Interni ed esterni della Cattedrale di Bosa
Cattedrale di Bosa - Venerdì Santo 2016 - Rito di S'Incravamentu
Bosa - Uno tra i borghi più belli d'Italia
MUSICA: SONG: EDITOR DI YOUTOBE CREATOR STUDIO
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Un incantevole borgo dove tradizione e modernità si fondono e infondono curiosità e fascino. La tua prima indelebile immagine di Bosa sarà il quartiere storico di sa Costa, fatto di case variopinte che si inerpicano sulle pendici del colle di Serravalle, dominato dal castello dei Malaspina, risalente al XII secolo. Lo raggiungerai a piedi: dall’alto, , ammirerai il panorama di tutta la cittadina. Il poetico Lungotemo con il Ponte Vecchio che cavalca il Temo, unico fiume navigabile in Sardegna, accompagnerà le tue passeggiate alla scoperta delle antiche concerie, che ricordano le radici di un centro famosissimo in Italia da metà 1800 a inizio 1900 per le produzioni di pellame d’alta qualità. A testimoniarlo anche il museo delle Conce.
All’interno del borgo soffermati sulla chiesa dell’Immacolata Concezione, duomo cittadino, e sui suoi bellissimi affreschi. Dentro le mura del castello sorge la chiesa di Nostra Signora de sos Regnos Altos, impreziosita da un ciclo di dipinti del 1370: qua si svolgono a fine settembre le celebrazioni più suggestive dell’anno bosano. Vicino al centro abitato, nella località campestre di Calmedia, sorge la chiesa romanica di san Pietro extra muros, in origine centro della Bosa vetus prima che la popolazione trasmigrasse nel quartiere di sa Costa (Bosa nova), dove ammirerai sa funtana manna, monumento ottocentesco in trachite rossa.
Bosa è il centro principale della regione storica della Planargia, luogo di tradizione artigianale ed enogastronomica, che ti accoglie con un calice di pregiata malvasia, uno dei vini dolci sardi più amati, e ti mostra le sue eccellenze: gioielli di corallo, cesti di asfodelo, tessuti, tra cui il filet, nato dall’antico sapere femminile e, non ultimo, il pescato. Un’altra tradizione contraddistingue il borgo: il Karrasegare osincu. Il Carnevale di Bosa è uno dei più caratteristici e popolati della Sardegna, unisce il fascino delle maschere tradizionali all’allegoria dei carnevali moderni.
Nella foce del Temo sorgono il porto turistico fluviale e accanto Bosa Marina, località molto apprezzata e premiata ogni anno dalla Guida Blu di Legambiente. Le spiagge di s’Abba Druche, Portu Managu, Turas e Compoltitu completano lo scenario di bellezze costiere, dove potrai immergerti e rilassarti. Mentre se ti appassionano trekking e birdwatching, ecco il parco biomarino di capo Marrargiu e la riserva naturale di Badde Aggiosu e Monte Mannu.L’imponente castello domina Bosa dall’alto. Fu costruito nel 1112 in cima al colle di Serravalle dalla nobile famiglia toscana dei Malaspina dello Spino Secco, insediatasi nell’Isola a metà XI secolo. Si racconta che il geloso marchese costruì un sottopassaggio dal castello alla cattedrale perché la bella moglie andasse in chiesa al riparo da occhi indiscreti. Un giorno in preda a raptus, le tagliò le dita delle mani e le avvolse in un fazzoletto, che, scordata la follia, davanti agli amici tirò fuori dalla tasca. Le dita caddero, lui fu scoperto e imprigionato. Sempre per la leggenda alcune rocce del castello sarebbero le dita pietrificate o i testimoni impietriti dall’orrore.
BOSA. CERIMONIA DI APERTURA DELLA PORTA SANTA NELLA CATTEDRALE DI BOSA
Bosa. Domenica 13 dicembre 2015. Il Vescovo di Alghero-Bosa Mauro Maria Morfino apre la Porta Santa nella Cattedrale di Bosa, in occasione del Giubileo della Misericordia.
