Gubbio: Madonna del Ponte ha la sua chiesa
Presepe di luce nel complesso rupestre Madonna delle Vergini
Di grande impatto emotivo e visivo il presepe installato nella grotta rupestre adiacente la Chiesa della Madonna delle Vergini, in contrada Murgecchia, a Matera. Splende la cometa sulla grotta della Natività, un tutt'uno col paesaggio; un naturale teatro di figure che racconta la notte di Betlemme nella splendida Matera.
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Chiesa Madonna del Ponte
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FRANCIGENA - percorso di Luce.. The Italian way.. Quarta parte
La Quarta parte del mio cammino, da AULLA in provincia di Massa Carrara a San Gimignano in provincia di Siena.
La mia Francigena, la via Italiana, dal Colle del Gran San Bernardo a Roma.. Sono le otto del 9 giugno del 2018, il sole stà sorgendo, una bella giornata. E' un sabato mattina come tanti, ma non per me. Questo è il giorno in cui il mio cuore mi ha spinto a percorrere nuovamente il sentiero di una nuova avventura. Parto dalla stazione termini con il treno, direzione Aosta, per poi proseguire fin su al colle del Gran San Bernardo. La Francigena Italiana inizia da li, dal confine con la Svizzera, ed io la percorrerò tutta con la mia Bici, fino ad arrivare a Roma, Piazza San Pietro. In questa quarta parte, il cammino mi porta da Aulla a San Gimignano, un percorso ricco di Storia e panorami mozzafiato. La fatica della salita di Ponzanello. Sarzana, il mare, Pietrasanta la città degli artisti, Camaiore e le sue bellissime chiese, la splendida Lucca con le sue mura, torri, chiese e i miracoli del Volto Santo. Poi a Fucecchio con la sua Via Romea Strata. Arrivo nel cuore della Toscana, a San miniato, con la Torre di Federico da dove si vede il panorama su gran parte della Toscana. L'arrivo a San Gimignano dove il giorno dopo mi avrebbe raggiunto la mia famiglia, sosta di tre giorni per poi riprendere il cammino. La Via Francigena è un’esperienza indimenticabile. È il viaggio della vita.
STORIA E ORIGINI:
Alla soglia del primo millennio, numerosi pellegrini, spinti dalla fede, si mettevano in cammino attraversando l'Europa per recarsi in preghiera a Roma, alla tomba dell'apostolo Pietro oppure in Terra Santa a Gerusalemme. Nel corso del tempo sempre più pellegrini si avventuravano in questi sentieri tanto che si vennero a creare delle vere e proprie vie della fede. Infatti, il nome Francigena, indica le vie della terra dei Franchi, che consentiva ai pellegrini al di là delle Alpi di giungere a Roma. E' soprattutto grazie all'Abate Sigerico che ancora oggi siamo in grado di ripercorrere questi meravigliosi sentieri. Egli, nominato vescovo di Canterbury nel 990 da Papa Giovanni XV, dovette recarsi a Roma per ricevere l'investitura attraversando ben 80 località e il racconto che ne seguì fu talmente dettagliato e preciso che molti pellegrini lo presero come riferimento passando parola ad altri ed altri ancora. All'epoca la stampa non esisteva ma grazie a questo metodo di propaganda, la Via Francigena divenne un percorso privilegiato per i pellegrini e più tardi per i commercianti di spezie. Ma la destinazione era sempre la stessa: il soglio di Pietro.
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Visita al Monastero di San Benedetto | La Luce di Maria
Visita al Monastero di San Benedetto a Subiaco per tutti voi.
Preghiera a San Benedetto:
C. S. P. B.
Crux Sancti Patris Benedecti
La Croce del Santo Padre Benedetto
C. S. S. M. L.
Crux Sacra Sit Mihi Lux
La Croce santa sia la mia Luce
N. D. S. M. D.
Non draco sit mihi dux
Non sia il demonio il mio duce
V. R. S.
Vadre Retro satana
Allontanati satana!
