Best Attractions and Places to See in Oderzo, Italy
Oderzo Travel Guide. MUST WATCH. Top things you have to do in Oderzo. We have sorted Tourist Attractions in Oderzo for You. Discover Oderzo as per the Traveler Resources given by our Travel Specialists. You will not miss any fun thing to do in Oderzo.
This Video has covered Best Attractions and Things to do in Oderzo.
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List of Best Things to do in Oderzo, Italy.
Centro Storico di Oderzo
Duomo San Giovanni Battista Oderzo
Pinacoteca Civica Alberto Martini
Villa Galvagna Giol
Il Torresin
Piazza Grande
Rechsteiner Di Florian Von Stepski Doiwa
Oderzo Città Archeologica e Città d'arte. mp4
16-03-2013( Riprese effettuate con Videocamera Samsung HMX-H100P/EDS ) Oderzo Città Archeologica e Città d'arte
nominata dal Touring Club Italiano Città più porticata d'Italia
Oderzo ha ereditato dal suo passato le caratteristiche di centro commerciale e nodo stradale. L' antico opitergium, nato come insediamento palafitticolo paleoveneto, assunse importanza sotto i romani con la costruzione della via Postumia. In età augustea fu dotata di un foro, di una basilica e di un circo. Se la sua posizione strategica fu il motore del rapido sviluppo della cittadina, la condannò anche a periodiche invasioni barbariche, l'ultima delle quali nel 452 ad opera di Attila. Dopo un periodo di quiescenza, Oderzo riprese il suo ruolo di importante mercato nel '200, dotandosi di una cinta muraria che già nel sec. XV si rivelò insufficiente a contenere una nuova espansione edilizia.
Tra i due fiumi Piave e Livenza si stende un territorio pianeggiante dai colori e paesaggi originali, coltivato a seminativo e vigneto e percorso nel mezzo da un terzo fiume: il Monticano.
Qui sorge la città di Oderzo, dalle antiche origini paleovenete e municipio di grande importanza in epoca romana . Il nome della città deriva dal latino Opitergium che a sua volta deriva dal venetico Opterg, ovvero Piazza del mercato.Oderzo, fin dal nome quindi testimonia la sua centralità nel territorio. Oderzo è dopo Verona, la seconda città veneta per importanza di reperti archeologici di età romana, raccolti e visibili nel Museo Civico e conservati in interessanti itinerari nella città stessa, mentre il suo monumento paleoveneto è la Mutera di Colfrancui, vicino alla quale scorre il Navisego/Piavon.
BORGHI FELICI, IN VENETO, ODERZO AL TOP
ODERZO - E' Oderzo il primo comune della Marca Trevigiana dove si vive meglio. Lo ha stabilito l'indagine del Centro Studi Sintesi per il Sole 24 Ore che ha selezionato i migliori 158 comuni italiani attraverso l'analisi di aree tematiche e indicatori socio economici. Il primato del benessere nella città dei portici è confermato dai cittadini - Servizio di Tiziana Bolognani, riprese di Tiziana Bolognani, montaggio di Andrea Benetti
Oderzo| Er biscia e li bagigi | ItalianVita | vitavlog_16
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oderzo tv italy
video que mostra um pouco desta cidade !!!
Oderzo rievocazione storica 2008 - La parata
Sabato 7 giugno 2008: alcuni momenti della parata storica nell'ambito della seconda edizione di Opitergium rievocazione storica.
Gelateria Fragola Nera di Oderzo
Piccola intervista estemporanea al titolare della gelateria Fragola Nera dopo la realizzazione del nuovo arredamento.
Intervista Centro Storico di Oderzo
intervista del 7/12/08 - Piazza Grande
Messa in sicurezza del Monticano ad Oderzo
La Regione Veneto ha investito circa 600 mila euro nel riprostino delle arginature del Monticano in centro ad Oderzo. Gli argini daranno modo di sfruttare il territorio anche dal punto di vista turistico. Sarà a breve realizzata unapista ciclopedonale.
