SUZZARA (Mantova) Torre Civica Casa del Fascio e Chiesa Parrocchiale dell'Immacolata Concezione
Suzzara (Süsèra in dialetto basso mantovano) è un comune italiano della provincia di Mantova in Lombardia.
Situata nella Pianura padana, sulla riva destra del Po, fa parte dell'Oltrepò mantovano e si trova al confine con la Provincia di Mantova di cui è il terzo comune più popoloso. Il toponimo deriva dal latino sub Zara ovvero sotto lo Zara, nome che identifica una diramazione dell'Oglio che sfociava nel Po e passante per questa cittadina.
La chiesa parrocchiale che si erge attualmente in Piazza Garibaldi, è stata costruita su progetto di Giovanni Arrivabene. Lo stile è quello dell'Architettura neoclassica, con pianta a croce latina e dal 1854 è dedicata all'Immacolata Concezione; il patrono è San Biagio. Anticamente la chiesa di Suzzara si trovava nel castello ed era dedicata sia a San Biagio e che a San Cassiano. Le vicende storico-urbanistiche portarono il paese all'espansione fuori dalle mura del castello. La vecchia chiesetta fu demolita e si costruì attorno al 1550 una chiesa localizzata dove è attualmente, dedicata al solo San Biagio. Nel 1853-1854 l'edificio sacro fu letteralmente capovolto come orientamento e ricostruito. Di stile Neoclassico di maniera rimasero alcuni quadri, recentemente restaurati. Tra questi un San Longino attribuito a un non individuato Antoon van Dyck. Attorno agli anni sessanta fu restaurato ed abbellito con affreschi del prof. Alessandro dal Prato.
La torre civica di Suzzara, unico elemento rimasto dell'antico castello, fu eretta quando venne costruita la cinta muraria ad opera di Domenico da Bologna. La torre era collocata all'esterno della cinta muraria medievale, a fianco della porta d'ingresso e venne costruita sotto il potere di Ludovico I Gonzaga. Inizialmente alta 24 metri e quindi portata agli attuali 32 metri nei primi decenni del 1400, è il monumento principale della città. All'interno del castello, oltre alle abitazioni dei contadini, vi erano una chiesa (dedicata a san Ippolito e san Cassiano) proprio a fianco della torre, un'osteria, mantenuta fino al XVIII secolo a fianco di una torretta di guardia, un fabbro e un fornaio con il relativo mulino. Il castello risale probabilmente all'epoca del dominio reggiano, costruito quindi come roccaforte contro i mantovani. Le mura e le torri merlate erano circondate da un fossato in cui confluivano le acque derivate dal vicino corso di Po Vecchio. La cinta muraria che venne attestata dalle carte topografiche dell'epoca, era formata da quattro angoli caratterizzati da bassi torrioni sporgenti, mentre sul lato verso l'odierna piazza s'innalzava la torre che fungeva da mastio. Con l'arrivo degli Asburgo, attorno al 1600, il castello perse la propria funzione sociale, militare e di coordinamento territoriale. Dal momento che gli imperatori austro-ungarici lo consideravano un punto pericoloso e costoso, lo distrussero lasciando solo la torre. Con il mutare della società, la torre cambiò la propria funzione difensiva, diventando una torre orologio. Nel 1665, la torre rappresentava per i contadini un vero e proprio strumento di lavoro. A causa del terremoto del 29 maggio 2012 la torre è chiusa alle visite guidate e dichiarata inagibile.
Basilica dell'Immacolata al Gesù Vecchio - Chiesa del Gesu' vecchio
Chiesa stupenda! Ricca di affreschi, un gioiello nascosto tra le vie di Napoli.
La chiesa presenta una facciata, realizzata sul finire del XVII secolo da Giovan Domenico Vinaccia in stile barocco.
