Tra la Chiesa e l'Oratorio - vista dall'alto
Una bella giornata di sole? O vai in montagna o ti dai al videomaking...!
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Santuario Madonna della Cornabusa [luoghi del cuore FAI]
Il santuario e' uno degli esempi piu' impressionanti in Italia di chiesa situata all'interno di una caverna in cui sgorga una sorgente d'acqua. Ricavato da una grotta naturale, questo santuario fu costruito nel corso dei secoli a partire dal '500.
Luogo devoto a papa Giovanni XXIII
Quarto classificato nei luoghi del cuore FAI 2018.
Chiesa Arcipresbiterale Plebana Di San Martino Nembro
Santuario Madonna d'Erbia | Casnigo | BG
La comunità di Casnigo è particolarmente legata al Santuario della Madonna d’Erbia, nel ricordo dell’apparizione della Vergine Maria del 1550. Secondo la tradizione, presso la cascina di un contadino sui monti poco lontani dal Santuario della Ss.Trinità, si trovava un'immagine molto venerata raffigurante la Madonna.
Per accedere all'immagine i numerosi pellegrini attraversavano i campi circostanti calpestandone l'erba. Il contadino, infastiditosi, sfregiò a colpi di zappa il dipinto che, durante la notte, magicamente ricomparì. Una seconda apparizione avvenne nel 1839, il 6 agosto, quando il piccolo Luigi Rossi trovò rifugio sotto il portico della chiesetta per un forte temporale.
Il bimbo, impaurito, fu accolto da una donna vestita di rosso e bianco, che lo accudì nel vicino fienile lasciandogli del pane, ancor oggi venerato come reliquia. Nel 1873 il vescovo di Bergamo, mons. Pierluigi Speranza, ordinò un'indagine sui fatti, che si concluse il 12 ottobre dello stesso anno con un documento che certificava il prodigio.
La chiesa custodisce anche un prezioso ricordo: la veste talare indossata da Papa Giovanni Paolo II pochi giorni prima della sua morte, donata ai coniugi casnighesi Mario Franchina ed Emma Torri che avevano stretto amicizia con il Papa a Castelgandolfo.
Music by Trevor DeMaere
CHIUDE A NEMBRO IL COQ D' OR
Ultime ore di presenza del manichino-cameriere simbolo della Valle Seriana. Domani dopo una cinquantina d' anni chiude a Nembro il ristorante Coq d’Or.
Santuario Madonna della Cornabusa
Situato nel comune di Sant'Omobono Terme (BG) è uno degli esempi di chiesa situata all'interno di una grotta naturale in cui sgorga una sorgente d'acqua. Il santuario fu costruito nel corso dei secoli a partire dal '500.
Santuario della Madonna di Prada con il drone
BELLA ITALIA - Oggi con il drone voliamo a Mapello, in provincia di Bergamo, sul Santuario della Madonna di Prada , costruito nel 1482!!!
Ogni scusa è buona per saltare in sella alla nostra HONDA Transalp 600 del 1999!!!
In questa occasione ho approfittato della tranquillità del luogo per provare alcune funzioni automatiche del nostro drone Dji Mavic Air.
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Nembro Campanari in festa per San Martino Antenna 2 TV 07112013
Nembro. Con le celebrazioni di San Martino Vescovo la Federazione Campanari Bergamaschi propone diverse iniziative.
Santuario - Eremo della Madonna di Saiano, Torriana(RN)
Il santuario della Madonna di Saiano anticamente apparteneva al territorio e Parrocchia di Pietracuta, Diocesi del Montefeltro. Poi passò alla Parrocchia di S.Pietro di Montebello.
La torre di Saiano, presenta diverse analogie sia strutturali che architettoniche con altre due torri presenti nella Val Marecchia e precisamente quella sita a Maciano, in comune di Pennabilli e quella di Cicognaia in frazione di Bascio1.
La parte più importante del complesso è la Chiesa, meta di pellegrinaggi e luogo di preghiera sembra sin dal 1300. Nel 1356 si parla di un luogo sacro in cui si custodisce, venera e festeggia ogni anno la Madonna detta di Saiano.
All’interno della Chiesa, dedicata alla Beata Vergine Maria del Monte Carmelo, si trova una statua della Madonna in gesso (XVI sec) posta nell’altare maggiore con il bimbo seduto sulle sue ginocchia, in atto quasi di volersi separare dalla madre per venire da noi suoi fratelli.
La tradizione racconta che quando la Madonna fu trasferita nella chiesetta di Montebello, miracolosamente più volte al mattino fu ritrovata a Saiano.
Nelle cappelle laterali due affreschi della fine del 1500 (a destra la Madonna col bambino e a sinistra Sant’Antonio abate).