ODERZO - DAMO «CHIEDIAMO AL PREFETTO LA CASERMA ZANUSSO»
ODERZO - DAMO «CHIEDIAMO AL PREFETTO LA CASERMA ZANUSSO»
Intervista Centro Storico di Oderzo
intervista del 7/12/08 - Piazza Grande
Maria Scardellato è il nuovo sindaco di Oderzo
20.06.2016 - Intervista di Annalisa Fregonese
TG TREVISO (lunedì 20 giugno 2016) - LA LEGA VINCE ANCHE A ODERZO: SCARDELLATO SINDACO COL 68%
TG TREVISO (lunedì 20 giugno 2016) - Eletta al secondo turno con oltre il doppio dei voti della sua sfidante, la leghista Maria Scardellato è il primo sindaco donna della storia di Oderzo. Circostanza che non la preoccupa né la rende particolarmente orgogliosa.
L’avversaria Laura Damo, espressione delle liste civiche centriste che avevano guidato la città negli ultimi anni, si è fermata a un malinconico 32%.
“Segno che la cittadinanza aveva una disperato bisogno di energie nuove” sostiene il nuovo sindaco.
Oderzo è il settimo comune conquistato dalla Lega, su sette chiamati al voto nella Marca. Il Carroccio aveva già trionfato a Montebelluna, Villorba, Portobuffolè, Cordignano, Volpago e Monfumo.
“Il nostro approccio al tema dell’immigrazione è stata la ragione cruciale di questo successo – argomenta Scardellato – non si tratta di dar battaglia comune per comune, ma di lanciare un messaggio unitario.” (
GREST 08 13-07-11 CAMINO DI ODERZO
Camino di Oderzo - Dj, un ritmo per cambiare, oggi va a curiosare nel Grest di Camino di Oderzo, Diocesi di Vittorio Veneto (Elena Mattiuzzo)
Microfono aperto - Oderzo
AntennaTre NordEst presenta Microfono aperto, una rubrica dedicata ai cittadini e alle loro richieste, questa puntata è dedicata a Oderzo
Oderzo innevata a marzo....
L'ultima coda dell'inverno ad Oderzo Treviso in piazza grande
[VLOG] UN GIORNO A TREVISO CON 50€
Il Vlog della giornata trascorsa a Treviso. Primo episodio del progetto ONE che prevede una giornata di viaggio in giornata, budget limitato a 50 euro ed esplorazione dei luoghi iconici e non della città.
Treviso è una città molto ben tenuta ed è un piacere perdersi tra i canali, ponti e stradine del centro storico. Un vero e proprio gioiello che si aggiunge alla meraviglie turistiche del Veneto.
In questo episodio della prima stagione di ONE andrò in esplorazione dei luoghi più suggestivi e significativi della città di Treviso. Avrò a disposizione solo 50 euro per tutto: Viaggio, trasporti e cibo.
Per maggiori dettagli sui luoghi visitati e le info di viaggio leggi l'articolo sul blog:
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PORTOBUFFOLÈ (TV) BORGO PIÙ BELLO D'ITALIA -DOCUMENTARIO UFFICIALE
Portobuffolé è un comune italiano di 755 abitanti della provincia di Treviso in Veneto, il più piccolo paese della provincia in termini sia di popolazione che di superficie. Il comune è stato inserito nel club de I Borghi più belli d'Italia.
Come per Asolo, Castelfranco Veneto, Treviso e tante altre città italiane, anche il centro storico di Portobuffolè è recintato da mura.
Al confine con il Friuli-Venezia Giulia, è uno dei pochi comuni della provincia a estendersi su entrambe le rive del fiume Livenza. In particolare, il capoluogo, Ronche e Settimo si dispongono presso un'ansa alla sinistra del fiume, mentre alla destra si trova Faè. Altri corsi d'acqua degni di nota sono il Resteggia e il Rasego: entrambi affluenti di destra del Livenza, segnano rispettivamente i confini con Gaiarine e con Mansuè.
Origini
Si ritiene che l'insediamento più antico della zona fosse la frazione Settimo. L'antica Septimum de Liquentia (in riferimento alle sette miglia che la distanziavano da Oderzo) era un modesto villaggio rurale sorto nel III secolo a.C. sulla riva sinistra del Livenza. La tradizione la ricorda nell'ambito della traslazione del corpo di San Tiziano di Oderzo (VII secolo d.C.), ma fondamentale è un documento del 997: è un contratto di affitto tra il vescovo di Ceneda Sicardo e il doge Pietro II Orseolo in cui si cita il castro et portu...in loco Septimo, provando l'esistenza di un luogo fortificato e di un porto fluviale.