L'interno della chiesa ha una struttura architettonica a croce latina, con un'unica navata e cappelle laterali, e conserva numerose opere d'arte, tra cui, nella terza cappella a sinistra, la tela raffigurante san Luigi Gonzaga, opera di Battistello Caracciolo (1627), i dipinti di Marco Pino da Siena (Trasfigurazione, Madonna e a, Circoncisione), alcune tele di Girolamo Cenatiempo (1712) nella prima, terza e quarta cappella a sinistra, la pala di San Francesco Saverio, opera di Cesare Fracanzano (1641) e la statua di san Francesco Borgia di Pietro Ghetti. L'altare maggiore racchiude una scultura dell'Immacolata appartenuta a don Placido.
In sacrestia vi è il dipinto di Francesco De Mura raffigurante Maria che indica il monogramma di Cristo a san Luigi Gonzaga (metà del XVIII secolo).
Si apre il Natale con la festa dell'Immacolata
La messa del Cardinale Crescenzio Sepe nella Chiesa del Gesù e la deposizione dei fiori sulla statua della Madonna con i Vigili del Fuoco avviano, nel giorno dell'Immacolata, le festività natalizie.
Gaeta La Cappella d’Oro dell’Immacolata Concezione.
La Cappella D’oro (Cappella dell’Immacolata Concezione) si trova a Gaeta in via dell’Annunziata alle spalle del santuario SS. Annunziata. La cappella è strutturata da una volta a botte costruita da cassettoni di legno intagliati e rifiniti in oro zecchino. Le pareti sono abbellite da tele, opere di Giovanni Filippo Criscuolo e di Scipione Pulzone raffiguranti scene della vita di Gesù e della Madonna.
Chiesa di Santa Maria Assunta
La chiesa parrocchiale di Santa Maria Assunta domina la collina su cui sorge il paese di Gissi. Con molta probabilità essa fu costruita sulle fondamenta di una preesistente chiesa di campagna che, nella visita pastorale del 1496, viene fatta risalire al IV o VII secolo d.C..
Eretta nel 1568, la chiesa fu ampliata e trasformata nel '700. Il nucleo originario era costituito da un'aula unica, allungata. La facciata principale, un tempo in pietra, è stata modificata con mattoni rossi intorno agli anni '50, insieme al portone e ai tre rosoni.
A fianco della gradinata laterale, sorge l'odierno campanile, alto più di 30 metri. Risale al XVIII secolo, ma fu interessato da ristrutturazioni nel corso del XIX-XX secolo. Lungo le pareti della torre campanaria occhieggiano feritoie che danno aria e luce ad una gradinata a chiocciola.
L'interno presenta una navata centrale e due laterali, a tre campate, dove sono collocate otto cappelle, quattro per lato. Le cappelle del Sacro Cuore e dell'Immacolata sono state aggiunte nel XVIII secolo, insieme alla sacrestia. Sopra l'ingresso principale, in una cantoria in muratura sorretta da colonne riccamente decorate con motivi floreali, spicca un grande organo, vero gioiello d'arte barocca.
The parish church of Santa Maria Assunta dominates from the hill where the village of Gissi is located. Very likely it was built over the ruins of a pre-existing countryside church, which, during the 1496 pastoral visit, seems to date back to the IV or VII century AD.
Built in 1568, the church was then expanded and transformed in the eighteenth century. The original core was formed by a single elongated room. The main façade, once originally in stone, was modified in red bricks in the '50s, along with the portal and the three rose windows.
Next to the lateral stairs, now there's the bell tower which is over 30 meters tall. It dates back to the XVIII century, but it was restructured over the XIX-XX centuries. Along the walls of the bell tower there are embrasures that give light and air to a spiral stair.
The interior offers a central nave and two lateral naves, with three bays, where eight chapels are located, four on each side. The Sacro Cuore chapels and the chapel of the Immacolata were added in the XVIII century, along with the sacristy. Above the main entrance, in a stone choir supported by richly decorated columns featuring floral motifs, there's a majestic organ: a true jewel of Baroque art.
