Campane di San Michele Busto Arsizio(1)
Le campane di Busto Arsizio (VA) - Chiesa di S. Michele - Video 750°
Busto Arsizio (VA)
Chiesa Prepositurale di S. Michele Arcangelo
Concerto di 11+1 campane in Si♭²
Fratelli Barigozzi - Milano 1889
Concerto solenne a 11+1 campane, con distesa iniziale con le 11 in Si♭², in elettrico - manuale per la S. Messa Festiva delle ore 11:30 nella Solennità della Domenica delle Palme. Ore 11:15.
Suonano Aleadda e Campanaro29 alternandosi.
Ringrazio il parroco e l’addetto al suono delle campane per la grandissima disponibilità dimostrataci!
Il guasto alla 2^ è stato segnalato.
Si ritiene anteriore al Mille la prima chiesa dedicata all'arcangelo Michele, caro ai Longobardi.
È tradizione considerare la torre campanaria un reimpiego di una parte del castello medievale di Busto. La prima citazione di San Michele è del 1300 circa. Del 1343 è l'assegnazione al primo rettore di San Michele, di beni sufficienti a consentirne la sussistenza (nel 1512 sarà istituita una seconda rettorìa). L'edificio trecentesco era ad una sola navata, con tre absidi semicircolari ad oriente; si aggiunsero poi due cappelle contrapposte a metà della navata. Nel 1566 un visitatore autorevole chiamò San Michele chiesa parrocchiale, coadiutrice dell'altra chiesa parrocchiale, cioè di San Giovanni.
A metà Seicento questa chiesa era giudicata pericolante.
La ricostruzione a navata unica, su disegno dell'architetto Richini, iniziò nel 1653 e si protrasse forse fino al 1670.
L'aula venne ribaltata, così la facciata finì a levante. Otto gli altari minori nel Settecento, in seguito ridotti a sei. Il rivestimento e l'ornamentazione della facciata avvenne in due tempi: nel 1726-30 l'ordine inferiore e gli angeli del frontone, nel 7794 con l'architetto Bernardino Ferrarti l'ordine superiore. L'esito fu una facciata molto ricca, in contrasto con la semplicità dei fianchi dell'edificio. L'altare maggiore, in marmi policromi, sormontato da un tempietto a colonne, animato da bianchi angioletti volteggianti e da due angeli oranti, fu realizzato nel 1752-53. Il canonico Bellotti, cui si attribuisce il progetto dell'altare, firmò il disegno del Mortorio, costruito tra la chiesa e le case parrocchiali, affrescato dallo stesso Bellotti. Restauri dell'interno della chiesa si fecero nel 1834 e nel 1906, anno in cui San Michele ritornò parrocchia autonoma (sarà poi elevata a prepositurale nel 1933).
Nel 1889 le campane cinquecentesche venivano rimosse per lasciare spazio al nuovo concerto di 12 campane fuse dai Fratelli Barigozzi di Milano, per un totale di 8790Kg. La storia legata al nuovo concerto è piuttosto curiosa: le campane commissionate dalla Parrocchia erano 9 più una campanella di richiamo, in modo da rispettare il regolamento di San Carlo Borromeo (una chiesa sussidiaria non poteva avere un concerto più esteso o più grave della Parrocchia, in questo caso di San Giovanni con le 9+1) ma due offerenti, ad insaputa del parroco, pagarono per fondere altre due campane, l’undicesima e la dodicesima, che entrarono a Busto Arsizio nascoste dietro al campanone.
Del 1924 sono il rivestimento marmoreo della facciata, il portale di bronzo, la cancellata che recinge il sagrato. Nel 1937, progettista Giovanni Maggi, la chiesa venne ampliata con la ricostruzione del presbiterio e dell'abdside, con l'introduzione del transetto con sovrapposta cupola, con la costruzione della sagrestia e della penitenzieria. All'interno le parti nuove furono decorate a fresco negli anni dal 1942 al 1950. Da vedere l'altare del Crocifisso, restaurato di recente, e alcune tele cinquesecentesche di buona fattura, sopra gli altari minori.
