendo poi fuggire dalla Chiesa, trovare riparo presso l’Imperatore e morire da scomunicato.
Straordinaria figura di religioso e di uomo, Michele da Cesena è anche uno dei protagonisti del celebre romanzo di Umberto Eco Il nome della rosa, appare anche nel film di Jean-Jacques Annaud e sarà fra i personaggi dello sceneggiato RAI, di imminente messa in onda.
programma
Sabato 16 febbraio
Roberto Lambertini: Ribellarsi a un Papa nel trecento: le ragioni di fra Michele da Cesena.
Giulio Lucchetta: L’Aristotele eretico: sulla potenzialità eversiva della Politica.
Modera Giovanni Giorgini
Sabato 16 marzo
Giovanni Grado Merlo: Fra Michelino, generale dei frati minori
Giovanni Giorgini: Michele da Cesena e Guglielmo da Ockham: due francescani eretici in lotta contro il Papa
Modera Giovanni Giorgini
Roberto Lambertini
Ribellarsi a un Papa nel trecento: le ragioni di fra Michele da Cesena.
Quando Michele da Cesena, con un manipolo di frati a lui fedeli, fuggì da Avignone il 26 maggio 1328, era certamente consapevole di compiere un gesto grave e drammatico.
In quanto ministro generale francescano, era a capo dei Frati Minori, uno degli Ordini più vicini al papato, promosso e difeso dai pontefici fino a quel momento. Eppure si ribellava a papa Giovanni XXII, accusandolo di eresia: una scelta senza ritorno. Perché spingersi a tanto? Molti sanno che era in ballo la povertà. Ma cosa esattamente voleva difendere Michele, rischiando anche di persona?
Giulio Lucchetta
L’Aristotele eretico: sulla potenzialità eversiva della Politica
Lo sguardo neutro di Aristotele, che non adottava la prospettiva antropocentrica né condivideva l’ideologia suprematista ellenica, si è riversato nel Defensor Pacis di Marsilio da Padova che, parlando di una valoristica umana, non adotta gerarchie né si appoggia su priorità metafisiche, ma rivendica esigenze funzionali di giustizia rifacendosi esplicitamente alla politeia aristotelica; argomenti questi che avranno il loro peso nella polemica di fra Michele da Cesena contro il Papa Giovanni XXII.
Modera Giovanni Giorgini
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Lamberto Lambertini
è docente di Storia medievale all’Università di Macerata. Storico degli ordini mendicanti e del pensiero politico medievale, su questi temi ha pubblicato Apologia e crescita dell’ identità francescana (1990) e La povertà pensata : Evoluzione storica della definizione dell’ identità minoritica da Bonaventura ad Ockham (2000) e ha curato Fonti normative francescane (2016) e Francescani e politica nelle autonomie cittadine dell’Italia basso-medioevale (2017).
Giulio Lucchetta
insegna Storia della filosofia antica all’Università “Gabriele D’Annunzio” di Chieti-Pescara. Studioso di Aristotele e di Omero, si è occupato di struttura del mythos e dello sviluppo del logos, di retorica e della scienza antica. Ha pubblicato Shoah e schiavitù. Storie di antica disuguaglianza e di rinnovati colonialismi (2011) e, insieme a Maurizio De Innocentiis, La salvezza della città. Ethos e logos in democrazia (2012).
Giovanni Grado Merlo
è professore emerito dell’Università Statale di Milano, nella quale è stato
a lungo titolare della cattedra di Storia del cristianesimo, e dal 1994 è presidente della Società internazionale di studi francescani. Tra le sue opere più recenti si segnalano Inquisitori e Inquisizione nel Medioevo (2008), Eretici ed eresie medievali (2011), Il cristianesimo medievale in Occidente (2012) e Frate Francesco (2013).
Giovanni Giorgini
insegna Filosofia della politica all’Università di Bologna e Political Science alla Columbia University di New York. I suoi interessi di ricerca spaziano dalla filosofia greca antica al relativismo, da Machiavelli al liberalismo contemporaneo. È autore di La città e il tiranno. Il concetto di tirannide nella Grecia del VII-IV secolo a.C. (1993), Liberalismi eretici (1999) e I doni di Pandora. Filosofia, politica e storia nella Grecia antica (2002).
Fiera di San Giovanni Cesena 26 giugno 2016
Le campane di Cesena (FC) - Cattedrale
Concerto di 4 campane in
Mi3
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Distesa delle 3 campane minori per la S. Messa feriale delle h. 10
Cesena - Futuro del Centro Storico e Piazza della Libertà
giovedì 15 gennaio alle ore 20.45 presso la sala Conferenze di Palazzo Ghini, in Corso Sozzi 39, la Confcommercio di Cesena ha realizzato una tavola rotonda sul futuro del Centro Storico e di Piazza della Libertà.
Sono intervenuti:
Marco Giangrandi, Presidente del Comitato Civico Piazza della Libertà
Don Giordano Amati, Parroco della Cattedrale San Giovanni Battista
Giampiero Maldini, ex A.D. della Parcheggi Spa
Stefano Spinelli, Consigliere di Libera Cesena in Consiglio comunale
Giorgio Gustavo Rosso, Capogruppo Movimento 5 Stelle in Consiglio comunale
Vittorio Valletta, Capogruppo di Cesena Siamo Noi in Consiglio comunale
Ha presieduto i lavori Augusto Patrignani, Presidente Confcommercio del comprensorio cesenate. Gli interventi sono stati moderati dal giornalista Paolo Morelli.
