Stromboli e Vulcano: dal 1 luglio al 30 settembre operativi i centri informativi INGV
I due Centri informativi dell’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (INGV) di Stromboli e Vulcano, alle Isole Eolie, riaprono i battenti. Come ogni anno, dal 1 luglio al ... settembre è possibile visitare le due strutture, Obiettivo: accogliere e informare i visitatori sul vulcanismo eoliano e sui rischi a esso connessi.
I Centri, realizzati grazie al progetto dell’INGV “ilVulcanoinforma”, presentano al loro interno spazi dedicati a mostre permanenti, con pannelli scientifici divulgativi che contengono informazioni sui vulcani eoliani, e a proiezioni di filmati sull'attività vulcanica di Vulcano e Stromboli. Al centro di Stromboli è anche possibile osservare i segnali di alcune delle stazioni sismiche installate sul vulcano, oltre alle le webcam che trasmettono in tempo reale le immagini dei crateri. Mentre a Vulcano è presente una ricca roccioteca con i prodotti dell'attività eruttiva di Vulcano e di alcuni vulcani eoliani.
Le visite ai Centri sono garantite, nei mesi estivi (luglio-settembre) 7 giorni su 7 con studenti universitari (grazie a un programma con cui l'INGV coinvolge le più importanti Facoltà di Scienze della Terra italiane) affiancati da ricercatori universitari e da personale INGV; durante i mesi invernali, da personale dell'Istituto, previa prenotazione.
Il materiale informativo come brochure, mappe, cartoline e opuscoli, riguardanti Stromboli e Vulcano e la loro attività eruttiva, sono disponibili gratuitamente presso i Centri Visitatori o scaricabili dal sito ilvulcanoinforma.it.
Jacopo Taddeuci from INGV Italy explains his work on Stromboli
Terremoto a Ischia, molti turisti restano sull'isola (25.08.17)
- Il terremoto fa scappare i turisti, in particolare napoletani, ma non tutti. Mentre si sono svuotate le case delle vacanze - e qualche furbo si è dileguato senza neppure pagare il fitto – molti altri hanno continuato a restare sull’isola. “Abbiamo avuto paura ma crediamo che il peggio sia passato, anche perché le autorità non hanno dichiarato emergenza. Quindi, restiamo”.
Intanto, molti personaggi famosi frequentatori della splendida isola del Golfo di Napoli lanciano appelli attraverso i social network per invitare i turisti a non rinunciare al proprio soggiorno. Tra questi Anna Falchi, Sabrina Ferilli, Licia Colò e Giacomo Rizzo.
Il terremoto che ha colpito le zone alte di Casamicciola e Lacco Ameno rischia di provocare, o forse già li ha provocati, danni ingenti all'economia isolana. È quanto afferma il presidente di Confesercenti Interprovinciale (Napoli, Avellino e Benevento) Vincenzo Schiavo. Siamo addolorati per il terremoto che ha colpito Ischia e per le vittime certificate. - prosegue - Esprimiamo la nostra profonda e sentita solidarietà alle famiglie colpite dal sisma e, come Confesercenti, ci siamo già attivati per supportare i nostri operatori turistici e del commercio, i loro clienti e le loro attività.
In tal senso la direzione nazionale di Confesercenti, di cui Schiavo è membro, ha attivato le procedure d’urgenza già offerte per altre calamità naturali, in modo da sostenere le perdite delle attività commerciali. Ai nostri affiliati, alle imprese di Ischia colpite e danneggiate dal sisma - spiega Schiavo - offriamo finanziamenti a tasso zero per garantire loro una rapida ripartenza.
Le centinaia di disdette che sono arrivate per cancellare prenotazioni alberghiere sono, tuttavia, figlie di un allarmismo eccessivo. Il preallarme non è veritiero. Ci teniamo a precisare - sottolinea Schiavo - che le strutture alberghiere di Ischia sono agibili e non presentano problemi di stabilità. In ogni caso spetta ai tecnici preposti dare, eventualmente, un parere. Allo stato attuale le strutture ricettive ischitane sono assolutamente sicure e possono ospitare i turisti. Questa fuga da Ischia è ingiustificata, il sisma ha provocato danni, purtroppo, su edifici vetusti del centro storico di Casamicciola.
