IVREA ( Eporedia -Torino - Italy ) - IL DUOMO DI IVREA - Cattedrale di Santa Maria Assunta -
l duomo di Ivrea, dedicato a Santa Maria Assunta, si erge su di un'altura, nella parte vecchia della città, a due passi dal Castello dalle rosse torri; la sua storia più che millenaria è testimoniata dalle parti conservatesi delle sue strutture romaniche e dalla serie di interventi successivi che ne ha mutato la fisionomia adeguandola via via ai gusti estetici emergenti, del barocco e del neoclassicismo.Il reperimento di cospicui resti di costruzioni romane rimpiegati nelle parti più antiche della chiesa o rinvenuti durante gli scavi ottocenteschi per l'edificazione della nuova facciata, fanno ritenere che sopra l'altura sulla quale oggi si erge il duomo, fosse già presente, fin dal I secolo a.C., un tempio romano in asse con il sottostante teatro (di cui sono ancora visibili alcune tracce). Tale tempio fu poi trasformato in chiesa cristiana tra la fine del IV e l'inizio del V secolo, quando venne istituita la diocesi di Ivrea, rendendola autonoma da quella di Vercelli[1]. Questa prima chiesa presentava una pianta basilicale a tre navate con due absidi contrapposte, secondo un modello piuttosto diffuso nelle chiese paleocristiane. A fianco della chiesa, a sud-est, trovava posto il battistero, oggi scomparso.
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Cattedrale di Santa Maria Assunta (Sutri)
La chiesa di Santa Maria Assunta, sita nel borgo antico della città, è stata la chiesa cattedrale di Sutri, sede episcopale fino al 1986 e oggi è una concattedrale della diocesi di Civita Castellana. Costruita su edifici sacri precedenti, l'edificio attuale risale al XII secolo e fu consacrato da papa Innocenzo III nel 1207.
Poco rimane dell'antica chiesa medievale di stile romanico, a causa dei rifacimenti in stile barocco compiuti nel XVII secolo e di quelli aggiuntisi nel XIX secolo, che ne hanno alterato l'antica maestosità e bellezza. L'interno si presenta a pianta basilicale a tre navate separate da pilastri, con tre cappelle per navata, abside e cripta. Della chiesa medievale rimane:
il pavimento cosmatesco;
due colonne di epoca romana imperiale, oggi inglobate dentro i due pilastri precedenti il presbiterio, che sostenevano la navata centrale; le altre colonne simili sono andate perdute.
La volta della navata centrale è arricchita da quattro affreschi, realizzati tra il 1892 ed il 1894 da Luigi Fontana, e raffiguranti quattro santi: Santa Dolcissima, San Felice prete, Sant'Ireneo e Sant'Eusebio. Dello stesso Fontana e di Ludovico Mazzanti sono gli affreschi dell'abside, raffiguranti Maria assunta in Cielo, la Morte di Maria e l'Incoronazione di Maria. Nelle cappelle laterali all'abside sono conservati un Crocifisso ligneo che risale alla metà del XIV secolo, ed un ciborio del 1500.
Le cappelle laterali racchiudono tele per lo più del XVII e XVIII secolo. Di notevole valore storico ed artistico è la Tavola del Santissimo Salvatore, conservata nella cappella centrale della navata di sinistra, risalente ai primi anni del XIII secolo, con caratteristiche tipiche della iconografia bizantina, in particolare nella raffigurazione del volto: vi è raffigurato il Cristo benedicente, seduto su un trono tempestato di pietre preziose e perle, che regge un libro nella mano sinistra; il tutto è arricchito dalla vivacità dei colori utilizzati, il rosso per il cuscino, il blu oltremare per la tunica, l'azzurro per il drappo che copre lo schienale, ed il color oro dello sfondo.
La cripta conserva colonne di marmo di epoca romana e vari capitelli di epoche diverse (bizantina, longobarda e romanica); degli affreschi che ornavano le pareti restano solo pochi frammenti. In un vano a sinistra dell'abside è conservato un affresco di scuola umbra raffigurante Cristo in croce tra la Madonna e Maria Maddalena. Infine, nella parete di sinistra, è conservato un busto di bronzo di papa Clemente II, vescovo di Bamberga, che fu eletto papa da un concilio che si tenne a Sutri nel 1046, alla presenza dell'imperatore tedesco Enrico III.