BARBA836 GENTE DI PONZA-----( 8 DICEMBRE 2011 L'IMMACOLATA ) Rossano
Processione alle 5 del mattino, omaggio degli uomini ponzesi
all'IMMACOLATA
Festa dell' Immacolata Cattedrale di Andria 8 Dicembre 2018 Italia e friends
Ambasciatore di saperi e Sapori di Puglia Antonio Pistillo di Italia & Friends
Segnalazione eventi: In occasione della Festa dell'Immacolata con l'ausilio del comando Vigili del Fuoco di Barletta viene deposta una
composizione di fiori alla Madonnina presso la Cattedrale di Andria
Provincia Barletta Andria Trani l'evento si svolge in mattinata dopo la messa delle 11.30.
BASILICA DELL'IMMACOLATA ,CORSO MAZZINI ,CATANZARO
IL PROGETTO INTITOLATO : MARE , MONTI
, MANDOLINO CONSISTE NELLA REALIZZAZIONE DI VIDEO RIPRESI NELLA CITTA' DI CATANZARO HA COME OBIETTIVO LA VALORIZZAZIONE DELLE CHIESE , DEI PAESAGGI PIU BELLI , DELLE TRATTORIE ,LOCANDE....NEL MONDO AFFINCHE' ...QUESTO VIDEO POSSANO DARE UN IMMAGINE DI CATANZARO COME CITTA' ...DA VISITARE PER LE LOCALITA' ' BALNEARI , LA SUA BUONA GASTRONOMIA , LE SUE CHIESE RICCHE DI STORIA IL PROGETTO NON HA FINE DI LUCRO ...., L ' INSEGNAMENTO DI UN POVERETTO DELLA CITTA' DOMENICO SCARAMUZZINO CHE RACCOGLIEVA SOLDI PER FAR RESTAURARE LA CHIESA DEL ROSARIO MI HA SENSIBILIZZATO ......
Legata al culto della Santissima Vergine Immacolata, patrona di Catanzaro, la Basilica dell’Immacolata rappresenta di fatto l’edificio di culto più caro alla memoria della città calabrese.
La chiesa edificata nel 1254 nel cuore di Catanzaro, inizialmente era dedicata al culto della Santissima Trinità. L’edificio ha subito a partire dal 1750 profondi lavori di ristrutturazione ed ampliamento: inizialmente ad una sola navata, nel corso dell’800 e del ‘900 ne vennero aggiunte altre due minori e la cupola caratterizzata all’esterno da una forma ottagonale e all’interno da una forma cilindrica. La torre campanaria, rimaneggiata nel XX secolo, completa la struttura dell’edificio religioso. Nel 1954 venne elevata alla dignità di Basilica
L’interno della basilica si presenta a croce latina ed a tre navate. Le cappelle, ognuna delle quali godeva in passato di jus patronato appartenente a nobili famiglie cittadine, conservano altari ottocenteschi in marmi policromi e fastigi coevi in muratura e stucco, nonché notevoli opere d’arte tra le quali si ricordano: la statua lignea di San Rocco di manifattura napoletana del secolo XVIII; le statue lignee settecentesche di San Giuseppe, dell’Addolorata, di San Michele, di S. Alfonso che provengono dalla soppressa chiesa di Santa Caterina.
Nella chiesa dell'Annunziata, ne parla Lino Sorabella.
Il viaggio nella memoria storica continua. La chiesa dell'Annunziata è stata voluta dal comune di Gaeta nel 1321.
Chiesa di Gesù a Casa Professa - Chiesa di santa Maria della Pietà - Palermo
I Gesuiti giunsero in Sicilia nel 1549 e pochi anni dopo, nel 1564, fondarono la Chiesa del Gesù, con forti sovvenzioni del governo spagnolo. Si ritiene che il progetto sia di Giovanni Tristani. L'edificio, che sorge nella piazza di Casa Professa, è stato più volte ampliato e modificato, già prima della fine del Cinquecento, ma ha sostanzialmente mantenuto la struttura iniziale, almeno fino alla seconda guerra mondiale. Con i bombardamenti del 1943, la chiesa subì gravi danni: nel dopoguerra essa fu parzialmente ricostruita e con gli ultimi restauri ha ripreso il suo aspetto originario.