Gli alberghi attendono i turisti ai quali assicurano massima assistenza. Non dimentichiamo - conclude Schiavo, presidente anche di Confesercenti interregionale (Campania e Molise) - che Ischia ha una fortissima e radicata vocazione turistica, sarebbe un danno enorme all'economia dell’isola creare allarmismi eccessivi. Gli hotel non sono pericolanti e, in ogni caso, le strutture e gli albergatori sono pronti a trovare tutte le soluzioni del caso per assicurare un soggiorno sereno ai turisti in arrivo.
In questo senso ampie rassicurazioni vengono offerte anche da uno dei tour operator dell’isola verde, la 'Imperatore Travel World' che in una nota precisa: Il ricettivo alberghiero, parchi termali, lidi balneari, la ristorazione e tutti gli altri servizi della filiera sono indenni e perfettamente operativi senza alcun danno ricevuto. La viabilità, con i suoi percorsi stradali principali e secondari, è nella norma, così come i trasporti pubblici e privati e i collegamenti marittimi con la terra ferma; in particolare le corse dei traghetti e aliscafi sono perfettamente regolari sia in partenza che in arrivo, e le autorità pubbliche hanno istituito ulteriori corse supplementari a sostegno di quelle ordinarie per consentire l'agevole deflusso dall'isola in caso di necessità.
Si sta sollevando un vespaio, un allarmismo ingiustificato - dice all'Adnkronos Giovanni Sirabella, direttore dell'Hotel Mezzatorre Resort & Spa, albergo di lusso di Forio d'Ischia - Ischia è 47 km quadrati e la zona interessata dai crolli, Casamicciola, è probabilmente inferiore a un km quadrato. Le case che sono crollate erano molto vecchie, si reggevano a malapena, e purtroppo sono venute giù. Rispettiamo il dolore delle famiglie colpite dai lutti ed esprimiamo la nostra vicinanza, ma inviterei la stampa a raccontare bene i fatti perché si sta scatenando un panico immotivato.
Dopo il sisma c'è stato qualche ospite che ha preferito anticipare la partenza - spiega il direttore dell'hotel - ma la maggior parte dei clienti sono rimasti qui, alcuni si sono anche meravigliati del fatto che stanno ricevendo chiamate da persone spaventatissime per questo evento ma qui non si è sentito quasi nulla. Qualche cliente ha chiamato stamattina per chiedere di cancellare le prenotazioni, ma io ho spiegato loro che non c'è nessun motivo per non venire. - aggiunge - Qui non abbiamo avuto nessun danno. (25.08.17)
LA TERRE CONTINUA A TREMARE, CENTRO ITALIA IN GINOCCHIO
Non c’è pace per il centro Italia, la terra continua a tremare. Alle 7.41 di ieri mattina le scosse hanno gettato nel panico migliaia di cittadini. Anche a Napoli il tremore della terra si è avvertito distintamente soprattutto ai piani alti. Immediata l’attivazione della macchina della protezione civile, in costante contatto con il Sindaco de Magistris e coordinata dal Vice Sindaco Del Giudice . Rinforzati i presidi di uomini e mezzi già programmati - in questi giorni - soprattutto nelle zone cimiteriali ed in quelle a maggior presenza turistica come i decumani. La Protezione civile ha anche contattato gli ospedali cittadini ed anche nei nosocomi non si sono registrate grandi criticità se non -come in molte parti della città - momenti di apprensione da parte delle persone. La situazione continua comunque continua a essere seguita costantemente tramite i presidi sul territorio e la centrale operativa.