APERTURA DELLA PORTA GIUBILARE E S. MESSA NELLA CATTEDRALE DI BOSA - VIDEO FOTO E REGISTRAZIONE
GIUBILEO DELLA MISERICORDIA. FILMATO, IMMAGINI E REGISTRAZIONE DELLA CELEBRAZIONE LITURGICA IN OCCASIONE DELL'APERTURA DELLA PORTA SANTA NELLA CATTEDRALE DI BOSA, DOMENICA 13 DICEMBRE 2015.
La processione ha preso avvio dalla chiesa del Carmelo, attraversando il centro cittadino e il Corso Vittorio Emanuele per arrivare alla Cattedrale. Dove il Vescovo Mauro Maria Morfino ha aperto la Porta Santa e presieduto la Santa Messa.
Bosa - Regnos Altos
Le Celebrazioni di Nostra Signora di Regnos Altos avvengono durante il Sabato e la Domenica della Seconda Settimana di Settembre. La Processione con la Vergine Maria, accompagnata dalla Confraternita e da gruppi Folcloristici segue un percorso che si snoda tra il Castello e la Cattedrale dell'Immacolata Concezione. Le Celebrazioni continuano la sera, lungo le strade dell'antico quartiere di Sa Costa nel quale si alternano Altarittos (Altari pregiati e finemente decorati, dedicati alla Madonna), tavole imbandite dei migliori prodotti locali, musica e popolazione festante.
The Celebrations of Nostra Signora of Regnos Altos falls between Saturday and Sunday of the September's Second Week. The procession with the Virgin Mary accompanied by the Brotherhood and folkloristics groups follows a path that climbs up between the Castle and the Cathedral of the Immaculate Conception, through the medieval district of Sa Costa. The celebrations continues, during the evening, along the streets of the ancient district of Sa Costa in which alternating Altarittos (Madonna consecrated Altars finely crafted and embellished), prepared tables of the best local products, music and people cheering.
Bosa (OR) -
Bosa: Un incantevole borgo dove tradizione e modernità si fondono e infondono curiosità e fascino. La tua prima indelebile immagine di Bosa sarà il quartiere storico di sa Costa, fatto di case variopinte che si inerpicano sulle pendici del colle di Serravalle, dominato dal castello dei Malaspina, risalente al XII secolo. Lo raggiungerai a piedi: dall’alto, , ammirerai il panorama di tutta la cittadina. Il poetico Lungotemo con il Ponte Vecchio che cavalca il Temo, unico fiume navigabile in Sardegna, accompagnerà le tue passeggiate alla scoperta delle antiche concerie, che ricordano le radici di un centro famosissimo in Italia da metà 1800 a inizio 1900 per le produzioni di pellame d’alta qualità. A testimoniarlo anche il museo delle Conce.
All’interno del borgo soffermati sulla chiesa dell’Immacolata Concezione, duomo cittadino, e sui suoi bellissimi affreschi. Dentro le mura del castello sorge la chiesa di Nostra Signora de sos Regnos Altos, impreziosita da un ciclo di dipinti del 1370: qua si svolgono a fine settembre le celebrazioni più suggestive dell’anno bosano. Vicino al centro abitato, nella località campestre di Calmedia, sorge la chiesa romanica di san Pietro extra muros, in origine centro della Bosa vetus prima che la popolazione trasmigrasse nel quartiere di sa Costa (Bosa nova), dove ammirerai sa funtana manna, monumento ottocentesco in trachite rossa.
Bosa è il centro principale della regione storica della Planargia, luogo di tradizione artigianale ed enogastronomica, che ti accoglie con un calice di pregiata malvasia, uno dei vini dolci sardi più amati, e ti mostra le sue eccellenze: gioielli di corallo, cesti di asfodelo, tessuti, tra cui il filet, nato dall’antico sapere femminile e, non ultimo, il pescato. Un’altra tradizione contraddistingue il borgo: il Karrasegare osincu. Il Carnevale di Bosa è uno dei più caratteristici e popolati della Sardegna, unisce il fascino delle maschere tradizionali all’allegoria dei carnevali moderni.