*La musica iniziale è Divenire di Ludovico Einaudi
Campane di Busto Arsizio (VA), Chiesa di S. Michele
Busto Arsizio (VA)
Chiesa Prepositurale di San Michele Arcangelo
Concerto di 11 campane in SIb2 + VII minore
Concerto a 8 campane in SIb2 per la S. Messa nella vigilia della Domenica delle Palme
La chiesa di San Michele arcangelo è una delle chiese principali della città, insieme alla basilica di San Giovanni. Il tempio sorge su un'antica fortificazione longobarda, distrutta verso la fine del XIII secolo, ed è intitolato al patrono della città. Il campanile della chiesa era in origine usato come torre di vedetta del castello ed è l'unica struttura della fortificazione longobarda ancora in piedi. Costruita in pietra e ciottoli, la torre venne edificata nel corso del IX secolo, risultando così la più antica costruzione di Busto Arsizio. La prima costruzione della chiesa in forma basilicale a navata unica, viene fatta risalire al XIV secolo: a quell'epoca erano presenti quattro cappelle laterali, oltre all'altare maggiore. La torre campanaria venne adibita a campanile, sopraelevata e dotata di tre campane nel corso del 1559. La chiesa venne ricostruita al fine di aumentarne la capienza tra il 1653 e il 1679, su disegno di Francesco Maria Ricchino. A causa di impedimenti per via di fossato e bastioni, l'orientamento della chiesa venne capovolto in modo tale che il campanile, un tempo adiacente la zona absidale, si ritrovò sul fianco della facciata. L'altare maggiore venne eretto tra il 1752 e il 1753, su disegno di Biagio Bellotti, in sostituzione di un altare in legno del XVII secolo. Nel 1796 venne completata la facciata, mentre le pareti dell'edificio e la volta della navata, furono restaurate nel 1834. Le antiche campane cinquecentesche rimasero funzionanti fino al 1889, anno in cui si decise di fondere un nuovo concerto di dodici campane, due in più della basilica di San Giovanni, fuse appena tre anni prima dal varesino Bizzozero. Il concerto di dodici campane venne fuso da Barigozzi, per un peso complessivo di 8923 kg. La facciata barocca è coronata da quattro figure di angeli ai lati, mentre al centro troviamo il santo arcangelo Michele. L'interno della chiesa si presenta a navata unica, con ben cinque cappelle laterali per lato, e interamente affrescato nel corso del secondo dopoguerra da alcuni pittori lombardi. La chiesa venne elevata alla dignità prepositurale nel 1924 e ufficialmente completata con l'edificazione dei transetti e l'ampliamento dell'abside, arricchito da un organo Mascioni nel 1945. All'interno della chiesa si conserva il corpo del martire romano san Felice, estratto dalle catacombe di Priscilla e concesso da papa Innocenzo X il 5 aprile 1650, con la facoltà di essere trasportato ed esposto alla pubblica venerazione dei fedeli di questa chiesa. Rivestito da una tunica bianca e con un manto rosso, il corpo del martire è conservato in una delle cappelle laterali; san Felice è compatrono della prepositurale. All'esterno della chiesa è ancora visibile il vecchio mortorio, edificato entro i confini dell'area del cimitero tra il 1761 e il 1764, su progetto di Biagio Bellotti.