DUOMO di ORVIETO ITALIA - La catedral de Santa María de la Asunción
DUOMO di ORVIETO ITALIA
La cattedrale di Santa Maria Assunta è il principale luogo di culto cattolico di Orvieto, in provincia di Terni, chiesa madre della diocesi di Orvieto-Todi e capolavoro dell'architettura gotica dell'Italia Centrale. Nel gennaio del 1889 papa Leone XIII l'ha elevata alla dignità di basilica minore.[1]
La costruzione della chiesa fu avviata nel 1290 per volontà di papa Niccolò IV, allo scopo di dare degna collocazione al Corporale del miracolo di Bolsena. Disegnato in stile romanico da un artista sconosciuto (probabilmente Arnolfo di Cambio), in principio la direzione dei lavori fu affidata a fra Bevignate da Perugia a cui succedette ben presto, prima della fine del secolo, Giovanni di Uguccione, che introdusse le prime forme gotiche. Ai primi anni del Trecento lo scultore e architetto senese Lorenzo Maitani assunse il ruolo di capomastro dell'opera. Questi ampliò in forme gotiche l'abside e il transetto e determinò, pur non terminandola, l'aspetto della facciata che vediamo ancora oggi. Alla morte del Maitani, avvenuta nel 1330, i lavori erano tutt'altro che conclusi. Il ruolo di capomastro venne assunto da vari architetti-scultori che si succedettero nel corso degli anni, spesso per brevi periodi. Nel 1350-1356 venne costruita la Cappella del Corporale. Nel 1408-1444 venne costruita la Cappella di San Brizio, affrescata però solo più tardi (1447-1504). Anche i lavori della facciata si protrassero negli anni, fino ad essere completati solo nella seconda metà del 1500 da Ippolito Scalza, che costruì 3 delle 4 guglie della facciata. Il Duomo è da sempre intitolato alla Madonna Assunta, ed è provvisto di cinque campane rinascimentali in tonalità di Mi bemolle.
La catedral de Santa María de la Asunción es el principal lugar de culto católico de Orvieto, en la provincia de Terni, iglesia madre de la diócesis de Orvieto-Todi y la obra maestra gótica Italia central. En enero de 1889, el Papa León XIII ha elevado al rango de basílica menor. [1]
La construcción de la iglesia se inició en 1290 por el Papa Nicolás IV, a fin de dar lugar a la digna corporal de Bolsena milagro. Diseñado en estilo románico de un artista desconocido (probablemente Arnolfo di Cambio), en principio, la dirección de la obra fue confiada a Fra Bevignate de Perugia que fue tenido éxito pronto, antes del final del siglo, Giovanni di Uguccione, que introdujo el primer estilo gótico . Para principios del siglo XIV escultor y arquitecto sienés Lorenzo Maitani asumió el cargo de capataz de la obra. Se extendió en las formas góticas del ábside y el crucero y determinó, a pesar de no terminarlo, el aspecto de la fachada que vemos hoy en día. A la muerte de Maitani, que se produjo en 1330, la obra fue lejos de la conclusión. El papel del maestro de obras fue contratado por varios arquitectos y escultores que sucedieron a lo largo de los años, a menudo durante períodos cortos. En 1350-1356 se construyó la Capilla del Cabo. En 1408-1444 se construyó la capilla de San Brizio, pero pintó sólo más tarde (1447-1504). Incluso el trabajo de fachada continuado a lo largo de los años, que se completará en la segunda mitad de 1500 Ippolito Barefoot, que construyó tres de las cuatro torres de la fachada. La catedral siempre se ha dedicado a la Virgen de la Asunción, y tiene cinco campanas renacimiento en sombras de mi bemol.
Chivasso (Torino Piemonte) collegiata di Santa Maria Assunta (Duomo) esterni e interni
La chiesa collegiata di Santa Maria Assunta è il principale luogo di culto cattolico di Chivasso, in provincia di Torino, sede della parrocchia omonima, appartenente alla diocesi di Ivrea.
La chiesa risale al 1415, quando la città faceva parte del marchesato del Monferrato. La facciata è adornata da fregi e figure in cotto che costituiscono un'importante manifestazione dell'arte tardogotica quattrocentesca in Piemonte.
Tra le opere d'arte conservate nella chiesa va segnalato un gruppo scultoreo raffigurante il Compianto su Cristo morto, posto all'inizio della navata laterale destra. Il gruppo è costituito da otto grandi figura in terracotta, quasi di grandezza naturale. La scena si svolge attorno al corpo del Cristo morto, disteso su un sudario sorretto da Nicodemo e Giuseppe d'Arimatea, mentre piangono il loro dolore la Madonna sorretta da Giovanni Evangelista, e tre Pie Donne (Maria Cleofa, Maria Salome e Maria Maddalena con il vasetto di unguento). L'opera, di pregevole fattura, è databile alla seconda metà del Quattrocento ed è attribuibile ad un plasticatore che si ispira ad esempi borgognoni; non troviamo nelle figure che partecipano al lamento funebre il pathos drammatico che caratterizza i coevi Compianti di area emiliana.
