AVIS Cagli 1984
filmato girato a Novembre 1984 in piazza Matteotti a Cagli da Luigi Gazzetta x i 20 anni della fondazione della locale AVIS
Compagnie Storiche dell'Oca di Cagli
Gli Arcieri, i Balestrieri e i Tamburini, rappresentano un momento di Storia e di teatro, indossano fastosi costumi del Rinascimento Italiano e le antiche sfide rinascimentali vengono riprodotte nel modo più fedele in tutte le città d'Italia.
Le Compagnie Storiche di Cagli vantano valorosi premi vinti in numerose gare a livello nazionale.
Per info in merito alle Compagnie Storiche di Cagli:
La questione Centro Italia. Il Patto di Cagli
CAGLI. Sette obiettivi da raggiungere, un solo accordo per lunità del Paese. È pronto per essere sottoscritto da tutti gli amministratori del Centro Italia il Patto di Cagli. Un documento di due pagine attorno al quale si sono ritrovati presidenti, assessori e sindaci di Marche, Umbria, Toscana, Emilia Romagna e Lazio protagonisti del vertice convocato mercoledì pomeriggio a Palazzo Mochi Zamperoli da Matteo Ricci, alla guida della Provincia di Pesaro Urbino.
Una sorta di chaier tra rivendicazioni di diritti, emergenze socio economiche e proposte di lavoro che sarà messo all'attenzione del Parlamento e del Governo. La voce del cuore dello stivale che rischia di essere schiacciato tra Nord e Sud del Paese.
La crisi in primo piano, le infrastrutture, i fondi europei , il federalismo fiscale, coordinamento per lAppennino centrale, le scuole, la festa dellUnità dItalia.
Lalleanza del Centro Italia è nata, ora si tratta di rimboccarsi le maniche perché si apra un dibattito nazionale e le emergenze trovino risposte concrete.
Ecco il testo integrale del Patto di Cagli. Da mesi è in atto nel Paese uno strano gioco politico che mette in evidenza esclusivamente le esigenze del Nord e i mali, sempre irrisolti, del Sud. È un modo sbagliato e miope di vedere i problemi nazionali, in particolare oggi che si è precipitati in una crisi economica niente affatto risolta e che anzi, per quanto riguarda la disoccupazione, non ha raggiunto il suo massimo.
Le questioni vanno affrontate in maniera omogenea e attraverso una visione unitaria, se si vuole davvero tenere insieme il Paese.
Le Regioni, le Province e i Comuni del Centro Italia hanno dato prova negli ultimi decenni non solo di saper produrre reddito attraverso una capillare rete di imprese medie e piccole anche di rilievo internazionale, ma anche di coltivare la coesione sociale, grazie a un buon livello di sicurezza ed efficienza delle amministrazioni locali.
È un grande patrimonio di tutti che oggi emerge, con forte visibilità, anche nelle classifiche della qualità della vita, stilate secondo un criterio che valuta il benessere generale oltre che il Pil, il Prodotto interno lordo.
Disconoscere questo dato o, peggio, negarlo concedendo attenzione solo ad alcuni territori non solo rappresenta un fatto ingiusto, ma ci potrebbe consegnare unItalia ancora più divisa e segnata dalla sperequazione economica e sociale.
Le forze politiche di maggioranza e opposizione devono avere ben chiaro che il futuro non si gioca sulle contrapposizioni, sul peso elettorale, ma su di una visione dinsieme del Paese, come ci ricorda il presidente Napolitano. E questa visione vive se viene coinvolto il Centro Italia, valorizzando il suo ruolo di cerniera indispensabile al servizio dellunità del Paese.
Per questi motivi gli amministratori riuniti il 28 ottobre 2009 a Cagli si costituiscono in coordinamento per approfondire le tematiche sopra esposte e per sostenere i legittimi diritti delle popolazioni rappresentate.