Nota, fonderia e anno di fusione
MIb Fratelli Barigozzi, Milano 1889
RE Fratelli Barigozzi, Milano 1889
DO Fratelli Barigozzi, Milano 1889
SIb Fratelli Barigozzi, Milano 1889
LA Fratelli Barigozzi, Milano 1889
(LAb Fratelli Barigozzi, Milano 1889)
SOL Fratelli Barigozzi, Milano 1889
FA Fratelli Barigozzi, Milano 1889
MIb Fratelli Barigozzi, Milano 1889
RE Fratelli Barigozzi, Milano 1889
DO Fratelli Barigozzi, Milano 1889
SIb Fratelli Barigozzi, Milano 1889
Un sentito ringraziamento al prevosto don Giuseppe per la disponibilità e alle sorelle Anita e Rosetta per la cortese ospitalità dimostratami.
Celebrazione eucaristica nella parrocchia San Michele Arcangelo - omelia del card. Scola
MILANO - Domenica 27 settembre 2015
Il card. Angelo Scola a Precotto: «Qui ho incontrato
una parrocchia bella che dà conforto»
Il Cardinale ha presieduto, davanti a centinai di fedeli, la Celebrazione eucaristica nella parrocchia San Michele Arcangelo. Una realtà vivace impegnata su più fronti, dalla comunità educante, all’oratorio, dal doposcuola alla formazione sociopolitica, dal settore caritativo all’inserimento nella vita del quartiere
Campane di Busto Arsizio (VA), Chiesa di S. Michele v.03
Busto Arsizio (VA)
Chiesa Prepositurale di San Michele Arcangelo
Concerto di 11 campane in SIb2 + VII minore
Concerto solenne per la S. Messa nella vigilia dell'Immacolata Concezione
La chiesa di San Michele arcangelo è una delle chiese principali della città, insieme alla basilica di San Giovanni. Il tempio sorge su un'antica fortificazione longobarda, distrutta verso la fine del XIII secolo, ed è intitolato al patrono della città. Il campanile della chiesa era in origine usato come torre di vedetta del castello ed è l'unica struttura della fortificazione longobarda ancora in piedi. Costruita in pietra e ciottoli, la torre venne edificata nel corso del IX secolo, risultando così la più antica costruzione di Busto Arsizio. La prima costruzione della chiesa in forma basilicale a navata unica, viene fatta risalire al XIV secolo: a quell'epoca erano presenti quattro cappelle laterali, oltre all'altare maggiore. La torre campanaria venne adibita a campanile, sopraelevata e dotata di tre campane nel corso del 1559. La chiesa venne ricostruita al fine di aumentarne la capienza tra il 1653 e il 1679, su disegno di Francesco Maria Ricchino. A causa di impedimenti per via di fossato e bastioni, l'orientamento della chiesa venne capovolto in modo tale che il campanile, un tempo adiacente la zona absidale, si ritrovò sul fianco della facciata. L'altare maggiore venne eretto tra il 1752 e il 1753, su disegno di Biagio Bellotti, in sostituzione di un altare in legno del XVII secolo. Nel 1796 venne completata la facciata, mentre le pareti dell'edificio e la volta della navata, furono restaurate nel 1834. Le antiche campane cinquecentesche rimasero funzionanti fino al 1889, anno in cui si decise di fondere un nuovo concerto di dodici campane, due in più della basilica di San Giovanni, fuse appena tre anni prima dal varesino Bizzozero. Il concerto di dodici campane venne fuso da Barigozzi, per un peso complessivo di 8923 kg. La facciata barocca è coronata da quattro figure di angeli ai lati, mentre al centro troviamo il santo arcangelo Michele. L'interno della chiesa si presenta a navata unica, con ben cinque cappelle laterali per lato, e interamente affrescato nel corso del secondo dopoguerra da alcuni pittori lombardi. La chiesa venne elevata alla dignità prepositurale nel 1924 e ufficialmente completata con l'edificazione dei transetti e l'ampliamento dell'abside, arricchito da un organo Mascioni nel 1945. All'interno della chiesa si conserva il corpo del martire romano san Felice, estratto dalle catacombe di Priscilla e concesso da papa Innocenzo X il 5 aprile 1650, con la facoltà di essere trasportato ed esposto alla pubblica venerazione dei fedeli di questa chiesa. Rivestito da una tunica bianca e con un manto rosso, il corpo del martire è conservato in una delle cappelle laterali; san Felice è compatrono della prepositurale. All'esterno della chiesa è ancora visibile il vecchio mortorio, edificato entro i confini dell'area del cimitero tra il 1761 e il 1764, su progetto di Biagio Bellotti.