La facciata della chiesa, con i suoi fregi e le figure in cotto, riveste un notevole interesse artistico. Si tratta di opere fittili realizzate verso il 1450-1460 circa da maestranze piemontesi che guardano verosimilmente al linguaggio tardogotico d'oltralpe. Nella decorazione della facciata vennero impiegate, oltre a rilievi di personaggi modellati in terracotta, figurine di angeli e putti ed altri motivi ornamentali ottenuti a stampo. La deperibilità del materiale impiegato ha comportato nei secoli numerosi interventi di restauro: i primi risalgono al 1666, mentre all'inizio del XX secolo si dovette procedere ad integrazioni più consistenti (come si osserva dalla tonalità più chiara dell'argilla).
Le decorazioni fittili si dispongono in modo da comporre un'alta ghimberga che arriva con le sue cordonature sino al colmo del tetto movimentando la semplicità della facciata a capanna; essa sottolinea, sul piano simbolico, l'ingresso della chiesa come porta del cielo. La cuspide della grande ghimberga è simbolicamente sorretta da dodici coppie di figure umane, sei a destra e sei a sinistra del portale; in ogni copia si riconosce un profeta (con in testa un pesante berretto o una corona regale) ed un apostolo (con la testa circondata da un'aureola), posti uno a fianco all'altro per sottolineare la continuità tra Vecchio e Nuovo Testamento. Ciascuna figura è sormontata da baldacchino, sul quale si appoggia la figura sovrastante.
Il portale, fortemente strombato, è impreziosito da altre sei figure di santi fra le quali si riconoscono Giacomo il Maggiore, Giovanni Battista, San Pietro e San Paolo. Al centro della lunetta, tra tracce di affreschi ormai illeggibili, è posto il bel rilievo in terracotta con il busto della Madonna col Bambino. Subito al di sopra della lunetta, si innalza una seconda e più piccola ghimberga, al centro della quale è posta la figura del Redentore, mentre sui lati troviamo le immagini dell'Angelo Annunziante e della Vergine Annunciata. Il vertice della piccola ghimberga si interseca con il rosone, nel quale si ripetono in cerchio teste barbate e altri motivi ornamentali.
In alto, nella grande cuspide compare un angelo che reca fra le braccia un tondo raggiato con al centro il monogramma del nome di Gesù reso celebre dalla predicazione di San Bernardino da Siena.
Il campanile della chiesa si innalza sulla destra della facciata: la sua costruzione in mattoni prese il via nel 1457 sacrificando la prima delle cappelle laterali. Originariamente culminava con un'alta guglia ottagonale costituita da una struttura in legno ricoperta con lamine metalliche (di qui il soprannome scherzoso dato ai Chivassesi di facia ‘d tòla, faccia di latta, che ancor oggi si conserva). La guglia andò distrutta ad opera della cannonate francesi nell'assedio del 1705. Al suo posto, nella seconda decade del Settecento, venne innalzata la attuale cella campanaria.
Al medesimo contesto culturale, connotato dalle pratiche devozionali proprie della religiosità francescana, appartiene il notevole dipinto collocato sul secondo altare laterale della navata destra. Si tratta di una tavola dipinta nel primo quarto del Cinquecento che raffigura anch'essa la scena del Compianto. Si tratta di un'opera di Defendente Ferrari - l'unica del pittore chivassese rimasta nella sua città natale - che ancora conserva la sua originale cornice lignea. Il dipinto è improntato da un linguaggio goticheggiante che persiste con successo in terra di Piemonte; vi si osservano abilità miniaturistiche e preziosità cromatiche che rimandano alla pittura nordica.
Nepi - Presentazione Progetto IL TESORO DELLA CATTEDRALE
Presentazione ufficiale del progetto Il tesoro della Cattedrale
Un nuovo allestimento museale per i capolavori del Duomo di Nepi.
Duomo di Padova, Italia
The Cathedral of the Assumption of Mary of Padua (Italian: Basilica Cattedrale di S. Maria Assunta, also known as Duomo di Padova) is a Roman Catholic church and minor basilica in Padua, northern Italy. The cathedral is the see of the Diocese of Padua, and is dedicated to the Assumption of the Blessed Virgin Mary.