In particolare è importante un confronto costante su: come questi territori rispondono alla crisi economica, sia per le politiche di resistenza sia per quelle di innovazione; la necessità di modernizzazione delle infrastrutture, sia su gomma sia su ferro, individuando come iniziativa prioritaria la riapertura di una trattativa unitaria per la ripresa dei lavori di completamento della Fano-Grosseto; lesigenza di progettare, sempre più insieme, questa parte del Paese per intercettare le opportunità che provengono dallEuropa, pensando questarea come una macro regione europea; il federalismo fiscale, che oggi appare solo come una cornice, ma nei prossimi mesi andrà riempito di contenuti, criteri e risorse; la necessità di coordinare gli interventi nelle zone di confine con particolare attenzione alla fascia appenninica; lurgenza di rafforzare gli investimenti nel settore della formazione e allo stesso tempo garantire una presenza, la più capillare possibile, dellofferta didattica; coordinamento delle iniziative celebrative nel Centro Italia per il 150° anniversario dellUnità, al fine di rafforzare simbolicamente il ruolo di questi territori come cerniera che tiene insieme lintero Paese.
È arrivata la neve, la situazione a Pianello di Cagli
La situazione neve a Pianello di Cagli. Guarda il video girato il 28 e 29 dicembre 2014.
Tutti gli aggiornamenti qui:
CAGLI (PU) GIOVANI, NEVE, FOTO E SNOWS BOARD di Mario Carnal
CAGLI (PU) GIOVANI, NEVE, FOTO E SNOWS BOARD di Mario Carnali
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CAGLI (PU) IL NEVONE FEBBRAIO 2012 di Mario Carnali
CAGLI (PU) IL NEVONE FEBBRAIO 2012 di Mario Carnali
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Poggio dell'Oncia casale nelle Marche in comune di Cagli
Poggio dell’Oncia è un grande casale di montagna situato a circa 820 s.l.m. nel comune di Cagli nelle Marche in provincia di Pesaro e Urbino. Il casale ha una superficie di circa 380 mq. ed è suddiviso in due appartamenti e degli spazi comuni, al piano primo ci sono due camere da letto due bagni e una cucina e un grande salone ideale per feste o sala convegni; al piano terra troviamo una grande taverna con pietra faccia vista dove erano ubicate le vecchie stalle, di seguito troviamo il secondo appartamento con due camere, due bagni e cucina. Poggio dell’Oncia per sua posizione amena è ideale per nuclei di famiglie che vogliono rimanere isolate dalla frenesia della città, si raggiunge da una strada privata dove è già predisposto la possibilità di chiuderla con un cancello. La ristrutturazione è stata fatta a regola d’arte con travi di legno e pietra faccia a vista le sue condizioni sono pari al nuovo, tetto con isolamento termico. Il riscaldamento è con il pellet, l’acqua calda viene prodotta con pannelli termici, il gas viene utilizzato per le cucine, l’acqua è servita da una sorgente privata, la corrente elettrica è servita dalla linea nazionale. Il paese più vicino è Pianello e rimane a circa 5,5 km dove si trova la farmacia, bar e negozi di vario genere, il centro storico di Cagli rimane a circa 18 km cittadina medievale di circa nove mila abitanti molto vivace e attiva in molte manifestazioni. La proprietà viene venduta con circa 40.000 mq. ma si può acquistare ulteriore terreno fino a 80 ettari di cui 60 di bosco e 20 di prato, il prezzo del terreno accessorio sarà da concordare in seguito.
Presentato l’inventario dell’Archivio Storico del Capitolo della Cattedrale di Cagli
Venerdì 27 maggio presso il Centro Pastorale Diocesano di Fano è stato presentato il Supplemento al numero VI di Memoria rerum: quaderni di ricerca, edito dall’archivio storico diocesano della diocesi di Fano Fossombrone Cagli Pergola, interamente dedicato all’Inventario dell’archivio storico del Capitolo della cattedrale di Cagli realizzato dall’archivista diocesano Massimo Bonifazi.