Nota, fonderia e anno di fusione
MIb Fratelli Barigozzi, Milano 1889
RE Fratelli Barigozzi, Milano 1889
DO Fratelli Barigozzi, Milano 1889
SIb Fratelli Barigozzi, Milano 1889
LA Fratelli Barigozzi, Milano 1889
(LAb Fratelli Barigozzi, Milano 1889)
SOL Fratelli Barigozzi, Milano 1889
FA Fratelli Barigozzi, Milano 1889
MIb Fratelli Barigozzi, Milano 1889
RE Fratelli Barigozzi, Milano 1889
DO Fratelli Barigozzi, Milano 1889
SIb Fratelli Barigozzi, Milano 1889
Un sentito ringraziamento a Pruneri64 per la registrazione.
Best Attractions and Places to See in Busto Arsizio, Italy
Busto Arsizio Travel Guide. MUST WATCH. Top things you have to do in Busto Arsizio. We have sorted Tourist Attractions in Busto Arsizio for You. Discover Busto Arsizio as per the Traveller
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Chiesa Di San Michele Arcangelo
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Busto Arsizio Viabilità Via San Michele
Busto Arsizio, cambia la viabilità in Via San Michele il motivo principale è per dar miglior accesso al parcheggione di Via San Michele
Campane di Busto Arsizio (VA), Chiesa di S. Michele v.04
Busto Arsizio (VA)
Chiesa Prepositurale di San Michele Arcangelo
Concerto di 11 campane in SIb2 + VII minore
Distesa a 12 campane come richiamo per la S. Messa nella vigilia della Domenica delle Palme
La chiesa di San Michele arcangelo è una delle chiese principali della città, insieme alla basilica di San Giovanni. Il tempio sorge su un'antica fortificazione longobarda, distrutta verso la fine del XIII secolo, ed è intitolato al patrono della città. Il campanile della chiesa era in origine usato come torre di vedetta del castello ed è l'unica struttura della fortificazione longobarda ancora in piedi. Costruita in pietra e ciottoli, la torre venne edificata nel corso del IX secolo, risultando così la più antica costruzione di Busto Arsizio. La prima costruzione della chiesa in forma basilicale a navata unica, viene fatta risalire al XIV secolo: a quell'epoca erano presenti quattro cappelle laterali, oltre all'altare maggiore. La torre campanaria venne adibita a campanile, sopraelevata e dotata di tre campane nel corso del 1559. La chiesa venne ricostruita al fine di aumentarne la capienza tra il 1653 e il 1679, su disegno di Francesco Maria Ricchino. A causa di impedimenti per via di fossato e bastioni, l'orientamento della chiesa venne capovolto in modo tale che il campanile, un tempo adiacente la zona absidale, si ritrovò sul fianco della facciata. L'altare maggiore venne eretto tra il 1752 e il 1753, su disegno di Biagio Bellotti, in sostituzione di un altare in legno del XVII secolo. Nel 1796 venne completata la facciata, mentre le pareti dell'edificio e la volta della navata, furono restaurate nel 1834. Le antiche campane cinquecentesche rimasero funzionanti fino al 1889, anno in cui si decise di fondere un nuovo concerto di dodici campane, due in più della basilica di San Giovanni, fuse appena tre anni prima dal varesino Bizzozero. Il concerto di dodici campane venne fuso da Barigozzi, per un peso complessivo di 8923 kg. La facciata barocca è coronata da quattro figure di angeli ai lati, mentre al centro troviamo il santo arcangelo Michele. L'interno della chiesa si presenta a navata unica, con ben cinque cappelle laterali per lato, e interamente affrescato nel corso del secondo dopoguerra da alcuni pittori lombardi. La chiesa venne elevata alla dignità prepositurale nel 1924 e ufficialmente completata con l'edificazione dei transetti e l'ampliamento dell'abside, arricchito da un organo Mascioni nel 1945. All'interno della chiesa si conserva il corpo del martire romano san Felice, estratto dalle catacombe di Priscilla e concesso da papa Innocenzo X il 5 aprile 1650, con la facoltà di essere trasportato ed esposto alla pubblica venerazione dei fedeli di questa chiesa. Rivestito da una tunica bianca e con un manto rosso, il corpo del martire è conservato in una delle cappelle laterali; san Felice è compatrono della prepositurale. All'esterno della chiesa è ancora visibile il vecchio mortorio, edificato entro i confini dell'area del cimitero tra il 1761 e il 1764, su progetto di Biagio Bellotti.