It is the third edifice built on the same site. The first one was erected after the Edict of Milan in 313 and destroyed by an earthquake on the 3 January 1117. It was rebuilt in Romanesque style: the appearance of the medieval church can be seen in the frescoes by Giusto de' Menabuoi in the annexed Baptistery.
The design of the existing cathedral is sometimes attributed to Michelangelo, but in fact it was the work of Andrea della Valle and Agostino Righetto, with much in common with earlier Paduan churches. Although construction work began on the new Renaissance edifice in 1551, it was only completed in 1754, leaving the façade unfinished.
Ivrea Indumukhi
La cripta del Duomo d'Ivrea...luogo mistico e di gran valore artistico che visito sovente per ascoltare me stessa, che mi ispira nella mia ricerca spirituale, la cui abbraccia tutte le religioni e le saggie filosofie antiche che cercavano la verità, e porta l'attenzione su ciò che le unisce, cioè l'Amore. Canzone:Old Ways di L.McKennitt
Recensioni Basilica di Santa Maria del Carmine
Altre recensioni
Piazza del Carmine, 50124 Firenze 50127, tel. +39 055 212331
Deludente il fatto che in certi orari (ad esempio nel primo pomeriggio) la cappella sia aperta, ma la chiesa ancora no, nonostante sia all'interno della stessa. Di conseguenza non è possibile oltrepassare il cordino che delimita l'area della cappella.
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Cappella Brancacci: biglietti e videoguida (un tablet) per 10 euro: bellissimo, esaustivo e per nulla pesante. Il ciclo è magnifico e ci si può prendere tutto il tempo che serve per capirlo e fotografarne i dettagli (no flash). Alla domenica apre alle 13:00!
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La foto di destra non è S. Maria del Carmine, ma S. Maria Novella. Curioso che la più bella facciata di chiesa a Firenze, sia stata attribuita ad una chiesa che facciata non ha, essendo rimasta incompiuta (v. la foto di sinistra).
FERRARA - La Cattedrale di San Giorgio
FERRARA - La Cattedrale filmata con Sony a65 in 1080p ( Esterni ) e
con Sony RX10M3 in 4K ( interni ).
La cattedrale di San Giorgio Martire è il principale luogo di culto cattolico di Ferrara. Sorge al centro della città, di fronte al Palazzo Comunale, a fianco dell'antica piazza delle Erbe (poi piazza Trento e Trieste), non lontano dal Castello Estense.
Nella cattedrale è sepolto papa Urbano III.
Il campanile rinascimentale, il cui progetto è attribuito a Leon Battista Alberti, venne realizzato nel 1451-1493.
Nell'atrio d'ingresso si trovano i basamenti originali dei pilastri della cattedrale medioevale, lasciano intuire la ripartizione originaria in cinque navate, vi sono ospitati anche sarcofagi paleocristiani e altri interessanti lapidei dell'epoca.
L'interno in stile barocco è a tre navate con triplice transetto. Al centro spicca l'altare maggiore, consacrato nel 1728, opera di Celio Tirini (scultore veneziano abitante in Ravenna) che reimpiegò marmi provenienti da edifici ravennati, per la maggior parte derivanti dalle rovine del Palazzo di Ravenna di Re Teodorico. A sinistra dell'altare c'è la tomba di Papa Urbano III (morto a Ferrara nel 1187) e a destra il busto del Papa Clemente XI.
(wikipedia)
Cassano allo Jonio e la Chiesa Cattedrale di Santa Maria del Lauro (CS) Amazing kalabria
#CassanoAlloIonio #SantaMariaDelLauro #PianaDiSibari
Il comune di Cassano Allo Ionio è al centro della piana di Sibari, a nord della calabria, sede di una diocesi. Il nome è di origine romana, quando nel 49 a.C. divenne Cassanum. La Chiesa Cattedrale di Cassano è dedicata alla Natività della Vergine e sorge dove anticamente era edificato il Tempio di Giove e dove, più tardi, intorno ad un maestoso albero di alloro, le prime comunità cristiane si riunivano in preghiera e dipinsero l'immagine di Maria. La costruzione della nuova Cattedrale risale al 1454 mentre la torre campanaria, isolata, fu fatta costruire da Monsignor Bonifacio Gaetani nel 1608.
Oltre la Chiesa Cattadrale, oggi è possibile soggiornare alle Terme Sibarite per le acque sulfuree, visitare il la Casa Museo Palazzo Viafora. Infine, non ultime, le Grotte di Sant'Angelo sono assolutamente da vedere per fare un'esperienza unica nella natura. Sono visitabili attraverso un percorso abbastanza comodo e in compagnia di una guida esperta. Le grotte di S. Angelo, per la frequentazione umana in età neolitica, rappresentano un momento basilare per lo studio della preistoria.