La facciata è semplice e si articola su due ordini di lesene: sulla parte bassa risalta il rosso delle membrature. Sopra il portale di mezzo, custodita in una nicchia, sta una pregevole scultura del Settecento, che rappresenta la Madonna della Grotta. L'interno - a croce latina e a tre navate - rappresenta un esempio prezioso dell'arte barocca in Sicilia: è particolarmente ricco e sfolgorante per gli stucchi e le sculture del Gagini, del Benzoni e del Vitaliano, per gli affreschi di Filippo Randazzo, e per le tele di Pietro Novelli. Stupendi e suggestivi gli intarsi ottenuti con marmi colorati. La sacrestia conserva notevoli armadi del Seicento, finemente intagliati. Dal sontuoso cortile barocco, si accede alla biblioteca comunale.
Chiesa Santa Maria della Pietà
Eretta nell'antico quartiere arabo della Kalsa, nei pressi di Palazzo Patella, la chiesa della Pietà è ritenuta un notevole esempio del primo barocco palermitano. L'edificio fu costruito tra il 1678 ed il 1684, su disegno di Giacomo Amato.
Sul prospetto di Via Torremuzza la chiesa mostra faccia che si estende in altezza con due ordini di colonne, di forte risalto plastico. L'interno è a navata unica e contiene pregevoli affreschi di Antonio Grano e del Borremans, che risalgono al Settecento. Stupenda e variegata è la decorazione in stucco, dovuta a Giacomo Serpotta: è una profusione di angeli e di composizioni floreali che vanno ad incorniciare e ad impreziosire gli affreschi. In Santa Maria della Pietà sono poi conservate le statue della patrona di Palermo, Santa Rosalia, e dell'Immacolata, che tutti gli anni è portata in processione.
L’omaggio dei vigili del fuoco all’Immacolata concezione 8 dicembre 2018 Corigliano- Rossano
NOVENA DELL'IMMACOLATA,4 GAUDIO I RE MAGI.
Orazione del giorno
O Immacolata Concezione, Madre mia, prendimi per mano, conducimi a Gesù, per
scoprire, ascoltare e comprendere senza deformazione e in tutta purezza, verità e
chiarezza, la Parola di salvezza, così come il Tuo Divino Figlio l’ha rivelata. Sii il mio
soccorso, Immacolata Concezione e ottienimi dal Nostro Padre Celeste, per i meriti di
Tuo Figlio, la grazia di …(esporre la richiesta). Amen!
Padre nostro, Ave Maria, Gloria al Padre.
Chiesa del SS Redentore - Legnano (MI) - esplorazione artistica
CHIESA DEL SS REDENTORE - LEGNANO (MI)
La decisione di costruire la chiesa del SS Redentore fu presa il 14 agosto 1898 dal cardinale Andrea Carlo Ferrari, per agevolare la frequentazione delle messe da parte degli abitanti di Legnano che risiedevano nella zona a est del fiume Olona.
I lavori cominciarono il 26 maggio 1901 e terminarono meno di un anno dopo, grazie al contributo di Barbara Melzi (ricca suora canossiana figlia del conte Francesco Melzi Malingegni), dell'arcivescovo di Milano Andrea Carlo Ferrari e alle elargizioni di molti parrocchiani della contrada.
La chiesa, consacrata il 30 novembre 1902 dallo stesso cardinale Ferrari, è in stile romanico lombardo, ispirata alla basilica di Sant'Ambrogio a Milano e ha una lunghezza di 50 metri per una larghezza di 20 metri.
E' divisa in tre navate separate da file di colonne di marmo, con un battistero ottagonale sulla sinistra e le pareti sono ornate da affreschi realizzati da Eugenio Cisterna.