II complesso di Saiano è molto suggestivo per il suo valore storico, il suo significato religioso e l’indiscutibile bellezza paesaggistica.
Il Santuario è particolarmente caro alla gente della Valmarecchia e ricordato per tante grazie ricevute, in particolare quelle legate alla siccità e alla maternità.
fonte lavalmarecchia.it
Santuario Madonna della Cornabusa
Santuario della Madonna della Cornabusa
Secondo la leggenda, tra il 1350 e il 1440, la Valle era scossa dalla guerra tra Guelfi e Ghibellini. Per trovare scampo dalle violenze e dai saccheggi, gli abitanti del piccolo villaggio di Cepino di Sant’Omobono Imagna si ripararono in una ‘corna busa’ che nel dialetto bergamasco significa ‘roccia buca’.
Ciascun rifugiato si era portato qualche minimo oggetto più caro o indispensabile, e chissà come mai una delle anziane del paese portò con sè l’effigie di Maria Vergine Addolorata, sottoforma di una statuetta.
Quando la situazione tornò tranquilla, poterono tornare alle proprie abitazioni ma come ringraziamento alla invocata Madre Vergine Addolorata, la statuetta venne lasciata in loco.
Ebbe così inizio il culto della Madonna della Grotta, solo in seguito cambiato con quello di Madonna della Cornabusa.
Santuario Madonna di Altino - Vall'Alta di Albino (BG)
In una caldissima giornata del 1496 nasce la storia del Santuario della Beata Vergine di Altino. Un abitante di Vall’Alta si trovava in compagnia dei suoi due figli sulle pendici del Monte Altino, il suo nome era Quinto Foglia ed era assorto al lavorare nei boschi. La giornata era torrida e l’acqua ormai era terminata. Preso da grandissima sete e non sapendo cosa fare si rivolse spontaneamente e fiducioso alla Madonna. La sua preghiera fu esaudita e la Madonna apparve a Quinto Fogli invitandolo a battere un colpo con la falce sulle roccia che gli stava dinnanzi. Improvvisamente uno zampillo d’acqua sgorgò come una sorgente.
Il fatto sorprendente spinse gli abitanti del luogo a costruire una piccola cappella già il giorno seguente, poi fece accorrere molti fedeli dai dintorni. Durante i successivi 80 anni questo fatto conosciuto anche da altre diocesi diede il via alla costruzione del Santuario inglobando la piccola cappellina iniziale.
Durante i recenti lavori di restauro sono venuti alla luce dei bellissimi affreschi appartenenti a due epoche diverse. I più antichi risalenti alla metà del Cinquecento e rappresentano due Madonne che allattano. Probabilmente la ripetizione delle due immagini fa presumere che si tratti di un ex voto, realizzati da pittori del luogo.
Val Gandino fra cielo e terra
Val Gandino, Cinque Terre da scoprire
Un luogo sospeso fra storia e natura tutto da scoprire. Ai piedi delle Orobie, nel cuore della Val Seriana in provincia di Bergamo, cinque borghi ricchi di storia e tradizioni offrono arte, cultura, natura e grande animazione. Il distretto de Le Cinque Terre della Val Gandino unisce i comuni di Gandino, Leffe, Casnigo, Cazzano S.Andrea e Peia. La promozione ruota attorno a uno specifico brand, nel quale l'elemento centrale richiama il sole, ma anche la chiocciola informatica che segnala le prospettive di crescita, così come l'idea di una mano è sinonimo di cordialità, vicinanza, approccio umano e facile raggiungibilità visto che la Val Gandino è a pochi passi dall'autostrada più trafficata d'Europa e dall'aeroporto di Orio che porta in Italia annualmente milioni di passeggeri. I borghi della Val Gandino offrono davvero sorprese a non finire. Gandino propone la monumentale Basilica, il Museo di Arte Sacra con ori, argenti e merletti che ne fanno uno dei primi al mondo nel suo genere, l'antico convento delle Orsoline e un centro storico punteggiato da palazzi nobiliari e chiese antiche. Casnigo è invece la patria del baghèt (l'antica cornamusa bergamasca) con il Santuario della Trinità (una Sistina affrescata di rara suggestione) e quello della Madonna d'Erbia. Quest'ultimo ricorda due distinte apparizioni e conserva l'ultima veste talare di Giovanni Paolo II Papa. L'epopea del tessile rivive nei macchinari antichi e innovativi del Museo del Tessile a Leffe, mentre Cazzano S.Andrea e Peia offrono la vitalità di un borgo dinamico e bellezze naturali che uniscono una miriade di contrade.