L'attuale toponimo compare in uno scritto successivo in cui è citato il Castellarium Portus Buvoledi. Secondo il Marchesan, deriverebbe dal termine bova, che in latino medievale significa canale.
Il medioevo
Conferma della sua importanza strategica, durante l'epoca feudale il castello passò sotto il controllo di numerose autorità, sia signorili che religiose. Forse all'inizio fu dei Carraresi, essendo poi del Patriarca di Aquileia. Dal 908 l'imperatore Berengario lo donò al vescovo di Ceneda Ripalto.
Nel 1166 il centro cadde nell'orbita del comune di Treviso, ma nel 1242 tornò sotto Ceneda. La bastia venne quindi distrutta dal trevigiano Gerardo de' Castelli, per poi essere ripresa e restaurata dai vescovi.
Il 2 ottobre 1307 Portobuffolé è assegnato a Tolberto da Camino, marito della nota Gaia. Ma le dispute non cessarono: nel 1336 Samaritana Malatesta, seconda moglie di Tolberto, riuscì a riprendere il controllo del castello con l'appoggio dei Veneziani, dopo le minacce dei parenti del marito.
La Serenissima
Questo evento aprì le porte della città alla Serenissima e il 4 aprile 1339 essa venne dichiarata parte della Repubblica. Dopo la parentesi della guerra di Chioggia con il dominio carrarese, Portobuffolé attraversò il suo periodo d'oro: divenne sede di una podesteria e ottenne un Consiglio Civico, un Consiglio Popolare e un Ordine dei Nobili; al contempo, si affermava come importante centro commerciale e culturale.
I domini francese e austriaco
Dal 1797 Portobuffolé fu controllato dalla Francia rivoluzionaria che aveva invaso il Veneto. Divenne sede di comune e, a capo di un'ampia giurisdizione, manteneva il suo ruolo di importanza essendovi istituito un tribunale civile e criminale.
La situazione durò pochi mesi poiché, con il trattato di Campoformio, la Repubblica di Venezia cadeva definitivamente e i suoi territori passavano all'Arciducato d'Austria, per poi tornare francesi nel 1806. L'importanza della cittadina cominciò a declinare: perse il tribunale e la giurisdizione sul distretto.
Tornata definitivamente austriaca nel 1815 (Regno Lombardo-Veneto), tra il 1816 e il 1826 la frazione di Settimo fu ricompresa nel limitrofo comune di Brugnera.
Dall'Unità d'Italia ad oggi
Il 15 luglio 1866 a Portobuffolé giungeva il primo manipolo di soldati italiani: è l'entrata della cittadina nel Regno d'Italia.
Nel Novecento la popolazione subì i lutti delle due guerre mondiali e del fascismo. Terra di emigrazione, solo dal secondo dopoguerra si ebbe un periodo di fioritura economica che fecero di Portobuffolé un centro nevralgico per l'industria del mobile. Il paese dovette soffrire infine le distruzioni delle alluvioni del 1965-66[7].
Monumenti e luoghi d'interesse
Magnifying glass icon mgx2.svg Lo stesso argomento in dettaglio: Duomo di Portobuffolé.
I portici del centro storico
La Torre Civica che sovrasta Palazzo Zanutto Maccan
Portobuffolé è dal 2001 Bandiera arancione del Touring Club Italiano.
Porta Friuli
Il Duomo di San Marco
Da vedere la presunta casa di Gaia da Camino (oggi Museo del ciclismo Alto Livenza), la Porta Friuli e il Duomo, secondo una tradizione ricavato da una ex sinagoga.
Ville venete
Di seguito è riportato un elenco delle ville venete presenti sul territorio comunale di Portobuffolé:
Villa Cellini, Giustinian, Salice[8].
Villa Turon, riportata nei mappali del patrimonio veneto.
Lab BE [sm]ART a ODERZO 2018-19
Video realizzati dai ragazzi del lab