Nella foce del Temo sorgono il porto turistico fluviale e accanto Bosa Marina, località molto apprezzata e premiata ogni anno dalla Guida Blu di Legambiente. Le spiagge di s’Abba Druche, Portu Managu, Turas e Compoltitu completano lo scenario di bellezze costiere, dove potrai immergerti e rilassarti. Mentre se ti appassionano trekking e birdwatching, ecco il parco biomarino di capo Marrargiu e la riserva naturale di Badde Aggiosu e Monte Mannu.
(Dal web)
???? Bosa | Sardegna
Un incantevole borgo dove tradizione e modernità si fondono e infondono curiosità e fascino. La tua prima indelebile immagine di Bosa sarà il quartiere storico di sa Costa, fatto di case variopinte che si inerpicano sulle pendici del colle di Serravalle, dominato dal castello dei Malaspina, risalente al XII secolo. Lo raggiungerai a piedi: dall’alto, , ammirerai il panorama di tutta la cittadina. Il poetico Lungotemo con il Ponte Vecchio che cavalca il Temo, unico fiume navigabile in Sardegna, accompagnerà le tue passeggiate alla scoperta delle antiche concerie, che ricordano le radici di un centro famosissimo in Italia da metà 1800 a inizio 1900 per le produzioni di pellame d’alta qualità. A testimoniarlo anche il museo delle Conce.
All’interno del borgo soffermati sulla chiesa dell’Immacolata Concezione, duomo cittadino, e sui suoi bellissimi affreschi. Dentro le mura del castello sorge la chiesa di Nostra Signora de sos Regnos Altos, impreziosita da un ciclo di dipinti del 1370: qua si svolgono a fine settembre le celebrazioni più suggestive dell’anno bosano. Vicino al centro abitato, nella località campestre di Calmedia, sorge la chiesa romanica di san Pietro extra muros, in origine centro della Bosa vetus prima che la popolazione trasmigrasse nel quartiere di sa Costa (Bosa nova), dove ammirerai sa funtana manna, monumento ottocentesco in trachite rossa.
Bosa è il centro principale della regione storica della Planargia, luogo di tradizione artigianale ed enogastronomica, che ti accoglie con un calice di pregiata malvasia, uno dei vini dolci sardi più amati, e ti mostra le sue eccellenze: gioielli di corallo, cesti di asfodelo, tessuti, tra cui il filet, nato dall’antico sapere femminile e, non ultimo, il pescato. Un’altra tradizione contraddistingue il borgo: il Karrasegare osincu. Il Carnevale di Bosa è uno dei più caratteristici e popolati della Sardegna, unisce il fascino delle maschere tradizionali all’allegoria dei carnevali moderni.
Nella foce del Temo sorgono il porto turistico fluviale e accanto Bosa Marina, località molto apprezzata e premiata ogni anno dalla Guida Blu di Legambiente. Le spiagge di s’Abba Druche, Portu Managu, Turas e Compoltitu completano lo scenario di bellezze costiere, dove potrai immergerti e rilassarti. Mentre se ti appassionano trekking e birdwatching, ecco il parco biomarino di capo Marrargiu e la riserva naturale di Badde Aggiosu e Monte Mannu.
Bosa
Sardegna
#videocartolina #radiomegliodiniente #paesaggiditalia #Bosa
Benvenuti a BOSA, il paese colorato della SARDEGNA ♥
Nella costa occidentale della Sardegna, in provincia di Oristano, sorge uno dei borghi più pittoreschi d’Italia, dominato da un castello medioevale, con le sue case multicolori lungo la foce del fiume Temo che la divide in due con forme sinuose.
Un incantevole borgo dove tradizione e modernità si fondono e infondono curiosità e fascino. La tua prima indelebile immagine di Bosa sarà il quartiere storico di sa Costa, fatto di case variopinte che si inerpicano sulle pendici del colle di Serravalle, dominato dal castello dei Malaspina, risalente al XII secolo. Lo raggiungerai a piedi: dall’alto, , ammirerai il panorama di tutta la cittadina. Il poetico Lungotemo con il Ponte Vecchio che cavalca il Temo, unico fiume navigabile in Sardegna, accompagnerà le tue passeggiate alla scoperta delle antiche concerie, che ricordano le radici di un centro famosissimo in Italia da metà 1800 a inizio 1900 per le produzioni di pellame d’alta qualità. A testimoniarlo anche il museo delle Conce.