Nota, fonderia e anno di fusione
MIb Fratelli Barigozzi, Milano 1889
RE Fratelli Barigozzi, Milano 1889
DO Fratelli Barigozzi, Milano 1889
SIb Fratelli Barigozzi, Milano 1889
LA Fratelli Barigozzi, Milano 1889
(LAb Fratelli Barigozzi, Milano 1889)
SOL Fratelli Barigozzi, Milano 1889
FA Fratelli Barigozzi, Milano 1889
MIb Fratelli Barigozzi, Milano 1889
RE Fratelli Barigozzi, Milano 1889
DO Fratelli Barigozzi, Milano 1889
SIb Fratelli Barigozzi, Milano 1889
Campane di Busto Arsizio (VA), Chiesa di S. Michele v.02
Busto Arsizio (VA)
Chiesa Prepositurale di San Michele Arcangelo
Concerto di 11 campane in SIb2 + VII minore
Concerto a 9 in DO3 minore per la S. Messa nella solennità dell'Immacolata Concezione
La chiesa di San Michele arcangelo è una delle chiese principali della città, insieme alla basilica di San Giovanni. Il tempio sorge su un'antica fortificazione longobarda, distrutta verso la fine del XIII secolo, ed è intitolato al patrono della città. Il campanile della chiesa era in origine usato come torre di vedetta del castello ed è l'unica struttura della fortificazione longobarda ancora in piedi. Costruita in pietra e ciottoli, la torre venne edificata nel corso del IX secolo, risultando così la più antica costruzione di Busto Arsizio. La prima costruzione della chiesa in forma basilicale a navata unica, viene fatta risalire al XIV secolo: a quell'epoca erano presenti quattro cappelle laterali, oltre all'altare maggiore. La torre campanaria venne adibita a campanile, sopraelevata e dotata di tre campane nel corso del 1559. La chiesa venne ricostruita al fine di aumentarne la capienza tra il 1653 e il 1679, su disegno di Francesco Maria Ricchino. A causa di impedimenti per via di fossato e bastioni, l'orientamento della chiesa venne capovolto in modo tale che il campanile, un tempo adiacente la zona absidale, si ritrovò sul fianco della facciata. L'altare maggiore venne eretto tra il 1752 e il 1753, su disegno di Biagio Bellotti, in sostituzione di un altare in legno del XVII secolo. Nel 1796 venne completata la facciata, mentre le pareti dell'edificio e la volta della navata, furono restaurate nel 1834. Le antiche campane cinquecentesche rimasero funzionanti fino al 1889, anno in cui si decise di fondere un nuovo concerto di dodici campane, due in più della basilica di San Giovanni, fuse appena tre anni prima dal varesino Bizzozero. Il concerto di dodici campane venne fuso da Barigozzi, per un peso complessivo di 8923 kg. La facciata barocca è coronata da quattro figure di angeli ai lati, mentre al centro troviamo il santo arcangelo Michele. L'interno della chiesa si presenta a navata unica, con ben cinque cappelle laterali per lato, e interamente affrescato nel corso del secondo dopoguerra da alcuni pittori lombardi. La chiesa venne elevata alla dignità prepositurale nel 1924 e ufficialmente completata con l'edificazione dei transetti e l'ampliamento dell'abside, arricchito da un organo Mascioni nel 1945. All'interno della chiesa si conserva il corpo del martire romano san Felice, estratto dalle catacombe di Priscilla e concesso da papa Innocenzo X il 5 aprile 1650, con la facoltà di essere trasportato ed esposto alla pubblica venerazione dei fedeli di questa chiesa. Rivestito da una tunica bianca e con un manto rosso, il corpo del martire è conservato in una delle cappelle laterali; san Felice è compatrono della prepositurale. All'esterno della chiesa è ancora visibile il vecchio mortorio, edificato entro i confini dell'area del cimitero tra il 1761 e il 1764, su progetto di Biagio Bellotti.