L'altare maggiore e il pulpito sono in marmo di Carrara, realizzati dallo scultore Angelo Colombo.
Nel 1923 Aldo Carpi aggiunse sopra alle lunette della facciata della chiesa e del battistero dei mosaici ispirati al SS Redentore, a cui è dedicata la chiesa.
Nella navata destra è conservato un dipinto dei fratelli Giovanni Battista e Francesco Lampugnani del 1635 che raffigura La Purificazione e nell'abside dietro all'altare maggiore c'è un dipinto su sfondo dorato che rappresenta la Trasfigurazione di Gesù.
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BAGNOLI IRPINO (Italy ) - LE TRE CHIESE - Chiesa Madre e Coro Ligneo - San Domenico - S.Margherita -
La chiesa Madre Collegiata Santa Maria Assunta si trova nel centro storico del paese. Databile intorno al 900, con l'arrivo dei Longobardi, è a croce latina con tre navate. Un incendio avvenuto nel 1651 distrusse il vecchio impianto. La successiva ricostruzione, vede le lunghezza diventare larghezza, il resto come oggi si presenta. All'interno vi sono opere di rilievo, come il coro ligneo raffiguranti scene dell'Antico e Nuovo Testamento, ed opere di artisti locali pregiate, il maggiore Domenico Venuta. Complesso monumentale di San Domenico
La chiesa è databile intorno al 1458, mentre il complesso del convento con studentato è del Seicento, voluto da padre Ambrogio Salvio, confessore di papa Carlo V. Lo studentato fu molto importante per il comune per il suo sviluppo e cultura. Presenta un campanile alto 30 metri e all'interno vi sono opere di Marco dal Pino da Siena, tra cui Madonna col Bambino e Madonna del Rosario.Chiesa di Santa Margherita
La chiesa si trova nella piazza principale. Edificata verso la fine del secolo XVI, prese il nome della pia Contessa Margherita Orsini, madre del Conte Troiano Cavaniglia. Venne poi ingrandita nel secolo successivo e completata alla fine del secolo XVIII. In principio fu sede dei Parlamenti pubblici, divenne in seguito la sede della congrega dei morti e di recente ha svolto la funzione di Cappella funebre dove venivano celebrati i funerali. Negli ultimi anni ha subito dei restauri ed è stata riaperta, ospita esposizioni culturali e mostre.
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Zampognari di Auletta - Novena immacolata
Cari amici vi auguro una buona giornata con questo video di giovani zampognari Aulettesi intenti a suonare la novena dell'immacolata con tanta passione, amore e devozione!!! Che Gesù ci protegga. (Altilio Mattia e Addesso Mario)
Pizzo Arrivo delle Zampogne nella vigilia dell' Immacolata
Chiesa di Sant'Andrea Apostolo di Spello
Video realizzato con un drone.
Documentario Brindisi pt.4 - Chiese HD
Riprese e montaggio di Michele Signorile
Voce di Samuele Mangia
La chiesa del Cristo fu eretta nel 1232 e la sua peculiarità è il grande e ricco rosone.
La chiesa di San Benedetto è in stile romanico ed è esistente forse già prima dell'XI secolo.
Nel fianco, è un interessante portale incorniciato da una fascia intagliata a intrecci viminei, con architrave a figure appiattite dove si possono vedere scene di combattimento tra uomini e draghi.
La navata centrale è coperta da quattro volte a crociera, con larghi costoloni, le laterali sono a quarto di botte. Le colonne di marmo hanno ricchi capitelli romanici: quattro sono di tipo corinzio ed uno, quello posto sulla prima colonna di sinistra, rappresenta buoi, leoni ed arieti a teste unite.
L' ex sagrestia è adibita a sezione del Museo Diocesano, sono esposti: una statua settecentesca di San Benedetto in cartapesta: una statua, pure in cartapesta, di Sant’Anna con Maria bambina; una tela con l'Assunzione della Vergine, forse del XVII secolo e una Madonna col Bambino, pregevole scultura in pietra policroma.
