Cattedrale di Santa Maria Assunta - Duomo di Novara
Le origini del Duomo Novara a si trova nel cuore della città di Novara, in Piazza della Repubblica, le sue origini risalgono più o meno al 350 – 400, con la prima basilica cristiana dedicata a Santa Maria; tra il XI e il XII secolo venne demolita la prima basilica e ne venne eretta una nuova in stile romanico, a croce latina con tre navate e matronei, è presente un quadriportico all’ingresso e all’interno fu decorata con affreschi: dal XV secolo la chiesa subi enormi restauri, crearono delle cappelle dalle navate laterali e sostituirono il coro con uno a pianta rettangolare; nel 1860 vennero costruiti il nuovo triburio e la nuova lanterna. Nel XIII secolo venne gradatuamente restaurata in stile Barocco su progetto di Benedetto Alfieri, terminato poi nel 1836 con il progetto di Alessandro Antonelli, ed è arrivato fino ai nostri giorni. Per quanto riguarda gli interventi al Duomo Novara di restauro dell’edificio in epoca moderna, per gli esterni sono durati 12 anni e si sono conclusi con i lavori al campanile romanico nel 2009, per gli interni sono iniziati nel 2011 con la volta dell’altare, nel 2014 con le navate e le cappelle laterali e andranno a terminare a metà del 2018 con l’ultimo intervento all’interno: la navata centrale; con un altezza di circa 35 metri e una lunghezza di 45 metri e una larghezza di 14 metri crea un enorme volume interno. La Rivolta Ponteggi s.r.l. ha realizzato due strutture gemelle che corrono lungo i pilastri centrali della navata composte da due file di cavalli per i 45 metri di lunghezza e da 14 puntate in altezza, ancorate ai pilastri mediante la tecnica detta”a cravatta” , che consiste nel creare una struttura in tubo e giunto che fissa la struttura alla struttura portante del Duomo senza mettere il tassello, e quindi bucare le colonne. Le due strutture gemelle sono collegate a quota 28 metri con travi prefabbricate reticolari per creare il sotto ponte di sicurezza, sopra di esso un altra puntata di cavalli e collegate sempre da una struttura a travi reticolari.
Duomo e Battistero di Novara - Antonelli - riprese aeree drone (© Galliano)
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Chiesa S. Maria Assunta sec. XII Armeno, Novara, Piemonte
Armeno: Chiesa di S. Maria Assunta
La Chiesa di Santa Maria Assunta, risalente al secolo XII, resta il maggior monumento religioso della zona cusiana.
Fu costituita sui resti di un antico tempietto romano, pur se la tradizione popolare vuole che essa fosse stata costruita da San Giulio.
La datazione certa è dell'anno 1110 con l'atto di dedizione alla Beata Vergine Maria. Essa fu abbellita durante il corso dei secoli con affreschi tipici della tradizione artistico - medioevale.
La facciata è divisa in 3 sezioni; importante è il portale poggiante su piccole colonne addossate al muto con capitelli raffiguranti animali e teste. Il campanile, di base quadrata è anteriore al 1110.
Cattedrale di Santa Maria Assunta e Battistero
Cattedrale di Santa Maria Assunta (Sutri)
La chiesa di Santa Maria Assunta, sita nel borgo antico della città, è stata la chiesa cattedrale di Sutri, sede episcopale fino al 1986 e oggi è una concattedrale della diocesi di Civita Castellana. Costruita su edifici sacri precedenti, l'edificio attuale risale al XII secolo e fu consacrato da papa Innocenzo III nel 1207.
Poco rimane dell'antica chiesa medievale di stile romanico, a causa dei rifacimenti in stile barocco compiuti nel XVII secolo e di quelli aggiuntisi nel XIX secolo, che ne hanno alterato l'antica maestosità e bellezza. L'interno si presenta a pianta basilicale a tre navate separate da pilastri, con tre cappelle per navata, abside e cripta. Della chiesa medievale rimane:
il pavimento cosmatesco;
due colonne di epoca romana imperiale, oggi inglobate dentro i due pilastri precedenti il presbiterio, che sostenevano la navata centrale; le altre colonne simili sono andate perdute.
La volta della navata centrale è arricchita da quattro affreschi, realizzati tra il 1892 ed il 1894 da Luigi Fontana, e raffiguranti quattro santi: Santa Dolcissima, San Felice prete, Sant'Ireneo e Sant'Eusebio. Dello stesso Fontana e di Ludovico Mazzanti sono gli affreschi dell'abside, raffiguranti Maria assunta in Cielo, la Morte di Maria e l'Incoronazione di Maria. Nelle cappelle laterali all'abside sono conservati un Crocifisso ligneo che risale alla metà del XIV secolo, ed un ciborio del 1500.
