video campane
150 anni campane di Garda
ITALIA /Venezia 63:San Giacomo di Rialto/ サン・ジャコモ・ディ・リアルト教会
イタリア ヴェネツィアの魅力をお伝えします。人気スポットや観光名所、市街地や郊外などの映像が満載です。
Le Campane di Castel San Pietro Terme.
Le Campane della Chiesa parrocchiale di Santa Maria Maggiore, Castel San Pietro Terme (BO) Italia, 19 giugno 2016. Riprese di Gilberto Tedeschi.
Ring of Bells a valle, il villaggio di Malcesine Lago di Garda
Le campane della chiesa. Malcesine, Lago di Garda. Italia
Campane di Venezia - Sestiere di Cannaregio, Chiesa della Madonna dell'Orto
Venezia, Sestiere di Cannaregio. Chiesa Parrocchiale della Madonna dell'Orto
Patriarcato di Venezia
Vicariato Cannaregio - Estuario
Concerto di 3 campane in Reb3 + sonello. I bronzi sono stati fusi tutti a Verona dalla Fonderia Vescovile Cavadini. Il sonello nel 1931, le tre del concerto nel 1883. La campana maggiore è da vari decenni crepata e mai più saldata o rifusa, ora è ancora inceppata nella cella campanaria ma inutilizzata.
- Distesa della campana mezzana alle ore 20.00 per l'Ave Maria.
Arsio di Brez - S.Floriano
Concerto di 6 campane Salve Regina in Do3 Colbacchini Trento 1921.
Do3-Re3-Mi3-Sol3-La3-Do4
Le campane di Arsio di Brez sono tra le prime restituite dopo la prima guerra mondiale.
Arsio è il paese natìo di Stefano Zuech, scultore della prima campana di Rovereto.
Campana maggiore cm146,2 dichiarata kg1736 nel catalogo colbacchini trento.
La struttura tonale è ben ordinata, peccato per l'ottava inferiore crescente molto evidente..
Come si intuisce anche dalle immagini, il punto di battuta è purtroppo molto alto e pregiudica la resa generale della campana.
Campane di San Donato di Murano (Venezia)
Video d'epoca del concerto muranese montato nel vecchio e caratteristico sistema a slancio. Queste sono tra le campane più belle esistenti nella gronda lagunare.
3 campane fuse dalla Fonderia Daciano Colbachini di Padova nel 1937.
- Do3# dedicata a Maria Assunta
- Re3# dedicata a San Donato
- Fa3 dedicata a San Gerardo Sagredo
- Fa4 (sonello) dedicata a San Benedetto
le campane di Pacengo ( lago di Garda ) 2
Arcobaleno su Trivolzio (PV) 5 gennaio 2014
Inverno tutto particolare....
fuochi di artificio.
Sotto i fuochi, estate 2011....Santa Caterina dello Jonio
Le campane di Salvirola (CR) - Chiesa sussidiaria di San Pietro Martire
Concerto di 4 campane: 3 minori in Re4 + Campana maggiore in Do4
Do4 - Capanni - Castelnovo Nè Monti - 2000
Re4 - Crespi - Crema - 1801 (c'era scritto solo Crespi sulla campana, e perciò non si sa esattamente chi)
Mi4 - Alcide Crespi - Crema - 1904
Fa#4 - Francesco D'Adda & Figli - Crema - 1948
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Concerto solenne suonato manualmente dalla centralina, eseguito su richiesta per registrare i suoni, e capire le varie tonalità, dopo il censimento. Suona Mattia Cassinelli.
Si pensa che il concerto originale, fu delle 3 campane in Re4, con l'aggiunta del Do4 come campana maggiore!
Il concerto è uscito con errori, perchè sono sbilanciate, ed è stato eseguito un po con scale a caso senza ordine preciso.
Ringrazio il curato Don Andrea e il parroco, per la cortese disponibilità.