N. S. M. V.
Numquam Suade Mihi Vana
Non mi attirare alle vanità
S. M. Q. L.
Sunt Mala Quae Libas
Sono cattive le tue bevande
I.V. B.
Ipse Venena Bibas
Bevi tu stesso i tuoi veleni.
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Dio ci Benedica ❤❤️????????????
Tradizioni umbre: la Peregrinatio Mariae.
La settimana Incom 00166 del 24/06/1948
Processione in Umbria della Madonna del Transito.
Descrizione sequenze:processione parte dal santuario ; bambine con le mani giunte pregano ; tableaux vivants rappresentazione scene dalla Passione e dalla vita della Vergine: uomini in croce, Madonna sull'asino, deposizione di Cristo. ; bambine con velo e ramoscelli d'ulivo seguono la processione ; donne pregano a mani giunte ; uomini su cavalli partecipano alla processione ; ingresso della processione nella chiesa di a Città di Castello ; veduta della rocca di Città di Castello e primo piano dei cipressi ;
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Gubbio Perugia
GUBBIO è un comune in provincia di Perugia.
La città di Gubbio è strettamente legata alla storia di san Francesco, in particolar modo all'incontro con il Lupo avvenuto nei pressi della chiesa di Santa Maria della Vittoria, detta della Vittorina.
Da visitare:
PALAZZO DEI CONSOLI
Fatto costruire nel XIV secolo dal governo della città, che in questo modo voleva testimoniare la grandezza e la potenza raggiunta dalla città.
PALAZZO PRETORIO
La sua costruzione iniziò nel 1349 e proseguì fino al XVII secolo, senza mai giungere al completamento. In origine il palazzo aveva tre vaste sale sovrapposte, ognuna con volta a crociera che poggia su un unico pilastro centrale. Attualmente è la sede del comune di Gubbio.
CHIESA DI SAN FRANCESCO
Fu costruita nella seconda metà del XIII secolo presso il fondaco della famiglia Spadalonga, che avrebbero accolto San Francesco d'Assisi dopo il suo abbandono della casa paterna.
CHIESA DI SANTA MARIA DELLA VITTORIA
La costruzione originaria della piccola chiesa si fa risalire al secolo IX, nel punto in cui gli eugubini avevano battuto i saraceni. All’interno le pareti dell’unica navata vengono arricchite, nel quattrocento, con decorazioni a fresco, mentre sono seicenteschi i 14 quadretti con le con le storie della Madonna. La tradizione vuole che qui San Francesco d'Assisi ammansisce con il segno della croce il lupo feroce che atterriva gli abitanti del contado di Gubbio intorno al 1222.
CHIESA DI S. FRANCESCO DELLA PACE
Costruita nella prima metà del sec. XVII dall’Università dei Muratori nel luogo in cui, secondo la tradizione, si trovava la grotta ove visse il lupo di Gubbio. All’interno è visibile la pietra su cui si dice che avvenne il patto di pace tra San Francesco d'Assisi e il lupo, e il coperchio del sarcofago in pietra della presunta sepoltura dell'animale in questione.
PALAZZO DUCALE
Fu costruito per ordine di Federico da Montefeltro dopo il 1470. All'interno del palazzo si trovava lo studiolo del Duca, con soffitto a cassettoni e pareti coperte da splendide tarsie lignee.
CHIESA DI SAN GIOVANNI BATTISTA
La chiesa fu costruita fra il XIII ed il XIV secolo con ogni probabilità sul sito occupato in precedenza dal primitivo Duomo di San Mariano. La chiesa ha una facciata prettamente gotica, mentre il campanile è romanico. Molti degli affreschi originari sono andati perduti; rimangono solo alcuni frammenti di una Santa Caterina d'Alessandria e di uno Sposalizio mistico di Santa Caterina.
BASILICA DI SANT'UBALDO
La basilica, posta sulla cima del monte Ingino a 827 s.l.m., custodisce il corpo del santo patrono di Gubbio, sant'Ubaldo, da cui prende nome.