Le cappelle laterali racchiudono tele per lo più del XVII e XVIII secolo. Di notevole valore storico ed artistico è la Tavola del Santissimo Salvatore, conservata nella cappella centrale della navata di sinistra, risalente ai primi anni del XIII secolo, con caratteristiche tipiche della iconografia bizantina, in particolare nella raffigurazione del volto: vi è raffigurato il Cristo benedicente, seduto su un trono tempestato di pietre preziose e perle, che regge un libro nella mano sinistra; il tutto è arricchito dalla vivacità dei colori utilizzati, il rosso per il cuscino, il blu oltremare per la tunica, l'azzurro per il drappo che copre lo schienale, ed il color oro dello sfondo.
La cripta conserva colonne di marmo di epoca romana e vari capitelli di epoche diverse (bizantina, longobarda e romanica); degli affreschi che ornavano le pareti restano solo pochi frammenti. In un vano a sinistra dell'abside è conservato un affresco di scuola umbra raffigurante Cristo in croce tra la Madonna e Maria Maddalena. Infine, nella parete di sinistra, è conservato un busto di bronzo di papa Clemente II, vescovo di Bamberga, che fu eletto papa da un concilio che si tenne a Sutri nel 1046, alla presenza dell'imperatore tedesco Enrico III.
Canonica del Duomo di Novara Chiostro riprese aeree drone (© Galliano)
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Il Battistero, la Cattedrale e la Canonica di Novara
Produzioni proprie
Musei della Canonica del Duomo di Novara
Chiese di SAN MINIATO (Pisa) (1/5): DUOMO - Cattedrale di Santa Maria Assunta e di San Genesio
Interno.
L'interno ha uno sviluppo architettonico neorinascimentale, frutto soprattutto dei lavori ottocenteschi di Pietro Bernardini, con decorazioni in stile barocco. La pianta è a croce latina, con l'aula divisa in tre navate delle quali le laterali di pari dimensioni. Il paramento interno in cotto e i pilastri ottagonali originali furono coperti da nuove decorazioni nei secoli XVIII-XIX.
Le tre navate sono separate da due serie di archi a tutto sesto poggianti su colonne ioniche in finti marmi policromi e sono coperte con soffitto a cassettoni riccamente intagliato e dorato, originario del XVII secolo. La navata centrale, al di sopra delle arcate, presenta, tra oculi, affreschi ottocenteschi.
Sculture.
A metà della navata centrale, a destra, si trova il pulpito marmoreo di Amalia Dupré che presenta, sopra il parapetto, dei bassorilievi. Alla stessa artista sono da riferire alcuni monumenti funebri nelle navate, progettati da suo padre Giovanni Duprè e legati ad alcuni sanminiatesi illustri: Jacopo Buonaparte, il vescovo Giovan Francesco Maria Poggi, il chimico Gioacchino Taddei e il poeta Pietro Bagnoli.
L'antico pulpito, firmato Giroldo da Como e datato 1274, è oggi nel Museo diocesano.
La fonte battesimale marmorea, all'inizio della navata, è a forma di vaso, scolpita da Giovan Battista Sandrini nel 1639. Nel braccio destro del transetto un'acquasantiera duecentesca.
Il presbiterio, che occupa la crociera, è delimitato da una balaustra in marmi policromi e presenta, sotto l'arco absidale, l'altare maggiore baroccoin marmi policromi sormontato da un pregevole Crocifisso ligneo di scuola pisana del XVIII secolo e situato alle spalle della cattedra episcopale in legno dipinto. Nell'abside, si trovano gli stalli lignei del coro.
Pitture.
Tra le pale d'altare spiccano la Deposizione di Francesco d'Agnolo detto lo Spillo, fratello di Andrea del Sarto (nella cappella a sinistra del transetto, 1528), l'Adorazione dei pastori di Aurelio Lomi (prima cappella a destra), la Reserrezione di Lazzaro di Cosimo Gamberucci (prima cappella sinistra), il Battesimo di Cristo di Ottavio Vannini con la collaborazione di Orazio Samminiati (cappella del fonte battesimale).
Le cappelle del Suffragio, di San Filippo Benizi (prima a destra) e di San Francesco di Paola (prima a sinistra) furono affrescate da Anton Domenico Bamberini sotto il vescovato di Giovan Francesco Maria Poggi tra Sei e Settecento con affreschi a monocromo e storie della vita dei rispettivi santi titolari. La cappella di San Rocco (prima a destra) ha una cupoletta con decori in stucco e affreschi di Giovan Camillo Sagrestani, che dipinse anche le tele sull'altare e sulle pareti laterali (Storie di san Rocco).
Oltre la crociera, coperta con volta a vela affrescata con, nei pennacchi, Angeli e, al centro, l'Assunzione di Maria, in corrispondenza della navata centrale, si trova l'abside rettangolare, inserita all'interno della Torre di Matilde e coperta con volta a botte affrescata da Annibale Gatti.
Asti - Duomo - Cattedrale di S. Maria Assunta - interno ed esterno - videomix
LA CATTEDRALE DI ASTI (sec. XIV)
Questa Cattedrale, con i suoi 86,50 metri di lunghezza e 24 di altezza e di larghezza, è la più grande chiesa del Piemonte, ed anche il più insigne monumento gotico della regione.