L’evento, come spiegato dalla direttrice dell’Osservatorio Vesuviano di Napoli Francesca Bianco, è ben distante dal capoluogo partenopeo ed è da ascriversi tra gli eventi legati al terremoto che lo scorso Agosto ridusse in polvere i paesi di Amatrice ed Accumuli. “Quelle avvertite da noi, afferma , sono delle semplici propagazioni che corrono lungo la crosta terrestre e che non devono allarmarci più del dovuto”. Niente panico quindi, per quel che riguarda la nostra regione. I territori partenopei sono sotto stretta osservazione e nulla di preoccupante è stato registrato in queste ultime ore. “Noi continuiamo a monitorare l’area campana ed il vulcano che insiste sui nostri territori. Tutto è tranquillo. Intanto Un tavolo tecnico operativo ai massimi livelli - attivo in via permanente – sarà chiesto nelle prossime ore dal Sindaco di Napoli Luigi de Magistris al Prefetto Gerarda Pantalone. La proposta del primo cittadino sarà avanzata nel corso di un comitato per la sicurezza pubblica la cui convocazione sarà richiesta in settimana per fare il punto della situazione sul fortissimo terremoto di stamane. Un tavolo permanente che affianchi quelli già previsti e che sia allargato all'Osservatorio vesuviano, all’istituto nazionale di geofisica e a tutte le articolazioni del settore operanti nella nostra area metropolitana, insomma uno strumento operativo da attivare in forma stabile e sistematica. C'è infatti - si fa notare dal Comune - la necessità di perfezionare ancora di più tutte le attività di monitoraggio, di prevenzione e di comunicazione anche alla luce delle sequenze sismiche anomale che si stanno verificando in questi ultimi tempi nel centro Italia. Non c'è nessun allarme o allarmismo per la nostra area, ma esigenza di ancora maggiore sinergia per attivare ogni iniziativa opportuna e necessaria.
Eruzione Etna 16 17 novembre 2013 - DavideScarso.it
Etna Webcam:
Etna Archive:
Eruzione Etna - Nel corso della notte abbiamo assistito ad una delle eruzioni vulcaniche dell'Etna piu' forti e al tempo stesso spettacolari degli ultimi anni. In un articolo di qualche ora fa potete ammirare lo spettacolo offerto attraverso foto e video mozzafiato. Per quanto concerne gli ultimi aggiornamenti, al momento il fenomeno parossistico è in netta attenuazione: vi riportiamo il comunicato della Protezione Civile, che fa anche da riepilogo a quanto avvenuto a partire dalla giornata di ieri.
Aggiornamento ore 13.00 - A partire dalle 12.14 di ieri, 16 novembre, le reti di monitoraggio dell'Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia hanno registrato al Nuovo Cratere di Sud Est dell'Etna un'attività stromboliana che è si è andata intensificando nel corso della giornata. Questa fenomenologia è stata accompagnata da un progressivo aumento del tremore vulcanico. Alle 22.33, le telecamere di monitoraggio dell'Ingv hanno inoltre mostrato un incremento dell'attività esplosiva, con un continuo accumulo di materiale caldo sul fianco orientale del Nuovo Cratere di Sud Est. A partire dalle 23.20, l'attività vulcanica è evoluta in fontana di lava.
L'attività di fontanamento è proseguita nel corso della notte raggiungendo la sua massima intensità intorno all'1.45, quando la fontana di lava è cresciuta rapidamente raggiungendo i 600 metri e si è iniziata a formare una colonna di cenere stimata in oltre 6km di altezza. Durante il picco della fase eruttiva, anche il Cratere di Nord Est e la Bocca Nuova/Voragine hanno prodotto intense emissioni di gas caldo e pulsante. Da quel momento l'attività è proseguita con intensità decrescente fino alla definitiva cessazione della fontana di lava che è stata osservata intorno alle 6.35.
Rimane comunque attiva all'interno del Nuovo Cratere di Sud Est una vivace attività esplosiva intracraterica di tipo stromboliano.