Nota, fonderia e anno di fusione
MIb Fratelli Barigozzi, Milano 1889
RE Fratelli Barigozzi, Milano 1889
DO Fratelli Barigozzi, Milano 1889
SIb Fratelli Barigozzi, Milano 1889
LA Fratelli Barigozzi, Milano 1889
(LAb Fratelli Barigozzi, Milano 1889)
SOL Fratelli Barigozzi, Milano 1889
FA Fratelli Barigozzi, Milano 1889
MIb Fratelli Barigozzi, Milano 1889
RE Fratelli Barigozzi, Milano 1889
DO Fratelli Barigozzi, Milano 1889
SIb Fratelli Barigozzi, Milano 1889
Live stream di MMMBUSTOARSIZIO
Le campane di Montegaldella (VI) - Parrocchia di San Michele Arcangelo
Montegaldella (Montegaldea in dialetto veneto)
_Presentazione dalla cella campanaria
Concerto di 12 campane in Reb3
1=reb3,1979,colbachini
2=mib3,1979,colbachini
3=fa3,1979,colbachini
4=solb3,1979,colbachini
5=lab3,1979,colbachini
6=sib3,1979,colbachini
7=do4,1979,colbachini
8=reb4,1979,colbachini
9=mib4,1979,colbachini
10=fa4,1989,colbachini
11=solb4,1910,colbachini
12=lab4,2000,colbachini
Buona visione!!!
Sotto di me la ridente località di Rovello Porro :)
oltre 100 m
odv: f450 naza gps mode, tx Devo 8S , 3s 4A, rclogger pro gps and enviromental module
20120813 223957
processione San Michele Arcangelo 2012 Palese
Parrocchia San Michele Arcangelo nella Cattedrale di Caserta
Tutto l'evento della celebrazione Pentecoste (Cresime) della Parrocchia preseduta dal Vescovo. 15-05-2016
Busto Arsizio SANTUARIO DI S. MARIA DI PIAZZA (Beata Vergine dell'Aiuto)
Il santuario di Santa Maria di Piazza (detto anche santuario della Beata Vergine dell'Aiuto) è situato nel centro storico di Busto Arsizio, dove sorgeva una precedente chiesa dedicata alla Madonna, che a sua volta aveva sostituito una cappella risalente all'epoca della cristianizzazione. Questo splendido santuario mariano fu costruito rapidamente tra il 1515 e il 1522.
Due nomi compaiono nei documenti che trattano la costruzione del tempio: quello di Antonio da Lonate (autore del modello per il duomo di Vigevano) e quello di magistro Tomaxio ingeniero, probabilmente Tommaso Rodari, il noto scultore e architetto attivo nel duomo di Como, allievo di Giovanni Antonio Amadeo. Il primo avrebbe impostato la pianta centrale, per la quale si è ipotizzata l'esistenza di un disegno bramantesco, Bramanti secutus exemplar; il secondo avrebbe eseguito i due portali a ovest e a sud, e forse l'elegante loggiato nel tamburo sotto la cupola simile al tiburio del santuario della Beata Vergine dei Miracoli a Saronno, attribuito all'Amadeo.