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* Le riprese sono di Massimo Iannuzzi - 320.0652319
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Il Battistero, la Cattedrale e la Canonica di Novara
Produzioni proprie
Rifugio antiaereo di Ivrea - Visita guidata
Il rifugio antiaereo di Ivrea situato dietro la fontana Olivetti, utilizzato dagli eporediesi negli anni della seconda guerra mondiale, durante l'apertura del 23 aprile 2017. Visita guidata a cura del presidente Mario Beiletti dell'Anpi di Ivrea e Basso Canavese. Le videoriprese sono state effettuate in infrarosso per la scarsa luce e poichè in un momento della visita era previsto il buio completo per rivivere personalmente quei momenti della guerra.
LA CATTEDRALE DI SANT'ANGELO LOMBARDI - (Avellino-Irpinia-Italy) - Duomo di Sant' Antonino Martire -
La Cattedrale - Particolarmente importante per la città è la Cattedrale dell'XI secolo, ricostruita nel XVI. L’impianto originario a croce latina e la cripta provano che la Cattedrale era indubbiamente in stile romanico. Ha subito nel corso dei secoli numerosi restauri a causa dei terremoti che l’hanno colpita. Al suo interno vi è un sepolcro seicentesco, mentre di fianco un campanile con torre quadrata risalente al Cinquecento, con finestroni archivoltati ed un artistico portale. Numerose le opere pittoriche e scultoree: tra queste bisogna ricordare alcune tele a olio tra cui “Gesù Salvatore”, attribuito a Domenico Antonio Vaccaro.
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IVREA - il funerale di Laura Olivetti in duomo
Brescia - chiesa Santa Maria Assunta
Il Duomo Nuovo, non essendo il risultato di una edificazione secolare ma frutto di un unico cantiere, presenta una struttura complessivamente omogenea e coerente, nell'architettura e nelle decorazioni. Unico elemento che tradisce la lunga durata della fabbrica, protrattasi 230 anni circa, è il sottile connubio che si avverte all'interno, ma soprattutto in facciata, fra gusto barocco e stile neoclassico, il cui risultato è una specie di stemperato barocco classicheggiante, praticamente un edificio iniziato barocco e finito neoclassico.
Esterno
Facciata
La facciata su Piazza Paolo VI si rivela come l'elemento più caratterizzante dell'edificio: realizzato in marmo di Botticino, è simmetrica e si sviluppa su due ordini, con quello inferiore più largo per contenere i due ingressi laterali. Quello superiore è invece di carattere soprattutto decorativo, essendo molto più alto di quanto sia in realtà il soffitto della cattedrale. L'ordine architettonico utilizzato è ovunque il corinzio e le basi sono tutte attiche. Sull'asse di simmetria centrale si aprono, a livello della strada, il grande portale d'ingresso con frontone ad arco, ospitante il busto del Cardinale Angelo Maria Querini realizzato da Antonio Calegari nel 1750. Sul livello superiore è posto invece un alto finestrone, sormontato da un frontone triangolare.
Triangolare, come detto, è anche il frontone principale della facciata, dove campeggia lo stemma della città di Brescia (a ricordo, fra l'altro, che le cattedrali erano di proprietà del Comune), coronato dalle statue della Vergine Assunta e dei Santi Pietro, Paolo, Giacomo e Giovanni di Giovanni Battista Carboni, Stefano Citerio e Pier Giuseppe Possenti, realizzate nel 1792. Sono invece, come detto, di Antonio e Carlo Carra le statue dei Santi Faustino e Giovita nelle nicchie dell'abside e il San Giovanni Battista collocato sulla porta laterale nell'odierna Via Querini, verso il Broletto.
#IVREA | A pequena jóia do Piemonte! | Andiamo!
Ivrea é mesmo uma pequena jóia da belíssima região do Piemonte. Iniciamos nossa jornada contemplando o Rio Dora, que passa pela cidade com muita força, depois uma agradável caminhada pelo seu centro histórico, que pouco a pouco se revela um berço histórico e cultural. Pelos seus feitos industriais com a família Olivetti, a cidade foi recém promovida a patrimônio mundial da Unesco. Mais uma para a conta da Itália, líder absoluta na lista mundial.
Trilha:
The Grim Reaper - II Presto - Aitua
Pieces of the Present - Scott Gratton
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Le Cattedrali più belle d’Italia
Duomo di Orvieto, Itália.