096 ALLE PENDICI DEL MONTE CATRIA CAGLI 1997
Breve presentazione di Cagli girata nel 1997.
Frammento del filmato ALLE PENDICI DEL MONTE CATRIA dove si sono girati anche altri Comuni e luoghi
Pubblicato da Maurizio Tansini
CAGLI (PU) Una slavina sbarra il Bosso di Mario Carnali
CAGLI (PU) Una slavina sbarra il Bosso di Mario Carnali
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Le bellezze delle Marche: Torrente Burano - Cagli (Pesaro Urbino)
I VENERDI DI CAGLI 2011 FABRIZIO
Fabrizio Paleani
2° Drift Show - Città di Cagli on board con Adolfo Oliverio
24° Memorial A. Capoccia - Massa di Cagli - Fermignano
13-08-2014
Urbino 4 passi in città Viaggio in auto nelle strade di Urbino 4 Parte
#piero #gentili #urbino #centro #storico #rinascimento #unescu
Urbino 4 passi in città Viaggio in automobile per le strade di Urbino
e Foto gallery
Urbino Città ideale del rinascimento. Quattro passi in città 4° Parte
Urbino (Urbìn in dialetto gallo-piceno, Urvinum Mataurense in latino) è un comune italiano di 14 468 abitanti, capoluogo con Pesaro della provincia di Pesaro e Urbino nelle Marche.
Uno dei centri più importanti del Rinascimento italiano, di cui conserva appieno l'eredità architettonica. Dal 1998 il suo centro storico è patrimonio dell'umanità UNESCO. Data la sua importanza, la città è ricordata nella serie di sculture del Vittoriano, dedicate alle quattordici città nobili dell'Italia unita.
Il territorio si estende in area collinare, sulle ultime propaggini dell'Appennino settentrionale, Appennino tosco-romagnolo, nella zona meridionale del Montefeltro. Il territorio comunale, il secondo più esteso della regione Marche dopo Fabriano. include anche un'exclave, identificabile nella Via Fosso del Razzo, compresa tra i comuni di Colbordolo, Monteciccardo, Montefelcino, Petriano e l'exclave di Montelabbate.
La città romana di Urvinum Metaurense[9] divenne un centro importante durante le Guerre gotiche nel VI secolo. Venne poi presa nel 538 dal bizantino Belisario, togliendola ai Goti, e venne frequentemente nominata dallo storico bizantino Procopio. Passò quindi nel dominio dei Longobardi e poi dei Franchi. Il re dei Franchi Pipino offrì Urbino allo Stato della Chiesa. Comunque, le tradizioni indipendenti e autonome si espressero nella forma di governo del Comune finché, intorno al 1200, cadde sotto il dominio dei nobili che combattevano tra loro nel vicino Montefeltro. Questi nobili non avevano diretta autorità sul comune, ma esercitavano pressioni per la loro elezione a podestà, titolo che Bonconte da Montefeltro riuscì a ottenere nel 1213, con il risultato che gli urbinati si ribellarono, formarono un'alleanza con il comune indipendente di Rimini (1228) e nel 1234 si rimpossessarono del controllo della loro città. Successivamente, però, i Montefeltro riuscirono a riprendere le redini della città che controllarono poi fino al 1508. Durante questo periodo, Urbino prese l'aspetto che in parte ancora oggi ha, con le cinta murarie. Nelle battaglie tra guelfi e ghibellini, i signori di Urbino del XIII e del XVI secolo erano capi dei ghibellini delle Marche e della Romagna, e si associavano con famiglie o città ghibelline. Il 24 dicembre 1375 il conte Antonio da Montefeltro, con le armi della lega fiorentino-viscontea rientrava in Urbino e n'era gridato signore. Ma, scrive Gino Franceschini (Documenti e Regesti, Urbino, 1982, pp. IV-V), non bastava essere 'gridato' signore, bisognava avere la capacità di divenirlo [...]. Nell'alleanza del febbraio 1376 le città di Urbino e di Cagli partecipavano al patto col Signore su piede di uguaglianza come compartecipi agli impegni ed agli oneri stipulati da lui, mentr'egli agiva a nome delle terre che gli ubbidivano quale 'dominus' e capo delle milizie. Era nato lo Stato di Urbino che registra una rilevante svolta politica a seguito del considerevole accrescimento territoriale generato dall'acquisizione di Gubbio del 1384.