Il bouquet degli eventi annovera ogni giorno nuove soprese, ma è impossibile non ricordare a Gandino la grande raggiera del Triduo e la Fiera di San Giuseppe alla seconda e quarta di Quaresima, la processione del Corpus Domini, oppure la Corsa delle Uova all'antivigilia della prima domenica di luglio, quando si festeggiano i Ss.Martiri Patroni. Qui si tinsero le camicie rosse dei Mille di Garibaldi e sempre a Gandino è conservato il saio reliquia di san Padre Pio da Pietrelcina. Gandino è la patria del Mais Spinato, che qui arrivò (primo luogo in Lombardia) agli inizi del '600 e oggi è alla base di un'icredibile filiera di prodotti tipici a chilometri zero rinomati nel mondo. Peia è la patria del Cinghiale, raffigurato in grande evidenza anche sullo stemma comunale. I formaggi, a cominciare dalla Formagella Val Seriana, si uniscono ai salumi in un crescendo carico di aromi. Concerti, sagre e mercatini completano un quadro incredibile ed accattivante, completato dalle amene zone montane, percorribili a piedi, in mountain bike o con gli sci da fondo, grazie ad un anello omologato in località Montagnina. Percorsi mozzafiato sono disponibili per gli escursionisti (su tutti la Traversata tra i Pizzi) e per gli appassionati di mountain bike. A Casnigo il Centro Sportivo offre piscine e fitness, ma in valle numerosi sono i campi outdoor e indoor per la pratica sportiva. Ricchissima la falesia di arrampicata per i climbers in località Fontanei, mentre i più audaci possono decollare dal Monte Farno, grazie alla scuola di parapendio.
La Val Gandino che un tempo fu di pastori, tessitori, mercanti e copertini torna a ruggire è la vostra prossima meta.
Nembro 17122010 Nembro Bg
L'altra volta tamburi e fanfare ad annunciare la nevicate dell'anno e ....nulla.
Oggi nessuno ha detto e fatto nulla e TA DAA.... quasi 20cm e nessun mezzo spargisale in giro!!
Pensieri - Santuario Madonna della Stella
Pensieri raccontati da un punto di vista insolito
Nembro piazza Liberta pronta a ottobre Antenna 2 TV 310809
Il Sentiero 535 da Lonno a Nembro
Music: One Way Street - Aerosmith
Santuario Ss. Trinità - Casnigo (BG)
Il Santuario della Ss.Trinità a Casnigo è uno scrigno che cela tesori artistici di grande suggestione. Da queste parti ricordano con orgoglio l’appellativo di “Sistina della Bergamasca” affibbiato negli anni alla chiesa romano-gotica. La ragione è d’immediata comprensione non appena si accede al Santuario dall’antico portichetto che domina la Valle, quando appaiono gli affreschi del Giudizio Universale dei pittori Baschenis, che caratterizzano l'arco trionfale ed il presbiterio.
Il Santuario era sicuramente frequentato nel Medioevo, come confermato dai resti di una torre di guardia individuabili nel muro di sostegno del terrapieno del sagrato. Un affresco raffigurante la Madonna riporta la data del 1491, mentre nel 1523 Papa Paolo III approvò con bolla pontificia la locale Confraternita della Ss.Trinità. In occasione della visita di San Carlo Borromeo del 1575 contava ben 500 confratelli. La Ss. Trinità di Casnigo conserva lo splendido polittico dell’altare maggiore, opera di Giovanni Marinoni, realizzato fra la fine del ‘400 e i primi del ‘500, e anche il gruppo scultoreo in terracotta dedicato ai Re Magi, da cui discende una particolare leggenda e l’originale celebrazione che si ripete il 5 gennaio di ogni anno. La data di riferimento per le celebrazioni centenarie è quella del 1612, quando fu realizzato il protiro di accesso, con colonne in pietra arenaria.
Di particolare pregio anche il coro ligneo in noce della fine del ‘600 cui ha quasi certamente lavorato Ignazio Hillipront, autore in paese della Sacrestia della parrocchiale di San Giovanni Battista. Il Giudizio Universale è senza dubbio l’opera di maggiore impatto, per dimensioni e fattura. Occupa ben 39 metri quadrati, con centinaia di figure allegoriche. E’ stato attribuito di recente alla mano di Cristoforo Baschenis il Vecchio, grazie al confronto con un' opera firmata, datata 1576, avente lo stesso soggetto, presente nella chiesa della SS. Trinità di Urgnano. Il grande affresco è suddiviso in due sezioni. In quella inferiore è raffigurato il momento della resurrezione dei corpi con la pesatura delle anime ad opera dell'arcangelo Michele.
Santuario Madonna della Roccia - Belpasso (CT)
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Santuario Forcella Pradalunga
Santuario Forcella Pradalunga
Nembro, cascata di fango e detriti invade la strada