PALAZZO DEL CAPITANO DEL POPOLO
Sorge nel quartiere di San Martino, risale al XIII secolo e appartenne per un certo periodo di tempo alla famiglia Gabrielli. Ospita ora una piccola mostra con alcuni arnesi di tortura.
PALAZZO DEL BARGELLO
Tipico esempio di architettura gotica a Gubbio. Sorge nella suggestiva via dei Consoli e fu eretto nei primi anni del 1300. E' sede del museo della balestra.
FONTANA DEI MATTI
Gubbio è tradizionalmente definita la città dei matti. Una usanza tradizionale è il conferire la patente da matto a chi compie tre interi giri di corsa intorno alla cinquecentesca fontana dei matti, situata nel largo del Bargello di fronte al Palazzo, per poi ricevere il battesimo dagli schizzi d'acqua della stessa. Nei negozi limitrofi è possibile ottenere la patente con il proprio nome.
TEATRO ROMANO
Appena oltre le mura romane, si trova il teatro romano, risalente al I secolo a.C. Costruito tra il 55 e il 27 a.C. Scavi e conseguenti opere di recupero e restauro si sono succedute fin dal 1789 ed hanno portato alla luce diversi mosaici di pregevole fattura. Sono ben conservati le arcate inferiori, parte di quelle superiori, la cavea (che poteva contenere anche 6.000 spettatori) e la scena con nicchie curve e rettangolari.
Brindisi - CHIESA DI SAN BENEDETTO
La ricostruzione del complesso monumentale delle Benedettine nere di Brindisi, già esistente attorno al Mille con il nome di Santa Maria Veterana, si può collocare al 1089-1090, per volontà del locale feudatario Goffredo da Conversano e sua moglie Sighelgaita.
Chiesa e monastero subirono numerosi rimaneggiamenti nel corso dei secoli. Nel ‘700 il vecchio monastero venne abbandonato e costruito il nuovo collegato alla chiesa attraverso un vano di passaggio. L’originaria facciata venne occlusa e il potale fu smontato e ricostruito sulla parete laterale dove si può ammirare ancora oggi.
I muri perimetrali sono scanditi da una ritmica sequenza di arcate cieche che inquadrano le monofore con la caratteristica bicromia di pietra bianca e carparo dorato caratterizzante anche il campanile a base quadrata, alto 20 m.
L’antico portale, dell’XI secolo, è decorato con intrecci viminei di fine fattura intercalati da piccole campiture lisce o incise con semplici motivi. Sull’architrave è la rappresentazione di tre scene di caccia che raffigurano due leoni ed un drago infilzati da guerrieri medievali. In alto lo stemma dell’Arcivescovo Antonio Sersale (1743-1750).
L’impianto è a tre navate coperto da volte a crociera impostate su semicolonne e colonne. Tra i preziosi capitelli corinzi se ne distingue uno a figure animali.
Nella sala di passaggio tra la chiesa ed il chiostro si conservano la statua lapidea e policroma della Madonna della neve opera di artista della scuola di Stefano da Putignano ( fine XV-inizi XVI sec.), uno fra gli scultori più importanti del panorama artistico pugliese e la statua in cartapesta settecentesca di S. Benedetto da Norcia, mirabile per l’ espressività del volto severo e solenne e per la resa del fluido panneggio.
Il chiostro, che conserva ancora un’atmosfera di pacifica quiete, è definito da una serie di quadrifore ripartite da colonnette poligonali con particolari capitelli a stampella. Nell’ambulacro tracce d’affresco tra cui un’inconsueta annunciazione con la Vergine colta dalla buona novella recatole da un piccolo angelo, intenta nel lavoro di cucito.
Scavi nei bracci del chiostro hanno portato alla luce sepolture di epoca romana e medioevale.
Andria | La chiesa di Sant'Agostino riapre le porte ai fedeli dopo i lavori al nuovo altare maggiore
La storica chiesa di Sant'Agostino di Andria ha riaperto le porte ai fedeli dopo i lavori di restauro che hanno l'altare maggiore. La consacrazione dei nuovi ambienti liturgici è avvenuta con una solenne celebrazione eucaristica, presieduta dal vescovo, Monsignor Luigi Mansi.