L'attività esplosiva della notte è stata accompagnata dall'emissione di quattro colate laviche. Due sono state eruttate dalla sella tra il Nuovo Cratere di Sud Est e il Cratere di Sud Est: una si è espansa verso il Belvedere, l'altra si è incanalata nell'alta Valle del Bove e alle 6.35 risultavano ancora debolmente alimentate. Altre due colate laviche -- probabilmente di origine reomorfica -- hanno coperto i fianchi Est e Nord del cono e dopo aver percorso qualche centinaio di metri, attualmente risultano non più alimentate ed in raffreddamento.
L'attività esplosiva ha provocato nel corso della notte ricaduta di cenere nei settori orientali del vulcano, in particolare nell'area del Comune di Milo, così come da segnalazioni pervenute dal territorio. Permane dalla sommità del Nuovo Cratere di Sud Est un'emissione di cenere diluita che va espandendosi verso Est. Dalle telecamere termiche si osserva inoltre un degassamento pulsante, a tratti caldo, dai crateri di Bocca Nuova/Voragine.
Sulla base delle informazioni e degli aggiornamenti disponibili, il Centro Funzionale Centrale per il Rischio Vulcanico del Dipartimento ha emesso un avviso di criticità elevata per l'area sommitale del vulcano e di criticità ordinaria per le aree pedemontana, urbana e del medio versante.
Al momento, l'unità di crisi presso l'aeroporto di Catania ha decretato la limitazione del traffico aereo sui settori 1 e 2 di Catania. L'Aeroporto di Fontanarossa e di Sigonella sono operativi ma operano con traffico canalizzato.
Il Centro Funzionale Centrale per il Rischio Vulcanico del Dipartimento continua nell'attività di vigilanza attraverso contatti diretti con i Centri di Competenza preposti al monitoraggio e alla sorveglianza dei vulcani italiani e attraverso le strutture operative e i presidi territoriali.
Fonte:
Foto iniziale di: Sasha Di Bartolo
Eruzione Etna 18/04/2013 7° video
Eruzione Etna 18 aprile 2013. Parossismo numero 11 del 2013. Monte Zoccolaro. Monte Pomiciaro
Si e' conclusa, come abbiamo già anticipato in quest'articolo, l'odierna eruzione dell'Etna. Anche questa, come la maggior parte delle precedenti, e' stata un'eruzione-lampo che ha interessato il nuovo cratere di Sud-Est. Il rilascio di energia e' stato comunque notevole, tanto che e' ancora presente un'ampia colata lavica che si riversa nella Valle del Bove. Conclusa l'emissione di cenere lavica, l'aeroporto di Catania resta operativo, mantenendo, per precauzione, due settori aerei chiusi fino alle 18, precisamente l'1 e il 4, con una riduzione del flusso di quattro movimenti l'ora. E' quanto stabilito nel corso della riunione dell'unita' di crisi, convocata dopo la nuova attivita' vulcanica dell'Etna. Il bollettino dell'Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia ha comunicato la fine dell'emissione di cenere vulcanica alle 15.27, ma sono state stabilite le limitazioni al traffico aereo. Si effettueranno decolli sulla pista 8 e atterraggi sulla pista 26 fino alle 18. Tali limitazioni non comporteranno nessun disagio alla normale attivita' dell'aeroporto, assicura la Sac.
Intanto in base alle informazioni e agli aggiornamenti disponibili, il Centro Funzionale Centrale per il Rischio Vulcanico del Dipartimento ha emesso oggi, 18 aprile, alle 15.20 un avviso dicriticità elevata per l'area sommitale del vulcano e di criticità ordinaria per le aree del medio versante, pedemontana e urbana. Il Centro Funzionale Centrale Rischio Vulcanico del Dipartimento continua nell'attività di vigilanza attraverso i Centri di Competenza preposti al monitoraggio e alla sorveglianza dei vulcani italiani -- Ingv e Università di Firenze -- e attraverso le strutture operative e i presidi territoriali. tratto da Meteoweb.eu