Campane di Sarnico (BG) Melodie
Sarnico (BG)
Chiesa Parrocchiale di San Martino Vescovo di Tours
Diocesi di Bergamo
Concerto di 10 (9 (8+1) +1) campane in Sib2 fuse da Cavadini nel 1926
Sib2 e Do3 Bianchi 1951
Suonate per la Santa Messa Festiva delle 9:30 nella Solennità dell'Epifania:
[03:14] Distesa delle 5 campane minori,
Melodie Natalizie eseguite in Elettrico Manuale:
[00:17] Astro del ciel,
[05:09] Pastorale,
[06:50] Noel Noel,
[08:45] Angeli Sopra le campagne.
Suona Andrea, che ringrazio per la disponibilità!
La Polentissima di Ornica, 2019
A Ornica Domenica 25 Agosto alle ore 12.30 si e' svolto la Polentissima con polenta salame e formaggi della valle, lo schicöl, polenta cotechino, polenta e cioccolato.. accompagnata dalla musica degli Alegher di Dossena....
MESSA IN COENA DOMINI LINGUAGLOSSA 2019
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Don Michele Farulli, nuovo parroco a San Severino.
Nomina del nuovo parroco, don Michele Farulli, della parrocchia di S. Severino a San Severo (FG). Vescovo: Silvio Cesare Bonicelli. Anno 1995
Festa dell'Epifania 2017
Tradizionale Festa dell'Epifania con l'arrivo dei Magi, premiazioni Navity Contest 2017 e arrivo della Befana.
PARROCCHIA DI SAN MARTINO IN CAZZAGO (VE) - DIOCESI DI PADOVA
E-mail: parrocchia@parrocchiacazzago.it
Website:
Facebook: @parrocchiacazzago
YouTube: Parrocchia di Cazzago
Ferrara: la nuova chiesa dell’Arginone, a un anno dalla posa della prima pietra.
«Accogliente, aperta, gioiosa», così un anno fa l’arcivescovo di Ferrara Comacchio, Mons. Gian Carlo Perego dava il via al cantiere della nuova chiesa di San Giacomo Apostolo benedicendo la prima pietra, su cui poggerà il nuovo altare
MESSA IN COENA DOMINI GIOVEDI' SANTO 2019
Ciò che costa di più, vale di più . Breve report della Messa in Coena Domini del Giovedì Santo.
La Sagra delle Mele a Vedeseta, 08-10-2017
Torna la sagra delle mele di Vedeseta. Una giornata per conoscere e gustare la piccola produzione di mele e i prodotti realizzati. La possibilità di assistere ad un momento didattico, il pranzo a tema, la riscoperta di vecchi giochi in piazza nel pomeriggio.....
LISTEN NICOL MANENTIIIIIIIIIIIII da Cazzago San Martino(BS)!!!NA FENOMENAAAAAAA!!!!!!
Castello di Provaglio d'Iseo in Franciacorta BS
Il castello si trova sul monte sovrastante l’abitato di Provaglio d’Iseo in località “Piano delle viti”; la sua posizione strategica è facilmente raggiungibile percorrendo i tracciati storici che salgono dalle contrade di Provaglio d’Iseo, Zurane e Gresine, oppure da Iseo, risalendo il monte e oltrepassando il santuario cinquecentesco della Madonna del Corno.
Il Catastico Bresciano di Giovanni Da Lezze (1609-1610) descrive il luogo come un castello diroccato.
Nel 1680 Padre Fulgenzio Rinaldi, storico delle memorie iseane, scrive che il castello di Provaglio fu bruciato e distrutto sul principio del ‘400 da Pandolfo Malatesta, signore di Brescia dal 1404 al 1421, durante le lotte contro i Visconti e i loro alleati Oldofredi.
Nel 1567, negli atti della visita pastorale del vescovo Bollani, fu registrata la chiesa di Sant’Ambrogio in castro, governata dal Comune e priva di beni; essendo diroccata veniva ordinato di ridurla a santella votiva.