L'esponente più famoso dei Montefeltro Federico, signore di Urbino dal 1444 al 1482, condottiero di successo, diplomatico abilissimo e patrono entusiasta di arti e letteratura. Nel 1444 prese il potere come figlio naturale di Guidantonio, dopo la congiura e l'assassinio del legittimo Oddantonio, inviso per la smodata lussuria e l'eccessivo fiscalismo esercitato durante i suoi diciassette mesi di governo.
Federico mise mano ai problemi politici impellenti ed iniziò una riorganizzazione dello Stato, che prevedeva anche una ristrutturazione della città secondo un'impronta moderna, confortevole, razionale e bella. Tutti i suoi sforzi, nei quasi quarant'anni di governo, furono tesi a questo scopo che, grazie alle straordinarie doti unite a una notevole fortuna, arrivò a un soffio dalla piena realizzazione.
Alla sua corte, Piero della Francesca scrisse sulla scienza della prospettiva, Francesco di Giorgio Martini scrisse il suo Trattato di architettura (concludendo i lavori di ristrutturazione del Palazzo Ducale avviati da Luciano Laurana), e il padre di Raffaello, Giovanni Santi, scrisse il suo resoconto poetico dei principali artisti del periodo. La corte brillante di Federico, attraverso le descrizioni di Baldassarre Castiglione ne Il Cortegiano, introdusse i caratteri del cosiddetto gentiluomo in Europa, che rimasero pienamente in voga fino al XX secolo.
Musiche inedite di Piero Gentili
Fine Quarta Parte
Piero Gentili
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CAGLI (PU) GIOCHI E TUFFI NELLA NEVE di Mario Carnali
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138 Trial Cagli TROFEO CENTRO SUD TRIAL 2016
Si è svolto il 22 maggio 2016 a Cagli il TROFEO CENTRO SUD TRIAL 2016 con il Patrocinio del Comune di Cagli, La Regione Marche, la Provincia di Pesaro e Urbino, l'Unione Montana del Catria e Nerone e la Confindustria di Pesaro.
Partenza dal PADDOCK Arena di S. Emidio.
CAGLI (PU) EMERGENZA NEVE FINITA di Mario Carnali
CAGLI (PU) EMERGENZA NEVE FINITA di Mario Carnali
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A.D.S.I. Sezione Marche - Palazzo Felici in Cagli
A.D.S.I. Associazione Dimore Storiche Italiane - Sezione Marche
apre al pubblico Palazzo Felici in Cagli.
InScena Giornale è andato a curiosare dentro le stanze e a realizzare interviste esclusive con i proprietari e non solo.
Servizio di Elisabetta Marsigli e Giacomo Temeroli
Cagli - residenziale Bisciugole - de Nabito Arquitectura
A Cagli, nelle Marche. Il complesso residenziale Bisciugole s'incontra fra l'attraente centro storico e la bellissima campagna ed offre ville unifamiliari, bifamiliari e a schiera d'altissima qualità.
At Cagli, in Le Marche Region. The Bisciuole-housing development, laying between the charmy historical center and the beautiful countryside, offers high-standard bifamiliar and terrace houses.
(Bebo Ferlito, Alessandra Faticanti, Francesca di Cintio, Davide Fois, Lucio Altano, Ricardo Saraiva, Jana Wolfart)
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