ROMA - Chiesa di Santa Maria in Traspontina
Situata nell'odierna via della Conciliazione, nei pressi del Vaticano, la chiesa fu fondata nel XVI secolo in sostituzione di una più antica, fatta demolire da Pio IV perché di ostacolo alle traiettorie delle bombarde di Castel Sant'Angelo. Per lo stesso motivo la cupola della chiesa appare molto schiacciata.
Galatina I funerali di monsignor Antonio Antonaci
galatina.it
27 settembre 2011
Gubbio: Canonizzazione2008
Canonizzazione di S.Ubaldo
02Marzo2008
A Roma la determinazione del mezzogiorno con un nuovo cronografo
Giornale Luce A0692 del 11/1930
Descrizione sequenze:Gli osservatori intenti a determinare l'ora esatta osservano col cannocchiale il passaggio delle stelle al meridiano ; il cronografo in funzione ; un motore fa scorrere con moto uniforme la striscia di carta su cui vengono indicati con punti o con segni i secondi e gli istanti registrati dall'orologio di precisione ; gli scienziati studiano il tracciato ; in altra parte della città si prepara il cannone che sparerà il mezzodì ; curiosi attratti dalla manovra degli artiglieri ; il pannello dei comandi nell'osservatorio ; l'esterno dell'edificio ornato da un grande fascio littorio ; un addetto solleva la leva del primo comando ; gli artiglieri sono pronti a far fuoco ; nell'osservatorio si attende il minuto esatto ; scocca l'istante e si abbassa la leva ; simultaneamente spara il cannone ; una nuvoletta di fumo bianco ; suonano le campane ;
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Ostra Vetere (AN) Chiesa S.Maria di Piazza (Sec XX°) (03).v.490
Distesa solenne discendente per la messa di Natale nella Notte Santa
4 campane a mezzo slancio veloce di cui non so i dati presumibilmente fuse dalla fonderia De Poli di Vittorio Veneto.
I° SOLb 3 calante
II° LAb 3 calante
III° SIb 3 calante
IV° REb 4 calante
Ricordate il video (02)v.442 ripreso in notturna dalle 17:30 alle 19:00 del 1°gennaio 2013?
Rimasi un pò stupito che in quell'occasione non suonarono tutte e quattro e allora,stasera...ho deciso di editare questo video in quanto per motivi di turnazione lavoro e impossibilità a prender un giorno di ferie mi è letteralmente saltata la trasferta in Abruzzo dove avrei dovuto riprendere il plenum della Cattedrale di S.Giuseppe a Vasto (CH).
Che fare?
Domani si canta con la corale polifonica e...visto che il pomeriggio fa buio presto non vale la pena fare km per riprendere concerti al buio...meglio provare con un plenum che mancava,questo appunto della bellissima chiesa di S.Maria di Piazza a Ostra Vetere in provincia di Ancona a circa 20 Km da Senigallia.
Anche se il video è praticamente buio,per le notti sante per eccellenza Natale e Pasqua il sentire il suono delle campane nella notte è sempre toccante!
Il video con una debole luce rossa di un faro nel viottolo del campanile,mentre le campane suonano va su una stella cometa di luminarie ad indicare la Notte Santa.
Al termine dentro la bellissima chiesa,il canto dell'Alleluia e la lettura del S.Vangelo.
Sperando di fare altri video entro la fine dell'anno sempre straimpegnato per ora vi faccio un mondo di auguri per un Natale sereno,sperando sia di buon auspicio in una situazione economica sempre più buia per la nostra bella Italia che tutto merita fuorchè questo...BUON NATALE!