All’interno del borgo soffermati sulla chiesa dell’Immacolata Concezione, duomo cittadino, e sui suoi bellissimi affreschi. Dentro le mura del castello sorge la chiesa di Nostra Signora de sos Regnos Altos, impreziosita da un ciclo di dipinti del 1370: qua si svolgono a fine settembre le celebrazioni più suggestive dell’anno bosano. Vicino al centro abitato, nella località campestre di Calmedia, sorge la chiesa romanica di san Pietro extra muros, in origine centro della Bosa vetus prima che la popolazione trasmigrasse nel quartiere di sa Costa (Bosa nova), dove ammirerai sa funtana manna, monumento ottocentesco in trachite rossa.
Bosa è il centro principale della regione storica della Planargia, luogo di tradizione artigianale ed enogastronomica, che ti accoglie con un calice di pregiata malvasia, uno dei vini dolci sardi più amati, e ti mostra le sue eccellenze: gioielli di corallo, cesti di asfodelo, tessuti, tra cui il filet, nato dall’antico sapere femminile e, non ultimo, il pescato. Un’altra tradizione contraddistingue il borgo: il Karrasegare osincu. Il Carnevale di Bosa è uno dei più caratteristici e popolati della Sardegna, unisce il fascino delle maschere tradizionali all’allegoria dei carnevali moderni.
Nella foce del Temo sorgono il porto turistico fluviale e accanto Bosa Marina, località molto apprezzata e premiata ogni anno dalla Guida Blu di Legambiente. Le spiagge di s’Abba Druche, Portu Managu, Turas e Compoltitu completano lo scenario di bellezze costiere, dove potrai immergerti e rilassarti. Mentre se ti appassionano trekking e birdwatching, ecco il parco biomarino di capo Marrargiu e la riserva naturale di Badde Aggiosu e Monte Mannu.
Ordinazione Episcopale Don Antonello Mura
Bosa - 25 Marzo 2014
Alcuni momenti della ordinazione episcopale di don Antonello Mura, nella Cattedrale di Bosa.
FOTOGRAFIE DI LEONARDO RIU
Immacolata Concezione - Il vescovo di Foggia
L'omelia del vescovo di Foggia mons.V.Pelvi durante la festa dell'Immacolata Concezione nella chiesa dedicata alla madonna.
Bosa (OR) -
Un incantevole borgo dove tradizione e modernità si fondono e infondono curiosità e fascino. La tua prima indelebile immagine di Bosa sarà il quartiere storico di sa Costa, fatto di case variopinte che si inerpicano sulle pendici del colle di Serravalle, dominato dal castello dei Malaspina, risalente al XII secolo. Lo raggiungerai a piedi: dall’alto, , ammirerai il panorama di tutta la cittadina. Il poetico Lungotemo con il Ponte Vecchio che cavalca il Temo, unico fiume navigabile in Sardegna, accompagnerà le tue passeggiate alla scoperta delle antiche concerie, che ricordano le radici di un centro famosissimo in Italia da metà 1800 a inizio 1900 per le produzioni di pellame d’alta qualità. A testimoniarlo anche il museo delle Conce.
All’interno del borgo soffermati sulla chiesa dell’Immacolata Concezione, duomo cittadino, e sui suoi bellissimi affreschi. Dentro le mura del castello sorge la chiesa di Nostra Signora de sos Regnos Altos, impreziosita da un ciclo di dipinti del 1370: qua si svolgono a fine settembre le celebrazioni più suggestive dell’anno bosano. Vicino al centro abitato, nella località campestre di Calmedia, sorge la chiesa romanica di san Pietro extra muros, in origine centro della Bosa vetus prima che la popolazione trasmigrasse nel quartiere di sa Costa (Bosa nova), dove ammirerai sa funtana manna, monumento ottocentesco in trachite rossa.