Il Sindaco di Cesena e gli Assessori Dionigi e Miserocchi sono stati presenti ai lavori ma solo in qualità di uditori per loro scelta. Il pd locale era stato invitato ma ha deciso di non partecipare al dibattito.
2007 10 Chiesa di San Giovanni Battista Alessandro Giovanardi
Alessandro Giovanardi parla della Chiesa di San Giovanni Battista di Rimini
CESENA: Al via la fiera di San Giovanni - VIDEO
Torna l'attesa fiera di San Giovanni a Cesena, con tante conferme e qualche novità
CESENA: San Domenico, 200mila euro e 6 mesi per sistemare il campanile | VIDEO
200 mila euro per 6 mesi di lavoro. Sono questi tempi e costi della ristrutturazione del campanile della chiesa di San Domenico, a Cesena, che con le sue vistose crepe, sta facendo preoccupare non poco fedeli e semplici cittadini, per non parlare dei genitori degli alunni della scuola elementare che si trova proprio sotto alla grande torre. Spessore delle crepe che è pienamente sotto controllo, assicurano dalla parrocchia che, in ogni caso, ha deciso di correre ai ripari commissionando un progetto che, 180 giorni, dovrebbe togliere ogni preoccupazione.Stabilito il da farsi ora il problema è solo uno. I soldi scarseggiano e la Diocesi, che aveva assicurato che avrebbe utilizzato i fondi dell’otto per mille per finanziare l’opera, sembra avere qualche difficoltà. Questo il motivo per cui il parroco di San Domenico, don Fermen, ha lanciato una sottoscrizione pubblica per chiedere i soldi direttamente ai fedeli che pagheranno il campanile mattone su mattone. Si parte da 25 euro a blocco fino a arrivare alla tanto agognata somma di 200mila euro che darebbe quindi il via al cantiere. Sempre nella speranza che, nel frattempo,arrivi un aiuto dall’alto.
Il vescovo di Cesena-Sarsina ricorda la visita di papa Francesco
Fiera di Cesena, lunedì 16 ottobre 2017 - Monsignor Douglas Regattieri, vescovo della diocesi di Cesena-Sarsina, ricorda la visita di papa Francesco del 1° ottobre di fronte ai volontari che si sono spesi per il buon esito della stessa
CESENA: Piazza della Libertà, un passato che torna alla luce - VIDEO
Vanno avanti molto velocemente a Cesena i lavori di riqualificazione di Piazza della Libertà, che, come noto, verrà completamente pedonalizzata con il sacrificio di decine di posti auto, i quali al momento verranno recuperati in altre zone del centro. A poco a poco, nel cuore del centro storico della città romagnola, sta tornando a galla un pezzo di passato che trasuda di secoli e secoli di storia. Attualmente risulta terminata la prima metà di interventi, con il diario archeologico che può essere consultato passo-passo direttamente sul web su una pagina dedicata. L'ultimo risultato raggiunto, riguarda il completamento, a due soli due mesi dall'avvio del cantiere, della documentazione grafica e fotografica delle strutture evidenziate nel settore a est del duomo, mentre su lato di via braschi le opere sono ancora in corso. Stanno quindo tornando alla luce parti della storica Cattedrale di San Giovanni Battista (tutt'ora esistente) e quello che una volta era l'ospedale di San Tobia, del quale ne è rimasta solo la cappella. Inoltre altri resti sono da ricollegarsi alla chiesa ed al convento del Carmine. Un po' di sacrificio per i cittadini cesenati in questi ore, che soffriranno qualche stallo auto in meno, a tutto vantaggio però di una ampia fetta di storia cittadina che a breve tornerà ampiamente alla luce.
2006 09 Chiesa di San Giovanni Battista Luca Vici
Luca Vici parla della Chiesa di San Giovanni Battista a Rimini
Parrocchia di Bertinoro (FC)
Parrocchia di Bertinoro (FC)
Campane Chiesa Plebale Arcipretale di San Giovanni in Compito di Savignano FC - Plenum
Concerto campanario dell'antica Pieve di San Giovanni Battista in Compito a Savignano sul Rubicone, provincia di Forlì-Cesena, diocesi di Rimini, composto da tre campane fuse nel 1955 dalla Pontificia Fonderia Daciano Colbachini di Padova ed elettrificate.
I Campana REb dedicata al Sacratissimo Cuore di Gesù;
II Campana MIb dedicata alla B.V. del Popolo;
III Campana FA dedicata al Patrono San Giovanni Battista.
Plenum in occasione della Santa Messa domenicale.
Let the bright the seraphim
Stagione Organistica del Conservatorio Bruno Maderna di Cesena
Soprano El Lim Han
Tromba Francesco Ulivi
Organo Massimo Navarra
Chiesa San Bartolo Cesena
10 Luglio 2014
CoMiGi12. Il benvenuto del Direttore, don Gianni Cesena
Il benvenuto ai partecipanti da parte del direttore di Missio Italia, don Gianni Cesena.