Nel 1792 fu edificata la nuova parrocchiale di Provaglio, dedicata ai santi Pietro e Paolo, sul sito di una chiesa più antica intitolata a san Rocco; i provagliesi, volendo onorare il santo protettore dalle epidemie, decisero di dedicargli la santella che emergeva dalle rovine del vetusto castello.
La chiesa di San Rocco venne inaugurata il 16 agosto 1868. La struttura della chiesetta, ad aula unica, presenta anomalie sia nella pianta, sia nello spessore di alcune murature che confermano l’ipotesi di una costruzione su antiche preesistenze.
L’area fu abbandonata fino al 1999, quando iniziò l’opera di recupero con indagini archeologiche che consentirono di mettere in luce le varie fasi costruttive e di musealizzare il sito.
Dalla Preistoria provengono alcuni frammenti ceramici databili all’età del Bronzo (II–I millennio a.C.), mentre una serie di buche di palo e focolari potrebbe indicare l’esistenza di un insediamento di capanne o una palizzata difensiva di epoca altomedievale (VI-X secolo).
Su queste preesistenze si insediarono le strutture più antiche dell’impianto fortificato, testimonianza del fenomeno dell’incastellamento che durante il XI-XII secolo interessò gran parte dell’Italia settentrionale. Si tratta di muri di notevole spessore, larghi circa 1,10 m, in ciottoli e pietra calcarea legati in malta, che recingevano la parte più elevata del colle per una lunghezza di circa 110 m e una larghezza media di circa 30 m. A questa fase potrebbe risalire la costruzione della chiesa di Sant’Ambrogio, i cui ultimi restauri hanno messo in luce un’abside semicircolare in pietra e due monofore centinate di chiara impronta romanica.
La fase costruttiva di maggiore rilievo si sviluppò tra XIII e XIV secolo quando la rocca assunse la fisionomia del castello ricetto, struttura di deposito dei beni essenziali della popolazione e di rifugio in caso di pericolo. Alla fortificazione si accede da una porta-torre difesa da un piccolo fossato, superato da un ponte levatoio, e all’estremità opposta da una stretta postierla facilmente difendibile.
L’impianto castellano si articola in due zone: presso l’ingresso, in posizione più elevata, si trova un primo recinto fortificato, a una quota inferiore, su un’area più ampia, si estende una seconda cerchia di mura all’interno della quale si trovavano le caneve (cantine).
La prima cinta racchiudeva un palazzetto con ampi ambienti intonacati e la robusta torre del mastio; vi era una corte dotata di pozzo del quale si è conservata la grande cisterna sottostante rivestita in cocciopesto. Durante il Seicento il luogo divenne un piccolo lazzaretto e la pozza d’acqua forniva sostentamento e refrigerio ai malati di peste.
L’area a quota più bassa accoglieva il ricetto vero e proprio con le numerose caneve addossate alle cortine murarie settentrionale e meridionale; la suddivisione interna riflette il regime multiproprietario di questo tipo di castello frazionato tra i signori locali, gli Oldofredi e i capifamiglia della vicinia (comune rurale).
Un`ora con Gesù. Presso l`altare della Reposizione - 18 aprile 2019
Altare della Reposizione
Processione dell'Altare della Reposizione
Video Documentario - I Sepolcri - Settimana Santa Castrofilippese
Castrofilippo celebra la Settimana Santa 2019 tra fede, folklore e tradizione. I Sepolcri o altari della reposizione, nelle chiese castrofilippesi.
musica: Marco Frisina - Dove la Carità è Vera
Omelia Messa di Consacrazione 6 Gennaio 2019
Omelia di don Andrea Swiecinski, Fondatore del Movimento Gloriosa Trinità
Montesarchio. Sepolcri e Altari della Reposizione
Il periodo pasquale è tra i più intensi e ricchi di preghiera. Anche a Montesarchio si ripetono i riti dei Santi Sepolcri e degli Altari della Reposizione.
Le campane di Passirano (BS) Fraz. Camignone
Passirano (BS) - fraz. Camignone - Chiesa Parrocchiale di S. Lorenzo M. - Concerto da 5 campane in Fa3 cresc. - Distesa a 5 campane x la S. Messa festiva.