Da questo ambiente si accede al chiostro ell'ex monastero, cinto da portico a quadrifore con colonnine poligonali e capitelli a stampella.
La chiesa di San Giovanni al Sepolcro è una chiesa romanica sita nel centro storico di Brindisi, chiusa al culto.
L'edificio è una costruzione di età normanna dell'XI secolo con pianta circolare.
La chiesa doveva appartenere ai canonici del Santo Sepolcro, attestati a Brindisi già intorno al 1126. Alcuni studiosi hanno ipotizzato che la chiesa possa essere stata edificata dai templari, ma tale ipotesi non risulta essere suffragata da alcun riscontro documentario.
Subì notevoli danni e un lungo degrado fino al restauro di metà Ottocento che lo portò a fungere da provvisoria sede del Museo Civico dal 1850 al 1955. Numerose campagne di scavo al suo interno hanno portato alla luce antiche testimonianze anche di epoca romana, senza fare luce sulla sua origine.
Alle pareti ci sono resti di affreschi (Deposizione di Cristo, Madonna col Bambino, San Giorgio e altri Santi) attribuibili al XIII-XIV secolo.
Fatta costruire da san Lorenzo da Brindisi su terreni di sua proprietà, la chiesa di Santa Maria degli Angeli venne destinata alle suore clarisse. I lavori, finanziati in gran parte da Massimiliano I, elettore di Baviera, iniziarono nel 1609, e prevedevano la costruzione di una chiesa e di un monastero.
In funzione dal 1619, il monastero fu abbattuto all'inizio del XX secolo.
La pianta è a croce latina e la facciata, in stile barocco, è decorata con fiori e putti. La porta lignea è ornata con bassorilievi raffiguranti San Francesco d'Assisi, Santa Chiara, San Giovanni e San Matteo.
L'interno, a navata unica, presenta lateralmente quattro cappelle, nelle quali sono ospitate alcune opere pittoriche e scultoree, tra cui un crocefisso attribuito a Angelo da Pietrafitta e il dipinto Estasi di san Lorenzo attribuito ad Oronzo Tiso.
Nella cappella dedicata al santo è conservato un crocefisso d'avorio donato da san Lorenzo da Brindisi, utilizzato dallo stesso Lorenzo per incitare i soldati cristiani nella battaglia di Székesfehérvár (Albareale) del 1601 contro gli ottomani. Qui sono conservati anche gli effetti personali del santo, tra cui il libro che usava per pregare e parti dell'abito da sacerdote che indossava. Inoltre ci sono tantissime reliquie, per lo più pezzi di ossa, di altrettanti santi.
Dietro l'altare maggiore, ornato con statue dei santi Francesco e Chiara, vi è un dipinto raffigurante l''Immacolata tra gli Angeli, di Pieter De Witte.
Una delle più belle chiese del territorio è sicuramente quella di santa Maria del Casale.
Caratteristica per il notevole gusto cromatico è la facciata a fasce di disegni ornamentali di pietre a due colori.
Fu eretta allo scadere del XIII secolo sul luogo dove la tradizione dice che san Francesco d'Assisi, di ritorno dalla Terra santa, avrebbe pregato. Il luogo dove sorgeva la chiesa della Madonna del Casale era solitario e ameno e gli arcivescovi di Brindisi vi costruirono la loro dimora estiva.
La chiesa nel 1811 fu soppressa e fu usata come caserma. I Francescani vi tornarono nel 1824 e cercarono di riparare i gravissimi danni.
Santa Maria del Casale è Monumento Nazionale dal 1875.
Le pareti sono in gran parte coperte di affreschi del XIV secolo, di forme ancora bizantine ma con qualche apporto lineare gotico. Sulla parete d'ingresso, il Giudizio universale, grandioso affresco distribuito in quattro scomparti, è riferibile ai primi decenni del XIV secolo.
LE PATANE DI ZIA MARIA, VILLA LATINA, ITALIA. McD'AGO