A Gaeta la festa del mare
Giornale Luce A0844 del 08/1931
Descrizione sequenze:Velieri da pesca nel porto di Gaeta ; la città vecchia ; il campanile ; la mole del castello ; panoramica orizzontale da sinistra a destra e poi da destra a sinistra ; barconi addobbati a festa ; le vecchie case sul porto ; folla sulla banchina ; barche di pescatori ; barconi imbandierati ; un equipaggio militare a bordo di una lancia ; i marinai seduti coi remi alzati ; a poppa un ufficiale in piedi ; su un barcone la statua della Madonna ; la barca che trasporta la statua colma di gente ; in p.p. il profilo della statua il golfo sullo sfondo ; il porto e le barche ; la sagoma della statua ; immagine notturna delle barche con le lampare accese ;
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Nelle grotte del Monte Cucco, la celebrazione per San Benedetto
Nelle grotte del Monte Cucco - l'11 luglio 2017 - è stata celebrata la santa messa in onore di San Benedetto da Norcia, patrono e protettore – tra l’altro – anche degli speleologi. Una consuetudine introdotta dal vescovo di Gubbio, mons. Mario Ceccobelli, fin dal 2010, cioè l’anno successivo alla riapertura al pubblico del complesso di grotte del massiccio appenninico tra Umbria e Marche.
La messa nella sala “cattedrale” delle grotte è stata concelebrata dal nunzio apostolico in Italia, mons. Adriano Bernardini, e dallo stesso mons. Ceccobelli.
In grotta sono scese quasi un centinaio di persone per assistere alla celebrazione. Il massimo possibile dei presenti per evitare di alterare troppo l’equilibrio di un ambiente così fragile e delicato. La liturgia è stata animata dal coro della parrocchia di Costacciaro, alla presenza di alcuni dei sindaci del territorio e delle forze dell’ordine, che hanno contribuito a rendere sicuro l’afflusso e il deflusso dei fedeli.
VALLO DI NERA - LA RICOSTRUZIONE
VALLO DI NERA: Roberto Mattioli ha incontrato l'architetto Modenese Elisabetta Ansaloni Zivieri colei che ha ricostruito Vallo di Nera dopo il sisma del 1979
Spello Perugia
Spello sorge fra Assisi e Foligno, adagiata su uno sperone del Monte Subasio al di sopra di una fertile pianura irrigua. Fra le città della zona è quella che sicuramente annovera il maggior numero di testimonianze di epoca romana; la cinta muraria, poi fondamenta per quella medioevale, i resti del teatro, dell' anfiteatro, delle terme e le splendide Porta Consolare, Porta Urbica e Porta Venere di epoca augustea. Salendo verso l' alto si raggiunge la chiesa, costruita fra il XII e il XIII secolo, di Santa Maria Maggiore la quale benché mostri una bella facciata rifatta con materiali antichi nel 1644 contemporaneamente ad una modifica dell'impianto architettonico, ha al suo interno il più grande tesoro. E' infatti qui la splendida Cappella Baglioni, sul lato sinistro della navata, dipinta dal Pinturicchio con le immagini dell' Annunciazione, della Natività e della Disputa al Tempio, oltre ad altri affreschi dello stesso autore nelle cappelle della crociera e del Perugino sui pilastri di accesso al presbiterio. Non lontano possiamo visitare la chiesa duecentesca di S. Andrea che ospita la tavola Madonna e Santi del Pinturicchio. Non bisogna dimenticare il palazzo comunale in Piazza della Repubblica con un bel portico ogivale e la chiesa di S. Lorenzo con resti dell' antico edificio del XII secolo. Dai ruderi della rocca trecentesca, situata sulla sommità del colle, si domina la valle del Topino e i colli tutt' intorno. Appena fuori dell' abitato sorgono la chiesa romanica di S. Claudio e la Chiesa Tonda eretta nel periodo rinascimentale a croce greca e con cupola ottagonale.
Il messaggio di Papa Francesco a Gubbio
Gubbio, 7 dicembre 2014. Non c'è Natale senza luce. Accendete i vostri cuori e liberateli dal male. E' questo il messaggio di Papa Francesco prima di accendere le luci dell'albero di Natale più grande del mondo a Gubbio
A Madonna del Ponte i 25 anni della banda