Le campane di Cuggiono (MI) - Distesa II
Cuggiono (MI), Basilica di San Giorgio
Concerto di 8 campane in Sib2 (Giorgio Pruneri 1889; Sib2 Roberto Mazzola 1951)
Distesa per l'Angelus del venerdì
La dedicazione della chiesa al martire Giorgio fa supporre che il primo luogo di culto venne eretto in epoca longobarda. La prima chiesa fu realizzata nel secolo VIII, epoca in cui la presenza di famiglie longobarde è attestata da atti notarili. La primitiva cappella venne costruita per il culto dei defunti e subì radicali trasformazioni e aggiunte, che ne alterarono la struttura originaria, salvo l’orientamento a est e la posizione del campanile in facciata. L’ultimo intervento di rilievo la portò in stile neoclassico; divenuta proprietà del comune, l'antica chiesa venne abbattuta nel 1960, anche se da tempo aveva cessato di essere considerata la parrocchiale. A partire dalla seconda metà del Cinquecento questa si era resa insufficiente a contenere l'incremento della popolazione. Quando l'arcivescovo Carlo Borromeo giunse in visita visita pastorale nel 1576, questi si mostrò propenso all'ipotesi di ampliamento dell'antico edificio; la questione rimase irrisolta al 1605, quando il nuovo arcivescovo Federico Borromeo decise per la costruzione di un nuovo edificio. La costruzione venne affidata a Francesco Maria Richini, giovane architetto formatosi a Roma, che posò la prima pietra del nuovo edificio il 25 aprile 1606. La chiesa venne aperta al culto nel 1633 e ben presto arricchita con arredi e pregevoli opere d’arte, tra le quali spiccava certamente l'organo posto nel 1644 da Michelangelo Valvassori, la cui cassa armonica fu commissionate a Carlo Garavaglia, uno dei maggiori intagliatori del Seicento lombardo. Egli si adoperò per realizzare l’altare maggiore in legno e uno splendido fonte battesimale. Nel 1648 il nobile Galeazzo Arconati (donatore del Codice Atlantico alla Biblioteca Ambrosiana) fece completare la cappella del Carmine, la cui pala è opera di Carlo Francesco Nuvolone. Il campanile venne eretto nel XVII secolo, insieme con l'avanzamento dei lavori di costruzione della nuova basilica; la torre ospitava un concerto di cinque campane, la maggiore delle quali si incrinò e venne rifusa il 25 maggio 1725. In quella data venne rifusa anche la campana minore; entrambe le rifusioni avvennero per mano di Nicola Bonavilla. Il 31 maggio 1758 le autorità decisero di ampliare il campanile, in modo che le campane potessero essere collocate a un’altezza maggiore. La torre venne rialzata con la realizzazione del cupolino, portando la sua altezza a 65 metri. Le vecchie campane vennero rifuse nel nuovo concerto di sei elementi, opera di Francesco e Innocenzo Bonavilla. Le statue barocche collocate nelle nicchie del presbiterio vennero recuperate nel 1794 dal convento abbattuto di S. Francesco Grande in Milano. Le restanti opere pittoriche sono di epoca settecentesca, così come i paliotti intelvesi delle cappelle laterali. Nel 1802, su disegno di Lodovico Pollak, fu costruito il nuovo altare maggiore, che prese posto dell’originario in legno; la medesima sorte toccò all’organo. Nel 1817 l’organaro varesino Eugenio Biroldi fu incaricato della costruzione di un nuovo strumento, più grande del precedente, per cui si rese necessaria la sostituzione dell'antica cassa lignea del Garavaglia. L’organo venne ulteriormente ampliato nel 1865 dai fratelli Prestinari; ricerche d'archivio hanno portato alla scoperta di una parte del materiale fonico originale Valvassori all'interno dell'organo attuale. La facciata della basilica venne completata nel 1845, su disegno dell’architetto Giovanni Battista Bossi, e perfezionata nel 1902 con l'aggiunta del pronao. Nel 1854 si decise di rifondere tutte le campane, per ottenere un concerto più grave; l'opera venne affidata al varesino Felice Bizzozero. Qualche anno più tardi si decise di portare il concerto da sei a otto campane, rendendolo nel frattempo più grave. Le sei campane vennero calate dalla torre e rifuse per ottenere il concerto odierno, che arrivò in paese il 6 aprile 1889. Il nuovo concerto di 8662 kg, opera della fonderia Pruneri, venne benedetto l’11 aprile dello stesso anno. A inizio Novecento l’interno della basilica risultava ancora completamente spoglio; l’arciprete di allora incaricò Luigi Morgari di affrescare la volta e le pareti, per dare maggior prestigio all'opera architettonica, terminata nel 1910. Il 15 agosto 1951 si avvertì un problema nel suono della campana maggiore, che fu prontamente asportata per essere rifusa; l'opera venne affidata a Roberto Mazzola. La chiesa venne restaurata per intero grazie all'intervento dei successivi arcipreti, l'ultimo dei quali completò l'opera con la posa del pavimento (2002).