Internamente, la parte bassa, quadrata, che è tagliata negli angoli da archi diagonali formanti nicchie e cuffie, rimanda ai numerosi studi di chiese a pianta centrale compiuti da Leonardo mentre il tamburo ottagonale con una ghiera di nicchie (la corona dei 12 santi) e le otto unghie della volta di copertura riecheggiano gli esempi di Santa Maria Incoronata di Canepanova a Pavia e dell'Incoronata a Lodi e di Santa Maria della Croce a Crema).
All'esterno, il rigoroso volume cubico scandito da lesene è sormontato da un tiburio con gugliotti e lanterna che interpreta in forme più leggere ed eleganti la tipologia della tradizione lombarda (come già nel non lontano santuario di Saronno).
All'interno si possono ammirare opere di scultura e dipinti di Gaudenzio Ferrari (come l'Ultima cena, nell'altare di destra), Bernardino Luini ed una copia della perduta Madonna delle Vittorie di Giovan Paolo Lomazzo. La cupola fu affrescata nel 1531 da Giovan Pietro Crespi, nonno di Giovan Battista Crespi detto Il Cerano.
Del santuario di Santa Maria esiste una copia esatta, ma più piccola, a Crespi d'Adda, paese annoverato tra i patrimoni dell'umanità dall'UNESCO. Della statua della Madonna esiste una copia esatta in Uruguay a Montevideo, nella chiesa del quartiere popolare del Cerro.
Il campanile in mattoni risale al 1584. Tra il 1886 e il 1889 fu innalzato dall'architetto Carlo Maciachini, che fece lo fece rivestire di pietra chiara.
Dipinto tra il 1539 e il 1540 da Gaudenzio Ferrari, il grande POLITTICO DELL'ASSUNTA fu offerto nel 1541 al santuario da Donato Prandoni, consigliere della comunità bustese. Originariamente esso fu collocato sulla parete di fondo del presbiterio, dove copriva un oculo, per poi essere trasferito nella posizione odierna (sulla parete settentrionale) in occasione dei lavori di restauro compiuti tra il 1939 e il 1943.
Il polittico è dominato dal Padre Eterno, raffigurato con le braccia aperte per accogliere Maria, portata in cielo da angeli che accompagnano il nimbo su cui siede e la incoronano regina.
Negli scomparti laterali vi sono i santi maggiormente venerati in quel tempo a Busto Arsizio. A sinistra si trovano le immagini di san Giovanni Battista con l'Agnus Dei e di san Gerolamo, titolare del convento femminile che sorgeva presso la chiesa di San Giovanni Battista; a destra vi sono invece san Michele Arcangelo che alza la spada contro il demonio e san Francesco d'Assisi. La ricca cornice dorata appoggia le quattro colonne, fasciate di rami e di foglie, su una predella con dipinti ed è divisa in tre parti da due piedritti: a sinistra è raffigurata la natività di Maria, al centro la presentazione al tempio e lo sposalizio, a destra si vede invece la Sacra Famiglia.
La statua in legno policromo della MADONNA DELL'AIUTO è collocata sopra l'altare al centro dello spazio dell'abside. Il simulacro, risalente al 1602, è opera di Fabrizio De Magistris. La statua, che venne incoronata nel 1895 dal beato cardinale Andrea Ferrari, è protetta da una teca affiancata da due angeli marmorei cinquecenteschi. La simmetria e centralità della figura di Maria (sottolineata dai torciglioni della cattedra) evidenziano il dinamismo asimmetrico del Bimbo, che è messo di lato, come scivolante sul ginocchio della Madre. È dunque evidente lo stacco tra la ieraticità dell'immagine della Madonna e quella del Bambino che sembra venire incontro all'astante. In questa particolarità, l'opera del De Magistris costituisce una innovazione rispetto all'iconicità tradizionale.