Iniziata agli albori del XIV secolo, al tempo del vescovo Guido di Valperga, e dedicata alla Madonna Assunta, fu continuata da Mons. Arnaldo De Rosette e terminata sotto il vescovo Baldracco Malabaila, nel 1354.
La chiesa che è giunta a noi è comunque assai diversa da quella progettata dai 'Magisteri muratores' Antonio Neucoto e Macario nei primi anni del '300. I secoli hanno portato alla Cattedrale aggiunte, molte delle quali di grande pregio artistico.
Nel 1470 le famiglie astigiane dei Pelletta e dei Troya fecero edificare il magnifico portale laterale sud, in stile gotico fiorito; verso la metà del '600 le famiglie nobili Zoia, Asinai e Cacherano fecero costruire le cappelle barocche sul lato nord, dedicate rispettivamente a San Teobaldo, a San Giovanni Battista e allo Sposalizio della Vergine. Due preziose tavole poste in queste cappelle (una Madonna e santi e lo sposalizio della Vergine) sono di Gandolfino d'Asti, un importante pittore degli inizi del '500; sue sono anche le parti rimaste di un polittico successivamente smembrato e incastonato nell'altare del SS. Sacramento.
La decorazione barocca dell'interno risale invece alla fine del '600 e fu voluta dal vescovo Innocenzo Milliavacca, milanese; è opera dei pittori Francesco Fabbrica e Bocca per le volte, e di Pietro Pozzi per i pilastri e le pareti. La cappella dell'Epifania fu decorata invece dall'astigiano Gian Carlo Aliberti; sull'altare un altro astigiano, lo scultore Giovanni Groppa, realizzò la splendida statua in rame dorato raffigurante la Madonna Assunta.
La parte absidale della chiesa, in origine più piccola, fu portata alle attuali proporzioni dall'architetto Bernardo Antonio Vittone, nel 1764, al tempo del vescovo Paolo Maurizio Caisotti, che riprese un progetto iniziato cinquant'anni prima dallo stesso vescovo Milliavacca. Venne allora arretrato ed ampliato il coro con le due absidi laterali con tre nuove arcate di volta; nel nuovo presbiterio fu collocato il nuovo, grandioso altare centrale. L'antico coro ligneo realizzato nel 1477 dal pavese De Surso (che si può ammirare oggi nella Pinacoteca Civica di Palazzo Mazzetti) fu sostituito con uno nuovo, opera del maestro artigiano Salario di Moncalvo.
Pochi anni dopo, nel 1768, fu ultimata la decorazione ad affresco del nuovo presbiterio e dell'abside. L'autore fu il pittore com'asco Carlo Carlone, aiutato dal concittadino Gaetano Perego. Le due eleganti tribune che accolgono i due organi contrapposti sono del 1766, opera del moncalvese Bartolomeo Varale. L'antico organo del Grisante, deterioratosi nel 1844, fu sostituito da uno più poderoso dei fratelli Serassi di Bergamo, e posto sulla tribuna lato sud. Il concerto di sette campane risale al 1844 ed è opera dei fratelli Barigozzi.
La parte più bella della costruzione, perché più mossa, con notevoli effetti di ombre e di luci, è il lato sud; oltre al portale gotico sono rimarchevoli le strette finestre, altissime; il tiburio ottagonale e soprattutto il possente campanile romanico, risalente alla precedente Cattedrale (1266) ed abbassato in epoca napoleonica.
Voglio ancora ricordare, in questa breve presentazione della Cattedrale di Asti, le opere pittoriche di Guglielmo Caccia, detto il Moncalvo, e di Gandolfino d'Asti, che ornano la sala capitolare e le sacrestie della chiesa.
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Zweiter Zwischenbericht aus bella Italia!
I Luoghi della Cattedrale di Novara
In questi luoghi agisce la Cappella Musicale del Duomo di Novara e sono collocati i Musei della Canonica del Duomo di Novara
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Le campane della Cattedrale di Novara - II - Distesa a 5 campane
Novara - Cattedrale di Santa Maria Assunta
Concerto di 5 campane in Lab2 calante - Giuseppe Bozzi di Milano - 1760
(Mib3 rifuso da Roberto fu Pasquale Mazzola di Valduggia nel 1901;
Do3 rifuso da Achille Mazzola di Valduggia nel 1950)
Campana delle ore (campanella capitolare) - Re4 cresc. - Pasquale Mazzola - Valduggia (VC) - 1889
Distesa solenne a 5 campane per l'Angelus festivo* e per l'inizio della Santa Messa
*La distesa completa viene eseguita quando celebra il Vescovo, per le Messe e Angelus di domeniche ordinarie suonano le tre minori
Spero di riuscire a rifare il video
Duomo di Santa Maria Assunta - Castroreale (Me)
Interni del Duomo di Santa Maria Assunta - 24 luglio 2014
Dome of Antonelli, the Basilica of San Gaudenzio in Novara, north Italy
Cupola dell'Antonelli,della Basilica di San Gaudenzio di Novara
Novara, famosa per la Cupola dell'Antonelli, i Biscotti di Novara ed i Frutti di Mare.
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