Bosa è il centro principale della regione storica della Planargia, luogo di tradizione artigianale ed enogastronomica, che ti accoglie con un calice di pregiata malvasia, uno dei vini dolci sardi più amati, e ti mostra le sue eccellenze: gioielli di corallo, cesti di asfodelo, tessuti, tra cui il filet, nato dall’antico sapere femminile e, non ultimo, il pescato. Un’altra tradizione contraddistingue il borgo: il Karrasegare osincu. Il Carnevale di Bosa è uno dei più caratteristici e popolati della Sardegna, unisce il fascino delle maschere tradizionali all’allegoria dei carnevali moderni.
Nella foce del Temo sorgono il porto turistico fluviale e accanto Bosa Marina, località molto apprezzata e premiata ogni anno dalla Guida Blu di Legambiente. Le spiagge di s’Abba Druche, Portu Managu, Turas e Compoltitu completano lo scenario di bellezze costiere, dove potrai immergerti e rilassarti. Mentre se ti appassionano trekking e birdwatching, ecco il parco biomarino di capo Marrargiu e la riserva naturale di Badde Aggiosu e Monte Mannu.
An enchanting village where tradition and modernity blend and infuse curiosity and charm. Your first indelible image of Bosa will be the historic district of sa Costa, made of colorful houses that climb the slopes of the hill of Serravalle, dominated by the castle of the Malaspina, dating back to the twelfth century. You will reach it on foot: from above, you will admire the panorama of the whole town. The poetic Lungotemo with the Ponte Vecchio that rides the Temo, the only navigable river in Sardinia, will accompany your walks to discover the ancient tanneries, which recall the roots of a very famous center in Italy from the mid 1800s to the early 1900s for the production of leather 'high quality. The museum of the Conce bears witness to this.
Inside the village dwell on the church of the Immaculate Conception, city cathedral, and its beautiful frescoes. Inside the walls of the castle stands the church of Nostra Signora de sos Regnos Altos, embellished with a series of paintings from 1370: here the most evocative celebrations of the Bosan year are held in late September. Near the town, in the rural village of Calmedia, stands the Romanesque church of San Pietro extra muros, originally center of Bosa vetus before the population transmigrated in the district of sa Costa (Bosa nova), where you will admire sa funtana manna, a nineteenth-century monument in red trachyte.
Bosa is the main center of the historic region of Planargia, a place of traditional craftsmanship and food and wine, which welcomes you with a glass of fine Malvasia, one of the most loved Sardinian sweet wines, and shows you its excellences: coral jewelry, baskets of asphodel , fabrics, including the filet, born from the ancient feminine knowledge and, last but not least, the fish. Another tradition distinguishes the village: the Karrasegare osincu. The Bosa Carnival is one of the most characteristic and populated in Sardinia, combining the charm of traditional masks with the allegory of modern carnivals.
At the mouth of the Temo there are the fluvial tourist port and next to Bosa Marina, a very popular and awarded resort every year by the Blue Guide of Legambiente. The beaches of s'Abba Druche, Portu Managu, Turas and Compoltitu complete the scenery of coastal beauty, where you can immerse yourself and relax. While if you are passionate about trekking and birdwatching, here is the marine park of Capo Marrargiu and the nature reserve of Badde Aggiosu and Monte Mannu.
Bosa to Bosa marina
mavic pro
ANNIVERSARIO EPISCOPALE di sua EMIN.CRESCENZIO SEPE. Il bacio al Vangelo dopo la lettura.
20° anniversario di Episcopato.26/Aprile/2012. Cattedrale di Napoli.
Giubileo 2015 - Apertura della porta Santa, di Giuseppe Cristiano
Giubileo straordinario della misericordia
Mons. Bertolone, apertura della porta santa.
Il Giubileo comincia dal carcere
Nel giorno del ricordo dell'Immacolata concezione di Maria, il vescovo di Modena-Nonantola don Erio Castellucci inizia dal carcere di Sant'Anna le celebrazioni per il Giubileo della Misericordia.
foto - Il 3° settore incontra il Vescovo di Cremona Mons. Antonio Napolioni