Tesori di Busto Arsizio su DVD e Blu-ray Disc
BustoWebTV - Luglio 2010 - Monsignor Franco Agnesi spiega la scelta della Parrocchia di San Giovanni Battista di realizzare, in occasione del 400° Anniversario della Basilica, un cofanetto con un DVD e un Blu-ray Disc contenenti 4 tra i maggiori Tesori di Busto Arsizio: la Basilica di San Giovanni Battista, il Santuario di Santa Maria di Piazza, il Codice di Busto del IX secolo e la musica del M° Uto Ughi con i Filarmonici di Roma. Realizzato da polarStream Multimedia, è in vendita nelle librerie di Busto Arsizio e in Comune. bustowebtv.it
La visita del Cardinale Scola agli oratori estivi della diocesi - 27/06/2013 - La Chiesa nella Città
La visita del Cardinale Scola agli oratori estivi della diocesi e l'intervista sul significato di questa realtà. Inoltre una nuova iniziativa del Fondo Famiglia- Lavoro per mettere in contatto imprendotori e disoccupati, il Rapporto dell'Ambrosianeum sui trentenni e due celebrazione presiedute dal'Arcivescovo di Milano.
busto arsizio
4 passi - 4 scatti
Campane della Parrocchia di San Michele Arcangelo in Quarto d'Altino (VE) (03) v.348
SPECIALE 300 ISCRITTI
Battiore e distesa delle tre maggiori (dura circa un minuto e mezzo) delle 18:00 per la Messa prefestiva nella vigilia della solennità di Tutti i Santi, 31 ottobre 2018
Concerto di 3 campane in Re3 + 1 sonello in Fa#4, le tre maggiori sono state fuse da De Poli di Vittorio Veneto nel 1964 e il sonello da Ecat nel 2010 ed elettrificate con il sonello a slancio e le altre alla trevigiana sincronizzata originariamente dalla Morellato di Musano (TV) ed ora in manutenzione dalla Vanin Mario di Silvelle di Trebaseleghe (PD).
Eccoci arrivati allo speciale per 300 iscritti del mio canale!!
Dopo la tappa di Portegrandi mi sono diretto alla bellissima cittadina di Quarto d'Altino che possiede questo bellissimo campanile.
Era stato installato un sistema di luci per l'occasione delle visite pubbliche alla torre ma, a quanto pare ed è evidente, questa illuminazione è accesa anche per rendere visibile il campanile di notte....davvero bella!!
Appena arrivato ho fatto le varie panoramiche e successivamente mi sono messo in posizione.
Puntuale il battiore e.....la bellissima distesa con la cella illuminata.
Da Quarto è tutto, ma le sorprese non sono terminate....
I (Maria Immacolata): Re3, fusa da De Poli di Vittorio Veneto (TV) nel 1964;
II (Santa Teresa del Bambino Gesù): Mi3, fusa da De Poli di Vittorio Veneto (TV) nel 1964;
III (Sant'Agnese Martire): Fa#3, fusa da De Poli di Vittorio Veneto (TV) nel 1964;
Sonello (San Marco Evangelista): Fa#4 crescente, fuso dalla Ecat di Mondovì (CN), iscrizioni: LA COMUNITÀ DI QUARTO D'ALTINO A.D.2010.
Ringrazio di cuore tutti gli iscritti che hanno portato a questo bellissimo numero nel mio canale e che lo fanno crescere.
Veramente GRAZIE!
Video 348
Frati Minori di Toscana - custodi della bellezza!
Maggiori informazioni sui frati minori della Toscana e sulle loro attività le potete trovare su:
ofmtoscana.org
laverna.it
vienievedi.net